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Tag: Sanremo 2023

Calcio, De Luca: si decida subito su partita Napoli-Salernitana

Calcio, De Luca: si decida subito su partita Napoli-SalernitanaNapoli, 27 apr. (askanews) – “Siamo stretti con i tempi su Napoli-Salernitana”, “l’importante è decidere subito, ormai siamo a ridosso di sabato, i servizi vanno organizzati e non è un impegno banale”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in merito alla partita di calcio del prossimo fine settimana.

“Ovviamente la data non è una decisione della Regione, spetta alla Prefettura, Questura, alle forze dell’ordine, per valutare soprattutto in relazione al problema sicurezza. Sinceramente – ha aggiunto il governatore – non sono in grado di dire quale sia conveniente come data, è una cosa che va valutata con molta attenzione dagli organi, soprattutto di sicurezza”. “L’importante però – ha proseguito – è decidere subito, ormai siamo a ridosso di sabato, i servizi vanno organizzati e non è un impegno banale. Dobbiamo mobilitare centinaia di persone del servizio sanitario regionale, centinaia di dipendenti per l’azienda di trasporto, impegnare tutta la protezione civile regionale, anche da altre province per dare supporto, incanalare flussi di traffico e fare i transennamenti richiesti. Abbiamo avuto una richiesta in questi minuti di fornire come protezione civile regionale 1.500 transenne, noi ne abbiamo 500 in dotazione e in queste ore dobbiamo procurarci le altre. I tempi sono veramente stretti. Facciamo il massimo possibile immaginabile per dare una mano ma vediamo di decidere in fretta”, ha concluso il presidente.

Calcio, De Luca: responsabilità, scudetto sia grandissima festa

Calcio, De Luca: responsabilità, scudetto sia grandissima festaNapoli, 27 apr. (askanews) – Dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, arriva un “appello caloroso alla responsabilità” in vista dei possibili festeggiamenti per la conquista dello scudetto da parte del Napoli, che potrebbero esserci già dal prossimo fine settimana.

“È chiaro che la vittoria di un campionato è un evento straordinario, che inorgoglisce tutti quanti noi, che vogliamo e dobbiamo vivere con grande allegria. Dev’essere una grandissima festa. Se ci sarà senso di responsabilità sarà una grande festa, altrimenti può essere un grande problema. Ripeto – ha aggiunto il governatore – l’appello che ho rivolto soprattutto ai ragazzi dei quartieri: grande allegria, grande festa, ma grande responsabilità. Soprattutto cerchiamo di non fare corse con i motorini sfrecciando in mezzo alla gente perché avremo migliaia di persone in piazza, nelle strade, avremo famiglie, anziani, bambini, quindi davvero un appello caloroso perché ci sia grande senso di responsabilità. Se sarà così vivremo giornate indimenticabili di festa per tutti quanti noi”, ha concluso De Luca.

Italia-Lettonia, Riga: grandi partner in bilaterale, Nato e Ue

Italia-Lettonia, Riga: grandi partner in bilaterale, Nato e UeRiga, 27 apr. (askanews) – “Le relazioni tra la Lettonia e l’Italia sono ottime in così tante aree: siamo grandi partner sia nella Nato, sia in Ue, sia sul piano bilaterale”. Lo afferma in una video intervista ad askanews la viceministra degli Esteri lettone Gunda Reire, segretario parlamentare del ministero degli Affari esteri della Lettonia. “L’Italia è una destinazione fantastica per la nostra gente che sogna luoghi come Roma o Venezia: io personalmente vado a Venezia una o due volte l’anno in media. I lettoni amano il cibo e i ristoranti italiani: a livello di governo e ministero degli Esteri abbiamo rapporti molto, molto cordiali e apprezziamo tantissimo la nostra cooperazione”.

Reire aggiunge enumera poi i tanti fattori che uniscono i due Paesi dall’educazione ai viaggi, dal turismo alla cucina e al vino, afferma. “Posso solo aver cura di quese relazioni e dire grazie per questa fantastica amicizia”, conclude.

