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Tag: Sanremo 2023

Maltempo, Schlein: serve coesione nazionale, Pd pronto a collaborare

Maltempo, Schlein: serve coesione nazionale, Pd pronto a collaborareRoma, 18 mag. (askanews) – “È un momento in cui serve unità e coesione nazionale, noi siamo disponibili a collaborare e chiediamo al governo di coinvolgerci per mettere in campo tutti gli strumenti necessari a intervenire”. Lo dice la segretaria del Pd, Elly Schlein, che questa mattina ha convocato una segreteria del partito dedicata all’emergenza maltempo in Emilia Romagna e Marche.

“Siamo al fianco dell’Emilia-Romagna e delle Marche colpite da nubifragi, frane ed esondazioni. Siamo al fianco delle famiglie delle vittime e di tutte quelle che hanno subito danni, delle imprese colpite e delle persone che vi lavorano. Siamo al fianco dei soccorritori che si stanno adoperando, senza risparmiarsi, per continuare a salvare le persone ancora in pericolo”, sottolineano i dem in una nota. Il Partito democratico “solleciterà il Governo per varare al più presto un decreto d’urgenza che ci impegniamo a sostenere di comune accordo con tutte le forze politiche, senza distinzione di colore politico, e con Regioni ed Enti locali. Stiamo ricevendo e organizzando la disponibilità di tantissimi volontari e militanti per dare concretamente una mano e mettersi a disposizione della Protezione civile e delle autorità che stanno prestando soccorso. Ci stiamo adoperando per organizzare su tutto il territorio nazionale una raccolta di beni essenziali per le popolazioni colpite”.

Tutto il Pd, conclude la segreteria, è impegnato inoltre a supportare le raccolte fondi che partono dalle istituzioni locali, per ora ecco quella predisposta dalla Regione Emilia-Romagna. Per donare: Questo l’Iban IT69G0200802435000104428964 Per donare dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1OM0 Causale: ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA” Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.

Domani Renzi, Sisto e Bersani al Festival della Giustizia Penale

Domani Renzi, Sisto e Bersani al Festival della Giustizia PenaleRoma, 18 mag. (askanews) – Domani l’avvio ufficiale dell’edizione 2023 di Festival Giustizia Penale, e già dalla prima giornata a Modena, Carpi e Sassuolo (le tre sedi del primo giorno di lavori della kermesse) saranno presenti personaggi di grande spicco per parlare dei temi del Festival, ovvero ‘Impresa, lavoro, giustizia’.

Apertura dalle 9 al Dipartimento di Giurisprudenza di UniMore con l’eminente giurista Glauco Giostra in dialogo con Raffaella Calandra, a seguire alle 10.30 il presidente di Assicurazioni Generali, Andrea Sironi discuterà col professor Mitja Gialuz di finanza internazionale e legalità d’impresa. Alle 11.15 l’appuntamento forse più succulento della prima giornata con lo speech del senatore Matteo Renzi a partire dal suo libro ‘Il Mostro. Inchieste, scandali e dossier. Come provano a distruggerti l’immagine’. Alle 12.30 un altro appuntamento particolarmente significativo: il Viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto parlerà della sicurezza sul lavoro tra risposta punitiva e riduzione premiale dell’area penale con Annalisa Mangiaracina. Alle 15 ‘Too big to jail, 10 anni dopo. I Golia dell’economia americana tra inchiesta e accordi con i prosecutors, con il professor Brendon Garrett della Duke University (una delle più prestigiose e antiche università statunitensi) in dialogo con Luca Marafioti. Dalle 16, in contemporanea, due tavoli tematici: il primo sulla Corporate sustainibility e nuova direttiva UE: verso un diritto economico (e penale) europeo dei diritti umani? con Adàn Nieto Martìn, Marco Scoletta, Massimo Neri e Alessio Bartolacelli, moderati da Luigi Foffani; e Whistleblowing, responsabilità di impresa e sistema dei controlli con Eugenio Fusco, Nicola Selvaggi, Jacopo Della Torre e Chiara Padovani, moderati da Hervé Belluta.

