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Tag: Sanremo 2023

Vino, Marchesi Frescobaldi acquisisce Domaine Roy et fils in Oregon

Vino, Marchesi Frescobaldi acquisisce Domaine Roy et fils in OregonMilano, 25 lug. (askanews) – La storica Cantina toscana Marchesi Frescobaldi ha annunciato di aver firmato un accordo definitivo per l’acquisizione di Domaine Roy & fils, che si trova nel cuore della Willamette Valley in Oregon, Stati Uniti. Lo ha annunciato la stessa Cantina italiana, spiegando che la transazione sarà ufficialmente chiusa entro il mese di luglio.

“A questo punto della nostra espansione abbiamo colto l’opportunità di acquisire la stupenda tenuta Domaine Roy & fils nell’Oregon, una delle migliori regioni al mondo per la coltivazione del Pinot Nero: diventare parte di questa comunità è un sogno che diventa realtà” ha dichiarato Lamberto Frescobaldi, presidente di Marchesi Frescobaldi, aggiungendo “vorrei ringraziare a nome della famiglia Frescobaldi Marc-Andre’ Roy per averci offerto questa opportunità in Oregon per fare quello che sappiamo fare meglio: coltivare bellissimi vigneti, produrre vini e offrire ai nostri clienti prodotti iconici”. Domaine Roy & fils è stata fondata nel 2012 da Marc-Andre’ Roy con l’enologo Jared Etzel, che hanno continuato il lavoro dei loro padri che diedero vita alla Cantina Beaux Freres nel 1991. Marc-Andre Roy resterà in Domaine Roy & fils come membro del Consiglio di amministrazione e come azionista di minoranza. La Tenuta si sviluppa oggi su circa 40 acri (circa 16 ettari), 35 dei quali coltivati a Pinot Noir e i restanti 5 a Chardonnay che forniscono l’uva necessaria per l’intera produzione. Le aree vitate sono due e sono coltivati a biologico e non necessitano di irrigazione di soccorso: il vigneto “Iron Filbert” localizzato a 45 minuti a Sud-Ovest di Portland, vicino alla piccola cittadina di Dundee nella denominazione Dundee Hills AVA, e “Quartz Acorn” a 25 minuti a Est della Cantina, nella denominazione Yamhill-Carlton AVA, vicino alla cantina Louis Jadot’s Resonance e alla cantina Gran Moraine della famiglia Jackson. La Tenuta Domaine Roy & fils si sviluppa su due piani ed è stata completata nel 2015 dalla Waterleaf Architecture. La Cantina sfrutta il raffreddamento del terreno e la naturale circolazione dell’aria.

“Siamo onorati ed entusiasti di accogliere la famiglia Frescobaldi come nuovi proprietari della Domaine Roy & fils” ha affermato il co-fondatore e presidente di Domaine Roy & fils, Marc-André Roy, sottolineando che “la loro storia nel mondo del vino e il loro impegno all’eccellenza sono perfettamente allineati alla nostra visione e ai nostri valori: questa partnership manterrà ed eleverà ancora di più il prestigio di Domaine Roy & fils”.

Lo sciopero di Hollywood non spegne Venezia: da Allen a Polanski

Lo sciopero di Hollywood non spegne Venezia: da Allen a PolanskiRoma, 25 lug. (askanews) – Lo sciopero degli attori e degli sceneggiatori di Hollywood non ferma la Mostra del Cinema di Venezia, che quest’anno compie 80 anni. Tutti i film americani che avevamo scelto saranno presenti, ha assicurato il direttore artistico Alberto Barbera, presentando il programma di questa edizione (30 agosto-9 settembre). “L’unico film che abbiamo perso è quello d’apertura di Luca Guadagnino – ha detto – la cui uscita è stata spostata ad aprile 2024, i produttori e i distributori hanno deciso di ritirarlo e lo abbiamo sostituito con “Comandante” di Edoardo De Angelis.

