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Tag: Sanremo 2023

La Difesa Usa ha allertato 2.000 militari per il possibile schieramento in Medio Oriente

La Difesa Usa ha allertato 2.000 militari per il possibile schieramento in Medio OrienteRoma, 17 ott. (askanews) – Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha posto circa 2.000 militari e una serie di unità in allerta attraverso un ordine di preparazione allo schieramento in Medio oriente, ha affermato il Dipartimento della Difesa americano secondo quanto scrive Haaretz.

L’ordine “aumenta la capacità del dipartimento della Difesa di rispondere rapidamente all’evoluzione del contesto di sicurezza in Medio Oriente. Non è stata presa alcuna decisione di schierare alcuna forza in questo momento”, si legge in una nota. “Il segretario continuerà a valutare la nostra posizione in termini di forze e rimarrà in stretto contatto con alleati e partner”, si legge ancora nella comunicazione secondo cui Austin ha esteso il dispiegamento di uno dei due gruppi d’attacco delle portaerei vicino a Israele.

Nuovo album di Motta “La musica è finita”

Nuovo album di Motta “La musica è finita”Milano, 17 ott. (askanews) – Mancano pochi giorni e finalmente potremo sentire le 10 tracce che compongono “La musica è finita”, il nuovo progetto in studio di Motta, prodotto insieme a Tommaso Colliva e fuori ovunque il 27 ottobre.

Un album in cui l’artista sposta la lente dell’osservatore da se stesso agli altri, aprendosi per la prima volta a collaborazioni inedite. Per superare le proprie convinzioni e sperimentare, Motta ha deciso per l’occasione di chiamare amici e colleghi come Willie Peyote, Giovanni Truppi, Jeremiah Fraites e Ginevra. “La musica è finita” è un disco diretto, sfacciato e potente, nato da una forte fase creativa e di contaminazione, arricchita dalla partecipazione anche di musicisti di spessorGià dal titolo si comprende come questo album metta un punto per ripartire dall’inizio, da quello che è sempre stato importante: la musica. La musica finisce e riparte, si trasforma, evolve, il sound cambia, ma nonostante tutto porta la firma inconfondibile di Motta.

“Il mio nuovo album ‘La musica è finita’ è frutto di un lavoro di ore, mesi e anni di studio, da solo e insieme a un sacco di amici e professionisti pazzeschi – racconta Motta – Non ci si abitua mai all’emozione di annunciare un album, sarà che ci metto sempre un sacco di tempo per farli e anche questa volta ce l’ho davvero messa tutta. Ma ci sarà tempo per spiegarvi. Intanto venite a ballare su questo fuoco insieme a me.” L’artwork della cover dell’album è a cura di Pepsy Romanoff.

Motta si sta preparando per portare in scena uno spettacolo completamente diverso da quello a cui ha abituato il suo pubblico finora. Il tour nei club partirà dal The Cage di Livorno il 27 ottobre e toccherà le principali città italiane per tutto il mese di novembre. Tornano con lui sul palco Giorgio Maria Condemi (chitarre) e Francesco Chimenti (basso e cello) ai quali si aggiungono per la prima volta con questa formazione, Davide Savarese (batteria) e Whitemary (synth e elettronica). Queste le date in programma del tour nei club di Motta, prodotto e organizzato da Magellano Concerti: 27 ottobre – Livorno – The Cage (data zero), 9 novembre – Milano – Magazzini Generali, 10 novembre – Torino – Hiroshima Mon Amour, 11 novembre – Roncade (TV) – New Age, 16 novembre – Firenze – Viper, 17 novembre – Bologna – Estragon, 23 novembre – Pozzuoli (NA) – Duel Club, 24 novembre – Ciampino (RM) – Orion. I biglietti del tour sono già disponibili in prevendita sui circuiti abituali.

