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Tag: Sanremo 2023

L’Inail rivela che nel 2022 gli infortuni sono aumentati del 24,6% e i casi mortali diminuiti del 15,2%

L’Inail rivela che nel 2022 gli infortuni sono aumentati del 24,6% e i casi mortali diminuiti del 15,2%Roma, 2 ott. (askanews) – Nel 2022 sono aumentati gli infortuni sul lavoro, ma sono calati i casi mortali. E’ quanto rileva la relazione annuale dell’Inail. Lo scorso anno sono infatti stati denunciati 703.432 incidenti, circa 139mila in più rispetto agli oltre 564mila del 2021 (+24,6%). Le vittime sono state 1.208, in diminuzione del 15,2% rispetto ai 1.425 morti sul lavoro del 2021.

L’aumento degli infortuni, spiega l’istituto, è dovuto sia ai contagi professionali da Covid, passati dai 49mila del 2021 ai 120mila del 2022, che agli infortuni tradizionali. Nel 2020, in particolare, l’incidenza media delle denunce da nuovo coronavirus sul totale degli infortuni denunciati è stata di una ogni quattro; nel 2021 è scesa a una su 12 e nel 2022 è risalita a una su sei. Al netto dei contagi da Covid, nel 2022 le denunce di infortunio tradizionale registrano un aumento di oltre il 13% rispetto al 2021. Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 429.004, in aumento del 18,2% rispetto ai 363.074 dell’anno precedente. Circa il 15% è avvenuto fuori dell’azienda, cioè in occasione di lavoro con mezzo di trasporto o in itinere, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro. Elevate le percentuali di riconoscimento della componente da Covid, pari a circa l’89% nel 2020, al 74% nel 2021 e al 70% nel 2022.

Il calo dei casi mortali è legato interamente ai decessi causati dal contagio da Covid, passati dagli oltre 230 casi del 2021 agli otto del 2022. Le vittime accertate sono state 606, in calo del 21,7% rispetto alle 774 dell’anno precedente. Quelle avvenute fuori dell’azienda sono 365, pari a circa il 60% del totale (45 casi sono ancora in istruttoria). Gli incidenti plurimi, che hanno cioè causato la morte di più lavoratori, sono stati 19 per un totale di 46 decessi, 44 dei quali stradali. I dati Inail del 2022 indicano anche un aumento delle denunce di malattia professionale in confronto al 2021 e soprattutto rispetto al 2020, anno in cui il fenomeno risultava ridotto a causa della pandemia. Le patologie lavoro-correlate denunciate all’istituto sono state quasi 61mila, in crescita del 9,9% rispetto alle oltre 55mila del 2021 e in calo dello 0,9% rispetto alle oltre 61mila del 2019. Al momento è stata riconosciuta la causa professionale a circa 22mila casi, mentre il 9% è ancora in istruttoria. Le denunce riguardano le malattie e non i lavoratori ammalati, che sono circa 42mila, di cui 16.500 con causa professionale riconosciuta (quelli con malattia accertata causata dall’esposizione all’amianto sono 918). I lavoratori deceduti nel 2022 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 817, di cui 161 per silicosi-asbestosi.

Citterio: nel 2022 fatturato a 570 mln di euro (+11%)

Citterio: nel 2022 fatturato a 570 mln di euro (+11%)Milano, 4 ott. (askanews) – Citterio, storica azienda di salumi con sede a Rho, nel Milanese, nel 2022 ha realizzato un fatturato di 570 milioni di euro, i due terzi del quale provengono dall’estero, con un incremento a valore dell’11% rispetto all’anno precedente, che ha beneficiato tuttavia anche di una crescita dei volumi.

Per questa azienda in mano alla stessa famiglia da sei generazioni si tratta di “una crescita a doppia cifra, ottenuta nonostante le difficoltà riscontrate a causa degli aumenti dei prezzi delle materie prime e del costo dell’energia, per lo più causati dalla guerra russo-ucraina”, spiega una nota. Presente in più di 50 Paesi al mondo, Citterio si conferma tra le aziende leader di mercato negli affettati confezionati a peso fisso, con 1.200 dipendenti presenti all’interno dei nove stabilimenti dislocati in cinque regioni d’Italia, oltre ai due presenti negli Stati Uniti, a Freeland in Pennsylvania.

