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Tag: Sanremo 2023

”Paestum Wine Fest” sarà dal 23 al 25 marzo 2024 a Capaccio Paestum

”Paestum Wine Fest” sarà dal 23 al 25 marzo 2024 a Capaccio PaestumMilano, 15 ott. (askanews) – La tredicesima edizione della “Paestum Wine Fest” si terrà dal 23 al 25 marzo 2024 a Capaccio Paestum (Salerno). L’annuncio è stato fatto durante un incontro che si è tenuto a Casa Masaf nel corso della “Milano Wine Week” (MWW).

Location della tre giorni della kermesse campana dedicata al vino è “Next”, l’ex tabacchificio di ottomila metri quadrati di Borgo Cafasso, tra le maggiori espressioni dell’archeologia industriale della Piana del Sele. La manifestazione ideata da Angelo Zarra, avrà la direzione artistica di Alessandro Rossi, che ha dichiarato che è “un grande onore poter attivare una collaborazione trasversale con la Milano Wine Week: la strada del futuro del vino è lastricata di sinergie, scambi culturali e collaborazione”.

Presentata la “Guida Vini d’italia 2024” del Gambero Rosso

Presentata la “Guida Vini d’italia 2024” del Gambero RossoMilano, 15 ott. (askanews) – E’ stata presentata oggi a Roma la “Guida dei Vini d’Italia 2024” del Gambero Rosso, giunta alla 37esima edizione. Per il primo volume del 1988 i vini assaggiati erano stati 1.400, per questo, i 70 degustatori ne hanno provati ben 50mila contro i 46mila dell’anno scorso. Le degustazioni finali, dove sono stati coinvolti 2.300 vini, hanno condotto all’assegnazione dei “Tre Bicchieri”, il massimo riconoscimento, a 498 vini (contro i 455 dell’edizione 2023). Di questi, 174, pari al 35% del totale, sono i “Tre Bicchieri Verdi”, prodotti da aziende certificate biologiche o biodinamiche (nella Guida 2023 erano stati 154): un record assoluto per “Vini d’Italia”, a conferma di un trend virtuoso che si alimenta di vendemmia in vendemmia. Cinquantasei sono i vini premiati reperibili in enoteca entro la fascia dei 15 euro, tra cui sette etichette al di sotto dei dieci euro.

Oggi la Guida, curata da Marco Sabellico, Gianni Fabrizio e Giuseppe Carrus e pubblicata anche nelle edizioni inglese, tedesca e cinese, mostra “un livello medio della produzione italiana superiore, in ogni regione, rispetto all’anno passato”. Anche in questo volume sono due i territori extra frontalieri inclusi: “quello del Canton Ticino e della Brda slovena, dove legami storici e culturali millenari rendono queste zone molto vicine alla tradizione vitivinicola italiana”. Dodici i Premi Speciali assegnati. Il “Rosso dell’Anno” va al Barolo Vigna Rionda Ester Canale Rosso 2019 della cantina Giovanni Rosso di Serralunga d’Alba (Cuneo), mentre il “Bianco” è il friulano Collio Chardonnay Riserva 2018 di Marko Primosic. Le “Bollicine dell’Anno” rimangono appannaggio della Lombardia con il Franciacorta Nature 2016 di Gatti, il “Rosato” è il Cerasuolo d’Abruzzo Tauma 2022 di Pettinella, e il “Vino da meditazione” è un Marsala Vergine Riserva 2011 di Florio. Il premio per il “Miglior rapporto qualità prezzo” va al Mandrolisai Rosso Fradiles 2021 della Fradiles di Atzara, in Sardegna.

