Medvedev dice che altre regioni ucraine torneranno alla RussiaRoma, 30 set. (askanews) – “L’operazione militare speciale continuerà fino a quando il regime nazista di Kiev non sarà completamente distrutto e le terre originarie russe non saranno liberate dal nemico. La vittoria sarà nostra e ci saranno altre nuove regioni russe”: è quanto ha scritto su Telegram l’ex presidente russo Dmitri Medvedev, attuale numero due del Consiglio di sicurezza russo in occasione del primo anniversario dei referendum tenuti nelle regioni ucraine occupate di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson per l’annessione alla Russia.
Fitch migliora rating, Manfredi: Napoli ora pagatore affidabileNapoli, 30 set. (askanews) – Fitch Ratings ha migliorato il rating della città di Napoli a “BB+” da “BB”. Le prospettive sono positive secondo l’agenzia di rating. “Si tratta di un riconoscimento del percorso di risanamento che abbiamo avviato due anni fa partendo da una condizione di default. Tale giudizio – ha commentato il sindaco Gaetano Manfredi – incrementa la credibilità del Comune consentendo di essere un pagatore affidabile dei fornitori creando così un miglior rapporto con le imprese. Questi dati finanziari ci mettono nelle condizioni di garantire ai cittadini servizi più economici e di maggiore qualità”.
“Fitch ha dato un giudizio positivo sul percorso di risanamento che stiamo portando avanti: è il secondo anno consecutivo che avviene, ma quest’anno il passaggio alla categoria superiore (da BB a BB+) rappresenta un segnale di una maggiore stabilità ed affidabilità. Per noi si tratta – ha spiegato l’assessore comunale al Bilancio Pierpaolo Baretta – di un forte stimolo a continuare con determinazione nella strada intrapresa di migliorare la riscossione, investire nella crescita, assicurare migliori servizi ai cittadini”.
Il presidente dell’Abi: stop alla spirale dell’aumento dei tassi, serve incentivare lo sviluppoPaestum, 30 set. (askanews) – “In Italia non possiamo permetterci un’altra recessione”, “abbiamo un enorme debito pubblico che è cresciuto costantemente dal 1967 e per far fronte a questo debito pubblico e per non subire ulteriori aumenti delle tasse, bisogna aumentare lo sviluppo e l’occupazione e, di conseguenza, bisogna fermarsi con la spirale della crescita dei tassi, bisogna fermarsi con i restringimenti della liquidità e incentivare innanzitutto lo sviluppo prima ancora della stabilità”. Lo ha detto Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, intervenendo alla kermesse di Forza Italia a Paestum.
“Attenzione – ha aggiunto – a non ragionare con parametri vecchi. E’ vero lo spread è in questo ultimo anno sotto controllo, sotto ai 200 punti base che però attenzione sono un costo, ma non è più un termometro infallibile perché fa riferimento al costo del denaro in Germania, ma la Germania non è più la locomotiva e di conseguenza i Bund, i loro titoli del debito pubblico costano molto di più”.
Palazzo Chigi: l’Italia lavora per favorire il dialogo tra l’Armenia e l’AzerbaigianRoma, 30 set. (askanews) – L’Italia lavora per la stabilizzazione “favorendo il dialogo” tra Armenia e Azerbaigian e ha attivato il sistema di protezione civile nella vicenda del Nagorno Karabakh. E’ quanto si legge ion una nota di Palazzo Chigi.
“Ieri sera – si ricorda – è pervenuta alla Commissione europea la richiesta di assistenza internazionale da parte della Repubblica di Armenia a causa dell’esodo in corso dall’area del Nagorno-Karabakh. Sono domandati materiali di assistenza alla popolazione sfollata in arrivo sul territorio armeno, in termini di rifugi temporanei e beni medico-sanitari”. “L’Italia, che è al lavoro per favorire la stabilizzazione della regione, favorendo il dialogo tra Armenia e Azerbaigian, ha intanto immediatamente attivato il sistema di protezione civile, avviando una ricognizione dei beni di assistenza alla popolazione in disponibilità presso le diverse articolazioni del Servizio Nazionale e rispondenti alle esigenze espresse dal Paese”, conclude la nota.
