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Tag: Sanremo 2023

La sicurezza passa per i chip: al G7 saranno una priorità

La sicurezza passa per i chip: al G7 saranno una prioritàRoma, 18 mag. (askanews) – Tra i grandi temi economici e, ancor di più, geopolitici che si presentano di fronte ai leader G7 nel summit annuale che inizia domani a Hiroshima, c’è certamente quello dei semiconduttori, della catena di forniture di chip cruciali per l’industria, compresa l’industria della difesa. Questi approvvigionamenti hanno mostrato colli di bottiglia preoccupanti durante la pandemia Covid-19 e potenze come gli Stati uniti si sono mosse in maniera aggressiva per riportare in patria una produzione che negli anni è stata abbandonata e delegata a realtà come Taiwan.

Uno degli annunci è quello di una partnership tra il Regno unito e il Giappone per la produzione di semiconduttori. Il primo ministro Rishi Sunak è arrivato oggi in Giappone. E, sempre oggi, il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha incoraggiato maggiori investimenti nell’industria giapponese dei chip incontrando i dirigenti di sette importanti società di semiconduttori della Corea del Sud, Taiwan, Stati Uniti ed Europa. La Gran Bretagna non è uno dei grandi produttori di chip, ma ospita alcune delle proincipali società globali di progettazione di chip ARM e Imagination Technologies. Ospita anche aziende che sviluppano semiconduttori composti, o chip realizzati con materiali diversi dal silicio, che servono per consumare meno energia.

La Gran Bretagna intende ridurre la sua dipendenza dalle importazioni di semiconduttori da paesi come Taiwan, che sono al centro di un’endemica instabilità geopolitica. La sicurezza – che è il tema centrale di questo G7 – passa anche attraverso le forniture di semiconduttori e la necessità di mantenere il gap tecnologico tra il raggruppamento incentrato sugli Usa e la Cina. Nei decenni, Pechino è riuscita ad attrarre grandi investimenti, anche nel settore dei semiconduttori. Studi recenti segnalano come in molti settori la Cina è oggi il principale vettore d’innovazione e il progetto di Pechino di diventare entro la metà del secolo la più grande potenza tecnologia del mondo non sembra essere campato in aria. A Washington e nelle capitali europee, oltre che in Giappone, si ritiene che il mantenimento dell’attuale ordine internazionale passi anche attraverso il vantaggio tecnologico su Pechino.

Uno dei temi più controversi, in questo senso, è lo sviluppo e le incognite dell’Intelligenza artificiale, un settore in frenetico sviluppo che apre prospettive al momento del tutto non pronosticabili. Gli Stati uniti, rispetto ai paesi europei, sono avanti nella strategia di ritorno alla produzione dei semiconduttori. Col CHIPS Act e con una serie di incentivi e restrizioni, Washington ha di fatto costretto giganti di paesi amici – la TSMC di Taiwan e la Samsung Electronics della Corea del Sud, in particolare – ad investire fortemente in centri di produzione di chip avanzati in America.

Anche il Giappone si sta muovendo. La Samsung Electronics sta costruendo un grande centro di viluppo a Yokohama, favorita anche dalla riapertura del dialogo tra Tokyo e Seoul, che è stato per lungo tempo congelato. Ma anche la collaborazione con giganti americani è fase di sviluppo. La Micron Technology – secondo quanto ha scritto il Nikkei – ha in programma un investimento di 3,6 miliardi di dollari in Giappone e sono in corso colloqui tra Kioxia e Western Digital per la produzione di memorie flash. Inoltre la taiwanese TSMC – il più grande fornitore di chip a contratto del mondo – investirà miliardi di dollari nella città meridionale di Kumamoto per produrre chip logici.

