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Tag: Sanremo 2023

Fondi raccolti a PAC, San Vittore avvia percorso riqualificazione

Fondi raccolti a PAC, San Vittore avvia percorso riqualificazioneMilano, 25 apr. (askanews) – La somma di 30.174,30 euro, raccolta durante l’ottava edizione della mostra fotografica RI-SCATTI realizzata con il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, verrà interamente erogata a favore di “CARE – Un progetto per il recupero e la riattivazione del settore C.A.R. (Celle Alto Rischio)” all’interno della Casa Circondariale “Francesco di Cataldo” (Carcere di San Vittore).

L’associazione Ri-Scatti ODV, da anni impegnata nel riscatto di soggetti socialmente fragili attraverso la fotografia, e Forme Tentative ETS, l’associazione senza scopo di lucro che in collaborazione con il Politecnico di Milano sperimenta progetti di trasformazione dello spazio in contesti di margine, hanno siglato un accordo per la realizzazione dell’intervento, con l’obiettivo di riqualificare il reparto C.A.R. al fine di migliorare le condizioni dei detenuti a rischio di suicidio, fornendo un adeguato supporto clinico a fini preventivi. Il progetto è inserito all’interno di un più ampio processo di ricerca sui luoghi di detenzione del gruppo “Laboratorio Carcere”, appartenente al Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, operativo con un proprio ufficio Off-Campus all’interno del carcere di San Vittore da ottobre 2022. Il progetto CARE prevede nello specifico il recupero del settore C.A.R. (Celle Alto Rischio) e l’individuazione di uno spazio da destinare al presidio ‘sanitario-psichiatrico’. Inoltre, verranno studiate le attrezzature e le finiture di una camera dedicata alla tipologia specifica di utente e l’adeguamento, se necessario, della postazione di monitoraggio, in coerenza con le necessità degli operatori di polizia penitenziaria.

Il progetto CARE verrà elaborato in due fasi: la prima prevede lo studio preliminare dell’intervento e la produzione di un report atto a delineare le opere realizzabili e le future strategie di implementazione dell’intervento; la seconda prevede quindi l’assegnazione e realizzazione dei lavori, da completarsi entro un anno. I fondi destinati all’intervento provengono interamente dalla raccolta effettuata durante l’ottava edizione del progetto RI-SCATTI, grazie alla generosità dei circa 15.000 visitatori della mostra “RI-SCATTI. PER ME SI VA TRA LA PERDUTA GENTE – Il carcere fotografato dai detenuti e dalla polizia penitenziaria”. Tenutasi dal 9 ottobre a 6 novembre 2022, l’esposizione fotografica è stata ideata e organizzata da Ri-scatti ODV e dal PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano e promossa dal Comune di Milano con il sostegno di Tod’s e il partenariato del Politecnico di Milano. Le circa 800 foto esposte sono il risultato di corsi di fotografia durati undici mesi, realizzati da Ri-scatti e dal PAC all’interno dei quattro istituti di detenzione milanesi con il coinvolgimento di 100 partecipanti, 60 dei quali erano detenuti e 40 agenti di polizia. Durante i laboratori sono state realizzate oltre 50.000 fotografie, fra le quali sono quindi state selezionate le 800 esposte.

“Il progetto CARE è importante per riqualificare l’ambiente del carcere, rendendo più sostenibili le condizioni di vita delle persone detenute e contribuendo alla loro riabilitazione”, ha dichiarato Stefano Corso, presidente di Ri-Scatti ODV. “Siamo soddisfatti di aver siglato questa partnership con Forme Tentative ETS e di poter investire utilmente i fondi raccolti attraverso la nostra attività di volontariato, in questo caso dedicata al sostegno di iniziative volte al miglioramento della vita in carcere”.

25 aprile, Mattarella: Costituzione figlia di lotta antifascista

25 aprile, Mattarella: Costituzione figlia di lotta antifascistaCuneo, 25 apr. (askanews) – La Repubblica è “fondata sulla Costituzione, figlia della lotta antifascista” e “dalla Resistenza” arriva “la spinta a compiere scelte definitive” per la libertà e la democrazia. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso al teatro Toselli di Cuneo per le celebrazioni della Festa della Liberazione.

