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Tag: Sanremo 2023

Atletica, alla Maratona di New York 2.300 italiani al via

Atletica, alla Maratona di New York 2.300 italiani al viaRoma, 4 nov. (askanews) – New York si prepara ad accogliere i runner che quest’anno prenderanno parte alla 52esima edizione della New York Marathon, la più celebre e da sempre la più amata dagli italiani. Quest’anno gli italiani iscritti sono 2.368, in leggera crescita rispetto al 2022 quando erano stati 2.222. Tanti, tantissimi runner se si pensa che sono molti di più di quanti normalmente si iscrivono alla maggior parte delle maratone italiane. Ma non tanti quanti erano i nostri connazionali presenti negli ultimi 20 anni, prima che la crisi e il Covid ne riducessero le richieste.

Come di consueto quello della Grande Mela si conferma un evento che supera i confini dello sport e conta più di 50 mila partecipanti. Start dal ponte di Verrazzano, che collega Staten Island e Brooklyn, e arrivo nella splendida cornice del Central Park a Manhattan dopo aver toccato anche Queens e Bronx attraversando i cinque distretti della città. Il via alle 14.40 (ora italiana) per la gara élite femminile, con gli uomini e il primo gruppo di partenza alle 15.05. Quattro atleti si presentano con un personale inferiore a 2h06 nel cast guidato dagli etiopi Tamirat Tola, campione mondiale nel 2022 che viene da un ritiro alla rassegna iridata di Budapest dopo aver lottato per le medaglie, e Shura Kitata, già due volte secondo a New York (2018 e 2022). Tra i più accreditati anche l’olandese argento a cinque cerchi Abdi Nageeye e il canadese Cam Levins, oltre all’israeliano Maru Teferi, vicecampione del mondo, e al keniano Albert Korir che si è aggiudicato il successo due anni fa nella Grande Mela.

Al femminile è annunciata una sfida stellare: dall’ex primatista mondiale Brigid Kosgei (2h14:04) alla campionessa olimpica Peres Jepchirchir (2h17:16), dall’altra keniana Hellen Obiri che ha trionfato in primavera a Boston (2h21:38) fino all’etiope Letesenbet Gidey, miglior debuttante della storia con 2h16:49 a Valencia l’anno scorso, senza dimenticare la keniana Sharon Lokedi, vincitrice nell’ultima edizione. Tra i top runners l’italiano Iliass Aouani, da quest’anno recordman nazionale con il tempo di 2h07:16 stabilito a Barcellona nel mese di marzo. È la quarta uscita nei 42,195 chilometri del 28enne milanese che proprio sulle strade del capoluogo lombardo, nella passata stagione, aveva realizzato il miglior esordio di sempre per un azzurro con 2h08:34 prima di chiudere diciannovesimo, frenato dai crampi, agli Europei di Monaco.

Inflazione, Urso:buoni dati ottobre,anche grazie a carrello tricolore

Inflazione, Urso:buoni dati ottobre,anche grazie a carrello tricoloreRoma, 4 nov. (askanews) – Sono ‘buoni’ gli ultimi risultati dell’inflazione in Italia con una evidente frenata che prende spunto anche dalla recente iniziativa del ‘carrello tricolore’ con la quale il Governo ha concordato con numerose associazioni di categoria, un paniere di prodotti a prezzo controllato. E’ l’opinione del ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che, intervistatoi dal Tgcom24 di Mediaset ha riepilogato i dati di tale miglioramento.

“Per quanto riguarda l’inflazione – ha detto Urso – i dati sono buoni perchè a ottobre l’inflazione italiana ha avuto una frenata significativa rispetto ai mesi precedenti ed era già in diminuzione. Nell’ottobre dello scorso anno, quando abbiamo ereditato il Governo, era oltre dodici punti, oggi è 1,8%. La frenata è dovuta a diversi fattori, tra loro concomitanti. Quel che resta comunque è un dato certo: l’inflazione in Italia oggi per la prima volta è sotto la media dell’Eurozona e sotto il tasso d’inflazione che hanno gli altri grandi Paesi europei, cioè la Germania, la Francia e la Spagna. L’Italia va meglio degli altri. Questo per una serie di fattori concomitanti, tra l’altro per il carrello tricolore che abbiamo realizzato in un patto sociale e produttivo ampio con 35 associazioni di categoria e che è scattato il primo di ottobre fino al 31 dicembre”. Si tratta, ha ricordato il ministro, di “un carrello di prodotti di qualità con un paniere di prodotti alimentari e altri prodotti di massa. Questo ha contribuito perchè il carrello della spesa è sceso rispetto a settembre di circa un quarto rispetto al tasso d’inflazione. E’ ancora alto, per questo noi rafforziamo gli sforzi affincheè il cittadino possa davvero avere una riduzione significativa del tasso d’inflazione anche e non solo grazie al carrello tricolore e quindi rilanciare i consumi”.

