Expo, Gualtieri: Ryad sponsor di As Roma? Ci temono seriamente…Roma, 4 ott. (askanews) – “Ma allora ci temono seriamente… Noi siamo Davide loro sono Golia come dimostra l’immensa capacità di spesa, compresa la scelta di venire a sponsorizzare la As Roma. Come andrà la partita di Expo non lo so. So che noi ci batteremo fino alla fine senza timore e che ogni tanto, come insegnano i racconti biblici, le cose vanno diversamente dai pronostici…”. Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri rispondendo ai cronisti sul fatto che le nuove maglie della As Roma avranno stampato il nome di Ryad, città rivale della Capitale nella corsa per aggiudicarsi l’Expo 2030.
Tajani a Riad: “C’è voglia d’Italia, opportunità da non perdere”Riad, 4 ott. (askanews) – Riaffermare l’amicizia tra Italia e Arabia Saudita, ribadire la natura strategica della cooperazione tra i due Paesi, rafforzare il partenariato economico. Con questi obiettivi, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani è giunto oggi a Riad per una visita di due giorni ricca di appuntamenti. Al suo arrivo nella capitale saudita, il titolare della Farnesina è stato accolto dal ministro degli Investimenti, Khalid Al Falih, con cui aveva già avuto un incontro a inizio settembre a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio. “Vogliamo incrementare il numero delle nostre imprese che lavorano” in Arabia Saudita, “vogliamo esportare il nostro saper fare”, ha confermato il titolare della Farnesina al collega del governo di Riad.
In Arabia Saudita, ha sottolineato Tajani “c’è grande voglia di lavorare con l’Italia, di investire e di essere presenti nel nostro territorio nazionale, così come quella di accogliere qui investimenti da parte del nostro Passe”. Insomma, il clima è “positivo” e l’Italia “non può permettersi di perdere questa opportunità”. “Vogliamo essere più presenti e fare accordi che siano frutto di un partenariato strategico che ci permetta di fare un salto di qualità”, ha insistito. L’Arabia Saudita, d’altra parte, è un partner economico di grande importanza per l’Italia nel Golfo, il Paese della penisola arabica con cui intrattiene le relazioni più longeve. L’interscambio commerciale è in fase di espansione ed è cresciuto nel 2022 del 40% rispetto all’anno precedente, raggiungendo gli 11,5 miliardi di euro. L’Italia rappresenta il 9° fornitore dell’Arabia Saudita. E nel settembre scorso Roma e Riad hanno sottoscritto un Memorandum sulla promozione degli investimenti diretti, a conferma dell’importanza che il governo italiano attribuisce a possibili nuovi investimenti sauditi in Italia in settori di rilevanza strategica.
In Arabia Saudita, poi, esiste già una significativa presenza di imprese italiane, in particolare nei settori energetico, industriale e infrastrutturale. Ma il governo ritiene che ci siano notevoli margini di crescita della cooperazione bilaterale. D’altra parte, il grande piano di sviluppo saudita Vision 2030, secondo Tajani, potrebbe offrire interessanti opportunità per le aziende italiane in diversi settori, e in particolare turismo, innovazione, intelligenza artificiale, energie rinnovabili e intrattenimento. Non è un caso, dunque, che al suo arrivo a Riad, presso la residenza dell’ambasciatore italiano, Tajani abbia incontrato un gruppo di rappresentanti delle nostre imprese, attive nei settori difesa, aerospazio, mobilità, infrastrutture, progettazione architettonica, energia, petrolchimica, sanità ed ICT. Tra i presenti, esponenti di Leonardo, Elettronica, Fincantieri, Webuild, FS, Italconsult, Proger, Manens-Tif, Tenaris, Marie Technimont, Gruppo San Donato ed Almaviva. Ma anche l’ex Ct della nazionale e attuale commissario tecnico dell’Arabia Saudita, Roberto Mancini. A tutti gli esponenti dell’imprenditoria italiana, Tajani ha assicurato che “il governo li accompagna e li segue” anche in questo Paese, sottolineando “l’importanza” che l’esecutivo attribuisce alla “diplomazia della crescita”.