Sempre a Modena, ma al Caffè Concerto di piazza Grande alle 16 ‘Know-how e proprietà industriale: strategie di protezione e valorizzazione’ in collaborazione con UCIMA, con Roberto Ricco che intervista Cesare Galli, Alberto Giorgio e Andrea Taglini; dalle 18 da non perdere lo ‘Speciale architetture per la giustizia’ con i famosi architetti Andrea Boschetti, Alfonso Femia, Luca Zevi introdotti da Guido Sola e moderati da Giorgio Tartaro. Infine alle 20.30 ‘Il luogo giusto: il progetto per la nuova cittadella giudiziaria di Modena’ in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Modena. Il sindaco Giancarlo Muzzarelli introdurrà i lavori illustrati poi da Pasquale Liccardo, Luca Masini, Roberto Mariani, Matteo Agnoletto.

A Carpi, nel frattempo, dalle 15 un interessante sessione sul lavoro precario e i contratti atipici a cura dell’Ordine degli Avvocati di Modena con Roberto Mariani. Alle 16 ‘Le nuove povertà’ con lo stimolante confronto tra l’ex ministro Pier Luigi Bersani, l’arcivescovo di Modena e vice presidente della Cei mons. Erio Castellucci e Giuliana Gavioli, moderati da Graziano Martino, alle 17 infine Francesco Pallante e Francesco Diamanti, insieme a Nicola Termanini, parleranno della tutela dei non garantiti. A Sassuolo, presso l’auditorium di Confindustria Ceramica, dalle 15 appuntamento con la sostenibilità, l’ambiente e la giustizia penale, con Guido Sola con il senatore Andrea Ostellari, il vice presidente di Confindustria Emanuele Orsini e Giulio Garuti, mentre la vice presidente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo non potrà partecipare a causa delle catastrofiche alluvioni che hanno colpito la Romagna.

Ricchissimo anche il programma online: alle 15 ben quattro appuntamenti in contemporanea (che potranno poi essere recuperati in seguito): ‘Mercato dell’arte e prevenzione dei reati contro il patrimonio culturale’ in collaborazione con Unesco Chair con Stefano Manacorda; ‘Economia e lavoro nell’orizzonte del Diritto Penale’ con Francesco Viganò; Coral Araguena Fanego interverrà su ‘Il processo penale alle imprese in Spagna: quali scenari’, infine ‘Joban Singh: storie di schiavitù contemporanee’, introduce Biagio Monzillo mentre Guido Zaccarelli dialoga con Marco Omizzolo. Alle 16 altri due eventi in contemporanea: ‘Tributi e Giustizia Penale: rieducazione o riscossione?’ a cura del Centro di Diritto Penale Tributario. Tommaso Rotella introduce, Marcello Poggioli dialoga con Tommaso Guerini, Bruno Ferroni, Paolo Costanzo e Mario Garavoglia; da ultimo ‘Il lavoro oggi tra iperconnessione e Intelligenza Artificiale’ con Simone Scagliarini, Alberto Levi e Paolo Borghi, modera Vittorio Colomba.

Tutti gli eventi del Festival sono in diretta streaming, programma completo e dirette sul sito www.festivalgiustiziapenale.it.

La manifestazione gode del patrocinio del Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Corte Costituzionale, Ministero della Giustizia, Regione Emilia.Romagna, Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, dei comuni di Modena, Carpi, Sassuolo e Pavullo nel Frignano, delle Università di Modena e Reggio Emilia, dell’Università degli Studi di Milano Dipartimento di Scienze Giuridiche ‘Cesare Beccaria’, dell’Università di Roma Tre Dipartimento di Giusrisprudenza, Consiglio Nazionale Forense, Ordine degli Avvocati di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Fondazione Vittorio Occorsio, Camera di Commercio di Modena, Confindustria Ceramica.

Ue, A.Fontana: su Tribunale brevetti governo sta facendo il massimo

Ue, A.Fontana: su Tribunale brevetti governo sta facendo il massimoMilano, 18 mag. (askanews) – “Il governo sta facendo credo il massimo che può fare” per cercare di portare il Tribunale europeo dei brevetti a Milano. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel giorno in cui sembra allontanarsi la possibilità che il capoluogo lombardo si aggiudichi almeno una delle sedi dell’istituzione europea.

