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Tag: Sanremo 2023

Melinda: sistema Sophia in 300 ettari di coltivazione entro il 2025

Melinda: sistema Sophia in 300 ettari di coltivazione entro il 2025Milano, 9 feb. (askanews) – Un sistema di precisione a punto fisso per l’applicazione dei trattamenti fitosanitari e la protezione antibrina per le colture arboree. Una tecnologia che, installata all’interno del frutteto, consente in pratica di indirizzare – valutando tempistica, condizioni meteo e altre parametri – gli antiparassitari in modo mirato sulle colture, riducendo così in modo sostanziale l’impatto ambientale. E’ ‘Sophia’, ovvero Spray Overcanopy PHytosanitary Innovative Application, l’iinnovativa tecnologia per la protezione di precisione delle colture, sviluppata dalla società israeliana Netafim, e gestita in esclusiva in Italia da Melinda e La Trentina per le produzioni del consorzio. A Berlino, nel corso di “Fruit Logistic” – salone europeo del settore dei prodotti ortofrutticoli freschi – Melinda ha annunciato che entro fine anno estenderà l’uso di Sophia dagli attuali 15 ettari di frutteti nella Val di Non a 80 ettari, con l’obiettivo impiantare la nuova tecnologia in complessivi 300 ettari di coltivazione entro il 2025.
Il sistema Sophia consente di mettere in atto una difesa delle colture calibrata, intervenendo al bisogno e non in modo preventivo. In questo modo è possibile applicare le soluzioni per la difesa delle colture in tempi molto più rapidi, permettendo all’agricoltore un utilizzo efficace delle molecole meno impattanti per l’ambiente. Ma i vantaggi non si esauriscono qui. Grazie alle sue caratteristiche tecniche, infatti, Sophia può essere usato con successo per la difesa dei danni da gelo fino a una temperatura di -5° C. Il suo sistema pulsante è in grado di ridurre del 50% l’impiego delle risorse idriche nel confronto con i metodi tradizionali ad alta portata e copertura totale. Si migliora quindi in modo sensibile quantità e qualità della produzione nel pieno rispetto dell’ambiente e della salvaguardia delle risorse naturali.
“L’uso di questa tecnologia apre nuove e importanti prospettive nella coltivazione – ha detto Ernesto Seppi, presidente di Melinda – In primo luogo, si ha la possibilità di operare nelle aree periurbane e di agire anche in condizioni difficili, ad esempio durante le piogge, su frutteti scoscesi e ripidi. In questo modo si tutela la sicurezza degli agricoltori, che non sono più costretti ad avventurarsi di persona nelle aree più impervie, e si riducono i passaggi complessivi dei trattori, limitando così la compattazione del suolo e le emissioni di CO2”.
“L’accordo siglato con Netafim prevede l’utilizzo esclusivo della tecnologia a livello nazionale da parte di Melinda e La Trentina ancora per due anni – ha aggiunto Seppi – La nostra intenzione è quella di espandere l’applicazione e di misurarne i vantaggi concreti per il clima e l’ambiente, calcolando ad esempio l’ammontare di acqua risparmiata e il quantitativo di emissioni evitate. In questo modo il Consorzio potrà continuare a perseguire gli obiettivi di sostenibilità in linea con quanto previsto dalla nuova Politica Agricola Comune, tutelando il nostro territorio e il benessere dei suoi abitanti, dei soci e dei consumatori”.
“La tutela dell’ambiente e la protezione delle risorse naturali sono i principi che ci guidano nello sviluppo di soluzioni per l’agricoltura di precisione sempre più innovative – ha poi detto Stefano Ballerini, country manager di Netafim Italia – La Partnership con il Consorzio Melinda concretizza un approccio all’agricoltura basato su tre valori che sono da sempre al centro del nostro operato: responsabilità verso l’utilizzo delle risorse naturali, salubrità delle produzioni agricole e ricerca della qualità per il consumatore. Il progetto Sophia rappresenta un ambizioso passo avanti nel comune obiettivo di proteggere le colture in modo sempre più sostenibile, prestando attenzione al consumo di risorse e all’impatto sull’ambiente e sulle comunità locali”.