BT taglierà fino a 42% forza lavoro entro la fine del decennio

BT taglierà fino a 42% forza lavoro entro la fine del decennioRoma, 18 mag. (askanews) – BT taglierà fino al 42% della sua forza lavoro entro la fine del decennio con il gruppo di telecomunicazioni del Regno Unito che intraprende il taglio dei costi più radicale da quando è stato privatizzato negli anni ’80. Il gruppo ha reso noto che taglierà tra 40.000 e 55.000 posti di lavoro, inclusi dipendenti e appaltatori di terze parti, entro il 2030. L’attuale forza lavoro del gruppo ammonta a 130.000 includendo gli appaltatori di terze parti.

Di fronte all’aumento dei costi ea una serie di attività insoddisfacenti, BT aveva già avviato un programma di riduzione dei costi. Il gruppo ha affermato di aver raggiunto 2,1 miliardi di sterline in risparmi sui costi rispetto a un obiettivo di 3 miliardi di sterline. Secondo il piano – riporta il Financial Times – circa 30.000 dei ruoli da eliminare saranno appaltatori di terze parti, secondo una fonte che ha familiarità con la materia. I tagli includeranno 15.000 ingegneri della fibra e 10.000 addetti alla manutenzione, ha affermato la persona, con altri 10.000 eliminati aumentando la digitalizzazione e l’automazione in BT.

“Il nuovo gruppo BT sarà un’azienda più snella con un futuro più luminoso”, ha affermato l’amministratore delegato Philip Jansen, aggiungendo che molte di queste riduzioni sarebbero arrivate dalla fine del lancio completo della fibra su cui il gruppo stava “spendendo una fortuna ora”. “Questo è un piano esistente, lo stiamo solo annunciando e dando alle persone un assaggio della zona di atterraggio tra cinque o sette anni”, ha detto.

“Ogni volta che ottieni nuove tecnologie, puoi ottenere grandi cambiamenti”, ha detto Jansen dei posti di lavoro da perdere a causa della digitalizzazione e dell’automazione. “IA generativa?. . . ci dà fiducia che possiamo andare ancora oltre.” La mossa di BT per approfondire la riduzione dei costi è arrivata quando l’ex monopolio ha riportato una serie contrastata di risultati annuali. Mentre i ricavi e i profitti hanno superato le aspettative, il suo flusso di cassa libero, una metrica attentamente osservata dagli investitori, ha deluso.

Per i 12 mesi fino alla fine di marzo, il gruppo ha registrato un flusso di cassa libero di 1,3 miliardi di sterline, all’estremità inferiore dell’intervallo da 1,3 a 1,5 miliardi di sterline che aveva stabilito. BT ha affermato che la cifra per il suo esercizio finanziario in corso sarà probabilmente compresa tra 1 miliardo di sterline e 1,2 miliardi di sterline, al di sotto delle stime di consenso di 1,3 miliardi di sterline, poiché la sua spesa in conto capitale sarà probabilmente superiore al previsto. Le azioni di BT sono scese dell’8% nelle prime contrattazioni di oggi.

I ricavi per l’intero anno del gruppo sono scesi dell’1% a 20,7 miliardi di sterline rispetto a una previsione di 20,5 miliardi di sterline. I suoi utili rettificati prima di interessi, tasse, ammortamenti e ammortamenti sono saliti del 5% a 7,9 miliardi di sterline, sostenuti dagli aumenti dei prezzi superiori all’inflazione per i contratti di alcuni clienti.

Meloni: è fondamentale lavorare insieme al Giappone per la sicurezza

Meloni: è fondamentale lavorare insieme al Giappone per la sicurezzaHiroshima, 18 mag. (askanews) – “Dato che l’Italia è il prossimo presidente del G7 è fondamentale ancora di più che la nostra cooperazione sia molto stretta. Noi siamo due potenze regionali che hanno ruoli di responsabilità insieme agli altri leader del G7: in questa fase è fondamentale che noi lavoriamo insieme per la sicurezza, e per la sicurezza economica”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con il premier giapponese Fumio Kishida, prima del loro bilaterale a Hiroshima, dove domani inizierà il G7. “Grazie davvero Fumio – ha detto ancora Meloni – sono molto molto contenta di essere qui, le mie congratulazioni per la determinazione e la serietà con cui stai gestendo il G7 in un anno sicuramente non facile che continua a essere non facile”.