“Alcune star mancheranno – ha aggiunto Barbera – ma gli attori di produzioni indipendenti ci saranno, ci auguriamo un red carpet non sguarnito. Sarà una mostra rappresentativa del cinema contemporaneo”. Sono 23 i titoli in Concorso, sei italiani: oltre a De Angelis, “Enea”, seconda opera di Pietro Castellitto, “Finalmente l’alba” di Saverio Costanzo, “Lubo” di Giorgio Diritti, “Io capitano” di Matteo Garrone, e “Adagio” di Stefano Sollima. Dovranno vedersela con grandi nomi: da Luc Besson con “Dogman” a Stéphane Brisé con “Hors-Saison”, con Guillaume Canet e Alba Rohrwacher; da Bradley Cooper alla seconda regia con “Maestro”, con lui stesso e Carey Mulligan (biografia di Leonard Bernstein), al ritorno di Sofia Coppola con “Priscilla”; e ancora “The Killer” di David Fincher, un thriller con Michael Fassbender e Tilda Swinton tratto da una graphic novel francese. “Poor Things” di Yorgos Lanthimos con Emma Stone e Mark Ruffalo, la storia di una donna riportata in vita da uno scienziato pazzo (Willem Dafoe); Pablo Larrain e Michael Mann. A Venezia saranno presentati 82 lungometraggi e 14 corti; 29 sono di donne (oltre il 30%), percentuale un po’ più alta degli anni passati. Tra i vari titoli Fuori Concorso, molto attesi “Coup De Chance”, nuovo film di Woody Allen girato in Francia in francese, una riflessione semiseria sul peso del caso nella vita. Wes Anderson che porta “The Wonderful Story of Henry Sugar”, con Ralph Fiennes e Benedict Cumberbatch, un concentrato del suo universo magico in 40 minuti. “The Penitent” di Luca Barbareschi che dopo i teatri ha tradotto Mamet e lo ha portato al cinema; “L’ordine del tempo” di Liliana Cavani che ha compiuto 90 anni e a cui sarà attribuito il Leone alla carriera: un film con Alessandro Gassman, Claudia Gerini, Edoardo Leo; “Aggro Dr1ft” di Harmony Korine, definito da Barbera un’opera d’arte contemporanea, “Hit Man” di Richard Linklater e il nuovo film di Roman Polanski, “The Palace”, con Fanny Ardant e Oliver Masucci: la ricostruzione della preparazione di un veglione di Capodanno nelle Alpi svizzere con personaggi grotteschi e surreali.

Sempre Fuori Concorso, come proiezione speciale, in programma “La parte del Leone”, la storia della Mostra tra materiali di repertorio e interviste, con protagonisti di ieri e di oggi: il film che celebra l’80esima edizione, di Baptiste Etchegaray e Giuseppe Bucchi. “Felicità” di Micaela Ramazzotti, opera prima dell’attrice, la storia di una giovane che aspira a far carriera come truccatrice nel mondo del cinema, sarà presentato in Orizzonti Extra. Roberto Cicutto, presidente della Biennale, in apertura dopo aver ricordato la scomparsa di Andrea Purgatori e il suo lavoro anche nel cinema, ha detto. “Sarà una Mostra proiettatissima nel futuro, non spaventata dai cambiamenti tecnologici e di linguaggio ma una Mostra del cinema che li attraversa, che sa sempre vivere all’interno degli eventi storici che la contraddistinguono”.

Il presidente della regione: la Lombardia chiederà lo stato emergenza per i danni causati dal maltempo

Il presidente della regione: la Lombardia chiederà lo stato emergenza per i danni causati dal maltempoMilano, 25 lug. (askanews) – La Lombardia “entro oggi” formalizzerà al Governo la ricehista di Stato di Emergenza per i danni causati dal maltempo. Lo ha dichiarato il presidente della regione, Attilio Fontana, sottolineando che “il nubifragio che ha colpito la Lombardia questa notte penso possa ritenersi il più intenso da parecchi decenni. I danni subiti dallo sradicamento degli alberi, alle palazzine danneggiate, ai danni agricoli per la grandine, ammontano a centinaia di milioni di euro”. Il governatore lombardo ha poi ringraziato i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile, “da giorni costantemente al lavoro per supportare i lombardi coinvolti”.

Marco Ferrari nuovo Ceo del Gruppo Illva Saronno dall’1 ottobre

Marco Ferrari nuovo Ceo del Gruppo Illva Saronno dall’1 ottobreRoma, 25 lug. (askanews) – Cambio al vertice per Illva Saronno. Marco Ferrari, informa una nota, verrà nominato Ceo del Gruppo con decorrenza dal prossimo 1 ottobre. Fino all’approvazione del bilancio 2023, Marco Ferrari potrà contare sull’esperienza di Aldino Marzorati che manterrà la carica di presidente anche al fine di facilitare la transizione.

