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Tag: Sanremo 2023

Sla, nasce Aisla Lazio: impegno mettere al centro le persone

Sla, nasce Aisla Lazio: impegno mettere al centro le personeRoma, 6 mar. (askanews) – Dalla paura nasce il coraggio. Ed è così che, dopo due anni di lavoro, si è costituita la sezione AISLA Lazio. Una conquista che vale l’impegno preso, quello cioè di portare avanti la battaglia per la dignità di Vita e per i diritti delle famiglie SLA, affinché nessuno venga lasciato indietro. Lì dove l’assistenza e l’informazione su una regione così vasta sono spesso frammentate e disomogenee, AISLA Lazio si pone come interlocutore nei confronti dei decisori politici e riferimento per le oltre 600 famiglie che abitano la regione. Un momento ufficiale e celebrativo che ha identificato, grazie all’assemblea dei soci, il Consiglio Direttivo territoriale. L’assemblea ha quindi eletto come Presidente l’Avvocato Paola Rizzitano, che dichiara: “Un orgoglio ed un cammino che prosegue e che, pezzo dopo pezzo, compone un puzzle. Al fianco di una battaglia, quella contro la SLA, che si fa oltre la paura e la rabbia. Un lavoro di squadra lì dove l’impossibile diventa realtà concreta. Un impegno preso che mette al centro le persone.” Il neonato Consiglio Direttivo che sarà in carica per i prossimi tre anni vede: Stefano Litta come Segretario, Irene Cipriani come vicepresidente; Andrea Pitton come tesoriere e i consiglieri Claudio Cresta, Enzo Proietti, Stefano Rossi e Donatella Serafini. Per rimanere aggiornati sulle attività della sezione è possibile seguire la pagina Facebook (facebook.com/aislalazio/) mentre, per fissare un colloquio, è suggerito inviare una e-mail all’indirizzo lazio@aisla.it. “Nell’anno delle celebrazioni per il nostro quarantesimo non poteva esserci dono più speciale che quello di rendere ufficiale la presenza dell’Associazione nel Lazio e nella nostra Capitale” – ha commentato la presidente nazionale Fulvia Massimelli, che continua: “Oggi ho visto un gruppo coeso di giovani volontari, decisi e determinati. Questo è “il senso” della storia stessa di AISLA. Una storia che da sempre ha fatto della comunità un metodo di pensiero e di azione.” Presente all’Assemblea anche il Centro Clinico NeMO Roma situato al Policlinico Gemelli, nato proprio per volontà delle associazioni dei pazienti. Il Centro, con il suo team multidisciplinare è altamente specializzato nella cura delle malattie neuromuscolari. Sotto la direzione del prof. Mario Sabatelli, in particolare, l’area adulti è da sempre al fianco di AISLA: basti pensare che solo nell’ultimo anno sono stati oltre 600 i pazienti SLA seguiti, tra questi anche molti extra-regione. Le famiglie accolgono il Professore, anche presidente della Commissione Medico-Scientifica dell’associazione, con un lungo applauso e ascoltano l’appassionato intervento della neurologa dott.ssa Amelia Conte: “In questi anni si sono fatti grandi passi avanti nella presa in carico clinica. Non solo, la ricerca scientifica può contare su due preziosi strumenti fortemente voluti da AISLA: Il Registro Nazionale SLA e la Biobanca. Una gioia essere qui oggi, a condividere i sorrisi di tutti.” Rivolgendosi alle famiglie che li hanno definiti nel dibattito “colonne di riferimento nella cura”, la dott.ssa Conte conclude l’intervento con una riflessione che ha commosso la platea: “Noi vogliamo essere le mani che vi raggiungono e contrastano, insieme alle vostre, la malattia”. Una giornata, quella di ieri, che pone non solo il primo mattone di una nuova storia per l’associazione ma che diventa testimonianza di come – dentro un orizzonte di comunità – sia possibile sperimentare risposte ai problemi della vita, delle persone, e persino della società. Presenti all’incontro anche il Segretario Nazionale di AISLA Pina Esposito; la Consigliera Nazionale Francesca Genovese ed il comitato di Direzione Nazionale dell’associazione. Tutti insieme hanno applaudito al coraggio dei volontari, dei professionisti e della neonata sezione laziale. AISLA è convinta che questo sia il vero patrimonio per la società e che solo così, tutti insieme, sia possibile affrontare la malattia, senza mai abbassare lo sguardo, per tracciare la rotta del nostro “domani”.

