Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Domani il presidente Usa Biden sarà a Tel Aviv

Domani il presidente Usa Biden sarà a Tel AvivRoma, 17 ott. (askanews) – Mercoledì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden visiterà Israele, in una significativa dimostrazione del sostegno degli Stati Uniti. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha concluso martedì mattina presto a Tel Aviv ore di colloqui con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dicendo che Biden avrebbe visitato Israele. “Il presidente sentirà da Israele ciò di cui ha bisogno per difendere il suo popolo mentre continuiamo a lavorare con il Congresso per soddisfare tali esigenze”, ha detto Blinken ai giornalisti.

Sparatoria nel centro di Bruxelles, due vittime. Il killer: sono dell’Isis

Sparatoria nel centro di Bruxelles, due vittime. Il killer: sono dell’IsisRoma, 16 ott. (askanews) – Un uomo ha aperto il fuoco nel centro di Bruxelles uccidendo due persone di nazionalità svedese e si è dato alla fuga.

In un video diffuso in rete l’uomo rivendica la sua appartenenza allo Stato islamico e si vanta di aver eliminato dei non credenti, afferma di avere sparato per “vendicare i musulmani”. Slayem Slouma (il nome nel video) stamattina aveva scritto un messaggio sul bambino musulmano accoltellato domenica a Chicago, sostenendo che se fosse stato cristiano “lo avremmo definito terrorismo e non crimine brutale”. Nel video circolato in rete, sostiene che “viviamo e moriamo per la nostra religione”. Secondo testimoni oculari a Bruxelles, citati da Sudinfo, l’uomo indossava un gilet arancione fluorescente. Le due vittime sarebbero di nazionalità svedese e indossavano la maglia della nazionale svedese, probabilmente tifosi arrivati per la partita di qualificazione agli Europei. Il sospettato è fuggito a bordo di uno scooter. A seguito della sparatoria la partita è stata sospesa.

Vino, “Hostaria Verona” chiude con oltre 26mila calici degustati

Vino, “Hostaria Verona” chiude con oltre 26mila calici degustatiMilano, 16 ott. (askanews) – La nona edizione di “Hostaria Verona”, la più grande festa del vino e della vendemmia della città scaligera è da record: dal 13 al 15 ottobre, la manifestazione ha registrato il pienone combinando cultura enogastronomica, cibo della tradizione, arte, ecologia e solidarietà. Oltre 26mila calici distribuiti per un totale di 200mila degustazioni (token), quaranta gli eventi tra spettacoli, concerti e incontri ad ingresso libero, migliaia condivisioni e tag sui social dell’evento.

Il volo sull’Italia tra tesori enologici con sei Consorzi e Cantine da diverse parti d’Italia, la speciale toponomastica di vie e piazze del centro storico, la Foresteria nei giardini di piazza Indipendenza, i laboratori del Monte Veronese Village, la cittadella Slow Food e i vari eventi hanno conquistato il pubblico. Pubblico in buona parte composto da stranieri, attratti dalla possibilità di assaggiare nel magnifico centro storico veronese importanti referenze enologiche e di vivere la città da “winelover. Oltre i classici “token”, la curiosità ha spinto i partecipanti ad usufruire delle degustazioni extra, le “chicche”, segnalate da colorati corner di palloncini. Tra questi il gin di Hostaria, le degustazioni di vini presentati dai produttori di Soave, l’enoteca del Lago di Garda, e ancora viaggi nei profumi dei vini dei Consorzi di Custoza, Bardolino e Garda. “Hostaria” si è distinta anche come agorà della cultura con incontri e spettacoli. Il premio nazionale “Paiasso” è stato assegnato a Sara Simeoni, una delle più grandi atlete di ogni tempo, e nel segno dello sport anche la “Dedica del Festival” per l’allenatore dei campioni Alberto Castagnetti, ricordato dalla figlia Veronica e dalla pluricampionessa Federica Pellegrini accompagnata dal marito, Matteo Giunta. Grande affluenza anche per il critico e raccontatore d’arte Carlo Vanoni e per l’incontro tra il Vescovo di Verona, Domenico Pompili, e il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, su “L’insensata guerra alla nostra Casa comune”.

