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Tag: Sanremo 2023

Startup, 72 milioni dalla Lombardia: parte il fondo da 40 milioni

Startup, 72 milioni dalla Lombardia: parte il fondo da 40 milioniMilano, 24 ott. (askanews) – Regione Lombardia presenta un pacchetto da 72 milioni di euro per le startup con sede operativa sul territorio, con 40 milioni destinati al fondo di venture capital ‘Lombardia Venture’ che diventa operativo dal 2024. “Vogliamo supportare le idee innovative che possono essere applicate alle filiere esistenti per accelerare l’innovazione”, ha detto l’assessore allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, in conferenza stampa a Palazzo Lombardia.

Lombardia Venture investirà in startup attraverso partnership con tre investitori istituzionali: 360 Capital, United Ventures e Indaco Sgr. L’investimento della Regione attraverso il suo fondo sarà in un rapporto di co-investimento massimo del 50%, fino a una soglia limite di 5milioni di euro. Il periodo di investimento si concluderà nel 2028 e le risorse inizieranno ad arrivare alle startup “dal 2024”, ha assicurato Guidesi. “Lombardia Venture potrà diventare strutturale e si potrà aumentare la dotazione”, se la reazione del mercato dovesse essere positiva. “Siamo disposti a farlo valutando i risultati che avremo”, ha aggiunto Guidesi.

Gli investitori istituzionali partner agiranno con la Regione attraverso tre distinti fondi: 360 Capital Italia Sicaf da 60 milioni di euro con focus su deeptech e software; United Ventures III da 150 milioni che punta su climate tech e digitalizzazione sostenibile; Indaco Ventures I da 134 milioni per le startup del life science, cleantech ed elettronica.

L’innovazione spinge settore caramelle: +7% volumi nei primi 8 mesi

L’innovazione spinge settore caramelle: +7% volumi nei primi 8 mesiMilano, 24 ott. (askanews) – L’innovazione di prodotto premia il mercato delle caramelle italiane che secondo un’elaborazione di Unione italiana food su dati Circana, nei primo otto mesi di quest’anno ha registrato un aumento a volume del 7% rispetto allo stesso periodo di un anno prima, per un totale di 33.596 tonnellate di caramelle, pari a 359 milioni di euro di fatturato. La crescita ha riguardato tutte le tipologie, tra le quali spiccano le caramelle gelée (+10,4%) e le dure/ripiene (+9,4%).

Dietro questo mondo di dolcezza, c’è un settore con circa 7.000 addetti che ha fatto dell’innovazione uno dei driver di crescita, in parallelo a un’esperienza, in alcuni casi, ultracentenaria. Misura di questo orientamento innovativo è il numero di referenze messe sul mercato ogni anno: secondo un’indagine realizzata da Unione italiana food sulle principali aziende del comparto, in media arrivano sugli scaffali 10-15 nuove caramelle l’anno, a fronte di circa 35-40 ricette realizzate. Prodotti con gusti o formati diversi, ricette rivisitate negli ingredienti, fino a veri e propri nuovi concept, che in media richiedono un anno di lavoro, dall’ideazione alla produzione, ma che in alcuni casi può arrivare anche a 2 anni. Numeri alla mano oggi l’investimento in innovazione dell’industria delle caramelle italiane è pari a quasi 20 milioni di euro, circa il 2,6% del valore complessivo del settore. E gli italiani ripagano questo impegno: quasi tutti (91%) le mangiano e più della metà (57%) lo fa almeno 1-2 volte a settimana, senza un momento preciso di consumo anche se pomeriggio (39%) e mattina (30%) si fanno preferire al dopo cena (12%) e al dopo pranzo (10%). Sulla tipologia, dipende: oltre la metà dei consumatori la sceglie in base alle necessità e al momento. “Siamo felici che gli italiani, come dimostrano i numeri, continuino ad apprezzare un prodotto come le caramelle, dalla storia pluricentenaria, ma con un’importante capacità di rinnovarsi e di guardare al futuro e alle nuove generazioni – afferma Luigi Serra, produttore e portavoce del progetto Piacere Caramelle – Oggi l’innovazione, può essere intesa sia come legata al prodotto quando è focalizzata ai gusti o alla texture ma anche di packaging delle caramelle. In passato, il caso più significativo di innovazione è stato senz’altro quello delle caramelle senza zucchero, declinate prima in gommose, poi anche nelle caramelle dure. Mentre i casi più recenti hanno riguardato in particolare le cosiddette caramelle nutraceutiche. Altre innovazioni di prodotto possono riguardare l’abbinamento originale di più sapori combinati, o ancora, la riduzione del contenuto di determinati ingredienti rispetto alla media di mercato”

