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Tag: Sanremo 2023

Tecnologia italiana punta a trasformare mondo investimenti grazie a IA

Tecnologia italiana punta a trasformare mondo investimenti grazie a IARoma, 26 nov. (askanews) – È stata presentata in anteprima mondiale una tecnologia che promette di trasformare il mondo degli investimenti grazie all’intelligenza artificiale. Sviluppata da Softi Trading, startup fondata nel 2024 da Lorenzo Vaccarella e Marco Dibenedetto, la piattaforma è stata pensata per rendere il trading più sicuro e accessibile, anche a chi si affaccia per la prima volta al mondo della finanza.


Questo primo assaggio esclusivo anticipa la presentazione ufficiale mondiale, che si terrà giovedì 28 novembre alle ore 11:00 presso la Sala Conferenze di Up Town, Milano. L’evento vedrà la partecipazione di leader del settore fintech e di esponenti di spicco del mondo del trading internazionale, pronti a discutere le potenzialità della piattaforma. Un’innovazione per democratizzare gli investimenti I fondatori di Softi Trading hanno illustrato ieri i principi alla base dei tre software che compongono la piattaforma: strumenti progettati per analizzare le dinamiche di mercato in tempo reale e minimizzare i rischi associati agli investimenti, garantendo allo stesso tempo la protezione del capitale.


“Abbiamo creato Softi Trading con l’obiettivo di abbattere le barriere all’ingresso nel mondo degli investimenti. Vogliamo che chiunque, anche senza esperienza, possa accedere ai mercati globali in modo sicuro e informato”, ha dichiarato Lorenzo Vaccarella. “L’intelligenza artificiale è il nostro alleato principale: ci permette di offrire strumenti innovativi che combinano efficienza e semplicità, mettendo al centro le esigenze degli investitori moderni” ha aggiunto Marco Dibenedetto.


Un evento globale da non perdere. L’evento del 28 novembre non sarà solo una presentazione tecnica, ma un’occasione unica per confrontarsi sul futuro degli investimenti automatizzati e sul ruolo sempre più centrale dell’intelligenza artificiale nella gestione patrimoniale. I software di Softi Trading puntano a rendere il trading accessibile a una nuova generazione di investitori, offrendo strumenti che combinano innovazione, trasparenza e protezione.


Un contesto favorevole per l’innovazione. L’arrivo di Softi Trading in Italia coincide con una crescita significativa del settore fintech, che nel 2023 ha visto un incremento del 35% nell’adozione di strumenti digitali per la gestione del denaro. Questa nuova piattaforma rappresenta un’ulteriore spinta verso soluzioni che rispondano alle crescenti esigenze di sicurezza e semplicità da parte dei risparmiatori.

Schlein: mobilitazione Pd su temi salute, ascolto e presenza in luoghi cura

Schlein: mobilitazione Pd su temi salute, ascolto e presenza in luoghi curaRoma, 26 nov. (askanews) – Il Pd continuerà la “mobilitazione sulla sanità pubblica”, lo ha detto la leader del partito Elly Schlein al termine della riunione della segreteria: “La continueremo perché è la preoccupazione più avvertita dagli italiani a prescindere da come hanno votato. Continueremo ad attraversare il paese, ad andare nei luoghi di cura, a dialogare con gli operatori sanitari, a raccogliere i bisogni dei cittadini. Le persone stanno rinunciando a curarsi, perdono le speranze di potersi curare. Ma quelle speranze sono legate a un diritto costituzionale”.


“Anche per questo – ha aggiunto – abbiamo fatto proposte nella manovra per chiedere di rifinanziare la sanità pubblica, di aumentare il personale nelle strutture sanitarie, perché coi reparti che si svuotano le liste d’attesa sono destinate ad allungarsi”.

