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Tag: Sanremo 2023

Pd, Schlein tira dritto sui capigruppo. Minoranza in subbuglio

Pd, Schlein tira dritto sui capigruppo. Minoranza in subbuglio


Pd, Schlein tira dritto sui capigruppo. Minoranza in subbuglio – askanews.it



Pd, Schlein tira dritto sui capigruppo. Minoranza in subbuglio – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – I capigruppo Pd rischiano di far saltare la gestione unitaria, la decisione di Elly Schelin di indicare due nomi della maggioranza per la guida dei gruppi manda in fibrillazione l’area che ha sostenuto Stefano Bonaccini e mette a dura prova il patto che ha portato il governatore dell’Emilia Romagna alla presidenza del partito. I gruppi si riuniranno prima lunedì pomeriggio, congiuntamente, per un punto sulla situazione politica con la segretaria, e poi separatamente martedì per eleggere i presidenti e le indicazioni che arrivano dalla segreteria restano le stesse: Francesco Boccia al Senato e Chiara Braga alla Camera. Una prospettiva che oggi aveva portato una parte dell’area Bonaccini a parlare di autoconvocazione della mozione, se il presidente Pd non avesse preso l’iniziativa: “Così non ci stiamo”, dicono tutti, anche i più dialoganti. “Serve condivisione”.

Il problema sarà capire cosa si intenda per condivisione: una parte della minoranza – gli ex lettiani, l’area di Matteo Orfini, per esempio – chiede un quadro complessivo condiviso, uno schema che tenga insieme rassicurazioni sulla linea politica, capigruppo scelti in maniera unitaria ma non necessariamente uno di maggioranza e uno di minoranza, riconoscimento adeguato anche in segreteria. L’ala più intransigente, invece, minaccia la conta, molti premono su Debora Serracchiani perché si candidi in contrapposizione alla Braga e qualcuno ipotizza di spingere su Graziano Delrio perché faccia lo stesso al Senato. Infine, altri propongono una soluzione intermedia: non contrapporre candidati alternativi, ma chiedere comunque che i nomi indicati dalla segretaria vengano votati e non acclamati, in modo da mettere agli atti il dissenso. Nella stessa maggioranza, peraltro, qualche perplessità e malumore si coglie. “La cosa si poteva gestire meglio”, dice uno dei sostenitori della Schlein. La gestione della partita, molto accentrata nelle mani della segretaria e dei suoi più fedeli, non convince tutti. “Cose come questa si costruiscono”, aggiunge un altro. Anche l’idea di insistere sui due capigruppo di maggioranza non convince tutti i sostenitori della segretaria: “Così indebolisce Bonaccini, che invece essendo uomo ‘di partito’ potrebbe garantire una navigazione più tranquilla, tenendo a bada i più agguerriti”. Riflessioni a microfoni spenti, però, nessuno farà mancare il proprio voto al momento dell’elezione.

E’ sul fronte Bonaccini che la situazione è molto più delicata. Senza una qualche apertura dalla Schlein quell’area unica di minoranza chiesta dal presidente ai suoi sostenitori rischia di evaporare prima ancora di nascere. “E questo sarebbe un problema innanzitutto per la Schlein”, dice un parlamentare. “A quel punto noi faremo la minoranza e su ogni tema diremo la nostra. A cominciare dai matrimoni egualitari, per dire”. Bonaccini proverà ad evitare lo scontro, ha convocato la riunione dei suoi parlamentari proprio per evitare che ognuno si muova per conto proprio. Cercherà di portare qualche risultato ai propri sostenitori. Si vedrà se la Schlein sceglierà di tendere una mano o se prevarrà la linea di molti suoi stretti collaboratori: “La minoranza dovrà allinearsi, sono divisi e non succederà niente”.