Il tour di Diego dalla Palma: Bellezza imperfetta-fra vacche e stelle

Il tour di Diego dalla Palma: Bellezza imperfetta-fra vacche e stelleMilano, 17 ott. (askanews) – Bellezza imperfetta – fra vacche e stelle è il titolo della prima opera teatrale scritta e interpretata da Diego Dalla Palma che debutta in prima nazionale il 19 ottobre al Teatro Olimpico di Vicenza dove sarà in scena per tre date, già sold out. Lo spettacolo, prodotto da Teatro Olimpico di Vicenza, enfiteatro e Ghione produzioni, farà poi tappa a Roma, Milano e Bologna. Diego Dalla Palma, icona inconfondibile di stile, emblema del significato della bellezza che va oltre ai luoghi comuni, ripercorre la storia imperfetta della sua vita, impervia e sorprendente, in un viaggio suggestivo fatto di evocazioni, immagini, pensieri, musiche e ricordi per portare in scena quella che lui chiama “la bellezza scomoda”. In scena ci sarà anche l’attrice Vera Dragone, che con la sua voce e le sue doti recitative affiancherà Diego Dalla Palma nella narrazione. Le musiche, inedite, che evocano ricordi ed emozioni sono di Cesare Picco e saranno eseguite dal vivo dalla violoncellista Livia de Romanis. Le luci e gli effetti visivi, sono frutto dell’arte di Francesco Lo Pergolo; la regia e il progetto scenico sono di Ferdinando Ceriani. Il titolo prende spunto dalla storia insolita di Dalla Palma che si racconta portando in scena la sua idea di bellezza, non quella scontata dell’apparire e dell’ovvio, ma quella che nasce da sentimenti come coraggio, diversità, dolore, destino, consapevolezza e disciplina. Queste sono le sei stazioni che compongono il viaggio in cui si sviluppa la narrazione dove Diego Dalla Palma si mette a nudo, senza inibizioni, raccontando episodi della sua vita e di quella dei suoi genitori, soprattutto della mamma Agnese e del suo particolare modo d’essere donna e madre. Per ciascuna delle sei stazioni del suo viaggio narrativo, Dalla Palma ha chiesto un contributo a Pietrangelo Buttafuoco, Aldo Cazzullo, Paolo Crepet, Antonio D’Orrico, Massimo Gramellini, Stefano Zecchi che hanno scritto appositamente per lui degli aforismi per dare una visione maschile a un tema che si valuta sempre, erroneamente, al femminile. Solo sulla “bellezza” il contributo è stato dato dalla giornalista e scrittrice Marina Terragni. Ad ogni tappa della tournée, Diego avrà il piacere di ospitare attrici, artiste e sportive a cui sarà affidato il momento più toccante dello spettacolo. Sul palco di Vicenza saliranno nelle tre serate: Martina Colombari, Luciana Savignano e Cecilia Gasdia. Inoltre per le prossime date sono già confermate: Barbara Alberti, Serena Bortone, Giulia Lazzarini, e Sara Simeoni. Le date confermate ad oggi: dal 19 al 21 ottobre, Vicenza (Teatro Olimpico); 11 e 12 novembre Roma (Teatro Parioli); 5 e 6 dicembre Milano (Teatro Manzoni); 15 gennaio Bologna (Teatro Celebrazioni); 14 e 15 marzo Roma (Teatro Ghione). I biglietti degli spettacoli sono acquistabili tramite i circuiti di vendita online o presso le biglietterie dei Teatri.

Unetchac: attestate violazioni diritti umani sui bambini in conflitto armato

Unetchac: attestate violazioni diritti umani sui bambini in conflitto armatoRoma, 17 ott. (askanews) – Dal conflitto israelo-palestinese, dall’Africa all’Ucraina, i minori sono le principali vittime delle guerre e dei conflitti armati. Alla luce dei dati dei ricercatori della UNETCHAC urge la loro protezione. Nel Sud del Sudan 5 milioni di bambini necessitano disperatamente di aiuti a causa del perpetrarsi dei conflitti armati. In Mozambico, (solo nella provincia di Capo Delgado), risultano 147 i bambini mutilati e uccisi a causa dei conflitti (2020/2022); 105 gli episodi riportati di violenza sessuale nei confronti dei bambini (2023), dove le bambine sono i soggetti colpiti in modo sproporzionato e che, di conseguenza, possono subire gravi traumi psicologici e fisici.