Bpm: condizioni offerta Unicredit inusuali, non riflette valore. Preoccupano ricadute occupazione

Bpm: condizioni offerta Unicredit inusuali, non riflette valore. Preoccupano ricadute occupazioneMilano, 26 nov. (askanews) – Le condizioni dell’offerta annunciata da Unicredit su Banco Bpm “risultano del tutto inusuali per operazioni di questa tipologia, e, nell’opinione del cda, non riflettono in alcun modo la redditività e l’ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti della banca”. Lo scrive Banco Bpm al termine del cda che ha preso atto dell’Ops, che, spiega, “non è stata in alcun modo preventivamente concordata con la banca”.


Banco Bpm “rimane focalizzata sull’implementazione del piano 2023-2026, sull’esecuzione dell’Opa su Anima e sul conseguente aggiornamento del piano industriale, non trascurando alcuna opzione strategica che possa ulteriormente contribuire all’obiettivo di creare valore per gli azionisti e per tutti gli altri stakeholders del gruppo”. “Secondo quanto riferito nel Comunicato” di Unicredit sull’Ops, “le sinergie di costo lorde stimate sono pari a 900 milioni, ossia più di un terzo della base costi di Banco Bpm, destando forti preoccupazioni sulle prevedibili ricadute a livello occupazionale e sociale. Peraltro tali sinergie, al pari di quelle di ricavo, non sono per nulla valorizzate nelle condizioni dell’offerta”, scrive inoltre Banco Bpm al termine del cda all’indomani dell’Ops annunciata da Unicredit sul gruppo.

Cancro del colon-retto, evento su prevenzione il 4 dicembre a Catanzaro

Cancro del colon-retto, evento su prevenzione il 4 dicembre a CatanzaroRoma, 26 nov. (askanews) – Un nemico della nostra salute molto pericoloso, ma ancora sottovalutato. La lotta al cancro del colon-retto (CRC) è una delle maggiori sfide sanitarie a livello sia globale che italiano. Presidi diagnostici sempre più avanzati e cure via via più efficaci hanno benefici limitati se non crescono al tempo stesso i livelli di prevenzione e la diffusione degli screening precoci. Questi ultimi, però, hanno bisogno di informazione e sensibilizzazione culturale ben oltre le condizioni fisiche individuali, gli steccati sociali, di reddito e le disparità territoriali nell’organizzazione sanitaria.


Oggi il CRC rappresenta circa il 10% dei tumori diagnosticati a livello mondiale ed entro il 2040 il numero di casi potrebbe raggiungere i 3,2 milioni sull’intero pianeta. In Italia, secondo il ministero della Salute, i morti nel 2022 sono stati 24.200, di cui 13mila uomini e 11.200 donne. Ma nel 2023 sono state stimate circa 50.500 nuove diagnosi (26.800 uomini e 23.700 donne). Familiarità e stili di vita sbagliati sono le cause della possibile insorgenza di questa patologia, ecco perché è fondamentale intercettare precocemente i fattori di rischio. Il percorso diagnostico, in tal senso, passa da un banale ma importantissimo esame del sangue occulto nelle feci, mentre la tecnologia ha fatto passi da gigante nel supportare altre tipologie di test. I sistemi basati sull’Intelligenza artificiale e le colonscopie ad alta definizione, tuttavia, risultano un’arma davvero efficace solo se abbinate alla consapevolezza delle persone, in grado di evitare le diagnosi tardive e garantire un migliore accesso ai trattamenti per tutti. Dalla Calabria, che oggi si colloca nelle ultime posizioni della classifica regionale per l’adesione agli screening sul CRC, parte un messaggio simbolico cruciale circa il valore della diagnosi precoce per contrastare efficacemente il cancro al colon-retto. L’evento “Prevenzione del cancro del colon-retto in Calabria: uniti per la salute di tutti”, che si terrà al Teatro Comunale di Catanzaro, il prossimo 4 dicembre, alle ore 17.00, promosso da MG Production con il patrocinio della Regione Calabria, punta a unire istituzioni, professionisti sanitari e cittadini nella sfida contro la malattia.


