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Tag: Sanremo 2023

L’Ue taglia le stime di crescita dell’Italia: Pil 2023 +0,9% e 2024 a +0,8%

L’Ue taglia le stime di crescita dell’Italia: Pil 2023 +0,9% e 2024 a +0,8%Roma, 11 set. (askanews) – La Commissione europea ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica dell’Italia, nell’ambito di una riduzione generalizzata delle stime di crescita per l’Unione Europea e l’area euro e un drastico taglio sulla Germania (per cui ora è attesa una recessione sul 2023). Ora, secondo le ultime cifre pubblicate da Bruxelles, quest’anno il Pil dell’Italia dovrebbe segnare un aumento dello 0,9 per cento, mentre nel 2024 si dovrebbe registrare una crescita dello 0,8 per cento.

Nelle stime precedenti, che risalgono al 15 maggio scorso, l’esecutivo comunitario indicava una crescita dell’Italia all’1,2% quest’anno, mentre per il 2024 indicava un più 1,1% del Pil. Nel secondo trimestre il Pil dell’Italia ha segnato un calo dello 0,4% su base annua, trainato dal calo della domanda interna e in particolare dagli investimenti sulle costruzioni. “Il venir meno degli incentivi straordinari e temporanei per l’edilizia decisi durante la pandemia (superbonus-ndrt), che hanno spinto l’attività delle costruzioni energicamente negli ultimi due anni, ha contribuito a questo sviluppo”, rileva la Commissione nel capitolo sull’Italia inserito nelle sue ultime previsioni.

“Alcuni indicatori di breve termine, inclusa la produzione industriale, che sono peggiorati per molti mesi si sono stabilizzati durante l’estate, suggerendo un marginale rimbalzo nella seconda metà dell’anno”, aggiunge Bruxelles.

Ue taglia stime di crescita Italia: Pil 2023 +0,9%, 2024 +0,8%

Ue taglia stime di crescita Italia: Pil 2023 +0,9%, 2024 +0,8%Roma, 11 set. (askanews) – La Commissione europea ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica dell’Italia, nell’ambito di una riduzione generalizzata delle stime di crescita per l’Unione Europea e l’area euro e un drastico taglio sulla Germania (per cui ora è attesa una recessione sul 2023). Ora, secondo le ultime cifre pubblicate da Bruxelles, quest’anno il Pil dell’Italia dovrebbe segnare un aumento dello 0,9 per cento, mentre nel 2024 si dovrebbe registrare una crescita dello 0,8 per cento.

Nelle stime precedenti, che risalgono al 15 maggio scorso, l’esecutivo comunitario indicava una crescita dell’Italia all’1,2% quest’anno, mentre per il 2024 indicava un più 1,1% del Pil. Nel secondo trimestre il Pil dell’Italia ha segnato un calo dello 0,4% su base annua, trainato dal calo della domanda interna e in particolare dagli investimenti sulle costruzioni. “Il venir meno degli incentivi straordinari e temporanei per l’edilizia decisi durante la pandemia (superbonus-ndrt), che hanno spinto l’attività delle costruzioni energicamente negli ultimi due anni, ha contribuito a questo sviluppo”, rileva la Commissione nel capitolo sull’Italia inserito nelle sue ultime previsioni.

“Alcuni indicatori di breve termine, inclusa la produzione industriale, che sono peggiorati per molti mesi si sono stabilizzati durante l’estate, suggerendo un marginale rimbalzo nella seconda metà dell’anno”, aggiunge Bruxelles.

