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Tag: Sanremo 2023

Prigozhin da carnefice rischia di cadere nel “tritacarne” Bakhmut

Prigozhin da carnefice rischia di cadere nel “tritacarne” BakhmutMilano, 16 mar. (askanews) – Mentre gli ucraini lottano per la sopravvivenza a Bakhmut, chi vuol essere il loro carnefice Evgenij Prigozhin, capo della famigerata compagnia di mercenari Wagner, appare sempre più isolato dopo i ripetuti sfoghi e attacchi verbali al ministero della Difesa russo e ai suoi vertici. E non solo a loro.
I feroci combattimenti continuano sul terreno della città fortezza, concentrati intorno alla sua pianta tentacolare. E l’anticonformista e anti-establishment Prigozhin, è costretto a smentire le stime Osce sulle perdite russe a Bakhmut. Ian Stubbs, alto consigliere militare della delegazione britannica presso l’Osce, ha dichiarato che “dal maggio dello scorso anno, tra i 20.000 e i 30.000 wagneriani e soldati russi regolari sono stati uccisi e feriti nella sola area di Bakhmut. Un’enorme perdita di vite umane per un’avanzata territoriale totale di circa appena 25 km. Si tratta di oltre 800 soldati russi uccisi o feriti per ogni chilometro guadagnato, la stragrande maggioranza dei quali combattenti Wagner”.
E Prigozhin, che ha scommesso sui suoi mercenari che alzavano la bandiera russa nella città ucraina orientale di Bakhmut, ha dovuto negare. Stubbs ha detto in base al suo discorso ufficiale, pubblicato dal governo britannico, che i leader militari russi hanno sacrificato unità militari e sperperato risorse strategiche per piccoli guadagni tattici. Ma forse, oltre a quelli, lo scopo è un altro: la solita lotta per il potere, nella quale Prigozhin iniziava a scalare posizioni molto in fretta.
Un punto di rottura nelle relazioni con Mosca potrebbe essere stato lo scorso 13 gennaio quando Prigozhin sarebbe volato immediatamente a San Pietroburgo dal fronte. Anche Vladimir Putin si sarebbe recato a San Pietroburgo da Ufa (in Bashkiria, dove si trovava), secondo indiscrezioni. I rumours indicavano che nella sua città natale il presidente doveva incontrare Prigozhin per decidere sullo sviluppo di Wagner, dopo la presunta vittoria di Soledar. Quella stessa vittoria che il ministero della Difesa russo si era attribuito in un comunicato la mattina, e che poi dovette condividere con Wagner, la sera, in un altro comunicato.
Da una parte sembra chiaro che Prigozhin – che con una sconcertante levità ama chiamare il suo esercito “orchestra” e i suoi mercenari “musicisti”, forse facendo riferimento non soltanto al nome della compagnia ma anche al suo cognome – abbia spazio di manovra anche all’interno dei confini del suo Paese. Non soltanto nelle prigioni, reclutando galeotti. “All’inizio di questo mese, Wagner ha istituito squadre di sensibilizzazione con sede in centri sportivi in almeno 40 località in tutta la Russia” dice Stubbs. “Nei giorni scorsi, i reclutatori mascherati di Wagner hanno persino tenuto colloqui di carriera nelle scuole superiori di Mosca, distribuendo questionari dal titolo “candidatura di un giovane guerriero” per raccogliere i recapiti degli alunni interessati”, aggiunge.
Dall’altra parte tuttavia certi show, prodotti dal suo ufficio stampa e diffusi via social, non hanno certo semplificato la vita del capo dei mercenari, con il centro. In particolare le accuse facilmente leggibili al ministro della Difesa Sergei Shoigu, quando Prigozhin ha asserito che non si possono comandare le truppe mentre ci si fa massaggiare in un centro di bellezza fuori Mosca. “Da un salone di bellezza fuori città, da un ufficio da 500 mq, durante un trattamento per ringiovanire o qualsiasi altro massaggio cosmetico, non puoi condurre i soldati in battaglia!”, aveva dichiarato in un video che askanews ha pubblicato il 16 febbraio. E ora molti analisti ritengono fondati i sospetti che l’elite militare russa stia usando il “tritacarne” di Bakhmut per ridimensionarlo o eliminarlo del tutto come forza politica.
Di recente lo stesso Prigozhin ha dovuto smentire di avere interessi politici. “Il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu e il capo di stato maggiore russo, il generale Valery Gerasimov stanno probabilmente cogliendo l’opportunità di spendere deliberatamente sia le forze d’élite che quelle di Wagner a Bakhmut nel tentativo di indebolire Prigozhin e far deragliare le sue ambizioni di maggiore influenza al Cremlino”, hanno scritto gli analisti dell’American Institute for the Study of War (ISW) il 12 marzo.
Prigozhin in Russia divide anche gli ideologi attorno a Putin. C’è chi lo incensa e lo loda pubblicamente e invece chi lo attacca pubblicamente. Ma lui è stato il primo ad attaccare, personaggi chiave della politica russa, persino Sergei Kiriyenko, primo vice capo dell’amministrazione presidenziale della Federazione Russa, secondo quanto emerso sulla stampa russa.
Dunque Prigozhin non avrebbe contro soltanto l’esercito ucraino, che a tutto diritto, sembra aver deciso di rimanere nella battaglia per Bakhmut e di resistere, prima della prossima controffensiva. Quello che colpisce è anche la crescente amarezza nei post di Prigozhin, oltre al fatto, che sebbene smentisca una aspirazione politica, continui ogni giorno a nutrirla. Da ultimo ieri, affermando che vuole che la Wagner da “esercito privato più forte al mondo” diventi un esercito per la “giustizia” e che, per questo, serve una “preparazione ideologica”.
(di Cristina Giuliano)