Si confronteranno tra gli altri il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, il Direttore Endoscopia dell’Ospedale Isola Tiberina – Roma, Guido Costamagna, e il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Sarà anche proiettato in anteprima un documentario in cui i gastroenterologi calabresi racconteranno reparti e servizi presenti sul territorio e sensibilizzeranno sull’importanza della prevenzione.

Banco Bpm: condizioni offerta Unicredit inusuali, non riflette valore

Banco Bpm: condizioni offerta Unicredit inusuali, non riflette valoreMilano, 26 nov. (askanews) – Le condizioni dell’offerta annunciata da Unicredit su Banco Bpm “risultano del tutto inusuali per operazioni di questa tipologia, e, nell’opinione del cda, non riflettono in alcun modo la redditività e l’ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti della banca”. Lo scrive Banco Bpm al termine del cda che ha preso atto dell’Ops, che, spiega, “non è stata in alcun modo preventivamente concordata con la banca”.


Banco Bpm, sottolinea “si esprimerà sull’offerta con le tempistiche, gli strumenti e secondo le modalità previste dalla legge. Dall’analisi del Comunicato il cda all’unanimità rileva, in via preliminare e nel migliore interesse degli azionisti, che l’offerta indica un corrispettivo unitario – interamente in azioni – che riflette un premio dello 0,5% rispetto al prezzo ufficiale di Banco Bpm del 22 novembre, e uno sconto implicito del 7,6% rispetto al prezzo ufficiale di ieri”.

Difesa, Crosetto: scenario geopolitico evolve, “è l’ora di correre”

Difesa, Crosetto: scenario geopolitico evolve, “è l’ora di correre”Milano, 26 nov. (askanews) – “In uno scenario geopolitico in continua e rapida evoluzione, guai a fermarsi. Come scriveva Lewis Carroll, nel dialogo tra Alice e la Regina: ‘Beh, al paese nostro’, racconta Alice con un po’ di fiatone, ‘se si corre veloci, in genere si arriva in un altro posto…’. ‘Che paese lento!’, le risponde la Regina: ‘Qui, invece, devi correre più che puoi per restare nello stesso posto. Se vuoi andare da qualche altra parte devi correre almeno il doppio!’. Il mio invito a tutti voi non è dirvi ‘bravi!’ (e lo siete!) ma dirvi che è l’ora di correre”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto al Centro Alti Studi Difesa per l’apertura dell’Anno Accademico 2024/2025. Lo rende noto il ministero della Difesa sui social.

Maltempo, Mattarella: se uomo altera equilibri natura presenta conto

Maltempo, Mattarella: se uomo altera equilibri natura presenta contoAlessandria, 26 nov. (askanews) – “Siamo portati, istintivamente, a definire le calamità che si presentano come ‘naturali’. Quale senso va attribuito a questa espressione? Dare per scontato che le calamità debbano ripetersi e che accadono – e accadranno – comunque, a prescindere? Che, tutto sommato, è piuttosto vano opporvisi? E che il massimo che si possa fare, dunque, è tentare di attenuarne gli effetti? Oppure, che la natura, periodicamente, presenta anche il conto della costante propensione dell’uomo a trascurare gli equilibri dell’eco-sistema?”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento al teatro Alessandrino per la commemorazione dell’alluvione del 1994. “‘Addomesticare’ l’ambiente è una prova, una sfida affascinante. Ma, se si interviene alterando l’ordine ‘naturale’ del territorio, senza cautele – ha ammonito il Capo dello Stato – si va incontro a eventi imprevedibili. Così come nel caso di incuria nei confronti di territori, che non possono essere abbandonati”.


