Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Previdenza, Cnpr: risultato assestato 2023 a +108,62 mln di euro

Previdenza, Cnpr: risultato assestato 2023 a +108,62 mln di euroMilano, 23 nov. (askanews) – L’assemblea dei delegati della Cnpr -Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili-presieduta da Luigi Pagliuca, ha approvato l’assestamento del preventivo 2023 e il bilancio di previsione per l’anno 2024.  Il budget assestato sottoposto all’approvazione dell’assemblea rileva un risultato al lordo delle poste di rettifica, iscritte all’insegna della prudenza, positivo per euro 108,62 milioni e un risultato netto positivo di 33,31 milioni.  Le rettifiche, che influenzano il risultato netto, sono legate all’incremento di 15 milioni della svalutazione delle attività finanziarie che esprimono un dato assestato di 44 milioni e alla riduzione della svalutazione dei crediti per 4 milioni, che portano la svalutazione dei crediti iscritti nell’attivo circolante a 31,3 milioni.    Il budget assestato non tiene conto delle variazioni positive derivanti dal riaccertamento delle maggiori sanzioni e interessi pregressi, già svalutate in passato, che saranno oggetto della consuntivazione tutt’ora in corso a seguito della decadenza di qualche centinaio di iscritti dal provvedimento straordinario di incentivazione alla regolarità contributiva per il mancato pagamento delle somme in unica soluzione, ovvero per il mancato rispetto del piano dilazione scelto in fase di adesione.  Il 2023 è stato influenzato da una discreta ripresa dei rendimenti del patrimonio mobiliare e da un buon incremento della contribuzione da parte degli iscritti; la ripresa delle quotazioni dei mercati è frutto del contenimento della volatità nella seconda parte dell’anno e della stabilizzazione della politica monetaria delle banche centrali che sembrano aver terminato la fase di rialzo dei tassi.   Sul fronte contributivo il rialzo dei redditi e dei volumi d’affari degli iscritti hanno consentito una crescita significativa, rispetto alla previsione iniziale, del gettito della contribuzione soggettiva ed integrativa. Gli eventi geopolitici hanno pesato meno sul conseguimento dei risultati finanziari e anche l’attenuazione dell’inflazione nel mese di ottobre consente di registrare tassi reali positivi.   I mercati hanno registrato una breve fase di consolidamento dei risultati nel mese settembre e nel mese di ottobre anche a seguito del nuovo fronte di scontro in Medio Oriente tra Israele e i miliziani di Hamas.    Il bilancio di previsione assestato evidenzia una leggera crescita delle entrate contributive pari a 5,2 milioni che portano l’assestamento delle entrate per contributi a 320,61 milioni, a fronte di una morosità che al mese di settembre era di poco superiore al 15% rispetto all’accertamento della contribuzione dovuta.  La spesa per le prestazioni previdenziali e assistenziali si assestano a 258,37 milioni con un incremento di 2 milioni, mentre le prestazioni assistenziali si incrementano di 0,300 milioni, con una previsione di fine esercizio pari a 7,95 milioni di euro.  Il Preventivo per l’esercizio 2024 pronostica un risultato al lordo delle rettifiche di valore pari a 86,86 milioni (20,46 milioni il risultato netto).    Sono stime all’insegna della significativa prudenza – si legge in una nota della Cnpr – che valutano un leggero incremento della contribuzione degli iscritti, in considerazione dell’adeguamento della contribuzione minimale per effetto dell’inflazione in misura pari al 8,821%. La contribuzione è stimata in 322,34 milioni riferita ad una popolazione tra iscritti attivi e pensionati che proseguano l’attività di 27.708 soggetti.  La spesa per le prestazioni istituzionali anche essa in crescita per l’effetto della perequazione delle prestazioni dal 1° gennaio 2024 in misura pari al 8,821%, stima un costo di 277,75 milioni riferito ad una stima di 11.903 pensionati (con un incremento di 392 prestazioni), con un maggior costo rispetto al budget assestato di 19,38 milioni di euro.    