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Tag: Sanremo 2023

Chef Express e Alice Pizza: 30 aperture in 5 anni in scali e autostrade

Chef Express e Alice Pizza: 30 aperture in 5 anni in scali e autostradeMilano, 26 lug. (askanews) – La pizza romana di Alice Pizza sbarca nel mondo travel. E’ stato infatti siglato un accordo quadro quinquennale tra Chef Express, azienda della ristorazione controllata dal gruppo Cremonini, e Alice Pizza per portare il format in ferrovie, aeroporti e autostrade.

La partnership, già avviata con la recente apertura all’interno della Stazione Porta Garibaldi di Milano e l’ormai prossima nell’aeroporto di Milano Malpensa T1, prevede un minimo di 30 nuove aperture nei prossimi cinque anni nei canali aeroportuali, autostradali e ferroviari. L’operazione rientra nella strategia già intrapresa da Chef Express, che conta attualmente 410 punti vendita, di ampliare il proprio portafoglio brand ed è coerente con il percorso di crescita iniziato quattro anni fa da Alice Pizza – 200 punti vendita in tutta la Penisola ad oggi – con l’ingresso del fondo di investimento italiano, IDeA Taste of Italy.

“Questa partnership con Alice Pizza è per noi un’opportunità importante per presidiare un segmento, quello della pizza romana, con un brand che rappresenta un’eccellenza nel panorama nazionale – ha commentato Cristian Biasoni, Ceo di Chef Express – In questo contesto l’accordo risulta in linea con la nostra strategia di ampliamento del portafoglio di brand che ci permette di selezionare i formati più indicati per soddisfare le esigenze dei viaggiatori nelle varie location”. “La collaborazione con Chef Express, consolidata con questo nuovo accordo – afferma Claudio Baitelli, Ceo di Alice Pizza – si inserisce all’interno di un progetto molto più ampio di sviluppo della rete Alice Pizza in Italia attraverso nuovi canali, come quello del travel. Chef Express ci aiuterà a portare avanti la tradizione della pizza in teglia di Alice per farla apprezzare a un pubblico sempre più ampio”.

Appalti, Busia: qualificate 3.000 stazioni appaltanti, stima era 13.000

Appalti, Busia: qualificate 3.000 stazioni appaltanti, stima era 13.000Roma, 26 lug. (askanews) – “Scritte le regole, ora bisogna dare al codice dei contratti le gambe per camminare. Il tema più rilevante e concreto che la realtà ci porrà, la vera sfida da affrontare subito è la qualificazione delle stazioni appaltanti, da cui dipende tutto il resto. Se non si attua fino in fondo tale corso, immettendo risorse umane e finanziarie per garantire un reale rafforzamento della capacità amministrativa degli enti, tutto il meccanismo del codice dei contratti non regge più. Non regge il processo di digitalizzazione. Non regge il principio di fiducia e di discrezionalità su cui il codice è basato”. Il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), Giuseppe Busia, in un’intervista a “Diario dei nuovi appalti” – sito-newsletter di Giorgio Santilli -, fa un quadro dello stato dell’arte del codice dei contratti a 25 giorni dalla sua piena operatività. Primi bilanci e sfide “da cui capiremo se il codice riesce davvero a mantenere le promesse”. Un codice che “non è autoapplicativo, come si è detto, visto che abbiamo dovuto adottare dodici delibere per adeguare la normativa secondaria alle nuove regole legislative”.

“C’è una questione di organizzazione e una di formazione – attacca Busia -. Sul piano organizzativo, lo sforzo da fare è creare almeno un centinaio di centrali di committenza ben qualificate, robuste, diffuse sul territorio, tendenzialmente specializzate. Non basta l’aggregazione nazionale per dare un supporto effettivo a tutte le amministrazioni, serve una rete sul territorio e specializzata. Il secondo aspetto è la qualificazione alle persone: dobbiamo creare la capacità di fare. Questo è l’intervento fondamentale, che ha il suo seme nel PNRR ma va anche oltre il PNRR. Tanto più dopo che si è deciso di non emendare il codice, ma di riscriverlo totalmente, basandolo sul principio della fiducia, su una più ampia discrezionalità dell’amministrazione, sul principio di risultato”. “I contratti pubblici sono uno strumento per attuare le politiche pubbliche. Il principio di risultato – aggiunge – non è il risultato purché sia, ma è comprare coerentemente ai grandi obiettivi di transizione digitale, transizione ecologica, sostenibilità sociale. E questi richiedono progettualità, competenza nel progettare le gare, capacità di usare tutte le leve. Se devo fare una scuola, l’obiettivo non è solo fare un edificio il più in fretta possibile, ma creare spazi che siano inclusivi, facilitino l’apprendimento, consentano di svolgere al meglio le attività comuni. Altrimenti, si sprecano i soldi e si perde più tempo perché le criticità arriveranno più avanti. Il vero investimento per risparmiare tempo non è amputare pezzi del percorso di gara a scapito di concorrenza e trasparenza, ma è qualificare le stazioni appaltanti e progettare bene. Fare buone gare ottiene un doppio beneficio: si fanno meglio le opere e si cambia il mercato, premiando quelle imprese che investono sugli obiettivi che vogliamo perseguire, la digitalizzazione, la transizione ecologica e l’inclusione sociale”.