Gse e Anci insieme per supportare transizione energetica dei Comuni

Gse e Anci insieme per supportare transizione energetica dei ComuniRoma, 9 feb. (askanews) – E’ stato siglato oggi il protocollo d’intesa tra Anci e il Gestore dei Servizi Energetici – Gse S.p.A. – società del ministero dell’Economia che in Italia promuove la transizione ecologica. La collaborazione è finalizzata a diffondere l’autoconsumo da fonti rinnovabili sul territorio anche al fine di contenere la spesa energetica dei Comuni, a potenziare il ricorso al Conto Termico quale risorsa chiave per una gestione efficiente del patrimonio edilizio pubblico, nonché a supportare i Comuni nell’ambito della pianificazione e sviluppo delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
“In questo momento tutti, Comuni, imprese, cittadini, siamo impegnati, da un lato nella condivisione di buone pratiche di risparmio energetico e nella produzione di energia da fonti rinnovabili, dall’altro nella riduzione dei consumi e dei costi che, così come gravano sui costi delle famiglie, purtroppo pesano anche sui bilanci dei Comuni. Consideriamo ogni forma di collaborazione e condivisione di intenti e responsabilità nelle politiche di efficientamento energetico – punti essenziali del protocollo sottoscritto da Anci e GSE – un passo importante nella direzione che ci mostrano tutti gli indicatori, nazionali ed europei: nel rispetto degli equilibri di bilancio, ma anche e soprattutto della salvaguardia del pianeta e dell’ambiente in cui viviamo” ha sottolineato il presidente Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro.
“Il GSE – ha dichiarato l’amministratore unico del GSE, Andrea Ripa di Meana – è lieto di collaborare con Anci per rafforzare il sostegno ai Comuni e alle Città metropolitane nella promozione delle Comunità energetiche e dell’autoconsumo diffuso e nella programmazione degli investimenti per la sostenibilità ambientale, economica e sociale del patrimonio edilizio pubblico e del territorio, anche con programmi di formazione dedicata”.

Sangiuliano: Festival di Sanremo ricordi l’orrore delle foibe

Sangiuliano: Festival di Sanremo ricordi l’orrore delle foibeMilano, 9 feb. (askanews) – “Domani 10 febbraio è la giornata dedicata al ricordo dell’orrore delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Sono rispettosissimo dell’autonomia dell’arte e del lavoro culturale degli artisti. Ma da cittadino, prima che da Ministro, credo sarebbe un gesto importante che il Festival Sanremo dedicasse un momento, domani sera, proprio al Giorno del Ricordo. Per non dimenticare tutti gli italiani e le italiane che persero la vita nelle Foibe o che furono costretti a fuggire dalle proprie case e dalla propria terra. Uomini, donne, vecchi e bambini che non avevano alcuna colpa. Perché coltivare la memoria è l’unico antidoto affinché tragedie come queste non accadano mai più”. Lo ha dichiarato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, rivolgendo un appello agli organizzatori del Festival di Sanremo affinché si dedichi uno spazio, all’interno dell’evento, al giorno del ricordo delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

