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Tag: Sanremo 2023

Esce “Tell It Like a Woman”, sul coraggio e la forza delle donne

Esce “Tell It Like a Woman”, sul coraggio e la forza delle donneRoma, 7 set. (askanews) – Antologia tutta al femminile che racconta il coraggio e la forza delle donne in tutto il mondo, il film nominato agli Oscar “Tell It Like a Woman” arriva oggi in 100 sale italiane.

Prodotta da Iervolino & Lady Bacardi Entertainment in collaborazione con We Do It Together, la pellicola è composta da sette corti, e racconta episodi tratti da storie vere. Si propone di rivolgersi a tutte le donne del mondo, coinvolgendo registe e attrici dai cinque continenti: Eva Longoria, Margherita Buy, Cara Delevingne, Maria Sole Tognazzi, Catherine Hardwicke, Mipo O, Taraji P. Henson, Jacqueline Fernandez. Tutte impegnate in un unico racconto corale che porta sul grande schermo i temi più diversi, dalla violenza di genere alla salute mentale, affrontando anche problematiche legate all’emarginazione, alla tossicodipendenza e alla maternità. Dopo il successo al Festival del Cinema di Taormina 2022, occasione in cui è stato presentato in anteprima internazionale, il film è stato scelto per inaugurare l’apertura dei lavori di UN Woman nel mese di marzo dedicato alle donne, ed è stato candidato agli Oscar nella categoria “Miglior Canzone Originale” con la canzone “Applause”, scritta da Diane Warren e interpretata da Sofia Carson.

“Dopo tanti riconoscimenti internazionali siamo orgogliosi che Tell It Like a Woman, una pellicola dal valore sociale così significativo, raggiunga il grande pubblico italiano” – ha dichiarato Andrea Iervolino, ceo di Ilbe e amministratore delegato di TaTaTu. “Purtroppo, in Italia, una donna viene uccisa ogni 3 giorni, e il fenomeno dello stupro di gruppo tra i giovani sta diventando sempre più comune. Le Nazioni Unite hanno appena dichiarato che, seguendo questo ritmo, ci vorranno 300 anni, circa 13 generazioni, per raggiungere la parità di genere a livello globale. È quindi essenziale intervenire immediatamente per cambiare la cultura e mettere la donna al centro della narrazione dei media e dei film, trattandola come soggetto e non oggetto. Il film si pone l’obiettivo di contribuire a questo cruciale cambiamento culturale” ha detto Chiara Tilesi produttrice e fondatrice della casa di produzione senza scopo di lucro We Do It Together. Dall’Italia all’Argentina, dall’India agli Stati Uniti passando per il Giappone, le registe di “Tell it like a woman” Maria Sole Tognazzi, Lucía Puenzo, Catherine Hardwicke, Leena Yadav, Mipo O, Taraji P. Henson, Lucia Bulgheroni e Silvia Carobbio hanno portato sul grande schermo dei racconti tratte da storie vere – come nel caso di Pepcy and Kim, corto incentrato sulla vita di Kim Carter, tossicodipendente con un passato criminale che lotta per liberarsi dai propri demoni, e Elbows Deep, il corto di Catherine Hardwicke incentrato sulla storia del direttore medico di un Centro di Los Angeles che presta assistenza sanitaria ai senzatetto. Alcuni corti sono invece frutto della fantasia delle sceneggiatrici, come nel caso di Sharing a Ride, drama firmato da Leena Yadav che racconta l’incontro di una sedicente progressista con una transessuale, incontro che la obbligherà a rivedere i propri pregiudizi inconsci.

Ricerca, la coltura idroponica fa bene alle piante e all’ambiente

Ricerca, la coltura idroponica fa bene alle piante e all’ambienteRoma, 7 set. (askanews) – Le colture idroponiche che utilizzano acque reflue derivate da colture ‘donatrici’ possono essere una risposta sostenibile di fronte alla sempre maggiore scarsità di acqua dolce. A dimostrarlo è una ricerca dell’Università di Pisa pubblicata recentemente sulla rivista “Agricultural Water Management”, che ha riguardato due piante spontanee tipiche del Mediterraneo che crescono anche in Toscana, l’aspraggine (Picris hieracioides) e la piantaggine (Plantago coronopus), specie impiegate nel settore alimentare e fitoterapico.

