Maire si aggiudica contratto da 8,7 miliardi di dollari da AdnocRoma, 5 ott. (askanews) – Maire annuncia che Tecnimont, parte della business unit Integrated E&C Solutions, ha firmato oggi una Lettera di aggiudicazione con Adnoc per l’impianto di trattamento onshore del progetto Hail e Ghasha. La firma è avvenuta in occasione di Adipec, il più grande summit mondiale sull’energia in corso ad Abu Dhabi. Il progetto Hail and Ghasha ha l’obiettivo di operare ad emissioni zero, grazie anche alle unità di cattura e recupero della CO2 dell’impianto, che ne consentiranno la cattura e lo stoccaggio.
Il valore complessivo del contratto Epc è di circa 8,7 miliardi di dollari e il completamento del progetto è previsto nel corso del 2028. Lo scopo del lavoro comprende due unità di trattamento gas, tre sezioni di recupero zolfo, le relative utility e offsite, nonché le condutture di esportazione. Tecnimont sfrutterà anche le competenze della divisione Sustainable Technology Solutions di Maire per sviluppare soluzioni digitali innovative finalizzate alla riduzione delle emissioni e all’ottimizzazione dei consumi energetici, consentendo una significativa efficienza dell’impianto in termini di opex e capex. Le attività di ingegneria e approvvigionamento saranno eseguite da molteplici gruppi di lavoro dedicati in Europa, India ed Emirati Arabi, sotto il coordinamento centrale della sede milanese di Maire. In particolare, il procurement di Maire negli Emirati Arabi garantirà il massimo coinvolgimento dei fornitori locali, con l’obiettivo di creare un valore significativo per l’economia locale. Maire è attiva negli Emirati Arabi Uniti dalla fine degli anni ’90, avendo eseguito diversi progetti strategici nel Paese per un valore complessivo di circa 17 miliardi di dollari, a partire dal primo impianto di poliolefine completato nel 2001 (Borouge 1).
Inoltre, il gruppo può contare su un track record e un’esperienza internazionale nella realizzazione di grandi impianti di trattamento del gas e di progetti per il recupero dello zolfo. Alessandro Bernini, amministratore delegato del gruppo Maire, ha sottolineato che “oggi ci siamo aggiudicati il più grande contratto della storia del gruppo Maire, un progetto multimiliardario che darà un impulso significativo alla realizzazione del nostro piano strategico decennale. Siamo onorati di aver raggiunto questo grande risultato con un attore globale di primo piano come Adnoc, ad ulteriore conferma della forza del nostro lungo e proficuo rapporto. Questo contratto, un riconoscimento storico dell’ingegneria made in Italy, è la dimostrazione non solo della nostra leadership nel recupero dello zolfo e negli impianti di trattamento del gas ma, più in generale, delle nostre indiscusse capacità di esecuzione e della nostra competenza tecnologica nella progettazione di soluzioni industriali carbon-free”.
Vino, Consorzio Alta Langa main sponsor Fiera Tartufo Bianco d’AlbaMilano, 5 ott. (askanews) – Anche quest’anno il Consorzio Alta Langa sarà presente alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, giunta alla sua 93esima edizione: il Consorzio entra tra i main sponsor e l’Alta Langa Docg si conferma “official sparkling wine” della manifestazione, che andrà in scena dal 7 ottobre al 3 dicembre 2023.
“Anno dopo anno lavoriamo per consolidare ed esaltare il legame tra Alta Langa Docg e Tartufo Bianco d’Alba – commenta la presidente del Consorzio, Mariacristina Castelletta – un matrimonio di gusto e di intenti, in cui l’impegno comune è quello di promuovere al meglio queste due eccellenze in Italia e nel mondo”. Le aziende del Consorzio che partecipano alla Fiera con i loro vini Alta Langa sono: Araldica – Il Cascinone; Banfi; Bera; Berutti; Bosca; Agricola Brandini; Cantina Alice Bel Colle; Cantina Vallebelbo; Casa E. di Mirafiore; Cascina Cerutti; Cerrino; Contratto; Coppo; Daffara & Grasso; Deltetto; Enrico Serafino; Ettore Germano; Fabio Perrone; Fontanafredda; Gancia; Giulio Cocchi; Il Falchetto; Ivaldi; Marcalberto; Mario Giribaldi; Mauro Sebaste; Pecchenino; Poderi Cusmano; Poderi Vaiot; Rapalino; Ravasini – Cascina Bretta Rossa; Rizzi; Roberto Garbarino; San Silvestro; Sara Vezza; Tenuta Carretta; Terrabianca; Terre del Barolo; Tosti1820.