“Credo che si potranno fare dei commenti nel giorno in cui avremo una risposta ufficiale. È una preoccupazione che avevamo dal primo giorno, quando ci siamo seduti al tavolo e abbiamo iniziato a lavorare con grande determinazione. Prima di fare qualunque commento, perché saranno commenti un po’ aspri, è meglio aspettare di avere la risposta definitiva. Abbiamo fatto tante illazioni sul sì, sul no, sul ni, adesso aspettiamo a parlare quando avremo la risposta” ha aggiunto a margine della presentazione del festival musicale Umbria Jazz.

Abruzzo, ecco i provvedimenti adottati oggi dalla giunta regionale

Abruzzo, ecco i provvedimenti adottati oggi dalla giunta regionaleL’Aquila, 18 mag. (askanews) – Questi i provvedimenti adottati in giunta regionale Abruzzo: su proposta del presidente Marco Marsilio rimodulati gli interventi in favore di Tua in riferimento all’Accordo di programma di servizi ferroviari di interesse locale. Si tratta di soppressione e parziale modifica di alcuni interventi programmati in base alle intervenute esigenze e ai fabbisogni aziendali. Approvate nuove misure di organizzazione e governance relativamente al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) in base alle nuove esigenze emerse per l’attuazione del piano territoriale ‘Mille esperti’ della Regione Abruzzo. Approvato, su proposta del vice presidente Emanuele Imprudente, il Programma operativo regionale (POR) per l’attività di vigilanza sull’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati.

Su proposta dell’assessore alla Salute Nicoletta Verì, verificati i risultati aziendali conseguiti dall’istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise Caporale” di Teramo e confermato il direttore Nicola d’Alterio. Presa d’atto e approvazione del documento tecnico-manuale di autorizzazione e di accreditamento istituzionale per le cure domiciliari. La giunta regionale ha approvato anche lo schema di accordo tra la Regione Abruzzo e la direzione regionale INAIL Abruzzo per l’accesso al servizio in cooperazione applicativa denominato “Certificazione medica di infortunio lavorativo” erogato dal sistema informativo INAIL. Nel provvedimento approvato, la Giunta dà atto che gli oneri relativi alla piena esecuzione delle procedure definite con l’accordo, in carico alle ASL, trovano copertura nell’ambito delle risorse finanziarie dell’intesa Conferenza Stato-Regioni annuale del riparto del Fondo sanitario nazionale.

Al Forum Compraverde Buygreen i numeri degli Appalti Verdi in Italia

Al Forum Compraverde Buygreen i numeri degli Appalti Verdi in ItaliaRoma, 18 mag. (askanews) – Campanello di allarme, anche se non ancora una vera e propria emergenza, dalla XVII edizione del Forum Compraverde Buygreen 2023, giunto alla seconda e ultima delle due giornate organizzate a Palazzo WeGil, a Roma. Siamo di fronte a una battuta d’arresto dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) per quasi tutte le categorie merceologiche e in quasi tutte le amministrazioni pubbliche, dalle Regioni ai Soggetti Aggregatori, dai Comuni agli Enti gestori delle Aree Protette fino alle ASL: questo quanto emerge dai dati del VI rapporto ‘I numeri del Green Public Procurement in Italia’ dell’Osservatorio Appalti Verdi.