La famiglia Reina ha dichiarato: “Siamo molto lieti dell’ingresso di Marco Ferrari nel Gruppo Illva Saronno. Marco è un manager di grande esperienza, maturata in multinazionali del settore spirits e food, nelle quali ha contribuito a raggiungere un solido track record in termini di risultati di crescita. Siamo fiduciosi che, sotto la sua guida, Illva Saronno continuerà la sua crescita e capitalizzerà su quanto è stato realizzato finora sotto la guida di Aldino Marzorati, che a nome di tutto il Consiglio di amministrazione ringrazio per quanto ha fatto per il Gruppo. Per quasi 20 anni ha affiancato Augusto Reina, storica guida del Gruppo, dando un grande contributo alla crescita nel mondo dei nostri brand, per poi diventare il primo Ceo esterno alla famiglia Reina”. Marco Ferrari ha dichiarato: “Sono entusiasta di entrare a far parte di un gruppo solido e di successo come il Gruppo Illva Saronno. Credo ci siano tutti gli ingredienti per continuare a guidarlo verso una crescita duratura nel tempo. Il Gruppo Illva Saronno ha una storia ricca di successi. Mi impegnerò a dare il mio contributo per farlo diventare sempre più grande in un mercato molto competitivo. Ringrazio molto la famiglia Reina per la fiducia e Aldino per l’ottimo stato in cui lascia questa splendida Azienda”.

Aldino Marzorati ha dichiarato: “Ringrazio i soci e tutti gli stakeholders per aver creduto in me in oltre 20 entusiasmanti anni. Un periodo vissuto intensamente con tanto impegno e sentendo una grande responsabilità, soprattutto nei confronti di tutti i dipendenti che mi hanno accompagnato e consentito di raggiungere risultati eccezionali; ringrazio tutti per questa eccitante esperienza, che mai avrei immaginato di poter fare, e che orgogliosamente ho percorso. Dopo questo lungo viaggio assieme, ho ritenuto d’intesa con il Consiglio di Amministrazione che fosse il momento giusto per passare a un nuovo leader capace di sfruttare i punti di forza di Illva Saronno e cogliere le significative opportunità del futuro. Lascio a Marco un Gruppo ulteriormente cresciuto negli anni, solido e che potrà sicuramente contribuire a far crescere ancora, augurandogli ogni successo personale e aziendale.” Ferrari, nato a Torino nel 1973. Laureato in Economia all’Università degli Studi di Torino, ha maturato una lunghissima esperienza internazionale nel settore degli spirit iniziata nel 1996 in Bacardi prima in Italia, poi in UK e infine con ruoli Global. È passato in Fratelli Branca nel 2008, successivamente in Stoli Group in Lussemburgo e, infine, è approdato in Gruppo Montenegro, dove ha ricoperto la posizione di Amministratore Delegato dal 2014 al 2023.

Il Gruppo produce e distribuisce in più di 160 paesi il liquore Italiano più venduto al mondo: Disaronno Originale, le marche Tia Maria e The Busker Irish Whiskey, i vini Corvo, Florio e Duca di Salaparuta e Semilavorati per Gelaterie con le marche di Disaronno Ingredients. Con riferimento al bilancio chiuso al 31 dicembre 2022, Il Gruppo Illva ha registrato un fatturato di 321,9 milioni di euro con una crescita del 18,5% vs l’anno precedente, e con un utile netto consolidato di 38,8 mln in crescita del 25,4% rispetto al 2021, grazie anche a forti investimenti in ricerca e sviluppo. Il gruppo occupa, a fine 2022, 605 collaboratori in tutto il mondo.

Autonomia energetica e tuteladella biodiversità nell’agenda green del Caribe Bay

Autonomia energetica e tuteladella biodiversità nell’agenda green del Caribe BayRoma, 25 lug. (askanews) – L’aumento delle temperature, i fenomeni meteorologici estremi e le altre conseguenze del cambiamento climatico impattano quotidianamente sulla qualità della vita di milioni di persone, sempre più consapevoli dell’importanza della conservazione dell’ambiente e dell’adozione di pratiche di consumo più sostenibili. Il tema della tutela del Pianeta, informa una nota, è diventato centrale anche nelle scelte che orientano la maggior parte dei settori produttivi, permeando l’intera economia e il mondo della finanza. Non fa eccezione il comparto dei parchi divertimento, tra i primi ad adottare misure volte a ridurre drasticamente l’impatto delle loro attività. Significativo in questo senso l’esempio di Caribe Bay, parco a tema acquatico di Jesolo che riproduce un’oasi tropicale con sabbia bianca e migliaia di palme a due passi da Venezia: da tempo il parco ha implementato pratiche virtuose e progetti di efficientamento, tracciando la strada per molte aziende del settore.