Anche in Somalia, le bambine risultano maggiormente esposte alle violenze sessuali, con 219 casi di violenze inflitte (2023). Nonostante numerosi siano stati i passi in avanti compiuti dai diversi Governi per incorporare nella loro legislazione nazionale la Risoluzioni 1325 delle Nazioni Unite su Donne, Pace e Sicurezza e gli strumenti giuridici internazionali che agiscono sulla protezione dei bambini, la violazione dei loro diritti non è diminuita.

Questo, è quanto risulta dai dati elaborati e riportati in Italia dai ricercatori della Universities Network for Children in Armed Conflict UNETCHAC. Il Network Universitario Internazionale, continua ad effettuare una analisi quali- quantitativa sugli abusi e sulle gravi violazioni dei diritti umani subite dai bambini in situazioni di conflitto e post-conflitto armato nel mondo nell’ambito di “I Piani di Azione Nazionali sulla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite 1325 e l’impatto dei conflitti su bambini e bambine”, il Progetto realizzato da UNETCHAC in collaborazione con l’Istituto di Studi Politici Internazionali “S. Pio V” e con il Supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Italiano.

Attraverso tale Progetto, il Network lavora come un moltiplicatore di forze: i ricercatori di UNETHCAC sviluppano sul campo i dati che sono suddivisi per aree geografiche su 4 Continenti, (Africa, Medio Oriente, Asia, Sud America e Europa), validati dalle fonti locali. Nel condurre questa attività di ricerca, UNETCHAC opera in linea con gli obiettivi perseguiti dall’Ufficio del Rappresentante Speciale del Segretario Generale ONU per i Bambini e i Conflitti Armati. Nello specifico, le analisi che confrontano i dati riferiti a 5 Paesi africani, (Repubblica Democratica del Congo; Repubblica Centrafricana; Sudan; Mozambico; Somalia), sui quali si concentra la più recente ricerca di UNETCHAC, saranno divulgati nel Corso della Conferenza Internazionale che si svolgerà in Kenya, il 18 Ottobre presso l’Università Tangaza di Nairobi.

Tra gli invitati all’evento S.E. Roberto Natali, Ambasciatore d’Italia in Kenya. La Conferenza vedrà la partecipazione, tra gli altri, di: Mr. Jonas Yawovi Dzinekou, Direttore di Studi Sociali Istituto di Trasformazione Sociale – Università di Tangaza; S.E Muhindo Nzangi, Ministro dell’Istruzione Superiore e Universitaria (RDC). “Il progetto, operando nell’ambito dello strumento giuridico del Quarto Piano di Azione Nazionale Italiano relativo alla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu 1325 su Donne, Pace e Sicurezza, intende sviluppare una ricerca qualitativa e quantitativa sulla situazione dei bambini in conflitto armato in Africa, Asia, Africa, Sud America, Europa (Kosovo e Ucraina). Il progetto sviluppa un confronto con i Piani d’Azione Nazionali sulla Risoluzione 1325 dei Paesi che sono oggetto della ricerca sulla specifica tematica delle misure volte a garantire la protezione dei minori: questo è certamente un aspetto innovativo volto a individuare quelle che sono le misure adottate e adottabili per prevenire e combattere i crimini contro i bambini che purtroppo stiamo sempre più vedendo”, dichiara Laura Guercio, Segretario Generale di UNETCHAC. “L’Italia – prosegue – è sempre stata in prima linea per l’attuazione della Risoluzione, come dimostra l’adozione stessa dei quattro Piani d’Azione Nazionali. Il nostro progetto, in questo modo, intende contribuire all’azione e all”impegno italiano. L’obiettivo è quello di concorrere alla attuazione di questo strumento per garantire la protezione effettiva dei bambini che subiscono i conflitti armati, perseguendo il principio dell’universalità dei diritti umani. Alla luce dei drammi che stiamo vivendo, dal Medio Oriente, all’Africa e all’Europa, urge rafforzare tale azione. Durante la Conferenza in Kenya, il Quarto Piano di Azione Italiano sarà dunque confrontato con i Piani di Azione dei suddetti paesi Africani, in cui la situazione dei bambini è aggravata, oltre che dalla complessità della dimensione dei conflitti, anche da fattori di natura sociale che rischiano di ostacolare il percorso di reintegrazione sociale dei bambini coinvolti dai conflitti armati. Questo è un ulteriore aspetto su cui il Network intende lavorare”. Conclude. Mentre è in corso la Conferenza a Nairobi, gli esperti del Network inaugurano la Autumn School 2023 dedicata a “Aspetti giudiziari e sociali della violenza contro i bambini, in particolare le ragazze, nei conflitti armati”. La Autumn School di UNETCHAC punta a offrire a titolo gratuito una formazione accademica e professionale in materia di Diritto Internazionale, Diritto Umanitario e Diritto Penale Internazionale con particolare riguardo alla protezione dei minori in conflitto armato e con un focus specifico sulle questioni di genere. I protagonisti della Scuola sono, infatti, gli studenti provenienti da 19 Paesi – incluse le war zone: Albania, Bangladesh, Finlandia, Ghana, Gambia, Iran, Iraq, Italia, Kosovo, Libano, Lussemburgo, Nigeria, Regno Unito, Repubblica Democratica del Congo, Romania, Somalia, Stati Uniti, Thailandia e Turchia. É soprattutto a loro, ai giovani del mondo, che il Network intende indirizzare il proprio lavoro di ricerca, a loro affida le chiavi del peacekeeping. A conclusione del Progetto sarà infatti redatto e divulgato il Report finale delle analisi dei ricercatori; la prima mappa virtuale su bambini e conflitti armati realizzata dal Network sarà a disposizione di scuole e università internazionali.