Agricoltura 4.0 sfonda muro 2 mld in 2022 ma è solo 8% superficie coltivata

Agricoltura 4.0 sfonda muro 2 mld in 2022 ma è solo 8% superficie coltivata

Oss. Smart AgriFood: tra i benefici riduzione impiego risorse e costi

Milano, 16 mar. (askanews) – Il 2022 è stato un anno complesso per il settore agroalimentare. L’aumento dei costi delle materie prime, assieme alla forte siccità che ha colpito tutta l’Europa, hanno messo a dura prova tutto il comparto che ha utilizzato anche le tecnologie digitali per affrontare le nuove sfide. Il mercato dell’agricoltura 4.0, nel nostro Paese, nel 2022 è ulteriormente cresciuto, arrivando a superare il muro dei due miliardi di euro (2,1), registrando una crescita del +31% rispetto al 2021. Cresce anche la superficie coltivata con soluzioni 4.0, dal 6% del 2021 all’8% nel 2022. Il 65% del valore del mercato è composto da macchinari connessi e sistemi di monitoraggio e controllo di mezzi e attrezzature. In forte crescita, +15%, anche i sistemi di monitoraggio da remoto di coltivazioni, terreni e infrastrutture. Sono questi alcuni risultati della ricerca realizzata dall’Osservatorio Smart Agrifood della School of management del Politecnico di Milano e del Laboratorio Rise (Research & innovation for smart enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia, presentata durante il convegno ‘Da adozione a valorizzazione: la sfida dello Smart agrifood’.
Tra i fabbisogni maggiormente soddisfatti dalle soluzioni di Agricoltura 4.0, secondo le aziende agricole utilizzatrici, spiccano quelli legati all’efficienza, con la riduzione dell’impiego dei principali input produttivi. Più della metà delle aziende agricole utilizzatrici implementa più di una soluzione: in media, vengono adottate tre soluzioni per azienda, dato in forte crescita rispetto al 2021 (+21%). Spostandoci sul fronte delle aziende di trasformazione agroalimentare, vediamo come l’82% di queste realtà ha utilizzato o sperimentato almeno una soluzione digitale. Di queste, quasi la metà ne ha implementate quattro o più in contemporanea, registrando un aumento del 30% rispetto al 2020. E sono soprattutto la tracciabilità alimentare, la produzione, la logistica e il controllo della qualità (sia della materia prima che del prodotto finito) le aree dove le aziende stanno maggiormente innovando.
Nel 2022 il mercato mondiale dell’agricoltura 4.0 ha continuato a crescere con un tasso superiore al 10% e si stima raggiungerà un valore di circa 30 miliardi entro il 2027. Segnali di fermento emergono anche osservando le startup internazionali: il 28% delle realtà innovative nell’ambito dell’innovazione digitale per l’agrifood ha una proposta dedicata ad aziende agricole e zootecniche, nella maggior parte dei casi offrendo sistemi di Agricoltura o Zootecnia 4.0 (il 23%). Oggi, in un contesto ancora più difficile rispetto a quello sperimentato durante la pandemia, le tecnologie digitali in agricoltura possono aiutare a gestire la scarsità e il rincaro dei costi degli input produttivi – grazie, ad esempio, alle soluzioni per il rateo variabile e per l’irrigazione di precisione – e dell’energia, grazie ai sistemi di guida parallela.
