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Tag: Sanremo 2023

Turi: commercialisti determinanti per salvare le aziende confiscate

Turi: commercialisti determinanti per salvare le aziende confiscateNapoli, 27 nov. (askanews) – “Il ruolo del commercialista come amministratore giudiziario nelle aziende sequestrate è fondamentale perché ha le competenze tecniche e professionali affinché le stesse si possano salvare. Se l’azienda sequestrata ha una penetrazione importante da parte della malavita è più difficile che abbia un futuro. Se la malavita è entrata marginalmente, il compito dell’amministratore sarà molto più semplice. Con l’iniziativa odierna mettiamo in risalto questo ruolo in una regione come la Campania che, insieme a Lazio e Sicilia, detiene il 50% delle aziende sequestrate in Italia”. Sono le parole di Eraldo Turi, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, che ha aperto i lavori del convegno “Problematiche gestionali di beni e aziende sequestrate. La realtà della Campania” promosso dall’Odcec di Napoli.

Sul futuro delle aziende sequestrate è intervenuto il senatore Francesco Silvestro (presidente della commissione Bicamerale per gli Affari regionali): “La Campania è al primo posto in Italia per strutture sequestrate. Solo in provincia di Napoli se ne contano oltre 1500. Il compito è quello di cercare di mantenerle attiva salvaguardando l’occupazione. Su questo punto molto devono fare gli enti locali lavorando in sinergia. A Ottaviano e Casalnuovo abbiamo molti esempi virtuosi in questo senso. L’indirizzo deve essere questo, vendere un bene confiscato alla mafia sarebbe una sconfitta dello Stato”. Secondo Domenico Posca (Managing Partner Amministratori Giudiziari Network): “In Campania tra le aziende sequestrate, come risulta dai dati di Infocamere e AGN, abbiamo 600 imprese pienamente operative che sviluppano un fatturato di circa 1 miliardo di euro. I settori principalmente interessati sono il commercio e l’edilizia. Gestendo queste aziende si tende a tutelare questi posti di lavoro e, dove possibile, incrementarli. Per questo il ruolo degli amministratori è di fondamentale importanza per non depauperare ulteriormente i territori”.

Sulle criticità del sistema di monitoraggio si è soffermato Domenico Tarantino (Infocamere): “Il quadro che emerge è di migliaia di aziende sequestrate, cifre in costante aumento. Le informazioni non sono ben strutturate e quindi scontiamo un ritardo nell’aggiornamento e nell’analisi dei dati con il rischio per alcune di queste aziende di non essere intercettate e costrette a cessare le attività”.

In Lombardia servizio ferroviario regionale a Trenord fino al 2033

In Lombardia servizio ferroviario regionale a Trenord fino al 2033Milano, 27 nov. (askanews) – La Regione Lombardia, su proposta dell’assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente, ha approvato la delibera per l’affidamento a Trenord della gestione dei servizi ferroviari regionali e locali dal 2023 al 2033. Il contratto di servizio di 10 anni, che prevede un corrispettivo annuale a rata costante di 536.200.000 euro, avrà una revisione obbligatoria del Piano Economico Finanziario al termine del quinto anno. Tra le novità vi sono l’introduzione di un Piano di intervento per la gestione delle interruzioni, che disciplina le azioni da mettere in campo a seconda delle diverse tipologie di criticità che si possano di volta in volta prefigurare, unitamente al tipo di informazione che deve essere fornita all’utenza attraverso i diversi canali di comunicazione.