Il tutto, ha ricordato Urso, avviene in uno scenario di “incertezza dei mercati che è evidente a tutti, anche perchè si sta combattendo una guerra, Israele, Gaza, l’area del Medio Oriente che può avere delle influenze, ovviamente, ove altri attori fossero coinvolti. Per il momento ciò non sta accadendo: cautela, prudenza, responsabilità, queste le linee su cui si muove il Governo”

Allergie, vaccino svolta nelle cure ma “chimera” per 6 mln italiani

Allergie, vaccino svolta nelle cure ma “chimera” per 6 mln italianiRoma, 4 nov. (askanews) – E’ una rivoluzione mancata, quella dei vaccini per le allergie in Italia. Le linee guida internazionali raccomandano l’immunoterapia allergene specifica (ITS) come la migliore terapia in grado di cambiare il decorso naturale delle allergie respiratorie e di quelle alle punture d’insetto. Ma se sono 6 milioni, pari alla metà dei pazienti allergici, quelli candidabili all’uso dei vaccini, solo il 2% ne fa attualmente uso. Una situazione paradossale, dovuta alla mancanza di rimborsabilità, di un’adeguata rete di assistenza allergologica sul territorio e alla scarsa informazione. A lanciare l’allerta sono stati gli esperti della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC), riuniti a Bologna per il loro XXXV Congresso Nazionale.

La diffusione delle allergie è in continuo aumento. Secondo l’OMS sono circa 350 milioni le persone al mondo che soffrono di allergie respiratorie, malattie che influenzano pesantemente la qualità di vita delle persone, con gravi implicazioni sociali ed economiche. Sono più di 1.000 nel mondo i morti al giorno per asma, circa 300 all’anno in Italia, molti dei quali evitabili se i pazienti fossero trattati la maniera efficace. La previsione è che entro il 2050 quasi la metà della popolazione soffrirà di qualche forma di allergia, complici il cambiamento climatico e l’inquinamento. Nel nostro Paese circa il 10% dei bambini al di sotto dei 14 anni soffre di asma e l’80% di questi sono allergici. In Italia, i costi diretti dell’asma rappresentano 1-2% della spesa sanitaria, mentre quelli indiretti, nei casi più gravi, costituiscono oltre il 50% dei costi complessivi. Rinite e asma vengono solitamente trattate con terapie sintomatiche quali farmaci antistaminici e corticosteroidi inalatori, ma oltre a questa opportunità vi è anche una terapia di cui si parla ancora troppo poco: l’immunoterapia allergene specifica, ovvero il vaccino. «Si tratta di una terapia desensibilizzante che può davvero cambiare il decorso della malattia, sia nei pazienti con allergie respiratorie che in quelli allergici alle punture degli imenotteri, come vespe e calabroni» – spiega Mario Di Gioacchino, Presidente SIAAIC – consiste in dosi progressivamente crescenti dell’allergene verso cui il paziente è sensibilizzato. In tal modo – prosegue l’esperto – si sviluppa una attiva tolleranza immunitaria, con produzione di anticorpi protettivi verso lo stesso allergene, inducendo così una tolleranza alla sua riesposizione”.

