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Tag: Sanremo 2023

Vino, Ais Veneto: Kristian Ghedina eletto sommelier ad honorem

Vino, Ais Veneto: Kristian Ghedina eletto sommelier ad honoremMilano, 16 mar. (askanews) – Il campione italiano di sci alpino, nonché pilota automobilistico, Kristian Ghedina è stato eletto sommelier ad honorem dall’Associazione italiana sommelier (Ais). Il titolo gli è stato assegnato “per il suo impegno per la promozione della Valle d’Ampezzo e per essersi adoperato nel progetto solidale di ‘Alba Vitae’, l’iniziativa benefica annuale di Ais Veneto che ogni anno sostiene una realtà sociale del territorio attraverso la vendita di una tiratura limitata di alcuni dei migliori vini della regione”. La proposta di assegnare il riconoscimento è stata avanzata dalla delegazione veneta dell’Ais al direttivo nazionale, che l’ha immediatamente accolta.
La consegna del diploma allo sciatore bellunese con tre medaglie iridate e tredici gare in Coppa del mondo, è avvenuta a Cortina d’Ampezzo, dove Ghedina è cresciuto e tuttora risiede. “Kristian rappresenta a pieno titolo un ambasciatore del territorio – ha dichiarato il presidente di Ais Veneto, Gianpaolo Breda – incarnando la tradizione dell’ospitalità e la cultura della ristorazione ampezzane, ben note anche oltre i confini nazionali”.
“Sono onorato del titolo di Sommelier ad honorem e del fatto che il mio nome sia associato alla promozione del paese a cui appartengo: quello per Cortina è un sentimento profondo, che mi lega da sempre a questi luoghi” ha affermato il neo sommelier ad honorem, aggiungendo “condivido con i soci Ais l’amore per le cose buone, fatte con cura, come lo è spesso il vino, capace di unire persone e culture diverse”.

Tra Roma e Ny le riprese del film di Barbareschi “The Penitent”

Tra Roma e Ny le riprese del film di Barbareschi “The Penitent”Roma, 16 mar. (askanews) – Sono iniziate le riprese di “The Penitent”, il nuovo film di Luca Barbareschi. Sei settimane di riprese tra Roma e New York per raccontare una storia potente, moderna, incandescente, grazie alla drammaturgia di David Mamet – Premio Pulitzer per Glengarry Glen Ross.
Prodotto da Eliseo Multimedia con Rai Cinema, il film propone un cast internazionale: Catherine McCormack, Luca Barbareschi, Adam James, Adrian Lester.
Ispirato a un caso di cronaca, “The Peniten”t è il primo film di identità americana di Barbareschi. Uno psichiatra vede deragliare la sua carriera e la sua vita privata dopo essersi rifiutato di testimoniare a favore di un ex paziente violento ed instabile che ha causato la morte di diverse persone. L’appartenenza alla comunità LGBT del giovane paziente, il credo ebreo del dottore, la fame di notizie della stampa e il giudizio severo della legge, aggravati da un errore di stampa dell’editor di un giornale, sembrano essere gli elementi che fanno scatenare una reazione a catena esplosiva.
Le location di grande effetto e i dialoghi serrati accolgono la trama che svela, scena dopo scena, le verità più intime dei personaggi.

