Cgil-Uil: confermiamo lo sciopero generale del 17 novembreRoma, 13 nov. (askanews) – “Confermiamo la proclamazione dello sciopero generale e le sue modalità di svolgimento per la giornata del 17 novembre”. Lo affermano, in una nota, Cgil e Uil. “Non condividiamo la decisione assunta dalla Commissione di Garanzia. Si tratta – proseguono le due Confederazioni – di un’interpretazione che non riconoscendo la disciplina dello sciopero generale, mette in discussione nei fatti l’effettivo esercizio del diritto di sciopero sancito dalla Costituzione a tutte le lavoratrici ed i lavoratori”.
Per Cgil e Uil “l’astensione del lavoro del 17 novembre non può essere interpretata in altro modo: rientra nella disciplina dello sciopero generale. Siamo attenti e rispettosi delle regole, tanto che abbiamo richiesto noi un confronto con la Commissione che, nonostante le nostre puntuali argomentazioni, ha deciso di confermare il provvedimento”. “La Commissione non spiega su quali basi normative ha deciso che non si tratta di uno sciopero generale. Confermiamo, infine, la nostra disponibilità ad aderire alle indicazioni della Commissione per il settore dei vigili fuoco e quello del trasporto aereo”, concludono Cgil e Uil.
Assolatte incontra Lollobrigida su difficoltà settoreRoma, 13 nov. (askanews) – Una delegazione di Assolatte ha incontrato oggi il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida e manifestato le preoccupazioni delle imprese di trasformazione, che si trovano ad affrontare difficoltà sempre più stringenti.
L’eccezionale fiammata inflattiva non accenna a rientrare e i costi di produzione si mantengono su livelli al limite del sopportabile. Nel frattempo, i tassi di interesse sono aumentati di ben nove volte negli ultimi 24 mesi. “Ricorrere al credito sta diventando una missione impossibile – conferma Paolo Zanetti, presidente di Assolatte a capo della delegazione – i tassi che ci troviamo a pagare azzerano i già risicati margini del settore, quando non ci costringono a chiudere i bilanci in rosso”. I consumi ristagnano e il mercato scivola verso il basso. “Abbiamo chiesto al ministro di intervenire anche sui nuovi problemi emergenti come le normative europee sulle plastiche, che costringono le nostre imprese a nuovi e ingenti investimenti che si tradurranno, inevitabilmente, in un aumento dei prezzi – ha sottolineato Zanetti”.
Per Assolatte questo è invece il momento in cui si rende necessario uno sforzo corale in direzione opposta: “il settore ha bisogno di regole nuove, lungimiranti, che consentano alle imprese lattiero casearie di produrre con la qualità e la sicurezza di sempre a costi accettabili”.
”Ci sono 100 salme nel cortile dell’ospedale Al Shifa a Gaza”Roma, 13 nov. (askanews) – I cadaveri si stanno accumulando e stanno cominciando a decomporsi dentro e intorno al complesso ospedaliero Al Shifa, a Gaza City. Lo ha riferito alla Bbc il medico Marwan Al-Barsh, direttore generale del ministero della Sanità controllato dal gruppo estremista Hamas, secondo cui ci sarebbero “più di 100 cadaveri” nel cortile dell’ospedale, in una situazione aggravata dall’assenza di elettricità per gli obitori.
“L’elettricità è stata tagliata dalle forze di occupazione israeliane che hanno preso di mira i generatori, il che ha portato alla decomposizione dei cadaveri”, ha dichiarato il medico, riferendo quindi di contatti con le forze israeliane per seppellire i cadaveri: “Abbiamo cercato di coordinarci con le forze di occupazione in modo che ci fosse permesso di seppellire i cadaveri dentro l’ospedale, ma chiunque tenti di uscire viene preso di mira”. Israele sostiene che sotto l’ospedale ci sarebbe un centro di comando di Hamas. Accusa negata dal gruppo palestinese. E i medici presenti all’interno hanno negato ogni presenza di Hamas.
