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Tag: Sanremo 2023

In Alto Adige rinasce il “Mercato della Terra” di Slow Food

In Alto Adige rinasce il “Mercato della Terra” di Slow FoodMilano, 2 nov. (askanews) – A quattro anni di distanza dall’inaugurazione, rinasce il mercato altoatesino targato Slow Food: si chiama “Mercato della Terra dell’Alto Adige Südtirol Agitu Ideo Gudeta” ed è l’erede del “Mercato della Terra” di Bolzano lanciato nel 2019. L’appuntamento per il taglio del nastro è in piazza della Rena a Merano sabato 4 novembre alle 10, alla presenza della presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini. Il mercato verrà poi replicato ogni primo sabato del mese (gennaio escluso), ruotando in diverse località: oltre a Merano, toccherà anche Bolzano, presso la giardineria Schullian, e Campo Tures, al Centro Tubris, dove già da tempo ogni giovedì viene organizzato un piccolo mercato con un gruppo di contadine della valle Aurina.

“Il mercato rinasce con lo stesso spirito con cui era stato fondato, ma con l’ingresso di alcuni nuovi produttori e soprattutto nel segno di Agitu, a cui il progetto è intitolato” spiega Angelo Carrillo, fiduciario della Condotta Slow Food Alto Adige Südtirol, ricordando che “nel 2019, il Mercato della Terra di Bolzano era nato grazie a lei per dare alla città e ai contadini altoatesini legati a Slow Food un luogo dove incontrarsi e conoscersi”. Inaugurato in concomitanza con i mercatini di Natale del 2019, l’esperienza bolzanina durò pochi mesi: prima la pandemia di Covid e poi, a dicembre 2020, la morte della pastora e imprenditrice etiope causarono lo stop a quell’esperienza. Agitu, che in Etiopia aveva combattuto e denunciato il “land grabbing”, si era stabilita in Trentino dove aveva iniziato una nuova vita, producendo formaggi naturali a latte crudo e dedicandosi al recupero di una razza autoctona, la capra pezzata mòchena, entrando così in contatto con Slow Food. In totale, gli espositori coinvolti sono una quindicina, tra cui Rahma Tesfa Ahmed, una cuoca etiope che preparerà piatti della tradizione culinaria del suo Paese, a cominciare dal teff, cereale alla base della dieta alimentare nel Corno d’Africa. Alle bancarelle sarà possibile acquistare il “graukäse” Presidio Slow Food, cioccolata, grappa e birra derivate dal lupino di Anterivo Presidio Slow Food, la carne della pecora Villnösser Brillenschaf Presidio Slow Food, la pera Pala (inclusa sull’Arca del Gusto Slow Food), e poi ortaggi, miele, vino, formaggi ovini, prodotti derivati dalla canapa coltivata in alta val Venosta e di artigianato. Non mancheranno particolarità, come formaggi locali a pasta filata o condimenti fermentati come shoyu e miso a base di cereali e legumi mediterranei.

Dopo l’inaugurazione del 4 novembre, a cui prenderanno parte come ospiti anche un produttore trentino del Presidio Slow Food della razza grigio alpina e una rappresentanza del Mercato della Terra – Terre alte degli Altipiani Cimbri, con l’avvicinarsi del Natale il mercato si sdoppia per alcuni appuntamenti speciali: dal 7 al 9 e dal 14 al 16 dicembre verrà organizzato presso lo Spazio Alma 9 a Bolzano. Foto di Matteo Croppo

IntesaSp, indagine Antitrust su trasferimento correntisti Isybank

IntesaSp, indagine Antitrust su trasferimento correntisti IsybankRoma, 2 nov. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha annunciato di aver avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Intesa Sanpaolo S.p.A. e di Isybank S.p.A., la banca digitale del gruppo Intesa Sanpaolo, con riferimento alla cessione di diverse centinaia di migliaia di correntisti da Intesa Sanpaolo a Isybank.

Con un comunicato, l’autorità riferisce che sono pervenute circa 2.000 segnalazioni relative al piano di cessione che prevede il trasferimento di clienti che Intesa Sanpaolo definisce, nella comunicazione a loro inviata, come “prevalentemente digitali”, ossia i clienti che “hanno familiarità con i servizi e i canali digitali, nonché i clienti consumatori che, in ogni caso, fanno un utilizzo nullo o limitato della filiale”. Nello stesso documento, prosegue l’Antitrust, ai clienti è stata data la mera facoltà di dichiararsi “non prevalentemente digitali”. Sotto la lente sono finite le modalità con cui le due società hanno comunicato e realizzato il trasferimento.