Le Alte Bollicine Piemontesi accompagneranno i piatti dei “cooking show” che si terranno tutti i fine settimana, con ipiù quotati chef nazionali e internazionali che faranno assaporare le loro preparazioni con il Tartufo Bianco d’Alba. L’Alta Langa Docg sarà anche alle “Cene Insolite”: al Teatro Sociale di Alba si succederanno Pino Cuttaia, Gennaro Esposito e Andrea Berton. Una speciale cena dedicata alle Alte Bollicine Piemontesi si svolgerà il 10 novembre al Castello di Roddi con lo chef Michele Minchillo. Inoltre il 22 ottobre alle 15 si svolgerà un laboratorio del gusto guidato dal sommelier Davide Buongiorno e dedicato alla scoperta dell’Alta Langa Docg. Come ogni anno, il metodo classico piemontese si potrà degustare all’interno della Grande Enoteca della Fiera dove un settore sarà espressamente riservato alle etichette del Consorzio.
Arriva a Modena la 15esima edizione di Periferico FestivalMilano, 5 ott. (askanews) – Si terrà quest’anno dal 13 ottobre a Modena la 15esima edizione di Periferico Festival, manifestazione internazionale che porta l’arte nello spazio urbano e che ci accompagnerà per tre fine settimana fino al 29 ottobre.
Periferico Festival, evento che fa parte delle manifestazioni promosse dal ministero della Cultura, riprenderà la sperimentazione e ricerca artistica attivata già dalla scorsa edizione sul tema del Presente!. Riprendendo il pensiero di Diana Taylor, autrice di ¡Presente! ed esperta statunitense di studi sulla performance, in questa edizione 2023 si attraverseranno declinazioni possibili dell’attivismo politico e culturale a cui l’esortazione richiama, incontrando linguaggi e formati dedicati ai luoghi e alle comunità. Un festival partecipato e partecipativo in cui la conoscenza non è qualcosa da raccogliere ma un processo tra il conoscere e l’agire con gli altri. Al centro della XV edizione c’è il tema della voce: quella dei luoghi, delle comunità, la voce come espressione unica legata alla specificità e al prendere parola nello spazio pubblico. Installazioni, performance, concerti, incontri e rappresentazioni teatrali invaderanno strade e spazi non convenzionali di Modena. Le pratiche performative site-specific, volte ad abitare luoghi non teatrali con interventi che valorizzano gli spazi e i loro significati, avranno come ospiti grandi nomi italiani e internazionali.
Ambasciata Italia a Pechino: grande successo per “Una notte al museo”Roma, 5 ott. (askanews) – La settimana scorsa si è svolto l’evento “Una notte al museo”, organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Pechino e dall’Istituto Italiano di Cultura. Si è trattato di una serata esclusiva durante la quale gli ospiti presenti hanno potuto assistere in notturna alla mostra “The Light of Ancient Roman Civilization: Masterpieces from the National Archeological Museum of Naples”, ospitata dal China World Art Museum di Pechino.
All’evento hanno partecipato oltre 200 ospiti provenienti da un folto pubblico che includeva altresì esponenti di amministrazioni pubbliche e istituzioni accademiche locali, società cinese, nonché membri della comunità imprenditoriale locale e italiana. L’evento è stato svolto in collaborazione con ICE-Agenzia e la Camera di Commercio Italiana in Cina. La mostra “The Light of Ancient Roman Civilization” è stata inaugurata il 10 giugno scorso dall’Ambasciatore italiano Massimo Ambrosetti alla presenza del direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Paolo Giulierini, ed è stata visitata dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, durante la sua recente missione in Cina. L’esibizione, di elevato spessore culturale e artistico e che ha riscosso un notevole successo tra il pubblico cinese, chiuderà l’8 ottobre dopo le festività locali.
