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Tag: Sanremo 2023

Pediatri: ogni anno 100mila bambini ricoverati in reparti per adulti

Pediatri: ogni anno 100mila bambini ricoverati in reparti per adultiRoma, 5 dic. (askanews) – Mai più bambini ricoverati in reparti per adulti. Questo il messaggio che arriva in occasione della presentazione del Libro Bianco dell’assistenza pediatrica in Italia della FIARPED (Federazione delle Società Scientifiche e delle Associazioni dell’Area Pediatrica) che si è tenuta oggi al Ministero della Salute per mettere a fuoco i problemi emergenti della Pediatria italiana specie dopo l’impatto della pandemia. I dati dei ricoveri pediatrici relativi agli anni 2019-2021, elaborati con un sistema dedicato di Business Intelligence Sanitaria da Fondazione ABIO Italia, sulla base delle informazioni fornite dal Ministero della Salute e presentati in anteprima all’evento, evidenziano che negli ospedali generali circa un bambino su 4 (26%) nella fascia 0-18 anni viene ricoverato in reparti per adulti, una situazione che in termini assoluti ha riguardato nel 2021 oltre 112 mila minori tra 0 e 18 anni. Il fenomeno ha connotazioni diverse a seconda dell’età: tra 15 e 18 anni ben il 70% finisce con gli adulti; tra i 5 e 14 anni il 36%; tra 1 e 4 anni il 15%, e seppur in percentuale molto ridotta (2,1%) succede persino ai piccoli di età compresa tra 0 e 12 mesi. Molto variabile è il comportamento delle regioni oscillando da un minimo del 14% di minori ricoverati con adulti registrato nel Friuli-Venezia Giulia al 44,5% del Molise, con 9 regioni sopra la media nazionale.

A 15 anni dalla diffusione della Carta Abio-Società Italiana di Pediatria (Sip) che si proponeva di indicare i presupposti per il rispetto dei diritti del bambino in ospedale, tali diritti non sono quindi pienamente applicati in maniera equa e omogenea sul territorio nazionale, soprattutto negli ospedali generali che non hanno uno specifico indirizzo pediatrico.  Proprio la difesa della specificità pediatrica, ossia il diritto dei bambini da 0 a 18 anni a essere curati dai pediatri e in ambienti dedicati, è la principale istanza che emerge dal Libro Bianco. La pubblicazione raccoglie i contributi delle 36 Società associate a FIARPED e riporta un’analisi delle criticità esistenti e una sintesi propositiva distinta per specialità, offrendo così una panoramica e una strategia condivisa e comune sulla riorganizzazione dell’assistenza pediatrica. “La nostra principale preoccupazione è far sì che i bambini non siano curati dai medici degli adulti e in luoghi di cura progettati in funzione delle caratteristiche dell’adulto, ma da professionisti formati sui problemi clinici dei bambini e in spazi di cura a loro dedicati, perché è noto e ampiamente dimostrato dalla letteratura scientifica che questo ha un impatto sulla qualità e sulla sicurezza delle cure pediatriche”, afferma Annamaria Staiano, Presidente della Società Italiana di Pediatria (SIP) e co-presidente FIARPED. Un problema che riguarda in maniera particolare alcune specialità pediatriche, a cominciare dalle Terapie intensive pediatriche. Negli ultimi tre anni (dato disponibile 2019-2020-2021) 6.254 minori sono stati ricoverati nelle terapie intensive, di questi quasi la metà, ossia 2.754, pari al 44%, sono finiti nelle terapie intensive per adulti, numeri che però devono ritenersi approssimativi attesa l’assenza di un codice Ministeriale che identifichi una Terapia Intensiva Pediatrica. Tra le specialità in cui si assiste più spesso al ricovero di minori con adulti l’ortopedia e traumatologia (34%), e a seguire la chirurgia generale e l’otorinolaringoiatria (16%). Particolarmente delicata la situazione della neuropsichiatria infantile, come spiega Elisa Fazzi Presidente della SINPIA (Società Italiana Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza) e co-presidente di FIARPED: “L’esplosione delle richieste per disturbi psichiatrici gravi e acuti sta saturando i posti disponibili, compromette le risposte per disturbi neurologici gravi e complessi per i quali è indispensabile una competenza specialistica.  Il 30% dei ricoveri per disturbi neuropsichiatrici in età evolutiva avviene in reparti psichiatrici per adulti e il 10% dei ricoveri psichiatrici avviene in stato di necessità in reparti psichiatrici per adulti, nonostante tale collocazione sia gravemente inappropriata”.