Turismo, in Lombardia +43% di presenze nel primo trimestre 2023

Turismo, in Lombardia +43% di presenze nel primo trimestre 2023Milano, 27 apr. (askanews) – Nel primo trimestre 2023 la Lombardia ha fatto registrare “una crescita del 43% di presenze rispetto allo scorso anno. È grande la soddisfazione e altrettanto l’impegno della Regione per continuare su questa strada”. Così in una nota l’assessore a Turismo, Marketing Territoriale e Moda della Regione Lombardia, Barbara Mazzali, commentando il report dell’Istat ‘Viaggi e vacanze in Italia e all’estero anno 2022’.

La regione, ha osservato, “è sempre più al centro delle scelte dei turisti, italiani e stranieri” tanto che risulta “prima in Italia per viaggi di lavoro e prima come destinazione di visitatori per le vacanze di 4 o più notti nel periodo autunno-inverno: la nostra Regione piace sempre di più”. L’analisi dell’Istat individua la Lombardia come prima destinazione di visitatori su ben tre trimestri nel 2022 (gennaio-marzo e luglio-settembre per 1-3 notti e ottobre-dicembre per 4 o più notti). “Sono stati oltre 43 milioni le presenze turistiche in Lombardia nel 2022, confermando tutto il fascino della nostra Regione, che è tornata ai livelli del 2019”, ha aggiunto l’assessore, commentando i dati provvisori dei flussi turistici elaborati dalla Direzione regionale Turismo che evidenziano un incremento delle presenze di italiani che hanno scelto di recarsi in territorio lombardo (nel 2022 sono stati pari a 17.026.013 rispetto ai 16.912.978 del 2019).

“Fa piacere che la nostra Lombardia attragga anche sempre più connazionali, che vengono qui per ammirare la bellezza delle nostre città, delle nostre montagne e dei nostri laghi, oltre che per viaggi di lavoro. Con la conferma, al contempo, di quanto la nostra Regione sia una meta amata dagli stranieri: oltre 26 milioni di presenze nel 2022”, ha continuato Mazzali. “Di boom di turisti dall’estero si può infine parlare nei primi tre mesi dell’anno (+ 70,3% rispetto allo stesso periodo del 2022), numeri che prospettano un superamento dei risultati ottenuti prima del Covid, nel 2019, anno record del turismo. Quest’anno andremo oltre il record”, ha concluso l’assessore.

Comunali, Casellati: da governo no iniziative. Ascolti Parlamento

Comunali, Casellati: da governo no iniziative. Ascolti ParlamentoRoma, 27 apr. (askanews) – “Il governo non ha adottato alcuna iniziativa di modifica del sistema elettorale dei Comuni”. Lo ha detto la ministra delle Riforme istituzionali e la semplificazione normativa Elisabetta Casellati rispondendo alla Camera, durante il Question Time, a un’interrogazione sulla possibile riforma del sistema di elezione degli organi delle amministrazioni comunali presentata dalla deputata del Pd Simona Bonafè.

Casellati ha spiegato che la commissione Affari costituzionali del Senato “sta procedendo al vaglio in sede referente di una serie di progetti di legge tra loro abbinati, vertenti sull’ordinamento delle Province, alcuni dei quali contengono al loro interno anche norme sul sistema di elezione dei sindaci dei Comuni con più di 15mila abitanti. Si tratta di un segmento, seppure molto rilevante, di una riflessione più vasta che le commissioni parlamentari stanno svolgendo e che coinvolge l’assetto delle autonomie locali a più livelli. La questione su cui il quesito si concentra dovrà trovare dunque uno sbocco coerente anche in questa prospettiva all’esito di un esame esaustivo e sistematico della materia”. “Alla luce del doveroso rispetto l’esame parlamentare in corso – ha sottolineato Casellati – è mia opinione che in questa fase il governo debba anzitutto raccogliere le sollecitazioni e le istanze emerse in sede parlamentare”.

