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Tag: Sanremo 2023

Urbanistica, Gualtieri: nuova mappa di Roma scopre 310 quartieri

Urbanistica, Gualtieri: nuova mappa di Roma scopre 310 quartieri




Urbanistica, Gualtieri: nuova mappa di Roma scopre 310 quartieri – askanews.it




















Roma, 5 apr. (askanews) – Cambia la mappa di Roma: dalle 155 zone urbanistiche individuate nel 1977 ai 288 quartieri e 22 rioni, 310 aree di cui 115 fuori dal Gra, intorno alle quali si articoleranno gli interventi della strategia della Giunta Gualtieri per la città dei 15 minuti. Questa nuova geografia della città è il risultato di un lavoro di ricognizione promosso dall’Assessorato al Decentramento e alla Città dei 15 minuti, sotto la responsabilità dell’assessore Andrea Catarci, in collaborazione con tutti i Municipi. La ricerca è stata presentata oggi pomeriggio a Roma nel corso della II edizione della conferenza “Roma a portata di mano: la città dei 15 minuti”, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri.

Una sessione di lavoro tra amministratori, esperti, università e realtà sociali per approfondire la conoscenza della città per orientare efficacemente politiche di trasformazione urbana basate sul concetto di prossimità dei servizi da rendere disponibili nelle vicinanze delle abitazioni, per tutti. All’iniziativa hanno preso parte, tra gli altri, la presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli, l’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia, il delegato del sindaco Gualtieri al progetto Fori Walter Tocci, il responsabile dell’Ufficio Clima Zanchini e il direttore della Direzione Decentramento, docente di Economia dell’Università Roma 3 Salvatore Monni. “Quella dei 15 minuti, che molti nella città utilizzano come battuta, non è una politica della viabilità ma un processo di trasformazione cui crediamo e stiamo lavorando con grande energia”, ha spiegato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

“Le zone urbanistiche sono state definite nel 1977 con una delibera – ha ricordato Gualtieri -, sotto la quale troviamo firme curiose come quella dell’allora consigliere Walter Veltroni. Dovremo anche noi arrivare a uno strumento amministrativo per definire gli oltre 300 quartieri e rioni odierni – ha sottolineato Gualtieri – cosa che ci richiederà qualche altro passaggio, ma che sarà fondamentale per finalizzare gli interventi per trasformare Roma sulla scala dei 15 minuti”. “Roma è cambiata completamente rispetto a quella che, sindaco Argan, venne fotografata con la delibera 2982/1977 – ha spiegato l’assessore Catarci -, è tempo che se ne prenda atto e che gli studi e le statistiche, a partire da quelle ufficiali dell’Istat, puntino a leggere gli agglomerati urbani in cui si svolge la vita quotidiana e che in gran numero, 115 su 310, sono situati oltre il Grande Raccordo Anulare”.

“L’obiettivo alla base del modello dei 15 minuti – ha sottolineato Catarci – è la ricucitura di una città frantumata da disuguaglianze socioeconomiche e spaziali che negli ultimi decenni hanno portato alla migrazione interna della popolazione verso il GRA – circa 500 mila residenti nell’anello ferroviario, 1 milione e mezzo tra anello e Gra, 800 mila oltre GRA -, a quella esterna verso i Comuni di un’area metropolitana arrivata a 4,3 milioni”. La città dei 15 minuti, ha aggiunto Catarci “è un modello della prossimità, dell’inclusione, del decentramento, della partecipazione, della contemporaneità che a Roma abbiamo voluto basare su una strategia ambiziosa, agendo da vari livelli – Campidoglio, Municipi, sociale – attraverso interventi locali, programmazione e confronto internazionale, analisi e progetti sperimentali” ha concluso Catarci.

Made in Italy, Valentini (Mimit): aggiunge 20-30% a valore prodotti

Made in Italy, Valentini (Mimit): aggiunge 20-30% a valore prodotti




Made in Italy, Valentini (Mimit): aggiunge 20-30% a valore prodotti – askanews.it




















Roma, 5 apr. (askanews) – Il Made in Italy è un “meta brand” cioè un brand che raccoglie in se tutti gli altri brand e che per questo comporta un aumento del 20-30% del valore di un prodotto e che deve essere valorizzato anche per favorire l’attrazione di capitali dall’estero. Lo ha affermato il viceministro alle Imprese e al Made in Italy, Valentino Valentini, secondo quanto riporta un comunicato intervenuto nel corso di una visita allo stabilimento produttivo di Alcantara Spa, azienda produttrice di un materiale hi-tech totalmente prodotto in Italia sulla base di un brevetto giapponese.