Il “Premio per la viticoltura sostenibile” va a Terre Margaritelli di Torgiano (Perugia), mentre Ceri di Carmignano (Prato), che debutta in Guida con un Carmignano Riserva Arrendevole 2020, ottiene il riconoscimento di “Cantina Emergente”. “Vignaiola dell’Anno” è Marinella Camerani di Corte Sant’Alda a Mezzane di Sotto (Verona), e il premio per il “Progetto Solidale” viene assegnato alla marchigiana Velenosi, “con l’iniziativa virtuosa che la proprietaria Angela porta avanti da alcuni anni dando un concreto aiuto ad un gruppo di ragazzi autistici”. Il riconoscimento speciale per la “Cooperativa dell’Anno” se lo aggiudica la Cantina Tramin e infine la “Cantina dell’Anno” è per la marchigiana Umani Ronchi.

Il Consiglio europeo condanna con fermezza gli attacchi di Hamas

Il Consiglio europeo condanna con fermezza gli attacchi di HamasRoma, 15 ott. (askanews) – “I 27 membri del Consiglio europeo sono uniti in una dichiarazione comune che definisce la posizione dell’UE sulla situazione in Medio Oriente. Aspetto con ansia lo straordinario #EUCO martedì prossimo”. Lo scrive su X il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel postando la dichiarazione dei membri del Consiglio europeo sulla situazione in Medio Oriente. “Oggi i membri del Consiglio europeo hanno adottato una dichiarazione che definisce la posizione comune dell’UE sull’evolversi della situazione in Medio Oriente” si legge nel documento. “L’Unione europea condanna con la massima fermezza Hamas e i suoi attacchi terroristici brutali e indiscriminati in Israele e deplora profondamente la perdita di vite umane. Non c’è giustificazione per il terrore. Sottolineiamo con forza il diritto di Israele a difendersi in linea con il diritto umanitario e internazionale di fronte ad attacchi così violenti e indiscriminati. Ribadiamo l’importanza di garantire la protezione di tutti i civili in ogni momento, in linea con il diritto internazionale umanitario”.”Chiediamo ad Hamas di rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi senza alcuna precondizione. Ribadiamo l’importanza di fornire aiuti umanitari urgenti e siamo pronti a continuare a sostenere i civili più bisognosi a Gaza in coordinamento con i partner, garantendo che tale assistenza non venga abusata dalle organizzazioni terroristiche. E’ fondamentale prevenire l’escalation regionale. Rimaniamo impegnati a favore di una pace duratura e sostenibile basata sulla soluzione dei due Stati, attraverso sforzi rinvigoriti nel processo di pace in Medio Oriente. Sottolineiamo la necessità di un ampio dialogo con le legittime autorità palestinesi e con i partner regionali e internazionali che potrebbero svolgere un ruolo positivo nel prevenire un’ulteriore escalation”.

Israele attacca dal cielo la Striscia di Gaza prima dell’operazione di terra

Israele attacca dal cielo la Striscia di Gaza prima dell’operazione di terraMilano, 15 ott. (askanews) – Il capo dell’aeronautica israeliana afferma che aerei da combattimento e droni stanno colpendo “aggressivamente” la Striscia di Gaza per eliminare quante più minacce possibili prima che le forze di terra entrino con la loro prevista offensiva. “Stiamo preparando l’arena per un’operazione quanto più efficace possibile. Rimuovere quante più minacce possibili da terra e dal cielo”, afferma Tomer Bar, annota Times of Israel. “Faremo ciò che è necessario, in modo aggressivo, in modo che, se si deciderà di manovrare, consentiremo il miglior ingresso sul terreno che darà alle truppe libertà operativa di azione”, dice Bar.

Al Teatro 7 Off di Roma commedia con Elisa Di Eusanio

Al Teatro 7 Off di Roma commedia con Elisa Di EusanioRoma, 15 ott. (askanews) – Quattro donne, quattro amiche, una cena. È passato un anno dall’ultima volta che si sono viste e qualcosa, durante quell’anno, è accaduto nelle loro vite: qualcosa che le ha piegate e trasformate, allontanandole. Non sono più quelle di prima quando si rivedono, ma fingono di esserlo, cercando di rimuovere il problema. Un gioco a nascondersi, a far finta di niente, la loro vita, la loro amicizia. Ma cosa accade quando questo gioco si spezza? Cosa accade se si abita un gioco opposto? Va in scena al Teatro 7 Off di Roma (Via Monte Senario, 81) dal 18 ottobre, “Ho bisogno di sentire qualcuno che mi dica che sto bene” di Maria Teresa Berardelli, per la regia di Giacomo Vezzani, con Elisa Di Eusanio, Giulia Galiani, Valentina Martino Ghiglia, Marta Nuti.