Parte a luglio il tour estivo di Gabbani “Ci vuole un fiore”

Parte a luglio il tour estivo di Gabbani “Ci vuole un fiore”Roma, 27 apr. (askanews) – Prenderà il via a luglio il nuovo tour estivo di Francesco Gabbani con cui girerà l’Italia per presentare dal vivo il suo nuovo spettacolo “Ci vuole un fiore tour”. Con il nuovo tour, che prende il nome dal suo one man show andato in onda il 14 e il 21 aprile in prima serata su Rai1, Gabbani prosegue nel suo intento di provare a sensibilizzare il pubblico, attraverso parole e musica, sulle tematiche legate all’ambiente e al futuro del nostro pianeta.

Secondo le prime date annunciate, Gabbani aprirà il tour il 7 luglio al Castello Carrarese di Este (Pd), il 21 luglio sarà a Piacenza (Palazzo Farnese), il 22 luglio a Varese (Giardini Estensi), il 1 agosto a Roseto degli Abruzzi (Stadio Fonte dell’olmo), il 3 agosto a Civitanova Marche (Varco Sul Mare), il 9 agosto a Catania (Villa Bellini), il 10 agosto a Noto (Scalinata di Noto), l’11 agosto a Marsala (Arena Piazza della Vittoria) e il 19 agosto a Castagnole delle Lanze per il Festival Contro. “Ho scelto di dare al mio nuovo tour estivo il titolo ‘Ci Vuole un fiore tour’ – racconta Gabbani – perché avrà un filo conduttore con il senso del programma televisivo. Sto infatti lavorando ad un concerto nuovo che mette al centro la musica e la sua dimensione live e che prevede in scaletta, oltre alle canzoni che hanno fatto la storia del mio percorso artistico fino ad oggi, anche brani che raccontano la bellezza del nostro pianeta e brevi monologhi scritti appositamente per lo spettacolo. Il mio intento, con questo tour, è quello di provare, in un modo non invadente ma piacevole, a sensibilizzare il pubblico che verrà ad assistere al concerto, proprio sulle tematiche del rispetto dell’ambiente e il rapporto con la natura”.

In “Ci vuole un fiore tour” Gabbani – accompagnato dalla sua band composta da : Filippo Gabbani (Batteria), Lorenzo Bertelloni (tastiere), Giacomo Spagnoli (basso) e Marco Baruffetti (chitarra) – presenterà dal vivo anche il nuovo singolo “L’abitudine” uscito ad aprile nelle radio, e scritto con Fabio Ilacqua. Sabato 9 settembre in programma inoltre Francesco Gabbani in Carrara “Finalmente a casa”, un concerto/evento speciale fortemente voluto dall’artista nel giorno del suo compleanno e nella sua città.

Il tour è prodotto da Artist first/Albagabba/432 e i biglietti sono disponibili in prevendita su https://www.ticketone.it/artist/francesco-gabbani/

Al via a Roma la XVI edizione del Festival Tulipani di seta nera

Al via a Roma la XVI edizione del Festival Tulipani di seta neraRoma, 27 apr. (askanews) – Torna a Roma il Festival Internazionale della Cinematografia Sociale “Tulipani di seta nera”, la rassegna dedicata al racconto cinematografico del sociale e della sostenibilità attraverso storie sulla diversità, sulla fragilità e sull’unicità delle persone e dei luoghi; la XVI edizione è in programma dal 4 al 7 maggio al The Space Cinema Moderno. Quattro giornate di proiezioni delle opere in concorso e fuori concorso nazionali e internazionali suddivise nelle quattro sezioni Cortometraggi, Documentari, Digital Series e #SocialClip e appuntamento con protagonisti del cinema, dello spettacolo, della politica e della cultura, con incontri, dibattiti, intrattenimento e premiazioni. I vincitori dela XVI edizione del festival saranno saranno premiati il 7 maggio durante la serata di Gala conclusiva, condotta da Lorena Bianchetti e con madrina Valeria Fabrizi in onda il 26 giugno su Rai2.