Poco prima, dopo aver fatto le condoglianze per le vittime dell’alluvione in Emilia Romagna, il premier giapponese aveva detto che “è mia ferma intenzione lavorare in stretta relazione con l’Italia in vista del G7 dell’anno prossimo”. “Benvenuta in Giappone – ha detto ancora – sono molto lieto di poterti accogliere nella mia città. Nella mia visita a Roma abbiamo deciso di elevare i nostri rapporti a partenariato strategico. Desidero ulteriormente concretizzare questa relazione e al riguardo sono molto lieto che siano giunti a un’intesa i negoziati sulla collaborazione cinematografica”.

Confcommercio, a maggio Pil -0,2% su mese e inflazione giù al 7,8%

Confcommercio, a maggio Pil -0,2% su mese e inflazione giù al 7,8%Roma, 18 mag. (askanews) – Pil in calo a maggio (-0,2%) rispetto ad aprile, con una crescita dell’1,5% su base annua. Dopo il rimbalzo di aprile l’inflazione è attesa tornare sul percorso di progressivo rientro. Per il mese in corso la stima è di un aumento dello 0,5% congiunturale e di una crescita del 7,8% nel confronto annuo. E’ quanto previsto dall’Ufficio Studi di Confcommercio nella congiuntura mensile.

Dopo un primo trimestre positivo, con una crescita superiore alle attese, l’economia italiana si avvia a superare l’1% di crescita per l’anno in corso. Gli elementi di fragilità riguardano oggi l’incertezza derivante dallo scenario internazionale e una pericolosa lentezza nel rientro delle dinamiche inflazionistiche. Anche a marzo il mercato del lavoro ha confermato una buona tenuta. La progressiva crescita dell’occupazione, attualmente al di sopra di 200mila unità rispetto ai livelli della prima parte del 2019, continua a sostenere la capacità di spesa delle famiglie nonostante l’erosione determinata dall’elevata inflazione sui redditi e sui risparmi. Alle difficoltà che si registrano sul versante della produzione industriale – anche a marzo si è avuta una diminuzione (-0,6% su febbraio) – si contrappone il lento recupero dei consumi da parte delle famiglie, sostenuto anche dalla componente estera del turismo. Il miglioramento della domanda, seppure meno intenso e concentrato su alcuni specifici segmenti dei servizi, alimenta le performance positive dell’economia. Ciò che oggi appare un sostegno, potrebbe, però, costituire un freno alla crescita, se le esigenze di ricostituire il potere d’acquisto dello stock di risparmio facessero aggio sulle propensioni agli acquisti, soprattutto di beni durevoli.

Ad aprile, i consumi, misurati nella metrica dell’Icc, hanno registrato una moderata variazione tendenziale (+0,2%), determinata esclusivamente dai servizi (+4,5%). Più complessa appare la situazione relativa alla domanda di beni i quali, nell’insieme, registrano una riduzione dell’1,5%. Tra questi, la domanda per le autovetture mostra favorevoli segnali di recupero (+16,9% tendenziale). Le dinamiche degli ultimi mesi non hanno, comunque, permesso di recuperare il consistente gap con i livelli osservati nello stesso periodo del 2019. Inoltre, secondo gli esperti di settore, gli sviluppi delle immatricolazioni degli ultimi mesi sono legate all’evasione di ordini pregressi, rallentati da inefficienze nelle catene produttive. Si conferma negativa la dinamica dei consumi alimentari (-3,0% tendenziale), dell’energia elettrica (-7%) e dei mobili (-7,8%). Relativamente all’abbigliamento e alle calzature, nonostante alcuni miglioramenti registrati di recente (+0,7% ad aprile su base annua) la distanza con i volumi pre-Covid appare molto difficile da colmare.