Carla Cavaliere, responsabile sostenibilità Caribe Bay, dichiara: “La nostra agenda green mira allo sviluppo sostenibile del parco e prevede investimenti strutturali nel medio e lungo periodo per abbattere le emissioni e ridurre i consumi, uniti ad una costante attività di sensibilizzazione degli ospiti, aspetto spesso sottovalutato ma a nostro avviso di primaria importanza. Dallo scorso anno, li coinvolgiamo attivamente nel progetto di compensazione delle emissioni di anidride carbonica non riducibili: mentre acquistano il biglietto per venire a divertirsi ‘come ai Tropici’, possono prendere consapevolezza delle minacce che incombono sui veri paradisi tropicali del Pianeta e contribuire alla salvaguardia della loro biodiversità”. Al momento dell’acquisto online, infatti, gli utenti del sito ricevono un codice che possono utilizzare per conoscere i progetti a cui ha aderito Caribe Bay con l’obiettivo di tutelare la biodiversità in alcune delle aree più a rischio del Pianeta, come le foreste torbiere indonesiane, la Foresta Amazzonica e le immense aree soggette a deforestazione in Zimbabwe e Uruguay. Progetti che hanno anche l’obiettivo di proteggere molte delle specie animali più a rischio, tra cui tucani, elefanti africani, fenicotteri, tigri di Sumatra e rinoceronti di Giava.

“Il progetto riscuote molto interesse da parte degli ospiti – prosegue Cavaliere – e dallo scorso anno abbiamo compensato interamente le emissioni dirette, pari a 188 tonnellate di anidride carbonica, avvicinandoci ulteriormente all’obiettivo di diventare il primo parco divertimenti carbon neutral d’Italia. Innumerevoli ricerche hanno evidenziato che oltre un milione di specie, tra animali, vegetali e insetti sono attualmente a rischio di estinzione a causa del cambiamento climatico: i programmi che abbiamo selezionato si inseriscono nell’ambito dell’accordo 30×30 siglato a conclusione della COP15 di Montreal, che mira a proteggere il 30% delle aree terrestri entro il 2030”. L’iniziativa è stata attivata in collaborazione con Up2You, startup greentech e B Corp certificata che permette alle aziende di ridurre il proprio impatto ambientale guidandole in percorsi su misura verso la sostenibilità: nello specifico, la startup ha identificato e quantificato le sorgenti emissive di Caribe Bay, calcolando così la carbon footprint del parco, per poi pianificare strategie di gestione e politiche di riduzione e compensazione delle emissioni di gas a effetto serra.

L’impegno verso la compensazione delle emissioni non riducibili si accompagna alla pianificazione di nuovi interventi strutturali: al primo posto c’è il potenziamento degli impianti di filtraggio e ricircolo dell’acqua, combinato alla valutazione sulla possibilità di utilizzare l’acqua di mare, opportunamente trattata, nelle piscine. Gli impianti di Caribe Bay e le pompe di filtraggio sono già predisposti per l’utilizzo di acqua di mare: la soluzione consentirebbe di ridurre al minimo l’impatto sulle risorse idriche e sulle riserve di acqua potabile, sempre più preziose in un contesto di crescente siccità. Per l’attuazione, occorre tuttavia ottenere l’approvazione delle autorità competenti. Tra i principali progetti allo studio, è prevista anche la realizzazione di un impianto fotovoltaico che renderà il parco completamente autonomo dal punto di vista energetico. Secondo i piani, l’impianto occuperà l’area del parcheggio, con il vantaggio di creare un’ampia zona d’ombra per le auto degli ospiti. Se opportunamente autorizzati, i lavori inizieranno in primavera e saranno completati entro l’estate affinché i pannelli siano operativi per la stagione 2024, garantendo energia pulita a tutto il polo che comprende Caribe Bay, il minigolf Caribbean Golf e la discoteca Vanilla Club. L’energia prodotta in eccesso rispetto al fabbisogno interno e durante i mesi di chiusura del parco sarà immessa nella rete locale, a vantaggio di tutto territorio. L’impianto sarà già dimensionato rispetto al futuro ampliamento del parco, a cominciare dal centro benessere con SPA la cui costruzione è in programma nei prossimi mesi: oltre ad utilizzare energia elettrica da fonti rinnovabili, sarà installato un sistema geotermico a basso impatto per il riscaldamento.