E se c’è un periodo dell’anno in cui le caramelle sono protagoniste è proprio quello di Halloween, la festa di origine irlandese sempre più “italianizzata”: nel nostro Paese un italiano su quattro (circa 11 milioni di persone) festeggia la notte del 31 ottobre. Una ricorrenza nella quale le caramelle che rappresentano il prodotto dolciario più consumato durante questa festa (65%) superando cioccolatini (56%) snack (38%), e biscotti (32%).

Comm. Ambiente Pe: -65% pesticidi più a rischio entro 2030

Comm. Ambiente Pe: -65% pesticidi più a rischio entro 2030Roma, 24 ott. (askanews) – Ridurre l’uso e il rischio dei prodotti fitosanitari chimici almeno del 50% e l’uso dei cosiddetti “prodotti più pericolosi” entro il 2030 del 65%, rispetto alla media 2013-2017. E’ quanto approvato dalla commissione per l’Ambiente del Parlamento europeo che oggi ha adottato la sua posizione sulle misure volte a garantire un uso sostenibile dei pesticidi e a ridurre l’uso e il rischio di tutti i pesticidi chimici di almeno il 50% entro il 2030.

La Commissione ha proposto un obiettivo del 50% per entrambe le fattispecie, sulla base della media del periodo 2015-2017. Il testo è stato approvato con 47 voti favorevoli, 37 contrari e 2 astensioni. I deputati chiedono che ogni Stato membro adotti obiettivi e strategie nazionali, basati sulle sostanze chimiche vendute ogni anno, sul livello di pericolo e sulla dimensione della propria area agricola. La Commissione verificherà quindi se gli obiettivi nazionali debbano essere più ambiziosi per raggiungere gli obiettivi UE 2030. Per massimizzare l’impatto delle strategie nazionali, gli Stati membri devono anche disporre di norme specifiche per almeno le cinque colture in cui una riduzione dell’uso di pesticidi chimici avrebbe l’impatto maggiore.

Obiettivo, vietare l’uso di pesticidi chimici (ad eccezione di quelli autorizzati per l’agricoltura biologica e il controllo biologico) nelle aree sensibili e all’interno di una zona cuscinetto di cinque metri, come tutti gli spazi verdi urbani compresi parchi, campi da gioco, campi sportivi, percorsi pubblici, nonché le aree Natura 2000. In sostanza, nei paesi dell’UE i pesticidi chimici dovrebbero essere utilizzati solo come ultima risorsa e, per dotare meglio gli agricoltori di sostanze sostitutive, gli eurodeputati vogliono che la Commissione stabilisca un obiettivo UE 2030 per aumentare le vendite di pesticidi a basso rischio, sei mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento. Allo stesso tempo, la Commissione deve anche valutare le metodologie per accelerare il processo di autorizzazione dei pesticidi a basso rischio e il controllo biologico, poiché le attuali procedure lunghe rappresentano un ostacolo significativo alla loro adozione.

Per la relatrice Sarah Wiener il voto “ci avvicina di un passo alla riduzione significativa dell’uso di pesticidi chimici entro il 2030. È molto positivo che siamo riusciti a concordare compromessi fattibili”. Il Parlamento dovrebbe adottare il suo mandato durante la sessione plenaria del 20-23 novembre 2023, dopodiché sarà pronto ad avviare i negoziati con gli Stati membri dell’UE.

Conte: bozze peggiorano il giudizio su manovra scellerata

Conte: bozze peggiorano il giudizio su manovra scellerataMilano, 24 ott. (askanews) – Le bozze della manovra che stanno circolando “peggiorano il giudizio già negativo espresso quando ci sono state anticipate le linee della manovra”. Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte, in una conferenza stampa a Foggia con la neo sindaca Maria Aida Episcopo.

