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Tag: Sanremo 2023

Mosca: attacco di droni ucraini ha colpito il cantiere navale a Sebastopoli, 24 feriti

Mosca: attacco di droni ucraini ha colpito il cantiere navale a Sebastopoli, 24 feritiRoma, 13 set. (askanews) – L’Ucraina ha effettuato nella notte attacchi contro un cantiere navale a Sebastopoli utilizzando dieci missili da crociera e ha attaccato navi della flotta russa del Mar Nero utilizzando droni, ha detto oggi il ministero della Difesa russo. La difesa aerea di Mosca ha distrutto sette razzi e la nave pattuglia Vasily Bykov ha annullato tutti i droni marini, ha aggiunto la stessa fonte.

“Stanotte, le forze armate ucraine hanno effettuato un attacco contro il cantiere navale Ordzhonikidze nella città di Sebastopoli utilizzando dieci missili da crociera e hanno attaccato un gruppo di navi della flotta del Mar Nero durante la navigazione in mare utilizzando droni”, è stato spiegato. “Le difese aeree ne hanno distrutte sette. I missili da crociera e la nave pattuglia Vasily Bykov hanno distrutto tutti i droni marini. Due navi, che erano in riparazione, sono state danneggiate”, ha detto il ministero. Intanto, il governatore della città, Mikhail Razvozhaev, ha annunciato che almeno 24 persone sono rimaste ferite nell’attacco ucraino contro la città portuale.

Enea, al via conferenza su celle a combustibile e idrogeno

Enea, al via conferenza su celle a combustibile e idrogenoRoma, 13 set. (askanews) – Al via dal 13 al 15 settembre la European Fuel Cells and Hydrogen Piero Lunghi Conference (EFC23), che quest’anno si svolge in Italia con Enea alla presidenza. I lavori di EFC23, una delle più importanti conferenze internazionali su idrogeno e celle a combustibile, si terranno a Capri e sono organizzati da Enea e Atena, in collaborazione con le Università di Napoli Parthenope e di Perugia. La presidenza è affidata alla ricercatrice Enea Viviana Cigolotti, responsabile del Laboratorio di Accumulo di energia, batterie e tecnologie per la produzione e l’uso dell’idrogeno del Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili.

Scienziati, espositori, rappresentanti di numerose imprese e del mondo della ricerca provenienti da oltre 20 Paesi si confronteranno su progressi tecnologici, risultati raggiunti e sfide ancora da affrontare per favorire l’utilizzo e la diffusione dell’idrogeno al fine di contribuire alla decarbonizzazione del sistema energetico ed economico. La conferenza affronta, inoltre, tematiche ancora aperte nella ricerca sulle tecnologie dell’idrogeno, con particolare attenzione alle celle a combustibile; verranno delineati stato dell’arte, prospettive, strategie, obiettivi e opportunità del settore e sarà promossa la collaborazione tra industria, enti di ricerca e istituzioni. L’evento si articolerà in una sessione plenaria, che si terrà il giorno 13 settembre, e in sessioni scientifiche parallele nei giorni a seguire. Enea – si legge nella notizia pubblicata sull’ultimo numero in italiano del settimanale ENEAinform@ – presenterà i risultati delle attività in tema di produzione, conversione e stoccaggio dell’idrogeno, le applicazioni per l’industria e la mobilità e l’integrazione di sistemi e tecnologie nelle reti (elettrica e gas), svolte dal Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili nell’ambito di iniziative strategiche a livello nazionale e internazionale. Il focus della sessione poster sarà la disseminazione e divulgazione, con obiettivi di formazione ed informazione.

Enea coordina il Piano Operativo di Ricerca (POR) nell’ambito del Pnrr per l’idrogeno finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con 110 milioni di euro, per lo sviluppo di materiali, componenti, prototipi e la creazione di una filiera tecnologica dell’idrogeno. Tra le linee di attività figurano anche le celle a combustibile, tecnologia d’elezione per un uso pulito ed efficiente dell’idrogeno, con obiettivi di miglioramento delle performance e della durata di vita, nonché di riduzione dei costi per accelerarne la diffusione su larga scala. La produzione attuale di idrogeno che ammonta a circa 90 milioni di tonnellate all’anno è quasi interamente coperta da combustibili fossili ed indirizzata sostanzialmente all’uso nel settore della raffinazione e dell’industria chimica. Soltanto lo 0,7% dell’idrogeno viene prodotto con basse emissioni di carbonio da elettrolisi alimentata da rinnovabili (idrogeno verde) o tramite cattura della CO2 (idrogeno blu). Il trend di produzione di idrogeno verde è in aumento, con la prospettiva di un incremento del 30% al 2030, ed è in crescita la previsione del suo utilizzo in altri settori (residenziale, mobilità, industria hard to abate).