Francia, domani “martedì nero”, nuovo sciopero riforma pensioni

Francia, domani “martedì nero”, nuovo sciopero riforma pensioniRoma, 6 mar. (askanews) – Domani 7 marzo in Francia scatta la sesta giornata di manifestazioni e scioperi contro la riforma delle pensioni che si preannuncia molto calda. Questo è almeno l’auspicio dei principali sindacati che domani chiedono di “fermare la Francia” per cercare di far arretrare l’esecutivo che vuole portare l’età pensionabile dai 62 anni attuali a 64.
Nessun sindacato è in grado di prevedere con precisione l’entità degli scioperi, ma tutti si aspettano un “giorno nero” in molti settori. Molti disagi riguarderanno i trasporti. Al punto che il ministro delegato ai Trasporti, Clement Beaune, ha invitato “tutti coloro che hanno la possibilità di ricorrere al telelavoro”, avvertendo che sarà “uno dei giorni più duri che abbiamo mai avuto”. Secondo fonti della polizia, sono attesi tra 1.1 e 1.4 milioni di manifestanti, di cui 60-90.000 a Parigi.
L’altro punto controverso della trattativa sono i regimi pensionistici speciali, che riguardano intere categorie di lavoratori tra cui i dipendenti della Ratp (la rete di trasporti di Parigi), della Banca di Francia e del Consiglio economico, sociale e ambientale, dei dipendenti delle aziende energetiche.
Entrando nei dettagli lo sciopero di domani interesserà soprattutto il traffico ferroviario. Sncf, operatore nazionale, e Ratp e Rer, linee metro urbana e suburbana di Parigi, saranno quasi bloccati. Circolerà solo un Tgv su cinque e nessun Intercity. Per quanto riguarda il settore aereo, dovrebbero incrociare le braccia gli uomini radar. L’ente dell’aviazione civile ha chiesto alle compagnie di ridurre i voli dal 20 al 30 per cento. In sciopero di nuovo anche gli insegnanti.
La Cgt, principale confederazione sindacale di Francia, si attende che altre categorie si astengano dal lavoro, in particolare i dipendenti delle raffinerie. Il sindacato spera di riuscire a bloccare gli impianti e creare carenze di benzina nelle stazioni di servizio.

Roma, al via dibattito pubblico su chiusura anello ferroviario

Roma, al via dibattito pubblico su chiusura anello ferroviarioRoma, 6 mar. (askanews) – Presentato in Campidoglio l’avvio del Dibattito Pubblico sul progetto “Chiusura Anello ferroviario di Roma”. L’obiettivo del dibattito è quello di informare e illustrare il programma di intervento finalizzato all’aumento dei treni passeggeri nel nodo di Roma, a creare un itinerario alternativo per il traffico merci e a migliorare la mobilità collettiva. Il progetto prevede di realizzare il collegamento tra le stazioni di Vigna Clara e di Val d’Ala, attraverso la nuova fermata di Tor di Quinto, nonché alcune puntuali modifiche del Piano Regolatore Generale a Roma Tiburtina: in questo modo le linee ferroviarie esistenti disposte come raggi dal centro verso l’esterno verranno collegate tra loro permettendo di offrire un sistema di mobilità integrato.
I lotti sottoposti a Dibattito Pubblico sono due: la tratta Vigna Clara-Tor di Quinto (Lotto 1B) e la tratta Tor di Quinto-Val d’Ala con modifiche al PRG di Tiburtina (Lotto 2). Il tracciato complessivo dei Lotti 1B e 2 si sviluppa tra la stazione di Vigna Clara, prosegue per Tor di Quinto e, oltrepassato il Tevere, si innesta in direzione est sulla linea merci in corrispondenza di Val d’Ala.
Il nuovo collegamento ferroviario si integrerà con le reti ferroviarie nazionali, regionali e con quelle del trasporto pubblico locale di Roma Capitale, rappresentando, inoltre, un concreto contributo in termini di rigenerazione urbana. In particolare, in una prospettiva di nuove occasioni per la mobilità sostenibile e di riconnessione delle trame ambientali, il progetto può rappresentare un’opportunità per realizzare, in sinergia con l’Amministrazione locale, la continuità della rete ciclabile comunale, attraverso ulteriori tratti per il collegamento delle nuove stazioni e l’integrazione con quelle esistenti. L’opera contribuisce al conseguimento dei principali obiettivi di sostenibilità, dalla neutralità climatica spinta dal Green Deal Europeo, all’Agenda ONU 2020 per lo Sviluppo Sostenibile, alla Politica di Coesione territoriale EU 2021-2027.
“L’istituto del Dibattito Pubblico – ha dichiarto Caterina Cittadino, presidente Commissione Nazionale per il Dibattito Pubblico – si ricava dal princicpio costituzionale di democrazia partecipativa. Sempre di più ci si è resi conto di quanto sia fondamentale il confronto con quei territori dove queste grandi opere impattano. La ‘Chiusura Anello ferroviario di Roma’ renderà maggiormente sostenibile la mobilità nella Capitale, per i cittadini e per le persone che arrivano in città, e dunque deve essere conosciuta e compresa”. (segue)

