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Tag: Sanremo 2023

Ponte Morandi, Toti: ciò che è successo non deve più accadere

Ponte Morandi, Toti: ciò che è successo non deve più accadereGenova, 14 ago. (askanews) – “Aspettiamo giustizia dal tribunale. Un lavoro complesso che non deve portare a vendetta ma a verità e giustizia. Le cose che abbiamo letto tutti di questo processo fanno accapponare la pelle. Il nostro compito è far sì che quello che è successo non accada più, che un nuovo ponte Morandi non possa accadere”. Lo ha detto questa mattina a Genova il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, intervenendo alla cerimonia di commemorazione per il quinto anniversario del crollo del Ponte Morandi.

“Insieme alle lacrime, al dolore e al sudore dei soccorritori – ha sottolineato il governatore ligure – voglio ricordare che in quei momenti è cominciato quel riscatto che poi ha fatto della ricostruzione del ponte Morandi un modello per l’Italia”.

Meloni: la verità sul Ponte Morandi sia chiara,l’impunità sarebbe imperdonabile

Meloni: la verità sul Ponte Morandi sia chiara,l’impunità sarebbe imperdonabileRoma, 14 ago. (askanews) – “Il processo sul crollo del Morandi è ancora in corso. La giustizia sta lavorando e noi, come tutti gli italiani, confidiamo nel lavoro dei magistrati. Il nostro augurio è che la verità possa emergere con tutta la sua chiarezza e che i responsabili di quel disastro siano acclarati e accertati. Perché sarebbe davvero imperdonabile che questa tragedia nazionale possa rimanere impunita”. Lo sottolinea il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel quinto anniversario del crollo del Ponte Morandi.

“Nel quinto anniversario del crollo del Ponte Morandi – scrive in una nota la premier – si rinnova il dolore per le quarantatré vite spezzate in una tragedia che ha colpito al cuore Genova, la Liguria e l’Italia intera. Le quarantatré vittime, la sofferenza dei loro cari e i disagi degli sfollati rimarranno per sempre impressi nella nostra memoria. Così come non dimenticheremo mai l’eroismo dei soccorritori e l’impegno senza sosta dei tantissimi che, in quelle ore e in quei giorni drammatici, diedero testimonianza di quanto gli italiani sappiano donarsi al prossimo”. “L’orgogliosa reazione dei genovesi, vettore decisivo della ricostruzione e della rinascita della città, è un esempio altrettanto potente – evidenzia Meloni – della capacità del nostro popolo di non lasciarsi mai abbattere dalle difficoltà, anche le più estreme, e di sapersi rialzare. Da questa forza, dalla collaborazione tra le Istituzioni e dalle migliori energie del sistema imprenditoriale italiano è nato quel ‘modello Genova’ che ha permesso, in tempi record, di ricucire lo strappo inferto dal crollo del Morandi con la costruzione del nuovo Ponte Genova San Giorgio”.

“Sono tante le domande poste da quella tragedia che sono ancora rimaste senza risposta. La rabbia, il dolore, la sete di giustizia dei familiari delle vittime sono sentimenti sacrosanti e che meritano tutto il nostro rispetto”. Lo sottolinea la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel quinto anniversario del crollo del Ponte Morandi a Genova. “A chi il 14 agosto 2018 ha perso un figlio, un genitore, un caro – tutto -, rinnoviamo oggi le doverose scuse dello Stato per ciò che è successo, pur consapevoli che nessuna parola sarà mai sufficiente a lenire la sofferenza e placare il desiderio di giustizia”, conclude.

Abodi: Roberto Mancini era al centro dei nuovi programmi

Abodi: Roberto Mancini era al centro dei nuovi programmiRoma, 14 ago. (askanews) – “Le dimissioni via pec sono un gesto importante e delicato. Le scelte vanno rispettate, ma vanno contestualizzate, perché sennò tutto è relativo. Non è il mio ruolo dire perché Mancini non è più il ct dell’Italia”. Così il ministro dello Sport, Andrea Abordi in un’intervista al Giornale sull’addio del Ct della Nazionale Prima sorpreso, poi dispiaciuto. “A un mese da importanti partite per le qualificazioni europee c’è da correre ai ripari, e in fretta. Non solo per la Nazionale, ma per tutto il movimento è importante qualificarsi ai prossimi Europei”, sottolinea. Personalmente ha un buon rapporto con Mancini? “Ottimo e da lunga data, anche per questo mi dispiace il suo abbandono. Ma ripeto, le scelte delicate come queste si rispettano e non si discutono”. “Erano stati appena varati dei programmi, Mancini aveva allargato la sua influenza su tutte le nazionali, evidentemente c’erano dei piani. Che una settimana dopo vada tutto all’aria non può essere normale”, osserva.

