In Libia le inondazioni hanno provocato oltre 2mila mortiRoma, 12 set. (askanews) – Il bilancio delle vittime delle inondazioni nell’est della Libia ha superato i 2mila morti, mentre altre migliaia di persone risultano disperse.
La Mezzaluna Rossa di Bengasi ha dichiarato che le inondazioni hanno provocato la morte di almeno 150 persone nella città di Derna. “Il numero delle vittime a Derna ha superato le 2mila persone, mentre diverse migliaia sono disperse”, ha dichiarato Hamad all’emittente libica al Masar. “Il Governo italiano segue con attenzione le conseguenze delle alluvioni in Libia. Siamo in contatto con le autorità libiche per valutare il tipo di aiuti da inviare subito al popolo libico. Al momento non ci risultano italiani coinvolti”. E’ quanto ha scritto ieri il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X.
Il leader nordcoreano Kim Jong Un è arrivato in RussiaRoma, 12 set. (askanews) – Il leader nordcoreano Kim Jong-un è arrivato in Russia per un vertice con il presidente Vladimir Putin per discutere un possibile accordo per la fornitura di armi alla Corea del Nord per la guerra in Ucraina.
Il treno blindato di Kim è arrivato alla stazione di Khasan, la principale porta ferroviaria verso l’Estremo Oriente russo dalla Corea del Nord, ha riferito oggi l’agenzia di stampa giapponese Kyodo, citando una fonte ufficiale russa anonima. L’incontro tra i due leader dovrebbe svolgersi oggi pomeriggio a margine del Forum economico orientale nella città portuale russa di Vladivostok, dove Putin è già arrivato.
Meloni: senza una visione politica omogeneavl’Europa è dei burocrati
Roma, 12 set. (askanews) – “Senza una visione politica omogenea l’Europa è dei burocrati. Abbiamo il dovere di provare a cambiare. Serve un sano bipolarismo che consenta a una nuova maggioranza di poter indicare una strada chiara in una fase storica decisiva per l’Europa”. E’ quanto afferma Giorgia Meloni, in un estratto del libro ‘La versione di Giorgia’ in cui Alessandro Sallusti intervista la Premier.
“L’Europa ha bisogno di fare scelte coraggiose, e quelle scelte per come la vedo io sono possibili solamente se la politica torna centrale e se a sostenere quella politica c’è una maggioranza composta da visioni non dico identiche ma almeno omogenee e compatibili”, sostiene la Presidente del Consiglio.
Meloni ricorda che l’attuale Parlamento europeo “fa perno su una alleanza tra popolari, socialisti e liberali di centrosinistra” con “un’aggravante: la timidezza della parte moderata ha lasciato campo libero a un’agenda politica in cui il rosso e il verde hanno preso il sopravvento, almeno fino a pochi mesi fa. È per questo che abbiamo il dovere di provare a cambiare”.
“Come in Italia – prosegue – governi sorretti da maggioranze così eterogenee, costretti a tenere insieme con il bilancino interessi in natura inconciliabili, finiscono per produrre politiche poco coraggiose, prive di visione. E senza visione, senza politica, si crea un vuoto che è riempito dalla burocrazia, i famigerati euroburocrati”.
Meloni si dice convinta che se si dimostra, “come stiamo facendo, che può esistere una destra di governo in una grande democrazia europea, seria e affidabile, ma anche coerente, se dimostriamo che le nostre ricette, demonizzate per anni, sono invece efficaci, allora quello che è accaduto da noi può accadere altrove. E le elezioni europee del 2024 possono diventare l’inizio di una nuova stagione”.
“La famiglia è l’istituzione più sotto attacco” e “la disgregazione” della famiglia, “intesa come l’unione tra un uomo e una donna” da cui possono venire “naturalmente al mondo i bambini” non può che portare “alla disgregazione della società nel suo complesso” dice la Premier in un estratto dell’anticipazione di un brano del volume ‘La versione di Giorgia’ riportato su ‘Avvenire’.