Giorgetti: conti pubblici in ordine è esigenza assoluta per Italia

Giorgetti: conti pubblici in ordine è esigenza assoluta per ItaliaMilano, 6 mar. (askanews) – “L’approccio seguito nella gestione della politica di bilancio è stato prudente e responsabile e continueremo in questo senso: avere conti pubblici in ordine è una esigenza assoluta per il paese per mantenere la fiducia dei mercati”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso del suo intervento a un convegno organizzato dall’Ordine dei commercialisti di Milano.
“Continuiamo ad essere impegnati come governo a creare tutte le condizioni favorevoli a uno sviluppo economico robusto che non metta però a rischio la sostenibilità dei conti pubblici che sono i conti pubblici di tutti noi – ha proseguito — E’ l’unica strada possibile perché l’Italia possa continuare a sorprendere come ha fatto negli ultimi anni”.

Ryanair inaugura 2 nuovi hangar a Orio per manutenzione flotta

Ryanair inaugura 2 nuovi hangar a Orio per manutenzione flottaOrio al Serio, 6 mar. (askanews) – Ryanair ha inaugurato due nuovi hangar per la manutenzione degli aeromobili presso l’Aeroporto di Orio al Serio, in provincia di Bergamo. Il quarto e quinto hangar rappresentano un investimento di 20 milioni di euro allo scalo bergamasco e creeranno oltre 100 nuovi posti di lavoro nel settore dell’ingegneria aeronautica per la regione Lombardia.
Ryanair in tutto ha investito oltre 50 milioni di euro nei suoi cinque hangar per la manutenzione di ultima generazione, che ora assicurano oltre 250 posti di lavoro altamente retribuiti nel settore dell’ingegneria aeronautica a Bergamo e in Lombardia. Questi due nuovi hangar consentiranno a Ryanair di trasferire a Bergamo una parte consistente della manutenzione interna dei Boeing 737, mentre la flotta di Ryanair all’Aeroporto di Bergamo sale a 24 aeromobili basati in S23 (un investimento di oltre 2 miliardi di dollari da parte di Ryanair in Lombardia).
Nello scalo di Orio “nel 2023 Ryanair baserà quattro nuovi aeromobili per un totale di 24 aerei e aprirà 10 nuove rotte a Bergamo aumentando il nostro traffico a 13 milioni di passeggeri all’anno – ha detto Michael O’Leary durante il suo intervento – Questo ulteriore investimento di 20 milioni di euro in 2 nuovi hangar per la manutenzione e la creazione di oltre 100 nuovi posti di lavoro nel settore manutenzione aeromobili, rafforza l’impegno di Ryanair a Bergamo, in Lombardia e in Italia in generale”.