“Secondo i principi dell’economia circolare e dei sistemi produttivi integrati o a cascata – spiega il professore Alberto Pardossi dell’Università di Pisa – abbiamo utilizzato l’acqua reflua proveniente da una coltura ‘donatrice’, il pomodoro coltivato in serra in questo caso, riducendo così l’impatto ambientale della coltura a monte e i costi di produzione della coltura a valle, dato che non è necessario acquistare fertilizzanti”. Le acque reflue delle colture in serra hanno spesso un elevato contenuto di sali e pertanto individuare le specie adatte è fondamentale. L’aspraggine e la piantaggine sono infatti piante “alofite”, il che significa che tollerano bene i terreni salini e l’irrigazione con acque salmastre.

“Le due specie studiate si sono adattate molto bene alla coltura idroponica in serra, oggi sempre più utilizzata per la produzione ortaggi crudi o minimamente trasformati di particolare interesse per la cucina gourmet – conclude Pardossi – Questo metodo di coltivazione suscita infatti un interesse crescente perché consente di migliorare la qualità dei prodotti mediante un’adeguata gestione della soluzione nutritiva e facilita la lavorazione post-raccolta grazie alla pulizia del materiale vegetale”. Alberto Pardossi, 35 anni di carriera accademica, professore ordinario di Orticoltura e Floricoltura ed esperto di colture in serra e indoor, fa parte del gruppo di ricerca ‘Orticoltura e Floricoltura’ dell’Ateneo pisano come gli altri autori dello studio. Insieme a lui hanno condotto gli esperimenti in serra e le analisi di laboratorio Luca Incrocci, professore associato di Orticoltura e Floricoltura, esperto di colture in serra e di agricoltura di precisione, Martina Puccinelli, assegnista di ricerca, esperta di colture idroponiche e biofortificazione degli ortaggi, e Giulia Carmassi, responsabile del laboratorio chimico ed esperta di colture in serra.

Stadio Roma, Gualtieri: al via dibattito pubblico in 10 incontri

Stadio Roma, Gualtieri: al via dibattito pubblico in 10 incontriRoma, 7 set. (askanews) – Al via alle 17 di oggi, 7 settembre, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio e online sul sito www.dpstadioroma.it, il primo appuntamento del Dibattito pubblico sul progetto del nuovo stadio della Roma a Pietralata.

“Un’occasione per far conoscere meglio l’intervento ai cittadini, per consentire loro di confrontarsi con l’amministrazione e i promotori di un’azione ampia e importante per un intero quadrante che verrà rigenerato”, ha sottolineato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha presentato il processo in Campidoglio insieme all’assessore capitolino all’Urbanistica Maurizio Veloccia, la rappresentante dell’As Roma Lucia Bernabè, i presidenti del II e del IV Municipio Francesca Del Bello e Massimiliano Umberti e i rappresentanti delle società che gestiranno il processo Marco Leone per Nomisma, affiancato dalla società francese Res publica e Fb&Partner. L’istituto del dibattito pubblico, nato in Francia negli anni 90, è stato introdotto anche in Italia a partire dal 2016 e permette a tutti i soggetti coinvolti di partecipare alla realizzazione di grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevante impatto sull’ambiente, sulle città e sull’assetto del territorio.

Il dibattito pubblico “che abbiamo fortemente voluto consentirà il coinvolgimento di tutti i cittadini, le associazioni e i soggetti che vogliono conoscere meglio il progetto, che potranno confrontarsi con i proponenti e l’amministrazione e formulare proposte e suggerimenti su un’opera importante e fondamentale per la città e per il quadrante di Pietralata, che verrà trasformato anche con molto verde e servizi ai cittadini”. Nomisma ha organizzato e coordinerà il dibattito, che si concluderà entro il 30 ottobre, “prevedendo di consegnare il rapporto finale entro un mese come da incarico”, ha spiegato Leone. La Roma “crede molto in questo progetto – ha sottolineato Bernabè – e sarà rappresentata in ogni passaggio. L’inizio del dibattito pubblico permette anche a noi di far capire quanto il progetto, per l’As Roma, sia importante, come sia importante che i cittadini possano dare il loro contribuito perché questo è un progetto per la città”.