Migranti, Fedriga: mi auguro che l’Europa si muova

Migranti, Fedriga: mi auguro che l’Europa si muova


Migranti, Fedriga: mi auguro che l’Europa si muova – askanews.it



Migranti, Fedriga: mi auguro che l’Europa si muova – askanews.it



















Trieste, 23 mar. (askanews) – Immigrazione irregolare? “Purtroppo non c’è stato un grande interessamento dell’Unione europea su questo frangente, mi auguro che l’Europa si muova perché l’Italia non può essere lasciata solo nella battaglia contro l’irregolarità ma soprattutto contro i trafficanti di essere umani”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nel corso di una diretta sui propri canali social. La rotta balcanica? “Stiamo lavorando molto sugli accordi con i Paesi di transito dei migranti regolari sia con le procedure delle riammissioni in Slovenia. Questa settimana è stato dato l’ok al progetto regionale che consegna le fotocamere ad autoattivazione per controllare i confini, fotocamere che servono principalmente per l’attività di indagine ovvero per andare ad intercettare i passeur – ha sottolineato Fedriga -. Si tratta di uno strumento in più per le Forze dell’Ordine e le forze inquirenti per combattere l’immigrazione irregolare”.

Migranti, Fedriga: fondamentale cooperazione tra istituzioni

Migranti, Fedriga: fondamentale cooperazione tra istituzioni


Migranti, Fedriga: fondamentale cooperazione tra istituzioni – askanews.it



Migranti, Fedriga: fondamentale cooperazione tra istituzioni – askanews.it


















Trieste, 23 mar. (askanews) – “La grande collaborazione tra istituzioni ha permesso di raggiungere in Friuli Venezia Giulia risultati importanti sul fronte della sicurezza e del contrasto all’immigrazione clandestina. Stupiscono quindi le polemiche, probabilmente dettate da un approccio ideologico e non operativo, sulle fotocamere ad attivazione automatica che consentono alla Polizia di Stato di individuare e perseguire i passeur”. È questo, in sintesi il messaggio lanciato dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga durante il convegno dal titolo ‘La rotta balcanica alternativa a quella mediterranea’, organizzato dal Sindacato autonomo di Polizia, al quale hanno partecipato tra gli altri il segretario generale aggiunto e il segretario provinciale di Trieste del Sap, l’assessore regionale alla Sicurezza ed enti locali, il questore di Trieste e l’assessore comunale alla Sicurezza. Il governatore ha ribadito la necessità di distinguere tra immigrazione regolare e irregolare e sottolineato il ruolo e l’utilità dei Cpr, dove si trovano persone con precedenti penali che possono essere pericolose per il territorio, e l’importanza delle cosiddette “riammissioni informali” dall’Italia alla Slovenia. Nel corso dell’evento, l’assessore regionale alla Sicurezza ha confermato che l’immigrazione regolare può portare valore aggiunto a un territorio a bassa natalità come il Friuli Venezia Giulia, perché sopperisce alla carenza di forza lavoro. Diverso il caso di quella irregolare soprattutto quando generata da soggetti che non manifestano alcuna volontà di integrarsi e punta solo a raggiungere altre aree europee.

La Slovacchia ha consegnato i primi 4 caccia MiG-29 all’Ucraina

La Slovacchia ha consegnato i primi 4 caccia MiG-29 all’Ucraina


La Slovacchia ha consegnato i primi 4 caccia MiG-29 all’Ucraina – askanews.it



La Slovacchia ha consegnato i primi 4 caccia MiG-29 all’Ucraina – askanews.it



















Milano, 23 mar. (askanews) – La Slovacchia ha consegnato i primi quattro caccia MiG-29 all’Ucraina. I primi quattro caccia MiG-29 sono stati consegnati in sicurezza alle forze armate ucraine. Il trasferimento è stato effettuato da piloti ucraini, con l’ausilio dell’aeronautica militare slovacca, personale ucraino e altri componenti che hanno garantito la sicurezza del trasferimento e la documentazione necessaria.