Cnr, ricerca in Artico strategica per studio clima. L’Italia c’è

Cnr, ricerca in Artico strategica per studio clima. L’Italia c’èRoma, 9 feb. (askanews) – Dal punto più estremo della Terra arrivano segnali allarmanti sul cambiamento climatico. L’Artico si sta scaldando a un ritmo preoccupante e la sua lontananza non deve rassicurarci, perché quello che accade lì anticipa quello che accadrà nel resto del pianeta. Ecco perché è importante condurre ricerche lì e l’Italia lo fa con il Programma di Ricerche in Artico (PRA), avviato nel 2018, finanziato con un milione di euro l’anno, che coinvolge ministeri, enti di ricerca e università e a cui il Cnr dedica l’evento “Il Programma di Ricerche in Artico – Le sfide della ricerca”, in corso a Roma, per fare il punto sui primi anni di attività. Presenti la presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza, i presidenti dell’Enea Gilberto Dialuce, dell’Ingv Carlo Doglioni, dell’Ogs Nicola Casagli, il Ministro Plenipotenziario, Inviato speciale per l’Artico Carmine Robustelli insieme a ricercatori e rappresentanti di altri istituti coinvolti.
“Abbiamo sviluppato una grande competenza e quindi possiamo dare un ruolo sempre più importante al nostro Paese”, ha detto Maria Chiara Carrozza. “Come presidente del Cnr – ha aggiunto – cercherò con i ministeri, soprattutto della Ricerca e degli Esteri, di caldeggiare una crescita di questo programma, un maggiore investimento e anche una prospettiva a lungo termine di cui c’è bisogno per dare stabilità alle ricerche e alle campagne che effettuiamo”.
Durante i lavori è emerso che i più recenti rilevamenti confermano che l’aumento della temperatura in Artico è quasi tre volte rispetto alla media mondiale, con alcune regioni che presentano un aumento fino a 2.7°C ogni dieci anni, corrispondente addirittura a 5-7 volte il tasso di crescita globale della temperatura. Il ghiaccio marino artico si sta riducendo sia in estensione che in spessore a una velocità che non ha precedenti. A questo si aggiunge la fusione del permafrost terrestre e subacqueo con la conseguente accelerazione dell’immissione di gas climalteranti in atmosfera.
La riduzione del ghiaccio marino sta anche favorendo un incremento del traffico navale nella regione, con conseguente aumento dei rifiuti in mare e soprattutto con un aumento delle emissioni di fuliggine, che “sporca” il ghiaccio riducendone la capacità di riflettere l’energia infrarossa. Studi recenti confermano come anche gli incendi nella zona boreale – soprattutto nelle regioni siberiane come la Yakutia – stiano pericolosamente aumentando a causa della crisi climatica in atto. Si osservano anche importanti variazioni nella struttura e nella circolazione dell’oceano e dell’atmosfera, e impatti importanti sull’ecosistema.
Fenomeni che accadono nell’Artico ma che influenzano tutto il pianeta. L’estendersi in Europa, e fino al Mediterraneo, delle conseguenze dei fenomeni di riduzione dell’ozono che hanno caratterizzato l’Artico nel 2011 e il 2020, è stato messo in evidenza da recenti studi anche di ricercatori italiani e rappresentano un esempio immediato di interazione e interconnessione tra le regioni artiche e le nostre latitudini.
L’Artico si conferma quindi una regione chiave per lo studio dei cambiamenti climatici, i cui effetti sono sempre più evidenti a tutte le latitudini. Per queste ragioni il PRA si è focalizzato sul fenomeno della cosiddetta “amplificazione artica”, sugli ecosistemi artici, sull’atmosfera e sulla colonna d’acqua dei mari artici, sulle ricostruzioni paleoclimatiche e sugli effetti della crisi climatica sulle popolazioni che vivono in Artico.
Il PRA mette anche in evidenza l’importanza per la ricerca in Artico della Stazione “Dirigibile Italia” gestita dal Cnr alle Isole Svalbard sin dal 1997, come pure le iniziative italiane presso altre strutture artiche, a partire da quelle di Enea, Ingv e Università di Roma Sapienza presso l’High Arctic Atmospheric Observatory (THAAO) di Thule in Groenlandia e dell’Ingv presso le stazioni di monitoraggio della ionosfera a Ny Alesund e Longyearbyen.
Sul piano infrastrutturale, la novità per l’Italia nell’ultimo periodo è l’acquisizione di una nuova nave da ricerca polare da parte dell’OGS, la nave oceanografica Laura Bassi, che ha già effettuato una prima campagna in Artico, con tre progetti di ricerca co-finanziati su fondi PRA, e che auspicabilmente potrà tornare in Artico, in coordinamento con le attività previste in Antartide. A questa disponibilità si aggiunge, a partire dal 2023, quella della nave oceanografica del Cnr, Gaia Blu, in grado di svolgere ricerche in oceano e in aree polari artiche durante la stagione estiva. Senza dimenticare gli osservatori marini profondi al largo delle Svalbard (mooring oceanografici), mantenuti dal 2014 con sforzo congiunto di Ogs e Cnr, con il supporto dell’Istituto Idrografico (IIM) e del Centre for Maritime Research and Experimentation (CMRE).
Nel quadro del PRA sono state fatte finora due call per progetti di ricerca e una per il potenziamento di infrastrutture di ricerca, ed è in uscita una terza call per progetti di ricerca con un budget di circa 1,4 milioni di euro.