Lo scorso anno il mercato dell’agricoltura 4.0 è cresciuto sensibilmente come è aumentata anche la superficie coltivata con soluzioni 4.0, passando dal 6% del 2021 all’8% nel 2022: una quota, tuttavia, ancora limitata, che evidenzia un ampio margine di evoluzione per il mercato. Da considerare infatti che una fetta rilevante degli investimenti del 2022 è stata effettuata da aziende agricole che hanno già esperienza in questo ambito e che stanno proseguendo il proprio percorso di innovazione, andando ad acquisire nuove soluzioni o servizi, che agiscono però di fatto sulla stessa superficie coltivata. Vi è quindi ancora un significativo potenziale associato alle aziende agricole che ad oggi non hanno ancora approcciato l’Agricoltura 4.0.
Per quel che riguarda le aziende della trasformazione, nel 2022 l’82% di esse ha utilizzato o sperimentato almeno una soluzione digitale; di queste, quasi la metà ne ha implementate quattro o più in contemporanea, registrando un aumento del 30% rispetto al 2020. Non considerando i software gestionali aziendali, ai primi posti tra le soluzioni più utilizzate si trovano quelle basate su tecnologia cloud computing (58%), i QR Code (56%), quelle abilitate da tecnologia mobile (ad esempio le app per tablet e smartphone per il monitoraggio del percorso dei mezzi, per il controllo della catena del freddo e per il controllo della qualità dei prodotti finali, 45%), gli Erp e Mes (37%) e le soluzioni di advanced automation come robot e cobot (34%).
Proprio queste ultime, assieme al cloud, registrano crescite significative rispetto al 2020, evidenziando la necessità di impiegare soluzioni digitali per archiviare grandi quantità di informazioni e disporre di grandi risorse di calcolo, ma anche un impatto della pandemia da Covid-19, che ha accelerato il bisogno di automatizzare alcuni processi interni.
Le aree dove le aziende stanno maggiormente innovando sono quelle relative alla tracciabilità alimentare, alla produzione, alla logistica e al controllo della qualità (sia della materia prima che del prodotto finito). L’88% delle aziende, in particolare, sta innovando nell’area della tracciabilità, utilizzando o sperimentando soluzioni tecnologiche, come software gestionali integrati (56%), soluzioni mobile (26%) e cloud (21%) per ridurre i tempi richiesti per la rintracciabilità dei prodotti in caso di criticità e snellire i processi di inserimento dei dati, riducendo il margine di errore. Questi sistemi, inoltre, consentono di valorizzare le caratteristiche del prodotto nei confronti del consumatore finale, proprio in termini di tracciabilità, soprattutto attraverso l’utilizzo di QR Code, e di rendere più agevoli i rapporti e i processi di verifica e controllo con gli enti pubblici. La tendenza all’innovazione è confermata anche guardando all’offerta tecnologica: in Italia, il 75% delle soluzioni digitali per la tracciabilità alimentare è abilitato da tecnologie innovative e il 17% di queste è proposto da startup, che in questo ambito offrono principalmente soluzioni basate su tecnologia Blockchain.
Nonostante i numeri positivi sull’adozione, e le opportunità di sviluppo per tutte quelle tecnologie ancora poco impiegate e conosciute, poco meno del 30% delle aziende dichiara di voler investire in nuove soluzioni entro i prossimi tre anni. L’80% delle aziende che non intende investire ha già implementato una o più soluzioni digitali; dunque, probabilmente vuole ora misurarne i benefici, prima di procedere con nuovi investimenti. Tra le soluzioni in cui il 28% dichiara di voler investire si trovano i software per la tracciabilità (33%) e di business intelligence (26%), ma anche soluzioni basate su QR Code (23%).