Questa e altre iniziative attualmente in corso nel Paese si pongono l’obiettivo di approfondire la conoscenza della cultura italiana in Cina, mettendo tra l’altro a frutto la proficua collaborazione tra istituzioni ed enti italiani e cinesi.
Landini dice che “con il governo fino ad ora c’è stato un dialogo finto”Roma, 5 ott. (askanews) – “Lo abbiamo denunciato da tempo: si tratta, fino ad ora, di un dialogo finto. Non sono state aperte delle trattative: si sono limitati alcune volte ad annunciarci provvedimenti che avrebbero assunto dopo poche ore e non hanno dato risposte alle nostre richieste, alle piattaforme presentate unitariamente da Cgil, Cisl e Uil”, denuncia il segretario della Cgil Maurizio Landini in un’intervista ad Avvenire.
“Sulla sicurezza del lavoro nessun segnale, mentre ci sono in media 80 morti al mese; sulle pensioni nulla; sulla precarietà e la povertà hanno fatto il contrario di quanto chiedevamo con il taglio del Reddito di cittadinanza e una maggiore liberalizzazio- ne dei contratti a termine. Hanno ripristinato il subappalto a cascata anziché limitarlo. Sul fisco invece di promuovere la lotta all’evasione hanno già approvato 10 condoni. In più continuano a convocarci assieme ad altre organizzazioni di dubbia o nessuna rappresentanza per mettere in discussione il ruolo del sindacato confederale”, spiega. E sul salario minimo “deve essere il governo a dichiarare che cosa intende fare confrontandosi con le parti sociali e il Parlamento per discutere di un’eventuale normativa a riguardo – dice Landini – Noi pensiamo che gli obiettivi siano aumentare i salari, rinnovare sempre i contratti, cancellare quelli pirata, con una legge sulla rappresentanza sindacale che dia validità generale ai contratti nazionali stipulati da organizzazioni comparativamente più rappresentative e votati dalle lavoratrici e dai lavoratori. In questo quadro, una norma che fissi una soglia di salario orario minimo sotto la quale non si può scendere è necessaria. Questa è la legislazione di sostegno alla contrattazione collettiva di cui abbiamo bisogno”.
Gli Usa hanno inviato a Kiev oltre un miliardo di munizioni sequestrate all’IranRoma, 5 ott. (askanews) – Gli Stati Uniti hanno inviato all’Ucraina circa 1,1 milioni di munizioni sequestrate dall’Iran lo scorso anno. Lo ha annunciato il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom), che supervisiona le operazioni in Medio Oriente, affermando che i proiettili sono stati confiscati da una nave diretta nello Yemen a dicembre.
Le munizioni sarebbero state originariamente sequestrate dalle forze navali statunitensi su una nave apolide denominata MARWAN 1 il 9 dicembre. Il governo degli Stati Uniti ne ha acquisito la proprietà a luglio attraverso un processo noto come confisca civile, mediante il quale un bene può essere sequestrato se si ritiene che il suo proprietario sia coinvolto in attività criminali. In questo caso, la denuncia è stata avanzata contro il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche dell’Iran, un ramo delle forze armate iraniane incaricato di preservare il governo del paese: Teheran sostiene i ribelli Houthi in lotta con le forze lealiste in Yemen dal 2014.
Usa hanno inviato a Kiev 1,1 mld munizioni sequestrate all’IranRoma, 5 ott. (askanews) – Gli Stati Uniti hanno inviato all’Ucraina circa 1,1 milioni di munizioni sequestrate dall’Iran lo scorso anno. Lo ha annunciato il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom), che supervisiona le operazioni in Medio Oriente, affermando che i proiettili sono stati confiscati da una nave diretta nello Yemen a dicembre.
Le munizioni sarebbero state originariamente sequestrate dalle forze navali statunitensi su una nave apolide denominata MARWAN 1 il 9 dicembre. Il governo degli Stati Uniti ne ha acquisito la proprietà a luglio attraverso un processo noto come confisca civile, mediante il quale un bene può essere sequestrato se si ritiene che il suo proprietario sia coinvolto in attività criminali. In questo caso, la denuncia è stata avanzata contro il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche dell’Iran, un ramo delle forze armate iraniane incaricato di preservare il governo del paese: Teheran sostiene i ribelli Houthi in lotta con le forze lealiste in Yemen dal 2014.