“Ci aspettavamo un numero di stazioni appaltanti qualificate più alto di quello che effettivamente stiamo registrando, che è fermo a meno di 3000”, sottolinea il presidente Anac, che prosegue: “È stato giusto non stringere troppo in partenza, per non paralizzare il sistema: stiamo anche usando la qualificazione in deroga che consente alla stazione appaltante di acquisire successivamente un requisito che ancora gli manca. Ma ora sarebbe sbagliato tornare indietro sui requisiti per il fatto che qualcuno ha difficoltà a ottenere la qualificazione”. Concretamente cosa sta accadendo? Come mai il numero delle amministrazioni qualificate è più basso del previsto e quante pensavate si potessero qualificare? “Stimavamo che fossero qualificabili 13mila delle 26mila stazioni appaltanti attive oggi. Al ritardo del processo concorrono vari fattori – spiega Busia -. Qualcuno non ha fatto domanda perché non aveva necessità di farla ora. Molte piccole amministrazioni hanno probabilmente rinunciato a qualificarsi perché hanno ritenuto che la soglia innalzata a 500mila euro fosse sufficiente per svolgere gli appalti essenziali. Molte altre perché tutto il PNRR è stato escluso fino a fine 2023. Il processo è stato messo in moto e sta andando avanti, ora dobbiamo remare tutti nella stessa direzione. Quello che comunque serve è creare una rete di centrali di committenza per tutte le stazioni appaltanti che non hanno la qualificazione, mostrando come la pubblica amministrazione può organizzarsi per centri di competenza che si mettono al servizio degli altri. Se la qualificazione del codice appalti funziona, diventa un buon esperimento di come dovrebbe essere organizzata tutta la pubblica amministrazione. Non abbiamo risorse per garantire competenze davvero elevate in tutte le migliaia e migliaia di centri di acquisto. Le dobbiamo allora concentrare e fare in modo che siano al servizio di chi non riesce a qualificarsi. Noi stessi, nella parte di attività della vigilanza collaborativa, in cui ci stiamo impegnando tantissime risorse, vogliamo essere un centro di competenza che aiuta le stazioni appaltanti a evitare errori, a comprare bene, a fare prima, a superare la paura della firma. Questo elemento collaborativo va valorizzato in tutta la Pubblica Amministrazione come modo corretto di operare: così l’amministrazione si organizza non più come una somma di monadi, ma come rete”.

Giubileo, Gualtieri: con nuovo sottovia Roma abbraccia Vaticano

Giubileo, Gualtieri: con nuovo sottovia Roma abbraccia VaticanoRoma, 26 lug. (askanews) – L’intervento di pedonalizzazione di piazza Pia con la realizzazione di un sottovia “punta a far riabbracciare San Pietro e via della Conciliazione con Castel Sant’Angelo, dopo una frattura che si è realizzata con la realizzazione del Sottopasso, pure utile ma che spezza questo asse. Via della Conciliazione indica la conciliazione avvenuta tra Stato e Chiesa, noi vogliamo passare dalla conciliazione all’abbraccio della città e dell’Italia con il Vaticano, in occasione del Giubileo della Misericordia, con questa opera molto sfidante dal punto di vista tecnico”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtoeti, intervenendo alla conferenza “Giubileo, partono i lavori”, presentazione del Sottovia di Piazza Pia per il Giubileo 2025.