“Vanno fatte proprio, dunque, espressioni in stretta correlazione fra loro: mettere in sicurezza i territori, garantire la sicurezza dei nostri concittadini. La salvaguardia degli assetti idro-geologici e la tutela ambientale sono alleate, amiche delle persone. Occorre essere consapevoli delle conseguenze di comportamenti umani che, nei secoli, concorrendo alla trasformazione dei territori con la realizzazione di infrastrutture, hanno accentuato e accentuano la violenza d’urto di alcuni fenomeni atmosferici, ad esempio delle correnti di piena nel caso della regimentazione delle acque. Si sono talvolta violati equilibri secolari che andavano difesi, ottenendo risultati opposti a quelli previsti”, ha sottolineato Mattarella. “Sanare i dissesti, correggere le storture accumulatesi nel tempo, richiede anzitutto evitare interventi inappropriati che li aggravino. L’occupazione, in pianura, delle zone di espansione dei corsi d’acqua, con insediamenti di diverso genere, crescenti nel tempo, ha aumentato i pericoli. Insistere nel pretendere di ridurre i fiumi a canali si è rivelato ad alto rischio. In termini più generali, ridurre, anziché regolare, il deflusso delle acque ha contribuito, inoltre, a fenomeni di desertificazione delle aree più prossime all’immissione nei mari, con impatto negativo sulle produzioni agricole”.

Maltempo, Mattarella: eventi non più straordinari, serve prevenzione

Maltempo, Mattarella: eventi non più straordinari, serve prevenzioneAlessandria, 26 nov. (askanews) – L’Italia “non si arrende” di fronte alle calamità naturali, ma non basta concentrarsi sull’efficacia dell’intervento durante le calamità: “Bisogna guardare alla prevenzione dei rischi, con una visione di lungo periodo”. Al contrario “appare poco previdente evocare, ogni volta, la straordinarietà dei fatti – che tendono, invece, prepotentemente, a riprodursi – per giustificare noncuranza verso una visione adeguata e progetti di lungo periodo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento al teatro Alessandrino per la commemorazione dell’alluvione del 1994 che fece 70 morti e migliaia di sfollati ad Alessandria e in tutto il Piemonte, sottolineando che “non basta proporsi di ‘mitigare’ le avversità. Non sarebbe un proposito all’altezza delle attese e delle esigenze”.


“Nelle tragedie, la Repubblica ha sempre saputo essere presente, con le Forze dell’ordine, i Vigili del fuoco, le Forze armate, la Protezione Civile – nata proprio sulle spinte dell’emergenza – il sistema delle autonomie locali, le energie della società civile. L’Italia non si arrende. Fenomeni naturali avversi – ha riconosciuto Mattarella – vedono in campo, in prima linea, l’esercito dei Sindaci, quella rete preziosa delle associazioni di volontariato: gli ‘angeli del fango’ come sono stati definiti. Siamo orgogliosi delle prove fornite dal nostro sistema di Protezione Civile, non a caso preso ad esempio anche in altre nazioni”. E tuttavia, è il monito del Capo dello Stato, “il tema non può ridursi alla rapidità ed efficacia dell’intervento durante le calamità. Bisogna guardare alla prevenzione dei rischi, con una visione di lungo periodo, analoga all’andamento della evoluzione degli eventi naturali. Non basta proporsi di ‘mitigare’ le avversità. Non sarebbe un proposito all’altezza delle attese e delle esigenze. La storia ci consegna sovente tragedie. Che fare di fronte ad esse? Gli slogan suggestivi della forza della ricostruzione del ‘dov’era com’era’ meritano di mettere l’energia che li anima a servizio di un equilibrio che non perpetui squilibri e pericoli. Appare poco previdente evocare, ogni volta, la straordinarietà dei fatti – che tendono, invece, prepotentemente, a riprodursi – per giustificare noncuranza verso una visione adeguata e progetti di lungo periodo”.