“Il cambio di nome da Ministero dello Sviluppo economico a Ministero delle Imprese e del Made in Italy – ha sottolineato Valentini – non è una facile trovata di marketing. Qui in questa azienda abbiamo l’esempio di cosa significhi il valore del marchio, cosa significhi rivendicarlo e coltivarlo. Nel marketing, quando il nome del prodotto, del brand e dell’azienda coincidono sei riuscito a raggiungere il massimo. Noi con il Made in Italy volevamo fare lo stesso: il Made in Italy è un brand vero e proprio che si nutre di tutti gli altri brand, è la somma di tutto quello che le aziende italiane fanno nel mondo. Aziende che costruiscono un immaginario, un insieme di valori, un’emozione”. Dunque, Made in Italy “non è un’indicazione geografica perché ha dietro di sé una carica emotiva e valoriale così forte da renderlo un ‘meta brand’, che si nutre di quello che fanno le imprese e gli imprenditori, di tutti gli altri marchi che sono i nostri ambasciatori. Quindi prende da tutti ma restituisce poi alle aziende un premium calcolato intorno al 20-30%”. Però, ha precisato, “Made in Italy non è un concetto statico, che si ha una volta per tutte ma una mission, è un continuo percorso per migliorarsi, per fare meglio, è una scommessa per il futuro attraverso l’investimento in ricerca e innovazione”. Inoltre, secondo Valentini, che tra le altre ha la delega all’attrazione degli investimenti, “il Made in Italy è un brand non esclusivo ma inclusivo. Nel caso di Alcantara abbiamo fatto un tipo di collaborazione che è una best practice: abbiamo preso un brevetto giapponese e capitali giapponesi, che hanno scommesso sul Made in Italy creando lavoro e benessere. Come governo siamo a disposizione delle imprese, di chi vuole esportare e di chi dall’estero vuole venire in Italia perchè i capitali investiti in Italia possono diventare parte del Made in Italy e rendere molto di più”.

Onu,Massari inaugura mostra multimediale su operazioni sminamento

Onu,Massari inaugura mostra multimediale su operazioni sminamento




Onu,Massari inaugura mostra multimediale su operazioni sminamento – askanews.it




















New York, 5 apr. (askanews) – L’ambasciatore italiano presso le Nazioni Unite, Maurizio Massari, ha inaugurato martedì pomeriggio, assieme ai rappresentanti delle ambasciate di Germania e Stati Uniti, la mostra multimediale sullo sminamento umanitario co-organizzata con UNMAS, l’agenzia dell’Onu specializzata sul tema.

Il taglio del nastro è avvento a conclusione del simposio “Mine Action Cannot Wait” (L’azione di sminamento non può aspettare), promosso insieme con Vietnam e Cambogia, per commemorare la Giornata Internazionale per l’Azione contro le Mine e gli Ordigni Bellici Inesplosi. L’Italia, che nel 2023 il ruolo di presidente del Mine Action Support Group (MASG), è stata il quinto donatore a livello globale dell’UNMAS. La mostra resterà visitabile per 6 settimane e presenta anche la contaminazione da ordigni esplosivi in Myanmar, Yemen e Ucraina, considerata dall’Onu fra i territori più afflitti dal problema.

Vittorio Cino direttore generale di Centromarca e Ibc

Vittorio Cino direttore generale di Centromarca e Ibc




Vittorio Cino direttore generale di Centromarca e Ibc – askanews.it




















Roma, 5 apr. (askanews) – I consigli direttivi di Centromarca, presieduto da Francesco Mutti, e Ibc, presieduto da Alessandro d’Este, hanno nominato Vittorio Cino direttore generale delle associazioni. Il manager, 54 anni, laureato a Firenze in relazioni internazionali, proviene da Federvini dove ha ricoperto per due anni la carica di direttore generale.