“Grazie a tutti i soggetti coinvolti per il fantastico lavoro professionale. La Slovacchia è dalla parte giusta, e con questo gesto, noi come Paese ci siamo scritti in lettere maiuscole nella storia del mondo moderno, che parlano di aiuto tempestivo, sincera solidarietà e grandezza della nazione”, ha affermato il ministro della Difesa Jaroslav Nad e ha ribadito che si sta fornendo all’Ucraina attrezzature non necessarie a Bratislava. Nelle prossime settimane il resto degli aerei verrà consegnato all’Ucraina, ma per ragioni operative il dipartimento non fornirà ulteriori dettagli. Il loro trasferimento sarà confermato subito dopo il loro sicuro passaggio di consegne alla parte ucraina, come in questo caso.

MotoGp, Bagnaia: “Pronto a difendere il titolo”

MotoGp, Bagnaia: “Pronto a difendere il titolo”


MotoGp, Bagnaia: “Pronto a difendere il titolo” – askanews.it



MotoGp, Bagnaia: “Pronto a difendere il titolo” – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – E’ carico, determinato a confermare il titolo conquistato nel 2022 Pecco Bagnaia alla vigilia del primo Gp di stagione. “Sono molto contento di ricominciare – ha detto il ducatista alla vigilia del GP del Portogallo a Portimao -. Un anno fa eravamo nei guai, mentre quest’anno i test sono andati alla perfezione. La nuova moto va meglio per il mio stile di guida, tutto è andato bene, abbiamo migliorato anche il passo gara. Siamo in una posizione migliore rispetto agli altri, ma credo che la Yamaha di Quartararo e la Honda di Marquez saranno davanti, proprio come Bastianini”. Bagnaia ha ricordato il difficile esordio della scorsa stagione: “Nel 2022 mi mancava un po’ di aderenza in curva, quest’anno gli ingegneri hanno lavorato sodo per darmi quello che mi mancava. Nei test in Malesia la moto mi è sembrata subito buona, poi nei test di Portimao la GP-23 ha fatto un passo avanti enorme rispetto all’anno scorso: abbiamo più velocità in curva e riesco a piegare meglio la moto nelle curve più veloci”.

Bagnaia è consapevole di avere le capacità per difendere il titolo, ma allo stesso tempo sa che confermarsi a certi livelli non è mai scontato. “Ricordo delle gare di Marquez e Rossi, che hanno vinto tanti titoli ripetendosi – ha proseguito il pilota Ducati -. Bisogna lavorare come loro per riuscire a ripetersi. Tutti i piloti vorranno rubarmi il numero 1 sul cupolino, ma se lavoriamo nel modo giusto sono sicuro che potremo difendere il titolo, anche se non sarà semplice”. Nel 2023 ci sarà la spettacolare quanto imprevedibile Sprint Race a mischiare le carte. “La strategia del weekend cambierà un po’ con la gara sprint – ha concluso Pecco -. L’ho provata nei test e mi sono sentito bene, però serve un approccio diverso perché devi spingere da subito come un pazzo senza considerare il consumo della gomma. Ma è un cambiamento positivo, mi piace”. Poi, come da tradizione, ha compilato la lavagnetta insieme con gli altri piloti scrivendo i pronostici per il 2023. E per la vittoria in MotoGP Pecco ha votato… se stesso!”.

Ungheria: non consegneremmo Putin alla Corte penale internazionale

Ungheria: non consegneremmo Putin alla Corte penale internazionale


Ungheria: non consegneremmo Putin alla Corte penale internazionale – askanews.it



Ungheria: non consegneremmo Putin alla Corte penale internazionale – askanews.it


















Roma, 23 mar. (askanews) – Se il presidente russo Vladimir Putin entrasse in territorio ungherese il governo di Budapest non lo consegnerebbe alla Corte Penale internazionale in mancanza di una legge che lo permetta: lo hanno reso noto fonti dell’esecutivo ungherese.