“Vi sono ancora importanti sfide da affrontare, come la riduzione del costo di produzione dell’idrogeno, lo stoccaggio a lungo termine e la realizzazione di una rete di infrastrutture più estesa. I progressi nel settore dell’idrogeno rappresentano un’importante opportunità per favorire la decarbonizzazione e promuovere l’uso di fonti energetiche pulite, anche grazie alla presenza di un’industria nazionale ed europea pronta a “convertirsi” all’idrogeno favorendone lo sviluppo e la diffusione”, sottolinea la presidente di EFC23 Viviana Cigolotti. Viviana Cigolotti è membro del board di Hydrogen Europe Research e leader del Technical Committee TC4 “Heat&Power and Industry” di Hydrogen Europe Research. É rappresentante italiana e vice chair del Technology Collaboration Programme Advanced Fuel Cell della International Energy Agency (IEA) e Operating Agent del Task33 – Fuel Cell for Stationary Applications. Autrice di numerosi articoli scientifici su riviste internazionali di settore, coordina progetti nazionali, europei e internazionali sulle tecnologie dell’idrogeno e delle celle a combustibile.

Putin ha accolto Kim Jong Un che ha promesso pieno appoggio nella “lotta sacra” contro l’Occidente

Putin ha accolto Kim Jong Un che ha promesso pieno appoggio nella “lotta sacra” contro l’OccidenteMilano, 13 set. (askanews) – Mosca ha il pieno appoggio della Corea del Nord nella sua “lotta sacra” contro l’Occidente. Così il leader nordcoreano Kim Jong Un ospite del presidente russo Vladimir Putin al cosmodromo Vostochny. Putin aveva anticipato che nei colloqui – durati due ore – avrebbero discusso del programma satellitare di Pyongyang. Il vertice si è tenuto nella nuova stazione di lancio spaziale russa. “Sono felice di vederla”, ha detto Putin a Kim. “Questo è il nostro nuovo cosmodromo”. In risposta il leader nordcoreano ha detto: “dal primo momento in cui siamo arrivati in Russia, abbiamo potuto sentire la sincerità dei nostri amici russi”, per poi aggiungere che “ci incontriamo con voi in un momento molto speciale, proprio nel cuore di una potenza spaziale, la Russia”.

Quando è stato chiesto se i due leader avrebbero discusso di come Mosca potrà ottenere rifornimenti per ricostituire le scorte in diminuzione di armi e munizioni utili nella guerra contro l’Ucraina, Putin ha detto che avrebbero discusso “tutte le questioni”. Una mezza conferma, dopo i sospetti occidentali sul fatto che la cooperazione in materia di difesa sia uno dei principali punti all’ordine del giorno dell’incontro. “Ecco perché siamo venuti qui” ha detto Putin quando i giornalisti presenti hanno domandato se la Russia avrebbe aiutato Kim a costruire satelliti. “Il leader della Corea del Nord mostra grande interesse per l’ingegneria missilistica, stanno anche cercando di sviluppare lo spazio”, ha aggiunto. “Domande concrete, risposte concrete”: così la tv di Stato Rossia riassume e spiega ai russi l’incontro tra il leader del Cremlino e il leader nordcoreano in Russia, con una visita guidata al cosmodromo Vostochny anche sullo stato di avanzamento dell’assemblaggio del nuovo veicolo di lancio Angara, nonché le caratteristiche del Soyuz-2. “Putin ha spiegato a Kim di persona molti aspetti del cosmodromo Vostochny”, aggiunge la commentatrice Anastasia Efimova. “Gli ha mostrato anche la (limousine) Aurus” e a Kim “è piaciuta”, aggiunge Efimova, mostrando le immagini di un leader nordcoreano sorridente che chiede a Putin che cosa sia quella macchina e poi ci si siede sorridente apprezzando evidentemente gli interni in pelle. Successivamente Putin e Kim hanno preso posto al pranzo ufficiale offerto da Putin dove sul menu compaiono tutte le prelibatezze offerte dalla cucina russa nei giorni migliori, come i pelmeni con granchio della Kamchatka (ravioli russi con ripieno gourmet), storione e manzo con una scelta di vini russi. Nei discorsi Kim ha pronosticato “vittoria sicura nella lotta in corso per le forze russe” e ha detto di aver parlato con Putin della situazione in Europa e nella penisola coreana.