Giubileo, Gualtieri: sottovia piazza Pia apre a dicembre 2024

Giubileo, Gualtieri: sottovia piazza Pia apre a dicembre 2024Roma, 26 lug. (askanews) – “Noi siamo partiti tecnicamente (a lavorare sulle opere per il Giubileo, ndr.) a gennaio di quest’anno, quando il Governo, insediatosi da pochissimo, lo posso testimoniare, ha recuperato il ritardo accumulatodi con la crisi di Governo e emanando il primo Dpcm. Aprire i cantieri dopo pochi mesi è un risultato importante, un lavoro enorme, che adesso sarà serrato per arrivare all’apertura dell’opera a inizio dicembre 2024”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, intervenendo alla conferenza “Giubileo, partono i lavori”, presentazione del Sottovia di Piazza Pia per il Giubileo 2025.

Cdp Vc: nasce Farming Future, Polo per il tech transfer nell’Agrifood

Cdp Vc: nasce Farming Future, Polo per il tech transfer nell’AgrifoodMilano, 26 lug. (askanews) – CDP Venture Capital annuncia la nascita di Farming Future, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico dedicato al finanziamento e al potenziamento imprenditoriale dei risultati delle attività di ricerca scientifica e industriale nell’Agrifood Tech. L’obiettivo è incentivare e sostenere l’approdo sul mercato delle invenzioni provenienti dai laboratori di eccellenza delle Università e dei Centri di ricerca italiani in un settore strategico per l’economia del Paese, il quarto al mondo per numero di pubblicazioni scientifiche in Agricoltura e Scienze biologiche.

Il Polo ha una dotazione target complessiva di 20 milioni di euro, di cui 10 milioni già stanziati dal fondo di Technology Transfer di CDP Venture Capital Sgr per investire nei prossimi 3 anni in più di 20 tecnologie in fase di prototipazione (investimenti POC) e in oltre 18 startup in fase di avvio (investimenti in fase seed). Il focus di investimento di Farming Future sarà su progetti e startup con tecnologie innovative applicabili all’intera filiera agro-alimentare, dall’ambito della produzione (biotecnologie verdi, bioenergia e biomateriali, robotica, nuovi metodi di agricoltura) a quello della distribuzione (food safety and traceability, supply chain and logistics, tecnologie di processing e packaging, veicoli a guida autonoma per consegne alimentari).

Il Polo Farming Future mette a disposizione dei progetti selezionati un programma di Incubazione tecnica curato da To Seed Partners per offrire un supporto tecnico e di business ai team di ricerca delle Università Promotori Scientifici, per aumentare la probabilità di successo del trasferimento delle loro competenze e tecnologie sul mercato. Anche per le startup selezionate a livello nazionale per gli investimenti seed, purché nate nell’ambito della Ricerca scientifica, sarà consentito l’accesso ad un programma di Business Creation, sviluppato in collaborazione con partner internazionali comprovato valore e finalizzato ad accelerare la generazione di metriche di mercato. “L’innovazione digitale e la tecnologia sono elementi cruciali per lo sviluppo di tutta la filiera agroalimentare”, ha detto Enrico Resmini, amministratore delegato e direttore generale di CDP Venture Capital. “L’apporto che la ricerca scientifica può fornire in questo settore può portare un enorme valore aggiunto all’economia del made in Italy con ampie prospettive di ricaduta anche ti tipo occupazionale e sociale. Con il Polo di Trasferimento Tecnologico Farming Future – ha concluso – vogliamo investire proprio nel potenziamento di queste attività di Ricerca che possono offrire soluzioni sostenibili ed efficaci alle sfide dell’intero settore agroalimentare”.

Gabriele Ametrano nominato direttore artistico di Giunti Odeon

Gabriele Ametrano nominato direttore artistico di Giunti OdeonMilano, 26 lug. (askanews) – Gabriele Ametrano è stato nominato direttore artistico di Giunti Odeon, il nuovo concept di libreria che avrà un marchio tutto nuovo, GO, definito strategico dal Gruppo Giunti e che aprirà i battenti a Firenze in autunno. Si tratta di una libreria ibrida che sorgerà nei locali dello storico cinema fiorentino – dove non verrà meno la programmazione cinematografica – e che pure vedrà nascere, nel centro di Firenze, un vero e proprio spazio multi culturale, grande, aperto alla partecipazione della comunità e destinato a diventare un centro d’incontro per le arti nelle sue diverse espressioni – dal libro alla musica, fino alle mostre, ai laboratori teatrali per bambini e agli eventi.