Il Capo dello Stato ha rimarcato: “Dura fu la lotta per garantire la sopravvivenza dell’Italia nella catastrofe cui l’aveva condotta il fascismo. Ci aiutarono soldati di altri Paesi, divenuti amici e solidi alleati: tanti di essi sono sepolti in Italia. Ad essa si aggiunse una consapevolezza: la crisi suprema del Paese esigeva un momento risolutivo, per una nuova idea di comunità, dopo il fallimento della precedente. Si trattava di trasfondere nello Stato l’anima autentica della Nazione. Di dare vita a una nuova Italia. Impegno e promessa realizzate in questi 75 anni di Costituzione repubblicana. Una Repubblica fondata sulla Costituzione, figlia della lotta antifascista”. Perchè le Costituzioni, ha spiegato Mattarella, “nascono in momenti straordinari della vita di una comunità, sulla base dei valori che questi momenti esprimono e che ne ispirano i principi. Le ‘Repubbliche’ partigiane, le zone libere, nelle loro determinazioni, furono anticipatrici, nel loro operare, della nostra Costituzione. È dalla Resistenza che viene la spinta a compiere scelte definitive per la stabilità delle libertà del popolo italiano e del sistema democratico, rigettando le ambiguità che avevano permesso lo stravolgimento dello Statuto albertino operato con il fascismo”.

25 aprile, Mattarella: Resistenza fu rivolta morale di patrioti

25 aprile, Mattarella: Resistenza fu rivolta morale di patriotiCuneo, 25 apr. (askanews) – “La Resistenza fu anzitutto rivolta morale di patrioti contro il fascismo per il riscatto nazionale”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso al teatro Toselli di Cuneo per le celebrazioni della Festa della Liberazione, sottolineando che “dopo l’8 settembre il tema fu quello della riconquista della Patria e della conferma dei valori della sua gente, dopo le ingannevoli parole d’ordine del fascismo: il mito del capo; un patriottismo contrapposto al patriottismo degli altri in spregio ai valori universali, che animavano, invece, il Risorgimento dei moti europei dell’800; il mito della violenza e della guerra; il mito dell’Italia dominatrice e delle avventure imperiali nel Corno d’Africa e nei Balcani. Combattere non per difendere la propria gente ma per aggredire. Non per la causa della libertà ma per togliere libertà ad altri”.

La Resistenza fu dunque “un moto di popolo che coinvolse la vecchia generazione degli antifascisti. Convocò i soldati mandati a combattere al fronte e che si rifiutarono di porsi sotto il comando della potenza occupante tedesca, pagando a caro prezzo, con l’internamento in Germania e oltre 50.000 morti nei lager, questa scelta. Chiamò a raccolta i giovani della generazione del viaggio attraverso il fascismo, che ne scoprivano la natura e maturavano la scelta di opporvisi. La generazione, ‘sbagliata’ perché tradita. Giovani ai quali Concetto Marchesi, rettore dell’Università padovana si rivolse per esortarli, dopo essere stati appunto ‘traditi’, a ‘rifare la storia dell’Italia e costituire il popolo italiano’. Fu un moto che mobilitò gli operai delle fabbriche. Coinvolse i contadini e i montanari che, per la loro solidarietà con i partigiani combattenti, subirono le più dure rappresaglie (nel Cuneese quasi 5.000 i patrioti e oltre 4.000 i benemeriti della Resistenza riconosciuti)”. “Quali colpe potevano essere ascritte alle popolazioni civili? Di voler difendere le proprie vite, i propri beni? Di essere solidali con i perseguitati? Quali le colpe dei soldati? Rifiutarsi di aggiungersi ai soldati nazisti per fare violenza alla propria gente?”, si chiede Mattarella prima di elencare tutti i paesi decorati della Provincia.

