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Tag: Sanremo 2023

Meta licenzierà altri 10.000 lavoratori dopo i tagli novembre

Meta licenzierà altri 10.000 lavoratori dopo i tagli novembreNew York, 14 mar. (askanews) – Il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, ha dichiarato martedì, in un post, che la società prevede di tagliare le posizioni di altri 10.000 dipendenti nei prossimi due mesi, dopo che in novembre già altri 11.000 impiegati erano stati licenziati, pari a circa il 13% del personale complessivo.
I piani di ristrutturazione saranno incentrati “sull’annullamento di progetti con bassa priorità e sulla riduzione dei nostri tassi di assunzione”. Per velocizzare il processo decisionale verranno rimossi anche livelli di middle management e si prevede di chiudere altri 5.000 ruoli aperti che non sono stati ancora ricoperti.
Zuckerberg, ha definito il 2023 “l’anno dell’efficienza”, in cui l’azienda mirerà a diventare “un’organizzazione più forte e più agile”. Restano attivi tutti i settori impegnati nel costruire il metaverso e la realtà aumentata.

Maccanico (Ice): Azerbaigian mercato strategico per Italia e vino

Maccanico (Ice): Azerbaigian mercato strategico per Italia e vinoBaku, 14 mar. (askanews) – Il mercato dell’Azerbaigian è un mercato nuovo e strategico per le esportazioni italiane, che ama il Made in Italy, i brand dell’eccellenza e del lusso italiani ed è considerato il più importante nella regione del Caucaso meridionale per la proiezione dell’internazionalizzazione italiana. Tanti i settori di interesse e cooperazione, dai macchinari ad alta tecnologia nell’ambito energetico al settore agroalimentare e vitivinicolo in particolare. L’Ice, con il suo ufficio a Baku, si sta impegnando per portare avanti un programma di eventi destinati alla promozione dell’Italia e dei suoi prodotti, del suo know how e della sua tecnologia. Di particolare interesse, come ha spiegato in un’intervista ad askanews il direttore Andrea Maccanico, il settore vinicolo in cui l’Italia è già al primo posto per export davanti alla Francia. Ma, avverte Maccanico, serve un cambio di approccio culturale dei consumatori e per questo Ice sta investendo per “sostituire il vino alla vodka e ci riusciremo”, afferma il direttore: il consumo pro-capite di vino in Azerbaigian è di circa tre litri all’anno, contro i 10,6 litri di superalcolici.
“Per invertire il dato relativo al consumo di vodka stiamo organizzando una serie di eventi che consideriamo ‘educational’ attraverso i quali cerchiamo di far comprendere la cultura del vino – spiega Maccanico – una bevanda che va sposata con le pietanze. Sottolineiamo anche che il vino in certe modalità e quantità fa bene alla salute. Nel corso degli eventi, che proseguiranno fino alla fine dell’anno, ci avvaliamo di sommelier specializzati e ricercatori. Questo programma ben si coniuga con uno sforzo coerente del governo locale che sta cercando di aumentare il consumo di vino, partendo ovviamente da quello locale, ma in questo filone cerchiamo di promuovere le nostre specialità che possono coprire diversi gusti e range di prezzi”.
I vini italiani, infatti, presidiano il mercato azero nel segmento medio-alto e alto, tallonati da quelli francesi e seguiti poi da quelli georgiani che si piazzano particolarmente nel segmento medio. I dati relativi a gennaio-settembre 2022 vedono l’Italia ancora saldamente in testa con 1,192 milioni di euro di import. La quota di mercato nel 2021 era pari al 43%, rispetto al 29,6% della Francia.
“A gennaio è stato organizzato un corso introduttivo alla conoscenza dei vini italiani, in collaborazione con gli importatori e con l’intervento di un sommelier dal Kazakistan specializzato (Ambasciatore del vino italiano dal 2021), con assaggi guidati e sessioni dedicate sia ai consumatori, che agli operatori professionali del settore HoReCa, con oltre 250 partecipanti nelle tre giornate di formazione”, illustra il direttore della sede Ice di Baku.