La nascita di GO – Giunti Odeon è possibile grazie al progetto culturale innovativo pensato da Giunti editore e dalla famiglia Germani che ha gestito per 86 anni la prestigiosa sala fiorentina. L’inaugurazione di GO, (il Cinema-Teatro fu realizzato nel rinascimentale Palazzo dello Strozzino ad opera di nomi celebri dell’architettura italiana: Coppedé e Piacentini) avverrà, nel prossimo autunno, dopo i lavori di ristrutturazione che sono in corso. Gabriele Ametrano è stato di recente insignito del Fiorino d’oro, il premio che la Città di Firenze riserva alle personalità che si sono distinte per un’opera al servizio della comunità. Dal 2018 dirige “La Città dei Lettori”, manifestazione che ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nel contesto delle rassegne culturali del Paese. Altro riconoscimento gli è stato dato nel 2022, quando la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci lo ha nominato “Amico della Domenica”.

“Ringrazio il gruppo editoriale Giunti e l’Amministratore Delegato Martino Montanarini per aver riposto fiducia nella mia professionalità e avermi proposto di condurre il percorso culturale di GO – Giunti Odeon – spiega Ametrano -. Il mio ruolo di direttore artistico di GO – Giunti Odeon si affiancherà alla visione che questo progetto ha da sempre incarnato: restituire a Firenze gli spazi della cultura. In sinergia con le istituzioni e le realtà culturali della città, GO – Giunti Odeon sarà una ‘casa della cultura’, aperta a visioni artistiche nazionali e internazionali, che permetteranno al pubblico di vivere e interagire con gli spazi, con le attività teatrali e musicali, con le proiezioni cinematografiche e con gli ospiti che verranno chiamati a testimoniare il nostro contemporaneo e le eccellenze del passato. Siamo di fronte ad un nuovo capitolo nella storia culturale di Firenze, un nuovo ed emozionante percorso collettivo che porterà nuova luce sulla città”. Il benvenuto di Giunti editore ad Ametrano è nelle parole dell’Amministratore Delegato Martino Montanarini: “Sono molto soddisfatto che Gabriele Ametrano abbia accettato il ruolo di direttore artistico del nuovo corso del cinema Odeon, insieme vorremmo trasformare questo luogo, così caro ai fiorentini, in uno spazio aperto alla città e alla cultura in tutte le sue forme. Ritengo che Gabriele sia la persona giusta per realizzare questo obiettivo, visto l’eccellente risultato del progetto “La Città dei Lettori”.

Asi e Polimi insieme per estrarre ossigeno dalla regolite lunare

Asi e Polimi insieme per estrarre ossigeno dalla regolite lunareRoma, 26 lug. (askanews) – È un importante passo avanti quello compiuto dall’Agenzia Spaziale Italiana e dal Politecnico di Milano, firmatari di un accordo riguardante l’ambizioso progetto di sviluppo e validazione di una delle tecnologie chiave per abilitare la presenza umana di lunga durata sul nostro satellite naturale.

Si tratta di ORACLE (Oxygen Retrieval Asset by Carbothermal-reduction in Lunar Environment), un impianto che consente l’estrazione di ossigeno dalla regolite lunare secondo un processo già studiato e in parte verificato in laboratorio dal gruppo ASTRA del Politecnico di Milano. La regolite è l’insieme di rocce frammentate che ricoprono la superficie della Luna. Adesso, sotto la guida di Asi, si intende attuare entro la fine di questo decennio una validazione nell’ambiente operativo di destinazione, cioè sulla superficie della Luna. Con la firma di questo accordo l’Asi e il Politecnico – informa una nota congiunta – hanno preso l’impegno a collaborare già in queste fasi iniziali di progettazione e definizione degli aspetti di interfaccia verso il lander che ospiterà una versione preliminare dell’impianto. A questo si aggiungeranno nel corso dei prossimi anni le attività di sviluppo che saranno affidate a un ulteriore partner, questa volta industriale. L’obiettivo è la realizzazione di un dimostratore da poter lanciare entro il 2028 sfruttando una delle opportunità di volo commerciali tra quelle attualmente in via di sviluppo in diversi paesi.