Il festival vede come finaliste opere dall’Italia, oltre che da Spagna, Sud Africa, Colombia, Argentina e Brasile tutte con temi di forte impatto sociale ed ambientale, dalla diversità alle discriminazioni di genere ed economica dalla lotta al cambiamento climatico al lavoro dignitoso e sicuro. Tra i protagonisti dei lavori, volti noti al grande pubblico come Remo Girone, Lina Sastri, Alessandro Haber, Andrea Roncato, Paolo Conticini, Daniela Poggi, Paolo Sassanelli oltre a Elodie, Tananai e Mr Rain. Il Festival è nato per dare risalto anche al lavoro di giovani autori che con le proprie opere e immagini narrano storie di attualità sui temi del sociale e della sostenibilità. Per accompagnare le quattro giornate è stato scelto come nuova sigla “Come un mandala”, il nuovo singolo di Grazia Di Michele scritto insieme con Nicola Cirillo e l’Associazione Università Cerca Lavoro, un’inno all’inclusività e un invito a accogliere l’altro come emanazione di sé, e se stesso come emanazione dell’altro, in un gioco di forme e riflessi che ritrovano proprio nel mandala una metafora perfetta.

Nella giornata d’apertura, dedicata principalmente alle opere in concorso della sezione Cortometraggi e Documentari, è in programma la proiezione di Io sono Saman di Nuccio Modica, di L’ultimo stop di Massimo Ivan Falsetta sul tema dell’eutanasia e Preludio di Stefania Rossella Grassi e Tommaso Scutari che tratta il femminicidio. Previsto l’intervento, tra gli altri, del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, del ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per un progetto di scambio culturale Italia-Brasile. Inoltre, Claudia Gerini e Marco Giallini assegnano il Premio Sorriso Rai Cinema Channel. Il 5 maggio, oltre alla proiezione delle opere in concorso, tra cui ancora i Corti e le Digital series diretta da Janet De Nardis, spazio anche alla comicità con il film Domino 23, il nuovo progetto del collettivo Terzo segreto di Satira, lo special che racconta i temi più sensibili dell’attualità come la sostenibilità ambientale, le politiche del governo e il “politicamente corretto”. Tra gli artisti presenti nella giornata, Remo Girone, Victoria Zinny e Giulio Base e in chiusura appuntamento con Alessandro Siani. Il 6 maggio è incentrato sulle opere in concorso della sezione #Social clip; si apre con la partecipazione della professoressa Daniela Lucangeli, ordinaria in Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione presso l’Università di Padova, premiata per il suo percorso e la sua “Scienza Servizievole”, con l’intervento del ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, del Maestro Alfredo Santoloci fondatore della Blind Orchestra, la prima orchestra che accoglie musicisti ciechi e ipovedenti, dell’artista iraniana Ava Alami e di Luccas Melo Soares fondatore dell’ Instituto Anelo. Al termine delle proiezioni, appuntamento alle ore 21 con la serata evento dedicata a Franco Califano con l’anteprima di Sarò Franco, l’album di inediti del grande cantautore romano.

Il Festival si chiude con la serata del Gran Galà il 7 maggio; tra le opere premiate, Fiori sopra l’inferno con Elena Sofia Ricci ex equo con Vincenzo Malinconico con Massimiliano Gallo presenti alla serata. Tra i numerosi ospiti d’eccezione anche Maria Grazia Cucinotta e Gabriel Garko per l’opera fuori concorso C’hai 5 di Daniele Falleri sul tema dei trapianti e sull’importanza della ricerca scientifica e spazio alla comicità con gli interventi di Paolo Ruffini.