Maltempo, A.Fontana: Lombardia chiederà stato emergenza

Maltempo, A.Fontana: Lombardia chiederà stato emergenzaMilano, 25 lug. (askanews) – La Lombardia “entro oggi” formalizzerà al Governo la ricehista di Stato di Emergenza per i danni causati dal maltempo. Lo ha dichiarato il presidente della regione, Attilio Fontana, sottolineando che “il nubifragio che ha colpito la Lombardia questa notte penso possa ritenersi il più intenso da parecchi decenni. I danni subiti dallo sradicamento degli alberi, alle palazzine danneggiate, ai danni agricoli per la grandine, ammontano a centinaia di milioni di euro”. Il governatore lombardo ha poi ringraziato i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile, “da giorni costantemente al lavoro per supportare i lombardi coinvolti”.

Auditorium parco della musica: nuovo record con quasi 153mila biglietti già venduti (+18%)

Auditorium parco della musica: nuovo record con quasi 153mila biglietti già venduti (+18%)Roma, 25 lug. (askanews) – Roma Summer Fest, il palinsesto di eventi e concerti estivi all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, si conferma la più importante rassegna musicale estiva italiana, per quantità di date, per la partecipazione di grandissime star internazionali e per la presenza dei principali artisti italiani. L’ente promotore Fondazione Musica per Roma – soggetto di rilevanza istituzionale partecipato da Comune di Roma, Camera di Commercio e Regione Lazio – annuncia infatti la vendita di quasi 153mila biglietti a stagione ancora in corso – sono 20 i concerti mancanti al termine, previsto il 27 settembre – contro i circa 151mila del 2022. In prospettiva, la stima, molto positiva, è di un complessivo +18% di presenze finali, calibrate sui 58 concerti programmati nei tre mesi (6 in più dell’anno precedente).

A crescere, informa una nota, sono anche gli incassi, ad oggi superiori del 28% rispetto all’anno precedente, pari a oltre 8,5 milioni €. L’incremento si deve non solo all’ampliamento della programmazione ma anche a una più alta media di biglietti venduti per spettacolo, che registra un +5% (2.630 contro i 2.494 del 2022), e a ben 29 date già sold out tra i concerti fatti e quelli ancora da eseguire. Un successo alla Cavea che si spiega con la sinergia tra un momento favorevole per lo spettacolo dal vivo e l’applicazione di valide scelte strategiche: la programmazione anticipata e la vendita dei biglietti con largo anticipo hanno portato a un vantaggio competitivo notevole avvicinando anche i pubblici stranieri; l’ampliamento temporale della programmazione – includendo tutto giugno e la seconda metà di settembre, con recupero anche il pubblico degli studenti stranieri in Italia e fuori sede; una programmazione incentrata sull’alternanza di target e generi (dai maggiori gruppi pop/rock internazionali agli appuntamenti popolari non strettamente musicali, alle date di nicchia), con grandi star ormai storicizzate assieme a nuove leve e nuove tendenze, oltre a un numero elevato di eventi unici (o quasi) per l’Italia.

Daniele Pitteri, Amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma, commenta: “Sono ottimi risultati, ancora più significativi se considerati in relazione ai tanti grandi concerti di massa al Circo Massimo e negli stadi, non solo delle star italiane, ma anche di quelle internazionali, che lo scorso anno non sono stati così frequenti. L’internazionalità è in crescita ed evidente non solo a livello di artisti ma anche nei pubblici – un esempio è il dato del 35% dei biglietti dei 4 concerti di Einaudi venduto all’estero – e si accompagna a un altro cambiamento degli spettatori: il tema generazionale, con pubblici di giovani e giovanissimi sempre più ampi”. Tra i grandi nomi già ospitati quest’estate, emergono Sting, Paolo Conte, Yusuf / Cat Stevens, Porcupine Tree, Bob Dylan, Pet Shop Boys, Interpol, Beth Hart, Ludovico Einaudi e OneRepublic. Ancora da venire, inoltre, i concerti di Benjamin Clementine, Carmen Consoli & Elvis Costello, Paul Weller, Venditti & De Gregori, Tananai, Fabri Fibra e Caetano Veloso.