Mentre, sostiene la Premier, “a stare appresso alla sinistra stiamo statalizzando l’istituto famiglia: via le denominazioni madre e padre, via l’identità sessuale dei figli, regole educative calate dall’alto e imposte per legge, cancellazione selettiva dalla storia”. E lo si sta facendo usando il grimaldello della stessa “donna” e “soprattutto in quanto potenziale madre”.
“Le scelte sono individuali e si rispettano, ma la società, e la politica, devono preservare ciò che di più prezioso abbiamo. Ne consegue che chi vorrebbe che i figli si potessero comprare, scegliere da un catalogo, rifiutare se non fossero all’altezza delle nostre aspettative, non si rende conto di quale mondo contribuisce a imporre. Per questo continueremo la nostra battaglia contro l’utero in affitto, una pratica abominevole che nasconde un’altra nuova schiavitù sulla pelle delle donne, tendenzialmente povere”, conclude Meloni.
Giappone conclude primo ciclo rilascio acqua trattata FukushimaRoma, 11 set. (askanews) – Il primo ciclo di scarico dell’acqua trattata dalla centrale nucleare di Fukushima, teatro nel 2011 di uno degli incidenti atomici più gravi della storia, è stato completato: circa 7.800 tonnellate di acqua trattata sono state scaricate in mare dalla centrale nucleare distrutta di Fukushima Dai-ichi, tra le polemiche provenienti dalla Cina e le preoccupazioni dei residenti della zona. Lo riferisce l’agenzia di stampa Kyodo.
La Tokyo Electric Power Company (Tepco) ha iniziato lo scarico dell’acqua il 24 agosto, sotto il monitoraggio del governo giapponese e dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica. La decisione è stata assunta perché l’acqua trattata, risultante dal raffreddamento del combustibile nucleare fuso, si è avvicinato al limite della capacità di stoccaggio dell’impianto, TEPCO ha deciso di rilasciare circa 31.200 tonnellate di quest’acqua in quattro cicli durante l’anno fiscale in corso, che si concluderà a marzo 2024. La TEPCO, insieme al Ministero dell’Ambiente, all’Agenzia per la Pesca e al governo della prefettura di Fukushima, ha analizzato i livelli di trizio nell’ambiente attorno alla centrale elettrica dall’inizio dello scarico il mese scorso e ha dichiarato di non aver rilevato finora anomalie.
TEPCO prevede di rilasciare altre 7.800 tonnellate al più presto alla fine di questo mese, in attesa dei controlli sui livelli di concentrazione di trizio e delle ispezioni degli impianti di smaltimento delle acque. Lo smaltimento dell’acqua trattata è un passaggio obbligato per procedere allo smantellamento della centrale nucleare, che è stata gravemente danneggiata da un catastrofico terremoto e tsunami nel 2011, secondo TEPCO e il governo.
Di fronte alla decisione di scaricare in mare l’acqua, però, la Cina ha protestato energicamente arrivando a imporre un divieto d’importazione di prodotti ittici nipponici. L’acqua trattata è stata scaricata nell’oceano a 1 km dall’impianto tramite un tunnel sottomarino dopo essere stata sottoposta a un processo di trattamento in cui la maggior parte dei radionuclidi, tranne il trizio, è stata rimossa. Il trizio rimanente viene quindi diluito a un 40esimo della concentrazione consentita dagli standard di sicurezza giapponesi.
A Roma la nona edizione del Mercato Internazionale AudiovisivoRoma, 11 set. (askanews) – Torna il MIA – Mercato Internazionale Audiovisivo- con la sua 9a edizione che si svolgerà a Roma dal 9 al 13 Ottobre 2023 nelle sue storiche sedi di Palazzo Barberini e del Cinema Barberini. Anche per questa edizione sarà attiva la piattaforma MIA Digital che consentirà agli accreditati di accedere anche da remoto a tutte le sessioni (in diretta e on demand).