Benny Benassi e Gabry Ponte al La Rossa Music Festival

Benny Benassi e Gabry Ponte al La Rossa Music FestivalMilano, 16 mar. (askanews) – Il 26 marzo e il 2 aprile, a Prato Nevoso, si terrà la seconda edizione di La Rossa Music Festival, evento organizzato da Prato Nevoso Ski in collaborazione con Radio Deejay e Radio m2o, che per due domeniche di fila animerà la nota località sciistica con musica e divertimento.
L’obiettivo è celebrare la conclusione della stagione invernale 2022/2023, la prima vissuta a pieno ritmo dal periodo pre-Covid. Per farlo, nel comprensorio più esteso della provincia di Cuneo – il Mondolè Ski – arriveranno nomi iconici nel panorama della musica dance e della radio. Il 26 marzo sarà presente Benny Benassi, con Albertino e DJ Fargetta, mentre il 2 aprile sarà il turno di Gabry Ponte.
Al via
“Abbiamo voluto riproporre l’appuntamento lanciato lo scorso anno ad aprile, per chiudere in bellezza questa stagione sciistica” ha raccontato Alberto Oliva, responsabile della Prato Nevoso spa. “Dopo i nomi di Bob Sinclair e Tommy Vee che ci hanno raggiunto nel 2022, anche quest’anno abbiamo deciso di puntare su grandi ospiti, raddoppiando le date dell’appuntamento, per permettere a più persone possibili di viverne l’atmosfera. Questa due giorni si inserisce in scia, subito dopo la conclusione della kermesse di alta cucina, Gusto Montagna che quest’anno ha registrato un record di Stelle Michelin presenti nel comprensorio e non è certo un caso.
Il nostro obiettivo, dichiarato, è far conoscere questo meraviglioso territorio alla gente, di ogni età, ognuno con i suoi gusti. Siamo pronti ad accogliervi, che sia per assecondare le vostre passioni sportive, il vostro palato o i vostri gusti musicali. Non c’è una età adatta, solo la voglia di stare bene nel pieno rispetto di un territorio che tanto ci sta dando, anno dopo anno”.

Andrea Liconti: “Riconosco subito il fake. E vi dico come”

Andrea Liconti: “Riconosco subito il fake. E vi dico come”Roma, 16 mar. (askanews) – Andrea Liconti è il re delle trattative su Tik Tok: i suoi video sono, ormai, virali da molto tempo. Adesso, dopo aver svelato alcuni segreti legati al modo di portare avanti le trattative, spara a zero contro di gli propone oggetti fake. “Un fake lo riconosco subito: cuciture, font, odore che emana e corredo che lo accompagna sono spesso diversi dall’originale”, dice Andrea Linconti. “A volte arrivano oggetti con corredi sbagliati, codici scritti male. A volte con ricevute fotocopiate”, continua. “Altre volte c’è scatola, ricevuta e viene sostituito l’oggetto: in quel caso mi rendo conto subito di un fake. Alcune volte è capitato un oggetto fake in mezzo a tanti altri”, continua. E poi le ricevute fiscali: “Sono fondamentali. Conservatele sempre perché in caso di vendita dell’oggetto usato saranno importantissime per certificarne la provenienza”.
I suoi video hanno raggiunto migliaia di visualizzazioni. Liconti è virale per il mondo in cui porta avanti le trattative. Senza troppi giri di parole: diretto, essenziale, sintetico. Elementi utili per portare avanti l’affare.