Secondo l’Autorità la comunicazione inviata ai correntisti coinvolti nel trasferimento “appare ambigua e diffusa con modalità che non sembrano coerenti con l’importanza della questione trattata. I consumatori hanno lamentato che la comunicazione è stata recapitata nell’internet banking o nell’app di Intesa Sanpaolo senza alcuna particolare evidenza e in un periodo dell’anno in gran parte coincidente con le ferie estive. Pertanto, i correntisti non avrebbero avuto piena contezza del trasferimento del proprio conto presso un altro operatore e anzi spesso ne sono venuti a conoscenza soltanto dopo la data ultima fissata da Intesa Sanpaolo per poter esprimere il proprio diniego al passaggio. La stessa facoltà di opporsi al trasferimento risulta non esser stata indicata con sufficiente chiarezza”. Inoltre, il passaggio al nuovo operatore bancario comporterebbe importanti modifiche delle condizioni contrattuali in essere con Intesa Sanpaolo e delle modalità di fruizione del servizio: non ci saranno sportelli fisici cui rivolgersi, essendo un operatore completamente digitale con cui si potrà interagire soltanto attraverso smartphone e non anche tramite browser del proprio personal computer come invece avveniva con Intesa Sanpaolo; mancheranno alcune funzionalità e servizi (ad esempio, le cosiddette carte virtuali) presenti in Intesa Sanpaolo e assenti in Isybank. Secondo l’Autorità ciò comporterebbe, almeno per alcuni correntisti, un aumento dei costi di tenuta del conto.

La metamemoria che unisce noi e l’arte: ecco Flashback 2023

La metamemoria che unisce noi e l’arte: ecco Flashback 2023Torino, 2 nov. (askanews) – Un’arte senza limiti di spazio e di tempo, è questo il senso di Flashback Art Fair, che a Torino presenta la propria undicesima edizione: all’insegna del dialogo tra l’antico e il contemporaneo che ha anche lo scopo di fare riflettere sul valore delle opere nel momento in cui danno qualcosa alla nostra vita. Partendo in questo caso, come ci ha spiegato Ginevra Pucci della direzione di Flashback, da concetti scientifici. “Questa edizione – ha detto ad askanews – è dedicata alla metmemoria. La metamemoria nelle neuroscienze è la consapevolezza della nostra memoria, cioè l’essere consapevoli di incamerare dei dati, di percepire delle emozioni e poi essere in grado, avendo questa consapevolezza, di riutilizzarli nel nostro quotidiano”.

Nelle sale di corso Lanza, sede di Flashback Habitat e location della fiera per il secondo anno, si incontrano opere che coprono molti secoli, dei caravaggeschi al Settecento veneziano di Canaletto, per arrivare a dei magnifici Savinio e al sempre illuminante Giulio Paolini. Insieme in un equilibrio che è certamente eclettico, ma anche ricco di suggestioni interessanti. “Per me la cosa importante – ha aggiunto Ginevra Pucci – è che si capisca che attraverso l’arte, attraverso una fiera, attraverso la cultura vengono lanciati degli spunti che però ci servono nella quotidianità e nel nostro contemporaneo”.

Tra i progetti che arricchiscono la fiera c’è anche un’opera corale dedicata al brefotrofio di Torino, che era stato ospitato proprio nelle sale che oggi sono occupate da Flashback. Un viaggio dentro le vite delle persone, dei bambini che lì hanno vissuto un pezzo della loro esistenza, dentro sentimenti che sono universali. A curarla il direttore artistico di Flashback Habitat, Alessandro Bulgini. “Ho deciso di cogliere l’energia vitale di questa storia incredibile – ci ha detto l’artista – e metterla sullo stesso piano dell’arte, della storia dell’arte, perché trovo che entrambi possano essere d’aiuto e di conforto. La storia umana, quella forse più intrisa di perché, messa sullo stesso piano di Canaletto, Tiepolo, Hayez, eccetera, perché sempre di uomini si parla”.

Con questa volontà di riallacciare le relazioni tra le persone e di sottolineare quanto le arti possono fare in questo senso, Flashback è aperta al pubblico dal 2 al 5 novembre.