“Il governo taglia sostegni alle fasce deboli e a un ceto medio impoverito da caro vita, caro mutui, caro benzina. Se c’è qualche piccolo aiuto non è mai strutturale, mentre ciò che è strutturale sono le misure che favoriscono evasori e corrotti. E questo per noi è davvero dirimente, al di là del fatto che si fa una manovra in deficit e si utilizzino male questi soldi portando il Paese in recessione”. Inoltre “si stanno tradendo tutti gli impegni sul piano economico che erano stati presi. Addirittura si rischia di peggiorare la legge Fornero, loro che la volevano abolire, e fanno cassa anche sul taglio del cuneo fiscale. Daremo battaglia, non daremo tregua al governo, che consegna al Parlamento una manovra blindata anche per gli stessi parlamentari di maggioranza che non potranno provare a correggere questa manovra scellerata”.

Bankitalia: stretta credito banche accelera anche nella Penisola

Bankitalia: stretta credito banche accelera anche nella PenisolaRoma, 24 ott. (askanews) – Anche in Italia la domanda di prestiti di imprese e famiglie continua a calare, mentre nel terzo trimestre i criteri di offerta di credito da parte delle banche hanno mostrato “un ulteriore irrigidimento, ancora guidato dalla minore tolleranza e maggiore percezione del rischio”. Lo riporta la Banca d’Italia, in base alle rilevazioni effettuate per partecipare all’Indagine sul credito bancario nell’area dell’euro (La Bank lendig survey della Bce).

I fattori menzionati hanno contribuito anche all’inasprimento dei termini e delle condizioni generali sui finanziamenti, mentre questa tendenza è stata in parte attenuata” dalla riduzione dei margini applicati dalle banche, in particolare sui prestiti meno rischiosi, come conseguenza di una crescente pressione concorrenziale”. Queste dinamiche riflettono la aggressiva manovra di inasprimento monetario, sia mediante aumenti dei tassi di interesse, sia tramite drenaggio delle liquidità, operata dalla Bce nei mesi passati, nel tentativo di far calmierare l’inflazione.

Secondo l’indagine, in Italia i criteri di offerta sui prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono rimasti invariati, mentre quelli per il credito al consumo sono stati inaspriti. I termini e le condizioni sono stati irrigiditi su entrambe le categorie di finanziamenti nonostante la maggior pressione concorrenziale. “Per il trimestre in corso gli intermediari si attendono che i criteri di offerta sui prestiti alle società non finanziarie rimangano stabili, mentre quelli sui finanziamenti alle famiglie verrebbero inaspriti”. Nel frattempo la domanda di credito da parte delle imprese è nuovamente diminuita, prosegue Bankitalia, riflettendo in particolare l’aumento del livello dei tassi di interesse, il calo del fabbisogno per la spesa in investimenti fissi e il maggior ricorso all’autofinanziamento. La richiesta di finanziamenti da parte delle famiglie si è ridotta sia per l’acquisto di abitazioni sia per la finalità di consumo; in entrambi i casi, il più elevato livello dei tassi di interesse e il peggioramento della fiducia ha continuato a esercitare un contributo negativo. Nel trimestre in corso la domanda di prestiti da parte di imprese e famiglie diminuirebbe ulteriormente.

Le condizioni di accesso delle banche al finanziamento sono peggiorate in particolare per quanto riguarda i depositi a breve. Nel trimestre in corso, si legge, gli intermediari si attendono un ulteriore deterioramento. Nei sei mesi terminanti in settembre la riduzione del portafoglio di politica monetaria della BCE ha esercitato un impatto negativo sulle condizioni di finanziamento, sulla posizione di liquidità e sulle attività totali delle banche; non ha invece avuto un impatto significativo sui criteri di offerta, sui termini e le condizioni e sui volumi erogati delle varie categorie di prestiti. Le operazioni di rifinanziamento Tltro III (operazioni di rifinanziamento a lungo termine di Bce e Eurosistema, su cui è stata operata una stretta aggressiva-ndrt), attualmente nella fase di rimborso, hanno contribuito al peggioramento della situazione finanziaria delle banche. Tale effetto si protrarrebbe nel corso dei prossimi sei mesi. Le operazioni non hanno invece contribuito in modo significativo alla variazione dei criteri di offerta, dei termini e delle condizioni e dei volumi di credito erogati.

Gli aumenti dei tassi di interesse di riferimento della Bce hanno avuto un impatto positivo sulla redditività complessiva degli intermediari ascrivibile al rialzo degli interessi attivi netti. Nei prossimi sei mesi, tale effetto si attenuerebbe, conclude lo studio di Bankitalia, a seguito di un minore impatto sui margini e di maggiori accantonamenti e rettifiche di valore da parte degli intermediari.