Schifani: la situazione incendi in Sicilia è senza precedenti

Schifani: la situazione incendi in Sicilia è senza precedentiPalermo , 25 lug. (askanews) – Palermo, 25 lug. (askanews) – “La situazione è sicuramente delicata, senza precedenti, perché le altissime temperature, unite ai soliti incendiari delinquenti, hanno creato e stanno creando un danno immenso. Seguo momento per momento l’evoluzione della vicenda, così come ho fatto tutta la notte. Appena rientrato a Palermo mi occuperò anche della collocazione degli evacuati, perché questa notte molte famiglie sono state costrette ad andare via dalle proprie abitazioni. C’è, comunque, un coordinamento degli interventi che funziona”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando, al suo arrivo all’aeroporto di Catania, stamattina, la situazione degli incendi in Sicilia.

“Naturalmente – ha proseguito – sono fatti imprevedibili e imprevisti, perché ormai l’ecosistema è cambiato: d’inverno assistiamo alle bombe d’acqua, adesso a questi fenomeni che sono veramente pericolosi per l’incolumità di tutti. Un fatto del genere, con temperature così elevate, non credo abbia precedenti, come dicono gli osservatori. Evidentemente è la conferma del cambiamento dell’ecosistema, sia invernale che estivo: ci dovremo adeguare e organizzare per l’inverno, con la pulizia straordinaria di tutti i fiumi, progetto che stiamo già attuando, mentre per l’estate dobbiamo verificare quali contromisure adottare”.

Istat-Aci: nel 2022 ci sono state 3.159 vittime per incidenti stradali

Istat-Aci: nel 2022 ci sono state 3.159 vittime per incidenti stradaliRoma, 25 lug. (askanews) – ‘Nel 2022 sono 3.159 i morti in incidenti stradali in Italia (+9,9% rispetto all’anno precedente), 223.475 i feriti (+9,2%) e 165.889 gli incidenti stradali (+9,2%), valori tutti in crescita rispetto al 2021 ma ancora in diminuzione nel confronto con il 2019 per incidenti e feriti (rispettivamente -3,7% e -7,4%). Il numero di vittime è invece pressoché stabile, di poco inferiore a quello registrato nel 2019 (-0,4%). I morti entro le 24 ore dagli incidenti sono 2.651, mentre si contano 508 deceduti dal secondo al trentesimo giorno dall’evento’. Così si spiega in un report di Istat ed Aci.

‘Le vittime aumentano per tutti gli utenti della strada rispetto al 2021, fatta eccezione per i ciclisti e per gli occupanti di autocarri. Si contano 1.375 vittime tra gli occupanti di autovetture (+15,4%), 781 tra i motociclisti (+12,4%), 70 tra i ciclomotoristi (+4,5%), 485 tra i pedoni (+3,2%). Tra gli occupanti di autocarri si registrano 166 deceduti (-1,8%), mentre per le biciclette e le biciclette elettriche le vittime sono 205, in diminuzione rispetto al 2021 quando erano 220 (-6,8%). Aumentano, invece gli infortunati tra gli utenti di monopattini elettrici. Con riferimento ai soli monopattini elettrici (conteggiati dal 2020), gli incidenti stradali che li vedono coinvolti passano da 2.101 del 2021 a 2.929 nel 2022, i feriti da 1.980 a 2.787, mentre i morti (entro 30 giorni) sono 16 (nel 2021 erano 9 più un pedone)’. Negli incidenti stradali – si spiega ancora – ‘le vittime e i feriti aumentano in tutti gli ambiti stradali rispetto al 2021, ma rimangono ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia, ad esclusione delle vittime su strade urbane. Nel confronto con il 2021 sulle autostrade si registra, per gli incidenti, un aumento del 9,7% e del 19,9% per le vittime; sulle strade urbane +9,8% per gli incidenti e +5,5% per le vittime, sulle strade extraurbane +7,2% per i sinistri e +12,2% per i decessi’.