India invita i citadini a “abbracciare una mucca” a San Valentino

India invita i citadini a “abbracciare una mucca” a San ValentinoRoma, 9 feb. (askanews) – Il governo indiano ha esortato i suoi cittadini a mettere da parte le tradizioni “occidentali” del giorno di San Valentino e a celebrare invece l’occasione coccolandosi con le mucche sacre del Paese.
Il 14 febbraio è stato dichiarato “Cow Hug Day”, e gli indiani sono incoraggiate ad abbracciare le mucche. Mucche che sono sacre nell’induismo, la religione maggioritaria in India, e che sono considerate animali sacri in tutto il Paese.
Secondo la dichiarazione del governo, abbracciare una mucca “porterà ricchezza emotiva” e “aumenterà la nostra felicità individuale e collettiva”.
Il nuovo Cow Hug Day ha lo scopo di compensare “l’abbaglio della civiltà occidentale”, che secondo il governo è arrivato a scapito delle tradizioni più antiche dell’India.
Negli ultimi dieci anni, con l’apertura dell’economia indiana, il giorno di San Valentino, nato come festa cristiana, è diventato un’occasione sempre più popolare tra i giovani, favorito da vigorose campagne di marketing di massa con mazzi di fiori, orsacchiotti, cuoricini doni e sgargianti gesti romantici.
Ma poiché una forma più vigorosa di politica nazionalista indù ha preso piede in India, le feste e le tradizioni occidentalizzate come il giorno di San Valentino hanno suscitato sempre più un contraccolpo per la promozione di valori “corrotti”.
Il Cow Hug Day è l’ultima iniziativa del governo del partito nazionalista indù Bharatiya Janata (Bjp), guidato dal primo ministro Narendra Modi, per rendere il rispetto della mucca una politica nazionale. La maggior parte degli Stati dell’India vieta la macellazione delle mucche e la vendita e il consumo di carne bovina sono vietati in molti luoghi del Paese, inclusa la capitale, Delhi.
Un esame nazionale proposto sul tema della “scienza delle mucche”, ideato dalla National Cow Commission come parte del curriculum rivisto del Bjp, è stato rinviato nel 2021 dopo essere stato accusato di promuovere la pseudoscienza religiosa sulle mucche indiane.
Tra il materiale dei libri di testo c’erano affermazioni discutibili secondo cui le mucche indiane hanno più emozioni delle loro controparti straniere, che le loro gobbe contengono poteri magici e che il loro sterco potrebbe prevenire le radiazioni.

M5s: no tentativi monopolizzazione maggioranza Meloni su Cgie

M5s: no tentativi monopolizzazione maggioranza Meloni su CgieRoma, 9 feb. (askanews) – “Apprendiamo con sconcerto, da numerose e convergenti indiscrezioni, la gravissima notizia che il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, avrebbe intenzione di proporre la rimozione dalla proposta di nomine nel Consiglio generale degli italiani all’estero (Cgie) del candidato consigliere indicato, come da procedure previste, dal Movimento 5 Stelle, ovvero Marcello Pilato, destinando ben tre nomine, sulle quattro spettanti, alle forze politiche della maggioranza Meloni, e rispettivamente a Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. È un monopolio di fatto che viola in modo flagrante il principio di rappresentanza, giacché che la nostra è di gran lunga la terza forza politica del Paese in termini elettorali. Chiediamo che la Farnesina chiarisca quanto prima i contorni di questa vicenda, poiché le sensibilità e le posizioni democraticamente espresse dai cittadini italiani non possono essere sconfessate”. Così in una dichiarazione il coordinatore del Comitato per gli Affari Esteri ed europei ed europarlamentare del M5s, Fabio Massimo Castaldo, e la deputata M5s, Federica Onori, eletta nella circoscrizione estera, ripartizione Europa, componente della commissione Esteri di Montecitorio.