Yellen al Senato Usa: il nostro sistema bancario rimane solido

Yellen al Senato Usa: il nostro sistema bancario rimane solidoNew York, 16 mar. (askanews) – La segretaria al Tesoro Usa Janet Yellen, intervenendo alla Commissione finanze del Senato in giornata, rassicurerà i senatori sulla tenuta del sistema bancario statunitense. “Posso rassicurare i membri della commissione che il nostro sistema bancario rimane solido e che gli americani possono essere sicuri che i loro depositi saranno lì quando ne avranno bisogno” dirà Yellen, secondo il testo della sua audizione già pubblicato dal Tesoro Usa. L’audizione segue la decisione del Tesoro di offrire garanzie sui depositi presso la Silicon Valley Bank (SIVB) e la Signature Bank di New York (SBNY), che hanno dichiarato fallimento la scorsa settimana.
La Yellen discuterà anche della proposta di budget 2024 del presidente Joe Biden.

Il pomodoro Pachino Igp nel menù McDonald’s: ne acquisterà 250 kg l’anno

Il pomodoro Pachino Igp nel menù McDonald’s: ne acquisterà 250 kg l’annoMilano, 16 mar. (askanews) – Il pomodoro di Pachino Igp entra nella scuderia dei prodotti Dop e Igp di McDonald’s, il colosso del fast food che negli ultimi 15 anni ha introdotto 18 ingredienti tra denominazioni d’origine e indicazioni geografiche in oltre 40 ricette. E’ stato siglato infatti un protocollo tra il Consorzio di tutela del pomodoro di Pachino Igp e McDonald’s Italia che prevede l’acquisto di 250mila chili di pomodoro di Pachino Igp all’anno. Un accordo che, a partire dalla seconda metà del 2023, inserisce questo prodotto italiano conosciuto in tutto il mondo all’interno di due referenze della catena statunitense.
“Una firma importante, che porta visibilità ad un prodotto italiano, nello specifico il pomodoro di Pachino Igp, all’interno di una grande catena mondiale – ha dichiarato il presidente del Consorzio, Sebastiano Fortunato – Una nuova collaborazione che permetterà sicuramente un grande ritorno di immagine e la possibilità di scoprire un prodotto di eccellenza all’interno di questo gruppo”.
Un impegno indirizzato al “sostegno delle filiere italiane” ha dichiarato l’amministratore delegato di McDonald’s Italia Dario Baroni, sottolineando che “ormai l’85 per cento dei nostri fornitori proviene dall’agroalimentare italiano. Il pomodoro di Pachino Igp è un’eccellenza italiana e abbiamo deciso di introdurlo in tutti i nostri prodotti e nelle nostre ricette”