Anche nel complesso dell’Europa ‘il numero delle vittime riprende ad aumentare nel 2022 (+3,7% rispetto all’anno precedente), dopo la drastica riduzione dei due anni di pandemia (-9,1% sul 2019). Complessivamente, nel 2022 le vittime sono 20.669, contro 19.932 del 2021 e 22.761 del 2019. Ogni milione di abitanti si contano 46 morti per incidente stradale nella Ue27 e 54 nel nostro Paese, che passa dal 13° al 19° posto della graduatoria europea. Tra i comportamenti errati alla guida si confermano come più frequenti la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 38,1% dei casi (82.857), valore stabile nel tempo’. ‘Rispetto al 2021 le vittime sono aumentate per tutti gli utenti della strada, fatta eccezione per gli occupanti di autocarri e per i ciclisti. Sono 1.375 le vittime tra gli occupanti di autovetture (+15,4%), 781 tra i motociclisti (+12,4%), 70 tra i ciclomotoristi (+4,5%), 485 tra i pedoni (+3,2%). Tra gli occupanti di autocarri si registrano 166 deceduti (-1,8%), per le biciclette e biciclette elettriche le vittime tra gli utenti sono 205, in diminuzione rispetto al 2021, quando erano 220 (-6,8%). Aumentano, invece i deceduti tra gli utenti di monopattini elettrici (16 casi nel 2022, contro 9 nel 2021)’. Lo si spiega in un report di Istat ed Aci. ‘La distribuzione per genere delle vittime mostra uno svantaggio nettamente maschile anche nel 2022, in particolare per i conducenti, per i quali la percentuale di uomini raggiunge il 90%, mentre per i passeggeri le proporzioni sono pari a 56% maschi e 44% femmine. Per i pedoni, infine, le quote sono pari a 67% per gli uomini e 33% per le donne. Nel complesso, gli utenti più vulnerabili rappresentano il 49,3% dei morti sulle strade (50,9% nel 2021 e 51,4% nel 2020)’.

‘Gli indici di mortalità e lesività per categoria di utente della strada evidenziano rischi più elevati per gli utenti vulnerabili rispetto a quelli di altre categorie. L’indice di mortalità per i pedoni , pari a 2,7 ogni 100 incidenti per investimento di pedone, è 4,4 volte superiore a quello degli occupanti di autovetture (0,6), mentre il valore dell’indice di mortalità riferito ai motociclisti è di 2,5 volte superiore (1,5 morti ogni 100 incidenti); è invece 1,9 volte più alto per i conducenti e passeggeri di biciclette, elettriche e non e di monopattini (1,1 morti ogni 100 incidenti)’. Istat ed Aci indicano che ‘con riferimento al decennio della sicurezza stradale 2021-2030, gli obiettivi fissati sono il dimezzamento del numero delle vittime e dei feriti gravi entro il 2030. Come più volte ribadito, il 2020 è stato un anno eccezionale, segnato dagli effetti della pandemia, e pertanto è stato scelto di non utilizzarlo per monitorare i progressi nella sicurezza stradale nel decennio in corso. L’anno di benchmark scelto convenzionalmente da tutti i Paesi Ue è il 2019; tale anno viene quindi utilizzato per analizzare, nel tempo, le variazioni in termini di mortalità e lesività’. E poi ‘le categorie che hanno registrato le diminuzioni meno consistenti in termini di mortalità, o in alcuni casi persino aumenti, sono state quelle dei motociclisti (-17,8% dal 2010 e +11,9 dal 2019), dei ciclisti (-17,4% dal 2010, -13,4% dal 2019) e dei pedoni (-21,7% dal 2010, -9,0% dal 2019). Ciclomotoristi e automobilisti hanno ottenuto i maggiori guadagni in termini di riduzione della mortalità negli ultimi 20 anni grazie a una molteplicità di fattori, tra i quali la sensibilizzazione a un corretto utilizzo del casco e dei dispositivi di sicurezza e i notevoli progressi della tecnologia per la costruzione di dispositivi di sicurezza dei veicoli. Resta da sottolineare che il numero di ciclomotori in circolazione è nettamente diminuito nel tempo’. Le vittime di incidenti stradali sono state 3.159 nel 2022: 2.579 uomini (81,6%) e 580 donne (18,4%). I conducenti deceduti ammontano a 2.245 (2.014 uomini e 231 donne), i passeggeri a 429 (240 uomini e 189 donne) e i pedoni a 485 (325 uomini e 160 donne). Il report di Istat ed Aci indica che guardando la distribuzione per età, le vittime risultano concentrate nelle classi 45-59 anni e 20-29 anni per gli uomini, tra i 75 e gli 84 anni e 20-24 anni per le donne. L’aumento più consistente rispetto al 2021 si registra però, nel complesso, per le classi di età tra i 55 e 69 anni, con un aumento più rilevante per la fascia 60-64 anni (+35,5%), ma anche per i giovanissimi di 15-19 anni (+21,2%) e 25-29enni (+10,4%).