Mattarella: accertare responsabilità, le colpe e le omissioni sul crollo del Ponte Morandi

Mattarella: accertare responsabilità, le colpe e le omissioni sul crollo del Ponte MorandiRoma, 14 ago. (askanews) – “Il crollo del Ponte Morandi a Genova ha rappresentato un drammatico appello alle responsabilità di quanti sono incaricati di attendere ad un pubblico servizio, sia di coloro che provvedono, sul terreno, alla erogazione agli utenti, sia di chi deve provvedere alla verifica delle indispensabili condizioni di sicurezza. Nel quinto anniversario del crollo, con il suo tragico bilancio di vite umane annientate, con la profonda ferita inferta alla Città di Genova e alle coscienze di tutti gli italiani, la Repubblica rinnova e rafforza i sentimenti di vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime e a quanti hanno visto sconvolgere la propria esistenza da una catastrofe tanto grave quanto inaccettabile”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio a cinque anni dalla strage a Genova determinata dal crollo del ponte autostradale Morandi, sottolineando che “il trascorrere del tempo non attenua il peso delle responsabilità per quanto accaduto. Ed è responsabilità fare giustizia, completando l’iter processuale, con l’accertamento definitivo delle circostanze, delle colpe, delle disfunzioni, delle omissioni”.

“Una vicenda – dichiara ancora il capo dello Stato- che interpella la coscienza di tutto il Paese, nel rapporto con l’imponente patrimonio di infrastrutture realizzato nel dopoguerra e che ha accompagnato la modernizzazione dell’Italia. Un patrimonio la cui manutenzione e miglioramento sono responsabilità indeclinabili. La garanzia di mobilità in sicurezza è un ineludibile diritto dei cittadini”. “Con il sostegno del Paese intero – conclude Mattarella- Genova ha saputo mettere in campo una grande reazione civile, che è divenuta, forza ricostruttiva. Il nuovo Ponte San Giorgio ha saputo essere un simbolo di ripartenza e di efficace collaborazione tra istituzioni ed espressioni della società. Un risultato importante che dimostra ancora una volta come l’Italia sappia affrontare le sfide a affrontare le sfide più difficili dando il meglio di sé nell’unità”.

Jannik Sinner travolge De Minaur, vince l’Atp di Toronto e diventa il numero 6 al mondo

Jannik Sinner travolge De Minaur, vince l’Atp di Toronto e diventa il numero 6 al mondoRoma, 14 ago. (askanews) – La terza finale da “1000” e quella buona. Jannik Sinner vince il “National Bank Open”, sesto ATP Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 6.660.975 dollari, andato in scena sul cemento di Toronto (dove si disputa ad anni alterni con Montreal), in Canada. E soprattutto si aggiudica quel trofeo prestigioso che gli era sfuggito a Miami 2021 (battuto da Hurkacz) e ancora a Miami 2023 (stoppato da Medvedev). E come regalo anticipato di compleanno un bel “best ranking”: da oggi salirà al n.6 ATP. Il tennista di Sesto Pusteria (che compirà 22 anni mercoledì), n.8 del ranking e 7 del seeding, ha battuto 6-4 6-1, in poco meno di un’ora e mezza di partita, l’australiano Alex De Minaur, n.18 del ranking, mai così avanti in un torneo di questa categoria (in precedenza si era fermato per ben 10 volte negli ottavi). Quattro anni e mezzo dopo Monte-Carlo 2019 quando Fognini conquistò uno storico successo battendo Lajovic, arriva il secondo trofeo da “1000” per il tennis tricolore, e porta la firma di Jannik. E’ l’83esimo titolo per il tennis azzurro nell’Era Open. Corre subito in tribuna da Darren Cahill e Giacomo Naldi, coach e fisioterapista, unici del team presenti nel box in questo primo torneo dello swing che conduce fino allo Us Open. “Ti auguro il meglio Alex e spero tu possa entrare nella top 10 molto presto”, le prime parole di Jannik durante la premiazione sono per il suo avversario, con il quale ha giocato insieme il doppio. “E’ un grande risultato che voglio condividere con tutto il mio team – aggiunge – anche se non sono tutti qui (Simone Vagnozzi ed il preparatore atletico Umberto Ferrara li raggiungeranno a Cincinnati): questi risultati ci fanno solo piacere. Questa settimana ho sentito la pressione di dover vincere ma credo di averla gestita bene giocando punto dopo punto e trattando tutti con il massimo rispetto in campo. Questo torneo rimarrà per sempre nel mio cuore: è bello poterlo condividere questa gioia con tutti voi. Siete le persone che sono al mio fianco ogni giorno e che mi sostengono e Darren (Cahill) mi devi dare ancora qualche lezione di golfà”.