Vengono confermati i sistemi tariffari attualmente in vigore (IVOL, STIBM, tariffa specifica transfrontaliera tra Lombardia e Ticino, ecc.). In aggiunta il trasporto delle bici diventa gratuito per tutti i treni di Trenord che le ammettono. Anche il numero di treni che trasportano le bici sarà incrementato, sia grazie alla nuova flotta, sia utilizzando regole più flessibili che limitano il divieto ai casi strettamente indispensabili. I processi manutentivi saranno rinnovati, anche a seguito della completa sostituzione del materiale rotabile di vecchia concezione. Su 214 treni già finanziati per una spesa regionale di 1,7 miliardi di euro, ad oggi ne sono in servizio 136; l’immissione dei nuovi treni sarà completata entro il 2025. Nel 2024 sarà bandita una nuova gara per l’acquisto di treni Regio Express, per i quali sono già disponibili circa 320 milioni di euro. “Il nostro obiettivo – h commentato l’assessore regionale Lucente – è portare il servizio ferroviario a standard quantitativi e qualitativi sempre più elevati. L’impegno, attraverso una serie di clausole stringenti e rigorose, è garantire ai cittadini treni puntuali e regolari, con penali di rilievo anche in riferimento alla pulizia, all’informazione tempestiva di disagi e ritardi, ai parametri economici”.

“Un’altra buona notizia – ha aggiunto Lucente – è che l’aver prorogato sino al 30 novembre il vecchio contratto, ci ha consentito di avere un notevole risparmio sul corrispettivo del nuovo affidamento, pari a 60 milioni di euro complessivi. Ma non solo: il nuovo contratto prevede un’evoluzione in termini quantitativi, con l’incremento sino a 50 milioni annui di Km/treno, con un aumento di oltre il 20% rispetto agli standard attuali. Un servizio in netta crescita, con un trasporto giornaliero da parte di Trenord che attualmente è di oltre 750 mila passeggeri. Ebbene, l’obiettivo è arrivare a 1 milioni di utenti”. “Un contratto di servizio complesso e articolato, che – ha concluso Lucente – dimostra l’impegno di Regione Lombardia, attraverso Trenord, nel fornire ai clienti un servizio di trasporti efficiente e moderno. Auspico, a tal proposito, che RFI ci metta lo stesso impegno nel rendere le infrastrutture sempre più all’avanguardia e performanti, rispettando il cronoprogramma di interventi previsto su tutta la linea regionale”.

Tennis, ascolti: picco di 6,5 milioni per l’Italdavis

Tennis, ascolti: picco di 6,5 milioni per l’ItaldavisRoma, 27 nov. (askanews) – Ancora ascolti straordinari per il tennis sulle reti Rai: la finale di Coppa Davis, in onda in diretta su Rai 2, raggiunge un picco di 6 milioni 496mila spettatori, pari al 29% di share, nel momento del punto decisivo firmato Sinner che è valso all’Italia la seconda vittoria nella storia dell’Insalatiera. La prima sfida, quella tra Popyrin e Arnaldi, aveva registrato il 21,9% di share con 3 milioni 208mila spettatori, seguita dalla partita che ha visto contrapposti De Minaur e, appunto, Sinner, che ha ottenuto il 23,4% di share con una media di 4 milioni 66 mila spettatori. A questi si aggiungono anche i 1.024.000 di appassionati che hanno seguito l’evento su Sky con uno share del 5,1% e un seguito complessivo di quasi 6 milioni di spettatori.

Pietrangeli: “Binaghi ha cambiato la storia del tennis italiano”

Pietrangeli: “Binaghi ha cambiato la storia del tennis italiano”Roma, 27 nov. (askanews) – “E’ una grande emozione specialmente dopo così tanti anni e dopo un periodo dal punto di vista maschile con un po’ di magre. Un bel risveglio che ha permesso di avere una squadra che dopo il secondo anno, o forse addirittura al primo, era così forte da vincere la Davis”. Così Nicola Pietrangeli che ha viaggiato sullo stesso volo che riportava a Roma da Malaga Filippo Volandri.

“Per la Davis del 1976 ho sempre detto che il merito sportivo era solo dei giocatori. Il merito mio che ancora oggi non condivido con nessuno è di averli portati là. Oggi è più semplice, molto più un gioco di squadra. Tutti insieme. In testa la federazione perché in genere si dimenticano sempre quelli che stanno dietro le quinte. Non voglio far loro una sviolinata ma bisogna dirgli che sono stati bravi. Binaghi ha cambiato la storia del tennis italiano”.