Agroalimentare, l’asparago verde di Canino diventa IgpRoma, 13 nov. (askanews) – L’Asparago verde di Canino entra nel nel registro delle indicazioni geografiche protette (Igp). Lo annuncia in una nota il deputato azzurro e vice presidente della Commissione Ambiente, Territori e Lavori Pubblici della Camera, Francesco Battistoni. “La Commissione europea ha riconosciuto l’unicità e l’eccellenza di questo alimento prodotto nella Tuscia che rende orgogliosi i territorio viterbesi e tutta l’Italia del agroalimentare”, spiega.
Con questa iscrizione l’asparago della Tuscia verrà aggiunto all’elenco degli oltre 1660 prodotti già protetti “e per l’Italia e per i territori della Tuscia significa fare un ulteriore passo in avanti verso la qualificazione delle eccellenze agroalimentari italiane che rappresentano una leva di sviluppo sociale ed economico ma anche un riconoscimento al nostro made in Italy e alla qualità assoluta della nostra agricoltura”, conclude Battistoni. “La denominazione IGP richiama l’inscindibile legame tra il prodotto d’eccellenza e la comunità da cui proviene – commenta l’On. Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente Della Camera – Il rispetto della sostenibilità ambientale è requisito per l’attribuzione di tale certificazione, segnale del connubio tra produzione agricola e tutela del territorio”.
Madrid, Franco Ricordi legge DanteRoma, 13 nov. (askanews) – L’Istituto Italiano di Cultura di Madrid presenta domani uno speciale appuntamento di IN SCENA A PALAZZO, dedicato al piú grande dei nostri poeti, Dante Alighieri, interpretato dal Maestro Franco Ricordi.
La Commedia di Dante é forse il piu grande testo della cultura occidentale, in senso poetico, filosofico e teatrale. Da molti anni la divulgazione unisce il momento filosofico a quello poetico-drammatico: la Commedia é un testo anzitutto orale, prima ancora che scritto, e risulta assolutamente necessario l’ascolto, che conduce al vero significato dei grandi Canti danteschi. L’approdo a Madrid della “lezione-spettacolo” su Dante é molto significativo: sia per ció che riguarda i riferimenti a grandi Autori spagnoli – pensiamo soprattutto a Pedro Calderón de la Barca, in riferimento alla “fede cristiana” come si esprime soprattutto nel Canto XXIV del Paradiso – ma anche al grande studio di Miguel Asín Palacios su “Dante e l’Islam”, sempre in riguardo alle affinitá che vi sono fra la costruzione neoplatonica del Paradiso con la cultura islamica.
FRANCO RICORDI è un filosofo, attore, regista, direttore artistico e saggista italiano di teatro. Ha debuttato, nel 1978, con Luca Ronconi, con il quale ha lavorato nei primi anni della carriera. È stato poi attore con Paolo Stoppa, Gabriele Lavia, Eduardo De Filippo. Ha iniziato, in concomitanza con gli studi, la carriera registica che lo ha visto spesso anche interprete nei propri allestimenti. Nel marzo 2003 è stato nominato Direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo, con sede a L’Aquila. Nel dicembre 2010 è stato nominato Consigliere di amministrazione del Teatro di Roma. Nel 2015 ha dato inizio ad un grande progetto su Dante, a livello filosofico-saggistico ma anche teatrale e comunicativo, che prosegue fino al 2021, nel 7º centenario della morte del Poeta. Dalle sue letture nei luoghi danteschi esce nel 2023 “DANTE – La Commedia Divina”, il primo film che abbia illustrato tutte e 3 le Cantiche della Commedia, prodotto da “Magnitudo”, per la regia di Roberta Borgonovo.