I proventi lordi derivanti dagli investimenti sono stimati in 85,8 milioni, di cui 23,8 derivanti da investimenti immobilizzati e 63,0 milioni dagli investimenti iscritti nell’attivo circolante, con un decremento di 8,0 milioni rispetto al budget assestato. Gli oneri derivanti dagli investimenti iscritti nel circolante sono stimati in 22,87 milioni, con una contrazione di 4,9 milioni di euro rispetto al budget assestato. Il risultato netto derivante dalla gestione finanziaria degli investimenti si stima pari a 62,92 milioni di euro contro i 66,10 milioni di euro indicati nel budget assestato. Il patrimonio mobiliare investito relativamente alla quota in delega di mandato alle gestioni patrimoniali, da inizio anno al 10 novembre 2023, registra un rendimento finanziario positivo del 4,33% per una valorizzazione a mercato pari a euro 1.004,38 milioni.     Per l’anno 2023, l’ente prevede di conseguire proventi finanziari in crescita con il budget assestato, ben superiori al dato consuntivato nel bilancio del 2022, prevedendo un miglioramento dei rendimenti sia sulla componente obbligazionaria che sulla componente azionaria investita..   Prosegue nell’assestamento della previsione 2023 e nella previsione del risultato 2024, la politica del prudente apprezzamento dei crediti verso gli iscritti, che portano l’ente a svalutare sensibilmente i crediti contributivi per 30,8 milioni nel 2023 e 26,9 milioni nel 2024. L’ente sta proseguendo le azioni dirette alla regolarizzazione delle posizioni contributive, con l’intensificazione di azioni esecutive da attuarsi nel corso del 2024, sulle posizioni irregolari oggetto di rivendicazione riguardanti le annualità contributive fino al 31/12/2019 che ha comportato una mole di oltre 7.800 decreti ingiuntivi con una massa di oltre 277,00 milioni di crediti per contributi, interessi e sanzioni ingiunti.     Nonostante l’intensificarsi delle procedure di recupero, che vede ad oggi la morosità corrente pari al 15% dei contributi accertati, resta da intensificare l’azione di contrazione della morosità originatesi negli anni più recenti, in parte avviata nel corso del 2022. La situazione impone la necessità di proseguire la valutazione di una prudente e cospicua politica di accantonamento del rischio sui crediti.  La svalutazione, che alla fine del 2024 registrerà l’ammontare complessivo di 254,9 milioni di euro, non consiste nella rinunzia al recupero, che prosegue nei confronti di tutti i debitori. Essa è una posta contabile che intende tutelare il rischio di inesigibilità derivante dal consolidarsi di posizioni accumulate negli anni, ed anche a eliminare dal bilancio tecnico le influenze che i crediti – potenzialmente non esigibili – possono avere.    Nel corso dell’assemblea il comitato ha provveduto ad approvare la verifica e “fine tuning” dell’Asset Allocation Strategica valevole per il triennio 2023 -2025. L’analisi della strategia di investimento del prossimo triennio si pone il perseguimento di una sensibile accelerazione del processo di contrazione della componente immobiliare che è prevista alla fine del periodo 2025 pari 29,4%, in riduzione rispetto al posizionamento al 30/06/2023 pari 32,4%. L’obiettivo di rendimento reale è fissato al 3,1% netto, mentre quello nominale è posizionato al 5,2% a seguito di una maggiore inflazione stimata sul triennio (2,3%). L’indice di sostenibilità è in miglioramento registrando sulla scorta dei valori a mercato al 30/06/2023 un funding ratio pari a 91,2% e un valore atteso alla fine del 2023 identico. La crescita del funding ratio rispetto alla precedente analisi migliora del 1,6%.    L’allocazione del patrimonio mobiliare approvata per il 2024 vede una conferma del posizionamento sui mercati azionari al 30% (29,3% il posizionamento attuale), un consolidamento  della classe d’investimento alternativa declinata complessivamente al 12%, 2% la componente liquida e 10% quella illiquida (il posizionamento al 30/06/2023 è del 2,4% per la componente liquida e del 6,5% per la componente illiquida), un assestamento delle asset class obbligazionarie al 51,5% (51,9% il posizionamento attuale) e una leggera crescita delle partecipazioni dal 3,5% al 4%.  La Cnpr ha inoltre approvato il nuovo bilancio tecnico attuariale redatto sulla base dei dati al 31/12/2022, che attesta la sostenibilità a 50 anni del fondo previdenziale, nonché il rispetto dei requisiti richiesti dalla legge 335/1995 in tema di equilibrio finanziario a 30 anni.   (nella foto: Luigi Pagliuca, presidente Cnpr)