Tennis, Volandri a Roma: “Abbiamo scritto un pezzo di storia”

Tennis, Volandri a Roma: “Abbiamo scritto un pezzo di storia”Roma, 27 nov. (askanews) – Un rientro trionfale per Filippo Volandri a Fiumicino. Dopo il successo contro l’Australia che ha permesso il ritorno in Italia della Coppa Davis dopo 47 anni, il capitano non giocatore della nazionale italiana di tennis, è arrivato a Roma. Volandri, che ha viaggiato insieme alla famiglia, è sbarcato alle 14.45, ha ricevuto i complimenti di passeggeri ed operatori aeroportuali che gli hanno chiesto una foto ricordo. Sullo stesso volo ha viaggiato Nicola Pietrangeli, capitano non giocatore dei “Moschettieri” azzurri vincitori della Davis nel 1976 a Santiago del Cile.

“Abbiamo scritto un pagina di storia – le parole di Volandri – Sognata, voluta. Le tante dissicoltà che abbiamo dovuto fronteggiare in questi due anni e mezzo. Quattro esordienti in due anni. UNa squadra giovanissima. Un traguardo raggiunto forse più velocemente di quanto ci aspettassimo ma ne siamo veramente orgogliosi”. La notte trascorsa “bellissima perché trascorsa con la mia famiglia. Dormire con i bambini per me è importantissimo. Noi lavoriamo con gli psicologi e per arrivare alla vetta dobbiamo passare delle notti insonni. Sono arrivate anche quelle anche per uno che dorme molto bene come me. Però sapevamo che dovevavo passare da lì, e da lì siamo passati. Sapevamo che dovevamo passare da una fessura piccola piccola ma l’abbiamo fatto tutti insieme”. Quanto all’invito “declinato” del Presidente della Repubblica per il 21 dicembre dice: “Noi siamo tutti a disposizione. Il problema è che il 21 i ragazzi partono per l’Australia. Qualcuno è già partito ecco perché si sta trovando la data giusta per potere andare tutti dal Presidente. Per noi è un orgnoglio e un onore. Per noi è solo una questione di logistica. Al Presidente diremo che questa è la Coppa di tutti. Ovviamente non abbiamo salvato nessuna vita perché parliamo di sport. Ma se in un momento così complicato riusciamo anche solo a regalare un sorriso per noi la missione è compiuta”. Sulle scelte, criticate, aggiunge: “Allenamenti a porte chiuse? Abbiamo dei ragazzi che arrivano da una stagione lunghissima e che avevano veramente poche energie. Dovevamo cercare di canalizzare le poche energie rimaste. Soprattutto quelle di Jannik perché arrivava dalle Finals con un serbatoio poco pieno. Anche nel giorno stesso della finale aveva pochissime energie. Poi ha vinto 6-3, 6-0, è stato strepitoso, però è stato complicato anche questo”. Sette milioni di picco di ascolto. “Incredibile, questo è il motore che ci spinge a far meglio e riuscire a sollevarla. Anche se eravamo in Spagna abbiamo sentito ogni singola persona che ha acceso la tv e che ci ha spinto per questo traguardo. Per questo dico che è la vostra coppa”. L’Italdavis una famiglia: “Ognuno ha fatto la propria parte. Chi ha giocato e chi non ha giocato soprattutto. Matteo che è venuto sapendo che non poteva partecipare. Per noi è stata importante. Ce la siamo meritata”. 47 anni fa Volandri non era ancora nato. “L’ho sognata tante volte. Per un bambino che comincia a giocare a tennis giocare in coppa Davbis è il sogno. Addirittura poi come capitano riuscire ad alzarla lo è ancora di più ma è quello per cui tutti i ragazzi hanno veramente buttato il cuore oltre l’ostacolo. Siamo superfelici. La dedica? A tutti voi, alla mia famiglia a chi l’ha voluta ed ha dato lo 0,1% di contributo”

Terminate le riprese del film tv “Califano” con Leo Gassmann

Terminate le riprese del film tv “Califano” con Leo GassmannRoma, 27 nov. (askanews) – Sono terminate in questi giorni a Roma le riprese del film tv Rai “Califano”, diretto da Alessandro Angelini e scritto da Guido Iuculano insieme a Isabella Aguilar con Leo Gassmann come interprete principale nel ruolo di “Franco Califano”.