Il rapporto nasce dalla collaborazione di Legambiente e Fondazione Ecosistemi, in partnership con Assosistema, Novamont, Università degli Studi di Padova, AdLaw Avvocati Amministrativisti, la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino e la Rete dei Comuni Sostenibili, dopo poco più di 5 anni dall’attuazione del Codice dei Contratti Pubblici, che prevedeva l’adozione obbligatoria dei Criteri Ambientali Minimi (articolo 34). L’indagine diretta dell’Osservatorio ha monitorato complessivamente 157 Stazioni Appaltanti (44 Aziende Sanitarie Locali, 99 Enti gestori di Aree Protette e 14 Centrali di Committenza Regionali). Anche in questa edizione le performance delle stazioni appaltanti sono state indicizzate attraverso l’uso di un indicatore complessivo del GPP che tiene conto di più elementi: da un lato, l’adozione dei CAM (Criteri Ambientali Minimi), dall’altro fattori come il monitoraggio interno, la formazione del personale, il rispetto della parità di genere e il livello di diffusione di conoscenza del GPP all’interno degli enti presi in considerazione. Un lavoro che anche per questo anno sarà possibile consultare nel dettaglio attraverso una piattaforma ad hoc presente sul sito appalti verdi.

Gli acquisti verdi della pubblica amministrazione sono regolati da specifiche tecniche e clausole contenute nei Criteri Ambientali Minimi, obbligatori dal 2016. I CAM è bene ricordarlo, sono stati introdotti in Italia con il Green Public Procurement, lo strumento che indirizza gli enti pubblici verso investimenti a ridotto impatto ambientale. Oggi la loro adozione è prerequisito essenziale per concorrere in tutti i bandi pubblici. Nel corso del periodo 2022-2023 il Ministero delle economia e delle Finanze ha adottato per esempio, per i progetti finanziati con il PNRR, le ‘Linee Guida per l’applicazione del principio del DNSH’ che confermano l’adozione obbligatoria e propedeutica dei CAM. Il Nuovo Codice dei Contratti Pubblici (approvato con Decreto legislativo n. 36 del 31 marzo 2023) ribadisce (all’articolo 57) l’obbligatorietà del GPP e del rispetto dei criteri sociali (equità di genere, occupazione, inclusione) già previsti dall’art. 47 del DL Semplificazioni e dal Regolamento del 7 dicembre del 2021. Ma il tema degli acquisti verdi riguarda più in generale tutto il mondo delle imprese in un’ottica di economia circolare ed efficientamento dei processi. Tra le politiche che facilitano il GPP nelle amministrazioni pubbliche che hanno risposto al questionario, spicca la conoscenza dello strumento del GPP, che non risulta più un mistero per i funzionari, in quanto il 95% del campione ha dichiarato di sapere cos’è il Green Public Procurement; ancora indietro invece sull’applicazione di temi fondamentali come il Plastic Free (applicato nel 67% dei casi), la Formazione del personale (ferma al 45%) e i Criteri sociali (40%). Fanalini di coda il Gender procurement (applicato solo nel 25% dei casi) e il Monitoraggio degli acquisti verdi svolti dall’amministrazione (16%) su cui ci sarà ancora molto da lavorare.

La mancanza di formazione adeguata ai temi e per l’applicazione dei CAM e delle politiche di GPP con il 58%; è la maggiore difficoltà riscontrata dalle stazioni appaltanti indagate quest’anno, rispetto alle principiali individuate, segue con il 35% la mancanza di imprese sul territorio necessarie alla partecipazione ai bandi con i requisiti di sostenibilità richiesti; chiude la classifica con il 34% la difficoltà di redazione dei bandi. I 99 Enti Gestori di Aree protette che hanno risposto al questionario gestiscono ben 146 Aree protette (tra Aree Marine, Parchi nazionali e regionali e Riserve regionali). L’importanza di questi Enti nello sviluppo e messa a terra del GPP è doppiamente rilevante per far sì che le Aree protette siano uno dei fiori all’occhiello di sostenibilità non solo attraverso la conservazione della natura, ma anche con attività amministrative, di gestione e governance del territorio vincolato a livello naturalistico. Le 146 Aree protette interpellate hanno una media di performance dell’applicazione del GPP del 57%, ma sono solo 15 quelle che hanno raggiunto un indice di performance molto elevato: nonostante nessuna di queste sia 100%GPP, 8 raggiungono il 95% di performance (sono l’Area Marina Protetta Capo Spartivento e quella di Punta Campanella, il Parco Regionale La Mandria, il Parco naturale di Stupinigi, il Parco naturale regionale dell’Aveto, le riserve naturali Ponte del Diavolo di Lanzo, Monte Lera e Vauda), una il 91% (AMP Isole Egadi) e 6 il 90% (i Parchi nazionali dell’Alta Murgia, del Gran sasso e dei Monti della Laga, delle Dolomiti Bellunesi, l’AMP Capo Caccia – Isola Piana, il Parco naturale regionale Beigua e il Parco regionale di Porto Conte).