25 aprile, “Meloni non riesce a dichiararsi antifascista”

25 aprile, “Meloni non riesce a dichiararsi antifascista”Roma, 25 apr. (askanews) – “Festeggiare il 25 aprile ci deve sempre ricordare che democrazia e libertà nel nostro Paese sono state ottenute con coraggio e forza, anche a costo della morte, da chi si unì per combattere contro nazisti e fascisti che quella democrazia e quella libertà non volevano riconoscere. Per questo oggi in Italia è la festa della Liberazione dal fascismo, non solo la festa della libertà. La radice della nostra storia repubblicana è antifascista. Per questo spiace che Giorgia Meloni, pur in uno sforzo che le riconosciamo ma che mantiene una evidente reticenza, non riesca a dichiararsi antifascista. Non si tratta di non aver nostalgie del fascismo ma di riconoscersi nei valori della nostra Costituzione. Chi parla di festa della libertà e non di festa della Liberazione dimostra di non voler comprendere. Noi continueremo, oggi e sempre, a difendere i valori dell’antifascismo e della democrazia contenuti nella nostra Carta. Buona festa della Liberazione!”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia che sta partecipando al corteo di Roma.

 

25 aprile, Mattarella: dai partigiani nacque Costituzione

25 aprile, Mattarella: dai partigiani nacque CostituzioneCuneo, 25 apr. (askanews) – “‘Se volete andare in pellegrinaggio, nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione’”. È con questa citazione di Piero Calamandrei, da un discorso agli studenti della Società Umanitaria nel 1955 a Milano, che il presidente della Repubblica ha scelto di aprire il suo discorso per la celebrazione della Festa della Liberazione al teatro Toselli di Cuneo.

Se dunque è dai partigiani che è nata la Costituzione, “è qui allora, a Cuneo” che si deve andare in pellegrinaggio: “Nella terra delle 34 Medaglie d’oro al valor militare e dei 174 insigniti di Medaglia d’argento, delle 228 medaglie di bronzo per la Resistenza. La terra dei dodicimila partigiani, dei duemila caduti in combattimento e delle duemilaseicento vittime delle stragi nazifasciste”, elenca il Capo dello Stato. “È qui che la Repubblica celebra oggi le sue radici, celebra la Festa della Liberazione. Su queste montagne, in queste valli, ricche di virtù di patriottismo sin dal Risorgimento. In questa terra che espresse, con Luigi Einaudi, il primo Presidente dell’Italia rinnovata nella Repubblica”.

Mattarella all’Altare della Patria (con Meloni e La Russa) e in Piemonte

Mattarella all’Altare della Patria (con Meloni e La Russa) e in PiemonteRoma, 25 apr. (askanews) – Sono iniziate questa mattina le celebrazioni istituzionali per il 25 aprile, con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha deposto una corona d’alloro sulla tomba del Milite Ignoto all’Altare della Patria, seguito alla premier Giorgia Meloni, dai presidenti della Camera e del Senato, Fontana e La Russa, nonché dal ministro della Difesa Guido Crosetto che ha accompagnato poi il presidente in Piemonte. Qui Mattarella visita prima il parco della Resistenza a Cuneo, dove ha deposto una corona al Monumento della Resistenza; si recherà in seguito alla casa museo di Duccio Galimbertie parteciperà alla cerimonia al teatro Toselli, che si concluderà con il suo discorso per poi andare a Borgo San Dalmazzo e a Boves. Dal canto suo, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha reso omaggio al mausoleo delle Fosse Adeatine.

25 aprile, Dureghello: no alle ambiguità, antifascismo valore assoluto

25 aprile, Dureghello: no alle ambiguità, antifascismo valore assolutoRoma, 25 apr. (askanews) – “Penso che non ci debbano essere ambiguità: deve essere netto il messaggio che deve passare senza strumentalizzazioni e senza alcun annacquamento del passato”. Lo ha detto la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello commentando la lettera della presidente del Consiglio Giorgia Meloni al ‘Corriere’, a margine della cerimonia a Porta San Paolo a Roma per il 25 aprile.