Il film è stato prodotto da Marco Belardi per Greenboo Production, una società del Gruppo Banijay, in collaborazione con Rai Fiction, e le riprese hanno avuto una durata di cinque settimane svolgendosi interamente a Roma. Tratto dal libro “Senza manette” (biografia ufficiale scritta dallo stesso Franco Califano) edito da Mondadori, ripercorre la vita del grande “Califfo”, interpretato da Leo Gassmann che ha fatto un grande lavoro di preparazione per riuscire ad immergersi nel ruolo del Maestro. Per la realizzazione del film, ha inciso alcune delle canzoni più celebri del grande artista che sono state riarrangiate e interpretate insieme al gruppo di musicisti storici di Califano. “È stato molto difficile interpretare il ruolo di Franco Califano e sono molto onorato e fiero di aver raccontato questa storia perché darà la possibilità di vedere Franco da un altro punto di vista e non solo come un cantautore con una vita frenetica. Verrà raccontata la storia di un uomo con le sue fragilità ma soprattutto un uomo con un grande cuore che ha saputo affrontare molteplici sfide” ha raccontato.

Fanno parte del cast anche Giampiero De Concilio, Angelica Cinquantini, Jacopo Dragonetti, Valeria Bono, Andrea Ceravolo.

Piemonte, 360 mln in 10 anni per sviluppo rete elettrica Regione

Piemonte, 360 mln in 10 anni per sviluppo rete elettrica RegioneRoma, 27 nov. (askanews) – Il nuovo Piano di Sviluppo della rete elettrica nazionale 2023-2032 è stato al centro dell’incontro che si è tenuto oggi a Torino tra Terna e la Regione Piemonte a cui hanno partecipato il presidente della Regione, Alberto Cirio, l’assessore all’Ambiente ed Energia Matteo Marnati, l’assessore alle Infrastrutture Matteo Gabusi e l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano. Per Terna, sono intervenuti Enrico Maria Carlini, Responsabile Pianificazione del Sistema Elettrico e Autorizzazioni e Francesco Marzullo, Responsabile Pianificazione Integrata della Rete e Governance Piani.

Il Piano di Sviluppo 2023, in continuità con i precedenti Piani, prevede il riassetto della rete elettrica dell’Area Metropolitana di Torino per rendere più efficiente e affidabile il servizio elettrico locale attraverso una serie di interventi riguardanti la parte periferica della città, quali ad esempio il rifacimento a 220 kV dell’attuale collegamento a 132 kV Salvemini-Martinetto. In provincia di Novara, sono previsti interventi finalizzati a garantire, da un lato, maggiore flessibilità e qualità del servizio e, dall’altro, a massimizzare l’immissione in rete di energia prodotta da fonti rinnovabili. A tal fine saranno rinnovate alcune infrastrutture di rete e sarà realizzata una nuova Stazione Elettrica da collegare all’elettrodotto 220 kV Turbigo Stazione – Biella Est. Sempre nel novarese, Terna provvederà all’interramento parziale e alla successiva demolizione del tratto aereo del collegamento a 132 kV Mercallo – Cameri. Il progetto, autorizzato dai Ministeri competenti, è attualmente nella fase conclusiva della progettazione esecutiva propedeutica all’avvio dei lavori. Nello specifico, attraverso la realizzazione di un nuovo collegamento in cavo tra Cameri e Borgo Ticino, della lunghezza di circa 22 km, sarà possibile la dismissione di una porzione dell’elettrodotto aereo di circa 21 km. Previsto, inoltre, lo smantellamento di ulteriori 3 km dell’elettrodotto 220 kV Magenta – Pallanzeno che insiste sul Comune di Borgo Ticino. Gli interventi di demolizione interesseranno anche il Parco Naturale del Ticino dove Terna provvederà alla rimozione di 28 tralicci per un totale di 5 km di linea aerea. Complessivamente, saranno oltre 100 i sostegni elettrici dismessi, consentendo di liberare oltre 60 ettari di territorio da infrastrutture elettriche esistenti