Imballaggi, Assodistil: bene spirit fuori da obblighi riuso contenitori

Imballaggi, Assodistil: bene spirit fuori da obblighi riuso contenitoriMilano, 23 nov. (askanews) – “Siamo soddisfatti del risultato della votazione di ieri al Parlamento Ue sul Regolamento imballaggi e rifiuti di imballaggio, che esclude le indicazioni geografiche, come Grappa e Brandy italiano, e più in generale le bevande spiritose dagli obblighi previsti inizialmente di elevatissime quote di riutilizzo degli imballaggi utilizzati già entro il 2030”. Lo ha affermato il Dg di AssoDistil, Sandro Cobror, spiegando che “un’eventuale inclusione delle bevande spiritose in tali obblighi avrebbe comportato enormi difficoltà di mercato per i produttori di acquaviti e liquori da sempre caratterizzati da forme iconiche nonché elevati costi per le modifiche di produzione da adottare per ottemperare ai nuovi obblighi”.

“AssoDistil si è battuta per ottenere questo risultato – ha concluso – che speriamo sarà confermato anche nei successivi passaggi di confronto tra gli Stati membri e non dubitiamo che il Governo italiano saprà difendere gli interessi del settore già penalizzato da un contesto economico internazionale molto debole”.

Balneari, la Cassazione ha accolto il ricorso dell’Abruzzo

Balneari, la Cassazione ha accolto il ricorso dell’AbruzzoMilano, 23 nov. (askanews) – “La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla Regione Abruzzo, insieme al Sindacato italiano balneatori (Sib), in merito alla sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato la proroga delle concessioni Balneari”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, sottolineando che “si tratta di una sentenza molto importante: sono orgoglioso perché siamo l’unica regione italiana ad aver difeso i diritti dei balneatori”.

In una nota della regione si sottolinea che la Corte “ha riconosciuto fondate le ragioni della Regione Abruzzo che ha voluto costituirsi in giudizio anche per valorizzare il ruolo degli enti territoriali come soggetti esponenziali degli interessi della comunità. Adesso il Consiglio di Stato, chiamato a esprimersi nuovamente, si trova davanti a un nuovo scenario che comprende le leggi che nel frattempo sono state licenziate dal Parlamento e dal Governo”. Ha commentato ancora Marsilio: “Ringrazio lo studio Brancadoro e Cerulli Irelli, che insieme all’avvocatura regionale diretta da Stefania Valeri, ha preparato il ricorso sapendo evidenziare il danno che questa prima sentenza avrebbe causato a un intero comparto non solo in Abruzzo ma sull’intero territorio nazionale”.

Due nuovi finanziamenti ERC per i ricercatori dell’IIT

Due nuovi finanziamenti ERC per i ricercatori dell’IITMilano, 23 nov. (askanews) – La sinfonia dell’attività cerebrale e l’energia nelle piante sono i due argomenti di ricerca che, rispettivamente, l’italiano Alessandro Gozzi e il tedesco Fabian Meder, approfondiranno nei progetti che sono risultati vincitori di due finanziamenti da parte dell’European Research Council (ERC), comunicati oggi dall’ente europeo. Entrambi gli scienziati dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) avranno a disposizione circa 2 milioni di euro per i prossimi 5 anni per consolidare la loro attività di ricerca come ricercatori indipendenti.