Attenta all’innovazione e all’evoluzione del mercato dei salumi, Citterio nel 2022 ha sostenuto un investimento di 35 milioni di euro, pari circa il 6,5% dell’intero fatturato. Una parte significativa di questi investimenti è stata destinata agli Stati Uniti, in particolare all’ampliamento della capacità produttiva degli stabilimenti, rendendo più efficienti e flessibili i processi di produzione per rispondere al meglio alle esigenze del consumatore americano. Nel corso del 2022, Citterio, ha anche investito In Italia in particolare nei propri prosciuttifici, principalmente di produzione Dop e nei propri salumifici dove si crea il salame storico per l’azienda. Uno sforzo destinato ad aumentare la capacità produttiva degli stabilimenti “L’investimento di importanti risorse permette di creare soluzioni sostenibili e prodotti di qualità per poter offrire una proposta di valore ancora più ampia ai nostri consumatori italiani ed esteri – sottolinea Alessandro Riva, direttore marketing Citterio – La nostra attenzione verso tutto ciò che è innovazione è massima fin dalla nascita dell’azienda, per questo Citterio investe nell’analisi del mercato monitorando i nuovi bisogni del consumatore e nella ricerca di nuove soluzioni tecnologiche, sia di prodotto che di packaging. Innovazione produttiva e sviluppo tecnologico restano dunque un punto strategico per far sì che Citterio sia uno dei leader nel settore dei salumi pre-affettati”.

Il laboratorio dell’azienda, la cui sede è attualmente all’interno del sito produttivo di Santo Stefano Ticino, in provincia di Milano, prevede sia analisi chimiche sia microbiologiche, che, affiancate ai metodi classici, permettono un elevato numero di controlli in tempi brevi. Il laboratorio Citterio analizza inoltre circa 2.500 campioni/settimana, effettuando più di 7.000 analisi/settimana. “L’aumento dei consumi di snack, dei pasti on the go, delle mono porzioni, insieme all’avvento dello smartworking e alla ricerca di uno stile di vita sempre più sano ed equilibrato han fatto sì che anche il salume abbia subito una trasformazione – spiega Riva – La volontà di Citterio è comunque sempre quella di proseguire con lo sviluppo di nuove tecniche di realizzazione di prodotti buoni, più salutari e sempre più in linea con i bisogni dei consumatori”. La continua evoluzione dell’azienda è proseguita negli anni anche per quanto riguarda il packaging dei prodotti. Dal 2011 l’azienda ha portato avanti un percorso verso la riduzione del 25% della plastica delle vaschette, mentre nel 2015 anche il pack della linea Bio ha avuto una riduzione di oltre il 60% di plastica, grazie a un vassoio riciclabile nella carta. E nel 2022 Citterio ha scelto di diminuire ulteriormente del 20% l’utilizzo di plastica nel packaging della linea taglio fresco.

Concluso Grande Progetto Pompei, dall’Ue 105 mln per restauro

Concluso Grande Progetto Pompei, dall’Ue 105 mln per restauroRoma, 4 ott. (askanews) – Si conclude oggi con pieno successo l’ambizioso “Grande Progetto Pompei” per il restauro del sito archeologico di Pompei, attrazione turistica mondiale, bene culturale di primaria importanza e autentico volano per l’economia locale. La realizzazione del progetto è durata 10 anni e ha ricevuto finanziamenti per oltre 78 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). Ad annunciarlo la Commissione europea.