Ma Riad, per l’Italia, gioca un ruolo di primo piano anche su altri dossier. Per una soluzione della guerra in Ucraina, ad esempio, l’Arabia saudita ha organizzato una conferenza a Gedda, che Tajani ha definito un “momento di svolta” grazie alla partecipazione della Cina, che può avere un ruolo decisivo per indirizzare il conflitto su un percorso di pace. Inoltre, il governo saudita può fornire un contributo decisivo anche per il controllo dei flussi migratori dall’Africa, continente sui cui ha indirizzato numerosi investimenti per la crescita. E a dividere Roma e Riad non sarà neppure il prossimo annuncio sulla città che ospiterà l’Expo 2030. Le due città sono in corso assieme alla sudcoreana Budan. “Non sarà un ostacolo” nei rapporti di amicizia tra Italia e Arabia Saudita, ha confermato il ministro. Se il dialogo su questo dossier “sarà un po’ più complicato”, ha insistito il titolare della Farnesina, certamente “non toccherà assolutamente le relazioni tra i nostri paesi” e “non ha nulla a che vedere con il partenariato strategico che vogliamo costruire”. La questione, ha concluso Tajani, “non sarà un ostacolo tra i due paesi, che hanno un rapporto di amicizia. Non vedo elementi che possano rappresentare qualche nube nei rapporti tra Roma e Riad”.
Mattarella a Oporto, domani vertice Arraiolos su Ucraina ed EuropeeRoma, 4 ott. (askanews) – Domani e venerdì il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parteciperà al vertice dei paesi del Gruppo Arraiolos che si svolgerà a Oporto, in Portogallo. All’ordine del giorno dell’incontro ci sono l’Unione europea e la situazione in Ucraina e il percorso verso le prossime elezioni del Parlamento europeo e le altre sfide che l’Ue deve affrontare.
Il Gruppo Arraiolos o gruppo Uniti per l’Europa è la riunione multinazionale informale dei presidenti di alcuni degli Stati membri dell’Unione europea, (Italia, Bulgaria, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Croazia, Lettonia, Ungheria, Malta, Austria, Polonia, Portogallo, Slovenia e Finlandia), sia esecutivi sia non esecutivi, che si tiene generalmente una volta all’anno. Si tratta di un forum politico per i capi di stato delle repubbliche parlamentari e anche di alcune tra quelle semi-presidenziali (ne sono esclusi perciò quelli delle monarchie costituzionali o di stati governati da sistemi presidenziali) e si occupa di questioni e problemi riguardanti lo stato attuale e lo sviluppo futuro dell’Unione europea, del processo d’integrazione, ma anche di come affrontare le sfide della globalizzazione. Il nome deriva dalla cittadina portoghese di Arraiolos, dove si svolse il primo incontro nel 2003. Jorge Sampaio, allora presidente del Portogallo, aveva invitato i presidenti di Finlandia e Germania, insieme a quelli di tre Stati che avrebbero ben presto fatto parte dell’Unione (Ungheria, Lettonia e Polonia) per discutere delle conseguenze dell’allargamento dell’Unione europea ad est e dei piani per una Costituzione per l’Europa.
L’Italia prende parte agli incontri dal 2006, quando sono stati organizzati a Dresda, e ha ospitato a sua volta i Capi di Stato del Gruppo Arraiolos a Napoli nel giugno 2009, e poi a Roma nel 2021, in occasione del loro 16esimo incontro. L’incontro più recente del gruppo, il diciassettesimo, si è svolto a La Valletta il 6 ottobre 2022. I capi di Stato si incontreranno quest’anno a Oporto, giovedì 5, ottobre al Palacio do Freixo dove ci sarà la cena ufficiale. I lavori inizieranno la mattina seguente. Alle 10,15 la Prima sessione di lavoro ristretta su “L’Unione Europea e la situazione in Ucraina”.