Lo spettacolo è proposto all’interno della seconda edizione della rassegna Teatro Incontra – diretta da Pino Strabioli – vincitrice dell’Avviso Pubblico “Lo spettacolo dal vivo fuori dal centro 2023” promosso da Roma Capitale con i fondi messi a disposizione dal MIC. Il programma è variegato e prevede spettacoli di teatro e musica con serate, pomeridiane e matinée e laboratori culturali, artistici e musicali. “Con la nostra programmazione – spiega il direttore artistico Pino Strabioli – intendiamo abbracciare la più ampia porzione di pubblico possibile, dai bambini a chi ama il teatro di prosa, da chi vuole assistere ad uno spettacolo musicale a chi è interessato ai temi sociali, da chi crede nella forza e nell’importanza della memoria a chi ama la multiculturalità”.

Sono almeno 12 i giornalisti uccisi nei primi otto giorni della guerra fra Israele e Hamas

Sono almeno 12 i giornalisti uccisi nei primi otto giorni della guerra fra Israele e HamasRoma, 15 ott. (askanews) – Secondo il Comitato per la protezione dei giornalisti, nei primi otto giorni della guerra tra Israele e Hamas sono stati uccisi almeno 12 giornalisti e otto sono rimasti feriti. Risulterebbero inoltre scomparsi due giornalisti. “Il CPJ sottolinea che i giornalisti sono civili che svolgono un lavoro importante durante i periodi di crisi e non devono essere presi di mira dalle parti in guerra”, ha affermato Sherif Mansour, coordinatore del programma Medio Oriente e Nord Africa del CPJ. “I giornalisti stanno facendo grandi sacrifici in tutta la regione per coprire questo importante conflitto. Tutte le parti devono adottare misure per garantire la loro sicurezza per fermare questo pesante e mortale tributo”, ha aggiunto Mansour.

Sullivan: non possiamo escludere il coinvolgimento dell’Iran nella guerra in Medio oriente

Sullivan: non possiamo escludere il coinvolgimento dell’Iran nella guerra in Medio orienteRoma, 15 ott. (askanews) – Gli Stati Uniti hanno avvertito potrebbe esserci un’escalation nella guerra con il coinvoglimento dell’Iran. In una intervista alla Cbs, Jake Sullivan, consigliere per la Sicurezza nazionale, ha spiegato: “Non possiamo escludere che l’Iran scelga di impegnarsi direttamente in qualche modo. Dobbiamo prepararci per ogni possibile evenienza”, ha detto.

Ci sono scontri a fuoco a Nord di Israele tra il gruppo miliziano Hezbollah sostenuto dall’Iran, nel sud del Libano, e le forze israeliane.

Al Teatro Torlonia di Roma “Molto rumore per nulla”

Al Teatro Torlonia di Roma “Molto rumore per nulla”Roma, 15 ott. (askanews) – La messa in scena, nel bellissimo teatro di Villa Torlonia, di “Molto rumore per nulla, ovvero Tante pene per una cosetta da niente”, arriva a conclusione di un lavoro durato due anni che ha coinvolto per iniziativa del Teatro di Roma, un gruppo di giovani attori sotto la regia di Tommaso Capodanno. Uno Shakespeare giocoso e senza freni, tradotto e adattato per questa occasione da Tommaso Capodanno e Matilde D’Accardi, che hanno “costruito” il testo lavorando con i loro interpreti. Ma non sarà un “saggio di fine anno”, bensì un vero spettacolo con le sue repliche, perché il lavoro formativo del teatro di Roma ha lo scopo di professionalizzare e mettere alla prova del palcoscenico “adulto” questi giovani interpreti.