Blitz di Putin negli Emirati e in Arabia Saudita, focus su M.O.

Blitz di Putin negli Emirati e in Arabia Saudita, focus su M.O.Milano, 5 dic. (askanews) – “All’ordine del giorno la situazione in Medio Oriente alla luce dell’escalation del conflitto israelo-palestinese”. Con queste poche parole l’ufficio stampa del presidente della Federazione Russa inquadra la visita di Vladimir Putin negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita, in un momento delicatissimo del vicino conflitto. E proprio “con il Regno”, in base a quanto apprende askanews, “la Russia attribuisce grande importanza al mantenimento del dialogo politico nell’interesse del mantenimento della pace e della sicurezza in Medio Oriente e Nord Africa”.

L’ufficio stampa di Putin spiega che con Riad “verranno presi in considerazione l’attuale difficile situazione nella zona del conflitto israelo-palestinese e le modalità per promuovere l’allentamento della tensione. Altri temi possibili sono la risoluzione della situazione in Siria e Yemen e la garanzia della stabilità nell’area del Golfo Persico”. Ma ci sono anche molte altre voci in cima all’agenda di Putin nel Golfo, di natura geostrategica, ma anche economica ed energetica. Oltre al fatto che oggi l’assistente presidenziale Ushakov ha detto che Putin vorrà illustrare il suo punto di vista sull’Ucraina e che il coordinamento tra la Federazione Russa e l’Arabia Saudita nel quadro dell’OPEC+ è una garanzia affidabile per il mantenimento della stabilità nel mercato petrolifero globale.

Ecco le due tappe: ARABIA SAUDITA

Putin incontrerà il principe ereditario e presidente del Consiglio dei ministri del Regno Mohammed bin Salman Al Saud: è il loro primo incontro quest’anno, ma sono stati stabiliti contatti regolari telefonicamente (hanno comunicato cinque volte nel 2023, compreso il 6 settembre). La conversazione precedente si è svolta a Riad durante la visita di stato di Putin in Arabia Saudita nell’ottobre 2019. “Si prevede di discutere le questioni relative all’ulteriore sviluppo della multiforme cooperazione bilaterale, anche nella sfera commerciale ed economica” dicono dall’ufficio stampa, tenuto conto che gli scambi commerciali tra Russia e Arabia Saudita nel periodo gennaio-settembre di quest’anno sono aumentati del 4,8% e ammontano a 1,35 miliardi di dollari. “È previsto uno scambio di opinioni sulle attuali questioni internazionali”, secondo quanto si apprende. “La Russia e l’Arabia Saudita interagiscono nel quadro dei principali formati multilaterali, tra cui l’ONU e il G20. Anche l’Arabia Saudita ha ricevuto l’invito a diventare membro a pieno titolo dei Brics a partire dal primo gennaio 2024”.