A marzo si è svolta una missione in Piemonte con “giornalisti, blogger e importatori che hanno effettuato visite aziendali organizzate in collaborazione con Confartigianato Piemonte per le province di Novara, Cuneo e Torino”.
Oggi in Azerbaigian la produzione vinicola riguarda circa 350 varietà di uva, in particolare i vitigni Bendi, Gamashara, Gizili, Marandi, White Shani, Aligote, Sauvignon, Muscat, Pinot, Riesling e Kishmish (uva passa) e, sottolinea l’Ice, al rilancio della vitivinicoltura azera contribuisce anche una fetta di Italia. Nel 2007, infatti, è nata a Qabala, nella zona di Savalan, la Aspi Agro LLC, Aspi Winery, un’azienda con 340 ettari vitati e una produzione di circa 250 bottiglie che si avvale non solo di due enologi italiani, Daniele D’Andrea ed Elisa Vagnonini, ma anche del materiale ampelografico dei Vivai Cooperativi Rauscedo e delle attrezzature di cantina: nei vigneti, accanto a numerose varietà internazionali, sono presenti anche Montepulciano e Moscato bianco.
Secondo i dati dei primi nove mesi del 2022 l’Italia si piazza al secondo posto per l’export di olio dopo la Turchia con quasi 297mila euro e prima della Spagna. I prodotti italiani sono primi nel settore del caffè con cifre vicine al milione e quasi doppie rispetto al primo concorrente che è la Turchia. Indietro, invece, per quanto riguarda l’importazione di pasta, dove l’Italia si piazza soltanto al quinto posto molto distante da Turchia e Russia ai primi due gradini. “È fondamentale far capire la differenza del prodotto italiano, che è reperibile sul mercato, ma di cui ancora non si conosce il vero significato, cioè quello della ‘pasta all’italiana’. Il consumo locale è sbilanciato verso la pasta turca per ragioni di costo e di gusto tradizionale. Stiamo facendo e proseguiremo uno sforzo di promozione anche in questo settore”, sottolinea Maccanico illustrando gli eventi che si svolgeranno nell’intero 2023, tra cui spicca il 27 aprile, nell’imminenza del GP di Formula 1 di Baku, la cena italiana con il team Ferrari.
A maggio si svolgerà una seconda sessione di formazione sulla cultura enologica italiana e il lancio della Community virtuale di amanti del vino italiano a Baku. Sempre nello stesso mese alla Fiera InterFood della capitale azerbaigiana, ogni giorno dal 17 al 19 maggio “prevediamo di dedicare eventi per la dimostrazione e l’assaggio di diverse specialità culinarie e vini italiani”. L’evento viene organizzato in collaborazione con i ristoratori locali, ma esiste “la possibilità di dedicare uno o più giorni di show cooking a enti e associazioni italiane interessate a partecipare”.
Missioni in entrate e in uscita, come quella che prevede l’arrivo di giornalisti e importatori azerbaigiani in Valle d’Aosta per la partecipazione a eventi di promozione enogastronomica e turistica. Da non dimenticare a giugno la Festa della Repubblica Italiana, un evento che prevede una ampia partecipazione di un pubblico selezionato e corners dedicati alle degustazioni di piatti italiani.
L’Azerbaigian prevede anche una ulteriore fetta di mercato su cui porre l’attenzione, quella dei macchinari agricoli. “Nel settore dei macchinari ci occupiamo di due tipi di iniziative da un lato invitiamo i maggiori importatori e distributori di macchinari a partecipare alle fiere italiane più importanti per effettuare ordini e concludere accordi, dall’altro – spiega il direttore Maccanico – organizziamo missioni in Azerbaigian di imprese italiane. Stiamo lavorando per organizzarne una quest’anno con incontri B2B in cui i nostri produttori presenteranno le principali tecnologie italiane agli acquirenti azerbaigiani che sono principalmente i grandi distributori e tre grandi gruppi che controllano la produzione”.
L’Italia è il primo partner commerciale dell’Azerbaigian con un interscambio del valore di 9,2 miliardi dollari ed è il primo cliente, assorbendo il 50% circa del totale delle esportazioni azere di idrocarburi, ma soltanto il settimo fornitore, principalmente nei macchinari e apparecchiature e per i prodotti della metallurgia e chimici.
(di Daniela Mogavero)