L’AIT mantiene la propria efficacia per molti anni dopo la sospensione del trattamento che dure 3-4 anni. La somministrazione può essere fatta per iniezione sottocutanea o per via sublinguale, durante tutto l’anno o con schemi terapeutici stagionali che devono essere messi a punto dallo specialista allergologo-immunologo. «Sono ormai moltissimi gli studi scientifici che dimostrano l’efficacia e la sicurezza del trattamento: gli effetti collaterali sono poco frequenti e limitati a prurito e fastidio al cavo orale, in caso di somministrazione sublinguale, ed eritema e gonfiore al braccio, in caso di iniezione». A limitare l’impiego dei vaccini in Italia sono molteplici ragioni. “Certamente il problema dei costi, nelle Regioni nelle quali questo trattamento è a totale carico dei pazienti, con una spesa annua di circa 500-600 euro, rappresenta una forte limitazione – dichiara Di Gioacchino – in Italia esiste una situazione a macchia di leopardo, a causa della mancanza di una legislazione che regoli la rimborsabilità dell’AIT in modo uniforme. La decisione se erogare e in che misura i vaccini, dipende soltanto dalle singole Regioni con una inaccettabile difformità di trattamento di una malattia cronica, la cui cura dovrebbe essere inserita nei LEA”. A pesare è poi la scarsa conoscenza delle malattie allergiche,come dimostrano i risultati di una recente indagine, condotta tra maggio e luglio, su un campione di oltre mille italiani con più di 18 anni. Dai dati emerge che il 20% dichiara di soffrire di allegrie respiratorie ma solo il 22% degli intervistati riconosce nell’allergologo lo specialista di riferimento a cui rivolgersi in caso di bisogno. Per quanto riguarda le allergie respiratorie, il 53% del campione ritiene di essere poco o per nulla informato e perfino chi soffre di questo problema dichiara di affidarsi per lo più al passaparola con amici e parenti. A trascurare l’importanza dell’allergologo non sono solo i pazienti, ma anche il Servizio Sanitario Nazionale. Sebbene le malattie allergiche colpiscano ormai il 20% della popolazione e siano in continuo aumento, determinando un grande carico assistenziale, «l’assistenza allergologica è fortemente ridimensionata ovunque a differenza di quanto previsto per numerose altre discipline a minore impatto epidemiologico e assistenziale», sottolinea Mario Di Gioacchino. «La mancata definizione di un modello assistenziale significa banalizzare le patologie allergologiche, e non riconoscerne l’impatto economico e sociale sottovalutando la figura dello specialista che deve essere prevista espressamente nelle case della comunità, a garanzia di un’assistenza di qualità”.

Marche, bilancio positivo per progetto “Territori forti e fluidi”

Marche, bilancio positivo per progetto “Territori forti e fluidi”Roma, 4 nov. (askanews) – “La montagna e i nostri paesi, nonostante la ricostruzione post terremoto e le difficoltà che stiamo affrontando, possono continuare ad offrire molto ai nostri visitatori. Abbiamo scommesso sulla bellezza dei paesaggi, sui manufatti artigianali, sulla bontà delle produzioni tipiche e soprattutto sull’autenticità delle persone. Chi ha partecipato ai nostri eventi ha colto perfettamente ciò che ci ha motivato ed ha apprezzato le nostre proposte. Per loro ora sarà ancora più bello poter ritornare”. Lo ha detto il sindaco di Ussita Silvia Bernardini, nella conferenza stampa finale del progetto ‘Territori Forti e fluidi. Giornate itineranti per scoprire e vivere il territorio’

Ussita, comune capofila, insieme a Castelsantangelo sul Nera, Serrapetrona, Valfornace e Visso ha organizzato un ricco programma fatto di passeggiate narrate alla scoperta di bellezze artistiche, storia e tradizioni del passato; escursioni; musica in scenari mozzafiato; performance artistiche; degustazioni; laboratori e spettacoli per i più piccoli. “Ora dobbiamo continuare a lavorare e dobbiamo continuare ad avere l’appoggio della Regione e di Atim. Un ringraziamento speciale a tutte le persone che hanno lavorato al progetto senza risparmiarsi: dagli uffici comunali ai volontari delle cinque Pro Loco. Grazie a chi ci ha voluto credere”, ha concluso Bernardini.

Il progetto è stato una risposta al Bando indetto da Atim Marche, Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche, per la realizzazione di eventi promozionali e di valorizzazione a fini turistici nei comuni del cratere del sisma.

Premierato, Amato: riduce capo dello Stato a palloncino sgonfiato

Premierato, Amato: riduce capo dello Stato a palloncino sgonfiatoRoma, 4 nov. (askanews) – “Questa riforma costituzionale cambia radicalmente il nostro sistema di governo fondato sul Parlamento. Tecnicamente è un vero sconvolgimento che ha l’effetto di indebolire le Camere e di prosciugare il capo dello Stato nella sua figura di garanzia”. A bocciare l’ipotesi di riforma costituzionale per istituire il premierato, licenziata ieri dal Consiglio dei ministri, è il presidente emerito della Corte costituzionale, Giuliano Amato.