Italia Experience in Croazia: ragazzi incantati da cinema Giffoni

Italia Experience in Croazia: ragazzi incantati da cinema GiffoniRoma, 16 mar. (askanews) – Giovani attori crescono. Ma anche sceneggiatori e registi protagonisti indiscussi della terza tappa di Italia Experience in Croazia, il progetto cofinanziato dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e realizzato da Giffoni.
Dopo diverse settimane di lavoro, durante le quali i giovani sono stati impegnati nella stesura della sceneggiatura, ieri si sono concluse le riprese del cortometraggio dal titolo “Tihana and the young people of Sibenik”.
Venti giffoner, selezionati tra le rappresentanze delle scuole secondarie croate, coordinati dal dipartimento produzione di Giffoni, sono stati gli interpreti dello short movie nato per valorizzare i talenti e le bellezze paesaggistiche del luogo. L’obiettivo è raccontare il patrimonio storico-artistico di Sibenik e della sua comunità, attraverso la narrazione di una storia scritta, rappresentata e recitata dagli stessi alunni.
“Credo sia un’ottima opportunità per scoprire quante professionalità sono coinvolte nella realizzazione di un film – ha raccontato Peter, 17 anni – dopo quest’esperienza non nascondo che, finiti gli studi, mi piacerebbe intraprendere la carriera di fonico”.
Gli fa eco Tihana, 15 anni: “In questo short movie proviamo a raccontare la quotidianità dei giovani di Sibenik – ha aggiunto – è stato interessante lavorare con professionisti di questo settore e vedere come si gira davvero un film”.
Un programma articolato di attività: Giffoni per una settimana ha coinvolto, all’Arsen Art House, 500 bambini e adolescenti provenienti da quattordici istituti scolastici della città dalmata. Quello di Italia Experience è un percorso iniziato ad ottobre 2022 a Skopje, con oltre 500 juror protagonisti della decima edizione di Giffoni Macedonia Youth Film Festival.
La seconda tappa si è svolto in Spagna a novembre, in collaborazione con la 15esima edizione del Festival del Cinema Italiano di Madrid, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura e dalla sua direttrice Marialuisa Pappalardo. Con questo nuovo evento in Croazia, Giffoni ha unito centinaia di giovani grazie al linguaggio universale del cinema, sotto il segno della cultura italiana.
“Crediamo non potesse esserci posto migliore di questo per continuare il nostro viaggio – ha spiegato il diretto generale di Giffoni, Jacopo Gubitosi – condividiamo la grande attenzione alle nuove generazioni, allo sviluppo e all’accrescimento delle loro passioni, legata indissolubilmente alla creatività e all’arte. Da qui, la scelta di puntare su Sibenik per la promozione del cinema italiano all’estero. Sono stati giorni di full-immersion per oltre 500 ragazzi protagonisti delle varie attività in programma: visione di film, cortometraggi e documentari. Grazie a quanti ci hanno sostenuto, in particolare alla Direttrice dell’Ente per la promozione culturale della città Gorana Barišic Bacelic, alla responsabile della Casa d’arte Arsen Morana Perìsa, a Dea Krstevska e Roberto Tamborini”.
Entusiasta anche il sindaco di Sibenik, Željko Buric: “Siamo onorati che Giffoni abbia scelto la nostra città per questo progetto finanziato dal Ministero della Cultura italiano – ha detto – il cinema è l’unica arte che rimane attuale nonostante i ritmi serrati del progresso ed è uno strumento fondamentale per stimolare i ragazzi”.
Idea totalmente condivisa da Giffoni: “Speriamo che qui si possa creare un nostro hub- ha aggiunto Gubitosi – composto da studenti che possano dialogare con le istituzioni, creando contenuti e iniziative innovative”.
Tante le tematiche affrontate nel corso delle proiezioni con titoli tutti firmati da autori italiani. A partire da “Il ragazzo e la tigre” di Brando Quilici, storia di amicizia e solidarietà tra cuccioli d’uomo e cuccioli di tigre, “Oltre il confine” diretto da Alessandro Valenti che porta sullo schermo il sogno italiano di due bambini africani, e, ancora, “L’afide e la formica” di Mario Vitale che racconta la vicenda umana di un professore e di un’adolescente musulmana legati da una gara podistica nella Calabria dei nostri giorni, “Il bambino nascosto” di Roberto Andò, ambientato a Forcella, con una interpretazione magistrale di Silvio Orlando, “Cuore di bambola” di Antonio Di Domenico, intenso racconto di un’artista e la sua malattia che la rende fragile e fortissima allo stesso tempo, “Who’s Romeo”, un film di Giovanni Covini, che utilizza un intramontabile capolavoro della letteratura mondiale per affrontare un tema delicatissimo, quello dell’integrazione tra culture.
Non sono mancati momenti di discussione e confronto, durante i quali i ragazzi sono stati stimolati a riflettere e ad approfondire le tematiche trattate dai film e i cortometraggi proposti.
Ad affascinare il pubblico un omaggio a Paolo Villaggio: alla presenza dei due produttori Daniele Liburdi e Massimo Mescia è stato presentato il documentario “La voce di Fantozzi”, che ripercorre attraverso contributi di attori, registi, scrittori, critici e giornalisti, l’inimitabile successo della saga dell’impiegato più sfortunato e amato nel panorama cinematografico italiano.
Un’opera dedicata a un’icona che ha condizionato l’immaginario, la cultura e il linguaggio di un intero Paese come nessun altro, entrando nell’Olimpo degli immortali. Protagonista del film è Paolo Villaggio, nella sua ultima e commovente interpretazione, insieme a personaggi italiani d’eccezione come il premio Nobel Dario Fo e il premio Oscar Roberto Benigni.
A complimentarsi con Giffoni anche Jakov Bilic, Direttore del Festival Internazionale del Bambino che si organizza a Sebenico da 62 anni. “Abbiamo una storia simile – ha commentato Bilic – condividiamo lo stesso focus e abbiamo gli stessi obiettivi: mettere al centro bambini e ragazzi. I segmenti su cui si muove il nostro festival sono principalmente teatro, laboratori, workshop e artisti di strada. Lavoriamo anche sul cinema ovviamente, inteso non come semplici proiezioni ma come esperienza da vivere insieme”.
Italia Experience continuerà il suo percorso nei prossimi mesi in Polonia.