Giornata mondiale patologie eosinofile, ESEO: monumenti illuminati di magenta

Giornata mondiale patologie eosinofile, ESEO: monumenti illuminati di magentaRoma, 18 mag. (askanews) – Si celebra oggi il World Eosinophilic Deseases Day, Giornata Mondiale dedicata alle patologie eosinofile. L’iniziativa, giunta al secondo anno, darà il via alla Settimana di sensibilizzazione per le patologie eosinofile, che inizia oggi e si conclude il 22 maggio con l’European EoE Day.

Tante le iniziative di sensibilizzazione organizzate in tutto il mondo, con l’illuminazione di magenta di diversi monumenti simbolo del patrimonio artistico e culturale. Dal Dublin Link Bridge alle cascate del Niagara, dal Fore River di Quincy al King and Queen Buildings di Atlanta, Governor’s Mansion della Louisiana al Baton Rouge e alla Maryland Government House, tutti questi prestigiosi monumenti e tanti altri si accenderanno di magenta per ricordare l’importanza del sostegno per la cura e la ricerca sulle malattie eosinofile. In Italia, ESEO (Associazione di famiglie contro l’esofagite eosinofila) ha promosso iniziative ed eventi su tutto il territorio. Ad illuminarsi di magenta, da nord a sud, saranno il Castello di Pavone Canavese (Torino), la Rocca di Cento (Ferrara), il Castello Odescalchi di Bracciano (Roma), il Teatro Massimo di Palermo. Monumenti illuminati ma anche una fitta campagna di sensibilizzazione fatta di eventi e di consulenze gratuite in tanti centri distribuiti su tutto il territorio, pronti a visitare pazienti che presentano una sintomatologia sospetta. Locandine affisse negli ambulatori dei centri diagnostici più significativi del Paese.

La mission. Durante la Settimana, ESEO Italia promuoverà quindi diverse iniziative con l’intenzione di sensibilizzare le Istituzioni e la popolazione sulle istanze e sulle necessità ancora non soddisfatte dei pazienti affetti da esofagite eosinofila e patologie gastrointestinali eosinofile (in Italia si stima tra i 25.000 e i 60.000 casi), dei loro caregiver, e che prevederà una serie di attività anche a livello europeo, con incontri e comunicazione dedicata. Obiettivo della Settimana è quello di far finalmente conoscere e sensibilizzare attraverso un approccio multicanale sulle patologie eosinofile ed in particolare sull’esofagite eosinofila, negletta malattia infiammatoria cronica che colpisce principalmente l’esofago, inficiando pesantemente la qualità di vita dei pazienti, che spesso non riescono ad alimentarsi correttamente o con continuità. ‘L’idea di istituire una World Eosinophilic Deseases Day dedicata alla comunità dei pazienti affetti da malattie eosinofile – afferma Roberta Giodice, presidente dell’Associazione ESEO Italia – nasce da un obiettivo condiviso con le Associazioni di pazienti di Spagna, Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia, Australia ed USA. In Italia per dare maggiore visibilità abbiamo istituito la Settimana delle patologie eosinofile’.

‘I nostri pazienti spesso arrivano alla diagnosi dopo una lunga odissea di peregrinazioni che costano fisicamente, emotivamente ed economicamente. Desideriamo essere forza propulsiva per coloro che, tra esperti e Istituzioni, hanno la possibilità e la responsabilità di mettere in atto azioni concrete di tutela e miglioramento della qualità della vita dei malati – continua Giodice -. La condivisione tra noi famiglie, il confronto, lo scambio di esperienze e la collaborazione con le altre associazioni di pazienti sono una ricchezza che vogliamo alimentare poiché siamo consapevoli dei benefici che da queste alleanze possono avere origine’. Le iniziative. Il programma della Settimana è ricco di eventi, con un convegno di alto profilo scientifico-istituzionale, in programma sabato 20 maggio, dalle ore 16, a Bracciano (Roma), nella splendida cornice del Castello Odescalchi, che coinvolgerà pazienti, medici, ricercatori e altri stakeholder.