Secondo quanto riporta un comunicato, in precedenza ha trascorso sette anni a Milano, alla guida della direzione comunicazione e public affairs di CocaCola Italia – in questo periodo è stato per tre anni presidente di Assobibe e vice presidente di Federalimentare – prima di essere chiamato a Bruxelles in qualità di EU affairs director, mantenendo anche il ruolo di direttore government relations per l’Europa centrale e orientale. Cino è stato per cinque anni responsabile relazioni esterne del gruppo britannico BG (già British Gas) in Italia. Ha lavorato per società di consulenza e agenzie di comunicazione di rilievo nazionale e internazionale (FB Associati, Weber Shandwick) prima di assumere in Federvini la gestione delle attività di rappresentanza del mondo del vino e degli spirits in Italia e a Bruxelles. Adjunct professor alla Luiss business school di Roma e docente in strategic communication allo IULM di Milano, Cino ha presieduto il Comitato public affairs dell’American chamber of commerce in Italia.

Dl superbonus: Senato lo converte in legge. Le misure

Dl superbonus: Senato lo converte in legge. Le misure




Dl superbonus: Senato lo converte in legge. Le misure – askanews.it




















Roma, 5 apr. (askanews) – Proroga al 30 settembre 2023 per il superbonus al 110% per i lavori effettuati su villette e case unifamiliari, possibilità di usufruire ancora dello sconto in fattura e della cessione del credito per i lavori effettuati nelle zone sismiche e nei territori delle Marche colpiti da alluvione, per l’aliminazione delle barriere architettoniche, per gli interventi su immobili Iacp e delle Onlus, allungamento a 10 anni del periodo per portare in detrazione il 110%, anzichè in 4 o 5 come avviene ora. Per le banche, possibilità di convertire i crediti acquistati in Btp a dieci anni, qualora abbiano esaurito lo spazio fiscale per le compensazioni.

Sono queste le principali novità introdotte nel corso dell’iter parlamentare al decreto legge sui crediti fiscali derivanti dal superbonus e dagli altri bonus edilizi. Con il voto di fiducia espresso oggi al Senato il provvedimento è stato convertito in legge. I voti a favore sono stati 94, quelli contrari 72, gli astenuti sono stati due. Ieri il decreto era stato licenziato dalla Camera. Per porre un freno all’aumento dei crediti legati ai bonus edilizi, ormai di difficile smaltimento, il decreto, approvato a metà febbraio dal Consiglio dei Ministri, ha vietato la possibilità di usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito per le spese sostenute per i nuovi interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, superbonus, facciate. Resta comunque la possibilità per il proprietario dell’immobile di usufruire direttamente della detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. Nello stesso decreto approvato dal Cdm sono state previste tuttavia alcune deroghe al divieto, come nel caso di lavori con il superbonus per i quali sia stata già presentata la Cila o, nel caso dei condomini, sia stata anche adottata la delibera assembleare. Le modifiche parlamentari hanno poi introdotto ulteriori deroghe al divieto.

Ancora da definire, invece, l’annunciato strumento finanziario, di natura privatistica, per sbloccare lo stock dei crediti incagliati (per un ammontare stimato tra 15 e 19 miliardi), fermo nei cassetti fiscali delle imprese esecutrici dei lavori e dei cittadini proprietari di immobili oggetto di interventi. A questa ‘piattaforma’ dovrebbero partecipare banche, istituti finanziari e grandi aziende pubbliche. Intanto, dopo la moral suasion esercitata dal Ministero dell’economia e delle finanze, diverse banche hanno ripreso ad acquistare i crediti, tra cui Unicredit e Bpm.

Di seguito le principali modifiche introdotte nel corso dell’esame parlamentare. Villette e case unifamiliari – Proroga al 30 settembre 2023 del superbonus edilizio al 110% nel caso in cui al 30 settembre dello scorso anno sia stato eseguito il 30% delle opere.