Oggi ci sarà primo incontro del dibattito pubblico “che si articolerà in 10 sessioni – ha spiegato il sindaco Gualtieri – ovvero 6 riunioni di cui 4 in doppia modalità in presenza e online: la prima sessione sarà oggi alle 17 in Protomoteca e segnerà la partenza del dibattito; la prossima ci sarà lunedì 18 dalle 17-20 a Testaccio, nell’aula magna del Dipartimento di Architettura di Roma Tre che si concentrerà sul progetto vero e proprio e sui risvolti sportivi, e sarà il primo dei quattro incontri doppi in presenza e online che saranno poi disponibili in streaming; il terzo incontro lunedì 25 sempre dalle 17-20 alla Casa delle tecnologie emergenti di Roma Capitale a piazzale della Stazione Tiburtina, proprio dietro il terreno dove sorgerà lo stadio, con un workshop su opere accessorie e infrastrutture; poi lunedì 2 ottobre, ancora con orario 17-20, a Garbatella nell’hub culturale della biblioteca Moby Dick sull’intefraccia locale tra stadio, quartiere di Pietralata e città di Roma; il quinto incontro, ultimo in doppia modalità, lunedì 9 ottobre ancora alla Stazione Tiburtina sulla riqualificazione del quadrante; infine, lunedì 30 ottobre all’Acquario Romano di piazza Manfredo Fanti l’ultimo incontro, insieme all’Ordine degli architetti di Roma, con cui si farà il punto su quanto emerso negli incontri precedenti”. “Siamo fiduciosi che questo passaggio rafforzerà il sostegno della città sull’opera dopo l’importante passaggio in Assemblea capitolina, e ci consentirà di avere ulteriori spinti e idee per cercare di migliorare ancora progetto”, ha concluso Gualtieri.

Porta (Pd): preoccupa esiguità risorse per Maeci in assestamento

Porta (Pd): preoccupa esiguità risorse per Maeci in assestamentoRoma, 7 set. (askanews) – Intervenendo a nome del gruppo del Partito Democratico in commissione Affari Esteri, Fabio Porta (Pd) ha espresso la forte preoccupazione per l’esiguità delle risorse a disposizione del Maeci prevista dal disegno di legge di assestamento. “In particolare – ha sottolineato il deputato democratico – suscitano riserve le riduzioni di spesa a danno degli enti gestori, la cui attività risulta essenziale per la diffusione della lingua e cultura italiana all’estero, l’assenza del recupero delle risorse a favore di Comites e Cgie nonché il mancato incremento degli stanziamenti destinati alla cooperazione alla sviluppo – in antitesi ai tanto propagandati dal governo ‘Piano Mattei’ e ‘Turismo delle radici’”.

Per questi motivi Porta ha motivato l’astensione del Partito democratico sulla proposta di relazione relativa al disegno di legge recante “Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2022” ed il voto contrario sulla proposta di relazione relativa al disegno di legge recante “Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2023”.