Tennis, Sinner vince alle 2.36 di notte e va agli ottavi a Parigi

Tennis, Sinner vince alle 2.36 di notte e va agli ottavi a ParigiRoma, 2 nov. (askanews) – Jannik Sinner vola agli ottavi al “Rolex Paris Masters”, ultimo ATP Masters 1000 stagionale che si sta disputando sul veloce indoor del Palais Omnisport di Parigi-Bercy. Il 22enne di Sesto Pusteria, n.4 del ranking e del seeding, reduce dal quarto titolo stagionale conquistato a Vienna ha superato in rimonta lo statunitense Mackenzie McDonald, n.42 ATP, sconfitto 6-7, 7-5, 6-1 al termine di un match che si è chiuso alle 2.36 di mattina. Il match è cominciato ben oltre la mezzanotte a causa della folle programmazione di Bercy (6 match sul Centrale) e un paio di maratone precedenti. Sinner tornerà in campo tra poche ore (quarto incontro dalle 11) per affrontare Alex De Minaur, 13 del mondo, con cui ha vinto tutti e cinque i precedenti.

Lufthansa, utili III trimestre +47% con “estate da record”

Lufthansa, utili III trimestre +47% con “estate da record”Roma, 2 nov. (askanews) – Fatturato in crescita del 18% per Lufthansa nei primi nove mesi dell’anno, a 26,68 miliardi di euro e utili netti quadruplicati a 1,6 miliardi mentre il vettore tedesco parla di una “estate da record” e si attende un proseguimento della forte domanda per il trasporto aereo.

Con un comunicato, Lufthansa riporta di aver registrato 38 milioni di viaggiatori solo tra luglio e settembre e di una ulteriore crescita di fatturato dell’8% a 10,3 miliardi di euro. L’utile netto del terzo trimestre è balzato del 47% a 1,2 miliardi di euro (a fronte di un più 232% sui primi 9 mesi). “Anche se la situazione geopolitica resta impegnativa, le nostre prospettive di prenotazioni ci danno motivi per essere positivi, non solo per un buon risultato quest’anno ma anche oltre”, afferma il presidente e amministratore delegatoCarsten Spohr citato nel comunicato con i risultati di bilancio.

Lufthansa ribadisce ulteriori progressi nella sua strategia per diventare un vettore ancora più globale e in questo ambito cita la procedura per ottenere l’approvazione della Commissione europea al piano di acquisizione del 41% di Ita a inizio del 2024.

Maltempo, allerta rossa in Friuli Venezia Giulia e Veneto

Maltempo, allerta rossa in Friuli Venezia Giulia e VenetoMilano, 2 nov. (askanews) – Il maltempo continua. Milano è tornata alla normalità ma resta l’allerta rossa per le regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto. Piogge e temporali al Centro-Nord. Venti fino a tempesta sulle regioni centro-settentrionali. Allerta arancione in sette regioni e gialla in dieci.

Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di giovedì 2 novembre l’allerta rossa per rischio idrogeologico su quasi tutto il Friuli Venezia Giulia e su parte del Veneto e allerta arancione in ampi settori dell’Emilia- Romagna, Liguria orientale, Toscana settentrionale, Veneto Centro-meridionale, parte della Lombardia settentrionale, sulle province autonome di Trento e Bolzano e su alcuni bacini del Friuli Venezia Giulia. Valutata, inoltre, allerta gialla su restanti settori di Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana, Liguria e su Umbria, Lazio, ampi settori del Molise, parte di Piemonte e Abruzzo e sulla Campania occidentale.

Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme con le norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo e i numeri brevi da usare in caso di necessità.

Fed conferma tassi di interesse, Wall Street e Borse Asia positive

Fed conferma tassi di interesse, Wall Street e Borse Asia positiveRoma, 2 nov. (askanews) – Borse dell’Asia positive, in scia ai guadagni di ieri a Wall Street dopo che la Federal Reserve ha confermato i livelli dei tassi di interesse sul dollaro e, in qualche misura, ha ridimensionato l’orientamento a un ulteriore aumento a dicembre.

Il comunicato diffuso al termine del Fomc, il direttorio che governa la politica monetaria, resta coerente con un altro incremento, ma nella conferenza stampa successiva alla riunione, il presidente Jay Powell ha usato una terminologia che pur lasciando la porta aperta a un eventuale aumento non lo indica come scontato, né per forza dovuto sul mese di dicembre. La Federal Reserve, ha ribadito, al momento non ritiene di aver raggiunto quel livello ritenuto “sufficientemente restrittivo” da assicurare il calo di inflazione perseguito, ma deciderà volta per volta in base all’evolversi dei dati, e in particolare valutando le prospettive di inflazione e crescita economica, cosa sia opportune fare su tassi e linea monetaria.