La campagna di sensibilizzazione della Settimana coinvolgerà i principali centri di expertise nel territorio nazionale, ciascuno nei propri ambulatori strategici affiggerà locandine, indosserà sul camice delle spillette promozionali e offrirà delle consulenze gratuite a pazienti che hanno sintomi riconducibili ad un sospetto diagnostico. L’associazione smisterà le richieste nei centri più vicini ai pazienti. Parallelamente, ci sarà un’attività multicanale sui social che cercherà di coinvolgere testimonial e di raggiungere quante più persone possibile. La challenge di quest’anno non tratterà di disfagia come lo scorso anno, ma di nutrizione, e si chiamerà sixfoodfree challenge. Le sindromi eosinofile. Le sindromi eosinofile sono un gruppo di malattie caratterizzate da un’iperproduzione di granulociti eosinofili che si accumulano nei tessuti, provocando la presenza di infiltrati a carico degli organi. Gli eosinofili sono globuli bianchi (leucociti) chiamati fisiologicamente in causa in presenza di infezioni e infestazioni parassitarie per debellare i germi. In presenza di patologie eosinofile questo meccanismo si attiva, invece, in maniera patologica e gli eosinofili aggrediscono i tessuti sani degranulando e rilasciando una sostanza tossica, la proteina cationica eosinofila (PCE), che provoca l’infiammazione dei tessuti coinvolti e, in assenza di un tempestivo trattamento terapeutico, il danno d’organo. L’esofagite eosinofila (EoE) è una malattia infiammatoria localizzata all’esofago, caratterizzata da periodi di remissione clinica ed episodi di acuzie. Gli eosinofili sono protagonisti di questa infiammazione, attraverso i numerosi mediatori cellulari rilasciati durante la loro attività. L’EoE è una patologia immuno-allergica; spesso è possibile trovare la causa dell’infiammazione cronica in un’allergia alimentare e/o respiratoria; talvolta, però, non si riesce, nonostante i test allergologici ed i tentativi dietetici, a comprendere la probabile causa della malattia. Fenomeni autoimmunitari che possono coinvolgere anche altri tratti dell’apparato gastrointestinale possono essere implicati nello sviluppo di questa malattia.

Durante gli episodi di attività della malattia, il paziente può presentare sintomi o segni tipici; in alcuni casi, invece, l’EoE si manifesta con sintomi aspecifici, simulanti la malattia da reflusso gastroesofageo. I sintomi più comuni sono rappresentati da difficoltà a far passare il cibo attraverso l’esofago (disfagia, sensazione soggettiva della presenza di cibo che progredisce con difficoltà in esofago), dolore e/o bruciore localizzati all’addome (epigastrio), al torace e dietro lo sterno (dolore e pirosi retrosternale), rifiuto dell’alimentazione (anoressia), con conseguenti stasi o rallentamento della crescita fino al calo ponderale. A volte, ricorrenti episodi di ostruzione acuta da bolo alimentare sono i sintomi di esordio.

Epidemiologia. La EGE ha una prevalenza stimata di 1-5:100.000 e appartiene al gruppo dei disordini gastrointestinali associati agli eosinofili, colpisce tutte le età, con età media tra i 30 e i 50 anni, con lieve preponderanza nei maschi. La più alta prevalenza sembra essere registrata in Nord-America, in Svezia ed in Australia con un dato di incidenza di circa 5-7/100.000 abitanti ed un dato di prevalenza di 50-60/100.000 abitanti. In Europa i principali dati derivano dalla Svizzera con una stima di prevalenza di circa 23/100.000 abitanti. Un recente studio di popolazione canadese ha rilevato un aumento della EoE in termini di incidenza da 2,1 a 11,0 per 100.000 persone e tale dato sarebbe frutto di un incremento del numero di biopsie esofagee, anche se al contempo sembrano aumentati gli accessi per endoscopia con indicazione disfagia. Si stima che il rapporto maschi/femmine sia 3/1 anche se al momento questo dato non presenta delle spiegazioni dal punto di vista fisiopatologico. Gli americani bianchi sembrano più colpiti (58%) rispetto agli Afro-Americani (34%) e ad altre etnie (8%).