Italia in campo per la ricostruzione dell’Ucraina

Italia in campo per la ricostruzione dell’UcrainaRoma, 7 set. (askanews) – L’Ambasciatore d’Italia in Ucraina Pier Francesco Zazo e l’Inviato speciale per la ricostruzione dell’Ucraina Davide La Cecilia sono oggi in missione a Odessa insieme al Presidente della Triennale, l’architetto Stefano Boeri, al presidente del MAXXI Alessandro Giuli, al sindaco della città di Odessa Gennady Trukhanov e alla Direttrice dell’Unesco per l’Ucraina, Prof. Chiara Dezzi Bardeschi. La visita si colloca nel contesto dell’iniziativa della Triennale e del MAXXI, sostenuta da Presidenza del Consiglio, Farnesina e Ministero della Cultura, per realizzare un Laboratorio sulla Ricostruzione dell’Ucraina. Odessa è una città che “ha una forte impronta culturale italiana e fa parte della nostra identità” – ha dichiarato il Vice Presidente del Consiglio Antonio Tajani, ricordando che “il fondatore di questa città e l’architetto che ne ha disegnato l’impianto urbanistico erano italiani”. “Il Governo ha il dovere di guidare la ricostruzione immediata e futura dell’Ucraina”. Partendo da questo presupposto, “abbiamo maturato l’idea che il nostro Paese possa assumere un vero e proprio patronato sulla ricostruzione della città di Odessa”, ha aggiunto La Cecilia, “abbiamo già registrato un riscontro positivo delle autorità di Kiev”. Il progetto di ricostruzione prevede l’avvio dei lavori sul restauro della Cattedrale della Trasfigurazione per poi passare agli oltre cinquanta edifici di alto valore architettonico che sono stati danneggiati dai bombardamenti. “Odessa è una città profondamente ferita nell’anima” ha affermato l’Ambasciatore italiano in Ucraina Pier Francesco Zazo, evidenziando il forte valore simbolico di questi luoghi e ricordando: “ho visitato la Cattedrale la mattina dopo l’attacco missilistico. Nessuno si attendeva che la Russia avrebbe attaccato direttamente i siti culturali, religiosi e storici”. L’architetto Boeri ha spiegato come gli incontri di oggi tra i tecnici italiani del restauro architettonico e i tecnici locali consentiranno di svolgere i primi rilievi. “La scuola del restauro italiana è una realtà d’eccellenza e le sinergie con Triennale e MAXXI consentiranno di dare un impulso alla rinascita della città” ha sottolineato Boeri. “Tutti i soggetti culturali italiani si sono mossi fin dalle prime fasi dell’invasione dell’Ucraina, ma ora stiamo creando un vero e proprio progetto di sistema” ha evidenziato il presidente del MAXXI Alessandro Giuli. Sarà messo in campo un laboratorio tecnico e creativo, un progetto di restauro al plurale che chiama a raccolta di istituzioni culturali e studi di architettura.

Il percorso di ricostruzione è parte integrante del sostegno a 360° gradi offerto dal nostro Governo a Kiev. Odessa è un luogo speciale, a cui siamo legati da molte ragioni. Le sinergie tra le candidature di Roma e Odessa a Expo 2030 riflettono proprio questa grande comunanza di storia e valori. Sembra difficile poter parlare di ricostruzione anche mentre la guerra è in corso. Quello che fa l’Italia è programmare il futuro, aumentare la ricostruzione dell’Ucraina. Lavorare fin d’ora alla ricostruzione significa anche dare speranza alla popolazione che un futuro migliore arriverà. Parlare di ricostruzione significa attivare una grande mobilitazione economica. Oltre 1000 aziende italiane e ucraine hanno partecipato alla Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina lo scorso 26 aprile a Roma, organizzata dalla Farnesina. L’intero Sistema Paese, a partire dal settore delle infrastrutture, si mette a disposizione di questa causa. Grazie all’expertise e allo spirito imprenditoriale che caratterizza il nostro Paese, sapremo dare un contributo tangibile alla ricostruzione. Partiamo dall’ambito architettonico ed ingegneristico, per creare sinergie tra imprese ed istituzioni ucraine, italiane ed internazionali in modo da creare il primo hub europeo per la ricostruzione. La logica che guiderà questo ‘hub’ è quella del “build back better”, che corrisponde all’idea ucraina di ricostruzione all’insegna della transizione verde e digitale.

Irama e Rkomi annunciano la data zero del loro No Stress Tour

Irama e Rkomi annunciano la data zero del loro No Stress TourMilano, 7 set. (askanews) – Dopo l’uscita dell’attesissimo joint album No Stress, gli artisti multiplatino Irama & Rkomi annunciano la data zero del No Stress Tour, la tournée nei palasport in partenza da novembre 2023, prodotta e organizzata da Vivo Concerti. Il concerto che darà via al tour si terrà sabato 18 novembre 2023 al Zoppas Arena di Conegliano (TV).

Le prevendite per la data zero del No Stress Tour sono in vendita online su vivoconcerti.com a partire da giovedì 7 settembre alle ore 14:00, mentre i biglietti sono in tutti i punti vendita autorizzati a partire da martedì 12 settembre alle ore 14:00. Tra le penne più originali e interessanti della nuova musica italiana, Irama e Rkomi sono tra i protagonisti più amati, simbolo di una rivoluzione che ha trasformato in maniera profonda e indelebile il pop di casa nostra. Con meno di trent’anni di età: Irama (45 volte platino, 3 ori e oltre due miliardi di streaming all’attivo) e Rkomi (che ha tra i traguardi raggiunti oltre due miliardi di streaming, 56 certificazioni platino, 29 ori) hanno realizzato il nuovo progetto dopo una lunga e proficua collaborazione (li abbiamo visti nelle tracce 5 Gocce e Luna piena, entrambe certificate quadruplo platino), ma anche una solida amicizia cementata durante la partecipazione al game show Celebrity Hunted 3 nel 2022. Dopo l’uscita del singolo Hollywood, prodotto da Shablo e già certificato Platino, che ha anticipato l’uscita del joint album No Stress, è da qualche giorno in radio la traccia Sulla Pelle.