Meta chiede nuove regole di sicurezza in Europa per gli adolescenti

Meta chiede nuove regole di sicurezza in Europa per gli adolescentiRoma, 26 nov. (askanews) – Meta chiede l’introduzione di una nuova normativa europea armonizzata relativa ai più giovani, per garantire che gli adolescenti di tutta Europa possano avere esperienze online adatte alla loro età. Questa proposta, si legge in una nota, prevede la verifica dell’età e l’approvazione da parte dei genitori dei download di applicazioni per gli adolescenti sotto i 16 anni a livello di app store o di sistema operativo, nonché la creazione di standard di settore a livello europeo con l’obiettivo di garantire ai giovani esperienze adatte alla loro età.


“La normativa europea sulla sicurezza dei giovani è troppo frammentata, per questo abbiamo urgente bisogno di una nuova normativa a livello europeo che fornisca tutele coerenti per gli adolescenti online, imponendo agli app store di verificare l’età dei ragazzi e di ottenere l’approvazione dei genitori quando i giovani sotto i 16 anni vogliono scaricare un’app. Oggi condividiamo una proposta normativa di come potrebbe funzionare questo modello. In questo modo si creerebbero standard chiari e coerenti per tutte le app, per responsabilizzare i genitori e i tutori legali, validi in tutto il settore” – spiega Antigone Davis, Vice Presidente e responsabile per la sicurezza di Meta. Il quadro legislativo proposto, illustrato in dettaglio in un blog post pubblicato oggi da Meta, comprende:


1. Norme armonizzate a livello UE: un nuovo regolamento dell’Unione Europea per questi requisiti che si applichi a tutti gli Stati membri dell’UE. 2. Approvazione da parte dei genitori sugli app store per gli adolescenti sotto i 16 anni: quando un adolescente vorrà scaricare un’applicazione, gli app store dovranno avvisare i genitori, nello stesso modo in cui i genitori vengono avvisati se il figlio tenta di fare un acquisto. I genitori possono quindi decidere se approvare o meno il download. 3. Requisiti per gli app store/sistemi operativi per verificare l’età e fornire ad app e sviluppatori queste informazioni: conoscere l’età di un utente aiuta a garantire che le app possano facilmente collocare gli adolescenti nell’esperienza giusta per la loro fascia d’età, ma i genitori e gli adolescenti non devono fornire informazioni sensibili come i documenti di identità ad ogni app per verificare la loro età. I genitori forniscono già queste informazioni quando acquistano il telefono e configurano l’account dell’adolescente. 4. Requisiti per il settore volti a sviluppare standard coerenti relativi ai contenuti per fasce d’età da declinare su tutte le app utilizzate dagli adolescenti: Allineamento in tutto il settore sui quali contenuti le aziende devono considerare appropriati in base all’età, come avviene per altre tipologie di media come i film e i videogiochi. Inoltre, alcune app, compresi i social network, dovrebbero offrire strumenti di supervisione per gli adolescenti sotto i 16 anni che i genitori possono attivare e controllare. Come dimostrano recenti studi, gli adolescenti utilizzano in media 40 app diverse ogni settimana, passando da una all’altra. Sebbene i genitori vogliano essere coinvolti nell’esperienza online dei loro figli, le ricerche evidenziano quanto questo sia complicato. In un sondaggio condotto nel 2023 su oltre 13.000 genitori in sette Paesi, l’80% ha dichiarato di sentirsi sopraffatto e di non sapere sempre che tipo di strumenti hanno a disposizione tra le diverse app utilizzate dai propri figli. Un quadro armonizzato di regole che richieda l’approvazione dei genitori e la verifica dell’età a livello di app store contribuirebbe a inserire gli adolescenti in esperienze adatte alla loro età.