Il progetto sociale 2023 di “Hostaria” è stato promosso dall’azienda Salumi Coati a sostegno della onlus “Continuando a crescere” che si occupa delle esigenze sociali di bambini e ragazzi con disabilità in particolare nello spettro autistico. Tutto esaurito il laboratorio “Impastiamoci” con il pizzaiolo Renato Bosco e pubblico in visibilio per il trio dei Terconauti in “Una storia di autismo normale”. I fondi raccolti durante la tre giorni verranno devoluti alla onlus per un progetto che verrà svelato sul ‘campo’. La cerimonia di consegna dell’assegno sarà il prossimo passo di Hostaria verso l’anniversario numero dieci.

Vino, si è chiusa la sesta “Milano Wine Week”: oltre 300 eventi

Vino, si è chiusa la sesta “Milano Wine Week”: oltre 300 eventiMilano, 16 ott. (askanews) – Si è chiusa la sesta edizione della “Milano Wine Week”, l’evento dedicato alla promozione, alla narrazione e all’esperienza legate al vino: nove giorni rivolti ad appassionati, opinion leader e professionisti del settore provenienti da tutto il mondo che, durante la settimana, hanno potuto partecipare a oltre 300 eventi, tra degustazioni, conferenze, seminari, presentazioni ed esperienze innovative pensate per coinvolgere tutte le fasce di pubblico, tra cui le nuove generazioni.

“Chiudiamo un’edizione estremamente positiva, tutti i format, sia quelli più consolidati che le novità, hanno registrato un grandissimo consenso da parte di operatori e pubblico” ha commentato il presidente di MWW Group, Federico Gordini, sottolineando che “il dato più interessante è relativo al target di frequentazione della manifestazione, sia per gli operatori che per i consumatori la fascia prevalente è quella dai 25 ai 40 anni: si tratta degli operatori e dei consumatori del presente e dei prossimi decenni, giovani che parlano ai giovani”. Ringrazio il main sponsor Carrefour, il Masaf e Ice, oltre alle aziende, ai consorzi e ai partner, Gordini ha annunciato che “stiamo già costruendo la Settima Edizione di Milano Wine Week per la quale l’appuntamento è dal 5 al 13 ottobre 2024”. Tra gli eventi più significativi di questa edizione, spicca la terza edizione degli “MWW Awards” a Palazzo Castiglioni, con il “Premio Carte Vini” e il “Premio Wine Retail”, e “Wine Icons”, che ha puntato i riflettori sui marchi vitivinicoli di eccellenza selezionati da MWW e Carrefour Italia. Novità assoluta è stata invece la “Wine List”, la prima guida che raccoglie le 550 migliori etichette di vino al mondo, accuratamente selezionate da oltre 50 tra i migliori sommelier italiani.

Bce, Lane: se ampi shock inflazione dovremo fare di più (su tassi)

Bce, Lane: se ampi shock inflazione dovremo fare di più (su tassi)Roma, 16 ott. (askanews) – Alla Bce “manterremo i tassi di interesse elevati tutto il tempo che sarà necessario”. Ma se vi fossero “shock di inflazione sufficientemente ampi o sufficientemente persistenti, dovremo essere aperti a fare di più” (in termini di rialzi del costo del danaro). Lo ha affermato il capo economista della Bce, Philip Lane in una intervista al quotidiano olandese Financieele Dagblad.

