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Tag: Sanremo 2023

La Russa: piena fiducia in magistratura,media invece oltre il segno

La Russa: piena fiducia in magistratura,media invece oltre il segnoRoma, 14 lug. (askanews) – “Il Presidente La Russa, dopo la nomina dell’avv. Bazzoni da parte del figlio Leonardo, si è astenuto e si asterrà da qualsiasi commento diretto o indiretto sulla vicenda, avendo piena fiducia nell’operato dei Magistrati della Procura di Milano.Da un punto di vista mediatico, risulta, però, ormai passato il segno”. Lo si afferma in una nota diffusa dallo staff del senatore e avvocato Ignazio La Russa

“Più volte – denuncia la nota- sono state pubblicate su quotidiani, giornali on line e sui social, le foto di un altro figlio del Presidente, col nome del fratello, nonché ricostruzioni artefatte a fini suggestivi della vita giovanile dei fratelli La Russa e dello stesso Leonardo (definito “trapper” per avere messo in rete solo nell’anno 2019, due canzoni col testo non suo, mentre è ormai al terzo anno di università). Non sono financo mancati talk-show televisivi con esponenti privi di ogni conoscenza dei fatti ma forti delle loro convinzioni ideologiche, nonchè offese ai “La Russa” che, di converso, si sono da sempre distinti per riconosciuta onorabilità, onestà e dirittura morale non solo con Ignazio, ma nei 50 anni continuativi di presenza dei La Russa in Parlamento”. “Non risulta più tollerabile – afferma la nota- la condotta di chi si sostituisce ai Pm con pretese di indagine e richieste istruttorie. Travalica ogni rispetto l’operato di associazioni di sinistra che affiggono manifesti e preannunciano flash-mob politici e diffamatori. Per tacere dei social.Per queste ragioni, si rinnova l’invito ad affidarsi unicamente al lavoro degli inquirenti e ci si augura che termini ogni speculazione politica della vicenda.Tuttavia, in ragione di quanto è sino ad oggi accaduto, la famiglia La Russa si è vista costretta ad incaricare l’avv. Vinicio Nardo del Foro di Milano per tutelare, nelle competenti sedi giudiziarie, l’onorabilità del Presidente e degli altri componenti della famiglia. L’avv. Vinicio Nardo, che non si occuperà della vicenda di Leonardo (per il quale Leonardo ha incaricato l’avv. Bazzoni), sta raccogliendo tutti gli elementi che da giorni esulano dal normale esercizio del diritto di cronaca e di critica con riguardo alla famiglia La Russa”.

Madeleine Mccann, docu-serie sul caso della bimba inglese scomparsa

Madeleine Mccann, docu-serie sul caso della bimba inglese scomparsaRoma, 14 lug. (askanews) – La scomparsa di Madeleine McCann è una tragedia senza precedenti e la polizia e le autorità competenti stanno ancora lavorando per trovare risposte. Attraverso la docu-serie “Madeleine Mccann: il primo sospettato” in onda il 16 luglio alle 22, in prima visione assoluta in esclusiva su Crime+Investigation (canale 119 di Sky), si cerca di approfondire il caso nella speranza che chi abbia informazioni sulla scomparsa di Madeleine si faccia avanti e aiuti nella ricerca della verità.

A Praia da Luz, Portogallo, la polizia portoghese riceve una chiamata alle ore 21.05 del 2 maggio 2007 a seguito della scomparsa di una bambina britannica di 4 anni, Madeleine McCann, dall’appartamento dove alloggiava con i suoi genitori. Da allora, le autorità portoghesi e quelle britanniche, hanno condotto indagini approfondite nel tentativo di ritrovarla ma, nonostante gli sforzi messi in campo, la verità sulla scomparsa di Madeleine McCann rimane ancora sconosciuta. Nel corso dell’indagine sono emersi diversi sospetti e tante teorie sulla scomparsa della piccola, ma nessuna di queste piste si è rivelata utile. La polizia continua a lavorare duramente per trovare qualsiasi informazione che possa portare alla sua scoperta. Questa vicenda ha attirato l’attenzione di tutto il mondo, suscitando un forte interesse mediatico. La famiglia McCann, insieme a molte altre persone, ha continuato a chiedere giustizia per Madeleine e spera ancora di poterla un giorno riabbracciare.

La docu-serie è distribuita da Blue Ant International.