Bankitalia sulla manovra: il debito scende poco, vulnerabilità del PaeseRoma, 13 nov. (askanews) – La manovra implica che “il rapporto tra il debito pubblico e il PIL scenda solo marginalmente nel prossimo triennio” e il debito elevato “è un elemento di vulnerabilità per il Paese”. E’ quanto sottolinea la Banca d’Italia nell’audizione sulla legge di bilancio davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
“Anche per effetto della restrizione monetaria attuata dalla BCE, nell’attuale contesto il differenziale tra i tassi di interesse sul debito pubblico e la crescita del PIL nominale è meno favorevole che nel recente passato – ha detto il Vice Capo Dipartimento Economia e Statistica di Bankitalia, Andrea Brandolini – permangono inoltre i costi assai significativi per la finanza pubblica di misure decise negli 20 anni precedenti”. “La decisione di attuare una manovra espansiva, associata a un piano di privatizzazioni, implica pertanto che il rapporto tra il debito pubblico e il PIL scenda solo marginalmente nel prossimo triennio – ha aggiunto – L’elevato livello del rapporto è un elemento di vulnerabilità per il Paese; riduce gli spazi di manovra per fronteggiare eventuali shock avversi e alza il costo del debito anche per i prenditori privati, con effetti negativi sulla competitività dell’intera economia italiana”.
Riforme, Zuppi (Cei): la Costituzione sia di tuttiRoma, 13 nov. (askanews) – Se riforma deve essere si parta dalla riforma della legge elettorale mentre la “Costituzione sia di tutti e sia sentita da tutti”. Questo il monito del presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Zuppi che ha parlato nel pomeriggio ad Assisi introducendo con la sua prolusione i lavori della 78esima Asssemblea straordinaria della Cei.
Un passo del suo lungo discorso ai vescovi italiani è stato dedicato proprio al progetto di riforma costituzionale avanzato da governo e maggioranza di centro-destra e che tante polemiche sta suscitando. “L’Italia, in un momento così delicato economicamente e socialmente, sta discutendo su un tema impegnativo, la riforma costituzionale. Ho già detto, in un precedente intervento, – ha affermato Zuppi – che per un’efficace riforma, che tocca meccanismi delicati del funzionamento della democrazia, è indispensabile creare un clima costituente, capace di coinvolgere quanto più possibile le varie componenti non solo politiche, com’è ovvio e come fu all’origine della Costituzione, ma anche culturali e sociali”, ha detto il porporato. “Siamo ancora lontani da questo e non posso che ripetere l’invito, perché la Costituzione sia di tutti e sia sentita da tutti”, visto che, ha aggiunto Zuppi, “Costituzione significa anche questo: statuire insieme, perché non si vive di solo presente e per costruire il futuro anche il passato, la nostra storia democratica, può offrire una lezione di sapienza”. Da qui la richiesta, già avanzata un anno fa dai vescovi italiani che “valutando con preoccupazione il progressivo astensionismo”, e per “recuperare la partecipazione dei cittadini” si “inizi dalla riforma della legge elettorale, che tanti esponenti politici di ogni parte, giuristi e autorevoli personalità hanno giudicato da cambiare”.
“Per questo – ha spiegato ancora il presidente della Cei – parlavo di un clima costituente che sia coinvolgente: bisogna riaffezionare gli italiani alla Repubblica, alla casa comune. Se i legami sociali si allentano, è invece necessario rafforzarli, sentendosi parte di un destino comune”, ha concluso.
Sodalitas: Diversità e Inclusione, i buoni esempi delle imprese italianeMilano, 13 nov. (askanews) – Si riunisce per la prima volta in Italia la European Platform of Diversity Charters, il network – promosso dalla Commissione Europea – che riunisce i rappresentanti – che fanno capo a 26 Paesi membri – delle “Carte “che promuovono la Diversity&Inclusion come fattore di crescita e sviluppo nei luoghi di lavoro.