Alpini, Fedriga: siamo pronti ad accoglierli con calore

Alpini, Fedriga: siamo pronti ad accoglierli con caloreUdine, 27 apr. (askanews) – “Gli Alpini sono da sempre di casa in Friuli Venezia Giulia, ne rappresentano la storia e gli ideali. La risposta da parte di cittadini e istituzioni sarà ricca di gratitudine ed entusiasmo come in tutte le occasione in cui le Adunate sono state assegnate alla nostra regione: ben 13 volte dai primi convegni nazionali degli anni ’20 a quelle che poi sono diventate le Adunate nazionali. Ringrazio sentitamente il Comitato organizzatore dell’Adunata, la sezione Ana di Udine e il suo presidente, nonché la città di Udine e il primo cittadino. Sono certo che sapranno mettere assieme le forze migliori per preparare al meglio questa attesa manifestazione”. È il messaggio del governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a due settimane dalla 94esima Adunata nazionale degli Alpini, che si svolgerà a Udine dall’11 al 14 maggio. Il raduno delle Penne nere ritorna a Udine dopo le edizioni del 1925, 1974, 1983 e 1996 e porterà in città oltre 90mila Alpini, per un totale di presenze nell’arco dei quattro giorni stimata tra le 400mila e le 500mila persone.

Alla conferenza stampa di stamani al Castello di Udine ha partecipato l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini. “Sarà un’emozione e un piacere poter tornare a ospitare l’Adunata nazionale – ha detto l’assessore – a 9 anni dall’edizione di Pordenone che riscosse all’epoca un successo significativo. Gli Alpini hanno sempre lavorato per il bene della nostra terra e Udine è pronta ad accoglierli con calore e amicizia”. Per quanto riguarda la preparazione dell’evento, “la macchina organizzativa – ha spiegato Bini – si è messa in moto già da un anno, con più di 3mila volontari, per rendere l’Adunata una grande festa nazionale. Per il Friuli Venezia Giulia si tratta di una grande occasione di promozione: PromoTurismoFVG sarà presente in piazza XX settembre con il marchio ‘Io sono Fvg’, mentre in piazza I maggio sarà attivo un info point a servizio dei turisti”. L’esponente della Giunta ha inoltre sottolineato le importanti prospettive per quanto riguarda le ricadute economiche sul territorio grazie all’Adunata, che si stima porterà un indotto complessivo superiore ai 170 mln di euro. “La nostra regione – ha poi concluso Bini – ha già dimostrato di saper essere terra ospitale per i grandi eventi e sono certo che anche questa occasione non farà eccezione”.

Il Pg chiede la conferma dell’ergastolo per i fratelli Bianchi per l’omicidio di Willy Monteiro

Il Pg chiede la conferma dell’ergastolo per i fratelli Bianchi per l’omicidio di Willy MonteiroRoma, 27 apr. (askanews) – I fratelli Bianchi devono essere condannati all’ergastolo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, anche dai giudici della corte d’assise appello di Roma. Così sostituto procuratore generale di Roma, Bruno Giangiacomo, e il pm di Velletri, Francesco Brando, hanno concluso nel processo di secondo grado per il delitto avvenuto nella notte tra il 5 ed il 6 settembre del 2020 a Colleferro, nell’hinterland della Capitale. Willy, giovane studente che lavorava come aiuto cuoco in un pub, venne ucciso a calci e pugni. Era intervenuto in difesa di un suo amico aggredito da alcuni ragazzi di Artena. Nel processo di primo grado è stata riconosciuta il massimo della pena ai fratelli Marco e Gabriele Bianchi, mentre 21 anni sono stati dati a Mario Pincarelli e 23 anni a Francesco Belleggia. Il pg, nella sostanza, chiede la conferma del giudizio di primo grado nella sua interezza. Willy Monteiro Duarte, che era originario di Capo Verde, abitava a Paliano. Nell’ottobre 2020 il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dato la medaglia d’oro al valor civile nel suo ricordo. Il ragazzo “con eccezionale slancio altruistico e straordinaria determinazione, dando prova di spiccata sensibilità e di attenzione ai bisogni del prossimo, interveniva in difesa di un amico in difficoltà, cercando di favorire la soluzione pacifica di un’accesa discussione. Luminoso esempio anche per le giovani generazioni, di generosità, altruismo, coraggio e non comune senso civico, spinti fino all’estremo sacrificio”. Willy venne aggredito e colpito con tecnica di lotta Mma, in piazza Oberdan, davanti al locale ‘Due di picche’ e lasciato esanime sull’asfalto. Il processo, oggi, è stato aggiornato all’11 maggio prossimo. Per allora prenderanno la parola i legali di parte civile ed i difensori. I nuovi avvocati dei Bianchi hanno depositato una richiesta di riapertura del dibattimento. “La morte di Willy è un evento indecente – hanno spiegato i rappresentnati dell’accusa nel corso della requisitoria – è assurda nei motivi e nelle modalità che l’hanno determinata”. Si è trattato di “un’azione che, nel caso di specie, ha avuto una durata apprezzabile, quantificabile in circa 50 secondi, e, in questo lasso temporale, tutti gli imputati non solo non hanno mai desistito ma, anzi, hanno intensificato la condotta: lo hanno fatto agendo in quattro contro uno, proseguendo per tutto questo tempo a martoriare Willy, infierendo su un corpo che, sin dai primi secondi, già appariva totalmente remissivo”.

