Rifiuti, Miccolis(Cic): raccolta dell’umido in Puglia è peggiorata
Rifiuti, Miccolis(Cic): raccolta dell’umido in Puglia è peggiorataMilano, 11 apr. (askanews) – “Purtroppo la raccolta differenziata dei rifiuti organici, il cosiddetto umido, in Puglia, peraltro obbligatoria dal 2022, dopo un’impennata degli anni scorsi, ha invertito la rotta e si sta nettamente riducendo come quantità”. Così la presidente del consorzio italiani compostatori Cic, Lella Miccolis, è intervenuta ieri al convegno “Rifiuti ed economia circolare: tra Pnrr e nuovi sistemi di governance” nell’ambito della prima giornata degli Stati Generali dell’Ambiente in Puglia, presso il Centro Congressi della Fiera del Levante di Bari.
“La scarsa qualità dell’umido è dovuta sia ai troppi errori durante il conferimento e sia alla scarsità di sacchetti compostabili certificati consegnati ai cittadini che devono essere utilizzati, nonostante vi sia l’obbligo dal 2010. L’elevata presenza di materiali non compatibili con il processo di trattamento organico non è così in grado di garantire il vero obiettivo del Paese, che è il riciclaggio di materia (grazie alla produzione di compost) e il recupero di energia rinnovabile e biometano”. “La Puglia – continua Miccolis – come Regione del Sud, ha ancora grandi spazi di miglioramento per passare dagli attuali 110 kg/abitante/anno di ‘umido’ raccolti agli auspicabili 140 kg/abitanti/anno. Dobbiamo anche poi tener conto che questa Regione sta vivendo un’emergenza dichiarata pubblicamente sul fronte del trattamento completo dei rifiuti indifferenziati, per cui differenziare di più e meglio è un dovere imprescindibile per l’Amministrazione Regionale, l’Ager, i Comuni e tutti i cittadini”.
Il Pnrr si configura come un’opportunità strategica per il consolidamento dell’economia circolare a livello regionale e per l’ottimizzazione delle politiche di gestione dei rifiuti. In tale ambito, particolare rilevanza assume il processo di digitalizzazione e l’introduzione di soluzioni tecnologiche avanzate, capaci non solo di rafforzare l’efficacia degli strumenti di contrasto ai reati ambientali, ma anche di abilitare nuovi modelli di governance orientati alla sostenibilità e all’efficienza. La Regione, in virtù delle esperienze positive già maturate, è chiamata a valorizzare le buone pratiche esistenti e a tradurre le attuali sfide ambientali in concrete opportunità di sviluppo, innovazione e competitività territoriale. Il consorzio italiano compostatori è un’organizzazione senza fini di lucro che si occupa di promuovere e valorizzare le attività di riciclo della frazione organica dei rifiuti e dei prodotti che ne derivano (compost, biometano, ecc.). Il Consorzio, che conta centocinquanta consorziati, riunisce e rappresenta soggetti pubblici e privati produttori o gestori di impianti di compostaggio e di digestione anaerobica, associazioni di categoria, studi tecnici, laboratori, enti di ricerca, produttori di macchine e attrezzature e altre aziende interessate alle attività di compostaggio e di gestione dei rifiuti organici.