“E’ un grande risultato, che posso condividere con tutta la mia squadra per tutto l’impegno che ci mettiamo, con tutte le persone che mi sono vicine, anche se non sono qui fisicamente – aggiunge ppoi in conferenza stampa – Sono molto felice per tutto il torneo. E’ davvero un bel momento della mia carriera”. “Quando giochi per un trofeo così importante l’esperienza è fondamentale. Oggi è andata molto meglio rispetto alle mie prime due prime finali Masters: ero molto concentrato sul mio gioco, su quello che dovevo fare e sentivo che lo stavo eseguendo nel modo giusto”. Un punteggio solo in apparenza “facile” per una partita che nel primo set non lo è stata affatto: “C’era un po’ di vento, quindi entrambi abbiamo dovuto adattarci. Lui è velocissimo ed ho dovuto cercare il giusto equilibrio tra quando spingere e quando rimanere nello scambio un po’ più a lungo. Entrambi eravamo preparati ad una lunga battaglia: il primo set è stato molto importante, nel secondo set ho potuto colpire un po’ più libero”.

Un successo che fa ancora più morale per il prosieguo della stagione, a cominciare da Cincinnati e soprattutto agli Us Open: “Certo, è una bella spinta. Anche se a Cincy sarà dura perché non c’è molto tempo per adeguarsi. Spero di poter iniziare mercoledì, quindi con un paio di giorni a disposizione per essere pronto. E poi cercherò di prepararmi il meglio possibile per New York. Vediamo cosa porterà questa vittoria: di sicurò la fiducia sarà più alta ma lo saranno anche le aspettative”. Davvero un bel cadeau anticipato visto che mercoledì Jannik compirà 22 anni: “Sono molto contento di questo regalo. Se a Cincinnati giocherò mercoledì sarà la terza volta che mi capiterà di farlo il giorno del mio compleanno. E questo il regalo più bello, perché questo è quello che amo fare, la passione, entrare in campo, avere i fan con cui condividere il momento”.

La palla-corta giocata alla fine del primo set è stata un colpo importante: “Lui si stava muovendo molto, molto bene, ed io stavo giocando contro vento. Quindi il drop-shot è stata una buona soluzione perché il vento ferma la palla. Quando l’ho tirato ho pensato che sarebbe andato in rete, ma fortunatamente è andato dall’altra parte. Sentivo che quello era il momento giusto per cambiare qualcosa, mescolare un po’ le carte. Avevo in mente anche di fare un po’ di serve and volley, ma non stavo battendo poi così bene quindi avevo un po paura. Sento che c’è sicuramente spazio per migliorare, per gestire meglio certe situazioni”. Doppio sorpasso, ai danni del russo Andrey Rublev e del norvegese Casper Ruud per Jannik Sinner, da oggi n.6 della classifica Atp, suo best ranking, eguagliando la miglior posizione raggiunta in carriera da Matteo Berrettini. Sinner scavalca così in un’ideale graduatoria italiana Corrado Barazzutti, spintosi fino al numero 7 del mondo, ed ha davanti a sé il solo Adriano Panatta, che in carriera ha raggiunto la quarta posizione delle classifiche mondiali. In top ten è arrivato anche Fabio Fognini, salito fino al nono posto.