“Molto rumore per nulla” è il gioco dell’amore e delle relazioni di coppia. Tra artifici, inganni, fraintendimenti e doppi sensi sessuali, Shakespeare mette in scena, in una macchina teatrale perfetta, due storie parallele, una a far da contrappunto all’altra: quella di Claudio ed Ero e quella di Beatrice e Benedetto. La prima, nello svolgimento, nell’utilizzo del verso, sembra ricordare una fiaba: un modello antico e meccanico di coppia che non appartiene più – e forse non è mai appartenuto – alla realtà. La seconda, invece, improntata su un linguaggio in prosa, è più vicina a noi, perché racconta le difficoltà di entrare in relazione con l’altro, di aprire uno spazio dentro noi stessi – quel “nulla” (nothing) che è nel titolo – affinché l’altro lo possa attraversare. Queste due coppie, a colpi di bugie, intrighi e stoccate lanciate con la lingua, riusciranno a trovare il loro lieto fine. Lo spettacolo, in una nuova traduzione fatta per rendere il testo accessibile a tutti gli spettatori e le spettatrici anche ai ragazzi, ha un cast di giovani attori e attrici e trasporterà il pubblico nell’atmosfera estiva e spumeggiante di Messina, scenario di scandali e pettegolezzi, in una delle più brillanti “commedie italiane” di Shakespeare.

Netanyahu: Hamas pensava che Israele si sarebbe disgregato, ma noi li faremo a pezzi

Netanyahu: Hamas pensava che Israele si sarebbe disgregato, ma noi li faremo a pezziRoma, 15 ott. (askanews) – “Hamas pensa che Israele andrà in pezzi, ma sarà Israele a spezzare Hamas”, ha detto il primo ministro Benjamin Netanyahu oggi alla prima riunione di gabinetto del governo di emergenza, secondo quanto riporta il Jerusalem Post. “Il governo di emergenza di Israele sta lavorando 24 ore su 24, l’unità israeliana trasmette un messaggio chiaro alla nazione, al nemico e al mondo”, ha detto. “Hamas pensava che saremmo andati in pezzi: noi faremo a pezzi Hamas.”

Barezzi Festival dal 19 al 26 novembre a Parma e dintorni

Barezzi Festival dal 19 al 26 novembre a Parma e dintorniRoma, 15 ott. (askanews) – Un viaggio sonoro che fa della ricerca e della varietà e contaminazione sonora i propri imprescindibili punti cardinali. Dal 19 al 26 novembre a Parma e dintorni torna Barezzi Festival per la sua diciassettesima edizione: otto giorni di grande musica, anticipati da due speciali anteprime il 24 ottobre a Reggio Emilia e l’11 novembre a Parma, che danno forma a una line up ricca e di altissimo livello, dal forte richiamo internazionale.

Quattro i concerti in esclusiva italiana: il palco di Barezzi si prepara ad accogliere gli iconici The Jesus and Mary Chain, i Blonde Redhead con il nuovo attesissimo disco, i Calexico per il ventennale del loro album capolavoro e i Lambchop con la loro insaziabile ricerca sonora. E poi i padri del desert rock Giant Sand, la profondità viscerale della musica e delle parole di Micah P. Hinson, l’acclamato indie-folk di Okkervil River/ Will Sheff e le sperimentazioni di Stuart Braithwaite (Mogwai). In cartellone anche la musica oscura, misterica e sciamanica di Daniela Pes, l’inconfondibile consolle di Sadar Bahar e quella partenopea di Gigi Testa, la star del pianoforte Maxence Cyrin, la voce penetrante di Guido Maria Grillo e infine i concerti nell’ambito di Barezzi Off di Bobo Rondelli, Don Antonio, Camilla Sparksss e Alosi.