Roma, Chomsky e Loach tornano al Troisi per il loro primo dialogo

Roma, Chomsky e Loach tornano al Troisi per il loro primo dialogoRoma, 14 mar. (askanews) – Noam Chomsky e Ken Loach tornano al Cinema Troisi. Dopo il problema tecnico del 20 settembre scorso, che non aveva reso possibile la presenza annunciata del filosofo americano, il Piccolo America ha deciso di riprovarci. Il 29 marzo alle 19.45 Chomsky e Loach si collegheranno in streaming, rispettivamente dall’Arizona e dall’Inghilterra, per il loro primo dialogo pubblico. A seguire ci sarà la proiezione del film “Sorry We Missed You” di Ken Loach.
Sei mesi fa era stato solo Loach a intervenire in una sala gremita, durante un evento andato sold out in sette minuti. In chiusura del suo intervento il regista britannico aveva dichiarato: “Se oggi Chomsky fosse stato qui gli avrei chiesto: come facciamo a riaffermare la leadership della classe operaia? Perché solo con una leadership socialista oggi possiamo cambiare il mondo; senza, invece, il mondo verrà distrutto”. La domanda aveva dato avvio a una corrispondenza unica – resa pubblica sui canali del Piccolo America – nella quale i due si erano confrontati su metodi e prospettive dell’azione politica del nostro presente.
Proprio da quella conversazione interrotta ripartiranno il 29 marzo Chomsky e Loach, affrontando i temi da anni al centro della loro riflessione intellettuale e politica. Giustizia sociale, guerra, diritti e lavoro saranno solo alcuni degli argomenti della serata. All’incontro seguirà la proiezione di Sorry We Missed You, l’ultimo film di Ken Loach.
“Lo scorso settembre ci abbiamo provato e non ci siamo riusciti – ha dichiarato il presidente della Fondazione Piccolo America, Valerio Carocci – purtroppo, a causa di un imprevisto, Loach e Chomsky, che inizialmente si erano collegati, non sono riusciti a dialogare pubblicamente. Come degli alpinisti che respinti da una nuova vetta una prima volta ci riprovano la stagione successiva, in questi mesi abbiamo lavorato e migliorato l’organizzazione affinché un’altra occasione fosse possibile. A incoraggiare la nostra ostinazione è stato l’entusiasmo di Loach e Chomsky, i quali non hanno mai smesso di credere nel loro incontro. Quindi eccoci, pronti a riprovarci”.
“Certo – ha continuato Carocci – da settembre 2022 a oggi lo scenario politico italiano è molto cambiato. Se alla soglia delle elezioni politiche che poi hanno visto vincere il governo Meloni al centro del dibattito erano le destre, oggi la questione centrale è come ricostruire una sinistra che, involuta su se stessa, si è dimostrata ancora una volta incapace di rispondere alle sfide contemporanee. Oggi come allora, chi meglio di due giganti come Chomsky e Loach per immaginare un altro mondo possibile e necessario?”.