In provincia di Vercelli è prevista la realizzazione di una nuova Stazione Elettrica a 380 kV nel Comune di Greggio collegata all’elettrodotto Rondissone – Turbigo e dedicata all’alimentazione della dorsale ferroviaria ad alta velocità/ alta capacità. In provincia di Alessandria, è programmato un intervento di riassetto della rete finalizzato a migliorare il servizio di trasmissione e a adeguare la rete elettrica al crescente fabbisogno energetico dell’area.

Nel Verbano Cusio Ossola è attualmente in iter autorizzativo presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il riassetto della rete elettrica della Val Formazza. L’intervento prevede la demolizione di circa 60 km di elettrodotti aerei – per un totale di 225 sostegni – che saranno sostituiti da 76 km di nuove linee elettriche aeree e 10 km in cavo interrato. In aggiunta al beneficio legato all’incremento della sicurezza e qualità del servizio, quest’opera consentirà di liberare porzioni di territorio del fondovalle interessato da elettrodotti aerei risalenti agli anni ’40-’50. Terna ha previsto, infine, un piano di interventi per la resilienza della rete che interesserà specifiche aree esposte a eventi meteorologici severi sempre più frequenti, in particolare al vento forte. Per garantire la piena affidabilità del servizio anche in condizioni climatiche estreme, saranno realizzati nuovi collegamenti in cavo interrato nell’area di Torino e in provincia di Biella. Al termine dell’incontro, Terna si è impegnata con la Regione Piemonte a sottoscrivere un nuovo Protocollo di Intesa per rinnovare gli accordi già in essere. Con questa iniziativa, le Parti si impegnano a promuovere la collaborazione e il confronto con l’obiettivo di accelerare l’attuazione delle linee di azione del Piano.

Al Teatro Manzoni di Roma Mario Calabresi presenta “A occhi aperti”

Al Teatro Manzoni di Roma Mario Calabresi presenta “A occhi aperti”Roma, 27 nov. (askanews) – Mario Calabresi sarà protagonista al Teatro Manzoni di Roma del nuovo appuntamento di Scrittori in scena con il suo libro “A occhi aperti”, edito da Mondadori, giovedì 30 novembre alle ore 18. Giornalista e grande appassionato di fotografia, Calabresi ha viaggiato a lungo per incontrare gli autori di scatti divenuti ormai iconici e farsi raccontare quali emozioni li avessero attraversati mentre fermavano sulla pellicola un pezzo di storia. Il fotogiornalismo, come il giornalismo, è fatto di pazienza, dedizione e costanza. Per essere credibili bisogna andare dove i fatti accadono, per vedere, capire e testimoniare. Non può farlo chi si limita a osservare il mondo dall’alto, chi resta distante e distaccato, ma soltanto chi è pronto a calarsi anche nelle realtà più crude, chi si immerge nelle storie correndo rischi.