TECNOLOGIA MISSILISTICA RUSSA La tv pubblica ha sottolineato più volte come l’interesse di Kim fosse rivolto alla tecnologia missilistica (spaziale) russa. Putin e Kim hanno visitato l’edificio di assemblaggio e collaudo, dove uno dei locali tecnici è stato completamente ammodernato per l’assemblaggio dell’Angara. I leader dei due Paesi hanno ascoltato brevi spiegazioni sulle caratteristiche tecniche dei lanciatori Soyuz-2 e della famiglia Angara. Successivamente, Putin e Kim Jong-un hanno ispezionato il complesso di lancio del veicolo Soyuz-2. Kim Jong-un e i militari presenti con lui hanno ascoltato con attenzione; il leader nordcoreano ha posto molte domande: era interessato alle caratteristiche del carburante per il razzo, dove cadono i suoi pezzi esauriti, e ai principi di propulsione del veicolo di lancio. Attualmente è in fase di completamento la costruzione di un complesso di lancio per i veicoli di lancio della famiglia Angara, grazie al quale Vostochny potrà realizzare programmi per esplorare il sistema solare e oltre, secondo i media russi. Angara è una famiglia di veicoli di lancio modulari russi con motori a ossigeno-cherosene. SANZIONI ONU La questione delle sanzioni Onu resta comunque alta. Attualmente sono in vigore nove risoluzioni del Consiglio di Sicurezza che hanno imposto sanzioni adeguate contro la Corea del Nord. Parlando della cooperazione tra la Federazione Russa e la Corea del Nord, evidentemente destinata a intensificarsi, il portavoce della presidenza russa Dmitry Peskov ha detto Russia e la Corea del Nord collaborano per il bene dei popoli dei due paesi e non contro nessuno; le relazioni bilaterali non dovrebbero essere motivo di preoccupazione per i paesi terzi. D’altra parte “la Russia mantiene la sua posizione nelle Nazioni Unite, nel Consiglio di Sicurezza. Ma questo non può, non dovrebbe e non sarà un ostacolo all’ulteriore sviluppo delle relazioni russo-nordcoreane”, ha detto Peskov in un’intervista al canale Rossia.

In generale le autorità russe ritengono che il regime di sanzioni esistente contro la Corea del Nord non debba essere inasprito. Nel maggio 2022, Russia e Cina hanno posto il veto a un progetto di risoluzione statunitense sul rafforzamento delle sanzioni contro la Corea del Nord nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Attualmente sono in vigore nove risoluzioni del Consiglio di Sicurezza che hanno imposto sanzioni adeguate contro la Corea del Nord, compreso il divieto di esportazione di armi verso la Corea del Nord e il divieto di esportazione di beni di lusso (non è chiaro se la Aurus potrebbe rientrare in questa categoria).

Washington ha proposto di ridurre le esportazioni di petrolio verso la Corea del Nord a 393mila tonnellate per limitare più rigorosamente le opportunità economiche della Corea del Nord. Russia e Cina, al contrario, ritengono che le attuali sanzioni siano sufficienti e che un ulteriore deterioramento dell’economia nordcoreana non risolverà il problema della denuclearizzazione della penisola coreana.