ESEO Italia. L’associazione di pazienti ESEO Italia è nata nel 2017 e persegue finalità di informazione, sensibilizzazione, assistenza sociale e sociosanitaria, ricerca e promozione scientifica in relazione all’Esofagite Eosinofila e alle patologie gastrointestinali eosinofile. Anche se giovane ha creduto nel valore e nella possibilità di cooperare a sostegno dei malati per poter migliorare la loro qualità di vita e con il suo impegno ha tessuto network con stakeholder nazionali ed internazionali che, a vario titolo, potessero contribuire a migliorare le condizioni dei pazienti.

I caccia ucraini hanno abbattuto 29 dei 30 missili da crociera lanciati dai russi all’alba

I caccia ucraini hanno abbattuto 29 dei 30 missili da crociera lanciati dai russi all’albaMilano, 18 mag. (askanews) – I caccia ucraini hanno distrutto 29 dei 30 missili da crociera lanciati sull’Ucraina dalla Russia, questa mattina alle 5.30 locali. Lo ha riferito l’areonautica militare delle forze armate ucraina sui suoi canali social.

I russi hanno lanciato 22 missili da crociera Kh-101/Kh-555 da aerei strategici, da due Tu-160 e otto Tu-95. Hanno anche lanciato 6 missili da crociera Kalibr da navi nel Mar Nero, oltre a due missili da crociera Iskander-K da sistemi missilistici tattici operativi a terra. Lanciati dai russi anche due missili da crociera “Iskander-K” da sistemi missilistici tattici operativi a terra, dice Kiev.

Le forze di difesa aerea ucraine e i mezzi dell’aeronautica militare delle forze armate ucraine in collaborazione con altri componenti delle forze di difesa hanno distrutto 29 missili da crociera in tutto. Le forze armate di Kiev hanno anche abbattuto due droni d’attacco Shahed-136/131 e due droni da ricognizione.

Pichetto: l’Emilia Romagna ha una pericolosità altissima di rischio idrogeologico

Pichetto: l’Emilia Romagna ha una pericolosità altissima di rischio idrogeologicoRoma, 18 mag. (askanews) – “L’Emilia Romagna ha una pericolosità altissima di rischio idrogeologico”, rispetto all’aggravarsi delle condizioni climatiche che possono causare eventi estremi. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto a Radio24 sul maltempo nella Regione. Parlando della capacità di spesa Pichetto ha evidenziato come in Italia sia “bassissima non solo per le opere di contenimento se pensiamo che sui fondi strutturali europei dell’ultima programmazione abbiamo speso 50 mld su 110. Purtroppo abbiamo un percorso burocratico di controlli e monitoraggio che non è modermo e su questo bisogna intervenire. L’Emila Romagna tra l’altro è una regione in cui le opere vengono fatte”. L’Emila Romagna “è un catino” e ha una situazione molto particolare, ha evidenziato il ministro: “siamo di fonte a un’enorme inondazione che ha determinato frane”. “Ci possono essere tante opere di mitigazione ma il mondo ha un clima che sta cambiando”, ha aggiunto Pichetto. “Stiamo facendo il piano di adattamento climatico. Dobbiamo parlare di mitigazione e di adattamento del sistema rispetto a un quadro climatico che è completamente cambiato. Piove mediamente tra 80 e 90 giorni all’anno rispetto a prima che pioveva 110-120 giorni” ha Fratin, che ha evidenziato, parlando dell’emergenza maltempo in Emilia Romagna, la necessità di “superare questa questione del sempre no, del non volere nessuna opera”. “Dobbiamo trovare il punto di equilibro della convivenza dell’uomo con la natura e quindi ci sono delle opere che vanno fatte, vanno fatte le dighe che servono, le vasche, gli argini in alcuni luoghi e quindi vanno crete le condizioni perchè possa vivere anche l’uomo”, ha aggiunto Pichetto. “C’è un pezzo di clutura ambientalista in alcuni casi di quelli che vivono nel loft magari al 20esimo piano di un grattacielo, ma credo era anche la comodità che tutti avevamo di dire no piuttosto che sì”, ha sottolineato il ministro. “Martedì sarà dichiarato lo stato di calamità perchè è evidente che ci vuole un atto normativo per farlo e si risponderà ai primi interventi con il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie, tutti interventi che necessitano di un provvedimemento per decreto. Nel contempo c’è uno strettissimo rapporto con le autorità locali con la Regione prima di tutto e tra oggi e domani e si cercherà di capire lo stato della gravità dell’emergenza e i primi interventi e poi le valutazioni complessive”.