“È uno sconvolgimento – spiega, intervistato da Repubblica – proprio in termini tecnici. Il nostro sistema di governo è fondato sul Parlamento come interprete primo della sovranità popolare e quindi fonte di legittimazione degli altri organi costituzionali, dal governo alla presidenza della Repubblica e in parte alla stessa Corte Costituzionale. Quindi introdurre per uno di questi organi una diretta legittimazione popolare significa squilibrare un’architettura che è fondata tutta sul Parlamento”. A giudizio dell’ex presidente del Consiglio ed ex presidente dela Consulta “chiunque abbia un minimo di cognizione della politica non può ignorare il punto centrale: una istituzione che deriva la sua legittimazione dal Parlamento messa a confronto con un’altra istituzione legittimata dal corpo elettorale è paragonabile a un palloncino sgonfiato. Questa riforma va a minare proprio l’autorevolezza di cui ha finora goduto il presidente della Repubblica in quella funzione di garanzia che esercita attraverso atti formali e atti informali. ‘Un magistrato di persuasione e influenza’, lo definì il costituente Meuccio Ruini: i tre quarti del suo lavoro consistono nei discorsi, nelle lettere, negli interventi pubblici che rientrano nel cosiddetto potere di esternazione. Un ruolo fondamentale per la vita democratica del Paese che nella storia della Repubblica – sottolinea ancora Amato – è andato crescendo man mano che le forze politiche hanno manifestato debolezza e litigiosità”.

4 novembre, Mattarella: la Repubblica è grata alle Forze armate

4 novembre, Mattarella: la Repubblica è grata alle Forze armateRoma, 4 nov. (askanews) – “Nella data odierna celebriamo la Festa dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate, espressione del popolo che volle, col plebiscito, l’Italia unita. La storia delle Forze Armate si intreccia indissolubilmente con la volontà del popolo italiano”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al ministro della Difesa, Guido Crosetto, in occasione del 4 novembre.

“L’Italia – ha ricordato il capo dello Stato – poté contare, all’inizio della costruzione dello Stato unitario, sull’intervento dei militari dei vari Stati della penisola, opera continuata poi, durante la Prima guerra mondiale, nella lotta per l’integrità del Paese, simboleggiata dalla resistenza sul Piave. Infine, quando, dopo l’8 settembre 1943, la indipendenza del Paese fu a rischio, furono le Forze Armate e il popolo italiano, uniti nella Guerra di Liberazione, a permettere il riscatto della Patria”. “‘Esercito Italiano, la Marina Militare, l’Aeronautica Militare, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza – ha proseguito – sorreggono la salvaguardia delle nostre libere istituzioni e la vocazione dell’Italia a vivere in pace, offrendo una risposta di concordia e affidabilità nella difesa dei diritti di ogni cittadino. È un sentimento che si esprime e si moltiplica con il contributo di valore che le Forze Armate forniscono alle missioni delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e della Nato, mettendo a disposizione, su mandato del Parlamento e del Governo, la competenza e la dedizione dei militari italiani”.

A giudizio di Mattarella “il contesto internazionale nel quale la Repubblica dispiega la sua azione rende più che mai prezioso il loro apporto. Alla base dell’impegno degli appartenenti alle Forze Armate è il giuramento prestato alla bandiera, alla Repubblica e ai principi della Costituzione, per adempiere con disciplina ed onore alle funzioni pubbliche affidate a ciascuno. Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della Difesa, il vostro lavoro quotidiano è essenziale per l’avvenire sicuro e pacifico della nostra comunità e della più ampia comunità internazionale. La Repubblica vi è grata. A tutti voi e alle vostre famiglie rivolgo un caloroso saluto. Viva le Forze Armate, viva l’Italia!”, ha concluso il presidente della Repubblica.

4 novembre, Meloni: la Nazione torni a credere in se stessa

4 novembre, Meloni: la Nazione torni a credere in se stessaRoma, 4 nov. (askanews) – “In occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, rendiamo onore al coraggio di chi ha sacrificato la sua vita per difendere la nostra Patria. A loro la nostra profonda gratitudine e l’impegno affinché la nostra Nazione torni a credere in se stessa e a guardare in alto. Viva l’Italia!”. Così sui suoi canali social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha celebrato il 4 novembre, accompagnando il post con una immagine delle Frecce tricolori in volo.