Edilizia libera – Per i lavori che non richiedono permessi o altri titoli abilitativi (ad esempio il cambio di caldaie) si potrà continuare ad usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito per le spese sostenute per interventi per i quali al 17 febbraio 2023 (data di entrata in vigore del decreto) non siano stati versati acconti, a fronte di un’autocertificazione da parte del cedente il credito e da parte del cessionario che attesti l’avvio dei lavori prima di quella data. Barriere architettoniche – è passato l’emendamento che deroga dallo stop allo sconto in fattura e cessione del credito le spese sostenute per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Aree sismiche – La cessione del credito o lo sconto in fattura per gli interventi relativi al superbonus continuano ad applicarsi per i lavori nelle aree classificate a rischio sismico alto o medio compresi in piani di recupero edilizio o di riqualificazione urbana, approvati dai consigli comunali prima del 17 febbraio e che concorrano al risparmio energetico e all’adeguamento antisismico dei fabbricati. Territori alluvionati delle Marche – Possono continuare a usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura gli interventi effettuati su immobili situati nelle Marche danneggiatii dalle alluvioni del 2022 e per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza. Iacp e Onlus – Resta la possibilità della cessione del credito o dello sconto in fattura anche per i lavori edilizi (diversi dal superbonus) effettuati su Iacp, edifici di Onlus e cooperative, a condizione che i componenti dei consigli di amministrazione non abbiano percepito compensi o indennità di carica. Varianti – Sono ammessi alla detrazione del 110% e possono utilizzare la cessione del credito o lo sconto in fattura i progetti di variante alla Cila anche se presentati dopo 17 febbraio. Compensazione crediti-Btp – Le banche, le assicurazioni e le istruzioni finanziarie che hanno esaurito la loro capienza fiscale potranno utilizzare crediti fiscali 2022 derivanti da bonus edilizi per acquistare Btp con scadenza almeno decennale. Potrà essere utilizzato per l’acquisto dei titoli un ammontare di crediti fino al 10% di quelli scontati annualmente. I Btp, di emissione ordinaria, potranno essere sottoscritti a partire dal 1 gennaio 2028. Norma ‘salva- crediti’ – Arriva la norma che ‘salva’ i crediti maturati nel 2022 e che il 31 marzo 2023 rischiavano di scadere per la mancata definizione del contratto di cessione con la banca e la relativa comunicazione dell’Agenzia delle Entrate. E’ stato infatti previsto che la comunicazione all’Agenzia delle Entrate della cessione del credito può essere effettuata anche se il contratto di cessione non sia stato concluso. Con un ‘comunicato-legge’ del Ministero dell’economia è stato quindi chiarito che, con riferimento alla comunicazione per la prima cessione del credito (spese sostenute nel 2022 e rate residue delle spese 2020 e 2021), il cui termine di trasmissione all’Agenzia delle entrate è il 31 marzo 2023, è possibile avvalersi dell’istituto della remissione in bonis anche se l’accordo di cessione a favore di banche e intermediari finanziari è stato concluso dopo tale data. Per accedere alla remissione in bonis è previsto il pagamento una tantum di 250 euro. Responsabilità in solido – I cessionari che acquistano da una banca i crediti derivanti da bonus edilizi sono esclusi dalla responsabilità solidale in caso di agevolazioni indebitamente percepite, se la banca ha rilasciato un atto di possesso della specifica documentazione sulle opere che attestano il credito. Detrazioni superbonus fino a dieci anni – In arrivo la possibilità, anche per i privati che hanno usufruito del superbonus senza cessione del credito o sconto in fattura, di spalmare in dieci anni il credito fiscale corrispondente, anziché in quattro o cinque anni. La norma è stata introdotta anche per consentire di usufruire a pieno dell’agevolazione fiscale a chi ha redditi più bassi e risulterebbe incapiente.

Ferdinando Tammetta sceglie il pistacchio per la sua colomba 2023

Ferdinando Tammetta sceglie il pistacchio per la sua colomba 2023




Ferdinando Tammetta sceglie il pistacchio per la sua colomba 2023 – askanews.it




















Roma, 5 apr. (askanews) – Dopo il successo ottenuto con il panettone natalizio, il maestro Ferdinando Tammetta ha fortemente voluto proporre per il periodo pasquale la sua colomba che, tradizionale e al cioccolato, quest’anno trova nel pistacchio il suo habitat naturale.