Schlein: vittoria a Foggia dimostra che uniti battiamo la destra

Schlein: vittoria a Foggia dimostra che uniti battiamo la destraRoma, 24 ott. (askanews) – La vittoria di Maria Aida Episcopo a Foggia dimostra che “quando ci uniamo l’alternativa a queste destre c’è”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando in conferenza stampa. “Sono una “buona notizia le elezioni di ieri a Foggia – ha aggiunto – congratulazioni e gioia per la vittoria di maria Aida Episcopo. Foggia rialza la testa, da oggi può scrivere una pagina di futuro migliore. E’ la dimostrazione, per noi, che quando ci uniamo, quando siamo uniti, l’alternativa a queste destre c’è”.

Appello di Macron a Netanyahu: “Costruire una coalizione contro Hamas”

Appello di Macron a Netanyahu: “Costruire una coalizione contro Hamas”Milano, 24 ott. (askanews) – Israele il 7 ottobre ha subito “l’atto terroristico peggiore della vostra storia” e per questo serve costruire una coalizione contro Hamas. Lo ha detto incontrando il primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme il presidente francese Emmanuel Macron.

“Violenza pura e crudeltà. L’atto che avete subito oltrepassa qualsiasi comprensione”, ha aggiunto Macron. “Una pagina nera della nostra storia”, ha detto. “Hamas è un gruppo terroristico che ha come obiettivo la distruzione dello stato di Israele”, ha dichiarato Macron, facendo appello a costruire una “coalizione” contro Hamas. La lotta tuttavia “non può essere senza regole” soprattutto perché condotta da democrazie.

”Designing the future of wine”: corso di Poli.design su vino italiano

”Designing the future of wine”: corso di Poli.design su vino italianoMilano, 24 ott. (askanews) – Portare in Italia operatori, appassionati e studenti provenienti da tutto il mondo per fare vivere loro un’esperienza formativa di cinque giorni interamente dedicata al vino italiano: è questo l’obiettivo del corso “Designing the future of wine”, nuovo progetto di Poli.design, società di alta formazione del Politecnico di Milano.

La sede scelta per questa prima edizione del corso previsto nella primavera 2024 è Castello di Meleto a Gaiole in Chianti (Siena), splendido esempio di conservazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico nel territorio del Chianti Classico. Il ciclo di lezioni verterà su Design sensoriale, Territorio e cultura del vino, Evoluzione Sostenibile, Agridesign e Innovazione. Le prime due giornate porteranno alla conoscenza del vino dal punto di vista organolettico attraverso i cinque sensi, udito compreso. Il secondo e il terzo giorno gli studenti si addentreranno nei temi della storia e della cultura enologica, e nel complesso mondo delle Denominazioni italiane. L’ultimo giorno sarà dedicato alle sfide future, prima fra tutte quella della sostenibilità ambientale. A ricoprire il ruolo di direttore scientifico sarà Silvia Baratta, fondatrice dell’agenzia di comunicazione Gheusis e formatrice. “Il vino italiano ha bisogno di una narrazione diversa, innovativa, coinvolgente, stimolante” ha spiegato Baratta, sottolineando che “il corso racconterà le sfaccettature del settore in modo diverso, unendo la creatività del design allo spessore dei contenuti tecnici, grazie a relatori molto preparati”. I docenti che si alterneranno saranno Filippo Bartolotta (giornalista e formatore), Aldo Fiordelli (giornalista e formatore), Paolo Scarpellini (giornalista e musicologo), Costantino Gabardi (consulente strategico), Valentino Ciarla (enologo), Michele Contartese (direttore di Castello di Meleto), Fabio Piccoli e Lavinia Furlani (Wine Meridian) e Mattia Calesso (Giotto Consulting). Il progetto si avvarrà inoltre del patrocinio di Associazione Le Donne del Vino, Organizzazione nazionale assaggiatori di vino (Onav) e Associazione giovani imprenditori vinicoli italiani (Agivi).

“Poli.design, società consortile del Politecnico di Milano, organizza e promuove questa ‘educational experience’ come parte integrante della sua offerta formativa destinata ad un target tanto nazionale quanto internazionale” ha precisato Paola Galdi, chief international affairs officer di Poli.design, evidenziando che “il design, durante questo corso, costituirà il driver fondamentale, in grado di esplorare e mostrare l’eccellenza del patrimonio enologico italiano, grazie anche alla qualità di un team di esperti che accompagneranno i partecipanti in un percorso unico ed innovativo”.