Aeronautica, Amus: rendere operativi sindacati militari

Aeronautica, Amus: rendere operativi sindacati militariMilano, 14 mar. (askanews) – Il sindacato dell’Aeronautica militare Amus (associazione militari uniti in sindacato) ha chiesto al governo di intervenire per rendere definitivamente operativi i sindacati militari delle Forze armate italiane, affinché vengano “riconosciuti come interlocutori di governo e dei vertici militari, così come legge prevede” e venga fornito loro “il necessario legittimo contributo in termini di pensiero critico e collaborativo, allo scopo di garantire il massimo apporto nelle tutele dei diritti del personale militare”.
È quanto si legge in una nota dell’Amus che chiede l’adeguamento delle procedure di contrattazione per il personale delle forze armate e l’istituzione delle relative aree negoziali per i dirigenti.
“La questione dell’operatività sindacale ha oramai assunto dei connotati grotteschi che ledono ancora una volta il principio cardine delle tutele del personale militare, ovvero il tema della rappresentatività”, ha sottolineato Amus.
Il sindacato ha ricordato la nota con la quale “i sindacati di polizia e Ufficiali del Cocer Interforze lo scorso 13 marzo hanno chiesto a gran voce che si attivi il tavolo negoziale, in particolar modo per l’area dirigenziale delle Forze di polizia ad ordinamento civile”, sottolineando che “l’ordinamento italiano ha ampliato l’area di negoziazione ai dirigenti delle Forze armate e di polizia ad ordinamento militare, affidando ai sindacati militari (e a nessun altro) la rappresentanza in detti tavoli”.
“La questione è delicatissima, nel merito ma anche nella forma se non gestita in maniera adeguata”, ha aggiunto il sindacato, “continuando a fingere che le organizzazioni sindacali militari già riconosciute siano uno strumento da tenere ancora in standby, nell’attesa che la rappresentanza militare cessi definitivamente di esistere e di consumare ingenti risorse finanziarie (denaro pubblico), di cui alla fine qualcuno dovrà pur rispondere” si creeranno “gravissimi problemi di rapporti tra l’esecutivo e le rappresentanze sindacali militari” e “un vulnus di tutela per il personale del comparto Difesa, cagionando di conseguenza un danno ingiusto alle migliaia di tesserati”.