Con l’ausilio di un finanziamento complessivo di 105 milioni di euro, – informa la Commissione europea – di cui 78 milioni dal FESR, sono stati restaurati 70 edifici. Grazie al progetto è possibile visitare oltre 40 ettari del sito, ora accessibile anche alle persone con mobilità ridotta, attraverso un itinerario dedicato di oltre 4 km. Gli edifici sono stati messi in sicurezza nei confronti di eventi meteorologici dirompenti, già causa dei crolli verificatisi in passato. Durante i lavori sono state rimosse circa 30.000 tonnellate di materiali (pietra, ceneri e terra), facendo riemergere dal suolo quasi 1.200 reperti e 170 nuovi oggetti e frammenti di gesso. Il progetto ha portato a un notevole aumento del numero di visitatori, passato da 2,3 milioni nel 2012 a oltre 4 milioni nel 2019, dimostrando come la cultura possa contribuire allo sviluppo economico. Rispetto al 2013 – prosegue la Commissione – si è infatti registrato un aumento del 40 % dell’occupazione negli alberghi e del 20 % del fatturato nei ristoranti nelle zone circostanti.

Pompei, riconosciuta come sito patrimonio mondiale dell’Unesco, costituisce una delle attrazioni turistiche più visitate d’Italia. Il progetto di restauro di Pompei è stato approvato dalla Commissione nel 2012, a seguito del crollo di diversi edifici nel 2010 causato dalla mancanza di manutenzione e da eventi meteorologici estremi. All’epoca erano accessibili ai visitatori solo 5 delle 60 Domus presenti nel sito. Tutte le Domus sono state sottoposte a restauro. L’ambizioso progetto, suddiviso in 76 misure a loro volta ripartite in 5 piani integrati, è stato realizzato in due fasi: una prima fase nell’ambito del periodo di programmazione 2007-2013, con un investimento totale dell’Ue di 40 milioni di euro, e una seconda fase, con un importo di 65 milioni di euro, realizzata nel periodo 2014-2020.

Durante il periodo di programmazione 2014-2020, la politica di coesione ha investito più di 939 milioni di euro in Italia, al fine di ripristinare il patrimonio culturale del paese, e oltre 4 miliardi di euro in tutta l’Ue.

Nobel letteratura, Fosse favorito, prende quota irachena Kachachi

Nobel letteratura, Fosse favorito, prende quota irachena KachachiRoma, 4 ott. (askanews) – A un giorno dalla proclamazione del Nobel per la Letteratura 2023 la partita è ancora apertissima. Secondo i bookmaker (a oltre 10 anni dalla vittoria di Transtormer) potrebbe essere la volta del ritorno di un autore scandinavo, e si fa con insistenza il nome del norvegese Jon Fosse. Non mancano tra i papabili anche alcuni grandissimi autori sinora sempre esclusi dai giochi, in particolare l’anglo-indiano Salman Rushdie, lo scrittore ‘invisibile’ Thomas Pynchon, e il quasi altrettanto invisibile Don De Lillo. Voci insistenti attribuiscono diverse chances alla scrittrice cinese Can Xue. Molto quotato anche il romeno Mircea Cartarescu ma secondo alcune fonti a far saltare i giochi potrebbe essere un nome diverso, quella della grande scrittrice irachena Inaam Kachachi (da decenni residente in Francia). Meno possibilità per il francese Michel Houellebecq (la vittoria dell’anno scorso di Annie Ernaux sembra metterlo fuori gioco) mentre c’è chi scommette che l’edizione 2023 potrebbe essere quella buona per il giapponese Haruki Murakami. Un’ultima opzione, rivoluzionaria per molti versi, potrebbe essere l’assegnazione del riconoscimento al più grande autore di ‘genere’ vivente, lo statunitense Stephen King. Tra gli italiani, qualche possibilità potrebbe averla Claudio Magris.

Citterio:fatturato 2022 a 570 mln, investiti 35 mln in innovazione

Citterio:fatturato 2022 a 570 mln, investiti 35 mln in innovazioneRoma, 4 ott. (askanews) – Fatturato 2022 a quota 570 milioni di euro, con un aumento dell’11% rispetto al 2022 e 35 milioni di euro (il 6,5% del fatturato) investiti in innovazione nei salumi tra Stati Uniti e Italia. I due terzi del fatturato dell’azienda di salumi con sede a Rho, in provincia di Milano, viene sviluppato all’estero. Oltre 1200 i dipendenti presenti all’interno dei nove stabilimenti dislocati in cinque regioni d’Italia, oltre ad altri due presenti negli Stati Uniti, a Freeland in Pennsylvania.