No Stress è un viaggio in un universo sonoro ricco e senza confini, che si estende al di là della stagione musicale attuale e delle barriere geografiche, mentali o temporali, esplorando il sound di tutto il mondo e di ogni epoca. Calendario date: Sabato 18 novembre 2023, Data zero Conegliano (TV) @ Zoppas Arena. Sabato 25 novembre 2023, Firenze @ Nelson Mandela Forum Martedì 28 novembre 2023, Napoli @ PalaPartenope Sabato 2 dicembre 2023, Roma @ Palazzo dello Sport Mercoledì 6 dicembre 2023, Assago (MI) @ Mediolanum Forum Martedì 12 dicembre 2023, Casalecchio di Reno (BO) @ Unipol Arena Giovedì 14 dicembre 2023, Torino @ Pala Alpitour

”Souvenir” il nuovo viaggio musicale di Emma

”Souvenir” il nuovo viaggio musicale di EmmaMilano, 7 set. (askanews) – Il 13 ottobre fuori ovunque “Souvenir”, il nuovo viaggio musicale di Emma, anticipato dai brani “Iniziamo dalla fine”, attualmente in radio, e Mezzo mondo. L’album, in uscita per Capitol/Universal Music, è disponibile da oggi in pre-order.

“Souvenir” raccoglie le immagini, i colori e le emozioni sentite e vissute da Emma in più di due anni. È l’istantanea, ferma nello spazio e nel tempo, di un nuovo capitolo della sua vita. Scritto nei luoghi più disparati, “Souvenir” è un disco ricco di produzioni diverse in cui emergono tutte le sfumature della voce di Emma, che ancora una volta non si mette in gioco solo come interprete, ma anche come autrice.

Il souvenir è ciò che resta di questo incredibile viaggio che attraversa la vita reale. La realtà e le cose concrete sono, infatti, il centro di tutto il progetto. E non si ritrovano solo nelle canzoni ma anche in tutto il mondo estetico del disco, in quei paesaggi autentici in cui si respira verità e si alimenta il rapporto con la terra.

È proprio per questa voglia di riportare al centro l’autenticità delle emozioni e dei legami che Emma ha deciso di presentare al suo pubblico il nuovo disco con alcuni speciali appuntamenti nei club d’Italia: un incontro a tu per tu, in un luogo intimo e rock and roll, un ritorno alle origini in cui poter vivere e condividere in modo intenso tutti i colori e le emozioni di SOUVENIR. Così nasce Souvenir in da club, una vera e propria esperienza per ascoltare dal vivo il nuovo album e ritornare a casa con un ricordo unico. 18 appuntamenti in 8 città d’Italia, a partire dal 10 novembre. I biglietti sono disponibili in prevendita su TicketOne e Clappit.

Queste le tappe di “Souvenir in da club” (Friends&Partners e Magellano Concerti): 10 novembre – Vox club – Nonantola (Modena) 12, 13 e 15 novembre – Largo venue – Roma 22 e 23 novembre – Hall – Padova 26, 27 e29 novembre – Magazzini Generali – Milano 2, 3 e 5 dicembre – Cap10100 – Torino 11 e 13 dicembre – Duel club – Pozzuoli (Napoli) 17 e 18 dicembre – Demodè – Modugno (Bari) 21 e 22 dicembre – Viper – Firenze Intanto è in radio il nuovo singolo Iniziamo dalla fine, scritto dalla stessa EMMA insieme alla coppia di autori Davide Simonetta e Paolo Antonacci, è stato l’ultimo brano del disco ad essere chiuso e anche per questo, simbolicamente, si è deciso di ripartire proprio da qui, dal finale, per provare a scrivere una nuova storia ripercorrendo al contrario questo meraviglioso viaggio che ha dato vita all’album. Emma, artista versatile ed eclettica, è stata consacrata come una delle voci più amate in Italia. Ad aprile 2023 ha pubblicato “Mezzo Mondo”, brano che ha segnato la strada del suo nuovo ritorno musicale e che è già stato certificato oro. Quest’estate è stata protagonista insieme a Tony Effe con il brano “Taxi sulla Luna” (certificato platino), che ha raggiunto oltre 45 Milioni di stream totali.