Alle 13 la Colazione di lavoro offerta dal Presidente della Repubblica portoghese in onore dei Capi di Stato. Alle 14.30 la Seconda sessione di lavoro su “La strada verso le prossime elezioni del Parlamento Europeo e altre sfide dell’Unione Europea”. Infine alle 17,15 il vertice si concluderà con le Dichiarazioni congiunte dei capi di Stato.
Meloni incassa ok Patto migranti e accusa Pm: “Difesa corporativa”Granada, 4 ott. (askanews) – Sulle Ong “è passata la posizione italiana”. Alla vigilia del summit europeo di Granada, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni festeggia il ‘punto’ messo a segno nei confronti della Germania.
Nei giorni scorsi era calato il gelo tra Roma e Berlino: prima la notizia dei fondi del governo tedesco alle Ong impegnate nei salvataggi dei migranti in Italia, su cui la premier aveva chiesto “chiarimenti” a Olaf Scholz. Poi l’emendamento, sempre tedesco, a favore delle Ong nel Patto sulle migrazioni e l’asilo. Un “passo indietro”, lo aveva definito subito Meloni, chiedendo una pausa e minacciando un contro-emendamento. Se ufficialmente sono stati giorni di ‘muro contro muro’, sottotraccia le diplomazie hanno lavorato per cercare un compromesso e oggi è arrivata la svolta, con il ritiro dell’emendamento tedesco e la “soddisfazione” della premier. La ‘pace’ dovrebbe essere suggellata proprio a Granada, in un bilaterale tra Meloni e Scholz. Il tema dei migranti sarà uno di quelli al centro dei due incontri in Spagna dove domani si riunisce la Comunità politica europea e venerdì il Consiglio informale. Meloni, anche sulla scia del consenso registrato al Med9 di Malta, punta a fare passi avanti concreti. “Mi pare che si usino parole chiare quando si dice che i trafficanti di esseri umani non possono decidere chi entra in Europa, perché è una strada chiara quella che l’Europa vuole intraprendere”, ha detto oggi a SkyTg24, aggiungendo che adesso “si tratta di implementare velocemente gli strumenti effettivi, è poi nella velocità di realizzazione che l’Europa deve essere più brava”.
Altro tema al centro della Cpe di domani – a cui interverrà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – sarà quello del sostegno a Kiev. “Io – ha ribadito Meloni – continuo ad essere convinta che sostenere l’Ucraina sia non solo giusto ma anche il modo migliore per difendere l’interesse nazionale italiano”. Il supporto continuerà anche con la fornitura di armi, “compatibilmente con le richieste e con la necessità di non sguarnire la nostra sicurezza”. Però, ha ammesso, la guerra porta “conseguenze” come l’inflazione, i costi dell’energia, le migrazioni, “che impattano fortemente sulle nostre società, e se non siamo bravi ad affrontare quelle conseguenze le opinioni pubbliche continueranno a scricchiolare”. Nel corso dell’intervista per i 20 anni di Sky, Meloni ha anche parlato di temi interni, come la polemica sulla sentenza di Catania – contro cui il governo prepara il ricorso – che ha portato alla liberazione di tre migranti tunisini dal Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Pozzallo, in provincia di Ragusa. La premier ha ribadito di ritenere “incomprensibile” la decisione e pur negando che ci sia un “fronte aperto con la magistratura” si è detta “preoccupata” per la “la difesa corporativa” della giudice Iolanda Apostolico.
La presidente del Consiglio è poi tornata a respingere le ipotesi di un governo tecnico, che vorrebbero “i soliti noti” che “hanno beneficiato di una politica debole” e la sinistra “allergica alla democrazia”. Una speranza vana, ha assicurato, perchè il governo continua a lavorare e mette in cantiere le riforme per il 2024: “Vorrei già nella legge di bilancio inserire una prima applicazione della riforma fiscale e immediatamente dopo la legge di bilancio portare la riforma costituzionale”. Infine un primo bilancio su un anno di governo: “Di errori ne avrò fatti diversi, perchè chi fa sbaglia” però l’operato “va valutato alla fine”.