“L’In Situ Resources Utilization, cioè l’estrazione e lo sfruttamento delle risorse sul posto, è una capacità chiave per l’esplorazione sostenibile come quella che stiamo pianificando per la Luna – spiega Raffaele Mugnuolo Responsabile Unità Esplorazione, Infrastrutture Orbitanti e di Superficie e Satelliti Scientifici dell’Agenzia Spaziale Italiana -. In questo senso, contiamo che il progetto ORACLE si riveli di interesse globale in una prospettiva futura e che consenta all’Italia, tra i primi al mondo, di detenere una tecnologia strategica. In questa nuova stagione di ritorno alla Luna, il nostro paese si sta preparando al meglio per essere presente e ORACLE ci darà l’opportunità di consolidare il ruolo di primo piano in programmi di ampio respiro come Artemis”. “Il progetto ORACLE rappresenta uno percorso virtuoso di ricerca e sviluppo tecnologico che dimostra come l’innovazione si possa concretizzare attraverso azioni sinergiche di realtà complementari come l’Università, l’Agenzia Spaziale Italiana e, in futuro, il comparto industriale nazionale – afferma Michèle Lavagna, Responsabile scientifico del Progetto per il Politecnico di Milano -. ORACLE è un’ulteriore conferma delle opportunità che la collaborazione tra i due enti offre in ambito aerospaziale per mettere le competenze tecniche e la ricerca del Politecnico di Milano al servizio del consolidamento del ruolo dell’Italia in un comparto così strategico a livello mondiale. La sfida è notevole, ma altrettanto intensi sono la motivazione e l’entusiasmo del gruppo che contribuirà fattivamente ad un momento storico unico nello scenario dell’esplorazione spaziale come il ritorno sulla Luna, dando seguito ai risultati ottenuti in laboratorio per produrre ‘in loco’ la prima goccia d’acqua lunare”, conclude Lavagna.

Enav: contratto da 5 milioni di euro con Taiwan

Enav: contratto da 5 milioni di euro con TaiwanMilano, 26 lug. (askanews) – Enav, attraverso la propria controllata IDS AirNav – società leader a livello internazionale nei sistemi di gestione delle informazioni aeronautiche – ha siglato un contratto con il fornitore dei servizi alla navigazione aerea di Taiwan, ANWS (Air Navigation and Weather Services). La commessa, della durata di 5 anni, ha un valore complessivo pari a 5 milioni di euro.

“Stiamo puntando molto sul mercato non regolamentato che rappresenta una leva importante per far crescere la marginalità della società”, ha dichiarato l’AD di Enav, Pasqualino Monti. “I sistemi di IDS AirNav sono tra i più utilizzati a livello internazionale ma sono convinto che ci siano ancora ampi margini di miglioramento grazie anche alle capacità che abbiamo in altri settori come il training o la consulenza aeronautica. Stiamo lavorando per creare un vero e proprio ecosistema commerciale che integri in modo ancora più efficiente tutte le realtà del nostro gruppo.” Il contratto prevede la fornitura e l’assistenza di Cronos, un nuovo sistema di gestione delle informazioni aeronautiche. Si tratta di una piattaforma digitale ad alte prestazioni che sarà in uso nelle sale di controllo taiwanesi e accessibile dagli aeroporti e dalle compagnie aeree entro il 2024. Cronos si aggiunge così ai servizi già forniti dal gruppo Enav e già in uso ad ANWS, come il sistema per la progettazione di procedure di avvicinamento e il sistema di pubblicazione delle informazioni aeronautiche, a beneficio di un’ottimizzazione dei processi operativi e a favore di una maggiore sostenibilità.

Zelensky ai parlamentari “traditori”: di voi non rimarrà nessuno

Zelensky ai parlamentari “traditori”: di voi non rimarrà nessunoMilano, 26 lug. (askanews) – “Nessuno perdonerà parlamentari, giudici, commissari militari o qualsiasi altro funzionario per essersi messi contro lo stato”. Così nel suo ultimo messaggio pubblico il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parla di “tradimento” entrando nel merito di alcuni scandali che riguardano parlamentari ucraini. “Di voi non rimarrà nessuno”, minaccia. In particolare Aleksandr Ponomarev, arrestato per alto tradimento per aver registrato le sue imprese secondo la legislazione russa a guerra già cominciata, oltre a fornire carburante a Mosca. Ma soprattutto il deputato del partito Servo del Popolo Yuri Aristov, turista estivo alle Maldive con la famiglia: per ora indagato anche per sospetti contatti all’estero.