Pur essendo Paese firmatario dello Statuto di Roma, infatti, l’Ungheria ritiene che in mancanza di modifiche legali l’applicazione del mandato d’arresto emesso nei confronti del presidente russo violerebbe la stessa Costituzione ungherese. Budapest fra l’altro ha ribadito che l’iniziativa della Cpi “va nel senso di una escalation piuttosto che in quello della pace” e che da questo punto di vista è “spiacevole”, ricordando inoltre che né la Russia né gli Stati Uniti sono Paesi firmatari dello Statuto.

D’altronde i precedenti in materia non sono incoraggianti: l’ex presidente sudanese Omar al Bashir si era recato in visita in diversi Paesi firmatari, malgrado un analogo mandato di arresto emesso nei suoi confronti, senza alcun problema.

Schlein debutta in Ue, a tutto campo su Pnrr e riconversione ecnomica

Schlein debutta in Ue, a tutto campo su Pnrr e riconversione ecnomica


Schlein debutta in Ue, a tutto campo su Pnrr e riconversione ecnomica – askanews.it



Schlein debutta in Ue, a tutto campo su Pnrr e riconversione ecnomica – askanews.it



















Bruxelles, 23 mar. (askanews) – Sostegno alla riforma del Patto di stabilità più flessibile che la Commissione proporrà a breve, contro chi vorrebbe ‘tornare indietro’ ai tempi dell’austerità, dopo l’esperienza positiva del piano di Recovery ‘NextGenerationEU’, di cui semmai andrebbero resi strutturali, permanenti, alcuni meccansimi, come lo ‘Sure’, soprattutto per sostenere la riqualificazione professionale e la riconversione delle imprese, per evitare che aziende e lavoratori rimangano indietro nella transizione ecologica e digitale.

E soprattutto dimostrare che l’Italia è in grado di cogliere in pieno le opportunità e spendere bene i fondi del Pnrr, che oggi il governo Meloni vuole in parte modificare, ma che non deve essere stravolto nelle sue finalità principali: il Green Deal, la transizione digitale, e anche ‘il contrasto alle disuguaglianze sociali e imprenditoriali’ e tra Nord e Sud del Paese, tenendo conto del grande potenziale del Mezzogiorno per la produzione di energie rinnovabili. Sono i temi, in estrema sintesi, dei colloqui che la segretaria del Pd Elly Schlein ha avuto questo pomeriggio a Bruxelles, con il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni e con il vicepresidente esecutivo della Commissione per il Green Deal, Frans Timmermans, così come la stessa Schlein li ha riferiti nel pomeriggio in un punto stampa sotto la sede della Commissione.

Riforma del Patto di stabilità. ‘Sosteniamo fortemente – ha detto la segretaria del Pd – il tentativo di riforma del Patto di Stabilità, ‘di introdurre elementi di maggiore flessibilità; ‘sarebbe assurdo tornare indietro dopo quello che è accaduto durante la pandemia, dove invece il grande impegno della Commissione, e naturalmente dei commissari che abbiamo incontrato oggi, ha fatto sì che si aprisse una nuova fase dell’Unione europea. L’innovazione del ‘NextGenerationEU’. Schlein ha detto di essere stata ‘colpita’ dal fatto ‘che in un momento di crisi come la pandemia, che ha colpito tutti i paesi europei, ci sia stato un risveglio, ci siano stati alcuni avanzamenti per la prima volta significativi sul terreno della salute, dell’Unione sociale, di uno strumento importante come il meccanismo Sure per il sostegno ai meccanismi di cassa integrazione negli Stati membri, ‘e di uno strumento straordinario di investimento nella giusta direzione come il ‘NextGenerationE.