Powell ha poi escluso di rimettere in discussione la manovra di inaspirmento quantitativo sulla riduzione degli stock di titoli nel bilancio della Fed, dopo i recenti ulteriori rialzi dei tassi sui titoli di Stato Usa. A tarda seduta a Tokyo l’indice Nikkei 225 segna un più 1,10%, Shanghai è in lieve calo con un meno 0,26%, Shanghai si attesta al più 0,71%. La sudcoreana Seul guadagna l’1,65%. Ieri a Wall Street il Dow Jones ha chiuso in rialzo dello 0,67%, l’S&P 500 al più 1,05% e il Nasdaq con un più 1,64%. Dopo i riaslzi di ieri il dollaro cede marginalmente e l’euro risale a 1,0594 sul biglietti verde.

Pinacoteca Agnelli, le ripetizioni totalizzanti di Thomas Bayrle

Pinacoteca Agnelli, le ripetizioni totalizzanti di Thomas BayrleTorino, 2 nov. (askanews) – Le automobili, i motori, le strade. Ma anche le immagini del potere e della cultura popolare che tornano in una veste diversa, che in un qualche modo ha anticipato, decenni fa, le strutture alla base dell’armatura tecnologica che ora domina il nostro presente, a livello di immagini, ma anche di processi. In Pinacoteca Agnelli a Torino ha inaugurato la mostra “Form Form Superform”, dedicata all’artista tedesco classe 1937 Thomas Bayrle che ha lavorato, come ci ha detto la direttrice del museo, Sarah Cosulich, sull’idea della ripetizione.

“Questa ripetizione – ha detto ad askanews – lo ha portato a creare fin dai primi anni Sessanta le Superfome quindi immagini fatte di tante altre piccole immagini, che lui collegava a fenomeni molto diversi: all’economia, alla finanza, addirittura alla spiritualità, fino alla gestualità ripetuta del sesso”. Le opere si basano su pattern ripetuti, che sono anche una possibile metafora del conformismo del nostro tempo, ma che hanno la forza di fare cambiare prospettiva sui soggetti raffigurati, e questo, quando si tratta di potere per esempio, è un atteggiamento dirompente. Ma l’interesse di Bayrle è anche legato alla civiltà dell’automobile e alle sue dinamiche di produzione.

“Siamo in un luogo particolarmente simbolico e pertinente – ha aggiunto la direttrice – perché Bayrle ha guardato con grande fascino alla produzione industriale, alla fabbrica e in particolare all’ex fabbrica FIAT del Lingotto, che è venuto a visitare”. Accanto a questa mostra principale proseguono anche altri progetti della pinacoteca, come quelli dedicati a raccontare in chiave contemporanea la collezione permanente del museo. Da qui il nuovo appuntamento del ciclo “Beyond Pinacoteca Agnelli”, che ha portato l’artista britannica Lucy McKenzie a confrontarsi con due statue di Antonio Canova. La curatrice Lucrezia Calabrò Visconti: “Lucy è un’artista che lavora moltissimo su quella che è la storia sociale che sta dietro alla storia dell’arte – ci ha detto – e anche dietro a ciò che consideriamo storia dell’arte e che abbiamo accettato e legittimato all’interno dei musei, e ciò che invece non ha avuto quella legittimazione, quindi le arti decorative, il design, la moda”.

Da qui i manichini, gli abiti che indossano, ma anche le storie che si portano dietro. Il tutto in relazione anche con una grande tela che crea tre diverse dimensioni spaziali e politiche. “Quello di cui racconta questa installazione di Lucy McKenzie – ha aggiunto la curatrice – è il modo in cui i simboli si trasformano, come le sculture dall’antichità fino ai manichini contemporanei aiutino questa trasformazione senza che ce ne rendiamo troppo conto”.

Un’altra novità della Pinacoteca sono le nuove opere d’arte allestite sulla pista, in quel museo a cielo aperto che è anche un giardino pensile sopra Torino e la sua storia.

M.O., Tajani: primo gruppo di italiani è uscito da Striscia di Gaza

M.O., Tajani: primo gruppo di italiani è uscito da Striscia di GazaMilano, 2 nov. (askanews) – Quatto italiani, volontari di ONG internazionali, uno dei quali con moglie palestinese, che nelle scorse settimane erano già localizzati presso la base UNRWA a Rafah, hanno attraversato il valico e sono ora in Egitto, assistiti da personale dell’Ambasciata d’Italia al Cairo.