Ci sono poi settori che sono stati identificati come aree promettenti per il lavoro congiunto: agricoltura, energia (tradizionale e nucleare), industria, investimenti e spazio. “Intendiamo discutere in modo sostanziale della cooperazione nel campo energetico, compresa l’interazione nel quadro dell’OPEC+. Uno stretto coordinamento russo-saudita in questo formato è una garanzia affidabile del mantenimento di una situazione stabile e prevedibile nel mercato petrolifero globale”, dicono. “Si prevede inoltre di discutere le prospettive di realizzazione del grande progetto infrastrutturale del Corridoio Internazionale di Trasporto Nord-Sud”. EMIRATI ARABI UNITI “La cooperazione bilaterale è ampia e fruttuosa: il tono è dato dalla stretta comunicazione tra i capi dei nostri Stati”, spiegano dall’ufficio stampa del presidente russo. Putin avrà colloqui con il presidente Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Rapporto diretto per il quale esiste anche un documento che codifica il tutto: le disposizioni della Dichiarazione sul partenariato strategico firmata nel 2018. “I leader si scambieranno opinioni sulle attuali questioni internazionali, anche alla luce dell’adesione degli Emirati Arabi Uniti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (fino alla fine dell’anno)” si apprende. Non molti sanno che gli Emirati Arabi Uniti sono il principale partner economico estero della Russia nel mondo arabo. “I leader dovrebbero rivedere in modo sostanziale gli aspetti chiave della cooperazione commerciale bilaterale, che è attualmente in aumento” viene spiegato. “Nel 2022, gli scambi commerciali hanno rinnovato il loro massimo storico e hanno raggiunto il livello record di 9 miliardi di dollari nel periodo gennaio-settembre di quest’anno (8,8 miliardi di dollari, con un aumento del 63% rispetto ai dati dello stesso periodo dell’anno scorso). Ciò è notevolmente facilitato dal lavoro attivo della Commissione intergovernativa (co-presieduta da Denis Manturov). Una componente significativa delle relazioni Russia-Emirati è la cooperazione industriale. Dalla produzione congiunta di auto premium “Aurus” alle aziende petrolifere russe Lukoil, Gazprom, Novatek, che insieme alla compagnia nazionale di Abu Dhabi Adnoc, “stanno realizzando grandi progetti comuni”. Anche gli Emirati “hanno ricevuto un invito ad aderire all’associazione Brics come membro a pieno titolo dal primo gennaio, il che apre ulteriori opportunità per approfondire l’interazione russo-emirati sulla scena mondiale”, soprattutto tenendo conto dell’imminente presidenza nel 2024 della Russia in questa associazione.

Barilla primo contibutore Banco Alimentare: 16 ton prodotti donati

Barilla primo contibutore Banco Alimentare: 16 ton prodotti donatiMilano, 5 dic. (askanews) – Nella Giornata mondiale del volontariato Barilla fa sapere di essere la prima contributrice di Banco alimentare, per quantità di eccedenze di cibo donate in termini quantitativi. Sono stati 160 i dipendenti che, nella giornata del volontariato d’impresa voluta dal gruppo, spontaneamente, in 10 regioni diverse hanno dedicato il proprio impegno nella preparazione di pacchi alimentari destinati alle famiglie più bisognose per un totale di 16 tonnellate di prodotti donati. Iniziative che non solo rispondono al problema della povertà e dello spreco alimentare, ma aprono all’inclusione e al rispetto verso l’altro.

Non solo, il gruppo Barilla ha attivato una serie di iniziative solidali nei diversi Paesi in cui opera: nel 2022 con circa 3.200 tonnellate di prodotti donati, si è impegnato a favorire l’accesso al cibo a un numero crescente di persone. Alle donazioni di prodotto si affianca anche il sostegno economico teso a finanziare interventi sul territorio: 2,2 milioni di euro nel 2022, a cui si aggiunge il milione di euro donato nel 2023 alla Protezione Civile a sostegno degli interventi di ricostruzione nelle aree dell’Emilia-Romagna colpite dalla terribile alluvione; inoltre, per il tramite della Protezione Civile, lo scorso novembre, Barilla ha sostenuto una donazione di 50 quintali di prodotto, tra pasta, prodotti da forno e sughi a supporto delle comunità toscane anche in questo caso colpite dal maltempo. All’interno del gruppo lo spirito solidale permea tutta l’organizzazione: gli “Angeli Barilla” sono, infatti, dipendenti dell’azienda volontari della Protezione Civile, che in più occasioni sono partiti con la Colonna mobile d’Emergenza Barilla, per offrire cibo, solidarietà e soccorso alle popolazioni in difficoltà e ai Volontari di Protezione Civile. Realizzata nel 2014 da Barilla, in collaborazione con la Protezione Civile di Parma, la colonna mobile si compone di sei mezzi: 2 camion con cucina mobile attivabile quattro ore dopo la chiamata d’emergenza e in grado di erogare fino a 500 pasti caldi l’ora, un camion isotermico, due pullman per il trasporto dei volontari e 1 autocarro dotato di gruppo elettrogeno.