“Per la colomba – dichiara il maestro Tammetta – ho sempre scelto di proporre tipologie classiche e al cioccolato. Tranne alcune realizzazioni, come l’omega dello scorso anno incentrata su ingredienti salutistici, quest’anno, sulla scia di un panettone che ha avuto un grande riscontro da parte dei miei clienti, ho voluto realizzare quella al pistacchio che, dalle prime sfornate e soprattutto dopo i primi morsi sembra essere molto gustosa. Nel packaging quest’anno – continua il maestro – ho voluto inserire, come già per il panettone, i miei consigli per degustare il lievitato al meglio: dopo averlo tolto dalla confezione mettetelo vicino a una fonte di calore per qualche minuto, in modo che, scaldandolo leggermente, se ne esaltino la morbidezza e il profumo. Subito dopo togliete il pirottino nel quale è contenuto, adagiatelo su un piatto delle stesse dimensioni e tagliatelo con un coltello, rigorosamente a seghetto, in modo parallelo al piatto stesso con un movimento lento e profondo affinché le bolle d’aria dell’impasto non si schiaccino. Dopo una fetta ne mangerete subito un’altra, sia per la bontà, che per la leggerezza dell’impasto”. Le Colombe di Ferdinando Tammetta sono realizzate con prodotti di eccellenza, selezionati con attenzione e dedizione dal maestro stesso che, oltre ad essere depositario della ricetta originale tramandata dai genitori, durante questi anni l’ha arricchita attraverso la sua esperienza. Prevale ad esempio un aspetto molto importante, ovvero l’alta digeribilità del dolce che come tutti i lievitati è il fiore all’occhiello della sua produzione.

Sostenibilità agroalimentare, De Castro: non ignorare sforzi agricoltori

Sostenibilità agroalimentare, De Castro: non ignorare sforzi agricoltori




Sostenibilità agroalimentare, De Castro: non ignorare sforzi agricoltori – askanews.it




















Milano, 5 apr. (askanews) – “Le dichiarazioni da parte dell’esecutivo Ue, secondo cui studi di alcuni scienziati hanno concluso che il sistema di produzione alimentare in Europa non è più sostenibile, né da un punto di vista economico, né sociale, né ambientale, appaiono non solo infondate, ma anche contrastanti con quanto fatto dall’Unione negli ultimi anni in termini di sostenibilità”. Così Paolo De Castro commenta l’interrogazione urgente presentata a seguito del recente scambio di vedute tra gli eurodeputati e alcuni rappresentanti della Commissione europea sul nuovo regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi.

Nell’interrogazione, l’eurodeputato chiede se la Commissione sia d’accordo con questa affermazione e di spiegare su quali dati scientifici si è fatto riferimento durante la discussione. “Tali osservazioni sono in contraddizione con ripetute dichiarazioni del commissario all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski: in particolare – sottolinea De Castro – non più tardi di due anni fa Wojciechowski aveva accolto con favore l’accordo politico provvisorio sulla nuova Politica agricola comune (Pac), affermando che ‘la nuova Pac combina ambizioni più elevate in materia di ambiente, clima e benessere degli animali con una distribuzione più equa dei pagamenti, in particolare alle piccole e medie aziende agricole a conduzione familiare e ai giovani agricoltori”. “Per queste ragioni – conclude l’eurodeputato PD – pretendiamo che la Commissione chiarisca la propria posizione per quanto riguarda l’adeguatezza della Pac per conseguire sistemi alimentari sostenibili, tenendo in dovuta considerazione gli enormi passi in avanti fatti dai nostri agricoltori negli ultimi anni”.

Il Dl Superbonus è legge. Ecco tutto quello che prevede

Il Dl Superbonus è legge. Ecco tutto quello che prevede




Il Dl Superbonus è legge. Ecco tutto quello che prevede – askanews.it




















Roma, 5 apr. (askanews) – Con 94 voti a favore, 72 contrari e 2 astensioni il Senato ha approvato la fiducia posta dal governo sul decreto legge sui crediti relativi al superbonus e agli altri bonus edilizi. Il decreto, che è stato approvato ieri dalla Camera, è convertito in legge. Proroga al 30 settembre 2023 per il superbonus al 110% per i lavori effettuati su villette e case unifamiliari, possibilità di usufruire ancora dello sconto in fattura e della cessione del credito per i lavori effettuati nelle zone sismiche e nei territori delle Marche colpiti da alluvione, per l’aliminazione delle barriere architettoniche, per gli interventi su immobili Iacp e delle Onlus, allungamento a 10 anni del periodo per portare in detrazione il 110%, anzichè in 4 o 5 come avviene ora. Per le banche, possibilità di convertire i crediti acquistati in Btp a dieci anni, qualora abbiano esaurito lo spazio fiscale per le compensazioni.