Va ricordato, inoltre, che Nicola Pietrangeli è stato numero 3 del mondo, ma all’epoca non c’era il ranking ATP, introdotto nel 1973, e le classifiche non erano stilate aritmeticamente dal computer, ed è per questo motivo che ufficialmente non viene annoverato in questa particolare graduatoria.

A Bardonecchia salvate dai Vigili del Fuoco 6 persone travolte dal fango in un camper

A Bardonecchia salvate dai Vigili del Fuoco 6 persone travolte dal fango in un camperRoma, 14 ago. (askanews) – Colata di fango stanotte a Bardonecchia (TO), in Val di Susa: salvate dai vigili del fuoco 6 persone che si trovavano in un camper travolto da acqua e fango. A causa del maltempo e dei forti temporali, l’ondata di fango e detriti ha invaso la località turistica causando ingenti danni. Una frana staccatasi in quota, probabilmente da un ghiacciaio, ha fatto esondare il rio Merdovine poco dopo le 22 ora in cui in paese erano in corso i festeggiamenti del patrono S. Ippolito. Il bilancio provvisorio è di un ferito mentre gli sfollati sono 120. In mattinata sono state rintracciate le 5 persone date per disperse a Bardonecchia. Lo ha confermato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio: “Sono in diretto contatto con la sindaca – ha spiegato – che mi ha confermato che non ci sono vittime e anche le cinque persone date inizialmente per disperse sono state rintracciate”.

Ponte Morandi, Meloni: verità sia chiara, imperdonabile impunità

Ponte Morandi, Meloni: verità sia chiara, imperdonabile impunitàRoma, 14 ago. (askanews) – “Il processo sul crollo del Morandi è ancora in corso. La giustizia sta lavorando e noi, come tutti gli italiani, confidiamo nel lavoro dei magistrati. Il nostro augurio è che la verità possa emergere con tutta la sua chiarezza e che i responsabili di quel disastro siano acclarati e accertati. Perché sarebbe davvero imperdonabile che questa tragedia nazionale possa rimanere impunita”. Lo sottolinea il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel quinto anniversario del crollo del Ponte Morandi.

“Nel quinto anniversario del crollo del Ponte Morandi – scrive in una nota la premier – si rinnova il dolore per le quarantatré vite spezzate in una tragedia che ha colpito al cuore Genova, la Liguria e l’Italia intera. Le quarantatré vittime, la sofferenza dei loro cari e i disagi degli sfollati rimarranno per sempre impressi nella nostra memoria. Così come non dimenticheremo mai l’eroismo dei soccorritori e l’impegno senza sosta dei tantissimi che, in quelle ore e in quei giorni drammatici, diedero testimonianza di quanto gli italiani sappiano donarsi al prossimo”. “L’orgogliosa reazione dei genovesi, vettore decisivo della ricostruzione e della rinascita della città, è un esempio altrettanto potente – evidenzia Meloni – della capacità del nostro popolo di non lasciarsi mai abbattere dalle difficoltà, anche le più estreme, e di sapersi rialzare. Da questa forza, dalla collaborazione tra le Istituzioni e dalle migliori energie del sistema imprenditoriale italiano è nato quel ‘modello Genova’ che ha permesso, in tempi record, di ricucire lo strappo inferto dal crollo del Morandi con la costruzione del nuovo Ponte Genova San Giorgio”.

Tennis, Sinner: terza finale da 1000 è quella buona. E’ numero 6 Atp

Tennis, Sinner: terza finale da 1000 è quella buona. E’ numero 6 AtpRoma, 14 ago. (askanews) – La terza finale da “1000” e quella buona. Jannik Sinner vince il “National Bank Open”, sesto ATP Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 6.660.975 dollari, andato in scena sul cemento di Toronto (dove si disputa ad anni alterni con Montreal), in Canada. E soprattutto si aggiudica quel trofeo prestigioso che gli era sfuggito a Miami 2021 (battuto da Hurkacz) e ancora a Miami 2023 (stoppato da Medvedev). E come regalo anticipato di compleanno un bel “best ranking”: da oggi salirà al n.6 ATP.