Biglietti: https://linktr.ee/barezzifestival Organizzato e prodotto dall’Associazione culturale Luce in collaborazione con la Fondazione Teatro Regio di Parma, ancora una volta Barezzi Festival conferma la sua anima multiforme e meticcia, dimostrandosi capace di guardare sempre oltre e più lontano. Anche per questo il festival continua ad allargare i propri confini geografici, uscendo da Parma – dove tutto è nato – per raggiungere Fidenza e Busseto, e spingersi quest’anno fino a Reggio Emilia.

Barezzi inoltre si articola in un serie di speciali progetti che si affiancano ai concerti sui main stage: oltre agli intimi live a Borgo Santa Brigida di Barezzi Off, tornano anche Barezzi Lab, progetto dedicato alle scuole superiori al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto per promuovere la riscoperta di Verdi, e Barezzi Snug, un viaggio tra i sapori di Parma accompagnato dalla musica attraverso pranzi nelle osterie e caffè del centro storico della città. IL PROGRAMMA La programmazione di Barezzi si apre martedì 24 ottobre con un’anteprima a Reggio Emilia, realizzata in collaborazione con il Festival Aperto e la Fondazione I Teatri. Al Teatro Municipale Valli, che per la prima volta accoglie il festival, arriva un gruppo che ha segnato la storia della musica con il suo sound cinematografico, forgiato nelle polverose terre di confine musicali del sud-ovest americano: i Calexico. La band torna al festival per l’unica data italiana del tour che festeggia il ventesimo anniversario di Feast of Wire: il loro album più realizzato e compiuto, fatto di canzoni seducenti ed emozionanti sulla speranza schiacciata e la corruzione della bellezza e alcuni dei loro arrangiamenti più ambiziosi, come lo definisce Mojo.