Al momento all’istituzione monetaria “riteniamo che l’inflazione tornerà al 2% per il 2025. (Ma) solo quando saremo sufficientemente fiduciosi di raggiungere questo obiettivo potremmo normalizzare la policy”. E questo “è piuttosto distante da dove ci troviamo adesso. Personalmente avrò bisogno di più informazioni riguardo gli accordi salariali per il 2024 e dovremo aspettare fino alla primavera del prossimo anno prima che molti paesi diffondano queste informazioni”, ha aggiunto, fornendo quindi una indicazione indiretta su quando tempo ci voglia prima che la Bce inizi ad ipotizzare un eventuale primo taglio dei tassi. “Ci vorrà del tempo – ribadisce Lane – prima che possiamo avere fiducia sul fatto che l’inflazione sia sulla strada per tornare al 2%”.

Credem, Fitch conferma rating BBB con prospettive stabili

Credem, Fitch conferma rating BBB con prospettive stabiliRoma, 16 ott. (askanews) – Fitch Ratings ha confermato oggi la valutazione di affidabilità creditizia (Long-Term Issuer Default Rating) sul Credito Emiliano (Credem) a ‘BBB’, con outlook stabile, e il Viability Rating (VR) a ‘bbb’. Lo riferisce la stesa banca con una nota, precisando che i rating di Credem riflettono principalmente la qualità dell’attivo superiore alla media e il modello di business diversificato, quest’ultimo considerato da Fitch un chiaro vantaggio strategico e competitivo in Italia.

Inoltre, aggiunge Credem, l’agenzia di rating sottolinea la capacità della Banca di monitorare attentamente i rischi e di adattarsi rapidamente alle sfide emergenti. Infine, i rating riflettono anche la prudente politica di credito e di gestione del capitale e la stabile struttura dei depositi.

Giani: altro che autonomia differenziata, Governo è accentratore

Giani: altro che autonomia differenziata, Governo è accentratoreFirenze, 16 ott. (askanews) – “Questo Governo si professa a favore dell’autonomia differenziata ma in realtà accentra gli interventi: anche quelli che prevedono una competenza delle Regioni”. Lo afferma il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, commmentando le misure del Governo sull’infanzia.

“Sarebbe importante – aggiunge Giani- un maggior dialogo e una maggiore interlocuzione tra lo Stato e gli enti locali, in materia di politiche per l’infanzia: soprattutto con le Regioni che come la nostra investono moltissimo per queste politiche e che hanno una lunga esperienza sul tema. Non è un caso se il bando Pnrr sugli asili ha avuto una bassa partecipazione: le Regioni che hanno la funzione di regolamentazione e coordinamento dei nidi sul territorio non sono state in alcun modo coinvolte nella programmazione di questi interventi”.

Antitrust multa Tim, Vodafone, Fastweb e WindTre su fatturazione

Antitrust multa Tim, Vodafone, Fastweb e WindTre su fatturazioneRoma, 16 ott. (askanews) – L’Antitrust ha pubblicato i quattro diversi provvedimenti con cui ha sanzionato varie compagnie telefoniche per intese e abuso di posizione dominante sulla cosiddetta fatturazione a 4 settimane (invece che mensile). La vicenda riguarda Tim Telecom Italia, Vodafone Italia, Fastweb e Wind Tre in merito a un provvedimento del gennaio del 2020 adottato dalla stessa autorità a conclusione di una procedura in cui aveva riscontrato che le suddette società avevano “posto in essere un’intesa restrittiva segreta, unica, complessa e continuata della concorrenza contraria” alle normative sulla concorrenza.

Lo scopo, prosegue l’authority era “mantenere il livello dei prezzi esistente e a ostacolare la mobilità delle rispettive basi clienti – riporta il bollettino dell’Agcm – impedendo il corretto svolgersi delle dinamiche concorrenziali tra operatori nei mercati dei servizi di telefonia fissa e dei servizi di telefonia mobile”. Con provvedimenti separati, firmati dal presidente Roberto Rustichelli, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha multato Fastweb per 12,7 milioni di euro. Tim per 100,7 milioni, Vodafone Italia per 52,8 milioni e Wind Tre per 36,4 milioni di euro.