Cast stellare di oltre 40 artisti per “Arena Suzuki dai 60 ai 2000″

Cast stellare di oltre 40 artisti per “Arena Suzuki dai 60 ai 2000″Milano, 7 set. (askanews) – Amadeus riporta per il terzo anno consecutivo all’Arena di Verona, il 18, 19 e 20 settembre, artisti leggendari e canzoni iconiche che hanno segnato la nostra storia. Dopo i grandi successi del 2021 e del 2022, quest’anno, per la prima volta, si aggiungono all’evento gli anni 2000, per far così rivivere 50 anni di grandi hit della musica italiana e internazionale. Le tre serate di “Arena Suzuki dai 60 ai 2000”, nate da un’idea di Amadeus, sono state annunciate durante il Festival di Sanremo e hanno registrato il sold out in pochissimo tempo! Andranno in onda su Rai 1 in prima serata sabato 23 settembre, mercoledì 27 settembre e mercoledì 4 ottobre.

Sarà un viaggio nel tempo attraverso ricordi indelebili e canzoni simbolo di più generazioni, con gli artisti originali e i loro successi immortali che hanno fatto la storia degli anni ’60 ’70 ’80 ’90 e 2000 e che torneranno a riecheggiare in un’atmosfera di festa nel vero Tempio della Musica: l’Arena di Verona. Ecco la line-up completa delle tre sere e alcuni dei tanti successi che ascolteremo. 18 Settembre: Simple Minds “Don’t You (Forget About Me)”, Trevor Horn (The Buggles) “Video Killed The Radio Star”, Paola & Chiara “Vamos A Bailar”, Haddaway “What Is Love”, Alan Sorrenti “Figli delle stelle”, Captain Sensible “Wot”, Las Ketchup “Aserejé”, Irene Grandi “Bruci la città”, Tavares “More Than A Woman”, Doctor & The Medics “Spirit In The Sky”, Iva Zanicchi “Zingara”, Rednex “Cotton Eye Joe”, Adriano Pappalardo “Ricominciamo”, The Sugarhill Gang “Rapper’s Delight” e Renga Nek “Angelo” e “Laura non c’è”.

19 Settembre: Kool & The Gang “Celebration”, Gala “Freed From Desire”, Lorella Cuccarini “La notte vola”, Jimmy “Bo” Horne “Gimme Some”, Blue “One Love”, Le Vibrazioni “Dedicato a te”, Plastic Bertrand “Ça Plane Pour Moi”, Amedeo Minghi “1950”, Mietta “Angeli noi”, Haiducii “Dragostea Din Tei”, Orietta Berti “Fin che la barca va”, Ice Mc “Think About The Way”, The Rubettes “Sugar Baby Love”, Jalisse “Fiumi di parole” e Laid Back “Sunshine Reggae”. 20 Settembre: Natalie Imbruglia “Torn”, Madcon “Beggin’”, George McCrae “Rock Your Baby”, Stadio “Grande figlio di puttana”, Alexia “Hu La La La”, Howard Jones “What Is Love”, Valeria Rossi “Tre parole”, Whigfield “Saturday Night”, Michele Zarrillo “Una rosa blu”, Cecilia Gayle “El Pam Pam”, Mal “Furia”, The Show “Mamma Mia”, Pino D’Angiò “Ma quale idea” e Eiffel 65 “Blue (Da Ba Dee)”.