Conte: sfida opposizioni è patto su istruzione, sanità, lavoro

Conte: sfida opposizioni è patto su istruzione, sanità, lavoroRoma, 16 mar. (askanews) – “Di fronte a un governo che fin dal primo giorno ha annunciato ambiziosamente ma anche velleitariamente una cornice politica conservatrice e ha annunciato un programma che già stenta a realizzare, compito delle forze di opposizione sia ancorare la nostra azione ai principi costituzionali e richiamarli costantemente. Su questo credo ci si debba ritrovare come humus primario, stella polare di qualsiasi dialogo”. Lo ha detto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, nel corso di una tavola rotonda con i leader di opposizione al congresso della Cgil.
“Concretamente – ha puntualizzato l’ex presidente del Consiglio – per le forze di opposizione, al di là di incontri di vertice che sicuramente sono utili per facilitare il dialogo, la vera sfida è ritrovarci sul terreno delle proposte concrete. La sfida sarà vinta se sarà possibile creare una prospettiva per un patto per istruzione, per la sanità, per il lavoro e per contrastare le diseguaglianze. Il tutto nella prospettiva insopprimibile di una visione econogica”.
“Su questi passaggi – ha detto ancora Conte – ci ritroveremo a discutere, il M5S ha già presentato proposte su questo e su questi temi concreti misureremo la forza e la capacità di superare la sfiducia dei cittadini”.

Sangiuliano: con FAI ci riappropriamo di storie e identità nazionali

Sangiuliano: con FAI ci riappropriamo di storie e identità nazionaliRoma, 16 mar. (askanews) – “Aristotele dice che mentre tutti gli esseri viventi hanno un loro habitat naturale per l’uomo non ne esiste uno, l’habitat è quello che abbiamo costruito in secoli di storia. Ognuno alla sua identità e ha il dovere di coltivarla. In ciascuno dei luoghi che voi aprite ci sono delle storie che sono delle identità. Il FAI è una vera e propria istituzione che si misura anche dall’impegno per la propria nazione”. Lo ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano alla presentazione della 31ª edizione delle Giornate FAI di primavera che il 25 e 26 marzo consentiranno al pubblico di accedere a oltre 750 luoghi, di solito non accessibili o poco conosciuti, in 400 città italiane.
“Quello che fate è importante perché in questi luoghi ci riappropriamo della storia che questi luoghi rappresentano – ha aggiunto il ministro -. Possiamo dire che il FAI è la cinghia di trasmissione tra i cittadini e le istituzioni”.

Schlein ad altre opposizioni: battaglie su sanità, scuola, lavoro

Schlein ad altre opposizioni: battaglie su sanità, scuola, lavoroMilano, 16 mar. (askanews) – Una piattaforma comune che veda le opposizioni condurre battaglie unitarie a difesa della sanità e dela scuola pubblica e per contrastare la precarietà e il lavoro povero. È quella che Elly Schlein, segretaria del Pd, ha iniziato ad abbozzare in apertura del confronto con gli altri leader dell’opposizione organizzato al congresso della Cgil.
Una piattaforma che risponda al dato più “preoccupante” emerso alle ultime politiche, ovvvero “il più tasso alto di astensione” mai registrato al’interno del quale “la maggioranza di coloro che rinunciano al diritto di voto sono le fasce di reddito più basse di questo Paese”. Dunque, è l’obiettivo di Schlein, “dobbiamo far sì che le persone non pensino più che la politica non possa far nulla per loro”.
Per riuscirci, “ci sono battaglie comuni che possiamo portare avanti insieme. Il mio piccolo contributo: la prima manovra del governo ha colpito i poveri mentre l’inflazione è altissima e il governo non dà mezza risposta; non ha messo investimenti nè su Sud nè su sanità pubblica e sulla sanità pubblica universalistica dobbiamo fare una grande battaglia per avere più risorse. A Firenze ci siamo ritrovati anche a difesa della scuola pubblica, pagando meglio gli insegnanti e non con le gabbie salariali. Due terreni costituzionali su cui una battaglia comune si può fare”.
E poi il lavoro: “Si può fare qualcosa per spezzare la precarietà, e la Spagna ci ha insegnato che si può. E poi una legge sulla rappresentanza che spazzi via i contratti pirata. E accanto al rafforzamento della contrattazione collettiva bisogna anche fissare una soglia sotto la quale non è lavoro ma sfruttamento, ed è il salario minimo che serve a questo Paese. Sono disponibile a cambiare la nostra proposta per trovare una direzione unitaria”.