A14, Acquaroli: diminuire impatto cantieri per garantire sicurezza

A14, Acquaroli: diminuire impatto cantieri per garantire sicurezzaRoma, 9 feb. (askanews) – “Si è appena concluso l’incontro convocato dal MIT per affrontare le criticità sull’A14 e relativamente ai cantieri autostradali nel tratto sud della nostra regione. Ringrazio il ministro Salvini e la struttura ministeriale per il supporto e l’attenzione dimostrata a questo annoso problema per il quale, assieme al presidente Marco Marsilio, siamo a lavoro fin dal nostro insediamento. Abbiamo convenuto nella necessità di diminuire l’impatto dei cantieri, cercando di evitare la congestione sulla rete, anche aumentando ove possibile le lavorazioni notturne e differendo gli interventi. Fondamentale per pianificare i cantieri sarà il meccanismo di coordinamento previsto, con il quale MIT e Regioni potranno discutere anche dell’eventuale rimodulazione delle opere, valutandone l’impatto. La sicurezza del tratto autostradale deve passare anche attraverso l’ammodernamento della rete. Il nostro impegno resta quello di garantire il minor impatto per automobilisti e autotrasportatori e per le comunità locali”. Così il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, al termine dell’incontro sull’A14 tenutosi questa mattina al Mit.

Piemonte, sindaci: riaprire linea ferroviaria Cuneo-Saluzzo-Savigliano

Piemonte, sindaci: riaprire linea ferroviaria Cuneo-Saluzzo-SaviglianoRoma, 9 feb. (askanews) – Riaperire la linea ferroviaria Cuneo-Saluzzo-Savigliano. Lo ha chiesto in una lettera la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero assieme ai colleghi di Busca, Marco Gallo, di Costigliole, Giacomo Nasi, di Manta, Paolo Vulcano, di Saluzzo, Mauro Calderoni, di Savigliano, Antonello Portera e di Verzuolo, Giancarlo Panero. La missiva, in cui il territorio compattamente ribadisce l’importanza di sfruttare linee ferroviarie esistenti e di aprire il confronto fra i diversi livelli istituzionali con una tavola rotonda convocata proprio dalla Regione, è stata inviata al presidente del Piemonte, Alberto Cirio, al presidente della Provincia, Luca Robaldo e al presidente della Camera di Commercio cuneese, Mauro Gola.
“La priorità di tutti noi – scrive la prima cittadina di Cuneo – è riportare a pieno regime la linea ferroviaria Cuneo-Saluzzo-Savigliano, anche per il trasporto passeggeri. La Germania riapre 1300 km di tratte soprattutto per le merci, per decongestionare le strade. In Piemonte abbiamo grosso margine, visti i 500 km di linee inutilizzate, pari al 25% del totale. Come richiesto anche dal Consiglio Comunale di Cuneo tramite l’approvazione di un ordine del giorno, ci impegneremo al massimo delle nostre potenzialità per riaprire questa e altre importanti linee di collegamento”.
“È necessario fare ogni sforzo – aggiungono gli altri sindaci del Cuneese – per sfruttare il patrimonio di linee ferroviarie esistenti, immaginare nuovi scali e collegamenti con terminal e porti”.
“La riattivazione della tratta Cuneo-Saluzzo-Savigliano – dichiara Antonello Portera – consentirebbe di decongestionare l’ex statale 589 e agevolerebbe lo sviluppo di un efficiente traffico ferroviario a servizio di ben sette località, oltre a Savigliano anche Cuneo, Busca, Costigliole, Manta, Saluzzo e Verzuolo, e di realtà industriali importanti e caratterizzate da elevati volumi, consolidando sempre più il ruolo dello scalo saviglianese come snodo strategico di tutta l’area”.
I rappresentanti del quadrante Sud-ovest della Regione, area che vale un quarto del Pil piemontese, allargano il discorso e le prospettive anche al potenziamento dei collegamenti con il porto di Vado Ligure, perché “la Granda – aggiungono – lamenta uno sviluppo infrastrutturale sotto la media regionale che limita il potenziale di crescita dell’area e presenta una bassa accessibilità alle dorsali logistiche”.
Le richieste sono a largo raggio e comprendono il potenziamento della ferrovia Cuneo – Ventimiglia, il completamento della Asti-Cuneo, la riapertura del casello di Marene in ingresso e uscita, la messa in sicurezza dei colli della Maddalena e dell’Agnello, la realizzazione di interventi per “snellire” il traffico sull’asse Cuneo-Pinerolo, la cosiddetta “Pedemontana del Monviso”.