Anche quest’anno, un cast stellare di oltre 40 artisti che alternerà le proprie hit ai brani lanciati direttamente dal padrone di casa Amadeus, nel ruolo che ben conosce, quello di dj. Da dietro una consolle, che sarà anche quest’anno uno dei nuclei fondamentali della scena, con Dj Massimo Alberti, Amadeus farà ascoltare il suo repertorio da dj-vocalist e le sue playlist dai 60 ai 2000! Radio 2 è la radio ufficiale. “Arena Suzuki dai 60 ai 2000” è prodotto da Arcobaleno Tre. La prima edizione di Arena Suzuki ’60 ’70 ’80 si è svolta nel 2021 e ha segnato la prima volta di Amadeus alla conduzione sul palco dell’Arena nella “sua” Verona e il suo ritorno dietro la consolle. Molte canzoni, infatti, sono le stesse che proponeva nelle serate in discoteca all’inizio della sua carriera e poi quando si è fatto strada nel mondo della radio. Dal 2021, ogni edizione è stata un successo di pubblico, sia in presenza che televisivo, registrando grandi ascolti ad ogni puntata.

Meloni al G20 diviso sull’Ucraina, l’impegno dell’Italia

Meloni al G20 diviso sull’Ucraina, l’impegno dell’ItaliaNuova Delhi, 7 set. (askanews) – E’ un G20 su cui pesano le divisioni sulla guerra in Ucraina quello in programma sabato e domenica a Nuova Delhi in India, a cui partecipa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La presidenza indiana, con il motto ‘One Earth, One Family, One Future’, ha presentato un programma di lavoro vasto e vicino alle sensibilità dei Paesi in via di sviluppo e delle economie emergenti. I principali temi in agenda sono clima, energia, sicurezza alimentare, ‘empowerment’ femminile, salute, intelligenza artificiale e digitalizzazione.

Al centro del vertice ci sarà però, naturalmente, il conflitto in Ucraina, tema sul quale il G20 (a cui non parteciperanno né il leader cinese Xi Jinping né quello russo Vladimir Putin) resta diviso sul linguaggio da adottare. Sulla questione, sottolineano fonti diplomatiche italiane, i Paesi G7 sono pronti a lavorare sul linguaggio contenuto nella dichiarazione finale del Vertice G20 di Bali dell’anno scorso, ma non a costo di alterarne la sostanza. Il mancato invito a Zelensky da parte della presidenza indiana sembra riflettere la volontà di evitare contrasti insuperabili sulla dichiarazione. Differenze di opinioni vi sono anche sui temi della riforma dell’architettura finanziaria internazionale (Banca Mondiale, Fondo Monetario e Banche Multilaterali di Sviluppo). Sulla riforma dell’architettura finanziaria internazionale, il negoziato è incentrato su un possibile aumento di capitale della Banca Mondiale, con posizioni differenziate su un’eventuale revisione della governance. L’Italia, sottolineano le fonti, ritiene opportuno concentrare le risorse a dono sulle nazioni più povere e in particolare in Africa, allocando in maniera più efficace le risorse già disponibili.

Durante il vertice sarà affrontato anche il tema delle migrazioni: cause profonde del fenomeno, lotta contro l’immigrazione illegale e il traffico di migranti, percorsi di migrazione legale e qualificata, collaborazione tra Stati di origine, transito e destinazione, impegno ad affrontare l’argomento anche in futuro, a partire dal prossimo anno con la presidenza brasiliana. In questo quadro, il rischio è quello di far saltare il format G20, come “vittima collaterale” della guerra. Un rischio da evitare. Infatti, sottolineano le fonti diplomatiche, il G20, pur con i suoi limiti, rimane l’unica sede di confronto con India, Brasile e Cina sui grandi temi dell’agenda globale. L’obiettivo è quindi evitare che il vertice si concluda senza una dichiarazione finale, come successo nelle ultime riunioni ministeriali tematiche che, in assenza di un testo condiviso, si sono chiuse con un testo di sintesi della presidenza indiana. L’Italia, concludono le fonti, è impegnata affinché la presidenza indiana abbia successo. Una posizione che la presidente Meloni ha già espresso apertamente lo scorso marzo durante l’incontro con il premier Narendra Modi, al quale ha garantito la “piena collaborazione” dell’Italia per la riuscita del vertice.

L’agenda del Vertice prevede tre sessioni tematiche, sui temi ‘One Earth’ (sabato mattina); ‘One Family’ (pomeriggio); e ‘One Future’ (domenica mattina). Ciascun Leader è previsto intervenire in due sessioni e Meloni parlerà nella prima e nella terza sessione. La prima è dedicata a clima, energia, ambiente e sviluppo sostenibile. Nella terza si dibatterà di transizione digitale, riforma delle istituzioni multilaterali e intelligenza artificiale. Per l’Italia è importante sviluppare meccanismi di governance globale, che assicurino la centralità della persona e il rispetto di standard etici, evitando che un uso distorto delle nuove tecnologie abbia un impatto negativo sul mondo del lavoro. Il summit sarà anche l’occasione per tenere incontri bilaterali.