Il MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo, diretto da Gaia Tridente, è il più importante evento di settore in Italia ed è uno dei mercati internazionali irrinunciabili, incentrato su coproduzione, strategie e modelli di finanziamento, vendita e distribuzione, work in progress, valorizzazione dei talenti e circolazione dei progetti. Nato nel 2015 e cresciuto grazie alla consolidata joint venture tra ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali), presieduta da Francesco Rutelli e APA (Associazione Produttori Audiovisivi) presieduta da Chiara Sbarigia, gode del supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale-ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e del contributo di Creative Europe MEDIA. Il MIA riceve inoltre il sostegno del Ministero della Cultura, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e della Regione Lazio. Sponsor ufficiale della manifestazione è Unicredit. Anche per questa edizione, il MIA ha ricevuto il patrocinio di Eurimages, il fondo del Consiglio d’Europa per la co-produzione, la distribuzione, esposizione e la digitalizzazione delle opere cinematografiche europee.
Alcuni dei più acclamati e visionari produttori, commissioner, buyer, distributori, executive, partner finanziari e talenti di tutto il mondo discuteranno le opportunità e le sfide della produzione e distribuzione audiovisiva nell’attuale paradigma internazionale dei contenuti. Tre donne le prime ospiti annunciate, che saranno protagoniste di 3 appuntamenti chiave della prossima edizione del MIA: Nicole Clemens, Sara Bernstein e Marge Dean. Nicole Clemens, President di Paramount Television Studios (PTVS) e di Paramount+ Original Scripted Series. In qualità di presidente di PTVS, Clemens supervisiona un’ampia serie di show destinati al pubblico di diverse piattaforme. Le prossime produzioni di PTVS includono Time Bandits di Taika Waititi e Before di Billy Crystal – entrambe in streaming su Apple TV+ – e Cross, con Aldis Hodge, per Prime Video. Per la piattaforma Paramount+ Clemens ha gestito le serie originali scripted, curando serie di successo internazionale come Halo, The Offer e il franchise di Star Trek. Inoltre, ha recentemente prodotto il drama britannico Sexy Beast con Paramount Television International Studios per Paramount+, e ha supervisionato la realizzazione di un altro drama britannico, The Gold, per Paramount+. Clemens illustrerà la sua carriera e la produzione strategica di Paramount in tutto il mondo.
Sara Bernstein, pluripremiata produttrice e presidente di Imagine Documentaries – la società di produzione fondata da Ron Howard e Brian Grazer – che guida lo sviluppo e la produzione di lungometraggi e serie di documentari premium sarà protagonista di un keynote sulla sua carriera con particolare riferimento a produzioni recenti come Judy Blume Forever (Amazon Studios), Bono & The Edge: A Sort of Homecoming with Dave Letterman (Disney+), The Volcano: Rescue from Whakaari (Netflix). Nel corso della sua carriera, Bernstein ha ottenuto 11 vittorie agli Emmy, 33 nomination agli Emmy e 11 Peabody Awards, mentre i documentari da lei prodotti hanno ottenuto due Oscar e 13 nomination agli Oscar. Marge Dean, Head of Skybound Entertainment’s Animation Studio, vincitrice di un Emmy e Presidente di Women In Animation, sarà protagonista di un keynote sullo sviluppo e la produzione di contenuti animati per adulti e teen, tra i quali Invincible per Amazon Prime. Conosciuta per una serie di successi nel campo dell’animazione, Dean ha svolto un ruolo importante nel plasmare o rimodellare entità come Columbia-TriStar TV, Warner Bros. Animation, Mattel’s Playground Production, Omation di Steve Oedekerk, Technicolor Animation e Wildbrain Entertainment. Prima di entrare in Skybound, ha ricoperto il ruolo di Head of Studio presso il più importante distributore di anime, Crunchyroll. Tra i protagonisti delle conferenze del MIA 2023 anche Ari Folman, autore, regista, produttore e animatore pluripremiato noto per opere animate come Valzer con Bashir (vincitore del Golden Globe nel 2009).