Il tennista di Sesto Pusteria (che compirà 22 anni mercoledì), n.8 del ranking e 7 del seeding, ha battuto 6-4 6-1, in poco meno di un’ora e mezza di partita, l’australiano Alex De Minaur, n.18 del ranking, mai così avanti in un torneo di questa categoria (in precedenza si era fermato per ben 10 volte negli ottavi). Quattro anni e mezzo dopo Monte-Carlo 2019 quando Fognini conquistò uno storico successo battendo Lajovic, arriva il secondo trofeo da “1000” per il tennis tricolore, e porta la firma di Jannik. E’ l’83esimo titolo per il tennis azzurro nell’Era Open.

Ponte Morandi,Mattarella:accertare responsabilità colpe omissioni

Ponte Morandi,Mattarella:accertare responsabilità colpe omissioniRoma, 14 ago. (askanews) – “Il crollo del Ponte Morandi a Genova ha rappresentato un drammatico appello alle responsabilità di quanti sono incaricati di attendere ad un pubblico servizio, sia di coloro che provvedono, sul terreno, alla erogazione agli utenti, sia di chi deve provvedere alla verifica delle indispensabili condizioni di sicurezza. Nel quinto anniversario del crollo, con il suo tragico bilancio di vite umane annientate, con la profonda ferita inferta alla Città di Genova e alle coscienze di tutti gli italiani, la Repubblica rinnova e rafforza i sentimenti di vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime e a quanti hanno visto sconvolgere la propria esistenza da una catastrofe tanto grave quanto inaccettabile”.

Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio a cinque anni dalla strage a Genova determinata dal crollo del ponte autostradale Morandi, sottolineando che “il trascorrere del tempo non attenua il peso delle responsabilità per quanto accaduto. Ed è responsabilità fare giustizia, completando l’iter processuale, con l’accertamento definitivo delle circostanze, delle colpe, delle disfunzioni, delle omissioni”. “Una vicenda – dichiara ancora il capo dello Stato- che interpella la coscienza di tutto il Paese, nel rapporto con l’imponente patrimonio di infrastrutture realizzato nel dopoguerra e che ha accompagnato la modernizzazione dell’Italia. Un patrimonio la cui manutenzione e miglioramento sono responsabilità indeclinabili. La garanzia di mobilità in sicurezza è un ineludibile diritto dei cittadini”.

“Con il sostegno del Paese intero – conclude Mattarella- Genova ha saputo mettere in campo una grande reazione civile, che è divenuta, forza ricostruttiva. Il nuovo Ponte San Giorgio ha saputo essere un simbolo di ripartenza e di efficace collaborazione tra istituzioni ed espressioni della società. Un risultato importante che dimostra ancora una volta come l’Italia sappia affrontare le sfide a affrontare le sfide più difficili dando il meglio di sé nell’unità”.

Hawaii, console a San Francisco: a lavoro per assistere italiani

Hawaii, console a San Francisco: a lavoro per assistere italianiRoma, 13 ago. (askanews) – “Come consolato generale d’Italia a San Francisco, in raccordo con la Farnesina stiamo continuando il lavoro di assistenza ai nostri connazionali nell’isola di Maui”. Ad assicurarlo è stato il console italiano a San Francisco Sergio Strozzi al Tg2. “All’inizio della stagione estiva – ha aggiunto – il ministro degli Esteri Tajani aveva lanciato l’iniziativa di creare degli sportelli itineranti proprio per assistere i nostri connazionali all’estero nei loro spostamenti e quindi è stato strategico nell’emergenza di Maui l’istituzione di un desk di assistenza ai nostri concittadini ed è operativo in questi giorni per assistere i nostri connazionali al loro rientro in Italia”.

“Siamo cautamente ottimisti – ha concluso – perché siamo riusciti a raggiungere la quasi totalità degli italiani. Alcuni sono già rientrati in Italia ma proseguiremo il nostro lavoro quotidiano e costante in raccordo con l’Unità di crisi e tenendo informate la Farnesina e l’ambasciata a Washington finché non avremo messo in sicurezza tutti i nostri connazionali”.