L’assegnazione dei “Consolidator grant” è stata annunciato oggi dall’ERC: complessivamente i finanziamenti riguardano un totale di 308 ricercatori e ricercatrici in tutta Europa, per un investimento complessivo di 627 milioni di euro. Gozzi e Meder sono tra i 15 ricercatori – 11 uomini e 4 donne in 11 diversi Università e centri di ricerca in Italia – che riceveranno il finanziamento individuale. Tale numero posiziona il nostro Paese lontano dal primo posto dei paesi membri capaci di conquistare i fondi ERC, con la Germania in testa con 66 progetti vinti, sebbene la nazionalità italiana sia la seconda più rappresentata tra i vincitori (36 ricercatori) nell’Unione Europea, dopo quella tedesca (56 ricercatori). L’IIT riassume la situazione europea avendo tra i vincitori un italiano, il neuroscienziato Alessandro Gozzi, già titolare di un primo finanziamento ERC nel 2018, e un tedesco, l’ingegnere Fabian Meder, al suo primo riconoscimento europeo e nei laboratori dell’IIT già dal 2017. Una situazione che mostra la capacità di attrazione di “cervelli” da parte dell’IIT.

Fabian Meder è un ingegnere dei materiali, formatosi all’Università di Brema in Germania, che dopo avere lavorato in 7 istituti di 4 paesi diversi – Germania, Irlanda, Svizzera e Italia – è dal 2017 ricercatore dell’IIT presso il Bioinspired Soft Robotics Lab a Genova. I suoi interessi di ricerca spaziano tra la scienza dei materiali e la biologia, studiando in particolare i processi che accadono all’interno delle piante. Grazie al finanziamento dell’ERC, Meder potrà approfondire i meccanismi che permettono la generazione di cariche elettriche sulla superficie delle foglie delle piante, quando queste entrano in contatto con materiali artificiali o gocce di pioggia. Il progetto di studio, intitolato EpiC, si pone l’obiettivo di definire come materiali artificiali possono essere usati per variare le cariche elettriche generate e i conseguenti effetti sulla fisiologia della pianta, così da arrivare alla creazione di una nuova piattaforma tecnologica di microreattori e sensori da collegare e alimentare direttamente sulle foglie. Alessandro Gozzi è un neuroscienziato ed esperto di tecniche di imaging cerebrale, ad oggi Coordinatore del Centro di IIT a Rovereto (TN). Gozzi ha conseguito un master in biotecnologie e un dottorato di ricerca in Imaging biomedico presso l’Università di Verona; dopo un iniziale periodo di ricerca nell’industria farmaceutica, nel 2010 è entrato a far parte dell’IIT. Nel 2018 Gozzi si è aggiudicato un primo finanziamento ERC finalizzato a studiare i meccanismi di alterazione della connettività cerebrale in malattie quali autismo e schizofrenia. Quest’ultimo finanziamento, gli permetterà di approfondire uno specifico aspetto dell’attività cerebrale, quella spontanea. Il progetto vincitore, nominato BRAINAMICS, ha infatti come focus principale l’indagine di quella “sinfonia” di segnali elettrici che caratterizza l’attività del cervello anche quando è a riposo, giocando un ruolo chiave nel modulare i pensieri, i ricordi e la coscienza. Gozzi analizzerà come i neurotrasmettitori, i messaggeri chimici del cervello, plasmano questo intricato balletto neurale. Una conoscenza che potrà permettere di capire come sia possibile modulare in maniera non invasiva l’organizzazione e i ritmi dell’attività cerebrale spontanea anche a scopi terapeutici, intervenendo così per il trattamento dei disturbi neurologici o per il miglioramento delle funzioni cognitive. (nella foto, da sinistra: Alessandro Gozzi e Fabian Meder)

Mattarella: Costituzione regola istituzioni e dà senso a vita sociale

Mattarella: Costituzione regola istituzioni e dà senso a vita socialeRoma, 23 nov. (askanews) – “La Costituzione regola le nostre istituzioni. Ma soprattutto, con i valori che esprime, orienta il nostro Paese e dà senso alla vita sociale del nostro Paese”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale una delegazione dell’Associazione fonografici italiani, nel 75° anniversario di costituzione dell’AFI.