Lo sanno bene Josef Koudelka, che ha documentato la Primavera di Praga del 1968, Don McCullin, testimone dei sanguinosi conflitti in Vietnam e nell’Irlanda del Nord, Steve McCurry, che ha affrontato i monsoni e attraversato l’Afghanistan in macerie, o Gabriele Basilico, che ha immortalato una Beirut distrutta da anni di guerra civile. I fotografi incontrati da Calabresi hanno accettato di raccontare i momenti che li hanno definiti: l’umanità dolente in fuga dai massacri ruandesi o gli schiavi delle miniere a cielo aperto ritratti da Sebastiao Salgado, le discriminazioni razziali americane testimoniate da Elliott Erwitt o i rifugiati palestinesi ai quali, nelle sue immagini volutamente un po’ sfocate, rivolge con pudore lo sguardo Paolo Pellegrin. Questo libro contiene le lezioni di Susan Meiselas, capace di costruire rapporti di una vita con i soggetti delle sue foto, come le denunce in bianco e nero di Letizia Battaglia, che ha messo sotto gli occhi dell’Italia la realtà della mafia siciliana. A occhi aperti è un affascinante viaggio non solo nella fotografia, ma negli eventi che hanno fatto la Storia degli ultimi cinquant’anni, ancora oggi vividi e toccanti grazie a uomini e donne che hanno saputo cogliere l’attimo perfetto Dirette da Alessandro Vaccari, Scrittori in scena e Manzoni Idee, da un’idea di Carlo Alighiero, sono le proposte culturali del Teatro Manzoni di Roma.

Piemonte, 42,5 mln per sostegno famiglie e contrasto povertà educativa

Piemonte, 42,5 mln per sostegno famiglie e contrasto povertà educativaRoma, 27 nov. (askanews) – Dalla Regione Piemonte 42,5 milioni di euro a sostegno delle famiglie e per contrastare la povertà educativa. Su proposta dell’assessore alla Famiglia, Chiara Caucino, è stata approvata questa mattina una delibera che assegna 42 milioni e 500 mila euro per la “Promozione della genitorialità positiva” con la realizzazione dei progetti educativi familiari “per il potenziamento delle competenze genitoriali e offerta di opportunità per figlie e figli minori di età”. La misura è finanziata con le risorse del Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027 della Regione Piemonte.

I fondi, destinati ad associazioni territoriali, famiglie e minori, serviranno alla stesura di progetti in grado di rafforzare le famiglie prevenendo ed evitando le situazioni di particolare fragilità. “Ancora una volta la Regione Piemonte conferma il sostegno alla famiglia e il supporto alla crescita e all’educazione dei minori. I dati di tutte le statistiche ci dicono che in questa Regione, come in Italia e nel resto d’Europa, assistiamo ormai da anni a un consistente calo demografico che come isitituzioni siamo impegnati a contrastare. Le politiche di sostegno alla famiglia e, come in questo caso, il supporto all’educazione dei figli vanno esattamente in questa direzione. Offrire supporto alle famiglie più fragili significa promuovere una genitorialità positiva in grado di assicurare ai bambini e ai minori un’ambiente e una comunità di crescita sani”, dichiara il presidente del Piemonte Alberto Cirio.

I beneficiari delle risorse per il finanziamento sono gli Ambiti territoriali sociali che dovranno approvare interventi con progetti per il rafforzamento educativo delle famiglie e dei minori su tutto il territorio. A gennaio 2024 è prevista la scadenza della presentazione proposte progettuali, a febbraio l’approvazione delle proposte, a marzo il via libera alle attività sul territorio regionale. I progetti dovranno contenere tutte le componenti: rafforzamento del sistema, servizi dispositivi alle famiglie e opportunità ai minori. Le opportunità – a cui sono dedicati 5 milioni di euro – comprendono cultura, sport, arte, musica ricreazione e spiritualità capaci di garantire a queste famiglie e a questi bambini adeguate risposte ai bisogni di crescita, partecipazione e inclusione.

Oltre 37 milioni sono poi destinati alle famiglie vulnerabili con figlie e figli minori a carico e e ai minori stessi, con strumenti e contributi per l’accesso ai sistemi di protezione sociale e di welfare territoriale, anche con l’obiettivo di preservare il nucleo famigliare. Nel 2021, i minori, utenti dei servizi sociali a livello regionale sono stati 59.377. “Con queste risorse la Regione interviene per contrastare la povertà educativa dei minori e sostenere le famiglie in progetti di genitorialità positiva – spiega l’assessore alla Famiglia, Chiara Caucino -. Offrire supporto alle famiglie vulnerabili e opportunità culturali ai minori fragili significa costituisce un aiuto e un sostegno determinante alle famiglie che rappresentano il tessuto connettivo della società e che le istituzioni devono preservare e proteggere”.