Djokovic batte Medvedev ed è campione agli Us Open di tennis

Djokovic batte Medvedev ed è campione agli Us Open di tennisRoma, 11 set. (askanews) – A due anni dalla sconfitta più dolorosa della carriera, quella che gli costò il completamento del Grande Slam 2021, Novak Djokovic batte nella finale dell’Open degli Stati Uniti Daniil Medvedev per 63 76 63 conquistando per la quarta volta il titolo a Flushing Meadows e per la 24esima volta in carriera un torneo dello Slam. Le lacrime di Nole bagnano una vittoria voluta con una condotta di gara ineccepibile: una finale interpretata senza la minima sbavatura, intensa, con un secondo set semplicemente pazzesco giocato ad altissimo livello da entrambi. A Medvedev sono mancati punti facili con il servizio e soprattutto il set point non trasformato sul 6-5 del secondo set. Nole ha chiuso con 4 ace, 6 doppi falli, l’81% di realizzazione con la prima, 37 punti in 44 discese a rete, 38 vincenti e 35 gratuiti in 3 ore e 17 minuti di grande tennis.

“In campo – le parole di Djokovic a fine match – mostro la resilienza che mi danno tutti quelli che mi circondano: la mia famiglia, il mio team. Questo trofeo è vostro. Sin da bambino volevo diventare il più forte, ma non avrei mai pensato di vincere 24 Slam. Kobe Bryant? Mi ero ripromesso di mettere questa maglietta in caso di vittoria. Non l’ho fatta vedere a nessuno, Kobe era un grande amico. È stato un esempio di mentalità vincente, mi ha aiutato tanto nei miei momenti di crisi. Con la sua scomparsa ho perso un punto di riferimento, simbolicamente ho pensato di omaggiarlo” Daniil Medvedev riconosce: “Sono contento, devo fare i complimenti a un giocatore incredibile come Djokovic. Devo capire ancora quando hai intenzione di calare i ritmi (ride, ndr). Grazie al mio coach, ogni volta riusciamo a fare un passo avanti. Qualche volta le cose vanno bene, altre volte no. Un giocatore come Nole mi costringe a dare il mio meglio, alzando così il mio livello”

Podismo, in 5mila alla Deejay Ten di Napoli

Podismo, in 5mila alla Deejay Ten di NapoliRoma, 11 set. (askanews) – Grande successo di partecipantiper il debutto a Napoli della “Deejay Ten”, 4° tappa della corsa itinerante non agonistica ideata da Linus che dal 2005 offre agli iscritti la possibilità di vivere una piacevole domenica mattina all’insegna dello sport e del divertimento. L’evento è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Napoli.

La “Deejay Ten” ha chiamato a raccolta a Napoli oltre 5.000 runners di tutte le età che con indosso la maglia firmata Deejay Ten e il celebre numero 10, appartenuto a Diego Armando Maradona, hanno invaso le vie del capoluogo campano partendo questa mattina alle ore 9.30 da Piazza del Plebiscito e proseguendo poi lungo due percorsi differenti da 5 e 10km (il primo accessibile a chiunque, il secondo rivolto ai superiori di 16 anni). A dare il via alla corsa dal palchetto adiacente allo start con un divertente siparietto, gli immancabili Linus, Nicola Savino, il Trio Medusa, i Vitiello, Diego e La Vale, alla presenza dell’Assessore allo Sport e alle Pari Opportunità del Comune di Napoli Emanuela Ferrante.

Superata la partenza, i corridori che hanno partecipato al percorso da 10 km, hanno poi imboccato via Cesario Console per raggiungere piazza Vittoria attraverso via Santa Lucia, via Chiatamone e via Giorgio Arcoleo; da lì hanno proseguito sul lungomare, toccando via Partenope, via Nazario Sauro, via Ammiraglio Ferdinando Acton e Stazione Marittima, per poi entrare in via Cristoforo Colombo, via Marina e via Amerigo Vespucci. Dopo il giro di boa, al ritorno hanno deviato su via Marchese Campodisola, toccando piazza Giovanni Bovio, corso Umberto I e piazza Nicola Amore, per poi tornare in piazza Bovio e raggiungere via Cardinale Guglielmo Sanfelice, via Medina, piazza Municipio, via Vittorio Emanuele III, via San Carlo, piazza Trieste e Trento, fino all’arrivo in piazza del Plebiscito. La fiumana che ha corso per la tappa da 5 km ha percorso il medesimo tragitto fino a via Cristoforo Colombo: da qui la deviazione in via Marchese Campodisola, via Alcide de Gasperi e via Agostino Depretis, prima di giungere in piazza Municipio e da qui l’arrivo in piazza del Plebiscito, anche in questo caso attraverso via Vittorio Emanuele III, via San Carlo e piazza Trieste e Trento. Dopo questa 4° tappa a Napoli, la “Deejay Ten” si concluderà con il gran finale a Milano il 15 ottobre.