Il congresso e Anna Frank e il diario segreto. Nicholas Weinstock, fondatore e presidente di Invention Studios, che ha sviluppato e prodotto Escape at Dannemora – la serie di Showtime candidata a 12 Emmy -, In the Dark – andata in onda per 4 stagioni su Netflix – e, più recentemente, la serie premio Emmy Severance di Apple+. E ancora, James Townley, Chief Content Officer Development di Banijay, che terrà un keynote sullo sviluppo e la creazione di IP unscripted e sull’acquisizione di formati e documentari nei 21 paesi del mondo dove il gruppo è presente. Altri importanti nomi saranno annunciati nelle prossime settimane insieme al programma completo della manifestazione.
Giappone, Kishida verso rimpasto di governoRoma, 11 set. (askanews) – Il primo ministro giapponese dovrebbe procedere mercoledì, di ritorno dal vertice ASEAN, a un rimpasto del suo governo con l’obiettivo di consolidare il consenso all’interno della sua compagine di maggioranza, il Partito liberaldemocratico.
Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Kyodo, Kishida sta cercando di rafforzare le basi del governo offrendo posti chiave nel gabinetto a parlamentari liberaldemocratici noti per le loro posizioni anti-cinesi. Tokyo e Pechino sono in questo momento in piena polemica in seguito alla decisione giapponesedi procedere al rilascio in mare delle acque trattate della centrale nucleare di Fukushima, teatro del disastro atomico del 2011. Se Kishida potrà godere di un più solido sostegno dell’ala più conservatrice del partito, che tradizionalmente pone più enfasi sulle relazioni con gli Stati Uniti che su quelle con la Cina, potrebbe essere fiducioso nel convocare elezioni anticipate entro la fine dell’anno, hanno detto fonti a lui vicine all’agenzia Kyodo.
“Kishida non ha forti capacità di leadership, ma è riuscito a mantenere un equilibrio nella distribuzione dei posti e nell’orientamento politico per evitare critiche all’interno del partito al potere”, ha detto Shiro Sakaiya, professore di politica giapponese all’Università di Tokyo all’agenzia nipponica. Il 24 agosto, il Giappone ha iniziato a rilasciare l’acqua trattata dal complesso nucleare di Fukushima nonostante la dura opposizione della Cina. Subito dopo l’inizio dell’operazione, Pechino ha reagito imponendo un divieto generale sulle importazioni di prodotti ittici giapponesi.
In Cina, il sentimento anti-giapponese è in aumento dopo il rilascio dell’acqua. Nelle ultime settimane si è verificata un’ondata di telefonate moleste che sembravano provenire dalla Cina, insieme ad appelli online al boicottaggio dei prodotti giapponesi. Nel novembre dello scorso anno, Kishida ha concordato con il presidente cinese Xi Jinping di cercare relazioni bilaterali “costruttive e stabili” nel loro incontro a Bangkok, il primo vertice sino-giapponese dal dicembre 2019.
Il Giappone ha criticato il divieto cinese di pescare i frutti di mare, mentre Pechino ha insistito sul fatto che lo smaltimento di “acqua contaminata da fonti nucleari” proveniente dall’impianto, che ha subito crolli dopo il devastante terremoto del marzo 2011 e il conseguente tsunami, danneggerebbe l’ambiente marino e la salute umana.
Nordcorea conferma: “presto” Kim Jong Un in RussiaRoma, 11 set. (askanews) – La Corea del Nord ha confermato che il leader supremo Kim Jong Un incontrerà “presto” in Russia il presidente Vladimir Putin con un dispaccio dell’agenzia di stampa ufficiale KCNA, dopo che in giornata si è appreso da parte di fonti sudcoreane che il treno blindato del leader è partito col suo caratteristico andamento lentissimo.
Kim non ama viaggiare su aerei e, d’altronde, i velivoli nordcoreani non sono considerati affidabili anche a causa delle restrizioni che da sempre Pyongyang subisce rispetto alla fornitura di parti di ricambio. L’agenzia di stampa nordocreano ha riferito lunedì che “il rispettato compagno Kim Jong-un incontrerà e avrà un colloquio con il compagno Putin durante la visita”. Il Cremlino ha inoltre confermato che Kim visiterà la Russia “nei prossimi giorni” su invito di Putin, secondo l’agenzia di stampa russa TASS.