Passo avanti verso realizzazione Museo della Grande Guerra a Bormio

Passo avanti verso realizzazione Museo della Grande Guerra a BormioMilano, 27 nov. (askanews) – Regione Lombardia, con la delibera proposta dall’assessore regionale con delega a Enti locali e Montagna, Massimo Sertori, e il concerto delle colleghe Francesca Caruso (Cultura) e Barbara Mazzali (Turismo e Marketing territoriale), aderisce all’Atto integrativo all’AdP (Accordo di Programma) per la realizzazione del Museo della Grande Guerra a Bormio (Sondrio), promosso dalla Comunità Montana Alta Valtellina e sottoscritto l’8 ottobre 2020.

“La finalità dell’Accordo di Programma – ha scritto in una nota Sertori – è la realizzazione, presso l’immobile denominato ex caserma Pedranzini in Comune di Bormio, reso disponibile dai Comuni proprietari attraverso l’atto di concessione sottoscritto contestualmente all’Accordo, di una nuova struttura museale atta ad ospitare e valorizzare il ricovero austro-ungarico rinvenuto nei pressi della cima del Monte Scorluzzo (3.094 metri di altezza) e i relativi mobili, suppellettili, oggetti di vita quotidiana ed equipaggiamenti”. “Anche questo provvedimento – ha aggiunto Caruso – conferma l’attenzione di Regione Lombardia verso ogni forma di cultura. Questo Museo rappresenta in maniera davvero importante la storia del nostro Paese e saremo sempre al fianco di sostiene e promuove questa iniziativa”.

“Azioni come queste – ha proseguito Mazzali – assumono un valore significativo anche in chiave turistica. Il territorio della Valtellina già di per sé è sinonimo di attrazione e strutture come queste ne accrescono la promozione territoriale”. La proposta di realizzazione del Museo della Grande Guerra prevede in particolare l’adeguamento edilizio del fabbricato, composto da un piano seminterrato e quattro piani fuori terra, che include in particolare opere di consolidamento statico della struttura, rifacimento del tetto di copertura, nuove partizioni interne e realizzazione nuovo ascensore, vano scale e servizi. È previsto poi l’allestimento dell’esposizione museale a norma dei criteri di cui alla delibera della Giunta regionale del 17 dicembre 2018 numero 1018, con percorsi formativi anche a carattere didattico, per introdurre i bambini alla storia della Guerra Bianca.

La Comunità Montana Alta Valtellina, in qualità di soggetto promotore dell’Accordo di Programma, ha presentato richiesta di modifica e integrazione dell’Accordo di Programma che dia atto: dell’aggiornamento progettuale per la ‘Realizzazione del Museo della Grande Guerra’; dell’inserimento dell’intervento ‘Formazione di centrale termica a combustibile solido a servizio del compendio immobiliare in Bormio ex Ginnasio – ex caserma Pedranzini’; dell’aggiornamento del cronoprogramma complessivo. Oltre a Regione Lombardia, i soggetti interessati dall’Atto sono: Comunità Montana Alta Valtellina (Ente promotore dell’Accordo); Ersaf – direzione parco dello Stelvio (soggetto attuatore degli interventi); i Comuni di Bormio, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva (SO), con l’adesione dell’Associazione Museo della Guerra bianca in Adamello.

“Con la realizzazione di questo museo – ha continuato Sertori – permetteremo di riscoprire e valorizzare le tracce di una delle pagine più drammatiche che ha segnato la nostra storia, la Guerra bianca. Oltre al valore storico e culturale, la realizzazione di questo museo sarà un volàno importante per il turismo della provincia di Sondrio e, in particolare, per l’Alta Valtellina”. “Una operazione molto importante e suggestiva – ha concluso Sertori – che permetterà di mostrare a tutti i visitatori, tra gli altri ritrovamenti, la baracca austriaca perfettamente conservata sotto la vetta dello Scorluzzo, a oltre 3.000 metri di altitudine”.