Montespaccato Calcio, legalità in campo

Montespaccato Calcio, legalità in campoRoma, 9 feb. (askanews) – Grande pubblico ieri nella serata dello sport e della legalità promossa dall’Asilo Savoia per la presentazione in anteprima nazionale del cortometraggio ‘Montespaccato. Legalità in campo’, realizzato da ‘Sportmemory’ nell’ambito del progetto ‘Roma Sport Sociale’, il docureportage sostenuto dalla Regione Lazio.
Un parterre istituzionale di primissimo livello e oltre 300 giovani e cittadini di Montespaccato hanno condiviso una serata che ha celebrato il rapporto indissolubile tra sport e legalità. Rapporto di cui la storia di Montespaccato è esempio concreto e di cui ciascuno dei presenti si è fatto testimone e protagonista.
Nelle more dell’iter processuale che ha visto la Corte di Cassazione comminare la confisca definitiva dei beni formalmente intestati a Franco Gambacurta, ma disporre per alcuni aspetti formali il rinvio ad un nuovo esame da parte della Corte di Appello per la proprietà dell’impianto sportivo e le quote sociali della Polisportiva, per cui si prospetta quindi un ulteriore prolungamento dell’attuale situazione di incertezza, la serata di sport e legalità promossa da Asilo Savoia ha assunto il significato di un impegno corale siglato tra cittadini e Istituzioni.
Dopo il saluto di Presidente della Fondazione Piccolo America Valerio Carocci e l’apertura del Presidente dell’ASP Asilo Savoia Massimiliano Monnanni, numerosi e significativi gli interventi che si sono alternati alla proiezione del cortometraggio. In apertura il presidente Monnanni ‘L’ulteriore rinvio della confisca definitiva dell’impianto sportivo e della stessa società che lo gestisce – ha dichiarato – pone l’Asilo Savoia di fronte a responsabilità che non possono essere assunte in solitudine. E’ difficile spiegare ai cittadini e a tutti i nostri ragazzi e giovani cavilli ed aspetti formali che mettono a rischio la prosecuzione delle attività e del percorso di rinascita e riscatto di un intero quartiere. Mi auguro che grazie all’impegno assunto dalle Istituzioni presenti, il Montespaccato possa vincere entro giugno la partita più importante della sua intera storia, quella della legalità e che chi è chiamato, per funzioni e compiti istituzionali, ad assumere decisioni sulla Polisportiva in attesa della conclusione dell’iter giudiziario, sappia rapidamente trovare soluzioni legittime e possibili che rendano permanente la nostra presenza e non tradiscano lo spirito che ci vede qui oggi’.
Il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi ha tenuto a sottolineare: ‘Terza volta in cinque mesi che ci vediamo. Prima il 2 settembre per la festa scudetto dell’Under 18, poi a Bruxelles per il premio che vi ha riconosciuto la Commissione Europea, valicando i confini nazionali, e ci ritroviamo anche stasera, qui, per un’altra sfida. Il presupposto, per chi conosce Asilo Savoia e il programma Talento & Tenacia, è che è difficile uscirne fuori. Le parole non bastano più, non servono più, viene da chiedersi cosa possiamo continuare a fare. L’obiettivo della serata è rilanciare questa sfida, quella della continuità, dell’occupazione degli spazi di legalità, altrimenti li occupa qualcun altro. Bisogna fare in modo che uno spazio occupato momentaneamente diventi occupato definitivamente. Dobbiamo dimostrare di essere più forti della delinquenza, dobbiamo essere una fabbrica di speranza. Questo avviene solo se riusciamo a umanizzare gli spazi occupati dalla criminalità, o è così o siamo sconfitti. Dobbiamo prenderci tutti delle responsabilità, oltre quello che è possibile fare. Non ci arrenderemo mai. I ragazzi di Montespaccato hanno trovato un punto di riferimento educativo. O costruiamo alleanze oppure siamo condannati a rincorrere, ad accorgerci degli obiettivi mancati. Mi auguro che tutte le autorità si mettano assieme perché abbiamo bisogno di dimostrare che è possibile recuperare marginalità, anche se cadiamo ci dobbiamo rialzare. L’impegno che prendo è quello di dare continuità a questa esperienza, nel rispetto delle norme e delle procedure, perché tutta la rete creata a Montespaccato, tutte le persone coinvolte possano avere dei riferimenti. Mi prendo la responsabilità, insieme alle istituzioni, di fare in modo che questa esperienza possa diventare non più temporanea ma definitiva. Perché lo meriti tu (Presidente Monnanni, ndr), lo merita Asilo Savoia, lo merita Montespaccato. Io rappresento lo sport e i giovani, che in questo progetto trovano un punto di riferimento’.