Per il capo dello Stato “in questo la collaborazione dell’arte, della musica è davvero di fondamentale importanza nel dare senso alla vita sociale”. “Mai – ha sottolineato- aver timore delle innovazioni, delle novità. La storia è fatta di questo, del coraggio delle innovazioni. Ma quello che rimane è il complesso dei valori”. E “la musica è tra questi valori fondamentali” “Come si fa – ha domandato il capo dello Stato- a frenare la musica alla frontiera? Ecco, questo messaggio che unifica, che crea connessioni – appunto – non soltanto all’interno della società ma nella dimensione internazionale, è un grande valore di contributo alla vita internazionale. E in questo periodo in cui la dissennatezza delle tensioni internazionali ci pone di fronte a guerre, ad aggressioni, a orribili atti di terrorismo, a spirali di violenza, questo messaggio è particolarmente prezioso”. Per il capo dello Stato “il contributo dell’arte, che la musica fornisce in questo modo, è un antidoto davvero fondamentalmente importante per la vita del nostro mondo”.

Pro vita contro il Campidoglio, la replica Lgbt+: basta propaganda

Pro vita contro il Campidoglio, la replica Lgbt+: basta propagandaRoma, 23 nov. (askanews) – Scontro acceso tra Pro vita e associazioni Lgbtqia+ della Capitale con al centro la campagna di affissioni promossa dall’organizzazione ultracattolica contro l’educazione affettiva di genere promossa dal Comune di Roma nelle scuole romane. Pro vita, in una nota, ha attaccato il Campidoglio “dove Roberto Gualtieri, appena eletto, ha istituito un Ufficio per i Diritti Lgbt con a capo Marilena Grassadonia, già presidente di Famiglie Arcobaleno” perché neòòa Capitale, denuncia Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus “ormai da mesi sono numerose le iniziative Lgbt nelle scuole con il sostegno del Comune o addirittura gli incontri, come al Municipio XI, per spingere gli istituti e i licei ad adottare la Carriera Alias”.

“La stessa Grassadonia – attacca Coghe – durante una manifestazione pro Ddl Zan a Milano, disse espressamente che ‘bisogna entrare nelle scuole’”. Per ribadire “l’assoluta contrarietà delle famiglie italiane contro qualsiasi proposta di inserire nelle scuole fantomatiche educazioni sessuali o affettive in salsa relativista e arcobaleno, Pro Vita & Famiglia ha avviato una campagna di affissioni da oggi a Roma, e prossimamente nelle principali città italiane con il messaggio ‘Basta confondere l’identità sessuale dei bambini nelle scuole. Stop gender è carriera alias’”. “È vergognoso – continua Coghe – che politici come Zan, Cirinnà e Schlein cerchino di strumentalizzare i recenti fatti di cronaca per sponsorizzare l’educazione affettiva nelle scuole. Pensano di prevenire la violenza di genere confondendo ancor di più bambine e bambini, ragazze e ragazzi sulla loro identità sessuale e sulla sana relazione tra uomini e donne, andando così ad aumentare proprio i problemi alla base di questi raccapriccianti fatti. Non solo non esiste alcun nesso tra la cosiddetta fantomatica “educazione affettiva” nelle scuole e la diminuzione delle violenze contro le donne, ma nei Paesi in cui la si impartisce da decenni tali violenze sono addirittura aumentate”. Netta la risposta delle proncipali associazioni Lgbt+ che denunciano che “Roma è da tempo ostaggio di una martellante propaganda contro le libertà sotto forma di affissioni che ledono la dignità delle donne, dei bambini e delle bambine. È recente la sentenza del TAR che dà ragione al Comune di Roma contro un’associazione antiscelta”. Per le associazioni “il sindaco di Roma Gualtieri, istituendo l’Ufficio Diritti Lgbt coordinato da Marilena Grassadonia, oggetto di continui attacchi per il suo ruolo, ha risposto a un’esigenza di equità e attenzione che una Capitale come Roma non poteva più rimandare. Anche gli assessorati alle Pari Opportunità e alla Scuola si sono mossi nella direzione giusta, portando avanti un progetto di formazione del personale degli asili nido sulla decostruzione degli stereotipi di genere, nonché implementando misure rivolte a studenti e docenti all’interno della ‘Mappa della città educante”. Si tratta, secondo le associazioni tra le quali Famiglie Arcobaleno, Rete Genitori Rainbow, Dì Gay Project, Gaynet, Circolo Mario Mieli e Rete Lenford “di un tentativo concreto di adeguare la città agli standard internazionali più elementari per la prevenzione della violenza di genere, come la Convenzione di Istanbul, che oggi vengono bollati come ideologici con la solita questione del ‘fantasma gender’. La laicità dello Stato – ricordano – è sancita dalla Costituzione italiana: sono sotto gli occhi di tutti i risultati di quei paesi in cui la moralità religiosa detta le regole dello Stato civile”.