Ue, Tajani: sovranisti? Scelte velleitarie rafforzano sinistra

Ue, Tajani: sovranisti? Scelte velleitarie rafforzano sinistraMilano, 5 dic. (askanews) – Il tentativo di Matteo Salvini di organizzare un campo sovranista per spostare a destra la maggioranza europea “è velleitario” e “rafforza la sinistra”, perchè “nessuno si alleerà mai con Le Pen e Alternative fur Deutschland”. Lo ha detto il vicepremier e segretario di Forza Italia Antonio Tajani, in visita a Catanzaro.

Rispondendo ad una domanda sull’iniziativa di domenica scorsa a Firenze, Tajani ha detto: “Noi siamo parte del Ppe, andiamo avanti per la nostra strada, siamo cristiani, liberali, moderati, vogliamo sconfiggere la sinistra con una maggioranza formata da popolari, liberali e conservatori: la stessa maggioranza che mi ha portato a sconfiggere il candidato di sinistra quando nel 2017 mi sono candidato presidente del Parlamento europeo. Scelte velleitarie – ha aggiunto – sono destinate alla sconfitta e anzi rafforzano la sinistra, perchè nessuno si alleerà mai con la signora Le Pen e con Alternative fur Deutschland. Questo è quello che accadrà”.

Schiavo (Tim): IA è una rivoluzione, saremo traino per Paese

Schiavo (Tim): IA è una rivoluzione, saremo traino per PaeseRoma, 5 dic. (askanews) – “Vogliamo diventare il veicolo attraverso il quale il Paese si nutrirà dell’Intelligenza Artificiale, perché l’elemento distintivo di Tim è che ci siamo sempre e siamo ovunque”. Lo ha detto Elio Schiavo, Chief Enterprise & Innovative Solutions Officer di Tim, aprendo l’evento organizzato a Roma dal gruppo sull’Intelligenza Artificiale dal titolo “TIM AI Challenge”.

“Si tratta di una tecnologia molto affascinante – ha aggiunto il manager – una vera e propria rivoluzione industriale. Questo è il momento in cui bisogna essere molto vigili e attenti, avere sete di sapere. La prima cosa che dobbiamo cercare di fare è di creare un sistema di regole, una matrice di criteri all’interno dei quali anche il profilo di rischio sia limitato”.

Premierato, Amato: alterazione sistema, corrode poteri capo Stato

Premierato, Amato: alterazione sistema, corrode poteri capo StatoRoma, 5 dic. (askanews) – “Io condivido la finalità della ipotizzata riforma costituzionale che è quella di rafforzare i poteri del primo ministro. Ho fatto l’esperienza di quel mestiere e so che la disciplina della figura è inadeguata al ruolo che il presidente del Consiglio sempre più si è trovato a svolgere”, “deve essere una figura più forte non un primus inter pares”. Lo ha detto l’ex premier e presidente emerito della Corte costituzionale, Giuliano Amato, nel corso delle audizioni in commissione al Senato sui ddl di riforma della Costituzione.

“Devo anche dire che trovo naturale che il rafforzamento del presidente Consiglio possa toccare, riducendoli, alcuni dei poteri dell’attuale capo dello Stato. E’ a mio avviso sbagliato – ha aggiunto – dire che lo si deve rafforzare ma non si può toccare nulla di ciò che attiene alle prerogative del capo dello Stato. Questo non è possibile”. “Io questo lo do per acquisito e scontato e, tuttavia, penso che l’elezione diretta del primo ministro – ha spiegato Amato – sia una tale alterazione degli equilibri di fondo del nostro sistema costituzionale da incidere negativamente sul capo dello Stato in relazione a quello che è il ruolo complessivo dello stesso capo dello Stato” ovvero “in relazione all’efficacia di quel potere di influenza, più che di quello di decidere che è molto limitato, che il capo dello Stato è venuto esercitando riempiendo in modo efficacie con il passare degli anni quella figura di garanzia unitaria che era poi quella con cui i costituenti dettero corpo al presidente della Repubblica ben diverso dal capo dello Stato del regime statutario di prima”.