Tajani: nessuno in Ue farebbe accordo con Afd-Le Pen. Noi diversiPaestum, 30 set. (askanews) – “E’ ovvio che nessuno in Europa farebbe mai un accordo con Afd e neanche con la signora Le Pen, è una questione oggettiva. Io poi non condivido nulla di quello che dicono, noi siamo il Partito popolare europeo e siamo diversi”. Lo ha detto il segretario di Fi, Antonio Tajani, conversando con i giornalisti a margine della kermesse di Fi.
“Io – ha aggiunto – ho detto più volte che la mia alleanza ideale è quella che mi ha permesso di diventare presidente del Parlamento europeo, sconfiggendo il candidato socialista: io ero sostenuto da liberali, popolari e conservatori e ho vinto. Poi vedremo ora cosa accadrà dopo le elezioni ma questo dovrebbe essere l’accordo più naturale per creare un vero bipolarismo a livello europeo. Poi vedremo quali saranno i dati. L’Europa ha regole diverse dall’Italia perché c’è il Parlamento europeo, c’è il Consiglio, la Commissione: gli equilibri non possono mai essere superomogeneo, un conto è il voto al Parlamento europeo, un conto è la situazione del Consiglio dove ci possono essere maggioranze di tipo diverso. Non si può assimilare la realtà del governo e dell’assetto istituzionale di Bruxelles al governo dell’assetto istituzionale italiano.
Mafia, Don Ciotti: basta tagliare in superficie, serve estirpare radiceMilano, 30 set. (askanews) – “L’ultima mafia è sempre la penultima perché nel codice genetico dei mafiosi c’è un imperativo: il rigenerarsi. E’ la storia che ci ha consegnato questo e noi non possiamo continuare a tagliare la mala erba solo in superficie. Sono 150 anni che si taglia la mala erba solo in superficie e invece dobbiamo estirpare il male alla radice”. Lo ha detto Don Luigi Ciotti intervistato da Diego Bianchi a “Propaganda Live” su La7.
“A fianco dell’importante lavoro portato avanti dai magistrati e dalle forze di polizia, ci deve essere una grande sfida culturale, educativa, sociale: lotta alla mafia vuol dire casa, lavoro, scuola, sanità che funziona, vuol dire le politiche sociali” ha proseguito Don Ciotti, sottolineando che “questo è uno dei grandi nodi e invece noi continuiamo a rincorrere i sintomi”. “La risposta oggi deve essere collettiva, serve una rivolta delle coscienze” ha proseguito il sacerdote, concludendo che “il problema è che oggi in Italia a fare la differenza è l’indifferenza: nella percezione degli italiani il crimine organizzato mafioso è diventato una dei tanti”.
”Le nuove regole sul trattenimento dei richiedenti asilo violano le norme UE e la Costituzione”Milano, 30 set. (askanews) – Trattenere chi chiede protezione senza effettuare una valutazione su base individuale e chiedendo una garanzia economica come alternativa alla detenzione è illegittimo. Lo afferma il Tribunale di Catania alla luce della giurisprudenza e della normativa nazionale e dell’art. 10 della Costituzione italiana. Lo scrive in una nota l’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), spiegando che il 29 settembre presso la Sezione specializzata del Tribunale di Catania si sono tenute le prime udienze di convalida di richiedenti asilo trattenuti nel nuovo “Centro per il trattenimento dei richiedenti asilo” di Pozzallo alla luce delle disposizioni del DM 14 settembre 2023, che prevedono il trattenimento dei cittadini stranieri provenienti da Paesi cosiddetti sicuri che chiedono protezione internazionale se non presentano personalmente una garanzia finanziaria di 4.938 euro. “In tale sede la giudice non ha convalidato il trattenimento di un cittadino tunisino, ritenendolo illegittimo alla luce del diritto comunitario e della Costituzione italiana” precisa l’Asgi, sottolineando che “si tratta di una delle prime applicazioni delle norme introdotte in Italia nei giorni scorsi, di cui viene confermata la mancata coerenza ai principi statuiti dalla nostra Costituzione e dalla Direttiva UE 2013, come già denunciato da diverse associazioni ed esponenti della società civile”.