Rendere permanenti alcuni meccanismi del piano di Recovery. ‘Una delle cose discusse questa mattina con altri leader socialisti durante il pre-vertice del Pse che si è svolto prima del Consiglio europeo in corso a Bruelles ‘è il fatto che noi pensiamo che questo debba diventare uno strumento permanente: dovremo puntare a rendere strutturali questi meccanismi di investimento che permetteranno ai paesi di creare nuovo lavoro di qualità, buona impresa’, al tempo stesso ‘recuperando un equilibrio con il Pianeta, e investendo anche nella trasformazione digitale’, ha detto la segretaria del Pd. Opportunità per il Mezzogiorno. Inoltre, ha continuato, una parte degli investimenti che stiamo facendo è ‘fondamentale per quanto riguarda il Sud del nostro paese. Quello che ho voluto discutere sia con Paolo Gentiloni che con Frans Timmermans è come alcune di queste direttrici di sviluppo sarebbero fondamentali per il Sud, dove abbiamo un potenziale di energia pulita e rinnovabile molto significativo.

Pieno supporto al Green Deal e più sostegno per le Pmi. ‘Voglio rimarcare – ha aggiunto Schlein – il pieno supporto che diamo alla Commissione europea sulle misure che ha intrapreso con il Green Deal e anche con il piano ‘Fit for 55’, e naturalmente su questo chiediamo anche che ci siano ulteriori risorse ammesse, perché è importante che continuiamo ad accompagnare tutta la società, e anche le imprese, specialmente le Pmi in questa conversione, che non sarà banale. Attuazione Pnrr italiano essenziale per prospettive future. Riguardo al fatto che anche tra i socialisti vi sia però chi non è d’accordo con l’idea di rendere permanenti i meccanismi del Recovery, la segretaria del Pd ha osservato: ‘Sicuramente c’è un dibattito interno, e non da oggi, anche nella famiglia socialista; ma io credo che la credibilità per andare avanti in questa direzione passerà anche dalla capacità dell’Italia di sfruttare queste opportunità, di spendere bene e nei tempi previsti questi investimenti. Io credo – ha sottolineato – che sia fondamentale perché è da lì che passa il nostro futuro. E penso che, spendendo bene quelle risorse, riusciremo a dimostrare anche agli altri paesi europei che tutto questo può avere un vantaggio se non si lascia indietro nessuno, e soprattutto i territori che sono più affaticati, non solo nel nostro paese, ma anche negli altri; e quindi anche sulla questione sociale, territoriale, c’è uno sforzo importante da fare. A questo proposito, ha notato Schlein, ‘mi ha fatto piacere ritrovare la commissaria Elisa Pereira’, responsabile europea per le Politiche regionali, ‘che su questo versante è molto impegnata, e che durante la pandemia – ha ricordato – ha introdotto elementi di flessibilità sull’uso dei fondi strutturali, che per noi sono stati determinanti; e lo dico anche da ex amministratrice regionale. Vigilanza attenta su modifiche al Pnrr chieste dal governo. A chi chiedeva se con Gentiloni si sia parlato delle richieste del governo di poter modificare il Pnrr, Schlein ha risposto: ‘Sì, io credo che il Pnrr sia un’occasione straordinaria per il rilancio del nostro paese. E’ un Pnrr di cui la destra che governa sembra dimenticare le direzioni, che sono giuste, che sono quelle della