Tra le 14 Centrali Uniche di Committenza regionali che hanno partecipato all’indagine nel 2023, mediamente la performance sull’applicazione del GPP è del 57%, con Regioni come Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia e Sardegna che sono 100% GPP, seguire da Toscana (95%) ed Emilia-Romagna (90%). Degli undici CAM disponibili, solo uno raggiunge circa il 43% di applicazione (CAM Ausili per l’incontinenza), mentre gli altri a fatica superano il 20% di applicazione (6 su 11), 2 su 11 superano il 10% e 2 non si fermano sotto la doppia cifra. Da segnalare il segno meno registrato in tutte le voci di applicazione dei CAM nel 2022 rispetto ai dati del 2021, a dimostrazione di una importante contrazione dell’uso dello strumento in un momento cruciale per la messa a terra di molti bandi di iniziativa pubblica.

Per le 44 ASL che hanno restituito il questionario, la media di performance è del 57%, con le migliori performance registrate nell’Azienda USL di Bologna (95%), Ferrara (93%) e della Toscana nord (90%). Solo altre 7 Aziende Sanitarie hanno raggiunto un indice di performance superiore all’80%.

Rispetto all’applicazione dei 16 CAM inerenti questa tipologia di ente appaltante, in un caso il tasso di applicazione è stato inferiore al 20%, in 2 inferiore al 30% e altrettanti sono il 40%; in 3 casi si è raggiunto il 40%, in 4 il 50% e sempre in 4 casi il 60%. Rispetto al 2021 ben 13 delle 16 voci hanno riscontrato una contrazione nel tasso di applicazione, registrando un segno positivo solo per le voci carta grafica, veicoli e ristorazione collettiva.

‘La transizione ecologica ha bisogno di strumenti come il GPP per l’economia, la società ed il Pianeta. In particolare, per attuare le politiche di decarbonizzazione dell’economia, per sviluppare l’economia circolare, e per la tutela della biodiversità – ha dichiarato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – e non è più accettabile che l’Italia sconti ancora un importante ritardo nella loro piena implementazione. Dopo un graduale miglioramento delle performance registrato nel corso degli anni, constatiamo che l’attenzione si è nuovamente abbassata sul tema. Proseguiamo dunque nel nostro lavoro a maggior ragione ora che il MASE ha approvato 6 nuovi CAM come quelli su edilizia, arredi interni, rifiuti, eventi, tessile, arredi esterni e ne ha programmati altri 7, di cui 5 con attività in corso e 2 da avviare, per far si che questi strumenti vedano un corretto utilizzo e siano realmente i pilastri su cui rilanciare la sostenibilità degli acquisti verdi nel nostro Paese’.

“Il rapporto dell’Osservatorio Appalti Verdi 2023 – ha commentato Silvano Falocco, direttore generale della Fondazione Ecosistemi – mostra come non sia ancora ‘senso politico comune’ che i Criteri Ambientali Minimi e il GPP rappresentino lo strumento per creare, attraverso la domanda pubblica, un mercato ai prodotti e servizi a basso impatto ambientale che, se supportati dalla domanda nelle fasi iniziali di sviluppo dove i costi di transizione sono ancora alti, avranno maggiori possibilità di affermarsi sul mercato. Dai dati emersi è come se lo ‘spazio di attuazione’ del GPP si fosse saturato, con le pubbliche amministrazioni virtuose che rispettano gli obblighi di legge, seppur in qualche caso arrancando, mentre le altre continuano semplicemente a non farlo. È necessario impegnarsi e per diffondere l’uso del GPP e dei Cam intervenendo soprattutto in quelle aree la cui applicazione resta difficile per mancanza di strumenti , di conoscenza e di informazione’.