Hiroshima blindata per il G7, Meloni è la quinta donna a partecipare

Hiroshima blindata per il G7, Meloni è la quinta donna a partecipareHiroshima, 18 mag. (askanews) – Centro di Hiroshima blindato in vista del G7 che si apre domani.

Tra i luoghi chiusi al pubblico c’è l’Hiroshima Peace Memorial Park, che i leader dovrebbero visitare domani. Davanti, questa mattina, un gruppo di attivisti per la pace ha svolto una manifestazione. Chiuso anche l’Atomic Bomb Dome, simbolo del potere distruttivo delle armi nucleari nella città che subì il primo bombardamento atomico al mondo il 6 agosto 1945, inaccessibile per tutta la durata del vertice. Durante il vertice, secondo la polizia, saranno mobilitati fino a 24.000 membri del personale di sicurezza. Le misure rafforzate – ricorda Kyiodo News – seguono un incidente di aprile in cui un ordigno esplosivo è stato lanciato contro il primo ministro giapponese Fumio Kishida mentre era in visita a Wakayama, nel Giappone occidentale, e la sparatoria mortale dell’ex primo ministro Shinzo Abe durante un discorso elettorale nel luglio dello scorso anno.

In atteso dell’inizio alcuni tra i leader sono già arrivati. Tra questi il presidente americano Joe Biden e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che a breve avrà un bilaterale con Kishida. Meloni, ricorda oggi in un articolo il quotidiano Sankey, è l’unica leader donna al tavolo, la quinta nella storia dei G7. Prima di lei ci sono state Angela Merkel, la canadese Kim Campbell, Margaret Thatcher e Theresa May. Partecipa, ma non come stato membro, Ursula von der Leyen per la Ue.

In Emilia-Romagna ha smesso di piovere ma è ancora allerta rossa

In Emilia-Romagna ha smesso di piovere ma è ancora allerta rossaBologna, 18 mag. (askanews) – Ha smesso di piovere in Emilia-Romagna, ormai da diverse ore. In molte zone il livello dei fiumi ha iniziato leggermente a calare. L’allerta è ancora rossa su tutta la Romagna, nell’area metropolitana di Bologna e in gran parte delle zone collinari e montane tra Reggio Emilia e Modena. Si teme ancora per l’ingrossamento dei fiumi e per le frane – se ne contano circa 300 – che stanno provocando danni alle strade secondarie. In due giorni sono state evacuate circa 13mila persone e si contano nove vittime per l’esondazione di tutti i fiumi che bagnano oltre 40 comuni della regione a causa delle persistenti piogge delle ultime ore.