Dal 28 settembre la nuova edizione del festival Romadiffusa

Dal 28 settembre la nuova edizione del festival RomadiffusaMilano, 13 set. (askanews) – Da giovedì 28 settembre a domenica 1 ottobre è in programma la nuova edizione di Romadiffusa. Si tratta del primo festival culturale itinerante a Roma che è riuscito a ribaltare la narrazione sulla capitale vista come “museo a cielo aperto”, città decadente, città maneggiona e affini, per dare spazio al racconto della Roma nascosta, non mainstream, vibrante, multietnica ed estremamente produttiva dal punto di vista culturale.

Il tutto attraverso decine di eventi in luoghi insoliti e inaspettati . Nascono così: mostre artistiche dal carrozziere, concerti nel retro di un forno, spaghettate notturne in teatro, reading nelle botteghe artigiane e così via. Si esibiscono gruppi di musicisti, gruppi di nicchia, gruppi multietnici.. viene data voce a una classe emarginata che però popola il tessuto sociale del quartiere e della città. Dopo l’edizione di settembre 2022, l’edizione di Natale scorso, una serie di eventi spin off più piccoli in diverse zone di Roma, il festival torna con l’edizione 2023: dal 28 settembre al 01 ottobre. E ogni volta protagonista è un quartiere diverso: ora tocca a Roma Barocca, il centro storico di Roma.

Von der Leyen: Ue a 30 è possibile, ma adeguandone il funzionamento

Von der Leyen: Ue a 30 è possibile, ma adeguandone il funzionamentoStrasburgo, 13 set. (askanews) – Ciò che l’Ue ha fatto e sta facendo a 27 può farlo anche a 30 e più, allargandosi all’Ucraina, alla Moldavia, ai Paesi baltici, o alla Georgia. Ma per procedere all’allargamento saranno necessarie delle modifiche nel funzionamento dell’Unione, nelle sue politiche, nei suoi meccanismi finanziari, e se necessario anche delle modifiche dei Trattati.

Lo ha affermato stamattina a Strasburgo la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, durante il suo discorso su “lo stato dell’Unione” davanti alla plenaria del Parlamento europeo. “Dopo la caduta della Cortina di ferro – ha ricordato von der Leyen -, abbiamo trasformato un progetto economico (quello della Comunità economica europea, ndr) in una vera Unione di popoli e di Stati. Credo che il prossimo allargamento” dell’Ue “debba fungere anche da catalizzatore di progresso. Abbiamo iniziato a costruire un’Unione della Salute a 27. Sono convinta che potremo completarlo a 30 e oltre. Abbiamo iniziato a costruire un’Unione della Difesa a 27. E sono convinta che potremo completarla a 30 e oltre. Abbiamo dimostrato che possiamo essere un’Unione geopolitica e che possiamo andare avanti rapidamente quando siamo uniti. E sono convinto che il ‘Team Europa’ lavorerà anche con 30 e più membri”.

“So che quest’Aula la pensa allo stesso modo. Il Parlamento europeo – ha continuato la presidente della Commissione – è sempre stato uno dei principali motori dell’integrazione europea. Lo è da decenni, e lo è ancora oggi. Sosterrò sempre quest’Assemblea e tutti coloro che vogliono riformare l’Unione europea per renderla più efficace per i suoi cittadini. E sì, se e quando sarà necessario questo comporterà l’organizzazione di una Convenzione europea e una modifica dei Trattati”, ha aggiunto tra gli applausi dell’Aula. “Ma non possiamo, e non dobbiamo, aspettare di modificare i Trattati – ha osservato von der Leyen – per andare avanti sulla strada dell’allargamento. Possiamo adeguare l’Ue all’allargamento rapidamente, se si risponde a una serie di domande concrete sul funzionamento pratico di un’Unione composta da più di 30 paesi, e in particolare sulla nostra capacità di azione”.