Il buco dell’ozono sopra l’Antartide a settembre ha raggiunto un nuovo recordRoma, 5 ott. (askanews) – Secondo l’Agenzia spaziale europea il buco dell’ozono sopra l’Antartide ha raggiunto un nuovo record a settembre, con una dimensione quasi tre volte più grande di quella del Brasile.
“Le misurazioni effettuate dal satellite Copernicus Sentinel-5P mostrano che il buco dell’ozono sopra l’Antartide di quest’anno è uno dei più grandi mai registrati. Il buco (…) ha raggiunto una dimensione di 26 milioni di chilometri quadrati il 16 settembre 2023. Si tratta di circa tre volte il Brasile”, ha affermato l’entità in un comunicato stampa.
Lenovo, come trasformare le scatole dei PC in una attività STEMMilano, 5 ott. (askanews) – Lenovo presenta il programma #Waste2Wonder, un progetto per le scuole basato sull’esperienza diretta, il disimballaggio di un dispositivo Lenovo diventa un viaggio alla scoperta delle materie STEM. Immaginate uno studente che apre un dispositivo Lenovo e oltre a trovare l’hardware, ha anche l’opportunità di apprendere i fondamenti di come vengono prodotti i dispositivi elettronici. Scannerizzando il QR code, si avvia un percorso di conoscenza: gli studenti vengono invitati a ritagliare lungo la confezione interna e seguire un percorso didattico che insegni loro come funzionano i circuiti elettrici e le forze, entrambi parte integrante del curriculum STEM.
L’obiettivo del progetto è combinare gli obiettivi di sostenibilità e sviluppo delle competenze degli studenti nelle materie STEM. Un approccio innovativo che consente di offrire a educatori e studenti un’esperienza interattiva e in modo sostenibile. Le confezioni e gli imballaggi che proteggono i dispositivi di Lenovo vengono così progettati per diventare una risorsa preziosa e incentivare nuove esperienze formative. Saranno disponibili su tutti i dispositivi Chromebook e Winbook per la scuola a partire da ottobre. L’iniziativa è stata pensata per insegnanti, le scuole e genitori con ragazzi fino ai 16 anni. Introdurre concetti STEM fin da giovani può aumentare l’interesse per queste materie e semplificare l’apprendimento, oltre ad aumentare la curiosità verso il mondo.
Le scuole potranno partecipare a un concorso realizzato in collaborazione con STEM Alliance inviando un progetto creativo entro il 30 novembre realizzato impiegando i materiali di imballaggio dei PC. Il programma è aperto a tutte le scuole della regione EMEA (Europe, Middle East, Africa), Italia compresa, e i percorsi didattici sono accessibili da tutte le fasce di età, sul sito dedicato sono disponibili le attività didattiche in diverse lingue, tra cui in italiano, per semplificare il percorso passo dopo passo alla scoperta delle attività e dei progetti STEM. Le premiazioni avverranno uno dei più celebri appuntamenti internazionali dedicati al mondo della scuola, il Bett 2024 che si tiene dal 24 al 26 gennaio a Londra. Manuela Lavezzari, EMEA Education Marketing Director in Lenovo, ha dichiarato: “Questa nuova iniziativa consolida l’impegno di Lenovo per avvicinare i giovani alle materie STEM nel loro percorso educativo, con un forte orientamento alla sostenibilità. Le discipline scientifiche hanno infatti un ruolo centrale nella nostra società e saranno alla base dei lavori del futuro. Per questo è fondamentale promuovere una maggiore diversità e inclusione nell’accesso a queste materie fin dalle scuole, con l’obiettivo di formare i professionisti di domani, che avranno il compito di promuovere innovazioni che tengano realmente conto di chi utilizza la tecnologia. Il nostro nuovo progetto rappresenta un ulteriore, importante passo per tradurre questa visione in realtà”.