250mila, il nuovo singolo di Brazeit

250mila, il nuovo singolo di BrazeitRoma, 16 mar. (askanews) – Dopo Cliché e Slot, ecco 250mila, il terzo singolo di Brazeit, targato BEAT SOUND – ADA MUSIC ITALY – WARNER. E’ un brano la cui originalità ne qualifica l’elevato tenore artistico e il tratto sofisticato, in cui sono abilmente coniugati dall’artista la lingua italiana e il dialetto napoletano, che ne fanno un brano versatile e, nel contempo, inclusivo di diverse sonorità.
Ascoltando la canzone si ha la sensazione che più persone ne siano interpreti, in realtà l’unico interprete è Brazeit, il quale con evidente disinvoltura e capacità artistica straordinaria, di volta in volta, si cala nella metrica della lingua italiana e in quella del dialetto napoletano, diametralmente opposte per ritmi e conseguenti sonorità. Il brano 250mila parla di una storia d’amore nata all’improvviso, diventata colma di complicazioni e di imprevisti sentimentali, che, tuttavia, consente all’artista una crescita inattesa, un arricchimento prezioso.
Il brano esprime i tratti di tale storia, nonché i sentimenti che da essa sono scaturiti, che, solo attraverso la narrazione canora, Brazeit riesce a descrivere.
Si evince da tale narrazione la capacità artistica di Brazeit, la sua peculiarità ed il tratto unico della sua vena creativa. Si staglia ben evidente la certezza di essere di fronte ad una promessa, davvero rilevante sul piano artistico, per la musica italiana, che già, in larga parte, si è manifestata attraverso il brano “250mila”, che, può dirsi, pertanto antesignano di un percorso innovativo, di enorme vigore, nell’ambito della musica italiana e, certamente, nell’ambito della musica che travalica ogni confine per raggiungere quegli spazi e quei luoghi che sono meta naturale dei grandi artisti.