“Non si tratta – ha aggiunto – di nostalgie ma del coraggio del valore assoluto dell’antifascismo, innegabilmente riconosciuto da noi tutti e riconosciuto dalla Costituzione che ci rende ancora cittadini liberi e democratici. Il 25 aprile è di tutti. Non ci sono stati colori politici, differenze di religione, nessun distinguo tra chi ha scelto in quei giorni e in quegli anni di sacrificare se stesso per donarci la libertà. Ritroviamo questo valore di unità, facciamo in modo che nessuno se ne appropri né da una parte né dall’altra e che non ci siano strumentalizzazioni”.

Al via Pet Camper Tour, campagna itinerante contro abbandono animali

Al via Pet Camper Tour, campagna itinerante contro abbandono animaliRoma, 25 apr. (askanews) – Pronti, partenza, via! Torna on the road per il terzo anno consecutivo il Pet Camper Tour, la campagna/evento itinerante che si pone lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’abbandono degli animali, ma anche di tutelare quelli selvatici, poiché in entrambi i casi possono circolare liberamente sulle strade con il rischio di tragiche collisioni con gli automobilisti che non guidano con prudenza.

Con lo slogan “Fai la differenza. Anche in strada il mondo è di tutti #superatimasoloinamore” l’associazione Pet Carpet, ente educativo e culturale per la salvaguardia dell’ambiente e degli animali, fondato e presieduto dalla giornalista Federica Rinaudo, si prepara ad attraversare il centro Italia con 3 tappe per il 2023, in collaborazione con la Polizia di Stato e l’Anas (Gruppo Fs Italiane), nelle quali affrontare il delicato tema della sicurezza stradale e del rispetto dell’ambiente con tutte le sue creature. Il coloratissimo camper a 4 zampe per questa edizione ha scelto di sostare in tre regioni, Abruzzo, Lazio, Umbria, nelle quali sono previsti raduni di camper con animali al seguito, proprio per illustrare l’importanza, sia nelle gite fuori porta che in vacanza, di seguire delle semplici ma fondamentali regole per viaggiare insieme. Il progetto, che si sviluppa nei mesi di aprile, maggio, giugno, realizzato grazie al sostegno di realtà leader come Vitakraft e Pet Store Conad, prevede diverse iniziative incentrate sul forte legame che unisce uomini e animali. Tra le opportunità per i visitatori quelle di: incontrare esperti e volontari di associazioni in grado di fornire preziosi consigli, partecipare gratuitamente a giochi e quiz per ricevere gadget e omaggi in regalo, lasciare la propria testimonianza attraverso il racconto di una video dedica del cuore che adulti e bambini potranno registrare sul posto con un team di video maker. Le video dediche più belle saranno poi selezionate per il Pet Carpet Film Festival, la kermesse cinematografica internazionale sul mondo animale che si terrà a settembre.