STEM Alliance, l’associazione che ha organizzato il concorso insieme a Lenovo, ha aggiunto: “STEM Alliance è felice di organizzare con Lenovo il programma Turning Waste into Educational Wonder. Il nostro obiettivo è promuovere l’educazione STEM attraverso progetti orientati alla sostenibilità e ispirare giovani studenti a intraprendere carriere STEM, coinvolgendoli in attività pratiche e pedagogiche, come i progetti creativi proposti nel Lenovo Activity Booklet”.
Ue, l’accordo dei 27 sull’ultimo testo del Patto immigrazioneBruxelles, 4 ott. (askanews) – Alla fine, i rappresentanti degli Stati membri dell’Ue sono stati all’altezza delle aspettative, sottoscrivendo oggi a Bruxelles, a maggioranza qualificata, un’intesa sulla proposta di regolamento relativa allo “stato di crisi” migratoria e alle “situazioni di forza maggiore”, che era il tassello mancante per completare il complesso mosaico del Patto Ue sull’immigrazione e l’asilo.
Giusto in tempo per dare ai capi di Stato e di governo dell’Ue, che si incontrano domani e venerdì in un vertice informale a Granada, in Spagna, l’occasione di felicitarsene, e rivendicare questo successo che apre la strada ora a un serrato negoziato co-legislativo ((“trilogo”) con il Parlamento europeo e la Commissione, per poter arrivare finalmente all’adozione di tutti i testi del pacchetto, probabilmente già entro la fine dell’anno (più di tre anni dopo he erano stati proposti), e quasi certamente entro la fine di questa legislatura europea. Era “l’ultimo miglio” da percorrere dopo la svolta dell’8 giugno scorso, a Lussemburgo, quando i ministri dell’Interno approvarono, a maggioranza qualificata, la loro posizione negoziale su altri due regolamenti fondamentali del Patto, rispettivamente sulla gestione dell’immigrazione e dell’asilo e sulle procedure di asilo.
Un testo di compromesso sul regolamento sullo stato di crisi migratoria era stato presentato dalla presidenza spagnola di turno del Consiglio Ue il 25 luglio, e poi modificato il 28 settembre scorso, quando al Consiglio Ue di Bruxelles i ministri dell’Interno sembravano pronti ad approvare il testo a maggioranza qualificata, ma vi hanno temporaneamente rinunciato per evitare di lasciar fuori l’Italia, uno dei paesi più in prima linea, che non accettava un’aggiunta dell’ultimo momento riguardante il ruolo delle Ong. Il testo modificato presentato oggi ha ottenuto l’approvazione di 22 Stati membri, fra cui Italia e Germania, con il voto contrario solo di Polonia e Ungheria (scontato, perché questi due paesi non riconoscono il principio, sancito dai Trattati Ue, del voto a maggioranza invece dell’unanimità nel campo dell’immigrazione irregolare) e con l’astensione di Repubblica ceca, Slovacchia e Austria.
Il regolamento sulle crisi prevede che, una volta riconosciuto lo stato di emergenza migratoria, vi sia una procedura semplificata e tempistiche più brevi per l’attivazione del meccanismo di “solidarietà obbligatoria”, con quote di redistribuzione dei migranti irregolari fra gli Stati membri, o, a scelta, la “sponsorizzazione dei rimpatri” per aiutare i paesi più esposti ai flussi. La proposta, inoltre, consente di ritardare fino a quattro settimane la registrazione delle richieste di asilo, per dare più flessibilità alle amministrazioni nazionali sotto pressione a causa dei forti aumenti degli arrivi. Il compromesso finale in Consiglio è stato raggiunto con due modifiche del testo che la presidenza spagnola aveva proposto precedentemente, e che rappresentano in sostanza una concessione alla Germania e una all’Italia. Significativamente, la concessione all’Italia costituisce anche una rinuncia per la Germania.