Turismo delle radici, torna ROOTS-in con Enit

Turismo delle radici, torna ROOTS-in con EnitRoma, 17 ott. (askanews) – La ricerca delle proprie radici familiari e la conoscenza diretta dei luoghi di origine sta diventando un’esigenza sempre più urgente da parte degli italiani di seconda e terza generazione sparsi per il mondo (stimati in circa 80 milioni).

Questo mercato costituisce, dunque, un’importante potenzialità di sviluppo per i territori e per la programmazione degli operatori turistici italiani e internazionali. ROOTS-in, Roots Tourism International Exchange si conferma per il secondo anno un appuntamento internazionale di riferimento per il Turismo delle Radici. La Borsa è organizzata dalla Regione e dall’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata, in collaborazione con l’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, con il patrocinio del MAECI – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e promuove la cultura e la professionalità dell’offerta turistica legata al Turismo delle Origini, con un ricco programma di approfondimenti tematici, formazione, interscambio e networking tra i professionisti del settore.

Tante le novità di questa seconda edizione che si terrà sempre a Matera il 20 e il 21 novembre. Una edizione molto speciale anche perché cade alla vigilia del 2024, anno del turismo delle origini che sarà presentata domani, 18 ottobre, alle ore 12 alla Sede Enit di Via Marghera 2 a Roma. Alla conferenza stampa interverranno Ivana Jelinic, CEO di Enit, il Cons. Giovanni Maria De Vita, responsabile del Progetto “Turismo delle Radici” presso la Direzione Generale Italiani all’Estero del Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale e Antonio Nicoletti, direttore generale di APT Basilicata.

Campi Flegrei, De Luca: infastidito da propagandismo del governo

Campi Flegrei, De Luca: infastidito da propagandismo del governoNapoli, 17 ott. (askanews) – “La nostra intenzione è combattere per avere i soldi perché fino adesso non è arrivato un euro tanto per essere chiari. Io comincio ad essere infastidito della tendenza del propagandismo da parte del governo, qui non c’è un euro al di là delle chiacchiere. Parliamo di 50 milioni divisi in 20 interventi che bisogna fare tra verifiche, tecniche, campagne di comunicazione”. Così il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, a margine di un appuntamento a Nola (Napoli), risponde ad una domanda di un giornalista sul piano messo in campo dal governo a sostegno della popolazione dei Campi Flegrei dopo le ripetute scosse di terremoto dovute al fenomeno del bradisismo.