Ad ospitare il Pet Camper Tour sarà in apertura tour l’incantevole località di Sulmona, patria di Ovidio, che dal 29 aprile all’1 maggio organizza la prima edizione del raduno “Sulmona Città della Giostra – CaNmper Amici” con oltre 200 flotte che hanno aderito all’appuntamento che prevede tre giorni di festa nella suggestiva cornice di Piazza Garibaldi con visite guidate ai musei e ai monumenti, intrattenimenti musicali e stand con prodotti tipici del territorio. Sarà invece la storia e la cultura del viterbese ad accogliere nel Lazio, dal 27 al 28 maggio, il Pet Camper Tour alla prima edizione del “Raduno Camper dell’Infiorata a Corchiano” che dopo il tripudio di colori e profumi si sposterà, il 10 e 11 giugno, ad Assisi, nelle splendide colline umbre, luogo di nascita di San Francesco, uno dei Santi patroni dell’Italia e soprattutto degli animali. Oltre 350 i camperisti presenti da ogni parte del mondo per la 44 EuroCC 2023. Camper Club Gubbio e F.I.C.M. Un lavoro di squadra che coinvolgerà tutti gli amanti degli amici a quattro zampe, con le ali e con la coda, per una mission solidale che si avvale anche di un vademecum stilato da Polizia di Stato, Anas e Pet Carpet (info su www.petcarpetfestival.it) per imparare ad osservare un corretto comportamento alla guida: – Guidare non è uno scherzo, quindi non distrarti! – Se al mattino presto, all’imbrunire o di notte ti trovi nelle vicinanze di una campagna, bosco o cespuglio, fai molta attenzione: un animale potrebbe comparire all’improvviso tagliandoti la strada. – Se vedi un animale sul ciglio di una strada, rallenta e non accecarlo con gli abbaglianti. – Se l’animale è proprio in mezzo alla strada, rallenta e, se occorre, accostati in condizione di sicurezza, utilizzando le quattro frecce! I conducenti dei veicoli che sopraggiungono capiranno che c’è un ostacolo. Usa il clacson e i fari anabbaglianti, vedrai che l’animale si allontanerà e tu potrai riprendere il viaggio. – Non sterzare improvvisamente e non invadere le altre corsie per schivare un animale, è pericoloso per te e per gli altri. Mantieni sempre una velocità adeguata così avrai il tempo di frenare. – Se investi un animale vagante, mantieni la calma, ferma il veicolo, aziona le quattro frecce, indossa il giubbotto catarifrangente e posiziona il triangolo di emergenza: collocalo però ad almeno 50 metri alle spalle del veicolo (100 mt. in autostrada). – Chiama subito il 112 se investi un animale e ricordati di comunicare dove ti trovi e la posizione dell’animale. I soccorsi non tarderanno ad arrivare.

Inoltre da ricordare: – L’investimento di un animale, che sia un cane, un gatto, un capriolo o qualsiasi altro animale selvatico o d’affezione, dev’essere obbligatoriamente denunciato altrimenti si incorre nella violazione dell’art. 189 del Codice della Strada che prevede sanzioni fino a 1691 euro. – Appropriarsi o portar via l’animale selvatico morto costituisce reato perseguito penalmente.

Meloni: 25 aprile data spartiacque, sia momento di ritrovata concordia nazionale

Meloni: 25 aprile data spartiacque, sia momento di ritrovata concordia nazionaleRoma, 25 apr. (askanews) – Il 25 aprile sia “un momento di ritrovata concordia nazionale”, scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in una lettera al ‘Corriere della Sera’. La data che oggi ricordiamo, “il 25 Aprile 1945 segna evidentemente uno spartiacque per l’Italia”. Fu “la fine della Seconda guerra mondiale, dell’occupazione nazista, del Ventennio fascista, delle persecuzioni anti ebraiche, dei bombardamenti e di molti altri lutti e privazioni che hanno afflitto per lungo tempo la nostra comunità nazionale. Purtroppo, la stessa data non segnò anche la fine della sanguinosa guerra civile che ave va lacerato il popolo italiano”. Ed è “doveroso ricordare che, mentre quel giorno milioni di italiani tornarono ad assaporare la libertà, per centinaia di migliaia di nostri connazionali di Istria, Fiume e Dalmazia iniziò invece una seconda ondata di eccidi e il dramma dell’esodo”.

“Il frutto fondamentale del 25 Aprile è stato, e rimane senza dubbio, l’affermazione dei valori democratici, che il fascismo aveva conculcato e che ritroviamo scolpiti nella Costituzione repubblicana”, scrive la premier, evdenziando che anche chi “dal processo costituente era rimasto escluso per ovvie ragioni storiche, si impegnò a traghettare milioni di italiani nella nuova repubblica parlamentare, dando forma alla destra democratica. Una famiglia che negli anni ha saputo allargarsi, coinvolgendo tra le proprie fila anche esponenti di culture politiche, come quella cattolica o liberale, che avevano avversato il regime fascista. È nata così una grande democrazia, solida, matura e forte, pur nelle sue tante contraddizioni, e che nel lungo Dopoguerra ha saputo resistere a minacce interne ed esterne, rendendo protagonista l’Italia nei processi di integrazione europea, occidentale e multilaterale”. Oggi in Italia “nessuno sarebbbe disposto a rinunciare alle libertà guadagnate” e “libertà e democrazia sono un patrimonio per tutti, piaccia o no a chi vorrebbe che non fosse così”, continua la presidente del Consiglio, “questa non solo è la conquista più grande che la nostra Nazione possa vantare ma è anche l’unico, vero antidoto a qualsiasi rischio autoritario”.