Luigi Ballarin in mostra all’Accademia d’Egitto a Roma dal 22 marzo

Luigi Ballarin in mostra all’Accademia d’Egitto a Roma dal 22 marzo

“Antico Egitto. La vita oltre la vita” fino al primo giugno 2023

Roma, 16 mar. (askanews) – Dopo la mostra di novembre 2021, Luigi Ballarin torna all’Accademia d’Egitto a Roma per la nuova personale “Antico Egitto. La vita oltre la vita”, visitabile dal 22 marzo (vernissage il 21 marzo alle 20:30 dopo una conferenza sui 200 anni dell’Egittologia) al primo giugno 2023. L’esposizione, che abbraccia otto opere di grandi dimensioni, si concentra in particolare sulla bellezza del tempio di Abu Simbel, fortemente voluto e costruito da Ramses II (1303 a.C. – 1212 a.C.) per celebrare la sua vittoria contro gli Ittiti nella battaglia di Kadesh. L’artista ha voluto così ricordare maestosità e significati di questo tempio trovato sepolto dall’archeologo svizzero Johann Ludwig Burckhardt nel 1813. (La mostra sarà aperta dalle 10 alle 16 dal lunedì al venerdì).
Ballarin si ispira alle antiche e tradizionali forme decorative dei tempi egizi per riproporre in chiave moderna, rinnovata, non solo le rappresentazioni, ma anche i suoi messaggi. Grazie alle tecniche miste e all’uso dell’acrilico e dello smalto, rende insolite le sue decorazioni, apparentemente imprecise da vicino, ma perfette da lontano. Ad arricchire le opere, effetti metallici che donano alle opere una grande luminosità, narrando memorie e ricordi, emozioni e racconti, simboli e spiritualità, come nella scena della psicostasia (ossia la pesatura del cuore).
Ballarin reinterpreta anche la complessa e straordinaria concezione filosofica della morte, intesa dagli egizi come “momento di transizione”, dimostrando quanto sia profondo il legame tra passato e presente. Lo fa tramite forme nuove, libere, svincolate da culture ed immagini archetipiche, che ostentano una epidermide di patchwork, memoria viva di antichi manufatti ceramici e tessili. E’ sbagliato, però, guardare queste opere come conseguenza di un decorativismo legato all’arte islamica: si tratta, infatti, del risultato di un gesto creativo, di un rituale strettamente legato alla sacralità della vita, il frutto della continua ricerca stilistica e spirituale dell’artista. L’arte per Luigi Ballarin è uno straordinario veicolo per comunicare valori altri, senza però connotarsi in una chiave politica, di rottura o di avanguardia.
“Gettare ponti tra mondi lontani è ciò che fa l’arte in un incontro felice di pensiero ed emozione – ha spiegato l’artista – Noi ci rinnoviamo ogni volta che siamo di fronte ad opere che sollecitano il nostro interesse ed attivano in noi quel sentire con il cuore e con la mente. L’opera diviene il luogo magico nel quale dialogano realtà diverse che, altrimenti, non si sarebbero mai incontrate. Gli scenari reali ed immaginari dell’arte sono un contributo prezioso all’incontro e alla crescita di un patrimonio condiviso”.
Luigi Ballarin ha avviato la sua carriera negli anni ’90, la sua arte è unione tra Oriente e Occidente, sintetizza in immagini iconiche le suggestioni delle arti minori, che percorrevano i cammini degli scambi commerciali e dei viandanti, e fondevano le diverse tradizioni: le decorazioni delle maioliche, lo smalto delle oreficerie, i ricami dei tessuti preziosi. Oggi espone in diverse città italiane e nel mondo.