conversione ecologica, con almeno il 37% degli investimenti, e poi ‘quelle della trasformazione digitale e anche quelle, non dimentichiamolo, del contrasto alle diseguaglianze, sociali e imprenditoriali, che purtroppo dividono molto il nostro paese’. Noi vigileremo attentamente – ha avvertito la segretaria del Pd – sull’attuazione di questo Pnrr. Abbiamo elementi di preoccupazioni, lo voglio dire, perché ad ora questo governo, oltre a chiedere flessibilità e margini di cambiamento, non si capisce ancora dove voglia portare questo strumento. Abbiamo – ha rilevato – delle scadenze importanti: noi responsabilmente ci interessiamo affinché l’Italia non manchi quegli gli obiettivi, e soprattutto ci interessa accompagnare le amministrazioni locali nell’attuazione di questi investimenti, e nel raggiungimento degli obiettivi che sono previsti. Necessità di investire in risorse per amministrazion locali Faccio un esempio: mi capita spesso di incontrare sindaci di comuni piccoli o medio-piccoli, che hanno difficoltà perché non hanno nemmeno le risorse umane, il personale che serve per poter attuare effettivamente i progetti, a volte addirittura per poter scrivere i progetti e partecipare ai bandi. Quindi servirebbe anche una grande iniezione di risorse e di nuovo personale nella pubblica amministrazione, in modo da affrontare e accompagnare queste sfide, altrimenti rischiamo di non riuscire a mettere a terra nei tempi previsti e in modo positivo queste risorse fondamentali per il nostro paese. Essenziale riconversione di imprese e lavoratori per transizione A un giornalista che chiedeva se con Gentiloni si sia parlato della possibilità di un nuovo meccanismo del tipo di ‘Sure’ (prestiti agli Stati membri finanziati con emissione di debito comune da parte dell’Ue) per poter finanziare il grande sforzo di riqualificazione professionale e riconversione economica necessario per la transizione energetica (ad esempio per il settore italiano della componentistica nell’automotive), Schlein ha replicato: ‘Abbiamo parlato di come rendere strutturali alcuni strumenti che dopo la pandemia sono stati messi in campo. Io personalmente sarei favorevole ad andare in questa direzione’. In altre parole, ha spiegato la segretaria del Pd, ‘la sfida delle conversioni ecologica e digitale la vinciamo soltanto con un grande investimento nelle competenze, nei saperi, nell’innovazione, nella ricerca; perché soltanto così, a partire dall’educazione, dall’istruzione a scuola e poi dall’università e anche dall’istruzione professionale e tecnica, si può riuscire a dotarsi delle professionalità adeguate ad affrontare queste sfide, che sono obiettivamente nuove: nessuno vuole banalizzare la complessità di questa conversione. Il governo non vede le imprese Green e non parla con loro ‘Ma io mi stupisco – ha detto ancora Schlein – che la politica non veda come in Italia ci sono già 400.000 imprese green che innovano, che aumentano il proprio fatturato, che contribuiscono a ritrovare un equilibrio con il Pianeta, e che danno lavoro di qualità. Sono realtà importanti e innovative che vengono a studiare in Italia dal resto d’Europa; è strano – ha concluso – che il governo italiano non le veda e non voglia parlare con loro.