Le scuole resteranno chiuse anche oggi così come la maggior parte delle attività produttive. Nella notte i sindaci di Forlì, Cesena e Ravenna – le zone più colpite dall’alluvione – hanno continuato ad aggiornare la popolazione e a chiedere di abbandonare le abitazioni ai piani terra.”La nostra priorità adesso è salvare le vite, poi avremo tempo per la conta dei danni. E’ una tragedia che si può paragonare al terremoto che ha colpito l’Emilia undici anni fa”. Lo ripete il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in contatto costante con la Protezione civile. Il maltempo ha messo a dura prova il traffico veicolare e ferroviario in Emilia-Romagna e nelle Marche. Proseguono anche oggi la riduzione del numero di corse, le deviazioni e i rallentamenti per i treni Alta Velocità, Intercity e regionali che percorrono le linee fra Firenze e Bologna. Rallentamenti e cancellazioni si ripercuoteranno su tutta la circolazione lungo la dorsale nord-sud, sull’asse Milano-Roma e Venezia-Roma. Riaperta la maggior parte dei tratti autostradali chiusi ieri per allagamenti, bloccato il transito tra Cesena nord e Faenza in direzione Bologna. Sorvegliati speciali sono i ponti in tutte le province emiliano-romagnole per l’attesa della piena dei fiumi prevista nelle prossime ore.

Maltempo in Veneto, Zaia firma il decreto di Stato d’emergenza

Maltempo in Veneto, Zaia firma il decreto di Stato d’emergenzaRoma, 18 mag. (askanews) – Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha firmato il Decreto di Stato di Emergenza per le eccezionali avversità atmosferiche che si sono verificate martedì 16 maggio e ieri, 17 maggio, nei territori della provincia di Rovigo e della Città Metropolitana di Venezia (n. 33 del 17/05/2023 recante “Eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nei giorni 16 e 17 maggio 2023 nei territori della provincia di Rovigo e della Città metropolitana di Venezia. Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate”.) “Dopo la ricognizione dei danni effettuata dalle strutture regionali, – ha detto il Presidente -, sono state individuate le aree del territorio maggiormente colpite dalle intense precipitazioni di questi giorni, che hanno provocato danni soprattutto alle zone costiere. Non sono emerse criticità che hanno coinvolto direttamente la sicurezza dei cittadini ma il maltempo, che si è abbattuto senza pietà in Emilia Romagna, ha interessato anche il Veneto, fortunatamente in maniera più mitigata, lasciando comunque il segno”. “Le forti piogge ed il vento – ha spiegato – hanno colpito, in particolare, il litorale centro-meridionale, fino al Delta del Po e la pianura limitrofa tra il Basso Veneziano e il Basso Polesine, oltre la zona di Bibione e le spiagge dei territori limitrofi. Qui, infatti, si sono registrate frequenti precipitazioni a carattere di rovescio con quantitativi complessivi anche abbondanti, fino a massimi di 50-70 mm circa. Inoltre, la persistenza dell’area ciclonica ha determinato nelle stesse aree un significativo rinforzo dei venti dai quadranti orientali fin dalle prime ore di martedì 16. Si sono registrati numerosi e diffusi interventi da parte dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile regionale”.

“Il maltempo – ha aggiunto il Presidente Zaia – ha provocato anche una marea sostenuta sull’Alto Adriatico, dove i venti hanno soffiato in maniera forte durante tutta la giornata, in particolare lungo il litorale, con intensità media in prevalenza compresa tra 10 e 15 m/s, a tratti anche intorno ai 16-18 m/s e con raffiche massime di 25-26 m/s”. Colpite le nostre spiagge che hanno subito l’asporto di importanti metri cubi di sabbia e l’accumulo di importanti quantità di rifiuti, soprattutto di legname. Siamo veneti e come ci insegna il nostro DNA ci stiamo già rimboccando le maniche: alcuni Sindaci mi hanno riferito che hanno già cominciato a ripulire per riportare il litorale alla normalità, pronto per accogliere a braccia aperte i turisti e dare inizio al meglio alla nuova stagione estiva”.