Taiwan, Scholz: Cina non usi la forza per cambiare status quo

Taiwan, Scholz: Cina non usi la forza per cambiare status quoRoma, 16 mar. (askanews) – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un’intervista al Nikkei Asia alla vigilia della partenza verso la regione, ha affermato che Berlino intende ridurre la sua dipendenza economica dalla Cina e ha chiesto a Pechino di evitare “di cambiare con la forza lo status quo” nei rapporti con Taiwan.
Dopodomani i governi giapponese e tedesco terranno le loro prime consultazioni intergovernative, aprendo un nuovo quadro di consultazioni regolari che includeranno i leader dei due paesi.
“Proprio come gli Stati Uniti, il Giappone e molti altri paesi, rispettiamo la politica dell”Unica Cina’”, ha premesso il capo del governo di Berlino. Ma, ha aggiunto, “chiediamo anche che non sia usata la forza per cambiare lo status quo”.
La Germania ha dato per lungo tempo la priorità alla Cina nella sua politica commerciale verso l’Asia. Tuttavia, dopo l’invasione russa dell’Ucraina, che ha costretto la Germania a rinunciare all’energia russa, si è messo in evidenza il pericolo di un’eccessiva dipendenza da un paese solo. Quindi Berlino ora vuole evitare di correre lo stesso rischio con la Cina, in un momento di particolare instabilità globale.
Nello stesso tempo, però, la Germania è contraria al “disaccoppiamento” con Pechino. “La Cina è uno stato importante con un grande potere economico. È un partner, un concorrente e un rivale sistemico allo stesso tempo. Non ci sarà alcun disaccoppiamento. Continueremo a lavorare insieme”, ha affermato il cancelliere. “Nello stesso tempo, continuiamo a sviluppare le nostre relazioni con altri partner in Asia”, ha proseguito. D’altronde Cina rappresenta un partner cruciale che, per esempio, assorbe circa il 40% delle vendite globali di autovetture di un gigante automobilistico Volkswagen.
In ogni caso, la politica asiatica della Germania sta subendo un’evoluzione e questo interessa il Giappone, in particolare. L’anno scorso Scholz ha scelto Tokyo, non la Cina, per il suo primo viaggio in Asia. Il cancelliere ha spiegato di avere l’obiettivo di portare le relazioni con il Giappone a una nuova fase.

Covid, Schillaci: sia occasione per rilancio del Ssn

Covid, Schillaci: sia occasione per rilancio del SsnMilano, 16 mar. (askanews) – “La storia insegna che cambiamenti più significativi vengono innescati dalle crisi più profonde. L’esperienza del Covid può e deve rappresentare l’occasione di rilancio e di rafforzamento del Ssn”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo a Montecitorio a un evento promosso in vista la Giornata internazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus che si celebra il 18 marzo.
“L’Italia – ha osservato Schillaci – è stata la prima nazione in occidente ad essere colpita dall’emergenza Covid con medici e sanitari che con profondo spirito di sacrificio hanno affrontato in prima linea una sfida durissima, anche a costo della vita. Ma la pandemia nella sua drammaticità ha radicato la consapevolezza della centralità della salute”.
Ecco perchè “terminata l’emergenza, è il momento di guardare al domani”, ha evidenziato il ministro convinto che sia “prioritario investire sul capitale umano del Sss” e in particolare sui “pronto soccorso dove ogni giorno si offrontano situazioni ad alti livelli di stress. La valorizzazione capitale umano sarà la prova più eloquente di aver compreso la lezione rel Covid”.
La sfida, ha puntualizzato ancora Schillaci, è “costruire una sanità capace di rispondere in maniera appropriata ai bisogni di ciascuno con attività di prevenzione e con rafforzamento della medicina territoriale. Bisogna realizzare un’integrazione efficace tra ospedale e territorio” con l’obiettivo di “superare quelle criticità e quelle disuguaglianze che pandemia ha acuito. Dobbiamo fare in modo che tutti abbiamo le stesse possibilità di prevenzione, cura e assistenza. L’Italia ha centrato tutti gli obiettivi del Pnrr per il 2022 e stiamo lavorando anche per raggiungere traguardi previsti anche per l’anno in corso”, ha concluso.