Volkswagen: 180 mld investimenti al 2027, 15 mld per gigafactory

Volkswagen: 180 mld investimenti al 2027, 15 mld per gigafactory

Focus su Usa e Cina. Quota bev al 10% in 2023, 20% in 2025

Milano, 14 mar. (askanews) – Nonostante una contrazione del 7% delle consegne globali, che nel 2022 si sono attestate a 8,3 milioni di unità, il gruppo Volkswagen rimane “ben posizionato” per la crescita futura. I margini operativi ante voci straordinarie sono cresciuti all’8,1%, grazie alla costante disciplina dei prezzi e dei costi e a un mix di prodotto migliore. Il flusso di cassa netto della Divisione Automotive è sceso a 4,8 miliardi di euro, a causa dell’aumento del capitale circolante legato alle problematiche delle catene di fornitura e logistiche, in particolare verso la fine dell’anno.
“Nel 2022 abbiamo fissato obiettivi chiari e ambiziosi e preso le decisioni necessarie per snellire i processi. Il 2023 sarà un anno decisivo per realizzare gli obiettivi strategici e accelerare i progressi in tutto il gruppo”, ha detto il Ceo di Volkswagen, Oliver Blume.
Nel corso del 2023 il gruppo prevede una “decisa” inversione di tendenza, con il rafforzamento della liquidità netta della Divisione Automotive. Con un elevato portafoglio ordini (1,8 milioni di veicoli), Volkswagen nel 2023 prevede una “graduale attenuazione” dei colli di bottiglia relativi alla catena di approvvigionamento. La liquidità netta della Divisione Automotive è aumentata a 43 miliardi di euro alla fine del 2022, sostenuta dall’Ipo di Porsche.
Volkswagen ha pianificato investimenti complessivi per 180 miliardi di euro nel periodo 2023-2027 per la produzione di batterie, la crescita in Nord America, l’incremento della competitività per quanto riguarda digitalizzazione e prodotti in Cina, nonché il continuo sviluppo della gamma di prodotti. Oltre due terzi (il 68%) degli investimenti saranno destinati a digitalizzazione ed elettrificazione. Nel precedente piano quinquennale, la quota era del 56%. Già nel 2025 si prevede che un veicolo su cinque venduti a livello mondiale sarà a trazione 100% elettrica.
Uno dei motivi principali dell’aumento degli investimenti è lo stanziamento di fino a 15 miliardi di euro per la costruzione di gigafactory di PowerCo, start-up del Gruppo dedicata a questo specifico business, e per l’approvvigionamento delle materie prime per le batterie. PowerCo ha annunciato la costruzione della prima gigafactory in Nord America, in Canada. Sarà la terza del gruppo dopo quelle di Salzgitter e Valencia. Entro il 2030, PowerCo dovrebbe generare un fatturato annuo di oltre 20 miliardi di euro. Inoltre, proseguiranno gli investimenti nell’ultima generazione di motori a combustione. Il picco degli investimenti è previsto per il 2025, per poi diminuire costantemente.
Il portafoglio prodotti del Gruppo Volkswagen ha registrato un notevole successo in particolare nel segmento Bev: nel 2022 le consegne di veicoli 100% elettrici sono aumentate del +26% e la quota Bev si è attestata al 7%. I Bev rappresentano ora il 16% del portafoglio ordini del Gruppo. Nel 2023 saranno presentati nuovi modelli Bev, tra cui la nuova ID.3, ID.7, ID. Buzz a passo lungo, Cupra Tavascan e Audi Q8 e-tron. Con il lancio di questi nuovi veicoli, quest’anno Volkswagen punta a raggiungere una quota Bev pari a circa il 10% delle consegne totali.
Quanto ai mercati, Volkswagen punta molto su Stati Uniti e Cina. Le consegne Bev negli Stati Uniti nel 2022 sono cresciute del 18,8%, toccando le 44.200 unità e posizionando il gruppo al quarto posto nel segmento delle auto 100% elettriche. Attualmente la quota di Volkswagen sul mercato totale – inclusi i veicoli con motore a combustione interna – è pari al 4%; l’obiettivo è portarla al 10% entro il 2030, principalmente attraverso l’espansione della gamma di prodotti per gli Usa, che includerà il debutto di ID.7 e ID. Buzz nel 2024. Intanto lo stabilimento di Chattanooga, Tennessee, è stato convertito all’e-mobility con la produzione dell’ID.4 ed è iniziato il rilancio del brand elettrico Scout: nel 2026 saranno prodotti 200mila veicoli nel sito in Columbia, South Carolina.
In Cina è stato introdotto un board cinese trasversale ai brand per accelerare i processi decisionali. Focus anche sulle partnership come quella con Horizon Robotics per lo sviluppo della guida autonoma. Con Cariad China, invece il gruppo punta a sviluppare software specifici per la Cina. Questo approccio sta già portando risultati: nel 2022 le consegne di veicoli 100% elettrici della famiglia ID. in Cina sono più che raddoppiate: in totale sono stati venduti 143.100 veicoli tra ID.3, ID.4 e ID.63. Complessivamente, le consegne Bev in Cina sono incrementate del 68% rispetto all’anno precedente.

Migranti, M5s: governo non crei diversivi, Crosetto venga in Aula

Migranti, M5s: governo non crei diversivi, Crosetto venga in AulaMilano, 14 mar. (askanews) – “Ferma restando la solidarietà del M5S al ministro Crosetto per gli attacchi ricevuti dal generale della Wagner, è necessario che le parole del ministro sulle presunte influenze russe all’origine del crescente flusso migratorio verso l’Italia vengano approfondite in Parlamento. Allo stesso tempo, è doveroso che il Copasir aggiorni tutte le informazioni sul tema attraverso gli altri ministri e direttori delle agenzie competenti”. Lo affermano Francesco Silvestri e Barbara Floridia, capigruppo alla Camera e al Senato M5S.
“I cittadini hanno il diritto di conoscere nel dettaglio le preoccupazioni espresse dal ministro Crosetto e capire se si tratta dell’ennesima boutade di un Governo che fa di tutto per sviare da responsabilità e fallimenti. L’esecutivo Meloni deve imparare la grammatica istituzionale e a rispettare il ruolo del Parlamento: questioni così rilevanti vanno motivate nelle sedi opportune, non basta consegnarle occasionalmente al dibattito mediatico”, concludono.