Il magistrato ha poi ricordato che i fratelli Bianchi “hanno ricevuto condanne ormai passate in giudicato per estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti; sono soggetti conosciuti per avere la fama di picchiatori e infatti in passato sono stati arrestati per fatti analoghi e rinviati a giudizio (sempre aggressioni di più soggetti contro uno, peraltro ai danni di soggetti extracomunitari; quindi sempre in una situazione in cui il soggetto è in una situazione di minorata difesa). Sono persone che andavano a fare gli arroganti in giro. Sono persone che vivevano nel lusso senza fare nulla e che quindi vivevano di delitti. Sono persone, infine, che hanno dimostrato di non aver avuto alcuna revisione critica del loro operato, come emerge dal loro esame in occasione del quale hanno reso dichiarazioni miranti a dare la responsabilità esclusiva dell’evento a Belleggia (e, badate, non è un caso, visto che ritengono Belleggia il ‘traditore’) e nel corso del quale hanno addirittura mostrato un atteggiamento quasi offensivo nei confronti dei familiari della persona offesa”. Secondo quanto ricostruito dal pg Giangiacomo e dal pm Brando l’omicidio è “un fatto concitato” che è avvenuto in un contesto di confusione. “Dobbiamo prenderne atto e con vaglio critico dobbiamo anche accettare che un teste credibile possa essersi confuso su un aspetto. E di fronte ad un fatto concitato bisogna contrapporre un processo che sia ragionato”. Inoltre “non è vero che il clamore mediatico ha condizionato la testimonianza e l’eccezione della difesa sul punto, é un auto gol”. Secondo i rappresentanti dell’accusa c’è “un tentativo inaccettabile di far entrare nel processo atti di indagine che non possono entrare – hanno detto – Le difese vogliono prendere stralci di altre indagini. Si tratta di argomentazioni senza appigli giuridici. Non va consentita l’operazione che è un tentativo di rifare il processo”.

Spezie e aromi: una passione in cucina che vale 157 mln di euro

Spezie e aromi: una passione in cucina che vale 157 mln di euroMilano, 27 apr. (askanews) – Due italiani su tre non rinunciano a spezie e aromi in cucina. Nel 2022 i consumi in Italia sono cresciuti fino a tornare ai livelli pre-Covid, con vendite a volume pari a quasi 97 milioni di confezioni per un mercato che vale oltre 157 milioni di euro. In media gli italiani acquistano 5,7 confezioni all’anno tra spezie e aromi, in linea con il 2020, che era stato un anno particolarmente positivo per il settore. Ma quali sono le spezie e le erbe aromatiche preferite dagli italiani? A tavola il rosmarino e il pepe nero la fanno da padroni e battono il prezzemolo e il peperoncino, ma si fa sempre più strada la voglia di sapori esotici, con ingredienti come lemongrass e cardamomo pronti a entrare nei nostri piatti, spinti anche dal successo di tanti programmi televisivi (il 21,5% degli italiani dichiara di usare più spezie e aromi di prima perché ispirato dai programmi di cucina). Insomma, spezie e aromi piacciono a tutti, soprattutto alla Gen Z (il 64% dei più giovani dichiara di usarli abbastanza spesso e il 16% sempre). Sono questi alcuni dei dati dell’indagine “Gli italiani, le spezie e le erbe aromatiche”, condotta da AstraRicerche per Cannamela, brand di gruppo Montenegro. Uno studio realizzato in occasione della 40esima edizione di MacFrut, fiera internazionale dell’ortofrutta in programma dal 3 al 5 maggio 2023 al Rimini Expo Centre.