Due giorni di lavori dove i rappresentanti delle 26 Diversity Charters, che attualmente abbracciano più di 15.000 firmatari in rappresentanza di oltre 17 milioni di lavoratori in tutta Europa, si confrontano su strategie e politiche di Diversity&Inclusion sui loghi di lavoro. Fondazione Sodalitas -che rappresenta l’Italia come promotrice della Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro, la dichiarazione d’intenti sottoscritta da oltre 900 aziende pubbliche e private- in occasione dell’evento Fondazione Sodalitas ha presentato il report “D&I in the workplace: Italian companies good practices” che dà conto delle best practices in tema di Diversity&Inclusion di 52 aziende italiane associate alla Fondazione.
All’incontro che ha aperto la riunione nel pomeriggio di lunedì 13 novembre presso l’Auditorium di Assolombarda, sono intervenuti Alberto Pirelli, presidente di Fondazione Sodalitas, Diana Bracco, presidente Gruppo Bracco, Helena Dalli, commissaria per l’Uguaglianza della Commissione Europea (con un contributo video), Laura Menicucci, capo dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, Giulia Castoldi, delegata Assolombarda per le Imprese Familiari, Paola Profeta, prorettrice per la Diversità, Inclusione e Sostenibilità dell’Università Bocconi, Claudia Colla, capo Rappresentanza regionale della Commissione Europea e Elena Lattuada, Delegata del Sindaco alle Pari opportunità di genere del Comune di Milano. “La diversità, l’inclusione, l’uguaglianza e la non discriminazione rimangono priorità dell’agenda politica della Commissione Europea – ha detto la commissaria per l’Uguaglianza della Commissione Europea, Helena Dalli, nel suo videomessaggio – Vogliamo costruire società e ambienti di lavoro inclusivi e diversificati in cui ognuno nella propria unicità possa contribuire. Ma non potremmo farlo senza il coinvolgimento dei nostri partner: ecco perché tutte le 26 Carte della Diversità e i loro firmatari sono così importanti”. “La Carta Italiana per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro – ha aggiunt Dallì – è un modello che può ispirare altri verso la realizzazione di una Unione dell’Uguaglianza. Sono fiduciosa che questa piattaforma darà un prezioso contribuito nello scambio di buone pratiche e di esperienze, ispirando le imprese di tutta Europa”.
“Fondazione Sodalitas è convinta che Diversity&Inclusion rappresentano una leva strategica di crescita competitiva per l’azienda e un fattore fondamentale di sviluppo della società – ha sottolineato il presidente di Sodalitas, Alberto Pirelli, nel corso del suo interventi – È la piena condivisione di questi valori ad averci spinto nel 2009 a ideare e lanciare la ‘Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro’ che la nostra Fondazione è impegnata a promuovere fin da allora grazie alla preziosa alleanza con le istituzioni nazionali di riferimento. Negli anni, l’Italian Diversity Charter ha promosso una cultura aziendale positivamente orientata a ridurre le disuguaglianze e ha mobilitato numerose aziende private e pubbliche verso l’adozione di policy aziendali inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità”. “Crediamo fermamente – ha aggiunto Pirelli – che la crescita di qualsiasi azienda dipenda dalla sua capacità di migliorare costantemente la qualità del lavoro e il benessere delle persone sul posto di lavoro. È, questa, una sfida a cui oggi nessuna azienda può sottrarsi, per i trend demografici e sociali che impattano profondamente sul mercato del lavoro, per le aspettative rivolte in modo diffuso alle imprese, oggi considerate un attore decisivo per realizzare quel cambiamento orientato a sostenibilità e inclusione di cui tutti avvertiamo la necessità. Condividere le azioni e le soluzioni messe in atto dalle nostre aziende partner è il modo migliore per incoraggiare gli altri a fare lo stesso”.