Bakhmut, “ritiro tattico limitato” ucraino per sfinire Wagner

Bakhmut, “ritiro tattico limitato” ucraino per sfinire Wagner

Così analisi militari. Austin: anche se cadesse, non cambia sorti

Milano, 6 mar. (askanews) – Sembra che le forze ucraine stiano “conducendo un ritiro tattico limitato” nella parte orientale di Bakhmut, per sfinire le truppe di Mosca. E continuano a “infliggere perdite elevate alle forze russe, in avanzata”, afferma l’Istituto per lo studio della guerra (Isw)con sede negli Stati Uniti nel suo ultimo aggiornamento: “è ancora troppo presto per valutare le intenzioni ucraine riguardo a un completo ritiro dalla città” si afferma, e per dire quali siano le intenzioni dell’Ucraina. La difesa di Bakhmut “rimane strategicamente valida” e potrebbe perseguire “un graduale ritiro dai combattimenti per esaurire le forze russe attraverso la continua guerra urbana”.
Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso omaggio ai combattenti nel Donbass, mentre le sue forze sono sottoposte a pressioni sempre più intense nella città-fortezza, dove la battaglia è infernale e prosegue ormai da oltre sei mesi. Bakhmut “è una delle battaglie più dure. Dolorosa e stimolante”, ha detto Zelensky nel suo discorso notturno.
Le truppe russe continuano a tentare di circondarla, cercando di interrompere le linee di comunicazione e di rifornimento. Ma anche sull’altro lato c’è fortissima tensione: le linee del fronte, vicino a Bakhmut, potrebbero crollare se i mercenari russi della Wagner non riceveranno le munizioni promesse da Mosca a febbraio, dice il capo del gruppo Evgenij Prigozhin: punti di vista evidentemente divergenti tra il Cremlino e la milizia.
“È improbabile che le forze russe assicurino rapidamente significativi guadagni territoriali quando conducono la guerra urbana, che di solito favorisce il difensore e può consentire alle forze ucraine di infliggere perdite elevate alle unità russe in avanzamento, anche se le forze ucraine si stanno attivamente ritirando”, afferma l’Istituto per lo studio della guerra.
L’Isw ha affermato che le forze russe dovranno ancora combattere attraverso il centro di Bakhmut sulla sponda occidentale del fiume Bakhmutka, che è fortemente difeso e favorirà le forze ucraine. Nei giorni scorsi il consigliere di Zelensky, Aleksander Rodnyansky aveva messo in guardia da eventuali ritiri ucraini: “non mancherà una controffensiva” aveva detto in una intervista alla Cnn.
La guerra urbana a Bakhmut potrebbe degradare ulteriormente: le forze miste russe – mercenari ed effettivi – sono già esauste. In un modo simile a quello causato dal ritiro combattente dell’Ucraina dalla linea Severodonetsk-Lysychansk, che ha effettivamente posto fine alle operazioni offensive russe nelle oblast’ di Lugansk e Donetsk nell’estate del 2022.
E comunque anche se fosse una caduta per Bakhmut, “non significherebbe che la Russia ha cambiato le sorti della guerra”. Così la pensa il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin che ha affermato che la città-fortezza ucraina ha un’importanza più simbolica che operativa e ciò non vorrebbe dire necessariamente che Mosca abbia riacquistato lo slancio nel suo sforzo bellico durato un anno.

e-Geos continuerà a fornire a Ue mappe satellitari per emergenze

e-Geos continuerà a fornire a Ue mappe satellitari per emergenzeRoma, 6 mar. (askanews) – e-GEOS, società costituita da Telespazio (80%) e dall’Agenzia Spaziale Italiana (20%), è stata confermata alla guida del consorzio internazionale che fornisce l’Emergency Management Service (EMS) – Rapid Mapping per il Joint Research Centre della Commissione Europea.
L’azienda si è aggiudicata dalla Commissione Europea il quarto rinnovo del contratto, quest’ultimo del valore di 36 milioni di euro, per la fornitura di mappe satellitari per la gestione delle emergenze. Il contratto, – informa la società – già gestito dal consorzio guidato da e-GEOS negli ultimi 10 anni, sarà attivo nel periodo 2023-2029 ed è parte integrante del programma europeo Copernicus per l’osservazione della Terra.
In base al nuovo contratto, il consorzio fornirà alla Commissione Europea mappe satellitari on-demand delle aree colpite da un disastro naturale o da una crisi umanitaria entro poche ore dalla richiesta del servizio. In dettaglio, dovrà fornire entro due ore una prima stima ed entro dieci ore la serie completa dei prodotti.
EMS – Rapid Mapping, un servizio attivo 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, sarà gestito da un consorzio guidato da e-GEOS e composto dalla controllata tedesca GAF, dalla società spagnola Telespazio Iberica, dall’italiana Ithaca e dai partner francesi Sertit e CLS, dalla società portoghese GMV, dalla tedesca IABG, dalla greca Planetek Hellas e dall’austriaca Hensoldt Analytics.
Dall’inizio della sua operatività, nel 2012, il servizio è stato attivato per oltre 650 eventi, e ha fornito più di 5000 mappe satellitari di 46 Paesi in Europa e nel mondo. Le mappe sono rese disponibili gratuitamente dalla Commissione Europea a tutti gli utenti che operano in Europa nei settori della protezione civile, della gestione delle emergenze e del territorio, facilitando la valutazione dei danni e consentendo alle autorità di svolgere le operazioni di soccorso nel modo più rapido ed efficiente. Per garantire al servizio una copertura globale, l’accesso coordinato ai dati satellitari multi-missione è assicurato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) nell’ambito di un accordo di delega con l’UE.
“Sono davvero orgoglioso della conferma di e-GEOS e dell’intero consorzio come riferimento tecnologico europeo per un servizio utile a tutti i cittadini. Questo team internazionale ha saputo creare competenze senza precedenti nel campo dei servizi di geoinformazione che oggi, date le crescenti situazioni di crisi, sono più importanti che mai”, ha dichiarato Paolo Minciacchi, Amministratore delegato di e-GEOS. “Con questo contratto e-GEOS, insieme ai suoi azionisti industriali Telespazio e Leonardo, conferma la propria leadership come fornitore di servizi e tecnologie a supporto della gestione delle emergenze”.
Copernicus EMS – Rapid Mapping è un servizio riconosciuto e apprezzato a livello internazionale, come confermato dal riscontro positivo dei suoi utenti in tutta Europa. Si tratta di una storia di successo europea per tutte le parti coinvolte, tra cui la Commissione Europea, l’ESA e i fornitori dei servizi, che lavorano per mantenere alta la qualità delle prestazioni in un settore in continua evoluzione.
Durante i prossimi 6 anni del contratto, questo servizio all’avanguardia sarà ulteriormente migliorato, sfruttando la tecnologia e la digitalizzazione, per fornire mappe con una velocità sempre maggiore. In quest’ottica, ai servizi Rapid Mapping è stato aggiunto un nuovo Situational Reporting, in grado di fornire informazioni chiave delle aree colpita dall’emergenza: dati su popolazione esposta e infrastrutture critiche; foto e contenuti multimediali provenienti da dati open source, altre informazioni utili a caratterizzare l’impatto del disastro. A partire da quattro ore dopo l’attivazione del servizio.