Pnrr, Pd: Fitto assegni subito risorse Fsc alle Regioni

Pnrr, Pd: Fitto assegni subito risorse Fsc alle RegioniRoma, 18 mag. (askanews) – “Non c’è nessuna polemica strumentale, hanno ragione i presidenti delle Regioni Puglia, Michele Emiliano, e Campania, Vincenzo De Luca. Come già indicato in un’apposita interrogazione parlamentare, il Pd chiede nuovamente che venga calendarizzata al più presto una seduta del Cipes per procedere subito all’assegnazione alle Regioni delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2021/2027, già ripartite sulla base delle intese stabilite con i governi precedenti. Il mondo non inizia con questo Governo e con il Ministro Fitto”. Lo dichiarano i deputati Pd Sarracino, Pagano, Scotto, De Luca, Iacono, Marino, Amendola, Stefanazzi, Ricciardi, Graziano, D’Alfonso, Lacarra, Provenzano, Stumpo e Lai.

“La leale collaborazione istituzionale che si è sempre registrata è fondamentale – sottolineano – per il coordinamento della spesa e il buon utilizzo delle risorse per raggiungere gli obiettivi prefissati. Purtroppo l’atteggiamento protervo di questo governo e l’introduzione di procedure accentrate e che non rispettano i territori rischiano di produrre effetti deleteri nella capacità di spesa e nella messa a terra di progetti attesi. Siamo prossimi ad un corto circuito totale che riguarda non solo il Pnrr ma anche le risorse degli altri fondi e questo ci preoccupa fortemente”. “Ci permettiamo di far notare al Ministro Fitto – proseguono gli esponenti Pd – che nessuno mette in dubbio le percentuali di ripartizione FSC tra Nord e Sud, peraltro stabilite per legge, quanto il rischio che possano essere utilizzati per finanziare il LEP, come candidamente dice il collega Calderoli. Perché è chiaro che in tal caso ci sarebbe un effetto sostitutivo che non produrrebbe alcun aumento di risorse per colmare i divari territoriali”.

Startitalia a Roma: oltre 200 giovani formati

Startitalia a Roma: oltre 200 giovani formatiRoma, 18 mag. (askanews) – Dopo le tappe di Milano e Bari il progetto “StartItalia” arriva a Roma, in occasione dell’evento finale, in programma i prossimi 19 e 20 maggio presso Domus Mariae e Campidoglio. Tra gli ospiti l’economista Fabrizio Pagani, Federica Saliola (World Bank Group), Emanuele Errichiello (London School of Economics), Alice Politi (King’s College) e Giulio Gottardo (University of Oxford).

Da febbraio 2023 ad oggi, “StartItalia” ha insegnato a oltre 200 giovani come avviare un progetto imprenditoriale innovativo tramite lo studio e il lavoro. Il percorso formativo si è sviluppato in 13 incontri, organizzati in collaborazione con diverse realtà tra cui Startup Geeks, H-Farm College, Binp – Boosting Innovation ed esperti di innovazione e venture capital. Il progetto StartItalia è realizzato con il sostegno di IGT. L’iniziativa è stata ideata da Orizzonte Italia ONLUS, che mette in connessione centinaia di giovani in Italia e all’estero con alte professionalità e istituzioni per incidere sull’agenda politica italiana e trattare il tema della fuga dei cervelli, e JE Italy, il Network italiano delle Junior Enterprises.

Nuovo album e tour estivo per il cantautore Venerus

Nuovo album e tour estivo per il cantautore VenerusMilano, 18 mag. (askanews) – A due anni di distanza dall’album di debutto “Magica Musica” (disco d’oro), Venerus, artista che ha contribuito a innovare la scena musicale contemporanea, annuncia oggi “Il Segreto”, il suo secondo album, in uscita venerdì 9 giugno 2023 per Asian Fake/Sony Music su tutte le piattaforme digitali e disponibile in pre-order e pre-save.