“Come cittadin*, attivist*, associazioni Lgbtqia+ e transfemministe – concludono – saremo sempre all’erta per difendere i principi costituzionali e ribadire che Roma è una città aperta contro tutti i fascismi di ieri e di oggi”.

Cantina Valpolicella Negrar: Brunelli presidente, Ceschi prima vice donna

Cantina Valpolicella Negrar: Brunelli presidente, Ceschi prima vice donnaMilano, 23 nov. (askanews) – Due “giovani” ai vertici della storica Cantina Valpolicella Negrar. Il 44enne Giampaolo Brunelli è stato nominato infatti 14esimo presidente e ad affiancarlo nel suo mandato triennale in qualità di vicepresidente sarà l’avvocatessa 33enne Alessia Ceschi, prima donna a ricoprire questa carica. Entrambi sono nati a Negrar di Valpolicella, sono figli di viticoltori storici soci della Cantina e hanno già avuto esperienza direzionale nei trascorsi direttivi: Brunelli dal 2014 all’interno del collegio sindacale e Ceschi dal 2020 in qualità di consigliere.

Il presidente e la vice sono stati eletti a larga maggioranza, dopo che l’Assemblea dei soci si era riunita nelle sale della cantina l’8 novembre, insieme con i nove neo consiglieri: Andrea Benedetti, Silvano Benedetti, Renzo Berzacola, Renzo Bighignoli (presidente uscente dopo tre mandati), Stefano Brunelli, Gabriele Composta, Flavio Degani, Gaetano Nicoli e Paolo Quintarelli. Il Consiglio ha oggi un’età media di 53 anni. Lo ha reso noto la stessa cooperativa, che ha festeggiato quest’anno 90 anni, costituita da oltre 240 soci per un totale di 878 ettari vitati fra Valpolicella, Classica Bardolino Classico, Custoza e Igt. Ringraziando i consiglieri e la precedente amministrazione, Brunelli, dottore commercialista e professore a contratto all’Università di Verona, ha spiegato che “abbiamo di fronte situazioni molto complesse, sia dal punto di vista economico che sociale, a cui però intendiamo rispondere non chiudendoci a riccio ma con lo slancio e l’energia propri a una compagine ‘giovane’ come la nostra, che guarda a un futuro migliore, desiderosa di portare la Cantina a bissare i primi 90 anni”.

“Il mondo del vino si conferma un settore in cui i ruoli di genere stanno velocemente venendo meno ed io ne sono l’ennesima dimostrazione” ha dichiarato Ceschi, precisando che “nel mio mandato, in linea con il presidente e il Consiglio, porterò la mia professionalità e la mia sensibilità verso il cambiamento, a beneficio dei soci e del territorio”.