Nel dettaglio, la Germania ha fatto eliminare l’articolo 5 che avrebbe introdotto, durante le situazioni di crisi migratoria conclamata, una deroga alle normali condizioni materiali di accoglienza dei richiedenti asilo, riducendole al soddisfacimento dei soli bisogni essenziali (cibo, acqua, abiti, cure mediche e alloggio temporaneo). I tedeschi temevano che questo avrebbe comportato condizioni inadeguate di accoglienza, soprattutto per le persone più vulnerabili. L’Italia, invece, ha ottenuto che fosse cancellato dall’articolo 1b del regolamento un riferimento favorevole (voluto dai tedeschi) alle Ong attive nelle operazioni di ricerca e soccorso in mare dei migranti irregolari. Il testo rimosso precisava, in sostanza, che le Ong non possono essere considerate responsabili di “strumentalizzazione” delle pressioni migratorie, una dinamica che l’Ue ha conosciuto in un passato recente ad opera di paesi terzi come la Bielorussia alle frontiere polacche, il Marocco ai confini spagnoli, o la Turchia nei riguardi della Grecia. Proprio in base alle esperienze passate, la “strumentalizzazione” è stata aggiunta come possibile fattore da considerare per decretare lo stato di crisi migratoria. Per l’esattezza, il riferimento favorevole alle Ong era formulato in questi termini: “Le operazioni di aiuto umanitario non dovrebbero essere considerate come strumentalizzazione dei migranti quando non c’è lo scopo di destabilizzare l’Unione o uno Stato membro”. Da notare che il testo cancellato dall’articolo 1b sotto pressione degli italiani compare sostanzialmente identico in un “considerando” del regolamento (il 6c). La differenza di collocazione è però importante: un articolo di un regolamento ha carattere giuridicamente vincolante, mentre un considerando ha finalità interpretativa e non prescrittiva. Nel pomeriggio di oggi, la presidenza spagnola del Consiglio Ue, i negoziatori del Parlamento europeo sul Patto migratorio e la Commissione europea hanno accolto molto favorevolmente l’intesa. “Saluto con favore – ha commentato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen – il successo dell’accordo politico tra gli Stati membri sulla proposta di regolamento sulle crisi (migratorie, ndr). Questo è un vero e proprio fattore di cambiamento (“game changer”, ndr) che ci consente ora di avanzare nei negoziati con il Parlamento europeo e il Consiglio Ue. Uniti, potremo realizzare il Patto prima della fine di questa legislatura europea”. Durante un dibattito in plenaria del Parlamento europeo, stamattina a Strasburgo, il vicepresidente della Commissione Margaritis Schinas aveva sollecitato gli Stati membri a trovare l’intesa, a comprenderne la necessità, sottolineando che “gli eventi recenti dimostrano che abbiamo bisogno del Patto su immigrazione e asilo. E ne abbiamo bisogno ora”, perché, aveva avvertito, “è la mancanza di un sistema europeo d’immigrazione e asilo il più grande ‘pull factor’”, il maggior fattore di attrazione dell’immigrazione irregolare. I negoziatori del Parlamento europeo, da parte loro, dopo l’accordo dei Ventisette hanno annunciato l’immediata cessazione del blocco dei negoziati su due altri regolamenti del Patto migratorio già approvati dal Consiglio, quelli sull’Eurodac (la banca dati Ue per i migranti e le richieste d’asilo) e quello sullo “Screening” (per l’identificazione, i controlli sanitari e di sicurezza, le impronte digitali e la registrazione nella banca dati dei migranti in arrivo). Il congelamento dei negoziati era stato deciso come forma di pressione sul Consiglio per spingerlo a trovare l’intesa sul regolamento delle crisi e per dissuaderlo dalla tentazione di “spacchettare” le diverse misure del Patto migratorio, approvando solo quelle non controverse. Il Parlamento europeo ha confermato ancora una volta il suo impegno a finalizzare la riforma del sistema di immigrazione e asilo entro la fine di questo ciclo legislativo. Infine, proprio oggi l’Agenzia Frontex per le frontiere esterne dell’ Ue ha diffuso i dati che confermano il forte aumento di arrivi via mare lungo la rotta del Mediterraneo centrale (da Tunisia e Libia verso l’Italia), con 11.625 migranti irregolari da gennaio ad agosto, il 93% in più rispetto all’anno scorso, mentre sulle altre rotte ci sono state diminuzioni dal 5 al 19 per cento, salvo che per il Mediterraneo occidentale, che ha registrato un incremento degli arrivi comunque molto minore, del 14%.