Istat: stime produzione industriale luglio -0,7% su giugno, -2,1% su anno

Istat: stime produzione industriale luglio -0,7% su giugno, -2,1% su annoMilano, 11 set. (askanews) – A luglio Istat stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,7% rispetto a giugno. Nella media del periodo maggio-luglio il livello della produzione aumenta dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti.

L’indice destagionalizzato mensile, si legge nella nota dell’Istituto di statistica, cresce su base congiunturale solo per l’energia (+3,7%), mentre cala per i beni intermedi (-0,5%), per i beni strumentali (-1,5%) e per i beni di consumo (-1,6%). Al netto degli effetti di calendario, a luglio 2023 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 2,1% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21, come a luglio 2022). Tra i principali settori cresce solo quello dei beni strumentali (+3%), diminuiscono, invece, i beni di consumo (-3,7%), l’energia (-4,0%) e i beni intermedi (-4,5%). I soli settori di attività economica che presentano variazioni tendenziali positive sono la fabbricazione di mezzi di trasporto (+10,1%), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+5,8%) e la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+0,4%). I settori rimanenti sono tutti in flessione; quelle più ampie si registrano nell’industria del legno, della carta e della stampa (-12,3%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-10,8%) e nell’attività estrattiva (-10,1%).

“Dopo due mesi di crescita congiunturale l’indice destagionalizzato della produzione industriale registra, a luglio, una diminuzione – è il commento dell’Istat – questa è diffusa ai principali comparti, con l’esclusione dell’energia. È, tuttavia, lievemente positivo l’andamento congiunturale complessivo nella media degli ultimi tre mesi. In termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, l’indice generale è in flessione. Guardando ai principali raggruppamenti di industrie si osservano cali diffusi (ad esclusione dei beni strumentali), più marcati per l’energia e i beni intermedi”.

Porta(Pd) in Sud Italia per promuovere il turismo delle radici

Porta(Pd) in Sud Italia per promuovere il turismo delle radiciRoma, 11 set. (askanews) – Paludi, Caccuri, Genzano in Lucania, Trani, San Vito Lo Capo, Castellabate: tappe e regioni diverse accomunate dall’impegno di Fabio Porta, deputato del Partito democratico, eletto in America Meridionale e attuale Vice Presidente del Comitato italiani nel mondo della Camera dei Deputati, volto a stabilire un più stretto rapporto tra le grandi collettività italiane che vivono in Sudamerica e gli enti locali dell’Italia meridionale; un ideale ponte tra SudAmerica e SudItalia all’insegna del “turismo delle radici” e di una maggiore e reciproca conoscenza tra popoli lontani geograficamente ma profondamente vicini per storia e vincoli di sangue.