Le agenzie, tuttavia, non hanno fornito ulteriori dettagli, compresi i tempi dell’arrivo di Kim o quando si svolgerà il vertice. Il Cremlino ha aggiunto che durante la visita di Kim sono previsti negoziati tra le delegazioni nordcoreana e russa, con discussioni sulla possibilità di un incontro faccia a faccia tra i leader.
Funzionari del governo sudcoreano avevano precedentemente affermato che un treno speciale che presumibilmente trasportava il leader nordcoreano sembrava essere partito per la Russia. “Le autorità di intelligence ritengono che il treno che presumibilmente trasporta Kim Jong Un si stia dirigendo a Vladivostok”, ha detto il funzionario all’agenzia di stampa Yonhap. Un altro alto funzionario ha confermato che Kim sembra aver lasciato Pyongyang ed essere diretto in Russia.
Se si confermasse che il treno era diretto alla città di Vladivostok, nell’estremo oriente della Russia, il viaggio dovrebbe durare 20 ore o più. Il New York Times aveva precedentemente riferito che Kim intende recarsi a Vladivostok, possibilmente con un treno blindato, questo mese, per colloqui con Putin sulla possibilità di fornire alla Russia più armi per la sua guerra in Ucraina e altre forme di cooperazione militare. All’inizio della giornata, l’agenzia di stampa russa Interfax ha anche riferito che Kim probabilmente visiterà l’Estremo Oriente russo “nei prossimi giorni”, citando diverse fonti regionali. Kim e Putin potrebbero tenere un vertice a margine del Forum economico orientale (EEF) a Vladivostok, iniziato domenica per una serie di quattro giorni. Tuttavia la parte russa ha affermato che i due leader non dovrebbero incontrarsi durante l’EEF. “Non ci sono piani per colloqui tra il presidente Putin e il presidente Kim Jong-un all’EEF”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Se confermato, il viaggio segnerebbe la prima estera da parte di Kim in quasi 4 anni e mezzo e il suo primo viaggio all’estero dallo scoppio della pandemia di Covid-19.
Ryder Cup, Donald (Europa): fratelli Molinari eroi del gof italianoRoma, 11 set. (askanews) – “E’ importante avere nella squadra Francesco ed Edoardo Molinari, due eroi del golf italiano. Francesco la Ryder Cup l’ha giocata e vinta tre volte, una anche assieme al fratello Edoardo”. Così Luke Donald, capitano del Team Europa, dopo il primo giro di prova al Marco Simone Golf e Country Club, dove dal 29 settembre al 1 ottobre si giocherà la Ryder Cup. “I fratelli Molinari sono tra i miei vicecapitani: Francesco ha tanta esperienza e conosce i giocatori, Edoardo mi è di grande aiuto con le statistiche. Tutta la squadra va molto d’accordo con loro”, ha aggiunto Donald.
“Essere capitano del Team Europe è una grande responsabilità, il mio ruolo è quello di collante, devo poter creare una buona atmosfera. Ma nel momento in cui si comincia a giocare non potrò fare molto di più”, ha aggiunto. Parola di elogio per l’ultimo arrivato nel Team, quel Ludwig Aberg, 23enne professionista svedese per lungo tempo numero uno delle classifiche amateur. “E’ ancora molto giovane ma il futuro è dalla sua parte. Tra i dilettanti ha avuto un percorso simile a John Rahm e Viktor Hovland. Ha delle potenzialità incredibili: ha un driver eccezionale e si è già ambientato sul percorso del Marco Simone”.
Parlando del campo, Donald ha individuato nella 8 “la buca più difficile del percorso: un par 5 molto lungo con un grande rough”, ha spiegato. Prima della gara vera e propria, anche il campione del tennis Novak Djokovic farà la sua apparizione al Marco Simone Golf e Country Club nell’All Star Match, con altre stelle dello sport tra cui Carlos Sainz e Andrij Schevchenko: “Ho visto la sua vittoria agli Us Open. E’ incredibile. Ha vinto 24 Slam. E’ una Superstar. Ha indossato anche la maglia celebrativa per ricordare la scomparsa di Kobe Bryant. E’ stato un gesto molto bello da parte sua”, ha detto Donald.