“La buona notizia – ha continuato la presidente della Commissione – è che ad ogni allargamento abbiamo smentito coloro che affermavano che saremmo stati meno efficaci. Guardiamo agli ultimi anni. Abbiamo concordato il ‘NextGenerationEU’ a 27. Abbiamo concordato l’acquisto di vaccini a 27. Abbiamo concordato sanzioni” contro l’aggressione russa dell’Ucraina “in tempi record, sempre a 27. Abbiamo concordato l’acquisto congiunto di gas naturale non solo con 27, ma includendo già anche Ucraina, Moldavia e Serbia. Quindi è possibile”. “Ma – ha sottolineato von der Leyen – dobbiamo dare uno sguardo più attento alle nostre politiche, una per una, e capire come ciascuna di esse verrebbe influenzata dall’allargamento dell’Unione. Questo è il motivo per cui la Commissione inizierà a lavorare su una serie di revisioni pre-allargamento delle politiche dell’Unione, per determinare se e come ciascun settore politico debba essere adattato. Dobbiamo pensare a come funzionerebbero le nostre istituzioni, a come funzioneranno il Parlamento e la Commissione” dopo l’allargamento. “Dobbiamo pensare al futuro del nostro bilancio, a ciò che finanzia, a come lo finanzia e a come viene finanziato” il bilancio stesso. “E dobbiamo determinare come garantire impegni di sicurezza credibili in un mondo in cui la deterrenza è più importante che mai. Queste sono le domande che dobbiamo affrontare oggi se vogliamo essere pronti per domani. E la Commissione svolgerà il suo ruolo”.

“Per questo – ha annunciato la presidente della Commissione – presenteremo le nostre idee al dibattito dei leader europei sotto la presidenza belga”, nel primo semestre 2024. “Saremo motivati dalla convinzione che il completamento della nostra Unione sia il miglior investimento possibile per la pace, la sicurezza e la prosperità nel nostro continente”. “È quindi giunto il momento che la nostra Europa torni a pensare in grande e a scrivere il proprio destino”, ha concluso von der Leyen.

Eurozona, produzione industria luglio -1,1% su mese e -2,2% annuo

Eurozona, produzione industria luglio -1,1% su mese e -2,2% annuoRoma, 13 set. (askanews) – Ancora uno sviluppo negativo per l’economia dell’eurozona. Stavolta dalla produzione industriale, che secondo l’ultima rilevazione effettuata da Eurostat ha accusato un calo dell’1,1% a luglio rispetto al mese precedente, quando era invece aumentata dello 0,4%. Nel confronto su base annua la flessione della produzione è proseguite e si è aggravata con un meno 2,2%, a fronte del meno 1,1% di giugno.

Secondo l’ente di statistica comunitario la maggiore debolezza a luglio ha investito i beni di investimento e i beni di consumo durevoli, con cali, rispettivamente, del 2,7% e del 2,2% sulla produzione rispetto al mese precedente. L’energia invece ha registrato una ripresa dell’1,6%.

La Bce vede rischi dalla tassa sugli extra profitti delle banchie in Italia e chiede “un’analisi approfondita”

La Bce vede rischi dalla tassa sugli extra profitti delle banchie in Italia e chiede “un’analisi approfondita”Roma, 13 set. (askanews) – La tassa straordinaria sugli extra profitti delle banche in Italia rischia di compromettere la trasmissione delle misure di politica monetaria della Bce, di favorire la frammentazione del sistema bancario rispetto al resto dell’Ue e di aumentare i costi per attirare nuovo capitale. Lo rileva la Bce nel parere pubblicato oggi rispetto al provvedimento approntato dal governo, notificato alla stessa istituzione lo scorso 11 agosto.

La Bce raccomanda “cautela” su questa misura, per garantire che l’imposta “non incida sulla capacità dei singoli enti creditizi di costituire solide basi patrimoniali e di effettuare adeguati accantonamenti”, per eventuali futuri deterioramenti del credito. Inoltre la Bce richiede che al fine di valutare l’applicazione dell’imposta dal punto di vista della stabilità finanziaria il decreto venga “accompagnato da un’analisi approfondita delle potenziali conseguenze negative per il settore bancario”, con in particolare uno studio sull’impatto sulla redditività a lungo termine, sulla base patrimoniale, sull’accesso ai finanziamenti e sulla concessione di nuovi prestiti, sulle condizioni di concorrenza sul mercato e sul mercato delle liquidità.