Quest’ultimo in particolare si è scoperto che il 10 luglio ha aperto da remoto un congedo per malattia in una delle istituzioni mediche private di Kiev fino al 19 luglio 2023 compreso. Allo stesso tempo, nel sistema sanitario elettronico sono state inserite informazioni inesatte, poiché la visita medica non è stata effettivamente effettuata e Aristov stava in realtà in vacanza alle Maldive, al Waldorf Astoria con tutta la famiglia. Un comportamento che fatica ad allinearsi con le sofferenze del popolo ucraino, dovute alla guerra e registrate ogni giorno dalla stampa internazionale. “Per alcuni si tratta di isole e resort durante la guerra, per altri si tratta di riempirsi le tasche nell’ufficio di arruolamento militare, per altri si tratta di tangenti nei tribunali” afferma Zelensky che ha evidentemente in mente anche altri casi. “Per qualsiasi funzionario pubblico, questo è un tradimento dei principi statali, un tradimento degli interessi della società”, aggiunge. Zelensky mette in luce che questi “traditori” non hanno nulla a che fare con “milioni di ucraini concentrati su una cosa giorno dopo giorno. Non su se stessi, non sui propri desideri, ma sulla difesa dello Stato e della propria vita. Ma sfortunatamente, alcune persone pensano che la guerra sia da qualche parte lontana da loro. Come se la cupola della Verkhovna Rada, o i muri di alcuni uffici potessero schermare dalla realtà”.

Il presidente ucraino non nasconde la “rabbia” e la sua “furia” dinnanzi agli scandali dei “traditori”, rispetto al suo continuo impegno personale. “Quando ogni giorno cerchi armi per lo stato, quando tutta l’attenzione è rivolta a fornire artiglieria, missili, droni, quando vedi e senti costantemente la forza morale acquisita per l’Ucraina dai nostri combattenti, dal nostro popolo, che stanno facendo tutto il possibile e l’impossibile per la vittoria e la conservazione della libertà, qualsiasi tradimento interno, qualsiasi “spiaggia” o qualsiasi arricchimento personale invece degli interessi dell’Ucraina scatenano almeno la rabbia”. Poi sottolinea che non tutti hanno comportamenti degeneri. “Voglio che tutti i parlamentari e i funzionari mi ascoltino ora. Dovete lavorare. In Ucraina e per il bene del popolo ucraino. Sono grato a quei parlamentari che stanno veramente lavorando per gli interessi dello Stato”. E poi conclude minacciando “quelli che pensano di trascorrere più tempo all’estero e cercano viaggi “redditizi” in modo da poterli combinare con affari, amici o “spiagge”: di voi non rimarrà nessuno”.

Feralpi, 2022 eccezionale: utile raddoppiato a 334,21 mln

Feralpi, 2022 eccezionale: utile raddoppiato a 334,21 mlnRoma, 26 lug. (askanews) – Feralpi chiude un “2022 eccezionale” con ricavi pari a 2,39 miliardi di euro, in crescita del 24,4% rispetto a 1,92 miliardi del 2021 e del 93,6% sul 2020 e un risultato netto totale che sale a 334.210 milioni di euro, un valore più che raddoppiato rispetto ai 152.130 milioni di euro del 2021. Il Gruppo ha programmato investimenti per oltre 500 milioni di euro nel periodo 2023-2027 includendo nel piano industriale nuovi e significativi progetti il cui scopo è la generazione di valore per gli stakeholder tramite la crescita delle attività produttive e commerciali – grazie a un portafoglio prodotti più completo – una base di costi più efficiente, una maggiore flessibilità produttiva e commerciale con una maggiore verticalizzazione e minori emissioni di CO2 grazie a nuove tecnologie e una quota di energia autoprodotta da fonti rinnovabili. La performance economica ha raggiunto i livelli più alti nella storia del Gruppo. L’Ebitda registra 501.702 milioni di euro rispetto ai 273.862 milioni del 2021. L’incidenza del margine sul valore della produzione ha raggiunto il 19,8% ed è stata guidata dalla riduzione dell’incidenza percentuale delle materie prime sui ricavi. Dopo aver spesato ammortamenti e svalutazioni per 60,3 milioni di euro, “Il 2022 è destinato a essere ricordato come un anno eccezionale e molto probabilmente irripetibile”, commenta Giuseppe Pasini, CEO di Feralpi Group, “un anno che ha rafforzato ulteriormente la nostra struttura finanziaria permettendoci di proseguire con costanza nei nostri ambiziosi obiettivi di crescita sostenibile sia a livello ambientale che economico. La domanda crescente – soprattutto in alcuni mercati – di prodotti verdi e gli investimenti del PNRR in infrastrutture in Italia sono per noi punti di forza che ci permettono di guardare al futuro con progetti sfidanti e a lungo termine. Abbiamo scelto la strada più difficile, quella di un impegno concreto verso un acciaio decarbonizzato grazie alla conferma di solidi investimenti nella diversificazione delle fonti energetiche con la costituzione di Feralpi Power On e l’elettrificazione dei nostri siti produttivi”.