Negli ultimi cinque anni l’uso di spezie ed erbe aromatiche è cresciuto molto tra gli italiani (il 65,5% degli intervistati dichiara di usarle più di prima). E se nei primi tre posti delle spezie più usate troviamo pepe nero, peperoncino e zafferano, nella classifica delle erbe aromatiche vince un trittico tipico della nostra cultura mediterranea: rosmarino, prezzemolo e basilico. Ma cresce, in parallelo, la voglia di sapori esotici: cardamomo, paprika affumicata, curry, pepe rosa e curcuma per quel che riguarda le spezie; lemongrass, coriandolo, dragoncello, ginepro e cumino per quel che riguarda le erbe aromatiche sono i rispettivi cinque trend del futuro. “Dato significativo è quello sui driver di acquisto di spezie e aromi – sottolinea Fausta Fiumi, marketing & new business director di Cannamela – Rispetto al passato notiamo infatti una maggiore sensibilità per qualità e certificazione delle materie prime. A guidare le scelte di acquisto sono in primo luogo prezzo (40,2%) e provenienza delle materie prime (38,7%). Ma quasi un intervistato su tre tiene conto anche della qualità e della certificazione delle materie prime (31,4%) e metodo di produzione (30,5%)”.

Tra quelli che non rinunciano all’utilizzo di spezie e di erbe aromatiche, il 23,7% del campione intervistato, in particolare donne (29%) e 25-34enni (32%), afferma di utilizzarle sempre, ogni giorno. A questi si aggiunge il 58,1% che se ne serve abbastanza spesso, quasi ogni giorno. In questo caso, i più interessanti sono i 18-24enni, quindi la Gen Z, con il 64%, e i singles (63%), rispettivamente user che scelgono i prodotti in base alla qualità e alle materie prime (64%). Ma perché portiamo così tante spezie e aromi a tavola? Il primo motivo in assoluto è “dare più sapore, più carattere al piatto”, secondo il 67,6% degli intervistati (in particolare donne, 73%). A seguire, per oltre un intervistato su tre, questi ingredienti danno la possibilità di sperimentare creando nuovi abbinamenti. Conta poi anche il fattore salute. Questi ingredienti, infatti, aiutano a realizzare una cucina più sana, che impiega meno sale (30% del campione, soprattutto donne, che arrivano al 34%). Quando si parla di spezie e aromi sono due i concetti principali che emergono dalla ricerca: tradizione e sperimentazione. Se da una parte la spezia più usata in assoluto resta il “classico” pepe nero (79,6% del campione), l’interesse degli italiani è anche per le altre tipologie di questa spezia, come il pepe rosa, oggi scelto da uno su quattro e con un 22,4% del campione che si dice intenzionato a provarlo. Stesso discorso per la paprika affumicata: usata oggi dal 16,9% degli intervistati e con un 24,1% intenzionato a impiegarla nelle proprie ricette.

Nella metà alta della classifica di utilizzo spicca, inoltre, la curcuma: ne fanno uso in cucina circa due italiani su cinque (41,6%). C’è poi il curry nella versione “classica” che viene impiegato nelle ricette del 40,2% del campione. Fanalino di coda è il cardamomo.