“Lì abbiamo un problema enorme, come interveniamo e per fare cosa. E’ ovvi che ci vogliono risorse importanti innanzitutto per fare le verifiche sismiche e poi dobbiamo decidere, questo sarà compito della regione, due cose in relazione all’emergenza: il piano di ricollocazione dei pazienti negli ospedali dove abbiamo fatto già due esercitazioni per essere pronti in caso di emergenza e il piano di evacuazione con viabilità su ferro e gomma. Queste sono due competenze specifiche della regione”, continua il governatore. “Dopo vedremo con la nuova legge urbanistica di ragionare con attenzione su tutta quell’area dove è evidente che non possiamo avere una espansione edilizia in aree a rischio. – spiega De Luca – nessun allarmismo nessuna psicosi, c’è un problema lo teniamo sotto controllo e mantenere una serenità”, conclude.

Terrorismo: due arresti a Milano, “sono affiliati all’Isis”

Terrorismo: due arresti a Milano, “sono affiliati all’Isis”Milano, 17 ott. (askanews) – All’apparenza erano perfettamente integrati nella società italiana, in realtà erano affiliati all’Isis e sul web facevano azione di proselitismo per lo Stato Islamico, esaltando la jihad e incitando all’uso delle armi. Inoltre si scambiavano messaggi e chat con minacce pesanti nei confronti di importanti organi istituzionali, a compresa la presidente del consiglio Giorgia Meloni, e dello stato di Israele. Quanto è bastato per far scattare la duplice accusa di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e di istigazione a delinquere con finalità di terrorismo. In manette sono finiti due egiziani, residenti da molti anni nell’hinterland milanese: un piccolo imprenditore edile nato nel 1974 e arrivato in Italia nel 2008, in possesso di un permesso di soggiorno di lunga durata, e un muratore – classe 1979 – approdato nel Belpaese nel 2001 e in possesso di cittadinanza italiana. L’operazione dell’antiterrorismo milanese “capita in un momento particolare – ha sottolineato il procuratore Marcello Viola – ed è spia di una situazione di gravità sotto gli occhi di tutti, come dimostra anche l’attentato di Bruxelles”.

Il blitz, scattato all’alba di questa mattina, è il coronamento di un’indagine partita nel 2001, grazie a un’attività di monitoraggio sul web condotta dalla Polizia Postale di Perugia. Il fascicolo a carico dei due egiziani residenti nel Milanese è poi stato trasferito nel capoluogo lombardo per competenza territoriale. Gli approfondimenti da parte degli specialisti dell’antiterrorismo della Digos, condotte anche anche con uno strumento “invasivo” come il trojan, hanno fatto emergere che i due erano entrambi particolarmente attivi su gruppi Telegram e WhatsApp con centinaia di iscritti soprattutto nelle zone più calde del Medioriente. E’ stato il più anziano ad aver “indottrinato” il più giovane, al punto da spingerlo a prestare il “giuramento” di fedeltà e sottomissione allo Stato Islamico. Un’attività di proselitismo e indottrinamento poi proseguita anche nei confronti dei figlio minorenne di uno degli arrestati. Tra gli atti di indagine sono finiti messaggi pieni di messaggi di odio verso l’Occidente e Israele, canali social dove venivano anche condivisi foto e video definiti dagli inquirenti “violenti e raccapriccianti”: come quelli che immortalando alcuni bambini-soldato dello Stato Islamico mentre giustiziano a colpi di pistola infedeli e nemici dell’Isis. “Questo è indice dell’attenzione quasi morbosa dell’Isis nei confronti dei bambini che in modo ricorrente vengono addestrati all’uso di armi e alla violenza”, ha evidenziato il pm di Milano Alessandro Gobbis, titolare del fascicolo di indagine.

I due arrestati erano esperti nell’uso delle armi, competenza rivendicata in particolare da uno di loro, e si sarebbero resi anche protagonisti di iniziative di finanziamento al terrorismo: le indagini hanno fatto emergere numerosi versamenti (per un totale di circa 4 mila euro) a favore di vedove e orfani di combattenti dell’Isis tra Iran, Yemen, Palestina, Libano ed Egitto. Uno di loro stava organizzando un viaggio in Turchia, tradizionale porta di accesso per la Siria e il Medio Oriente. “Non abbiamo riferimenti concreti e diretti di pianificazione di attentati – ha spiegato ancora il pm Gobbis – ma una continua azione di esaltazione e di istigamento a passare all’azione. Chi compie un’attentato lo fa proprio perchè spinto e determinato da questi gruppi”.