Panetta: euro digitale servirà a garantire concorrenza e privacy

Panetta: euro digitale servirà a garantire concorrenza e privacyRoma, 23 nov. (askanews) – “Le valute digitali delle banche centrali apporterebbero benefici considerevoli ai pagamenti digitali. E con i grandi gruppi tecnologici che si espandono ulteriormente nella finanza digitale, la disponibilità di una valuta digitale della Banca centrale, assieme a una normativa efficace, diventerebbe necessaria per garantire concorrenza, privacy e un funzionamento regolare dei pagamenti e dei processi di intermediazione finanziaria”. Lo ha affermato Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia nel suo intervento alla conferenza di Cepr e Bce sulle ricadute delle valute digitali delle banche centrali.

“Essendo portati a guardare al futuro, le banche centrali dell’Eurosistema” e la Bce “si stanno preparando, anche tramite la possibile emissione di un euro digitale, a intervenire sui rischi che la rivoluzione digitale apre sull’attività monetaria e sulla stabilità finanziaria. Portare avanti questa complessa fase di transizione per il benessere di tutti è il nostro scopo ultimo”, ha detto. Panetta ha ricordato che le banche centrali “hanno il mandato di assicurare la stabilità, sia monetaria che finanziaria e sono per questo naturalmente portate alla prudenza. Ma prudenza non deve significare inazione. Il costo di non emettere un euro digitale – ha sostenuto – potrebbe essere rilevante”.

Si tratta del primo intervento pubblico di Panetta, che si è collegato in video alla conferenza Cepr-Bce, da quando ha rilevato la guida di Bankitalia, a inizio novembre. Precedentemente faceva parte del comitato esecutivo della Bce, nel quale aveva la delega anche sui sistemi di pagamento.

Norman Foster guest editor di Domus 2024: elogio della città compatta

Norman Foster guest editor di Domus 2024: elogio della città compattaMilano, 23 nov. (askanews) – Sarà Lord Norman Foster il guest editor internazionale che curerà i dieci numeri del mensile Domus nel 2024. Architetto britannico di vocazione internazionale da oltre 60 anni è considerato una leggenda vivente per la sua capacità di interpretare la realtà, affermare nuovi standard e progettare soluzioni capaci di sorprendere.

“L’architettura è uno specchio della nostra società. La mia prima esperienza, il primo edificio in cui ho lavorato (era il municipio di Manchester e aveva 16 anni) non mi ha fatto pensare ‘questa è architettura’, ma mi ha commosso” racconta nel corso dell’intervista rilasciata al direttore editoriale di Domus Walter Mariotti e pubblicata integralmente nella monografia a lui dedicata mentre è tramite il suo manifesto d’intenti – allegato alla monografia – che condivide il suo distintivo richiamo ad una progettazione di “città compatta”. “Come cercherò di chiarire sui numeri di Domus 2024, dobbiamo cercare di separare le speranze, le mode e i pregiudizi dai fatti, per confrontarci con la realtà dei dati reali – scrive – Il nostro ambiente costruito è costituito da città e infrastrutture. Queste ultime sono il collante urbano dei singoli edifici: gli spazi pubblici, i viali, le strade, le piazze e i ponti, i terminal e le metropolitane che forniscono connettività. Insieme agli edifici, queste infrastrutture determinano l’identità, il Dna, la qualità della vita e l’impronta di carbonio della città. Le città con la più bassa impronta di carbonio e la più alta qualità di vita sono compatte, percorribili a piedi e a densità medio-alta in termini di numero di abitanti per chilometro quadrato. E’ probabile che nei loro quartieri si possa svolgere una serie di attività diverse in spazi vicini tra loro, ben serviti da un trasporto pubblico efficiente. Statisticamente, le città compatte sono il tipo di luogo che si sceglie più volentieri, sia per viverci sia per turismo. Una progettazione e una pianificazione urbanistica illuminate sono fondamentali per il successo delle città, che peraltro cambiano e si evolvono nel tempo”.