In primo luogo la giudice ha ricordato che “la normativa interna in vigore da una settimana, sulla garanzia finanziaria per evitare il trattenimento, è incompatibile con quella dell’Ue e va disapplicata dal giudice nazionale, perché non prevede una valutazione su base individuale della situazione di chi chiede protezione internazionale in Italia e proviene da un Paese cosiddetto sicuro, come chiarito dalla Corte di giustizia dell’Unione Europea”. “Il provvedimento di trattenimento del questore – precisa la giudice – deve essere corredato da idonea motivazione ed è necessario valutare le esigenze di protezione manifestate, in base anche alla necessità e proporzionalità della misura in relazione alla possibilità di applicare misure meno coercitive”. Al contrario, la garanzia finanziaria “non può essere considerata misura alternativa al trattenimento, ma un requisito amministrativo imposto per il solo fatto che chiede protezione internazionale, violando le norme sull’accoglienza previste all’art. 6 – bis del D. Lgs 142/2015 prima di riconoscere i diritti conferiti dalla direttiva 2013/33/UE”. Infine, secondo il Tribunale di Catania le norme sulla detenzione dei richiedenti asilo provenienti da Paesi cosiddetti sicuri sono in contrasto con l’art. 10 comma 3 della Costituzione italiana che garantisce comunque il diritto d’ingresso del richiedente asilo (come chiarito anche dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione con la sentenza 26 maggio 1997, n. 4674). Nell’ordinanza del Tribunale di Catania si afferma, dunque, che “alla luce del principio costituzionale fissato da tale articolo, deve infatti escludersi che la mera provenienza del richiedente asilo da Paese di origine sicuro possa automaticamente privare il suddetto richiedente del diritto a fare ingresso nel territorio italiano per richiedere protezione internazionale”.
“Si tratta di una decisione che, in maniera chiara e giuridicamente ineccepibile, conferma la prevalenza della Costituzione e della normativa europea sui tentativi di strumentalizzare l’arrivo di persone in cerca di protezione in Italia” commenta l’Asgi, sottolineando che “l’attuale governo, in un solo anno, è intervenuto con nove atti normativi sul diritto dell’immigrazione e dell’asilo, trasponendo all’interno dell’ordinamento giuridico la confusione politica, l’incapacità amministrativa di affrontare il fenomeno migratorio e pulsioni autoritarie degne delle più buie epoche storiche”.
”Norme su detenzione richiedenti asilo violano norme UE e Costiuzione”Milano, 30 set. (askanews) – Trattenere chi chiede protezione senza effettuare una valutazione su base individuale e chiedendo una garanzia economica come alternativa alla detenzione è illegittimo. Lo afferma il Tribunale di Catania alla luce della giurisprudenza e della normativa nazionale e dell’art. 10 della Costituzione italiana. Lo scrive in una nota l’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), spiegando che il 29 settembre presso la Sezione specializzata del Tribunale di Catania si sono tenute le prime udienze di convalida di richiedenti asilo trattenuti nel nuovo “Centro per il trattenimento dei richiedenti asilo” di Pozzallo alla luce delle disposizioni del DM 14 settembre 2023, che prevedono il trattenimento dei cittadini stranieri provenienti da Paesi cosiddetti sicuri che chiedono protezione internazionale se non presentano personalmente una garanzia finanziaria di 4.938 euro. “In tale sede la giudice non ha convalidato il trattenimento di un cittadino tunisino, ritenendolo illegittimo alla luce del diritto comunitario e della Costituzione italiana” precisa l’Asgi, sottolineando che “si tratta di una delle prime applicazioni delle norme introdotte in Italia nei giorni scorsi, di cui viene confermata la mancata coerenza ai principi statuiti dalla nostra Costituzione e dalla Direttiva UE 2013, come già denunciato da diverse associazioni ed esponenti della società civile”.