Il report presentato da Fondazione Sodalitas sulle case history delle aziende italiane in tema di D&I dà conto di casi concreti che possono essere presi come esempio dalle imprese dei diversi settori di attività Le imprese presenti nel report sono: A2A, Accenture Italia, Acque Bresciane, Ad Store, Air Liquide, BPER Banca, Bureau Veritas Italia, Carrera Jeans, Chiesi Group, Confindustria Brescia, Consorzio Melinda, Danone Nutricia, DNV, Edenred Italia, Enel, Eni, EY, FedEx Express Italy, Feralpi Group, Fondazione Bracco, Gedeon Richter Italy, GFT Technologies, Gi Group Holding, Gucci, Hogan Lovells, I.CO.P., IGPDecaux, Intesa Sanpaolo, Lexmark International, Mediatyche, Mitsubishi Electric Europe B.V. – Italian Branch, Nespresso Italiana, Nestlé Group in Italy, OMB Saleri, Omnicom PR Group, O-ONE (Gruppo Industree), Pedevilla, Pellegrini, Poste Italiane, Prysmian Group, QVC Italia, Randstad Group Italia, Renantis, Rina, Roche Italia, Sanofi, Schindler, Sircle, Sky Italia, Snam, Solvay Specialty Polymers Italy, UNI – Ente Italiano di Normazione. La Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro promossa da Fondazione Sodalitas è una dichiarazione di intenti, sottoscritta volontariamente da imprese di tutte le dimensioni, per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità. Oggi aderiscono alla Carta circa 600 imprese, cui si sono aggiunte nel tempo organizzazioni non profit e pubbliche amministrazioni come Regioni ed Enti locali, per un totale di circa 900 aderenti che impiegano oltre 700.000 lavoratori. (nella foto: i rappresentati delle 26 Carte sulla Diversità riuniti a Milano per la riunione dell’European Platform of Diversity Charters – credit foto Mirko Cecchi)
Manovra, Conte: Governo Meloni miope, fa cassa sui più fragiliRoma, 13 nov. (askanews) – “Siamo di fronte a una manovra che prosciuga le risorse destinate al sociale, non interviene sul fondo per la non autosufficienza e taglia sulla disabilità. Una Legge di Bilancio senza visione, firmata da un governo miope che dimentica i più fragili e fa cassa su di loro. Parliamo di un settore che vive già grandi difficoltà, che si sono aggravate in seguito alla cancellazione del Reddito di Cittadinanza e che esploderanno quando i nuclei familiari ritenuti occupabili dal governo rimarranno senza questa fondamentale rete di protezione sociale. Ad aggravare ulteriormente la situazione, poi, i tagli riservati ai Comuni, che si tradurranno in una consistente riduzione dei servizi. Noi crediamo in un Paese diverso, che si batte per i più fragili, che tutela i diritti di tutti i cittadini, a partire da chi vive in condizioni di emarginazione economica e sociale. Quando eravamo al governo abbiamo dimostrato che è possibile, dall’attuale esecutivo ci aspettiamo un deciso cambio di passo”. Lo ha dichiaratp il Presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte durante l’incontro con l’Ordine degli Assistenti Sociali nella sede M5S di via Campo Marzio.
M.O., la “dichiarazione dei docenti della Sapienza sulla PalestinaRoma, 13 nov. (askanews) – Oltre cento docenti de ‘La Sapienza’ di Roma hanno diffuso una ‘dichiarazione’ sulla Palestina. I docenti sollecitano ad aprire una discussione dentro e fuori all’Ateneo e invitano a ‘prendere posizione per la pace’. Dopo la strage di Hamas del 7 ottobre, scrivono, migliaia di palestinesi sono stati uccisi ‘per rappressaglia’ e ‘il discorso pubblico in Occidente ha oscurato decenni di storia di quell’area e si è affermata, in assoluta continuità con il recente passato, una narrazione univoca priva di profondità, di fatto sorda al dolore e alla sofferenza che da più di un secolo attraversano la Palestina’.