Inflazione, Giorgetti: target 2% della Bce non è realisticoRoma, 4 ott. (askanews) – “Questa regola aurea dell’inflazione al 2%, che è il target della Bce, non so quanto sia oggi realistica”. Lo ha detto il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, intervistato da Skytg24.
Il Ministro ha ribadito che l’inflazione entro la fine dell’anno scenderà e questa previsione è incorporata nella Nadef. “Temo due fattori – ha aggiunto -: uno contingente, l’aumento del prezzo del petrolio; il secondo di dimensione globale, ossia il processo di deglobalizzazione in corso. La globalizzazione aveva tanti difetti ma ha anche introdotto nel mercato occidentale prodotti a basso costo dalla Cina e da altri Paesi. Oggi che i flussi commerciali non sono più quelli di prima, c’è la tendenza ad un innalzamento dei prezzi”.
Giorgetti, rischio rating? Dubito, spiegheremo nostre ragioniRoma, 4 ott. (askanews) – Ci sono rischi di declassamento del rating dell’Italia? “Ci sono titoli di giornale, voi come giornalisti giustamente ci credete. Io da politico ho un legittimo dubbio”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervistato da Skutg24.
“Ogni sei mesi abbiamo incontri con le agenzie di rating. Come in tutti gli esami universitari ci si prepara, si studia e poi si va all’esame e si spiegano le buone ragioni di un’economia forte, la seconda economia manifatturiera d’Europa, un Paese ricco di creativita che merita di essere liberata. Ma ha un grande debito pubblico e deve essere consapevole di non fare svarioni.
Domani Commissaria Ue Ferreira a Palermo vede Schifani e LagallaRoma, 4 ott. (askanews) – La realizzazione di alcuni importanti interventi finanziati in Sicilia con i fondi europei sarà il tema al centro della visita della commissaria Ue per la Coesione e le Riforme Elisa Ferreira, che si svolgerà domani, giovedì 5 ottobre, a Palermo. L’esponente dell’esecutivo comunitario incontrerà il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e vedrà alcuni progetti realizzati nell’Isola con le risorse del Po Fesr Sicilia 2014-2020, assieme agli assessori regionali Edy Tamajo e Alessandro Aricò. Fitto il programma degli incontri previsti.
Alle 9.30 la commissaria Ferreira sarà all’Ismett per il progetto “Laboratori di ricerca e strumenti innovativi per la medicina di precisione, diagnostica avanzata e cure personalizzate”. All’incontro prenderanno parte, per la Regione, l’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo, il direttore del Dipartimento Attività produttive Carmelo Frittitta, e il dirigente responsabile dell’operazione Giuseppe Ammavuta; per l’Ismett interverranno il direttore generale Pier Giulio Conaldi, il direttore sanitario Cinzia Di Benedetto, e il direttore “Grants Division” Fabrizio Campisi. Alle 11 è previsto a Palazzo Comitini l’incontro istituzionale con il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, .
Alle 12.30 la commissaria Ue si sposterà a Palazzo d’Orléans, dove si svolgerà l’incontro istituzionale con il presidente della Regione, Renato Schifani. Nel pomeriggio, alle 15.30, Ferreira visiterà il cantiere del grande progetto per la chiusura dell’Anello ferroviario di Palermo (prima fase “Giachery-Politeama”). Interverranno il presidente della Regione, Renato Schifani, l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità Alessandro Aricò, il direttore del dipartimento Infrastrutture e mobilità Salvatore Lizzio, il dirigente responsabile dell’operazione Belinda Vacirca, e l’assessore alla Mobilità sostenibile del Comune di Palermo Maurizio Carta.