‘Continua ad essere una nota particolarmente negativa la quota di bambini da 0 a 14 anni deceduti in incidente stradale (entro il 30esimo giorno): sono 39 nel 2022, dei quali 27 tra 5 e 14 anni, in aumento rispetto agli anni precedenti. Il valore, che non accenna a diminuire, risulta più alto persino di quello registrato nel 2019; i bambini 0-14 deceduti erano infatti 28 nel 2021, 37 nel 2020 e 35 nel 2019’. E ‘sebbene siano state messe in campo misure per contrastare il fenomeno, gli effetti positivi sperati non sono ancora tangibili e l’obiettivo di ‘zero vittime’ è ancora molto lontano. Il Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale (PNSS) 2030, oltre a prevedere interventi finalizzati al raggiungimento dell’obiettivo generale (dimezzamento del numero totale di morti e feriti gravi), individua azioni prioritarie per il miglioramento delle condizioni di sicurezza stradale di alcune categorie di utenti particolarmente a rischio, tra cui bambini e adolescenti tra 0 e 14 anni’. Istat ed Aci spiegano che ‘le raccomandazioni riguardano, in particolar modo, gli incentivi alla cultura della sicurezza stradale, con interventi di formazione ed educazione mirati ai bambini, la responsabilizzazione dei genitori per evitare incidenti stradali e per proteggere adeguatamente i minori con sistemi di ritenuta idonei e la riduzione del rischio di incidente e infortunio dei bambini a piedi e in bicicletta, specie nei percorsi casa-scuola-casa, attraverso interventi di gestione delle velocità ed enforcement’. ‘Quanto ai feriti negli incidenti stradali, sono in aumento per tutte le classi di età rispetto al 2021, con un picco tra i bambini e gli anziani oltre i 75 anni (Prospetto 3). Per far fronte concretamente al contenimento anche del numero dei feriti e non solo delle vittime, il nuovo Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale 2030 punta anche su miglioramenti nella progettazione di strade e veicoli, sul rafforzamento delle leggi e la loro applicazione, su un’assistenza tempestiva ed efficace ai feriti’.

Esa, dallo spazio le immagini degli incendi sull’isola di Rodi

Esa, dallo spazio le immagini degli incendi sull’isola di RodiRoma, 25 lug. (askanews) – Gli incendi sull’isola greca di Rodi hanno costretto l’evacuazione di migliaia di persone mentre le fiamme si sono propagate dalla regione montuosa dell’isola alla costa. La missione Copernicus Sentinel-2 ha catturato questa immagine dell’incendio in corso il 23 luglio.

L’immagine – elaborata combinando bande di colore naturale con informazioni a infrarossi ad onde corte per evidenziare il fronte di fuoco – mostra l’estensione dell’area bruciata (visibile nei toni del marrone) nella parte centrale dell’isola, con una stima preliminare di 11.000 ettari perduti al momento dell’acquisizione. Residenti e turisti si sono rifugiati domenica nelle scuole e nei rifugi temporanei, molti dei quali sono stati evacuati su imbarcazioni private, mentre le fiamme minacciavano i villaggi costieri e le località di villeggiatura.

Le temperature dell’aria nell’ultima settimana hanno superato i 40°C in molte parti della Grecia. Oltre a Rodi, gli incendi stanno bruciando anche vicino ad Atene e sull’isola di Corfù. In risposta agli incendi – informa l’Esa – è stato attivato il Copernicus Emergency Mapping Service. Il servizio utilizza le osservazioni satellitari per aiutare le autorità di protezione civile e, in caso di disastro, la comunità umanitaria internazionale, a rispondere alle emergenze.

La missione Sentinel-2 si basa su una costellazione di due satelliti identici, ognuno dei quali trasporta un innovativo imager multispettrale ad alta risoluzione con 13 bande spettrali per il monitoraggio dei cambiamenti nel suolo e nella vegetazione della Terra.