E un monito sulle dinamiche globali oggi. “In tutto il mondo le autocrazie cercano di guadagnare campo sulle democrazie e si fanno sempre più aggressive e minacciose, e il rischio di una saldatura che porti a sovvertire l’ordine internazionale che le democrazie liberali hanno indirizzato e costruito dopo la fine del secondo conflitto mondiale e la dissoluzione dell’Unione Sovietica è purtroppo reale”, afferma Meloni. “In questo nuovo bipolarismo l’Italia la sua scelta di campo l’ha fatta, ed è una scelta netta. Stiamo dalla parte della libertà e della democrazia, senza se e senza ma, e questo è il modo migliore per attualizzare il messaggio del 25 Aprile. Perché con l’invasione russa dell’Ucraina la nostra libertà è tornata concretamente in pericolo”.

25 aprile, Berlusconi: siamo un popolo capace di superare ogni divisione

25 aprile, Berlusconi: siamo un popolo capace di superare ogni divisioneRoma, 24 apr. (askanews) – “Siamo un grande popolo, capace di superare ogni divisione e ogni contrasto per conseguire il bene dell’Italia e degli italiani. Questo è un patrimonio, un principio fondante della nostra convivenza civile, che appartiene a tutti gli italiani, senza esclusione alcuna”. Lo scrive il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi in una nota diffusa alla vigilia delle celebrazioni del 25 aprile, “occasione – sottolinea Berlusconi – per riflettere sul passato, ma anche per ragionare sul presente e sull’avvenire di questo nostro meraviglioso Paese”.

“Nel 2009, poche settimane dopo il terribile Terremoto che colpì l’Aquila – scrive il leader di Forza Italia -, mi recai a Onna per celebrare la Festa della Liberazione. Avevo scelto quel piccolo comune d’Abruzzo, che era stato teatro di una tremenda strage operata dai nazisti durante la guerra e che aveva subito profondi danni e gravi perdite per il terremoto, perchè avevo visto nello slancio di solidarietà che aveva unito tutti gli italiani alle popolazioni colpite, lo stesso spirito che tanti anni prima aveva consentito all’Italia di risorgere dalle rovine della guerra”. “In quella occasione – ricorda Berlusconi – avevo rievocato lo ‘spirito di unità nazionale’ che animò tutti i protagonisti della resistenza che seppero accantonare le differenze più profonde, politiche, religiose, sociali, per combattere insieme una battaglia di civiltà e di libertà per se stessi e per i loro figli. I cattolici e i comunisti, i liberali e i socialisti, i monarchici e gli azionisti, e con loro i militari rimasti fedeli non ad un’idea politica ma all’onore della Patria, pur mossi da ideali profondamenti diversi e da una diversa visione del futuro della Nazione, di fronte a un dramma comune, scrissero, ciascuno per la propria parte, ma con eguali dignità e passione, una grande pagina della nostra storia. Una straordinaria pagina – sottolinea Berlusconi – sulla quale si fonda la nostra Costituzione, baluardo delle nostre libertà e dei nostri diritti”.

“Noi – afferma il presidente di Forza Italia – siamo un grande popolo, capace di rimanere unito di fronte alle emergenze e che, all’occorrenza, oggi come ieri, è capace di superare ogni divisione e ogni contrasto per conseguire il bene dell’Italia e degli italiani. Questo è un patrimonio, un principio fondante della nostra convivenza civile, che appartiene a tutti gli italiani, senza esclusione alcuna. L’anniversario del 25 aprile 1945 è dunque l’occasione per riflettere sul passato, ma anche per ragionare sul presente e sull’avvenire di questo nostro meraviglioso Paese”. “E dunque – conclude Berlusconi – ‘Viva il 25 aprile’, la festa della libertà, della pace e della democrazia. La festa di tutti gli italiani che amano la libertà e vogliono restare liberi!”.