Una parte significativa degli investimenti in innovazione è stata destinata agli Stati Uniti, in particolare all’ampliamento della capacità produttiva degli stabilimenti. Nel corso del 2022, Citterio, ha anche investito In Italia in particolare nei propri prosciuttifici, principalmente di produzione DOP e nei propri salumifici. “L’investimento di importanti risorse permette di creare soluzioni sostenibili e prodotti di qualità – sottolinea in una nota Alessandro Riva, direttore marketing Citterio – Innovazione produttiva e sviluppo tecnologico restano dunque un punto strategico per far sì che Citterio sia uno dei leader nel settore dei salumi pre-affettati”.

Per quanto riguarda l’attenzione alla sostenibilità nel packaging, dal 2011 l’azienda ha portato avanti un percorso verso la riduzione del 25% della plastica delle vaschette, mentre nel 2015 anche il pack della linea Bio ha avuto una riduzione di oltre il 60% di plastica, grazie a un vassoio riciclabile nella carta. E nel 2022 Citterio ha scelto di diminuire ulteriormente del 20% l’utilizzo di plastica nel packaging della linea Taglio Fresco.

”Tre Bicchieri 2024″ assegnati a 25 vini del FVG, tre sono “orange”

”Tre Bicchieri 2024″ assegnati a 25 vini del FVG, tre sono “orange”Milano, 4 ott. (askanews) – Sono ben 25 le etichette del Friuli Venezia Giulia che hanno ottenuto i “Tre Bicchieri”, il punteggio più alto attribuito dalla guida “Vini d’Italia 2024” del Gambero Rosso che verrà presentata ufficialmente il 15 ottobre prossimo.

In una terra vocata per i vini bianchi, penalizzata da un’annata siccitosa come il 2022, le belle sorprese sono state numerose e se molti di questi riconoscimenti sono frutto di vendemmie precedenti e l’eccellenza è stata raggiunta dopo periodi di affinamento più o meno lunghi, sono comunque sei i vini della vendemmia 2022 che hanno ottenuto i “Tre Bicchieri”. Tre provengono dal Collio, tra cui il Sauvignon di Tiare che conquista il decimo traguardo consecutivo, uno dalla Denominazione Friuli Colli Orientali, un’altro dal Carso e l’ultimo dal Friuli Occidentale. Tra le eccellenze segnalate dai degustatori della guida dedicata al FVG, ci sono anche tre vini ottenuti da fermentazione con macerazione della buccia (“orange wine”): “Il fascinoso Collio Chardonnay Riserva 2018 di Primosic in quel di Oslavia sul Collio goriziano, poi la Malvasia di Skerk e la Vitosvka Collection di Zidarich, ambasciatori del Carso”. Chiude la rassegna “un eccellente vino rosso: Petrussa ha proposto uno Schioppettino 2019 di straordinaria eleganza, a dimostrazione del potenziale anche rossista di questa regione e delle sue uve tradizionali, come il Refosco dal peduncolo rosso, il Tazzelenghe ed il Pignolo”.

Ecco le etichette che hanno preso i “Tre Bicchieri”: “Carso Malvasia Dileo 2022” di Castelvecchio, “Collio Bianco Broy 2021” di Eugenio Collavini, “Collio Bianco Col Disôre 2020” di Russiz Superiore, “Collio Bianco Fosarin 2021” di Ronco dei Tassi, “Collio Bianco Luna di Ponca 2020” di Tenuta Borgo Conventi, “Collio Chardonnay Riserva 2018” di Primosic, “Collio Friulano 2022” di Schiopetto, “Collio Malvasia 2022” di Doro Princic, “Collio Pinot Bianco Santarosa 2021” di Castello di Spessa, “Collio Sauvignon 2022” di Tiare-Roberto Snidarcig, “Desiderium I Ferretti 2021” di Tenuta Luisa, “Eclisse 2021” di La Roncaia, “FCO Bianco Myò I Fiori di Leonie 2020” di Zorzettig, “FCO Bianco Pomèdes 2021” di Roberto Scubla, “FCO Biancosesto 2012” di Tunella, “FCO Friulano 2022” di Torre Rosazza, “FCO Friulano V. 50 Anni 2021” di Le Vigne di Zamò, “FCO Schioppettino 2019” di Vigna Petrussa, “Friuli Isonzo Pinot Grigio Gris 2021” di Lis Neris, “Friuli Isonzo Sauvignon Vieris 2021” di Vie di Romans, “Friuli Pinot Bianco 2022” di Le Monde, “Malvasia 2020” di Skerk, “Rosazzo Terre Alte 2020” di Livio Felluga, “Vintage Tunina 2021” di Jermann, e “Vitovska V. Collection 2016″ di Zidarich”.