Ue, Salvini insiste su Le Pen: chi mette veti aiuta sinistraMilano, 11 set. (askanews) – Sventolare la bandiera del contrasto alle “Eurofollie”, fare proprie le istanze della destra, dal contrasto all’immigrazione alla resistenza nei confronti della transizione verde. E poi addossare agli alleati la responsabilità delle apparentamente inevitabili divisioni in Europa. La strategia della Lega in vista delle Europee è ormai delineata, e le tensioni con Fi e FdI non fanno demordere Matteo Salvini. Che anzi rilancia, puntando sui distinguo europei per uscire dal cono d’ombra in cui in Italia e sui palcoscenici internazionali è relegato dalla premiership di Giorgia Meloni.
Del resto le posizioni sono ormai cristallizzate: la Lega gioca tutte le sue carte sull’alleanza con Marine Le Pen, invitata anche sul palco di Pontida; Antonio Tajani contrasta fieramente questa linea, confortato dal posizionamento degli alleati del Ppe che ieri con Weber hanno chiuso ogni dialogo a destra. Mentre FdI, è il ragionamento di un esponente leghista, “dovrà scegliere, se acconciarsi a fare la ruota di scorta della maggioranza Ursula, una stampella, o seguire Salvini nel tentativo di una maggioranza di centrodestra”. Anche perchè, aggiunge un altro uomo del Carroccio, “sono Fi e FdI che vanno fuori asse rispetto alla maggioranza italina: il nostro tentativo è per aggiungere i voti necessari per una maggioranza di centrodestra, sono gli altri che invece starebbero anche dall’altra parte…”, ovvero in un’alleanza con Socialisti e Liberali. Tanto che le parole di Weber sul dialogo coi Socialisti vengono definite “assurde” dai vertici leghisti in Ue, Zanni e Camponesi: “In Ue serve un netto cambio di rotta e di maggioranza: chi non lavora per un centrodestra unito anche in Europa fa il gioco della sinistra”. Posizionamenti che ovviamente servono a definire i rapporti di forza: in Europa ma anche nella maggioranza italiana, con gli uomini di Salvini convinti che stavolta i voti presi peseranno: “Il centrodestra unito governa Comuni, Regioni e Paese: se non vogliamo riconsegnare l’Europa al centrosinistra, ai socialisti, ai comunisti e a Macron, l’unica alternativa è il centrodestra unito”, ripete il leader leghista. “Non mi permetto di dire agli alleati del centrodestra ‘non voglio Tizio non voglio Caio’ e quindi – ha spiegato – mi auguro che il centrodestra unito in Italia lo sia anche in Europa”, perchè “se uno comincia a dire no vuol dire che ci sarà un altro governo con i socialisti, quindi le follie delle auto solo elettriche e nulla sull’immigrazione, bistecche finte e farina d’insetti”.
Un concetto che a microfoni spenti i leghisti declinano più velenosamente: “Se facevamo noi gli schizzinosi, Fratelli d’Italia stava ancora all’angolo, come un appestato. Non è che per stare al goveno bisogna dimenticare quanto subìto…”. Per gli uomini del Carroccio “serve pragmatismo, e come in Italia anche in’Europa un programma comune è possibile: ci si può mettere d’accordo senza rinunciare a se stessi e alla propria identità”. Guardando anche a quelo che farà Matteo Renzi, “che sta assumendo una posizione eurocritica”.
Fininvest, controllo a Marina e Pier Silvio: assicurata continuitàMilano, 11 set. (askanews) – Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi hanno accettato l’eredità del loro padre e, per effetto di tale accettazione, Marina e Pier Silvio “assumono congiuntamente il controllo indiretto su Fininvest, assicurandone con chiarezza la stabilità e la continuità gestionale”. Lo rende noto un comunicato dei cinque figli dell’ex premier, scomparso lo scorso 12 giugno.
Nell’accettato l’eredità senza riserve, i figli hanno voluto così interpretare le ultime volontà del padre “in totale armonia per onorarne la memoria con profonda gratitudine, ispirandosi alla sua immensa generosità”.