Infine Francoforte chiede di chiarire la nozione di “attività totali” rispetto al “perimetro” delle banche e quale sarebbe il trattamento degli enti creditizi in cui siano avvenute fusioni e acquisizioni durante il periodo di stima per il calcolo dell’imposta. La Bce ricorda di essere “competente a formulare un parere in virtù del trattato sul funzionamento dell’Unione europea” sulle disposizioni applicabili agli istituti finanziari “nella misura in cui esse incidono in maniera significativa sulla stabilità degli istituti e dei mercati finanziari e sui compiti della Bce relativi alla vigilanza prudenziale degli enti creditizi”. E di aver adottato di recente un parere su iniziative simili da parte della Spagna e della Lituania, che in entrambi casi ha analizzato dal punto di vista della politica monetaria, della stabilità finanziaria ed è la vigilanza prudenziale sulle banche. Il parere è stato adottato dall’intero Consiglio direttivo.

Banche, Bce vede rischi da tassa extra profitti e chiede analisi

Banche, Bce vede rischi da tassa extra profitti e chiede analisiRoma, 13 set. (askanews) – La tassa straordinaria sugli extra profitti delle banche in Italia rischia di compromettere la trasmissione delle misure di politica monetaria della Bce, di favorire la frammentazione del sistema bancario rispetto al resto dell’Ue e di aumentare i costi per attirare nuovo capitale. Lo rileva la Bce nel parere pubblicato oggi rispetto al provvedimento approntato dal governo, notificato alla stessa istituzione lo scorso 11 agosto.

La Bce raccomanda “cautela” su questa misura, per garantire che l’imposta “non incida sulla capacità dei singoli enti creditizi di costituire solide basi patrimoniali e di effettuare adeguati accantonamenti”, per eventuali futuri deterioramenti del credito. Inoltre la Bce richiede che al fine di valutare l’applicazione dell’imposta dal punto di vista della stabilità finanziaria il decreto venga “accompagnato da un’analisi approfondita delle potenziali conseguenze negative per il settore bancario”, con in particolare uno studio sull’impatto sulla redditività a lungo termine, sulla base patrimoniale, sull’accesso ai finanziamenti e sulla concessione di nuovi prestiti, sulle condizioni di concorrenza sul mercato e sul mercato delle liquidità.

Infine Francoforte chiede di chiarire la nozione di “attività totali” rispetto al “perimetro” delle banche e quale sarebbe il trattamento degli enti creditizi in cui siano avvenute fusioni e acquisizioni durante il periodo di stima per il calcolo dell’imposta. La Bce ricorda di essere “competente a formulare un parere in virtù del trattato sul funzionamento dell’Unione europea” sulle disposizioni applicabili agli istituti finanziari “nella misura in cui esse incidono in maniera significativa sulla stabilità degli istituti e dei mercati finanziari e sui compiti della Bce relativi alla vigilanza prudenziale degli enti creditizi”. E di aver adottato di recente un parere su iniziative simili da parte della Spagna e della Lituania, che in entrambi casi ha analizzato dal punto di vista della politica monetaria, della stabilità finanziaria ed è la vigilanza prudenziale sulle banche. Il parere è stato adottato dall’intero Consiglio direttivo.

Il Padiglione Italia di MCA per Expo 2025 per la sostenibilità

Il Padiglione Italia di MCA per Expo 2025 per la sostenibilitàMilano, 13 set. (askanews) – “Progettare il Padiglione Italia per l’Expo di Osaka 2025 è un’opportunità unica per la creazione di un vero e proprio palcoscenico in cui non solo mostrare – ad un pubblico globale – cultura, storia e innovazione del nostro paese, ma creare un luogo in cui tessere connessioni: per future collaborazioni, per rafforzare legami per scambi culturali, sociali ed economici. In linea con il tema Saving lives e con gli obiettivi degli SDGs, il progetto e le conseguenti scelte compositive, tecnologiche e materiche, si faranno promotori di un rinnovato equilibrio tra uomo, natura e tecnologia e potrà diventare un potente strumento per promuovere, ispirare azioni e instaurare nuove sinergie per lo sviluppo di un futuro più sostenibile. Il Padiglione rappresenta una nuova idea di società e di città: un organismo vivente in cui le relazioni fra uomo, arte, ambiente e storia possano materializzarsi”. Lo ha detto l’architetto Mario Cucinella, al cui studio MCA è stata affidata la responsabilità di realizzare il Padiglione Italia per l’Expo di Osaka del 2025.