“Il potere di influenza del capo dello Stato – ha osservato – è quello che ne ha fondamentalmente costruito anche l’immagine davanti agli italiani e che ne ha reso indiscutibile la figura più rispettata e più amata dagli italiani”. L’elezione diretta del presidente del Consiglio, secondo Amato, “va a corrodere proprio la piattaforma su cui si colloca la figura del capo dello Stato” perché “nel sistema costituzionale attuale l’unico organo a derivazione diretta popolare è il Parlamento, gli altri hanno tutti una legittimazione che tutta, o parzialmente, deriva dal Parlamento”.

A Bauli il premio Assochange per innovazione e internazionalizzazione

A Bauli il premio Assochange per innovazione e internazionalizzazioneMilano, 5 dic. (askanews) – È Bauli la vincitrice della dodicesima edizione del premio Assochange 2023. “Il premio Assochange 2023 è stato conferito al Gruppo Bauli – ha spiegato Moira Masper, vicepresidente Assochange – per avere avviato un forte processo di cambiamento culturale a supporto dello sviluppo della nuova strategia del gruppo, legata ai fattori chiave di innovazione, internazionalizzazione ed estensione a nuovi canali distributivi e per avere accompagnato questo processo con un importante programma di change, funzionale e pervasivo, che prevede una nuova struttura organizzativa, un nuovo modello di leadership e una condivisione dei nuovi valori aziendali più diffusa e basata su un alto coinvolgimento di tutte le persone a ogni livello”.

Il riconoscimento è stato consegnato in occasione del convegno di presentazione dei risultati del decimo osservatorio sul change management in Italia, realizzato da Assochange in collaborazione con il Politecnico di Milano e con la sponsorship di Saipem, PwC e Anima Sgr. “Ricevere un riconoscimento così importante non può che renderci estremamente orgogliosi – ha dichiarato l’ad Fabio Di Giammarco – un riconoscimento che testimonia come il nostro gruppo sia oggi protagonista di un percorso di trasformazione profonda, volto a mettere in atto una strategia ambiziosa che pone al centro lo sviluppo di nuove categorie di prodotto, di canali di vendita e di mercati geografici. Un’espansione tridirezionale che traghetterà il gruppo verso un futuro sempre più orientato alla creazione di valore, custode della propria tradizione secolare e allo stesso tempo proteso verso l’innovazione lungo tutta la filiera. Alla guida di questo percorso abbiamo integrato una nuova leadership team di grande esperienza e talento, abbiamo definito nuovi valori aziendali e una nuova mission & vision. Così vogliamo ispirare tutte le persone del Gruppo, che sono la vera forza propulsiva del cambiamento”.

Istituito nel 2012, il premio Assochange è stato voluto per premiare iniziative di persone, aziende e istituzioni, finalizzate ad attivare processi di cambiamento riferiti a realtà complesse. In passato è stato assegnato a: Comune di Milano (2012), Ferrovie dello Stato (2013), Dallara (2014), Pirelli (2015), ACEA (2016), ENEL (2017), Gruppo Mondadori (2018), ENI (2019), Nestlé (2020), Amplifon (2021), Poste Italiane (2023).

Domani Lollobrigida a convegno sulla Legge Serpieri

Domani Lollobrigida a convegno sulla Legge SerpieriRoma, 5 dic. (askanews) – Domani mercoledì 06 dicembre, dalle 9.30 a Roma, nella Sala Serpieri di Palazzo della Valle, attuale sede della Confagricoltura a Roma, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, parteciperà al Convegno “100 anni della legge Serpieri. Modernità e attualità della legge”, all’interno del quale si svolgerà la presentazione del volume “100 anni della legge Serpieri. Modernità e attualità della visione strategica di Arrigo Serpieri”.