“Un riferimento assoluto non solo per la qualità e la quantità delle sue visioni, ma anche per una vita che davvero non sembra avere uguali. Lo ringraziamo e lo accogliamo sulla poltrona più alta di Domus anche per aver fatto comprendere che la sfida della nostra specie è portare sempre più avanti le nostre conoscenze e le nostre ambizioni. Senza mai perdere l’umanità, e l’ironia” ha detto Giovanna Mazzocchi, presidente di Editoriale Domus e ideatrice del progetto 10x10x10 che vede 10 architetti di fama internazionale avvicendarsi alla guida del giornale fino al mirabile traguardo dei primi cento anni di vita (per 10 numeri ciascuno e un totale di 10 anni). A dimostrare la sua distintiva sensibilità e la sua profonda preoccupazione per il futuro lasciato alle nuove generazioni è anche l’attività formativa e culturale promossa dalla Fondazione che riporta il suo nome: “Se condividiamo una preoccupazione per il futuro, allora il futuro sara’ rappresentato dai decisori che faranno le scelte giuste sulla base della propria conoscenza, della giusta consapevolezza. La fondazione si occupa di anticipare il futuro per i leader civici, coloro che politicamente e managerialmente avranno il compito di prendere decisioni chiave sull’ambiente, sulle infrastrutture e sugli edifici. Si va davvero oltre quanto si puo’ fare all’interno dell’esercizio della professione.”

Come sempre ad accompagnare la nuova avventura di Domus affiancando il guest editor e continuando a guidare il progetto 10x10x10 sarà Walter Mariotti, direttore editoriale dell’intero sistema Domus che commenta: “Con l’arrivo di Norman Foster il progetto 10x10x10 raggiunge una maturità e una rotondità che supera qualunque aspettativa. Attraverso la sua gamma delle esperienze, la sua profondità di visione, una quantità e qualità di realizzazioni uniche, il ruolo di Domus come matrice di dialogo e interpretazione della società e del suo sistema come capacità di produrre senso e servizi salgono al livello superiore”. Prima di lui a firmare la prestigiosa rivista negli ultimi sei anni Michele De Lucchi (2018), Winy Maas (2019), David Chipperfield (2020), Tadao Ando (2021), Jean Nouvel (2022), Steven Holl e Toshiko Mori (2023).

Bonus psicologo, Schillaci: “Firmato decreto attuativo”

Bonus psicologo, Schillaci: “Firmato decreto attuativo”Roma, 23 nov. (askanews) – “Oggi, acquisita l’intesa con il Mef e con la Conferenza Stato – Regioni, ho firmato il decreto ministeriale per l’erogazione del bonus psicologo per l’anno 2023. Dopo la sperimentazione del bonus durante la pandemia, questo governo ha voluto rendere strutturale questa misura ed ha aumentato l’importo massimo del contributo che i cittadini potranno richiedere all’Inps”. E’ quanto dichiara il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, aggiungendo che “la salute mentale è una priorità di sanità pubblica. Il bonus psicologo è parte di un intervento più complessivo, che stiamo portando avanti anche attraverso il tavolo per la salute mentale, che punta a rafforzare le strutture e i servizi di presa in carico sul territorio e a diffondere la cultura della salute mentale anche per superare lo stigma e la discriminazione che continuano ad essere una barriera all’inclusione sociale”. Il decreto ministeriale prevede il riparto tra le Regioni di 5 milioni di euro per l’anno 2023 e di 8 milioni a decorrere dal 2024. I cittadini potranno richiedere il contributo all’Inps e per l’anno 2023 il bonus dovrà essere utilizzato entro 270 giorni dalla concessione, pena la decadenza.

L’importo del bonus psicologico, riconosciuto una sola volta, è fissato dal decreto in un massimo di 1.500 euro per redditi con Isee inferiore a 15mila euro (fino a 50 euro per ogni seduta); 1.000 euro per redditi con Isee compreso tra 15mila e 30mila euro (fino a 50 euro per ogni seduta); 500 euro per redditi con Isee superiore a 30mila ma inferiore a 50mila (fino a 50 euro per ogni seduta).