Mutti: da industria sforzo contro inflazione ma servono filiere più sane

Mutti: da industria sforzo contro inflazione ma servono filiere più saneMilano, 16 ott. (askanews) – Costruire filiere più sane, forti e solide in grado di rispondere meglio alle sfide che vengono dai mercati globali, come sta accadendo con l’inflazione. E fare in modo che “il potere enorme della distribuzione” sia gestito in modo responsabile per accrescere l’efficienza del sistema. Francesco Mutti, presidente di Crentromarca, alla vigilia della riunione del primo tavolo permanente sull’agroalimentare convocato dal ministro delle Imprese, Adolfo Urso, parla dei temi caldi che in questi mesi hanno visto industria del largo consumo e distribuzione, non sempre allineate, al centro dell’iniziativa governativa del trimestre anti-inflazione.

Non nasconde la preoccupazione per gli effetti delle tensioni internazionali, ma ritiene che l’industria stia facendo la propria parte per difendere il potere d’acquisto dei consumatori, a partire dalla partecipazione al patto anti-inflazione. “C’è stata e credo ci sia un’adesione molto buona” da parte dell’industria, constata a due settimane dall’avvio del trimestre che si concluderà il 31 dicembre. “Senz’altro dobbiamo essere consapevoli di cosa possa essere il trimestre anti inflazione. Se pensiamo a riduzioni di prezzo, siamo fortemente fuori strada. Dobbiamo pensare che le aziende del comparto alimentare sono in un momento di grande sofferenza – sottolinea – rispetto al 2019, quindi pre-covid, gli utili medi delle aziende del comparto alimentare si sono ridotti di quasi il 50%, perché l’inflazione del 2022 ci ha colpito in modo molto molto forte e solo una parte dei nostri aumenti sono stati scaricati a valle”. Che significato ha dunque il trimestre anti inflazione? “Chiedere a una parte che non ha extra profitti ma anzi è in un momento di sofferenza di fare un ulteriore sforzo per un trimestre per provare a contenere il più possibile la dinamica inflazionistica. Questo è quello che sta avvenendo, i risultati li vedremo direi a fine anno”. “E’ uno sforzo ulteriore, un aiuto. E’ sufficiente? – aggiunge – No, nel momento in cui abbiamo questa inflazione da costi”. In queste settimane, il presidente di Centromarca ammette i timori per una nuova impennata dei prezzi delle materie prime, alla luce del difficile contesto internazionale. “Stiamo vedendo con grande preoccupazione una nuova impennata del gas. Siamo molto lontani a oggi da quello che è stato il 2022, ma ci sono ancora dinamiche inflazionistiche importanti – evidenzia – I segnali di rallentamento ci sono ma qualche giorno fa ero più ottimista”. Oltretutto, in questa fase, “c’è pochissimo margine di manovra: se ci sarà un ulteriore aumento del gas purtroppo quelle che erano delle speranze si infrangeranno. Potremo ottimizzare, potremo vedere di efficientare ancora un poco ma inevitabilmente ci ritroveremmo questi aumenti a valle. Quello che dobbiamo fare invece è costruire delle filiere più sane, più forti più solide, capaci di ottimizzare”.