Onu: boom produzione cocaina, cartelli messicani protagonisti

Onu: boom produzione cocaina, cartelli messicani protagonistiRoma, 16 mar. (askanews) – La produzione globale di cocaina ha raggiunto livelli record, con un balzo in avanti della richiesta alla fine delle restrizioni per il Covid-19. L’ha segnalato l’Ufficio Onu per la lotta alla droga e al crimine organizzato, che in un rapporto ha parlato un balzo in avanti del 35 per cento tra il 2021 e il 2022 della coltivazione di coca e ha ribadito come i cartelli messicani siano ancora i protagonisti del traffico globale.
L’Europa e il Nord America restano i maggiori mercati per la cocaina, seguiti dal Sud e Centro America e dai Caraibi. Invece i mercati in Africa e in Asia sono “ancora limitati”, ha detto Ghada Waly delle Nazioni Unite, pur segnalando che queste aree hanno potenziali di crescita molto pericolosi.
Il Rapporto globale sulla cocaina sostiene che l’aumento della produzione è stato il risultato di un’espansione nella coltivazione della pianta di coca, nonché dei miglioramenti nella conversione della coca in cocaina in polvere.
“I dati sui sequestri suggeriscono che il ruolo dell’Africa, in particolare dell’Africa occidentale e centrale, come zona di transito per la cocaina diretta ai mercati in Europa, è notevolmente aumentato dal 2019”, si legge ancora nel rapporto. “Sia la quantità totale sequestrata in Africa che il numero di grandi sequestri hanno raggiunto livelli record nel corso del 2021”.
Il rapporto afferma che il Covid-19 ha avuto un effetto “dirompente” sui mercati della droga, poiché i viaggi internazionali sono stati gravemente ridotti. La domanda è crollata con la chiusura di locali notturni e bar durante i lockdown della pandemia. “Tuttavia, i dati più recenti suggeriscono che questo crollo ha avuto un impatto minimo sulle tendenze a lungo termine”, afferma il rapporto. “L’offerta globale di cocaina è a livelli record”.
A dominare ancora le rotte del traffico resta la Colombia. E’ in forte aumento anche l’uso del crack nei paesi dell’Europa occidentale e, tra questi, nel Regno unito, Belgio. Francia, Spagna. Anche in Italia la crescita del consumo di questa variante della cocaina è lenta ma costante.
Il principale “hub” italiano dell traffico di cocaina, sulla base dei sequestri effettuati, appare essere Gioia Tauro col suo grande porto. Ma in Europa i principali centri di arrivo della cocaina sono Anversa e Rotterdam.
I gruppi criminali di piccole e medie dimensioni stanno giocando “un ruolo sempre più importante” nel traffico globale di cocaina. Questi gruppi gestiscono solo parti della filiera e formano partenariati con altre organizzazioni. La frammentazione è stata osservata in tutte le regioni e gli attori coinvolti sono diventati sempre più specializzati.
Tuttavia restano i cartelli messicani rimangono i principali attori a livello globale. Il Cártel de Sinaloa e il Cártel Jalisco Nueva Generación (CJNG), per esempio, controllano in gran parte i corridoi di traffico tra il Messico e gli Usa. Poi si affidano a gruppi criminali locali e bande di strada per distribuire cocaina. La maggior parte dei gruppi criminali messicani sono propaggini di ex organizzazioni ancora più grandi. Costituiscono costantemente alleanze con altri gruppi.
Il cartello criminale brasiliano Primeiro Comando da Capital (PCC), dal suo punto di vista, ha ampliato la sua presenza in altri paesi sudamericani, in Africa e in Europa, e controlla diverse fasi della catena di approvvigionamento della cocaina.
In Europa, il traffico di cocaina sembra essere controllato da gruppi criminali europei, alcuni impegnati nella ricezione della droga e altri specializzati nella sua distribuzione. I gruppi criminali della regione dei Balcani sono diventati i principali player del traffico su larga scala.
Sulle vie di transito africane, invece, sembrano essere predominanti le reti criminali nigeriane. Sono attive anche a livello globale, supportate da un segmento della diaspora nigeriana e da una vasta rete di corrieri della droga.