Anche la verifica dell’età a livello di app store o di sistema operativo contribuisce a preservare la privacy. Verificando l’età di un adolescente sull’app store, le singole app non sarebbero tenute a raccogliere informazioni personali. Le app dovrebbero solo raccogliere l’età dell’utente dall’app store per garantire che gli adolescenti abbiano accesso ad esperienze adatte alla loro fascia d’età, e i genitori e gli adolescenti non dovranno fornire ad ogni singola app informazioni potenzialmente sensibili. Davis ha aggiunto: “I genitori e gli adolescenti non devono fornire informazioni sensibili come i documenti di identità ad ogni app per verificare la loro età. In molti Paesi, forniscono già queste informazioni quando acquistano il telefono per un adolescente e configurano il suo account. Gli app store dispongono di queste informazioni e, non solo possono alleggerire l’onere dei genitori, condividendole con le app, ma possono contribuire così a garantire che gli adolescenti abbiano accesso as esperienze adatte alla loro età fin dall’inizio.”


Morning Consult ha condotto, per conto di Meta, dei sondaggi tra i genitori di otto Paesi europei (Germania, Francia, Italia, Spagna, Irlanda, Danimarca, Paesi Bassi e Polonia) che avevano almeno un figlio di età inferiore ai 18 anni, per conoscere la loro opinione su una nuova legislazione che richieda l’approvazione dei genitori per gli adolescenti. I risultati hanno dimostrato che: – Almeno tre genitori su quattro negli otto mercati europei parte del sondaggio sono favorevoli a una legislazione che richieda l’approvazione dei genitori per il download di app da parte dei minori di 16 anni. Nel dettaglio: – 87% dei genitori irlandesi, 82% dei genitori italiani, 81% dei genitori francesi, 78% dei genitori tedeschi, olandesi e spagnoli, 76% dei genitori polacchi, 75% dei genitori danesi. – I genitori della maggior parte dei Paesi intervistati preferiscono un controllo a livello di app store rispetto alle singole applicazioni per facilitare l’approvazione del download delle app. Nel dettaglio: – 82% dei genitori danesi, 79% dei genitori irlandesi e olandesi, 72% dei genitori tedeschi, 68% dei genitori italiani, 63% dei genitori spagnoli, 60% dei genitori francesi. In tutti gli otto Paesi esaminati, i genitori ritengono che 16 anni sia la soglia d’età giusta sotto la quale richiedere l’approvazione dei genitori per scaricare le applicazioni. Alla domanda su quale sia l’età sotto la quale gli adolescenti dovrebbero ottenere l’approvazione dei genitori prima di scaricare le app (sotto i 13, 16 o 18 anni), la maggior parte dei genitori degli otto Paesi ha affermato che l’approvazione dei genitori dovrebbe essere richiesta per gli adolescenti sotto i 16 anni (piuttosto che sotto i 13 o sotto i 18). Questa iniziativa segue il recente lancio degli account per teenager su Instagram. Gli account per teenager forniscono a decine di milioni di ragazzi protezioni integrate che limitano chi può contattarli, i contenuti che vedono e il tempo che trascorrono online. Con gli account per adolescenti, i ragazzi sotto i 16 anni non possono modificare le impostazioni dell’account senza il permesso di un genitore e gli adolescenti sotto i 18 anni avranno impostazioni di messaggistica più rigide, il che significa che non potranno essere contattati da nessuno che non seguono o con cui non sono collegati. Gli account per teenager sono stati lanciati negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Canada e in Australia a settembre e verranno introdotti in Europa nel corso dei prossimi mesi.

Maltempo, Mattarella: ricordo alluvione ’94 è appello a responsabilità

Maltempo, Mattarella: ricordo alluvione ’94 è appello a responsabilitàAlessandria, 26 nov. (askanews) – “Fare memoria non è soltanto un esercizio di sensibilità e di rispetto nei confronti delle vittime e di coloro che sono rimasti segnati da quelle esperienze. È anche un esigente appello al senso di comunità e alla responsabilità di quanti ne hanno titolo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento al teatro Alessandrino per la commemorazione dell’alluvione del 1994 che fece 70 morti e migliaia di sfollati ad Alessandria e in tutto il Piemonte.