Meloni al G20 diviso su Ucraina, impegno dell’Italia per evitare flop

Meloni al G20 diviso su Ucraina, impegno dell’Italia per evitare flopNuova Delhi, 7 set. (askanews) – E’ un G20 su cui pesano le divisioni sulla guerra in Ucraina quello in programma sabato e domenica a Nuova Delhi in India, a cui partecipa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

La presidenza indiana, con il motto ‘One Earth, One Family, One Future’, ha presentato un programma di lavoro vasto e vicino alle sensibilità dei Paesi in via di sviluppo e delle economie emergenti. I principali temi in agenda sono clima, energia, sicurezza alimentare, ‘empowerment’ femminile, salute, intelligenza artificiale e digitalizzazione. Al centro del vertice ci sarà però, naturalmente, il conflitto in Ucraina, tema sul quale il G20 (a cui non parteciperanno né il leader cinese Xi Jinping né quello russo Vladimir Putin) resta diviso sul linguaggio da adottare. Sulla questione, sottolineano fonti diplomatiche italiane, i Paesi G7 sono pronti a lavorare sul linguaggio contenuto nella dichiarazione finale del Vertice G20 di Bali dell’anno scorso, ma non a costo di alterarne la sostanza. Il mancato invito a Zelensky da parte della presidenza indiana sembra riflettere la volontà di evitare contrasti insuperabili sulla dichiarazione.

Differenze di opinioni vi sono anche sui temi della riforma dell’architettura finanziaria internazionale (Banca Mondiale, Fondo Monetario e Banche Multilaterali di Sviluppo). Sulla riforma dell’architettura finanziaria internazionale, il negoziato è incentrato su un possibile aumento di capitale della Banca Mondiale, con posizioni differenziate su un’eventuale revisione della governance. L’Italia, sottolineano le fonti, ritiene opportuno concentrare le risorse a dono sulle nazioni più povere e in particolare in Africa, allocando in maniera più efficace le risorse già disponibili. Durante il vertice sarà affrontato anche il tema delle migrazioni: cause profonde del fenomeno, lotta contro l’immigrazione illegale e il traffico di migranti, percorsi di migrazione legale e qualificata, collaborazione tra Stati di origine, transito e destinazione, impegno ad affrontare l’argomento anche in futuro, a partire dal prossimo anno con la presidenza brasiliana.

In questo quadro, il rischio è quello di far saltare il format G20, come “vittima collaterale” della guerra. Un rischio da evitare. Infatti, sottolineano le fonti diplomatiche, il G20, pur con i suoi limiti, rimane l’unica sede di confronto con India, Brasile e Cina sui grandi temi dell’agenda globale. L’obiettivo è quindi evitare che il vertice si concluda senza una dichiarazione finale, come successo nelle ultime riunioni ministeriali tematiche che, in assenza di un testo condiviso, si sono chiuse con un testo di sintesi della presidenza indiana. L’Italia, concludono le fonti, è impegnata affinché la presidenza indiana abbia successo. Una posizione che la presidente Meloni ha già espresso apertamente lo scorso marzo durante l’incontro con il premier Narendra Modi, al quale ha garantito la “piena collaborazione” dell’Italia per la riuscita del vertice. L’agenda del Vertice prevede tre sessioni tematiche, sui temi ‘One Earth’ (sabato mattina); ‘One Family’ (pomeriggio); e ‘One Future’ (domenica mattina). Ciascun Leader è previsto intervenire in due sessioni e Meloni parlerà nella prima e nella terza sessione. La prima è dedicata a clima, energia, ambiente e sviluppo sostenibile. Nella terza si dibatterà di transizione digitale, riforma delle istituzioni multilaterali e intelligenza artificiale. Per l’Italia è importante sviluppare meccanismi di governance globale, che assicurino la centralità della persona e il rispetto di standard etici, evitando che un uso distorto delle nuove tecnologie abbia un impatto negativo sul mondo del lavoro. Il summit sarà anche l’occasione per tenere incontri bilaterali.