Il Padiglione – è stato spiegato durante la presentazioone del progetto – sarà un organismo vivo, che produce conoscenza e innovazione attraverso la contaminazione fra generazioni e culture: un grande Hangar del saper fare italiano, che accoglierà sperimentazioni artistiche, scientifiche, imprenditoriali, sociali. Lo spazio metterà in luce e stimolerà quel DNA creativo che ci appartiene e che tutto il mondo ci invidia. Le opere del patrimonio nazionale saranno messe a nudo, scomposte e riproposte in maniera inaspettata e contemporanea. La struttura è composta da 2 corpi: una teca che contiene il cuore espositivo ed esperienziale del padiglione; un corpo secondario posto nella parte retrostante la teca che ospiterà le funzioni accessorie. Si presenterà come una struttura permeabile alla luminescenza del cielo e del mare che la circondano. Sul fronte principale si aprirà con un ordine gigante di portali che concorreranno all’immagine di grande atrio porticato, posto ad inquadrare le architetture interne del percorso espositivo. Il visitatore, che sarà accompagnato attraverso un percorso creativo fino a diventarne parte, “respirerà” l’Italia in maniera inequivocabile quando sarà investito dai colori dei quadri rinascimentali, dalle proporzioni degli spazi urbani e dalla socialità. Tale esperienza sarà divisa in 3 atti, ciascuno dei quali affonda le proprie radici in luoghi ed esperienze di cui l’Italia è stata innovatrice: Il Teatro, la Cottà ideale e Il giardino all’italiana.

Il patrimonio teatrale italiano è sconfinato in termini di spazio architettonico, di innovazione tecnologica e di attori rivoluzionari. Sarà il Teatro il luogo del Padiglione dove, ibridando l’osservatore con l’attore, il reale con il virtuale, si stravolgerà l’esperienza del visitatore e si suggeriranno possibili scenari futuri. Sarà un Teatro immersivo e multisensoriale che metterà in scena suggestioni visive, suoni, movimenti, colori. La città ideale è un tema della pittura sviluppato attorno al XV secolo come rappresentazione del concetto teorico rinascimentale della città ideale. È il luogo in cui l’utopia diventa distopica, metafisica, a causa dell’assordante mancanza di vita. Riflettere su questo tema sarà l’occasione per riportare l’uomo, la natura, la sostenibilità e la vita al centro della città ideale futuribile. La città ideale funge qui da spazio per creare un nuovo futuro, proponendo un approccio inclusivo e sociale volto a valorizzare qualità e artigianalità in associazione con le nuove tecnologie. Sarà il corpo narrativo e di approfondimento del Padiglione, lo spazio del creare; accoglierà un insieme di moderne botteghe ognuna dedicata a diversi temi: tecnologia ed energia; alimentazione ed ambiente, manifattura e design, arte e architettura.

Ospitato sulla copertura del padiglione, il giardino all’italiana è il luogo dello svago e del diletto, emblema del controllo dell’uomo sulla natura, costretta nelle regole definite dal rigore e dalla matematica. Il giardino, una rielaborazione contemporanea del classico elemento del labirinto, sarà l’opportunità di sperimentare un nuovo equilibrio tra uomo e pianta, tra naturale e artificiale, bilanciando l’originalità organica della vita con il disegno razionale dell’uomo. La progettazione è partita da un’analisi climatica per definire le peculiarità del clima di Osaka. Nell’ambito della proposta per il Padiglione Italia si vuole superare la logica di pura e semplice valutazione di impatto ambientale a valle, tipica di un processo lineare, proponendo un approccio integrato in cui il fine ultimo non è solo la mitigazione dell’impatto generato dall’intervento, ma la promozione di un’economia circolare interna al sito. Saranno favoriti aspetti quali l’origine naturale dei prodotti, la filiera corta, il contenuto di riciclato, l’assenza di ingredienti tossici e la disponibilità di certificazioni. Per la struttura, si intende privilegiare l’impiego di una delle risorse a più alta disponibilità locale, il legno proveniente da filiere locali certificate; la scelta dei materiali prediligerà la monomatericità dei componenti, per ridurre al minimo la contaminazione.