Sanità, De Luca: in Campania liste d’attesa più corte d’Italia

Sanità, De Luca: in Campania liste d’attesa più corte d’ItaliaNapoli, 17 ott. (askanews) – “Io leggo la stampa lombarda e piemontese, è incredibile ma nonostante tutto in Campania abbiamo le liste di attesa più corte di Italia e per quanto riguarda le prestazioni ritenute urgenti noi rispettiamo perfettamente i tempi”. Così il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, a margine della consegna a Nola (Napoli) degli alloggi delle case popolari.

“Siamo impegnati a completare il lavoro di pulitura delle liste ed è un lavoro immenso, nonostante la riduzione di personale che subiamo e siamo l’ultima regione di Italia per finanziamenti del fondo sanitario nazionale ma stiamo andando avanti lo stesso”, conclude il governatore.

Pesca, Spagna rafforza protezione sardine nel Mediterraneo

Pesca, Spagna rafforza protezione sardine nel MediterraneoRoma, 17 ott. (askanews) – Il ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione spagnolo ha deciso di rafforzare la protezione delle sardine nel Mediterraneo, prorogando di un mese, dal 15 novembre al 15 dicembre, il divieto di sbarco delle sardine nel Mediterraneo, misura che sostituisce il divieto di sbarco di questo tipo di pesca previsto per quattro mesi. Obiettivo: migliorare la riproduzione della specie e sostenere l’attività della flotta, poiché le soste obbligatorie sono finanziate con aiuti comunitari.

L’ordinanza ministeriale è stata pubblicata oggi sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato e modifica una precedente ordinanza che istituiva un piano di gestione per la pesca con reti a circuizione nella zona di sottopesca del Mediterraneo, con misure volte a rafforzare la protezione delle sardine e sostenere il contesto socioeconomico. “Con l’ordinanza pubblicata oggi – spiega il ministero – rafforziamo il nostro impegno per un’adeguata gestione delle risorse della pesca, che tenga conto della dimensione integrale della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, riconosciuta nella Politica Comune della Pesca e nel Regolamento recentemente approvato Legge sulla pesca sostenibile e sulla ricerca sulla pesca”. Questa iniziativa modula le misure di gestione e garantisce il mantenimento dell’attività nella zona denominata GSA 6, che corrisponde alla sottozona geografica della Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (CGPM) che copre le acque spagnole della costa della Catalogna, Comunità Valenciana e parte di Murcia. Il piano di gestione stabilisce diverse misure adattate alla realtà di ciascuna zona, come i limiti di cattura per nave o l’aumento di alcune taglie minime, con una certa flessibilità, in modo che i divieti possano essere modificati in base all’evoluzione delle popolazioni.

Aeroporti 2030, scali sempre più innovativi e intermodali

Aeroporti 2030, scali sempre più innovativi e intermodaliRoma, 17 ott. (askanews) – Il futuro degli aeroporti all’insegna dell’innovazione tecnologica e digitale per semplificare i processi e migliorare la sicurezza, la qualità del servizio e la passenger experience. Questo l’argomento principale al centro del convegno: “Aeroporti e digitale”, organizzato da Aeroporti 2030. Lo scenario del trasporto aereo è in piena evoluzione e occorre una riflessione attenta sul ruolo che le società aeroportuali dovranno assumere nel prossimo futuro. Il seminario è stato l’occasione per affrontare queste tematiche e rilanciare il dibattito sulla transizione digitale degli aeroporti, promuovendo un confronto tra il mondo imprenditoriale, quello accademico e il decisore politico e istituzionale.