Nasce un marketplace ttaliano con il cashback al 50%: Extraconomy

Nasce un marketplace ttaliano con il cashback al 50%: ExtraconomyMilano, 16 mar. (askanews) – Un marketplace per privati ed ecommerce in cui si può pagare attraverso la moneta tradizionale, ma anche con un sistema di cashback al 50% in crediti. Questa l’idea alla base del nuovo marketplace Extraconomy ideato dall’imprenditore romano Andrea Sabbatini, co-fondatore della startup, che proprio in questi giorni sta approdando sul panorama digitale, avvalendosi di un team di venti giovani professionisti.
Nel marketplace di Extraconomy è possibile pagare con la moneta tradizionale, gli euro, ma è anche possibile usufruire di un sistema di cashback al 50%. E cioè: comprando un bene o un servizio, la metà del valore di quanto acquistato sarà restituito in Extracoin, una moneta complementare interna. Questi crediti saranno poi spendibili all’interno dello shop Extraconomy, nonché convertibili attraverso un programma fedeltà. A queste due opzioni se ne aggiungerà presto una terza, la cripto-moneta EXC, già in fase di crowfunding, che faciliterà in futuro sia le attività sulla piattaforma che la diffusione di questa nuova forma di pagamento.
Su Extraconomy, spiegano i promotori del progetto, è possibile trovare veicoli usati e corsi di formazione online, capi di abbigliamento, utensili per l’arredo ed articoli per l’infanzia, device elettronici, sono solo alcuni tra i prodotti e servizi in vendita sullo shop di Extraconomy, dove l’utente può scegliere se essere venditore o acquirente dei beni messi a disposizione sulla vetrina digitale per sfruttare la complementarietà del credito Extracoin che crescerà in base alle interazioni tra utenti sulla piattaforma stessa, aumentandone perciò, progressivamente, il potere economico. Usufruendo della vetrina di un marketplace già esistente, inoltre, si abbatteranno i costi relativi all’apertura e al mantenimento di un proprio e-shop, traendo vantaggio dalla rete della community che amplia le possibilità di business.
Il team di Extraconomy dichiara poi di essere particolarmente attento alle tematiche green: “La scelta di questa forma di marketplace – ha aggiunto Sabbatini – rappresenta, infatti, un’alternativa sostenibile allo shopping tradizionale, poiché incentivando il riutilizzo e il mercato del second-hand si contribuisce alla riduzione dei consumi e delle produzioni, dando una seconda vita agli oggetti. Inoltre l’ecosistema Extraconomy potrebbe spingere i commercianti a smobilizzare le merci ferme in magazzino vendendole on-line. Si tratta di un impatto importante sull’ecologia e sullo smaltimento dei rifiuti: sappiamo, per fare un esempio, che l’industria della moda è seconda solo a quella del petrolio per produzione di scarti, una quantità che oscilla tra le 4 e le 5 miliardi di tonnellate di Co2 ogni anno. Dando un’ulteriore possibilità agli abiti usati ne guadagna sia l’utente, in termini di risparmio economico, che l’ambiente, in fatto di risparmio energetico e industriale”.
La peculiarità della piattaforma risiede anche nel vantaggio di poter ottenere un credito che aumenta ad ogni azione di vendita e diventa utile per le successive operazioni tra utenti: “ogni volta che l’utente coinvolgerà direttamente un nuovo soggetto, o attraverso una vendita o per geolocalizzazione, diventerà in prima persona stakeholder di un progetto di economia partecipata e circolare. Ciò gli permetterà di diversificare i guadagni e incrementare i profitti, e quindi anche i crediti, da una qualsiasi compravendita operata da utenti terzi agganciati al proprio account o facenti parte del proprio circolo economico”. Extraconomy, oltre ad essere navigabile da qualsiasi device, può contare anche su un’app dedicata per il sistema Android e iOS.