“Il non-manuale dell’operatore di teatro sociale”, presentazione alla Camera

“Il non-manuale dell’operatore di teatro sociale”, presentazione alla Camera

Martedì 14 marzo 2023 – 13:47

“Il non-manuale dell’operatore di teatro sociale”, presentazione alla Camera

Domani alle 12 in Sala stampa, con Mollicone, Bruno, La Delfa, Scaramuzzo

“Il non-manuale dell’operatore di teatro sociale”, presentazione alla Camera
Roma, 14 mar. (askanews) – Domani 15 marzo dalle 12 presso la Sala Stampa della Camera si terrà la presentazione del libro “Il non-manuale dell’operatore di teatro sociale” di Pascal La Delfa.
Partecipano Federico Mollicone, Presidente della commissione Cultura della Camera; il deputato Raffaele Bruno; l’autore Pascal La Delfa; il professor Gilberto Scaramuzzo, docente presso l’Università Roma3.
Saranno presenti attori e artisti impegnati nel teatro sociale. Con l’occasione, saranno presentate le proposte di legge sul teatro in carcere.

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Migranti, Bonelli consegna lettera a Meloni: Dna per vittime Cutro

Migranti, Bonelli consegna lettera a Meloni: Dna per vittime CutroRoma, 14 mar. (askanews) – Una lettera alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per chiedere di utilizzare il Dna per il riconoscimento delle vittime del naufragio di Cutro. A consegnarla oggi a Palazzo Chigi Angelo Bonelli, deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra.
“Chiedo alla presidente Meloni – ha spiegato – un fatto di civiltà: si prelevi il Dna dei familiari in preda al dolore. I subacquei che stanno facendo le ricerche per trovare i dispersi ci hanno detto che i cadaveri sono irriconoscibili e lo saranno anche quelli che verranno trovati. L’unico modo per determinare il riconoscimento è il Dna. Fino a oggi non è stato fatto. Mi appello alla presidente Meloni perchè faccia questo gesto che sarebbe molto apprezzato dai familiari”.
“Signora presidente – si legge nella lettera – le chiedo di attivarsi affinché sia prelevato il campione salivare dei familiari dei dispersi per consentire in caso di ritrovamento dei cadaveri ancora non rinvenuti di procedere all’esame comparativo dei campioni”. Bonelli si dice “certo che lei comprenderà l’importanza dal punto di vista umanitario di dare risposte a questi familiari che vivono nel dolore più totale di non poter piangere i corpi dei loro cari”.