Istat: nel II trimestre deficit-Pil al 5,4%, nel I semestre all’8,3%

Istat: nel II trimestre deficit-Pil al 5,4%, nel I semestre all’8,3%Roma, 4 ott. (askanews) – Nel secondo trimestre del 2023, il quadro di finanza pubblica mostra un indebitamento in miglioramento. L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -5,4% (-5,7% nello stesso trimestre del 2022). Complessivamente, nei primi due trimestri del 2023 le Amministrazioni pubbliche hanno registrato un indebitamento netto pari al -8,3% del Pil, in lieve miglioramento rispetto al -8,4% del corrispondente periodo del 2022. Lo ha reso noto l’Istat.

Il saldo primario delle Amministrazioni pubbliche (indebitamento al netto degli interessi passivi), nel secondo trimestre dell’anno, è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -0,8% (-1,1% nel secondo trimestre del 2022). Il saldo corrente è stato positivo, con un’incidenza sul Pil dello 0,3% (0,6% nel secondo trimestre del 2022). Nei primi sei mesi del 2023, in termini di incidenza sul Pil, il saldo primario e il saldo corrente sono risultati negativi, pari rispettivamente al -4,4% (-4,3% nello stesso periodo del 2022) e al -2,8% (-2,5% nel corrispondente periodo del 2022).

Lavoro, Inail: in 8 mesi infortuni -20,9% e morti in calo (657)

Lavoro, Inail: in 8 mesi infortuni -20,9% e morti in calo (657)Roma, 4 ott. (askanews) – Nei primi 8 mesi del 2023 si registrano 383.242 denunce di infortunio, in calo del 20,9% rispetto allo stesso periodo del 2022 e dell’8,1% rispetto al 2019, anno pre-pandemia. I casi mortali sono 657, venti in meno rispetto al periodo gennaio-agosto 2022 e 28 in meno rispetto al 2019. E’ quanto sottolineato dal commissario straordinario dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, illustrando la relazione annuale dell’istituto.

Le denunce di malattia professionale sono 48.514, con un aumento del 23,2% rispetto allo stesso periodo del 2022. L’incremento è del 18,2% rispetto al 2019.

Fimaa: separare figura agente immobiliare da mediatore creditizio

Fimaa: separare figura agente immobiliare da mediatore creditizioRoma, 4 ott. (askanews) – Abolire la norma che consente ai mediatori creditizi di esercitare anche la professione di agente immobiliare, adottando però degli strumenti che consentano la massima collaborazione tra le due figure. E sostituire – negli atti notarili – il dettaglio del compenso percepito dagli agenti immobiliari con gli estremi della fattura emessa. Sono le proposte che ha avanzato Maurizio Pezzetta, vicepresidente vicario della Fimaa, intervenendo in un’audizione sul Ddl Concorrenza che si è svolta di fronte alla IX Commissione del Senato.

Secondo la Fimaa è fondamentale abolire la norma che consente ai mediatori creditizi di esercitare anche la professione di agente immobiliare. “La Federazione – ha detto Pezzetta – si batte da sempre per garantire al consumatore un servizio del massimo livello. La sovrapposizione delle due figure non va in questa direzione, anzi può creare dei conflitti di interesse”. Proprio per garantire che gli agenti immobiliari maturino tutte le competenze per rispondere alle necessità dei clienti, Pezzetta ha ricordato che “la Fimaa ha creato con l’Università La Sapienza di Roma il primo ed unico corso di laurea in Diritto ed Economia della Proprietà Immobiliare che tende proprio a dare una formazione puntuale ai giovani che vogliono avvicinarsi alla nostra professione e anche a chi già opera e vuole qualificarsi maggiormente”. Il vicepresidente vicario ha inoltre sottolineato che l’attuale normativa italiana “viola la direttiva Bolkestein, secondo cui la distinzione tra il comparto finanziario/creditizio e quello immobiliare è un principio cardine del diritto europeo”.