Il Padiglione, una volta terminato il suo ciclo di vita, diventerà miniera di materiale: ogni suo singolo elemento ha caratteristiche (materiche, di design, tecnologiche, ecc.) che gli permetteranno di trasformarsi in maniera naturale senza subire successive lavorazioni, per potersi adattare a nuove esigenze. Al termine dell’esposizione questo “laboratorio Italia” dovrà diventare un archivio da mettere in mostra, una banca dati di best practice, brevetti, opere, idee sostenibili, collaborazioni tra intelligenza umana e intelligenza artificiale, successi sociali in termini di integrazione, di partnership commerciali tra aziende e accordi tra paesi, perché l’arte rigenera la vita. L’Italia già nel Rinascimento si è fatta laboratorio di genialità e capitale globale dell’arte e dell’innovazione.

Presentato il progetto del Padiglione Italia per Osaka 2025

Presentato il progetto del Padiglione Italia per Osaka 2025Milano, 13 set. (askanews) – E’ stato svelato a Bergamo il progetto del padiglione italiano per Expo Osaka 2025. Un progetto a firma dell’architetto Mario Cucinella, founder di Mca Mario Cucinella Architects.

“Progettare il Padiglione Italia per l’Expo di Osaka 2025 – ha dichiarato Cucinella – è un’opportunità unica per la creazione di un vero e proprio palcoscenico in cui non solo mostrare – ad un pubblico globale – cultura, storia e innovazione del nostro paese, ma creare un luogo in cui tessere connessioni:  per future collaborazioni, per rafforzare legami per scambi culturali, sociali ed economici. In linea con il tema Saving lives e con gli obiettivi degli SDGs, il progetto e le conseguenti scelte compositive, tecnologiche e materiche, si faranno promotori di un rinnovato equilibrio tra uomo, natura e tecnologia e potrà diventare un potente strumento per promuovere, ispirare azioni e instaurare nuove sinergie per lo sviluppo di un futuro più sostenibile. Il Padiglione rappresenta una nuova idea di società e di città: un organismo vivente in cui le relazioni fra uomo, arte, ambiente e storia possano materializzarsi”. Il visitatore, che sarà accompagnato attraverso un percorso creativo fino a diventarne parte, “respirerà” l’Italia in maniera inequivocabile quando sarà investito dai colori dei quadri rinascimentali, dalle proporzioni degli spazi urbani e dalla socialità.

Tale esperienza sarà divisa in 3 atti, ciascuno dei quali affonda le proprie radici in luoghi ed esperienze di cui l’Italia è stata innovatrice: Il Teatro Il patrimonio teatrale italiano è sconfinato in termini di spazio architettonico, di innovazione tecnologica e di attori rivoluzionari. Sarà il Teatro il luogo del Padiglione dove, ibridando l’osservatore con l’attore, il reale con il virtuale, si stravolgerà l’esperienza del visita tore e si suggeriranno possibili scenari futuri. Sarà un Teatro immersivo e multisensoriale che metterà in scena suggestioni visive, suoni, movimenti, colori.

La città ideale La città ideale è un tema della pittura sviluppato attorno al XV secolo come rappresentazione del concetto teorico rinascimentale della città ideale. È il luogo in cui l’utopia diventa distopica, metafisica, a causa dell’assordante mancanza di vita. Riflettere su questo tema sarà l’occasione per riportare l’uomo, la natura, la sostenibilità e la vita al centro della città ideale futuribile. La città ideale funge qui da spazio per creare un nuovo futuro, proponendo un approccio inclusivo e sociale volto a valorizzare qualità e artigianalità in associazione con le nuove tecnologie. Sarà il corpo narrativo e di approfondimento del Padiglione, lo spazio del creare; accoglierà un insieme di moderne botteghe ognuna dedicata a diversi temi: tecnologia ed energia; alimentazione ed ambiente, manifattura e design, arte e architettura. Il giardino all’italiana Ospitato sulla copertura del padiglione, è il luogo dello svago e del diletto, emblema del controllo dell’uomo sulla natura, costretta nelle regole definite dal rigore e dalla matematica. Il giardino, una rielaborazione contemporanea del classico elemento del labirinto, sarà l’opportunità di sperimentare un nuovo equilibrio tra uomo e pianta, tra naturale e artificiale, bilanciando l’originalità organica della vita con il disegno razio nale dell’uomo.