Talentuoso ed eclettico, Venerus tornerà live nei principali festival estivi italiani con il TOUR SEGRETO 2023, prodotto da Vertigo, in partenza il 23 giugno. Info e biglietti su http://www.vertigo.co.it/it/venerus Caratteristiche chiave dell’album sono la sua forte componente cantautorale, espressa nel percorso tracciato dai 10 brani in cui Venerus, più che mai, indirizza voce e scrittura verso l’ascoltatore. Ricerca e sperimentazione sonora contraddistinguono il lavoro dell’artista che con “Il Segreto” sorprende ancora una volta. Registrato in presa diretta, senza metronomo o successivi edit, insieme alla band nella sua casa studio di Milano, luogo che ha raccolto le ispirazioni ed energie dell’artista, “Il Segreto” è un concept album dove la vita scorre intensa nel flusso delle canzoni, e nella produzione trova spazio il rumore del treno che arriva dalla finestre, i passi, le risate , dove si schiudono piccole cose intangibili che rendono “Il Segreto” un disco che riprende nella tecnica raw la tradizione degli anni ’60 e ’70, dal suono retrò, e allo stesso tempo molto contemporaneo, con un’anima calda e vera.

L’album è la fotografia di un momento, uno stato mentale, un luogo che sembra di vivere insieme all’autore mentre si ascolta: una magia, un segreto che nell’arte è la parte più inspiegabile, meravigliosa e magica. “Il Segreto” è un inno alla musica suonata, un disco libero da schemi, un manifesto di un nuovo umanesimo musicale basato sullo scambio, che non asseconda le mode, e che include l’imperfezione, la calma del prendersi del tempo, dell’andare piano, senza correggere per forza tutto con un copia e incolla o un filtro che appiattisce.

Venerus riscopre un mondo umano, fatto di sentimenti vividi, si apre e condivide nel suo mistero un’esperienza vibrante, di cuore, viva, libera. Chi lo ascolta potrà viaggiare insieme a lui alla ricerca del segreto che rende l’incantesimo così speciale, fra atmosfere oniriche ma molto reali, in un mondo dove si sta bene comunque vada. “La condizione umana che più crea una sospensione è quella del segreto.” Racconta Venerus “Il segreto come promessa, il segreto come ricetta, il segreto come origine di una meraviglia. In un mondo che va verso l’intelligenza artificiale, questo album è il manifesto di una musica umana.”

Bresaola Igp: troppo cara per metà degli italiani, a marzo consumi -14%

Bresaola Igp: troppo cara per metà degli italiani, a marzo consumi -14%Milano, 18 mag. (askanews) – È conosciuta per la praticità e il suo profilo nutrizionale, ma la Bresaola della Valtellina Igp perde terreno nella classifica dei salumi preferiti dagli italiani, passando dal terzo al quinto posto, dopo prosciutto (crudo e cotto), salame e mortadella. Un arretramento che va di pari passo alla flessione nei consumi: solo nel marzo 2023 è calata del 14%, ma ormai da mesi si parla di perdita a due cifre. Il prezzo è la ragione principale di questa riduzione dei consumi: un italiano su due afferma che oggi costa troppo per le proprie disponibilità economiche, soprattutto a confronto con altri salumi, orientandosi verso altri prodotti e insaccati come il prosciutto crudo (43%), il prosciutto cotto (39%) la mortadella (26%) e il salame (20%). Tra le ragioni di questa scelta, per il 43% del campione incide il miglior rapporto qualità/prezzo. Mentre solo per due italiani su 10 la causa della disaffezione va cercata nel cambiamento dello stile di vita (vegetariano/vegano) o in ragioni etiche. È quanto emerge dalla ricerca Doxa “Gli italiani e la Bresaola della Valtellina Igp” commissionata dal Consorzio di tutela bresaola della Valtellina su un campione rappresentativo della popolazione italiana di 1000 persone tra i 18 e i 74 anni.