In primo luogo la giudice ha ricordato che “la normativa interna in vigore da una settimana, sulla garanzia finanziaria per evitare il trattenimento, è incompatibile con quella dell’Ue e va disapplicata dal giudice nazionale, perché non prevede una valutazione su base individuale della situazione di chi chiede protezione internazionale in Italia e proviene da un Paese cosiddetto sicuro, come chiarito dalla Corte di giustizia dell’Unione Europea”. “Il provvedimento di trattenimento del questore – precisa la giudice – deve essere corredato da idonea motivazione ed è necessario valutare le esigenze di protezione manifestate, in base anche alla necessità e proporzionalità della misura in relazione alla possibilità di applicare misure meno coercitive”. Al contrario, la garanzia finanziaria “non può essere considerata misura alternativa al trattenimento, ma un requisito amministrativo imposto per il solo fatto che chiede protezione internazionale, violando le norme sull’accoglienza previste all’art. 6 – bis del D. Lgs 142/2015 prima di riconoscere i diritti conferiti dalla direttiva 2013/33/UE”. Infine, secondo il Tribunale di Catania le norme sulla detenzione dei richiedenti asilo provenienti da Paesi cosiddetti sicuri sono in contrasto con l’art. 10 comma 3 della Costituzione italiana che garantisce comunque il diritto d’ingresso del richiedente asilo (come chiarito anche dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione con la sentenza 26 maggio 1997, n. 4674). Nell’ordinanza del Tribunale di Catania si afferma, dunque, che “alla luce del principio costituzionale fissato da tale articolo, deve infatti escludersi che la mera provenienza del richiedente asilo da Paese di origine sicuro possa automaticamente privare il suddetto richiedente del diritto a fare ingresso nel territorio italiano per richiedere protezione internazionale”.
“Si tratta di una decisione che, in maniera chiara e giuridicamente ineccepibile, conferma la prevalenza della Costituzione e della normativa europea sui tentativi di strumentalizzare l’arrivo di persone in cerca di protezione in Italia” commenta l’Asgi, sottolineando che “l’attuale governo, in un solo anno, è intervenuto con nove atti normativi sul diritto dell’immigrazione e dell’asilo, trasponendo all’interno dell’ordinamento giuridico la confusione politica, l’incapacità amministrativa di affrontare il fenomeno migratorio e pulsioni autoritarie degne delle più buie epoche storiche”.
Lorenzo Maternini entra nel Cda di Cdp Venture CapitalRoma, 30 set. (askanews) – Lorenzo Maternini, socio fondatore e vice presidente di Talent Garden, è stato nominato nel consiglio di amministrazione di Cassa depositi e prestiti – Venture Capital – Fondo nazionale innovazione.
Maternini porterà dentro Cdp Venture Capital l’esperienza maturata negli anni con il lavoro svolto sul campo con Talent Garden, la rete di spazi più diffusa in Europa dedicata alla formazione e sviluppo delle imprese tecnologiche digitali. Classe 1984, laurea in Technology-Enhanced Communication for Cultural Heritage all’Università della Svizzera Italiana, un’esperienza al Guggenheim di New York come consulente new media per i programmi didattici.
Dal 2020 è investitore e cofondatore della società newcleo, startup innovativa nello sviluppo di mini reattori nucleari e cofondatore e Presidente di Muffin, società fintech fondata nel 2021. Attualmente ricopre l’incarico di consigliere di amministrazione presso Banca Guber e di consigliere per l’innovazione del Sindaco di Milano all’interno del Comitato per l’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale.
Tajani: l’ipotesi di un governo tecnico non esiste, l’esecutivo durerà 5 anniPaestum, 30 set. (askanews) – “L’ipotesi del governo tecnico non esiste, c’è un’ampia maggioranza di centrodestra e sono convinto che questo governo durerà tutta la legislatura, che vinceremo le elezioni europee, che vinceremo le prossime elezioni politiche oltre alle regionali, se poi qualcuno si diverte a fare la lista dei ministri del governo tecnico va bene, è un gioco, ma la realtà è completamente diversa”. Lo ha detto il segretario nazionale di Fi, Antonio Tajani, a margine della kermesse del partito a Paestum.