Sono queste le principali novità introdotte nel corso dell’iter parlamentare al decreto legge sui crediti fiscali derivanti dal superbonus e dagli altri bonus edilizi. Con il voto di fiducia espresso oggi al Senato il provvedimento è stato convertito in legge. I voti a favore sono stati 94, quelli contrari 72, gli astenuti sono stati due. Ieri il decreto era stato licenziato dalla Camera. Per porre un freno all’aumento dei crediti legati ai bonus edilizi, ormai di difficile smaltimento, il decreto, approvato a metà febbraio dal Consiglio dei Ministri, ha vietato la possibilità di usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito per le spese sostenute per i nuovi interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, superbonus, facciate. Resta comunque la possibilità per il proprietario dell’immobile di usufruire direttamente della detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. Nello stesso decreto approvato dal Cdm sono state previste tuttavia alcune deroghe al divieto, come nel caso di lavori con il superbonus per i quali sia stata già presentata la Cila o, nel caso dei condomini, sia stata anche adottata la delibera assembleare. Le modifiche parlamentari hanno poi introdotto ulteriori deroghe al divieto.

Ancora da definire, invece, l’annunciato strumento finanziario, di natura privatistica, per sbloccare lo stock dei crediti incagliati (per un ammontare stimato tra 15 e 19 miliardi), fermo nei cassetti fiscali delle imprese esecutrici dei lavori e dei cittadini proprietari di immobili oggetto di interventi. A questa ‘piattaforma’ dovrebbero partecipare banche, istituti finanziari e grandi aziende pubbliche. Intanto, dopo la moral suasion esercitata dal Ministero dell’economia e delle finanze, diverse banche hanno ripreso ad acquistare i crediti, tra cui Unicredit e Bpm. Di seguito le principali modifiche introdotte nel corso dell’esame parlamentare.

Villette e case unifamiliari – Proroga al 30 settembre 2023 del superbonus edilizio al 110% nel caso in cui al 30 settembre dello scorso anno sia stato eseguito il 30% delle opere. Edilizia libera – Per i lavori che non richiedono permessi o altri titoli abilitativi (ad esempio il cambio di caldaie) si potrà continuare ad usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito per le spese sostenute per interventi per i quali al 17 febbraio 2023 (data di entrata in vigore del decreto) non siano stati versati acconti, a fronte di un’autocertificazione da parte del cedente il credito e da parte del cessionario che attesti l’avvio dei lavori prima di quella data.

Barriere architettoniche – è passato l’emendamento che deroga dallo stop allo sconto in fattura e cessione del credito le spese sostenute per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Aree sismiche – La cessione del credito o lo sconto in fattura per gli interventi relativi al superbonus continuano ad applicarsi per i lavori nelle aree classificate a rischio sismico alto o medio compresi in piani di recupero edilizio o di riqualificazione urbana, approvati dai consigli comunali prima del 17 febbraio e che concorrano al risparmio energetico e all’adeguamento antisismico dei fabbricati. Territori alluvionati delle Marche – Possono continuare a usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura gli interventi effettuati su immobili situati nelle Marche danneggiatii dalle alluvioni del 2022 e per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza. Iacp e Onlus – Resta la possibilità della cessione del credito o dello sconto in fattura anche per i lavori edilizi (diversi dal superbonus) effettuati su Iacp, edifici di Onlus e cooperative, a condizione che i componenti dei consigli di amministrazione non abbiano percepito compensi o indennità di carica. Varianti – Sono ammessi alla detrazione del 110% e possono utilizzare la cessione del credito o lo sconto in fattura i progetti di variante alla Cila anche se presentati dopo 17 febbraio. Compensazione crediti-Btp – Le banche, le assicurazioni e le istruzioni finanziarie che hanno esaurito la loro capienza fiscale potranno utilizzare crediti fiscali 2022 derivanti da bonus edilizi per acquistare Btp con scadenza almeno decennale. Potrà essere utilizzato per l’acquisto dei titoli un ammontare di crediti fino al 10% di quelli scontati annualmente. I Btp, di emissione ordinaria, potranno essere sottoscritti a partire dal 1 gennaio 2028 Norma ‘salva- crediti’ – Arriva la norma che ‘salva’ i crediti maturati nel 2022 e che il 31 marzo 2023 rischiavano di scadere per la mancata definizione del contratto di cessione con la banca e la relativa comunicazione dell’Agenzia delle Entrate. E’ stato infatti previsto che la comunicazione all’Agenzia delle Entrate della cessione del credito può essere effettuata anche se il contratto di cessione non sia stato concluso. Con un ‘comunicato-legge’ del Ministero dell’economia è stato quindi chiarito che, con riferimento alla comunicazione per la prima cessione del credito (spese sostenute nel 2022 e rate residue delle spese 2020 e 2021), il cui termine di trasmissione all’Agenzia delle entrate è il 31 marzo 2023, è possibile avvalersi dell’istituto della remissione in bonis anche se l’accordo di cessione a favore di banche e intermediari finanziari è stato concluso dopo tale data. Per accedere alla remissione in bonis è previsto il pagamento una tantum di 250 euro. Responsabilità in solido – I cessionari che acquistano da una banca i crediti derivanti da bonus edilizi sono esclusi dalla responsabilità solidale in caso di agevolazioni indebitamente percepite, se la banca ha rilasciato un atto di possesso della specifica documentazione sulle opere che attestano il credito. Detrazioni superbonus fino a dieci anni – In arrivo la possibilità, anche per i privati che hanno usufruito del superbonus senza cessione del credito o sconto in fattura, di spalmare in dieci anni il credito fiscale corrispondente, anziché in quattro o cinque anni. La norma è stata introdotta anche per consentire di usufruire a pieno dell’agevolazione fiscale a chi ha redditi più bassi e risulterebbe incapiente.