“Sono felice di confermare che un primo gruppo di italiani che avevano intenzione di lasciare Gaza è uscito dalla Striscia” ha dichiarato il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Ho appena parlato con i connazionali e con il funzionario dell’ambasciata al Cairo che li sta assistendo. Stanno tutti bene.” ha aggiunto il Vicepremier. “continuiamo a lavorare adesso per gli altri italiani e congiunti che sono ancora nella Striscia. Contiamo di farli uscire con le prossime aperture, programmate da domani e per i prossimi giorni”.

L’operazione, resa molto complessa dalla situazione sul terreno e dalla difficoltà nelle comunicazioni, è stata portata a termine grazie all’azione combinata dell’Ambasciata a Tel Aviv, del Consolato Generale a Gerusalemme e dell’Ambasciata al Cairo, col coordinamento dell’Unità di Crisi e l’apporto determinante della nostra “intelligence”. L’Ambasciata al Cairo, presente sul lato egiziano di Rafah, seguirà il successivo trasferimento dei 5.

Oltre agli italiani, circa 450 persone hanno lasciato Gaza stamani raggiungendo l’Egitto attraverso il valico di Rafah, a seguito dell’accordo raggiunto tra autorità israeliane e egiziane. Il gruppo è formato in larga parte da cittadini internazionali, oltre che da persone con doppia cittadinanza e da palestinesi in gravi condizioni di salute, che saranno curati negli ospedali egiziani.

Il Papa al Tg1: La guerra? È sempre una sconfitta

Il Papa al Tg1: La guerra? È sempre una sconfittaMilano, 2 nov. (askanews) – Dalla preoccupazione che deriva dalla guerra in Medio Oriente al conflitto in Ucraina, con l’appello a deporre le armi – “la guerra è sempre una sconfitta” – ma anche il bilancio del Sinodo, il ruolo delle donne nella Chiesa tra questione “teologica”, gestione pratica e necessità di rinnovamento, mettendo in guardia dagli “indietristi”. Il Pontefice ha parlato con il direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci in un’intervista esclusiva, trasmessa ieri sera e che in queste ore sta riscuotendo grandi consensi. Ma ecco cosa ha detto il Santo Padre, che ha rassicurato sulla sua salute: “Ancora vivo, sai”.

Profonda la preoccupazione per il Medio Oriente. “Non si risolve nulla con la guerra. Niente. Tutto si guadagna con la pace, con il dialogo”, ha detto il Pontefice. Secondo lui “due popoli devono vivere insieme” e la “soluzione saggia: due popoli due Stati” deve essere riaffermata, secondo l’accordo di Oslo, ovvero due Stati e Gerusalemme con status speciale. Francesco parla anche dei suoi contatti con i religiosi rimasti a Gaza. E non dimentica di porre l’accento sull’antisemitismo “nascosto” nelle pieghe delle nostre società.

Nell’intervista Francesco definisce quello ucraino “un popolo martire”. Il suo appello potente ancora una volta è per la Pace: “Fermatevi! Fermatevi un po’ e cercate un accordo di pace, gli accordi sono la vera soluzione”, dice. In primo piano anche la questione dei flussi migratori, il ruolo fondamentale dell’Europa nell’aiutare i Paesi di primo approdo dei migranti, l’emergenza del clima con l’appello del Papa per fermare i cambiamenti climatici: il Santo padre andrà a Dubai per la Cop 28. “Credo che partirò il primo dicembre fino al 3 dicembre. Starò tre giorni lì” ha detto, segnalando i passi indietro compiuti da tutti dopo Parigi (l’incontro sul clima più bello di tutti).

Ma anche una risposta a chi lo accusa di essere un Papa di “sinistra”: “Le vere qualifiche sono: è coerente, non è coerente?” ha detto Francesco. Nonché un ricordo di Papa Benedetto XVI e del lavoro che Francesco sta portando avanti, iniziato da Joseph Ratzinger. Spazio anche al privato del Santo padre: il momento più difficile del pontificato, il suo stato di salute, la vita da ragazzo, e anche la fidanzata prima di prendere i voti rivista poi donna e madre circondata dai figli e dal marito.

E anche un momento di nostalgia del mare amato da Francesco ma da tempo non visitato. Poi il calciatore preferito: Maradona, un grande in campo ma che ha fallito come uomo, Messi che oltre ad essere un campione è un vero “signore” ma soprattutto Pelè, che il Papa conobbe e per il quale non nasconde ancora grande simpatia.