Bonetti:Renzi protagonista nuovo partito anche con passo di lato

Bonetti:Renzi protagonista nuovo partito anche con passo di lato


Bonetti:Renzi protagonista nuovo partito anche con passo di lato – askanews.it



Bonetti:Renzi protagonista nuovo partito anche con passo di lato – askanews.it


















Roma, 23 mar. (askanews) – Va avanti il cantiere del partito unico messo in campo da Italia Viva e Azione. “La prossima settimana il comitato politico darà il via a tutto il percorso” costituente con i componenti dei due gruppi che lavoreranno sul Manifesto dei valori e sul vademecum delle regole per il congresso dove sarà scelto il futuro leader in vista delle europee del 2024. A fare il punto con Askanews la vicepresidente della Federazione, Elena Bonetti, di Italia Viva.

“Oggi abbiamo un leader chiaro che è Carlo Calenda e continueremo a sostenerlo anche nel prossimo congresso; Renzi ha già detto che la leadership di Calenda è un’ottima leadership, io ne sono convinta altrettanto”, precisa Bonetti, che aggiunge: “è evidente che in questo momento Renzi ha deciso di fare un passo di lato per mandare avanti la leadership di Carlo Calenda ma in un gioco di squadra profondamente condiviso” ed “è chiaro che poi ci saranno altri nomi che vorranno candidarsi. Dopodiché – puntualizza – Matteo Renzi è, è stato e sarà un protagonista della proposta riformista e del partito unico che andremo a costruire”. La Bonetti, ex ministra della pari opportunità e della famiglia nei governo Conte II e Draghi, ha rivendicato come nel terzo polo ci siano “leadership femminili molto forti e significative” e “quello che auspico e per il quale mi batterò è che nel terzo polo non debba accadere quello che invece la premier Giorgia Meloni ed Elly Schlein hanno detto e cioè che una donna ha il vantaggio di arrivare non vista, io vorrei che nel terzo polo le leadership femminili potessero entrare, viste da tutti, dalla porta principale”.

Importante per Iv è ribadire come il percorso di costruzione del partito unico debba essere “allargato a chi con noi vorrà costruire un soggetto politico unitario di forze liberali, popolari e riformiste in vista di una proposta forte per l’anno prossimo alle elezioni europee: il mondo giovanile, sicuramente una rappresentanza del partito democratico europeo dove noi siamo inseriti nella famiglia di Renew Europe, le culture e proposte politiche che si ispirano al cattolicesimo democratico”. Intanto si parte dai territori in vista delle prossime tornate elettorali. “Noi siamo una forza di baricentro e per nostra natura ci apriamo al dialogo con le esperienze territoriali che possano riconoscersi in una proposta riformista, che possa essere sintesi anche di sensibilità diverse. Nei singoli territori scegliamo le alleanze migliori per perseguire l’obiettivo che abbiamo per quel territorio. Nel Friuli Venezia Giulia sosteniamo un nostro candidato, Maran, insieme non solo ad Azione ma anche con +Europa che è per la prima volta nel simbolo unitario. Nelle scelte della varie città per maggio, ci sono contesti diversi, da quelli civici a quelli in cui andremo con il nostro simbolo”.

Ipercolesterolemia e malattie cardiovascolari: un legame ad alto rischio

Ipercolesterolemia e malattie cardiovascolari: un legame ad alto rischio


Ipercolesterolemia e malattie cardiovascolari: un legame ad alto rischio – askanews.it



Ipercolesterolemia e malattie cardiovascolari: un legame ad alto rischio – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – Silenzioso e, in alcuni casi, sottovalutato, l’aumento dei livelli di colesterolo nel sangue è il nemico numero uno delle coronarie e dei vasi sanguigni. La prevalenza dell’ipercolesterolemia si attesta al 30 per cento della popolazione adulta, con un trend in preoccupante crescita. Educare, informare e fare una buona prevenzione sono alcune tra le priorità della Siprec (Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare) alla vigilia della Seconda Giornata Italiana della Prevenzione Cardiovascolare, in programma a maggio.