Nel giro di alcune settimane, tra agosto e settembre, Fabio Porta ha incontrato le comunità locali di alcune città del Sud grazie ad alcune iniziative organizzate proprio al fine di favorire gli scambi e le iniziative tra i luoghi di origine della grande emigrazione italiana nel mondo e le terre d’approdo, nazioni e continenti, di questa diaspora. Il tradizionale “Festival delle Spartenze” di Paludi (CS), promosso dallo storico dell’emigrazione Giuseppe Sommario, ha segnato come tutti gli anni l’inizio dell’estate dedicata alle comunità italiane nel mondo; è stata quindi la volta del “Premio Letterario di Caccuri” (KR) dove anche quest’anno grazie all’impegno del responsabile per l’internazionalizzazione Eugenio Marino è stata dedicata una giornata al “turismo delle radici”; dopo la Calabria, la Basilicata, a Genzano per partecipare ad una bellissima serata in piazza organizzata da Luigi Scaglione, coordinatore dei lucani nel mondo; in Puglia, invece, a fare da anfitrione nella bellissima città di Trani, in occasione dell’evento “Calice di San Lorenzo” è stata la consigliere comunale Irene Cornacchia, impegnata nell’organizzazione di un importante evento culturale sull’emigrazione per il 2024; utile e significativo anche l’incontro con il sindaco e gli assessori del comune siciliano di San Vito Lo Capo, per discutere di come il turismo delle radici si può inserire in un più ampio progetto di promozione della Sicilia nel mondo in chiave di integrazione e multiculturalismo.

Infine, Castellabate, la città campana che ancora oggi ha profondissimi vincoli con il Brasile in ragione della storia della famiglia Matarazzo. Alla presenza del Sindaco della città e di Andrea Matarazzo, già ambasciatore del Brasile in Italia, Porta ha partecipato ad un interessantissimo convegno sul “turismo delle radici” organizzato proprio nella “Villa Matarazzo”, oggi di proprietà del Comune.

Autonomia, Fedriga: non è né sarà mai un’imposizione dall’alto

Autonomia, Fedriga: non è né sarà mai un’imposizione dall’altoRoma, 11 set. (askanews) – “L’autonomia non è né sarà mai un’imposizione che giungerà dall’alto ma il contrario rappresenterà una risposta concreta all’istanza che dovessero essere avanzate dei territori.quanto al sud non credo affatto la riforma possa produrre effetti dannosi: al contrario, sono certo che essa possa costituire un’opportunità di crescita, pensa ad esempio sul versante dell’erogazione dei migliori servizio cittadini”. Così il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga, intervistato da La Verità.

“Autonomia significa responsabilità ed efficienza. Il rapporto tra lo Stato le Regioni non deve basarsi su una lotta di potere per acquisire più competenze al contrario è necessario interrogarsi su quale ente sia il più adatto esercitare le funzioni finalizzate a erogare il miglior servizio possibile per il cittadino”, ha aggiunto il governatore del Friuli Venezia Giulia. “La strada da perseguire e quindi la suddivisione delle competenze liberando il campo da retropensieri di stampo ideologico. Credo peraltro che le Regioni abbiano già dato ampia testimonianza di saper gestire materie anche complesse, spesso investendo meglio le risorse pubbliche a disposizione”, ha detto ancora.

Russia rivendica larga vittoria Putin in territori ucraini annessi

Russia rivendica larga vittoria Putin in territori ucraini annessiMilano, 11 set. (askanews) – Mosca rivendica la vittoria di Russia Unita, il partito di Vladimir Putin alle elezioni locali organizzate nei territori annessi all’Ucraina, con oltre il 70% dei voti, considerati “una farsa” da Kiev e dai suoi alleati. La Commissione elettorale centrale russa ha dichiarato domenica sera che il partito Russia Unita del presidente russo è arrivato primo. Vittoria nel segno di Putin anche nella capitale russa, nel rinnovo del sindaco: l’uscente Sergey Sobyanin ha ottenuto il quarto mandato e vince le elezioni a sindaco di Mosca con il 76,39%, secondo i dati diffusi.

Senza il riconoscimento dell’Occidente, la Russia ha proclamato nel settembre 2022 l’annessione di quattro territori ucraini che controlla solo parzialmente – Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Lugansk -, a seguito di “referendum” non riconosciuti dalla comunità internazionale. Il segretario di Stato americano Antony Blinken aveva criticato il voto affermando: “Le elezioni farsa della Russia nelle aree occupate dell’Ucraina sono illegittime”. Ciò ha scatenato la reazione dell’ambasciata russa negli Stati Uniti, che ha accusato Washington di intromettersi negli affari interni di Mosca. Le elezioni si sono svolte anche in Crimea – sotto occupazione illegale russa dal 2014 – parallelamente alle elezioni locali nella stessa Russia.