E questo chiama in causa la distribuzione che, conferma, “ha un potere enorme nei confronti dell’industria: rispetto alle 56.000 aziende del settore alimentare certamente hanno un potere assoluto, stiamo ormai parlando di livelli di concentrazione enormi, colossi che sviluppano non un miliardo ma 10/15 miliardi di euro di fatturato quindi il buying power della distribuzione è assolutamente enorme e questo deve portare sempre di più a una comprensione della propria responsabilità nei confronti di un mondo produttivo che deve evolvere, deve essere messa giustamente costantemente sotto una pressione competitiva”. Ma non vuole parlare di rottura con quella parte della filiera: “Non è una certo una posizione degli ultimi 6 mesi. E’ una costante, ed è quello che spinge il sistema anche a essere sempre più efficiente: non c’è nessuna frattura né attacco credo sia un dato di fatto”. Ne’ questa è un’anomalia italiana: “In altri Paesi questo potere è addirittura superiore ma proprio questo deve insegnarci a gestirlo nel modo più lungimirante possibile affinché ci sia un’efficienza di sistema, si possa sempre di più portare prodotti eccellenti a prezzi contenuti al consumatore e non viceversa con momenti di eccessiva pressione che possono creare anche riverberi sociali come ad esempio la disoccupazione”.

Come presidente di Centromarca, però, ci ritiene che l’inflazione vista in un periodo lungo resta bassa: “Se prendiamo i beni di largo consumo su un periodo di tempo lungo vedremo anche l’inflazione è molto molto bassa. Certamente se misuriamo solamente il momento di picco può essere che dopo vent’anni di un’inflazione prossima allo zero ci sia un momento di discontinuità”. E quando gli si fa notare, però, che indietro non si tornerà anche quando i costi dovessero rientrare, dice: “C’è un principio di inerzia, è vero, ma negli anni i beni di largo consumo hanno da sempre ridotto la propria incidenza rispetto al reddito disponibile del consumatore offrendo infinitamente di più non solo in quantità ma anche in qualità e in offerta”.

Calcio, offerte per diritti tv a 900mln: Serie A divisa, opzione canale

Calcio, offerte per diritti tv a 900mln: Serie A divisa, opzione canaleMilano, 16 ott. (askanews) – Club di Serie A divisi sul futuro dei diritti televisivi del massimo campionato italiano. Secondo quanto si apprende, i broadcaster avrebbero rilanciato per un’offerta complessiva che non supera i 900 milioni di euro a stagione per il ciclo 2024-2029, con Dazn e Sky a dividersi i match. Mediaset, fino a oggi in corsa per una partita in chiaro, sarebbe fuori dai giochi. Un totale che non piace a tutti i club, che oggi incassano 927 milioni all’anno.

Tra i delusi dall’apertura delle buste c’è chi tifa per accendere il canale della Lega di Serie A, come ha spiegato il patron della Salernitana, Danilo Iervolino: “La proposta dei broadcaster a mio avviso è molto, molto bassa, non mi soddisfa e ho espresso grandi perplessità. Io spingo per il canale: penso che sia un atto di grande coraggio e di modernità”, ha detto parlando con i giornalisti al termine dell’assemblea. Con la Salernitana, ha spiegato, ci sono “Fiorentina e Napoli. E’ giusto che ci sia un canale della Lega, gestito da noi in termini commerciali e tecnologici”, ha sottolineato Iervolino.

L’opzione, trapela dall’assemblea, è stata a lungo discussa nel corso della giornata di lavori in via Rosellini. Urbano Cairo, presidente del Torino ed editore di La7, avrebbe spiegato ai rappresentanti delle società le opportunità e i rischi legati al canale autonomo. Una strada che, se intrapresa, potrebbe far ritornare in campo anche i fondi finanziari chiamati a sostenere economicamente la realizzazione del canale. La decisione dell’assemblea arriverà nel meeting del 23 ottobre, quando scadrà l’offerta di Sky e Dazn. Sarà una settimana di studio. “C’è una strategia di tipo conservativo e c’è anche la possibilità di provare a fare qualcosa di diverso”, ha spiegato Maurizio Stirpe, proprietario del Frosinone. “Niente è deciso: non sono chiari i numeri con cui fare i confronti. C’è la necessità di capire i numeri per stabilire qual è l’opzione migliore per il futuro del calcio: una scelta che riguarda anche le strategie che le società devono seguire nei prossimi anni. Giusto – ha aggiunto – prendersi una settimana di tempo”.