Per la seconda anteprima sabato 11 novembre il festival rientra a casa, a Parma. Il futuristico palcoscenico della Sala Ipogea dell’Auditorium Niccolò Paganini ospita il live di Daniela Pes, artista sarda che presenta il suo visionario album d’esordio Spira, prodotto da Iosonouncane e vincitore della Targa Tenco come Miglior Opera Prima. La serata prosegue con i dj set del Maestro di Chicago Sadar Bahar e del partenopeo Gigi Testa. Barezzi entra poi nel vivo da domenica 19 novembre, con l’arrivo dagli States al Teatro Magnani di Fidenza degli Okkervil River per presentare Nothing Special, l’ultimo album: un’opera abbagliante e ambiziosa, che per la prima volta riporta anche il nome di Will Sheff, da vera e propria One Man Band. Lunedì 20 novembre ci si sposta al Teatro Regio di Parma per il live in esclusiva italiana di The Jesus and Mary Chain, band seminale fondata dai fratelli Reid che ha aperto la strada al movimento degli ‘shoegazer’: ambientazioni oscure, tenui melodie e densi strati di feedback. In bilico tra pop e punk, con una peculiare vena psichedelica, il gruppo scozzese è stato tra i principali protagonisti degli anni Ottanta, aggiornando la lezione di Velvet Underground e Stooges e ponendo le basi di band come My Bloody Valentine. Martedì 21 novembre sempre il Regio accoglie i Blonde Redhead, iconico trio rock che arriva a Parma per l’unica data italiana del tour di presentazione del loro nuovo attesissimo lavoro discografico Sit Down for Dinner. Un album meticoloso e coinvolgente, un testamento dell’inconfondibile stile in continua evoluzione che la band ha raffinato nei suoi tre decenni di esistenza, melodie sobrie ma viscerali avvolgono testi che parlano delle inevitabili lotte dell’età adulta. Mercoledi 22 Novembre alle 10.30 al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto torna Barezzi Lab, progetto gratuito dedicato agli studenti delle scuole superiori della provincia di Parma e di Piacenza che si propone di dare nuova luce, atmosfere, suoni e suggestioni ai brani di Giuseppe Verdi, riletti secondo i molteplici linguaggi della contemporaneità da alcuni dei progetti musicali più validi del panorama musicale italiano. Protagonisti sul palco Lyl, Cous Cous a Colazione e Noe Tommasini, presentati da Diego Sorba. In serata all’Auditorium del Carmine arriva Maxence Cyrin, compositore francese fresco di pubblicazione del nuovo album Springsong e uno dei pianisti più ascoltati al mondo: la sua cover di Where Is My Mind dei Pixies vanta più di 150 milioni di ascolti ed è certificata triplo disco di diamante. A seguire, a Borgo Santa Brigida per Barezzi Off, l’istrionico e potente cantautorato di Bobo Rondelli. Giovedi 23 Novembre all’Auditorium del Carmine è la volta dei Giant Sand di Howe Gelb con il loro sound sperimentale tra post punk e le atmosfere aride della frontiera, emanazione di un deserto tanto geografico quanto dell’animo e della mente. Anticipatrice di tendenze e suoni, la band ha percorso decenni di rock alternativo e marginale rileggendo le radici e le tradizioni della musica americana con un approccio non convenzionale, visionario e rigorosamente lo-fi. Sul palco di Borgo Santa Brigida è la volta invece di Alosi, penna visionaria e voce del duo Pan del Diavolo, con il suo ultimo album CULT. Venerdì 24 novembre nelle Osterie del centro della città alle ore 13 prende il via Barezzi Snug con le esplorazioni musico-gastronomiche insieme a Pagoda, Martino Adriani , Emanuele Nidi, Francesco Pelosi, Rocco Rosignoli e Matteo Ortuso. In serata l’Auditorium del Carmine sarà tutto per Stuart Braithwaite: leader, cantante e chitarrista della band che ha cambiato la storia del post rock mondiale, gli scozzesi Mogwai. Il poliedrico artista arriva a Parma in solo, una dimensione che ha iniziato a sperimentare agli inizi degli Anni 2000 ma che non perde quel magmatico minimalismo che caratterizza anche il sound della sua band: un po’ di ambient guitar noise, una dose di elettronica e un po’ di sano songwriting. A seguire, a Borgo Santa Brigida per Barezzi Off, l’energia travolgente dei mix dub plate, sintetizzatori e tagli di voci di Camilla Sparksss, musicista e artista visiva svizzera canadese nonché membro della band post punk Peter Kernel. Sabato 25 novembre alle ore 13 torna Barezzi Snug con i suoi artisti “in osteria” mentre in serata all’Auditorium del Carmine arriva il songwriting intimo e sofferto di Micah P. Hinson, cantautore texano dalla voce profonda e calda che presenta il suo ultimo album I Lie To You anticipato dal set di Guido Maria Grillo. Chiude la serata a Borgo Santa Brigida la maestria alla chitarra di Don Antonio, che ripercorrerà il suo repertorio fino ad arrivare al suo lavoro più recente, La bella stagione. Il gran finale di Barezzi, domenica 26 novembre, sarà al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto con l’unica data nel nostro Paese dei Lambchop, una delle band più brillanti emerse dal panorama statunitense negli anni Novanta, il cui inimitabile flusso creativo ha esplorato il country e il soul, il jazz e l’elettronica, in modo unico e originale. Barezzi Festival, che prende il nome da Antonio Barezzi, l’illuminato mecenate di Giuseppe Verdi che ne intuì il genio e ne sostenne gli studi e l’inizio della carriera, è organizzato e prodotto dalla Associazione culturale Luce in collaborazione con la Fondazione Teatro Regio di Parma, con la direzione artistica di Giovanni Sparano. Barezzi Festival è realizzato grazie al contributo di Regione Emilia Romagna, Comune di Parma, Comune di Busseto e Comune di Fidenza, con il sostegno della Fondazione Cariparma.