Lillo Petrolo con AIPD per la Giornata Mondiale Sindrome di Down

Lillo Petrolo con AIPD per la Giornata Mondiale Sindrome di DownRoma, 14 mar. (askanews) – “Parli sempre te! Ma il tema di quest’anno è: con noi, non al posto nostro!”. E’ così che Francesco Sisti dà “una lezione a Lillo”, in occasione della Giornata mondiale delle persone con sindrome di Down, che ricorre il 21 marzo. Francesco ha 21 anni e ha la sindrome di Down: è socio dell’AIPD e quest’anno è il volto e la voce dell’associazione per veicolare il messaggio scelto per la ricorrenza internazionale: “With us, not for us”. Perché le persone con sindrome di Down possono, vogliono e devono prendere la parola, senza che nessuno parli per loro. Possono, vogliono e devono compiere le proprie scelte e decidere il proprio futuro, investendo le risorse che hanno e trasformando le potenzialità in capacità, i diritti in opportunità, le possibilità in reale e concreta partecipazione sociale.
La campagna AIPD di quest’anno è supportata inoltre dal progetto “Tutti in piazza!”, realizzato con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, bando 2022.
Spiega Gianfranco Salbini, presidente di AIPD nazionale: “Il tema di quest’anno sta particolarmente a cuore di AIPD, che da oltre 40 anni si batte per i diritti delle persone con sindrome di Down: tanti i traguardi raggiunti e le conquiste realizzate dagli anni ’80, quando l’associazione è nata, fino ad oggi: nel lavoro, nella scuola, in famiglia, nella società, le persone con sindrome di Down sono oggi sempre più riconosciute per le loro capacità. Ma il diritto all’autodeterminazione, da cui dipende il vero e pieno protagonismo, è ancora in parte da conquistare: diffusa è ancora la tendenza a considerare le persone con sindrome di Down ‘eterni bambini’ e, di conseguenza, a interpretarle, piuttosto che a interpellarle. Quante volte, spesso in buona fede, insegnanti, familiari, amici, operatori tolgono la parola, o si sostituiscono nelle decisioni che questi ragazzi e queste ragazze, divenuti adulti come tutti, sanno e devono assumere in prima persona? L’educazione all’autonomia, che da più 30 anni abbiamo introdotto nelle nostre sezioni, è la chiave e lo strumento per trasformare il diritto all’autodeterminazione in reale protagonismo. Così come i nostri percorsi di educazione alla sessualità, tassello fondamentale nel riconoscimento dell’affettività delle persone con sindrome di Down. Tanti dei ragazzi e delle ragazze dell’associazione hanno una vita di coppia e progettano una vita insieme, eppure ancora si fatica a considerarli adulti e si pretende di parlare al posto loro”.
Il video di lancio della Giornata Mondiale con Lillo e Francesco, offre a quest’ultimo l’occasione perfetta per rivendicare con forza, e ovviamente tanta ironia, il suo diritto di parola (e, per estensione, quello delle persone con sindrome di Down).
Commenta Lillo Petrolo: “Ho realizzato con grande piacere i video per l’Associazione Italiana Persone Down in occasione della Giornata Mondiale della Sindrome di Down, Francesco è un grande ballerino e ci siamo divertiti a ballare insieme. Spero davvero che il tema, importantissimo, di questa giornata possa arrivare a tante persone e che le porti ad unirsi a noi, in piazza, per ballare e per dare voce ai diritti delle persone con la sindrome di Down”.
Racconta Francesco Sisti: “Ho passato una bellissima giornata al teatro Garbatella con Lillo, abbiamo ballato, abbiamo recitato e insieme ridevamo tanto. Io ero emozionato perché c’è Lillo e io gli voglio bene. Io sono un ragazzo con la sindrome di Down e sono grande, forte e sono capace di fare tante cose. Io voglio fare da solo, se non ce la faccio allora chiedo aiuto”.
Domenica 19 marzo, in preparazione della giornata del 21, nelle piazze di tutta Italia (qui il calendario in continuo aggiornamento) le sezioni di AIPD organizzeranno dei flash mob per sensibilizzare sui diritti delle persone con sindrome di Down e in particolare sul diritto all’autodeterminazione. Armati di fischietti e istruiti dal tutorial girato, anche questo, da Lillo e Francesco, migliaia di persone si uniranno ai soci dell’associazione, per gridare con forza “With us, not for us”.