“Sono calati i consumi ma l’immagine della Bresaola della Valtellina Igp resta alta – commenta Mario Francesco Moro, presidente del Consorzio di Tutela – C’è dunque da sperare che nei prossimi mesi la tendenza possa essere invertita, proprio perché il passaggio a prodotti percepiti come meno salutari, alla lunga, può diventare un problema per il consumatore. Lo diciamo da mesi: spendere qualcosa in più per un prodotto di qualità diventa una scelta vincente, anche se complessa per l’economia familiare. Ed è forse arrivato il momento di ragionare attentamente, anche con la Gdo, sul ruolo di rilancio dei consumi, che potrebbe avere una rinnovata attenzione alle politiche promozionali. Il fattore prezzo frena un consumatore affezionato”. Il fatto che gli italiani abbiano difficoltà ad acquistare il salume tipico valtellinese, per l’assottigliarsi del potere d’acquisto, non significa che sia cambiata la percezione del prodotto. Tra i motivi del consumo, a pari merito si piazzano proprio la praticità/velocità di preparazione (51%) e il suo essere leggera e proteica con un buon rapporto qualità/quantità proteine/prezzo (50%) a cui fa seguito il suo essere sinonimo dell’eccellenza made in Italy, garantita da una certificazione Igp (37%).

C’è consapevolezza sul fatto che rinunciare a consumare Bresaola della Valtellina Igp significhi orientarsi verso salumi meno cari (37%), meno leggeri (37%) e con un minor apporto proteico (22%). Interrogati sui plus nutrizionali della Bresaola, in generale gli italiani sono molto bene informati: più di uno su due riconosce che è adatta prima e dopo l’attività fisica (54%), che è conveniente perché a fronte di un alto introito proteico non ha scarti, solo l’1% finisce nel cestino, la confezione (52% degli intervistati), e che contiene importanti sali minerali, tanto da essere considerata al pari di un “integratore naturale” (58%). Addirittura, sei italiani su 10 (59%) le riconoscono di essere un alimento prezioso grazie al contenuto di vitamine e per il 56% è alleata del buonumore grazie al Triptofano. Tra gli asset vincenti della Bresaola della Valtellina Igp, il gusto balza al primo posto per il 56% degli italiani, a cui fa seguito la leggerezza (53%) e la praticità (42%). Tra i pregi della Bresaola della Valtellina IGP, il 36% degli italiani oggi indica prima di ogni altra cosa la praticità. Fanno seguito, a pari merito (35%), il gusto e la leggerezza.  L’indicazione geografica protetta ha conferito più valore al salume, secondo il consumatore: infatti otto italiani su 10 scelgono quella certificata. Tra i motivi di questa scelta, per il 53% c’è proprio la garanzia della certificazione Igp, a cui fa seguito con poco stacco (48%) la qualità della materia prima (solo carni selezionate e di prima scelta) e la garanzia di sicurezza fatta di controlli a tutti i livelli (43%). Tra i motivi di scelta della Bresaola non certificata, per 8 italiani su 10 dipende dal fatto che il salume non certificato costa meno. Oggi la Bresaola della Valtellina IGP è il salume preferito per 3 italiani su 10 (30%) soprattutto per i Millennials (35%) e interrogati sulla frequenza di consumo della Bresaola della Valtellina IGP, più della metà degli italiani (53%) la mangia almeno una volta alla settimana (tra questi, 2 su 5 la mangiano più volte a settimana). Mentre quasi 1 italiano su 2 (47%) la consuma meno di una volta a settimana.

Pnrr, De Luca: valutazione livello spesa non c’entra con sblocco Fsc

Pnrr, De Luca: valutazione livello spesa non c’entra con sblocco FscRoma, 18 mag. (askanews) – “Il problema è che il passato dimostra che chi non spende sono i ministeri, quindi una volta che abbiamo verificato che chi non spende sono i ministeri che si fa? Togliamo le risorse ai ministeri? Allora, per quanto ci riguarda siamo pronti a qualsiasi valutazione di merito sul livello di spesa dei fondi europei, dopodiché questo non c’entra nulla con lo sblocco necessario dei Fondi Sviluppo e Coesione che stiamo studiando, valutando, coordinando da mesi. Intanto non c’è un euro per aprire i cantieri, è chiaro?”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, al termine della Conferenza Stato-Regioni che aveva all’ordine del giorno il tema del Pnrr e quello del Fondo di sviluppo e coesione.