Di seguito il testo e i firmatari al 13 novembre. A un mese dal 7 ottobre Apriamo il dibattito dentro e fuori la Sapienza, prendiamo posizione per la pace Il 7 ottobre Hamas ha varcato i confini della striscia di Gaza, è entrata nel territorio israeliano uccidendo 1400 israeliani e prendendo in ostaggio più di 200 persone: un’operazione terrificante, con moltissime vittime civili, messa in atto con violenta brutalità. Da quel giorno migliaia di civili palestinesi sono morti e continuano a morire giorno per giorno per effetto dei massicci bombardamenti decisi dal governo di Tel Aviv, come rappresaglia e per colpire ed eliminare definitivamente Hamas. Dal momento successivo all’attacco del 7 ottobre, il discorso pubblico in Occidente ha oscurato decenni di storia di quell’area e si è affermata, in assoluta continuità con il recente passato, una narrazione univoca priva di profondità, di fatto sorda al dolore e alla sofferenza che da più di un secolo attraversano la Palestina. Prendere parola, lanciare un appello significa oggi assumersi la responsabilità di mostrare il salto di scala che c’è tra una guerra e il massacro sistematico di un popolo. Significa, contestualmente, richiamare nel dibattito la profondità della storia e i fatti che porta con sé. Il discorso pubblico dopo il 7 ottobre è espressione diretta di una lettura di questa storia e di questo conflitto del tutto asimmetrica: da un lato una forza legale, uno Stato legittimo e civile, che protegge attivamente il suo territorio, dall’altro una forza irregolare, barbara e terroristica che costantemente la attacca, minacciandone la stessa esistenza. Se, accanto ai contenuti dell’attacco violentissimo condotto contro civili e militari dalle forze di Hamas, questa diffusa narrazione non occulta i bombardamenti sistematici operati in queste settimane dal governo di Tel Aviv a Gaza, davanti agli occhi di tutto il mondo, pone però l’una e l’altra violenza su due piani di riflessione etico-politica radicalmente diversi, riconoscendo di fatto il diritto di Israele a fare tutto quello che sta facendo. Lo stato di Israele, da 75 anni e poi dal 1967, occupa abusivamente territori che nel disegno originario non gli erano stati attribuiti, insediandovi progressivamente nuovi quartieri residenziali, sulla base di un preteso diritto storico originario degli ebrei su quella terra. Dopo il 7 ottobre le violenze dei coloni israeliani si sono intensificate anche sulla popolazione araba in Cisgiordania. La strategia della diffusione capillare nel tempo di questi insediamenti su tutti i territori palestinesi sta rendendo inattuabile la soluzione della convivenza di due stati, soluzione ancora completamente auspicabile – forse l’unica che può portare la pace in quella regione e l’unica che può garantire la sicurezza anche di Israele – che tutti continuano però ad evocare genericamente per fingere di non ammettere quello che di fatto sta avvenendo: l’annessione totale di quelle terre da parte dello stato di Israele, la sottomissione finale della popolazione palestinese sotto il governo di Tel Aviv, esito possibile di questa guerra. Nei confronti dei Territori Palestinesi occupati, lo stato di Israele si comporta da decenni come un paese coloniale, usando comportamenti quotidiani palesemente razzisti nei confronti della popolazione palestinese, disponendo liberamente del loro spazio e delle loro vite. Come ogni colonialismo, il suo potere si basa sulla forza, non sulla ragione. La totale adesione dell’Occidente alla politica di Israele, che alcuni attribuiscono a un profondo senso di colpa europeo per la persecuzione degli ebrei dal Medioevo alla Shoah, si presenta come una forma di solidarietà e identificazione con un paese percepito come occidentale e ricco, e quindi civile, a spese di una popolazione non occidentale e povera, e quindi barbara. Questo stato di cose è semplicemente evidente, nessuno può, sul piano storico, negarlo. Come docenti di questa istituzione, come studiosi/e chiamati/e sempre a esercitare una funzione critica, come esseri umani impotenti di fronte a tutta la violenza espressa dell’una e dell’altra parte, alla necropolitica ormai diffusissima che tende a distruggere tutto – effetto di una reazione pubblica sempre muscolare nei confronti di qualsiasi evento internazionale, che non può preparare alcuna forma di pace tra le parti – riteniamo fondamentale, in questo momento di folle cecità collettiva, esprimere pubblicamente il nostro profondo dissenso nei confronti di una narrazione avvelenata, che crea colpevolmente un clima di polarizzazione delle posizioni, sovrapponendo antisionismo e antisemitismo, e favorisce