L’amministrazione del presidente russo Putin puntava a una vittoria schiacciante del partito al potere Russia Unita per dare slancio alle elezioni presidenziali del prossimo marzo. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva preannunciato giovedì che Putin intendeva votare per l’elezione del sindaco di Mosca. L’oppositore russo Alexei Navalny dal carcere aveva chiesto di votare in queste elezioni “per qualsiasi candidato contro Russia Unita”. Riferimenti alla guerra in corso comunque non sono mancati. A partire dal logo scelto per le elezioni che vede una lettera “V” latina composta con il tricolore russo. La stessa lettera che insieme con la “Z” svettava sui carri armati che entravano in Ucraina il 24 febbraio 2022, giorno dell’invasione. In questo caso la V dovrebbe richiamare la parola “vybory” ossia elezioni, ma ovviamente il sottotesto (della necessaria volontà di Mosca di vittoria nell’invasione) è più che leggibile per qualsiasi russo.

Mondiali di basket, Germania campione del mondo per la prima volta

Mondiali di basket, Germania campione del mondo per la prima voltaRoma, 10 set. (askanews) – La Germania sale sul tetto del mondo per la prima volta nella storia grazie al successo per 83-77 in finale sulla Serbia. Dennis Schroeder è MVP di una partita chiusa con 28 punti, compreso il canestro e i due tiri liberi decisivi nella volata conclusiva. Alla Serbia non bastano i 21 punti di Aleksa Avramovic, grandissima anima della rimonta incompleta. Dopo aver falciato il Team USA, la Germania completa l’opera stritolando anche la Serbia e si mette al collo il primo oro mondiale della storia. Lo fa con la forza difensiva, esplosa in un secondo tempo di intensità e compattezza di livello altissimo. E lo fa aggrappandosi alla sua superstar. L’uomo che ha rischiato di trascinarla nell’abisso contro la Lettonia, ma che l’ha poi rilanciata verso due vittorie epiche. Dennis Schroeder chiude come meritato MVP rimbalzando dallo scivolone dei quarti di finale a modo suo. Con una partita da 28 punti coronata dalla zampata decisiva in penetrazione bruciante e ubriacante contro Aleksa Avramovic.

Landini: Cgil lavorerà a referendum su abolizione Jobs act

Landini: Cgil lavorerà a referendum su abolizione Jobs actRoma, 10 set. (askanews) – La Cgil lavorerà al referendum per l’abolizione del Jobs Act. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini intervenendo alla Festa del Fatto quotidiano.

“La Cgil – ha affermato – si intesterà il referendum sul jobs act. Per preparare il referendum occorre fare un lavoro preciso. Stiamo discutendo al nostro interno per individuare i i temi e gli argomenti giusti. Non si possono fare 150 referendum. Occorre individuare i punti più importanti. Nel 2014 quando fu introdotto il jobs act facemmo dei referendum. I voucher cambiarono ma altri referendum furono cassati dalla Corte costituzionale. Da allora ad oggi la situazione è peggiorata. Negli ultimi 10-15 anni sono cambiati tanti governi ma la lotta alla precarietà non la si è riuscita a realizzare e siamo di fronte al fatto che cambiano i governi ma la precarietà anziché ridursi, aumenta”. “Penso – ha sottolinea Landini – sia venuto il momento che oltre all’azione contrattuale, occorra anche ragionare su uno strumento referendario. I cittadini, che in parlamento non ci sono, se il parlamento e il governo non modificano le leggi, debbono stare a guardare cosa succede tra cinque anni o possono loro mettersi in movimento? Io penso di sì anche se è una discussione che non decido da solo. In questa consultazione che facciamo con i lavoratori – ha concluso – cercheremo di capire anche questa situazione e penso che nelle prossime settimane, mesi dovremo prendere questa decisione”.