Abruzzo, Marsilio con Zangrillo e Bernini inaugurazione polo Sna

Abruzzo, Marsilio con Zangrillo e Bernini inaugurazione polo Sna




Abruzzo, Marsilio con Zangrillo e Bernini inaugurazione polo Sna – askanews.it



















L’Aquila, 5 apr. (askanews) – “Oggi è una Giornata speciale per L’Aquila. Il pensiero va alle vittime del terremoto con un occhio attento a quelle che sono le prospettive future di questa città. Il modo miglior per onorare le vittime, in ricordo di quella tragedia che colpì gli aquilani e tutti coloro che subirono le conseguenze del terremoto. E’ una giornata in cui si rinsalda il rapporto tra la Pubblica amministrazione e il territorio e si ribadisce la necessità della formazione con l’inaugurazione del polo formativo SNA. dell’Aquila”. Lo ha detto il presidente della giunta regionale Marco Marsilio, partecipando all’inaugurazione del nuovo polo formativo territoriale Sna (Scuola nazionale della pubblica amministrazione) che avrà sede all’Aquila, in collaborazione con l’Università, insieme al ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo e al ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.

“Anche l’apertura della Scuola nazionale dei Vigili del fuoco all’Aquila – ha aggiunto Marsilio – è tra le nostre priorità e farà dell’Aquila un centro propulsivo strategico, un vero e proprio centro di formazione. Credo che questa sia la strada giusta.Inoltre, c’è grande attenzione, non usuale, dell’attuale governo verso la città dell’Aquila, dimostrata con i fatti, anche con l’approvazione del Decreto legge, grazie al quale abbiamo potuto inserire la stabilizzazione dei precari impegnati nel processo di ricostruzione, con centinaia di posti di lavoro messi in sicurezza. E’della scorsa settimana, inoltre, la notizia dello stanziamento di 50 milioni di euro, deliberato nella seduta del CIPESS e destinato a interventi per l’edilizia scolastica nel Comune dell’Aquila e altri centri colpiti dal terremoto del 2009. Si tratta di un’ulteriore prova degli impegni che il governo sta mantenendo nei confronti di territori, alle prese con importanti processi di rinascita e la presenza, tra poche ore, della presidente del Consiglio Meloni, del presidente del Senato e del ministro Locatelli è la dimostrazione che ci sono tutte le condizioni per dare una accelerata e una chiusura definitiva di questo processo di rinascita e sviluppo”.

Santanchè: il numeri del Vinitaly dimostrano l’importanza delle fiere per il turismo

Santanchè: il numeri del Vinitaly dimostrano l’importanza delle fiere per il turismo




Santanchè: il numeri del Vinitaly dimostrano l’importanza delle fiere per il turismo – askanews.it




















Milano, 5 apr. (askanews) – “Gli importanti numeri registrati dalla fiera del Vinitaly testimoniano quanto le fiere siano un traino importante per il turismo e per raccontare le eccellenze italiane nel mondo. Una preziosa vetrina per promuovere la Nazione, oltre ad esser uno strumento strategico per destagionalizzare i flussi turistici”. Lo ha affermato la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, commentando gli ottimi numeri della 55esima edizione di Vinitaly che si è conclusa oggi, 5 aprile, a Veronafiere.