“La definizione di ipercolesterolemia in senso generico può apparire oggi obsoleta – afferma Massimo Volpe, Presidente SIPREC e Professore di Cardiologia presso l’Università La Sapienza di Roma – poiché si fa ancora riferimento a una visione legata ai valori del colesterolo totale. In realtà, dal punto di vista clinico interessa soprattutto il valore del colesterolo Ldl, il cosiddetto “cattivo”, e i limiti considerati normali di questo valore sono diversi da persona a persona” in relazione al profilo di rischio cardiovascolare individuale. Il colesterolo è un grasso che non “viaggia” nel sangue ma viene trasportato dalle lipoproteine ed è un componente fondamentale delle membrane cellulari. Le lipoproteine ad alta densità, Hdl, rappresentano il cosiddetto colesterolo “buono”. Le lipoproteine a bassa densità, Ldl, formano il colesterolo “cattivo”, poiché nel loro tragitto verso i tessuti possono depositarsi sulle arterie e sui vasi, contribuendo alla formazione di placche aterosclerotiche rendendole tra l’altro più vulnerabili e mettendo a serio rischio la salute cardiovascolare. “Sono diversi i fattori alla base dell’ipercolesterolemia: un ruolo importante è legato alla genetica e alla familiarità – continua l’esperto – ma altrettanto importante è la componente ambientale, determinata dall’interazione tra patrimonio genetico e tutto quello che proviene da stili di vita e alimentazione. Da non sottovalutare, infine, la correlazione con il sistema ormonale, specie nelle donne in fase di climaterio e menopausa”. Tutte queste componenti, presenti in misura diversa, possono contribuire a determinare il rischio di patologie cardiovascolari, come infarti e forme gravi di angina a livello coronarico. Il rischio è inoltre significativo per le malattie che coinvolgono il sistema vascolare, come ictus e ischemie, ostruzione delle arterie, comprese le arterie addominali, problemi nella circolazione cerebrale. “Eventi come infarti o ictus possono essere ridotti se si attivano strategie di prevenzione e percorsi terapeutici ad hoc per i pazienti a rischio – afferma il professor Volpe – oggi non ci si accontenta più di un ‘effetto cosmetico’ dei farmaci. Le cure devono ridurre drasticamente la morbilità e la mortalità. Proprio in questa direzione vanno i trattamenti a base di statine che agiscono sul metabolismo cellulare del colesterolo”. “C’è ancora tanto da fare sulla percezione dei rischi legati all’ipercolesterolemia – conclude il Presidente della SIPREC – Per questa ragione la nostra attività si concentra molto sull’educazione e la corretta informazione. Una buona prevenzione è fondamentale non solo per tutti i cittadini ma anche per la sostenibilità futura del Servizio Sanitario Nazionale. Aggiungo che sarebbe auspicabile prevedere screening periodici dei livelli di colesterolemia sulla popolazione, in collaborazione con il territorio e le farmacie. Può bastare un semplice prelievo anche di poche gocce di sangue per intercettare una persona ad alto rischio ed arginare in tempo il rischio di incorrere in patologie cardiovascolari gravi”.

Ue: garantire il ritorno dei bambini deportati dall’Ucraina in Russia

Ue: garantire il ritorno dei bambini deportati dall’Ucraina in Russia


Ue: garantire il ritorno dei bambini deportati dall’Ucraina in Russia – askanews.it



Ue: garantire il ritorno dei bambini deportati dall’Ucraina in Russia – askanews.it


















Bruxelles, 23 mar. (askanews) – “Il Consiglio europeo condanna con la massima fermezza la violenza sessuale e di genere. La Russia deve garantire immediatamente il ritorno sicuro degli ucraini trasferiti o deportati con la forza in Russia, in particolare i bambini”. E’ quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo sull’Ucraina, appena adottate.

“In tale contesto, il Consiglio europeo prende atto dei mandati d’arresto recentemente emessi dalla Corte penale internazionale nei confronti del presidente della Russia e del suo commissario per i diritti dei minori, per il crimine di guerra di deportazione e trasferimento illegali di bambini ucraini dalle zone occupate dell’Ucraina alla Russia”, si legge nel documento. L’Unione europea è anche “fermamente impegnata a garantire la piena responsabilità per i crimini di guerra e gli altri crimini più gravi commessi in relazione alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, anche attraverso l’istituzione di un meccanismo adeguato per il perseguimento del crimine di aggressione, che è di preoccupazione per la comunità internazionale nel suo complesso. In tale contesto, il Consiglio europeo accoglie con favore l’accordo per creare il nuovo Centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione contro l’Ucraina (ICPA) all’Aia, che sarà collegato all’attuale squadra investigativa comune sostenuta da Eurojust. Ribadisce il proprio sostegno alle indagini del procuratore della Corte penale internazionale. Il Consiglio europeo accoglie con favore i prossimi negoziati su una nuova convenzione sulla cooperazione internazionale nelle indagini e nel perseguimento di genocidio, crimini contro l’umanità, crimini di guerra e altri crimini internazionali”.