La presidente del Municipio XIII Sabrina Giuseppetti ha dichiarato: ‘Ringrazio il Presidente Monnanni e l’Asilo Savoia, è un onore essere qua, è un orgoglio sapere che esiste una realtà come questa nel nostro territorio, perché ha permesso al quartiere, attraverso lo sport e l’inclusione sociale, di riscattarsi, offrendo un luogo sicuro ai nostri giovani. Sono parte integrante di questa realtà, fanno sì che di Montespaccato non si parli più in termini di problemi legati a legalità’ Tra gli interventi anche quello del presidente Vito Cozzoli, Presidente Sport e Salute: ‘Grazie per quello che fate Presidente, noi come Sport e Salute, insieme alle altre istituzioni, cerchiamo di promuovere quello che voi realizzate. Stasera sono rimasto particolarmente colpito: in questo progetto possiamo vedere quella che è la forza dello sport, la forza dei valori che trasmette. Ci avete insegnato tanto, vi conosco bene, abbiamo sostenuto il progetto Montespaccato perché vogliamo portare avanti lo sport come strumento di crescita delle comunità e delle persone. E voi l’avete fatto, portando avanti valori come quello della legalità. Il rispetto delle regole può superare la legge del più forte, squadre sportive al posto di clan, socialità sana invece che spaccio di deroga, questo è quello che voi ci insegnate. Grazie, perché siete testimoni reali, al servizio della comunità e della crescita del nostro Paese’.
‘Sportmemory racconta storie emotive, recupera memorie disperse e le riconnette nella trama del futuro. Quella del Montespaccato Calcio è una storia che supera il perimetro del campo, una storia che nasce dalla rivendicazione di una dignità sociale prima ancora che sportiva e che dimostra quanto lo sport possa essere un vero agente di miglioramento di luoghi e persone. La storia del Montespaccato con la sua sfida al contrasto dell’illegalità non parla al passato, ma si proietta tutta nel futuro. L’unico futuro possibile, quello di una legalità coesa, quello di genitori che guardano i figli crescere in un campo di calcio che insegna valori per la vita’ dice Marco Panella, direttore di Sportmemory e autore del cortometraggio. La serata si è chiusa con l’intervento di Bruno Corda, Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata: ‘Dobbiamo riconoscere il gran coraggio di Asilo Savoia per il rilancio di un quartiere così colpito dalla criminalità organizzata. Una cosa è parlare di antimafia, un’altra è fare l’antimafia militante. Dimostra che l’impegno profondo passa attraverso il sacrificio individuale, che attesta la lotta contro l’illegalità. Lo sport è uno strumento di consenso: chi aveva preso la squadra precedentemente lo aveva fatto per condividere valori sbagliati. Una riscossa per le persone che subiscono la criminalità organizzata. È la dimostrazione del fatto che la società civile vince se collabora insieme. Lo si è potuto fare solo perché tutti hanno creduto a questo progetto. Cercheremo di fare tutti del nostro meglio per arrivare a una soluzione di carattere definitivo’.
Vicinanza e solidarietà con il percorso della legalità intrapreso dal Montespaccato è stata manifestata con la loro presenza in sala dalla Presidente del Credito Sportivo Antonella Baldino, dal Presidente della FIGC Gabriele Gravina, dal Presidente della LND Giancarlo Abete, dalla Vice Presidente del CONI, Silvia Salis e dal Vescovo ausiliare Benoni Ambarus, presenti anche il Capo Dipartimento per lo Sport Flavio Siniscalchi e il Capo Dipartimento per le Politiche giovanili Michele Sciscioli, entrambi strutture della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Dl Milleproroghe, consulta tifosi slitta a 1° luglio 2024

Dl Milleproroghe, consulta tifosi slitta a 1° luglio 2024Roma, 9 feb. (askanews) – Ancora uno slittamento per l’attivazione della consulta dei tifosi nelle società sportive professionistiche, istituita con una legge nel 2019 ma ancora mai entrata in funzione.
Con un emendamento al decreto milleproroghe, approvato dalle Commissioni del Senato, emendamento fortemente voluto dal vice presidente della Commissione bilancio di Palazzo Madama, Claudio Lotito, presidente della Lazio, la consulta viene posticipata al primo luglio 2024.