Olio extravergine, nel senese riduzione produzione del 40-50%

Olio extravergine, nel senese riduzione produzione del 40-50%Roma, 24 ott. (askanews) – “La campagna attuale in termini quantitativi è difficile nelle aree interne della Toscana; in provincia di Siena le stime lasciano intendere una riduzione della produzione pari al 40-50% ma con una qualità che si preannuncia ottima”. A spiegarlo è Giampiero Cresti, vicepresidente Consorzio Olio Toscano IGP, nel corso di una iniziativa di formazione e di approfondimento curata dalla Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese e dedicata proprio all’oleoturismo, “Storie di oleoturismo – Come costruire le esperienze turistiche a tema olio”.

2Non ho preconcetti nei confronti di oliveti intensivi e superintensivi, ma è necessario sempre ragionare nel complesso e valutare i territori dove si va a operare. Dove possibile è necessario pensare ad un ammodernamento mantenendo comunque la tipicità del nostro territorio. Trequanda è stato il primo Paesaggio Rurale Storico della Toscana per autenticità del paesaggio e tutela della biodiversità, per questo è importante preservarlo”, ha aggiunto. La campagna olearia 2023/2024 è partita in tutta Italia con prospettive non proprio ottimali, almeno sotto l’aspetto della quantità: secondo una prima stima il raccolto non sarà molto elevato, dovrebbe essere pari a circa 290.000 tonnellate, ma la qualità si prospetta eccellente. In tutto il territorio regionale toscano c’è stato un incremento di oliveti intensivi e superintensivi in zone pianeggianti quali la Maremma e la Valdichiana nel versante aretino. Una tipologia di coltivazione che fa pensare, ad esempio per quanto riguarda il consumo di acqua, la tutela della biodiversità e le ripercussioni sul paesaggio tipico toscano.

Quest’ultimo aspetto è legato a doppio filo all’oleoturismo, segmento su cui la Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese insieme all’Ambito Turistico della Valdichiana Senese sta lavorando con varie iniziative, sulla scia del concorso di Città dell’Olio vinto da Valdichiana Living nel 2020 nella categoria “Olio & Benessere”.

L’Agenzia internazionale per l’energia: la domanda di combustibili fossili sarà al picco prima del 2030

L’Agenzia internazionale per l’energia: la domanda di combustibili fossili sarà al picco prima del 2030Roma, 24 ott. (askanews) – La domanda di petrolio, carbone e gas naturale è destinata a raggiungere il picco prima della fine di questo decennio, con la quota dei combustibili fossili nella fornitura energetica mondiale che scenderà al 73% entro il 2030, dopo essere stata “ferma per decenni intorno all’80%”. Lo ha pronosticato l’Agenzia internazionale per l’energia nel suo World Energy Outlook 2023.

È in corso anche una trasformazione nel modo in cui il pianeta viene alimentato, con la “fenomenale crescita delle tecnologie energetiche pulite” come l’energia eolica, solare, le pompe di calore e le auto elettriche che giocano un ruolo fondamentale, secondo una dichiarazione che accompagna il rapporto. Anche le emissioni di anidride carbonica legate all’energia raggiungeranno il picco entro il 2025. Nonostante questi cambiamenti epocali, l’AIE afferma che sono necessari maggiori sforzi per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius, obiettivo dell’accordo di Parigi.

L’organizzazione con sede a Parigi prevede “quasi 10 volte più auto elettriche sulle strade di tutto il mondo” nel 2030, con “una quota di fonti rinnovabili nel mix elettrico globale prossima al 50%” dal 30% circa di oggi. Tra le altre cose, le pompe di calore – così come altri sistemi di riscaldamento elettrico – sono avviate a superare le caldaie che utilizzano combustibili fossili. “Se i paesi mantenessero i loro impegni nazionali in materia di energia e clima in tempo e in toto, i progressi nell’energia pulita sarebbero ancora più veloci”, afferma l’Agenzia.

“Tuttavia, sarebbero necessarie misure ancora più forti per mantenere vivo l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi”, ha aggiunto. “Allo stato attuale, la domanda di combustibili fossili è destinata a rimanere troppo elevata per raggiungere l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di limitare l’aumento della temperatura media globale a 1,5 gradi”, si legge nella nota. Il rapporto dell’Aie afferma che il suo scenario sulla base delle politiche dichiarate è ora “associato a un aumento della temperatura di 2,4 gradi nel 2100 (con una probabilità del 50%)”.