Secondo Fimaa è necessario quindi mantenere separata la professione del collaboratore delle società di mediazione creditizia da quella dell’agente immobiliare, ma allo stesso tempo occorre garantire la collaborazione tra le due figure. “È fondamentale – ha proseguito Pezzetta – consentire agli agenti immobiliari di segnalare al collaboratore delle società di mediazione creditizia quali clienti abbiano bisogno di accendere un mutuo. In questo modo, il mediatore sarà in grado di offrire al cliente il miglior prodotto che c’è sul mercato in base alle esigenze del cliente stesso”. La Fimaa ha chiesto infine di abrogare la norma che obbliga di indicare – negli atti notarili di compravendita immobiliare – l’ammontare del compenso. “È una questione di privacy – ha spiegato Pezzetta. – Non vogliamo nascondere nulla, perché non c’è nulla da nascondere. Le stesse finalità possono essere perseguite se nell’atto notarile si indicano gli estremi della fattura emessa” ha concluso.

Sudcorea, produzione industriale torna a crescere ad agosto

Sudcorea, produzione industriale torna a crescere ad agostoRoma, 4 ott. (askanews) – La produzione industriale della Corea del Sud è rimbalzata ad agosto rispetto al mese precedente, sulla scia di una robusta ripresa nel settore dei chip. Secondo l’agenzia statistica sudcoreana, la produzione industriale è aumentata del 2,2% in agosto rispetto al mese precedente, dopo essere scesa dello 0,8% in luglio.

Si è trattato della crescita più marcata dall’aumento del 2,3% registrato nel febbraio 2021. “In termini di consumi e investimenti, il robusto mercato del lavoro, i risparmi accumulati dalle famiglie e la persistente domanda di investimenti in settori all’avanguardia sono alcuni dei fattori positivi”, ha commentato il ministero delle Finanze di Seoul. “Tuttavia, il crollo degli ordini di costruzione, insieme ai debiti delle famiglie, rappresentano dei rischi.”

La ripresa è arrivata dopo che la produzione industriale, le vendite al dettaglio e gli investimenti in strutture del paese hanno perso terreno contemporaneamente a luglio, per la prima volta da gennaio. La produzione nei settori minerario, manifatturiero, del gas e dell’elettricità è aumentata del 5,5% grazie alla solida performance del settore dei chip, che nello stesso periodo è cresciuto del 13,4%.

Nel mese di settembre, le esportazioni di semiconduttori, la principale voce dell’export sudocoreano, sono diminuite per il 14mo mese consecutivo a 9,94 miliardi di dollari. Ma le vendite globali di chip hanno mostrato segnali di ripresa negli ultimi mesi e, secondo il ministero del Commercio, settembre ha registrato il valore delle esportazioni mensili più alto finora quest’anno. La produzione di componenti elettrici, invece, è scesa del 3,8% rispetto al mese di agosto.

Il settore dei servizi ha visto la sua produzione aumentare dello 0,3%, trainato dai settori dell’arte, dello sport e del tempo libero, che sono cresciuti del 6,2%. Le vendite al dettaglio, un indicatore della spesa privata, sono diminuite dello 0,3% nel periodo in esame a causa della debole domanda di beni durevoli, come le automobili, che sono scese dell’1,1%. Anche la domanda di beni semidurevoli, compresi i vestiti, è scesa dello 0,6% su base mensile ad agosto, come mostrano i dati. Gli investimenti in strutture, invece, sono aumentati del 3,6%. L’aumento è stato trainato dal settore della costruzione navale, che ha registrato un progresso del 13,1%, mentre anche il settore delle macchine ha registrato un aumento dello 0,6%.