“Pinocchio and Friends” in tour nei musei, il 18-19 marzo a Napoli

“Pinocchio and Friends” in tour nei musei, il 18-19 marzo a NapoliRoma, 16 mar. (askanews) – “Pinocchio and Friends” nei musei. In occasione della Festa del Papà (il 19 marzo) e della Giornata Mondiale del Legno (il 20marzo), sbarca a Napoli il tour organizzato da Rainbow nei principali musei italiani. Un evento dedicato all’infanzia, per immergersi nella magica atmosfera della fiaba più amata, incontrare i protagonisti della serie e imparare giocando.
Il tour partirà da Napoli, con un doppio appuntamento a Città della Scienza, sabato 18 e domenica 19 marzo. I bambini potranno vivere un weekend indimenticabile e conoscere da vicino l’universo del burattino più amato del piccolo schermo, che sarà presente insieme all’inseparabile compagna di avventure Freeda. Tante le sorprese che aspettano i partecipanti: laboratori a tema e attività ricreative e ludiche, come la caccia al tesoro di Pinocchio organizzata per la Festa del Papà, la Bottega delle Meraviglie con tanti giocattoli in legno tutti da scoprire; ma anche laboratori interattivi e momenti dedicati alla creatività che consentiranno ai bambini di sperimentare la costruzione di un gioco, evidenziando il loro valore e l’importanza del giocare, per divertirsi con i propri amici ed arricchirsi di nuove conoscenze ed esperienze. Ci sarà poi l’immancabile Meet&Greet con gli amati protagonisti della serie tv Pinocchio e la piratessa Freeda, per salutarli dal vivo e scattare foto da portare a casa come ricordo di un incontro indimenticabile. Infine, si potrà partecipare attivamente all’iniziativa solidale “Giocattolo Sospeso”, promossa da Assogiocattoli, che invita i più piccoli a portare un giocattolo nuovo a piacere da donare ai bambini meno fortunati.
Le attività e i laboratori dedicate a tutta la famiglia e ai bambini dai 3 ai 10 anni saranno: “Occhio al tesoro di Pinocchio”: una caccia al tesoro organizzata da Freeda in occasione della Festa del Papà. Pinocchio non sa cosa regalare a suo papà, e la piratessa si adopera per preparare una caccia al tesoro proprio come l’avrebbe preparata lui… o quasi! (partenza dalla Sala Sol Lewitt alle 11.30 e alle 15.30, per tutta la famiglia ma per un massimo di 20 partecipanti). “Costruiamo insieme Pinocchio e Freeda?”: Pinocchio apparterrebbe per tipologia alle marionette, piuttosto che ai burattini. Le marionette sono fantocci, di legno o cartapesta, azionati dall’alto tramite fili sulla scena di appositi teatrini. In questo laboratorio i bambini potranno imparare a costruire, insieme ai genitori, la marionetta di Pinocchio o di Freeda, divertendosi a metterla in azione! (alle ore 10.30, 12.00, 13.15, 15.00, 16.15 presso la Sala Grande di Corporea IV piano, per un massimo di 20 bambini dai 7 ai 10 anni, e per una durata di 45 minuti).
“Pixel Art e Coding di Pinocchio”: quale personaggio della storia di Pinocchio si cela dietro un algoritmo? Un laboratorio interattivo per i bambini dai 10 ai 13 anni. Partendo da un codice che verrà assegnato, e attraverso l’utilizzo di pinzette e perline, si potrà realizzare l’immagine in pixel art (alle ore 11.00; 12.30; 15.30, all’Esterno Open Lab, per un massimo di 20 partecipanti). “Caro Papà…”: anche questo laboratorio è stato ideato proprio in occasione della festa del papà. I bambini potranno creare un segnalibro a tema Pinocchio o Freeda, completarlo con un buon proposito e regalarlo al proprio papà! E attenzione a mantenere le promesse e non prendere esempio da Pinocchio! (può partecipare tutta la famiglia, presso il Laboratorio 1 piano terra Corporea). “Nella bocca del Pescecane”: un laboratorio interattivo, che invita i bambini a realizzare il pescecane della serie, che apre e chiude la bocca a comando, tra mollette di legno e sagome di cartoncino (alle ore 10.30, 12.00, 13.15, 15.00, 16.15 presso la Sala Piccola di Corporea IV Piano, per un massimo di 20 bambini dai 3 ai 6 anni, e per una durata di 45 minuti).
“La bottega delle Meraviglie”: è una piccola mostra interattiva di exhibit in legno che permette di stimolare lo sviluppo della manualità e della scoperta… per giocare divertendosi insieme! (per tutta la famiglia, alle ore 10.30, 12.30, 13.30, 14.30, 15.30, alla Sala Sol Lewitt). “Meet&Greet con Pinocchio e Freeda”: l’immancabile incontro con Pinocchio e la piratessa Freeda, i personaggi protagonisti dell’amata serie, si terranno alle ore 11.30; 12.45; 14.00; 15.45 alla Sala Grande di Corporea IV piano. L’incontro durerà 30 minuti, per un saluto, una foto e un ricordo da portare a casa!
Tutte le attività e i laboratori sono prenotabili presso l’infopoint di Città della Scienza il giorno stesso della visita al Museo, previo acquisto biglietto e fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Pinocchio and Friends, il cartone firmato Rainbow e realizzato in collaborazione con Rai Ragazzi, è un adattamento esilarante e originale di una delle fiabe più famose di tutti i tempi che grazie alla fantasia di Iginio Straffi rinasce nella sua essenza di storia ricca di valori quali l’amicizia, la condivisione, l’inclusione, e parla ai bambini con uno stile spensierato, incoraggiandoli a seguire i loro sogni con storie colorate, avventurose e ricche di colpi di scena, ambientate nella Toscana di oggi. Il risultato è una serie innovativa, che mantiene il DNA della fiaba con i suoi personaggi classici ma li ripropone in modo avvincente, trascinando i bambini, stagione dopo stagione, in un mondo di gag, scoperte e magia.