Il Regio Decreto 30 dicembre n. 3267 ‘Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani’, noto come Legge Serpieri, offrì una prima sistemazione organica delle diverse disposizioni in materia forestale. L’obiettivo era coniugare l’attenzione all’economia montana con la necessità di difendere il suolo e il territorio attraverso l’ausilio delle competenze e delle professionalità dell’organizzazione forestale dello Stato.

”Io ti conosco”, il video del nuovo brano di gIANMARIA feat. Madame

”Io ti conosco”, il video del nuovo brano di gIANMARIA feat. MadameRoma, 5 dic. (askanews) – É uscito oggi alle 14 su YouTube il videoclip del nuovo brano “Io ti conosco feat. Madame” di Gianmaria Volpato, in arte “gIANMARIA”, ideato insieme a fratelli D’Innocenzo, che per la prima volta collaborano ad un video musicale.

“Per il video di ‘Io ti conosco’ avevo tante idee e confuse. – Racconta l’artista veneto, 21 anni – Sicuramente la principale era quella di creare qualcosa che avesse una vita propria, qualcosa di non convenzionale e che non seguisse la canzone. Ho chiamato i fratelli D’Innocenzo, con cui da tempo ci lega un’amicizia bellissima, e mi hanno aiutato a sviluppare una delle idee che avevo in testa: quella di trovare un ragazzo con un lavoro manuale che si filmasse durante la sua giornata lavorativa. Dopo aver selezionato Carlo, il ragazzo protagonista del videoclip, ci siamo trovati per montare le riprese a Roma. Carlo Patron non è un regista, un attore o uno sceneggiatore, ma è tutte e tre le cose in questo video”. “Io ti conosco” vede insieme l’inedita coppia gIANMARIA e Madame. La canzone, prodotta da Antonio Filippelli e Bias, esalta le personalità dei due artisti, in uno scambio fra due anime che si incontrano e si comprendono, e in cui una è il rifugio dell’altra: “Il brano è un dialogo tra noi due, molto intimo, in cui ci diciamo cose che non ci saremmo mai detti se non in una canzone”, ha spiegato gIANMARIA.

“Io ti conosco” arriva dopo un anno importante per gIANMARIA, tra i protagonisti del Festival di Sanremo 2023, dove ha presentato il suo primo album “Mostro”, e reduce da un lungo tour nei principali club e festival italiani.

Sostenibilità, Plasmon elimina etichette su omogeneizzati frutta

Sostenibilità, Plasmon elimina etichette su omogeneizzati fruttaRoma, 5 dic. (askanews) – Plasmon elimina le etichette dal vasetto degli omogeneizzati frutta, evitando così di immettere sul mercato ogni anno oltre 12.000 kg di carta in meno sul mercato ogni anno e permetterà ai consumatori di fare la raccolta differenziata ancora più facilmente: una volta consumato, il vasetto potrà essere buttato direttamente nel vetro. Le diciture legali e le tabelle nutrizionali rimarranno sul cartoncino esterno, mentre il gusto si potrà trovare anche sul tappo di ogni singolo vasetto.

Plasmon punta infatti sulla sostenibilità: da poco, sugli scaffali sono presenti le nuove creme cereali in una confezione riciclabile e richiudibile. Nel 2021, inoltre, l’azienda lanciò anche il primo prodotto dedicato ai più piccoli realizzato interamente in polipropilene. “Plasmon è già arrivato negli anni scorsi al 97% di packaging completamente riciclabile immesso nel mercato italiano. Da oggi, non solo vogliamo produrre confezioni riciclabili, ma immettere sul mercato sempre meno materiale e ridurre così il nostro impatto”, spiega in una nota Elisa Cavestro, Head of Portfolio & Innovation First Food di Plasmon.