Terabit, l’autostrada dei dati per la ricerca scientifica nazionale

Terabit, l’autostrada dei dati per la ricerca scientifica nazionaleRoma, 14 mar. (askanews) – È stato lanciato a Cagliari il 13 e 14 marzo il progetto TeRABIT che realizzerà nei prossimi tre anni una vera e propria autostrada digitale di ultima generazione per l’interconnessione e lo scambio di informazioni tra le comunità scientifiche italiane. Calcolo ad alte prestazioni, simulazioni numeriche complesse, intelligenza artificiale, machine learning, digital twin sono alcuni degli strumenti informatici sempre più essenziali alla ricerca scientifica.
Negli ultimi decenni, la produzione di dati scientifici è aumentata esponenzialmente grazie alla disponibilità di strumentazione avanzata e alla diffusione di tecniche di osservazione, analisi e simulazione capaci di ottenere livelli di dettaglio mai raggiunti finora: una mole di informazioni senza precedenti, che le comunità scientifiche devono selezionare, archiviare, condividere, elaborare, interpretare, utilizzare. Per poter eseguire tutte queste operazioni sono indispensabili una rete superpotente e servizi di calcolo ad alte prestazioni.
Il progetto intende realizzare un’infrastruttura integrata di calcolo e rete a elevatissime prestazioni e renderla accessibile alle comunità scientifiche su tutto il territorio nazionale, eliminando differenze nella capacità di accesso al calcolo ad alte prestazioni e aumentando le possibilità per tutti i ricercatori e le ricercatrici italiane di collaborare e competere ai massimi livelli in Europa e nel mondo, indipendentemente dalla posizione geografica. L’infrastruttura basata su fibra ottica dedicata di ultima generazione, altamente affidabile e collegata con tutto il territorio nazionale e il resto del mondo, permetterà infatti di scambiare dati alla velocità del terabit (1000 miliardi di bit) al secondo.
“È un grande onore poter portare, con questo progetto, un contributo così significativo al sistema della ricerca italiana” ha dichiarato Mauro Campanella, coordinatore scientifico di TeRABIT. “Con le infrastrutture di rete e calcolo ad alte prestazioni che realizzeremo con le migliori tecnologie oggi esistenti, il nostro Paese potrà giocare un ruolo determinante a livello mondiale e i nostri ricercatori potranno avere accesso a servizi per l’analisi dati di straordinaria potenza”.
Gestito da INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, Consortium GARR e CINECA, e finanziato con 41 milioni di euro dal PNRR nell’ambito della Missione “Istruzione e Ricerca” coordinata dal Ministero dell’Università e della Ricerca, TeRABIT integrerà e potenzierà tre grandi infrastrutture di ricerca strategiche: GARR-T, PRACE-Italy e HPC-BD-AI, offrendo entro il 2025 un’infrastruttura digitale all’avanguardia a tutti i ricercatori sul territorio nazionale, in stretta collaborazione con il Centro Nazionale di ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing ICSC di Bologna.
L’evento di lancio di TeRABIT – informa una nota congiunta INFN-OGS-GARR-CINECA – si è articolato in due giorni di lavori, il primo dei quali, ospitato dalla Sezione INFN di Cagliari e ristretto alla comunità scientifica del progetto, ha rappresentato un momento di confronto su organizzazione, procedure e azioni da mettere in campo per il raggiungimento degli obiettivi specifici del progetto. La seconda giornata, invece, ospitata nella Sala Giorgio Pisano dell’Unione Sarda e aperta al pubblico, è stata l’occasione per presentare il progetto ai molti rappresentanti presenti sia del mondo scientifico, sia di quello istituzionale.
L’evento ha inoltre offerto l’opportunità di discutere su come gli interventi del PNRR possano essere volano per lo sviluppo dell’ecosistema della conoscenza in Sardegna. In particolare, TeRABIT realizzerà in Sardegna una estensione in fibra ottica della rete della ricerca dell’isola e, per la prima volta, un doppio collegamento superveloce in fibra ottica realizzato con cavi sottomarini che assicurerà non solo la rapida trasmissione dei dati ma anche ridondanza e affidabilità del sistema, a favore di tutta la comunità scientifica dell’isola.
L’infrastruttura realizzata da TeRABIT sarà funzionale anche a sostenere la candidatura della Sardegna a ospitare l’Einstein Telescope, il progetto europeo per un interferometro di terza generazione per la rivelazione delle onde gravitazionali. Questa grande infrastruttura di ricerca internazionale produrrà grandi quantità di dati che dovranno essere condivisi con una comunità scientifica distribuita su tutto il pianeta e l’interconnessione ultraveloce del sito di Sos Enattos, candidato a ospitarla, rappresenta un elemento cruciale.