Maltempo, Protezione Civile: allerta rossa su parte del Veneto

Maltempo, Protezione Civile: allerta rossa su parte del VenetoMilano, 4 nov. (askanews) – Sulla base dei fenomeni meteorologici previsti e in atto, la Protezione Civile ha valutato per la giornata di sabato 4 novembre, l’allerta rossa per rischio idraulico su parte del Veneto. Allerta arancione su parte gran parte del Veneto e Lombardia, su parte di Liguria, Emilia-Romagna e allerta gialla su parte di Toscana, Emilia-Romagna Veneto, Liguria e Lombardia, Sardegna, Puglia, Basilicata e sulla provincia autonoma di Trento, Campania, Calabria e Sicilia.

Riguardo le previsioni meteo, persisterà sulle regioni meridionali del versante tirrenico, ancora per stanotte, la fase di maltempo dovuta al passaggio di una perturbazione atlantica, in esaurimento nel corso della mattinata. Lo rende noto la Protezione Civile. Dal pomeriggio una nuova perturbazione raggiungerà il nostro Paese determinando, ancora una volta, precipitazioni diffuse su parte delle regioni settentrionali e sull’alta Toscana. I venti torneranno ad essere intensi dai quadranti meridionali, iniziando dalle aree appenniniche settentrionali. E’ previsto il persistere di precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Campania, Basilicata, specie settori tirrenici, e Calabria, specie settori tirrenici centro-settentrionali. Previsti venti da forti a burrasca dai quadranti occidentali su Campania, Basilicata e Calabria, con rinforzi di burrasca forte sulle aree appenniniche. Attenzione alle mareggiate lungo le coste esposte.

Dal pomeriggio di sabato 4 novembre, si prevedono precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Liguria, Emilia-Romagna e Toscana; inoltre, dal pomeriggio di domani, sabato 4 novembre, si prevedono venti da forti a burrasca sud-occidentali su Liguria, Emilia-Romagna e Toscana, con ulteriori rinforzi di burrasca forte o tempesta, dalla sera, sulle aree appenniniche. Previste estese mareggiate lungo le coste esposte. I fenomeni temporaleschi saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

Maltempo, 100 mln a imprese da Farnesina e agenzie commercio estero

Maltempo, 100 mln a imprese da Farnesina e agenzie commercio esteroMilano, 3 nov. (askanews) – Il Vice Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha avuto questa sera incontri e contatti telefonici con i vertici di Cdp, Ice, Simest, Sace per predisporre un rapido intervento a favore delle aziende nelle aree colpite dal maltempo in Toscana.

Lunedì 6 novembre alle ore 10.30 il ministro Tajani incontrerà presso il Comune di Prato le autorità regionali, i Sindaci e gli esponenti del mondo imprenditoriale. “Il Governo è vicino alle popolazioni colpite e alle imprese danneggiate dalle alluvioni. Sarò a Prato per esprimere profondo cordoglio alle famiglie delle vittime e massima solidarietà ai rappresentanti delle zone alluvionate”, ha dichiarato Tajani, che, nell’occasione, annuncerà l’impegno straordinario del Sistema Italia della Promozione al fianco delle aziende danneggiate dal maltempo.

La Farnesina e le agenzie per il commercio estero stanno predisponendo: la rapida attivazione con un provvedimento di urgenza di un fondo Simest non inferiore a 100 milioni di euro per far fronte ai danni subiti dalle aziende e per il ristoro dei danni alla produzione destinata a soddisfare ordini internazionali; immediata attivazione di uno sportello informativo presso il Maeci mediante l’indirizzo e-mail dedicato export.emergenza2023@esteri.it; moratoria per la restituzione delle rate delle garanzie Sace; moratoria per la restituzione delle rate dei finanziamenti in essere con la Simest; attivazione di un canale di agevolazione presso l’Ice per la partecipazione a fiere internazionali per le aziende colpite dall’alluvione.

Salvini: con premierato e autonomia avremo paese più moderno

Salvini: con premierato e autonomia avremo paese più modernoRoma, 3 nov. (askanews) – Il premierato è una scelta giusta perché significa “dare più importanza al voto dei cittadini”. Lo ha detto Matteo Salvini in una intervista al Tg5.

“E’ giusto dare più importanza al voto dei cittadini. Potranno eleggere un presidente del Consiglio, una squadra, un programma, una maggioranza… E se qualcuno cambia idea si torna a votare”. In questo modo “avremo un paese più serio”. Al tempo stesso, ha aggiunto, “se facciamo l’autonomia – governo centrale più forte con più poteri alle regioni – saremo finalmente un paese più moderno”.