“Il Convegno ‘Aeroporti e digitale’- ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso in un messaggio – è l’occasione per avviare un dialogo costruttivo tra i numerosi attori del settore che coinvolge imprenditori, Universita’, istituzioni e Amministrazioni chiamati allo sforzo congiunto di disegnare insieme soluzioni in grado di rispondere all’attuale scenario in pieno cambiamento. Il Governo guarda con attenzione al comparto e anche per questo nel DL Asset ha elaborato una serie di misure coinvolgendo l’Autorita’ Garante della concorrenza e del mercato per garantire concorrenza e trasparenza cosi’ da tutelare i viaggiatori. Vogliamo creare le condizioni affinche´ gli scali italiani, che per loro natura vivono una competizione globale, siano ulteriormente valorizzati con il ricorso a soluzioni innovative cosi’ da traguardare il comparto verso standard sempre piu’ efficienti in termini di sostenibilita’ e avanzamento tecnologico”. “Dobbiamo saper cogliere le opportunità derivanti dal Pnrr per rilanciare il settore – ha aggiunto Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti -, ridurre tempi di attesa e burocrazia, garantendo al contempo i massimi livelli di sicurezza. È importante, dunque, il dialogo fra i diversi operatori. Come Governo stiamo portando avanti il tavolo sul trasporto aereo per sviluppare politiche unitarie a sostegno delle reti aeroportuali e rafforzare le sinergie a tutela dell’interesse complessivo”.

“In un mondo sempre più globalizzato la sicurezza, la qualità dei servizi e l’accessibilità ai collegamenti – ha spiegato Alfonso Celotto, presidente di Aeroporti 2030 – sono pre-requisiti che il comparto aereo è impegnato a garantire, oggi anche in un’ottica di transizione green e di innovazione tecnologica. La mobilità del futuro è digitale e interconnessa e lo sviluppo sostenibile dei mezzi di trasporto rappresenta una delle principali sfide dei prossimi anni. Ma in un futuro connesso, collegato e veloce, aeroporti, vertiporti e logistica integrata devono poter assumere un ruolo sempre più strategico e decisivo, sia per la mobilità delle persone che delle merci. Per favorire questo percorso, anche attraverso il lavoro che può svolgere Aeroporti 2030, è essenziale un forte coordinamento tra i soggetti pubblici e privati e la consapevolezza comune che investire sul settore significa favorire lo sviluppo economico e sociale del Paese”. “L’aeroporto non è più un non luogo, un posto solo di transito – ha poi detto il presidente Enac Pierluigi Di Palma -. Negli ultimi anni si è trasformato anche in opportunità economica per gli operatori del settore. Gli aeroporti devono essere pronti a raccogliere la sfida adeguandosi alla richiesta di servizi all’avanguardia. Questo è il percorso che segue l’Enac per una transizione verso un comparto green e resiliente, con un processo trasversale che interessi le tecnologie degli aeromobili, l’aumento della produzione di carburanti alternativi sostenibili – di cui si parlerà a novembre nella Conferenza ICAO di Dubai – le procedure operative e l’efficienza delle infrastrutture aeroportuali. Sul fronte della Mobilità Aerea Avanzata, l’Enac sta investendo conoscenze e progettualità in una nuova visione di mobilità inclusiva e diffusa, che superi la singola tratta del volo commerciale, aprendosi all’impiego dei velivoli sostenibili di nuova generazione e creando quindi un “ecosistema intermodale”, accessibile, affidabile, efficiente e sicuro. E gli aeroporti sono i luoghi dove questa trasformazione diventerà realtà”.

“Enav gestisce lo spazio e il traffico aereo civile in Italia, e da tempo è considerata tra i ‘big five’ europei per performance operative ed innovazione tecnologica – ha rilevato Alessandra Bruni, presidente Enav -. L’evoluzione del trasporto aereo crea benessere diretto e indiretto. Ovviamente per far crescere un ecosistema ad alta complessità occorre obbligatoriamente puntare sulla digitalizzazione. Enav ritiene di particolare rilevanza il processo di innovazione ed evoluzione delle infrastrutture tecnologiche e crede fermamente che c’è innovazione quando si riesce a migliorare la vita di ciascuno grazie alla possibilità di anticipare i bisogni delle persone, offrendo nuovi servizi e soluzioni alternative più efficienti”.