Auto, per ForumAutomotive Di Risio (Dr) personaggio dell’anno

Auto, per ForumAutomotive Di Risio (Dr) personaggio dell’annoRoma, 16 mar. (askanews) – È Massimo Di Risio, fondatore e presidente del Gruppo DR Automobiles, il “Personaggio dell’anno 2023 per FORUMAutoMotive”. Il riconoscimento, annunciato oggi e che sarà consegnato nel corso del prossimo appuntamento del 21 marzo a Milano, viene assegnato dal Movimento di opinione sui temi della mobilità e del settore automotive alla personalità che nel corso dell’anno precedente si è distinta nel portare avanti, in concreto e non con semplici enunciazioni, iniziative tangibili a beneficio della mobilità nel suo complesso con possibili ricadute positive sul Sistema Italia. “Imprenditore ed ex pilota, si legge nella motivazione, ha realizzato a Macchia d’Isernia (Molise) un polo industriale dell’auto con la creazione di centinaia di posti di lavoro. Sua la formula che consente di produrre vetture di qualità, in linea con il mercato e a prezzi accessibili. Un esempio vincente di coraggio, intraprendenza e lungimiranza”. Di Risio, 62 anni, rappresenta un vero “miracolo” italiano in un momento di grande incertezza del settore. Non soltanto per i risultati che nel 2022 lo hanno visto crescere nel nostro Paese del 192,76%, passando da 8.362 auto immatricolate nel 2021 alle 24.481 dello scorso anno, raggiungendo una quota mercato dell’1,86% e un fatturato di 448 milioni, ma soprattutto per come vi è riuscito.