Alle 18 la delegazione si recherà alla stazione centrale di Palermo da dove partirà il treno Pop speciale per l’aeroporto “Falcone e Borsellino”. A bordo sarà presentato alla commissaria Ue il progetto Idmar (il Laboratorio marino più grande d’Europa, con un telescopio di neutrini a 3500 metri di profondità al largo delle coste siciliane), che sarà tra i protagonisti della European Week of Regions and Cities in programma a Bruxelles dal 9 al 12 ottobre prossimi. Durante il percorso sarà illustrato anche l’intervento di Social Housing realizzato a Trapani (22 nuovi alloggi sociali a canoni calmierati in via Pantelleria), un progetto selezionato dalla DG Regio della Commissione europea come intervento significativo, nell’ambito della campagna EU in My Region in corso nel capoluogo trapanese e a Marsala. La delegazione della commissaria Ue comprende il vice capo della rappresentanza in Italia della Commissione europea, Elena Grech, il direttore generale della DG Politica regionale e urbana, Nicola De Michelis, le componenti del Gabinetto della Ferreira, Marta Pilati e Isabel Arriaga E Cunha.
Meloni: sentenza Catania incomprensibile, è difesa corporativaRoma, 4 ott. (askanews) – “Io sono persona di destra, chi è di destra come me ha rispetto della separazione dei poteri e dei servitori dello Stato. Non c’è nessun fronte aperto con la magistratura ma, se secondo me una sentenza è incomprensibile, posso dire che è incomprensibile”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, tornando sulla sentenza di Catania in un’intervista a Sky TG24, nell’ambito delle celebrazioni ‘Sky 20 anni’.
Se “non la condivido, perchè le motivazioni della sentenza, che si occupa di un migrante già con un provvedimento di espulsione”, mostrano “tesi incomprensibili, devo dire che non sono d’accordo. Piuttosto la difesa corporativa mi preoccupa: come un magistrato può dire che è illegittimo un provvedimento, un governo può dire di non essere d’accordo” senza per questo “attaccare una categoria”.
Pd, Schlein prepara piazza di novembre: tappa per alternativaRoma, 4 ott. (askanews) – La mobilitazione continua, Elly Schlein riunisce la segreteria per preparare la direzione Pd di giovedì ed esorta tutti al massimo sforzo in vista dell’autunno “di piazza” annunciato alla festa dell’Unità a Ravenna e che troverà il suo momento clou nella manifestazione di inizio novembre, probabilmente sabato 11, anche se è stato preso in considerazione pure il fine-settimana successivo. Una manifestazione che, secondo quanto emerso dalla riunione di questa mattina, vedrà nella sanità uno dei punti centrali, ma affronterà in generale “tutte le grandi questioni economiche e sociali”, dice uno dei partecipanti. Soprattutto, nelle intenzioni della leader Pd quella data dovrà essere una “tappa” di un “paziente” percorso di costruzione dell’alternativa. Perché Schlein ha ribadito che il Pd, nonostante le polemiche e gli attacchi che arrivano da M5s e Azione, intende lavorare con costanza e, appunto, pazienza alla ricomposizione di un fronte da contrapporre a quello della destra.