WhatsApp accetta maggiore trasparenza su tutela dei consumatori Ue

WhatsApp accetta maggiore trasparenza su tutela dei consumatori Ue

Possibile rifiutare aggiornamenti. No condivisione dati a terzi

Roma, 6 mar. (askanews) – WhatsApp ha accettato di assicurare una maggiore maggiore trasparenza per adeguarsi alle normative europee di tutela dei consumatori. Lo annuncia la Commissione europea con un comunicato, precisando che il sistema di messaggistica renderà più semplice per gli utenti non operare gli aggiornamenti dell’App quando non siano d’accordo con alcuni dei nuovi elementi introdotti.
WhatsApp, prosegue il comunicato, ha anche confermato che i dati personali degli utenti non saranno condivisi a scopi commerciali con terze parti o con altre divisioni della capogruppo Meta, incluso Facebook.
La procedura in questione era stata “facilitata” dalla Commissione Ue, si legge, ma materialmente è stata condotta dalle autorità di tutela dei consumatori di Irlanda e Svezia. Ora, sui nuovi aggiornamenti WhatsApp spiegherà che cambiamenti intende operare ai contratti con gli utenti e come si ripercuoteranno sui loro diritti. Includerà la possibilità di non effettuare l’aggiornamento e assicurerà che pervengano notifiche sugli aggiornamenti stessi, che potranno essere respinti o rinviati.

Mattarella:violazione diritti umani ovunque avvenga colpisce tutti

Mattarella:violazione diritti umani ovunque avvenga colpisce tutti

“La libertà non è effettiva se il loro esercizio non è appannaggio di chiunque”

Roma, 6 mar. (askanews) – “Le violazione dei diritti umani colpiscono tutti, in ogni parte del mondo”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervento all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università della Basilicata.
“I diritti umani e la libertà non sono effettiva se non appannaggio di tutti e il mondo intero è sempre più una comunità interconnessa dentro la quale la mancanza di libertà o dell’esercizio dei diritti in un luogo colpisce tutti ovunque”, ha aggiunto il Capo dello Stato.

Pecoraro Scanio: Governo dichiari emergenza climatica per siccità

Pecoraro Scanio: Governo dichiari emergenza climatica per siccitàRoma, 6 mar. (askanews) – “La situazione di fiumi, laghi e invasi in Italia è già drammatica e il governo sta sottovalutando l’emergenza climatica che fa prevedere un’estate di siccità gravissima. L’agricoltura rischia una crisi per un oltre 300.000 aziende e un rincaro record dei prezzi dei prodotti agroalimentari. Occorrono interventi decisi già ora: va dichiarata l’emergenza climatica e occorre prevedere un vero Ministero dell’Acqua che concentri le competenze e disponga di poteri e fondi adeguati”. Lo chiede Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione UniVerde che collabora con l’organizzazione dell’Onu sulle acque ed è stato autore di pubblicazioni e provvedimenti sull’acqua bene comune.
“A marzo, dopo 50 anni, si terrà a New York la conferenza dell’Onu sull’acqua. Ciò conferma l’allarme crescente anche a livello globale”, conclude.