di fatto il perdurare di questa condizione di gelida e violenta follia. Ci uniamo quindi agli appelli lanciati in questi giorni da 150 docenti dell’Università di Bologna e da alcune migliaia di docenti e studiosi/e di tutta Italia, chiedendo: – l’impegno della comunità accademica e dell’Università La Sapienza, in tutte le sedi opportune, per l’immediato cessate il fuoco e il rispetto delle risoluzioni dell’ONU (compresa quella adottata a maggioranza, con l’astensione dell’Italia, lo scorso 27 ottobre); – la garanzia della libertà di parola e del diritto di docenti, studenti e studentesse al dibattito, dentro e fuori l’università, la promozione nell’ateneo di spazi di riflessione critica, fondata su una lettura profonda, articolata e puntuale della storia; – l’adozione da parte del Senato Accademico di una risoluzione di solidarietà nei confronti della popolazione di Gaza e di tutte le vittime civili del conflitto; – l’apertura di una discussione pubblica all’interno dell’ateneo per la cooperazione con le università palestinesi e per il disinvestimento da società che finanziano l’occupazione illegale di territori da parte di Israele. Per aderire: https://forms.gle/rKs9FagvmZcr51fx9 (l’aggiornamento non è immediato, verranno accolte solo adesioni) prime adesioni: 1. Giovanni Ruocco, Dipartimento di Scienze Politiche 2. Francesca Gallo, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo 3. Riccardo Capoferro, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 4. Valerio Cordiner, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 5. Giorgio Mariani, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 6. Michelina Di Cesare, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo 7. Chiara Bolognese, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 8. Isabella Chiari, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 9. Leonardo Capezzone, Dipartimento di Studi Orientali 10. Caterina Romeo, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 11. Davide Nadali, Dipartimento di Scienze dell’Antichità 12. Giancarlo Ruocco, Dipartimento di Fisica 13. Marco Di Branco, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo 14. Cecilia Bello, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 15. Irene Ranzato, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 16. Carlo Cellamare, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 17. Alessandra Broccolini, Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche 18. Claudia Cincaglini, Dipartimento di Scienza dell’Antichità 19. Adolfo La Rocca, Dipartimento di Scienza dell’Antichità 20. Osvaldo Costantini, Dipartimento di Psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione 21. Francesca Federico, Dipartimento di Psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione 22. Marianna Pozza, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 23. Alberto Budoni, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 24. Giovanni Attili, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 25. Marco Balsi, Ingegneria dell’Informazione, Elettronica e Telecomunicazioni 26. Marco Omizzolo, Dipartimento di Scienze Politiche 27. Maria Cristina Storini, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 28. Luca Bettarini, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 29. Maria Roccaforte, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 30. Roy Cerqueti, Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche 31. Francesca Santoni, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 32. Francesca Terrenato, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 33. Paolo Monti, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 34. Raffaella Pomi, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 35. Carla Nardinocchi, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 36. Stefania Espa, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 37. Giovanni Leuzzi, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 38. Giovanni Cannata, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 39. Luigi Piga, Dipartimento di Ingegneria Chimica, Materiali, Ambiente 40. Raffaele Cadin, Dipartimento di Scienze Politiche 41. Ada Barbaro, Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali 42. Laura Guazzone, Dipartimento istituto italiano di studi orientali 43. Jacob Blakesley, Istituto Italiano di Studi Orientali 44. Andrea Bellelli, Dipartimento di Scienze Biochimiche 45. Alessandro Somma, Dipartimento di Scienze Giuridiche 46. Marcello Vitale, Dipartimento di Biologia Ambientale 47. Francesco Zappa, Dipartimento di Studi Orientali 48. Gianfranco Bria, Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali 49. Leila Karami, Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali 50. Elena Ambrosetti, Dipartimento Metodi e Modelli per l’Economia, il Territorio e la Finanza 51. Maria D’Erme, Dipartimento di Scienza Biochimiche 52. Gaetano Azzariti, Dipartimento di Studi Giuridici ed Economici 53. Enzo Cannizzaro, Dipartimento di Studi Giuridici ed Economici 54. Giorgia Marini, Dipartimento di Studi Giuridici ed Economici 55. Francesco Cioffi, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 56. Maria Giovanna Musso, Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche 57. Bianca Colonna, Dipartimento di Biologia e Biotecnologie ‘Charles Darwin’ 58. Ernesto d’Albergo, Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche 59. Leila El Houssi, Dipartimento di Scienze Politiche 60. Marina Bouché, Dipartimento di Scienze Anatomiche, Istologiche, Medico Legali e dell’Apparato Locomotore 61. Brunero Liseo, Dipartimento Metodi e Modelli per l’Economia, il Territorio e la Finanza 62. Carmela Mastrangelo, Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali 63. Lucy Bell, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 64. Paolo Simonetti, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 65. Emilia Di Rocco, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 66. Luigi Marinelli, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 67. María Montserrat Villagrá Terán, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 68. Christos Bintoudis, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 69. Gaia Tomazzoli, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 70. Paola Ferretti, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 71. Franco D’Intino, Dipartimento di studi europei americani e interculturali 72. Massimiliano Tortora, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo 73. Giulio Moini, Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche 74. Assunta Viteritti, Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche 75. Isabella Tomassetti, Dipartimento di Studi europei, americani e interculturali 76. Luca Zamparelli, Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche 77. Luca Salmieri, Dipartimento di Scienze sociali ed economiche 78. Maria Romana Allegri, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale 79. Marco Di Maggio, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo 80. Valeria Ferrari, Dipartimento di Scienze Politiche 81. Enrico Sarnelli, Dipartimento di Comunicazione Ricerca Sociale 82. Giovanna Gianturco, Dipartimento di Comunicazione Ricerca Sociale 83. Daniela Padularosa, Dipartimento di studi europei americani e interculturali 84. Maria Romana Allegri, Dipartimento di Comunicazione Ricerca Sociale 85. Paolo Borioni, Dipartimento di Comunicazione Ricerca Sociale 86. Riccardo Tilli, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale 87. Valerio Camarotto, Dipartimento Studi Europei, Americani e Interculturali 88. Stefano Sparcella Prandstraller, Dipartimento Comunicazione e Ricerca Sociale 89. Tessa Canella, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo 90. Claudia Colantonio, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 91. Fiorenzo Parziale, Dipartimento di Comunicazione Ricerca Sociale 92. Alessandra Brezzi, Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali 93. Valter Curzi, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo 94. Silvia Polettini, Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche 95. Andrea Peghinelli, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 96. Isabeau Birindelli, Dipartimento di Matematica Guido Castelnuovo 97. Lucia D’Ambrosi, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale 98. Massimo Marini, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 99. Francesca Nemore, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 100. Carmen Gallo, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 101. Luca Bacchini, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 102. Luca Alteri, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale 103. Alessandra Vitullo, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo 104. Andrea Luzzi, Dipartimento di Scienze dell’Antichità 105. Giuseppe Lentini, Dipartimento di Scienze dell’Antichità 106. Rita Francia, Dipartimento di Scienze dell’Antichità 107. Gianfranco Crupi, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 108. Silvia Toscano, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 109. Alessandro Greco, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 110. Marta Marchetti, Lettere e Culture Moderne 111. Giulia Ecca, Dipartimento di Scienze dell’Antichità