Un concetto che Schlein espone anche in pubblico, parlando all’evento che celebra i 20 anni di Sky: “Abbiamo un governo che si è abbattuto sulle fasce più povere anziché aumentare la povertà. Abbiamo la responsabilità come opposizioni di costruire un’alternativa alla destra. Io sento questa responsabilità e quindi sono massimamente unitaria, nelle nostre differenze”. E se Conte e Calenda mettono in discussione praticamente ogni giorno l’idea del “campo largo”, la leader Pd invita tutti i suoi a non reagire alle polemiche, spiegando che sono fibrillazioni fisiologiche in vista delle europee. E, sempre a SkyTg24, aggiunge: “Per noi va avanti (la costruzione dell’alternativa, ndr) e deve andare avanti. Basta incontrare per strada le persone che ci hanno votato. Ci chiedono di costruire convergenze per aiutare l’Italia in questo momento”. Come spiega uno dei membri della segreteria “sappiamo che sarà così nei prossimi mesi, e forse anche dopo le Europee. Tocca a noi trovare gli argomenti sui quali portare tutte le opposizioni, come abbiamo fatto col salario minimo. Certo, Conte e Calenda forse stanno sottovalutando il fatto che una metà dell’elettorato, quella che guarda a noi, comincia a porsi il problema di vedere un’alternativa a questo governo”. Uno degli argomenti è ovviamente la sanità, come ribadisce anche Schlein: “Ci batteremo perché ci siano più risorse per il diritto alla salute delle persone. Continueremo ad insistere e stiamo dialogando anche con le altre forze di opposizione, mentre portiamo avanti anche la battaglia sul salario minimo”.
Certo, riconosce il dirigente Pd, “il problema è politico e una spinta positiva può arrivare anche dall’elettorato, come accaduto per la destra. Lì è apparso chiaro che chi sceglie un percorso solitario – vedi Fini – non va lontano. Speriamo accada anche qui, devono capire tutti che chi rompe agevola l’altro campo”. Di certo la segretaria si muove con attenzione, cercando di evitare discussioni interne al partito. Le battaglie scelte – dal salario minimo alla sanità, passando per il Pnrr e la lotta alle nostalgie fasciste – sono condivise da tutte le anime Pd. Sull’Ucraina anche oggi Schlein ha ribadito una linea di continuità e per la manifestazione di novembre si cercherà di accentuare la presenza del partito appunto su quei temi economici che vengono sollecitati dalla minoranza ma anche da quella parte di Pd che viene dai Ds e che ha nel proprio Dna le battaglie per il lavoro.
A tenere tutto insieme, ovviamente, l’opposizione al governo Meloni che “sui migranti fa solo demagogia” e che “cerca un nemico al giorno per nascondere i problemi che non riesce a risolvere”. La segretaria annuncia anche un’interrogazione Pd sugli scontri di Torino tra polizia e manifestanti e presenta due proposte di legge per contrastare la propaganda fascista e la tentazione revanscista di intitolare strade e luoghi pubblici a personaggi del Ventennio. “Con questa proposta – spiega Andrea De Maria, uno dei firmatari – nessuna strada potrebbe essere intitolata a Giorgio Almirante”. Per quanto riguarda il Pd, Schlein ripete il suo mantra: ok il pluralismo, ma “c’è tanto da cambiare, abbiamo vinto le primarie con una promessa di cambiamento che non intendiamo tradire. E non si fa il cambiamento in pochi mesi. Era troppo tempo che il partito aveva smarrito una sua identità. Andando per strada, battendoci per il salario minimo, per il lavoro di qualità, per la salute pubblica, per il diritto alla casa, il Pd è compatto”. Di sicuro, aggiunge, “il Pd non si smobilita, dopo un’estate militante che ci ha visti impegnati in tutto il paese. Nell’autunno dobbiamo proseguire, stiamo mettendo a punto le battaglie”.
Campania, De Luca incontra commissaria Ue politiche regionaliNapoli, 4 ott. (askanews) – “Ringrazio la Commissaria Europea per le politiche regionali Elisa Ferreira per la visita di oggi a Napoli e in Campania. Abbiamo avuto un colloquio molto lungo e cordiale. Da parte della Commissione europea è venuto un importante riconoscimento sul lavoro fatto dalla Regione Campania in questi anni per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi strutturali europei”. Così su Facebook il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca.”Ho, inoltre, segnalato alla Commissaria Ferreira tutte le nostre preoccupazioni per le proposte contenute nel decreto Sud del Governo. Il rischio è quello di una paralisi della spesa dei fondi per la Coesione proprio nel momento in cui invece è necessario accelerare gli investimenti per le opere pubbliche e la messa in sicurezza del territorio” conclude.