Libri, presentato ‘Salvator Mundi’: premio speciale per Meloni

Libri, presentato ‘Salvator Mundi’: premio speciale per MeloniRoma, 14 lug. (askanews) – Durante la presentazione del volume “Salvator Mundi: Proposte e Riflessioni per Nuovi Equilibri di Pace” edito da Publiscoop editore a cura di Katia La Rosa, giornalista professionista, Presidente di ITDIFESA ed autore e fondatore di tutto il progetto integrato, in collaborazione con le Istituzioni civili e militari, si è svolta una cerimonia di premiazione, che ha coinvolto la Senatrice Isabella Rauti, in rappresentanza della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

La statua del “Salvator Mundi”, un Gesù senza le mani, donata dal restauratore di Genova Cesare Masi alla fondatrice del progetto, Katia La Rosa, diventa simbolo tangibile di questo straordinario volume, la cui riproduzione in miniatura dipinta a mano e realizzata con una dedica speciale dall’azienda Treddy è stata consegnata alla Senatrice Rauti come gesto di riconoscimento e apprezzamento per l’impegno della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel promuovere la pace e la difesa dei valori fondamentali della nostra nazione, perché attraverso loro la storia del “Salvator Mundi” senza le mani diventi un valore riconosciuto da tutto il mondo. Durante la solenne cerimonia la Presidente di ITDIFESA, Katia La Rosa ha conferito un premio speciale a Giorgia Meloni, prima donna Presidente del Consiglio, per le sue qualità umane e politiche, con l’augurio, che possa guidare il Paese, verso una rinascita collettiva, contribuendo al suo progresso.

Nella stessa cerimonia è stato anche riconosciuto l’instancabile impegno e la dedizione al servizio, del Sottosegretario al Ministero della Difesa Isabella Rauti. Nel corso dell’evento le è stato donato una copia del volume e l’anello Amen dei Valori e la Madonnina Miracolosa; ed una riproduzione in scala del Salvator Mundi. Che rappresenta, dunque, un’icona di speranza, un richiamo a credere nel potenziale dell’umanità per creare un mondo eticamente sostenibile. La statua originale, opera lignea, altra oltre 2 metri, incarna l’essenza del messaggio di pace e di rinascita che permea il libro stesso: Ama, Dona e Perdona. “Per me è un onore – ha dichiarato il Sottosegretario alla Difesa Senatrice Isabella Rauti – rappresentare il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla presentazione di un libro di grande spessore ideale, valoriale, simbolico, etico e religioso che racconta anche la storia affascinante del Cristo ritrovato. Il tema di oggi è anche oggetto del Vertice Nato di Vilnius: pace ed Europa sono i argomenti chiave dell’agenda politica di chi ha a cuore la stabilità e la sicurezza del mondo. Che l’opera presentata sia un augurio a chi è impegnato nel mondo come costruttore e portatore di pace”. “Consegnando questa statua del ‘Salvator Mundi’ alla Presidente del Consiglio – ha sottolineato La Rosa – vogliamo onorare il forte impegno nel promuovere la pace e la difesa dei nostri valori. Desideriamo che diventi un costante promemoria del nostro impegno a credere nel potere dell’Unione e della Solidarietà. La copia in scala 1:1 realizzata dall’Azienda Treddy, leader nella stampa 3D; che ha sposato il progetto, sarà collocata in un luogo simbolo del nostro Paese, perché quest’opera d’arte, segno tangibile di rinascita, diventi con la sua storia vera, l’icona di un progetto umano. L’augurio è che tutti noi, civili e militari, grazie al messaggio del Salvator Mundi, si possa diventare un esercito di pace e di speranza”.

”Contro cambio clima viticultura eroica punti su mix tradizione-scienza”

”Contro cambio clima viticultura eroica punti su mix tradizione-scienza”Milano, 14 lug. (askanews) – “La chiave del successo sta nel combinare le conoscenze tradizionali dei viticoltori con l’innovazione e il rigore scientifico. In questo modo, le aziende agricole possono ottimizzare gli investimenti per un paesaggio agricolo più funzionale, sostenibile e sicuro: un’alleanza vincente per affrontare queste diverse sfide naturali e antropiche”. Lo sostengono i ricercatori del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (Tesaf) dell’Università di Padova nell’articolo “Sfide ambientali e socio-economiche per la viticoltura eroica in un clima in evoluzione” pubblicato sulla rivista scientifica “iScience”.

“Da un punto di vista climatico, attualmente sono due le principali sfide dovute all’intensificazione del ciclo idrologico: precipitazioni e siccità estreme. Da un lato, piogge intense e localizzate possono provocare grave erosione del suolo agricolo e innescare frane su pendii terrazzati. Dall’altro, il protrarsi di condizioni di severa siccità (il 2022 è stato un anno estremo da questo punto di vista) sta creando criticità senza precedenti in termini di gestione dell’acqua” spiegano i ricercatori del team guidato dal professor Paolo Tarolli, ricordando che “l’ultimo mezzo secolo è stato caratterizzato dall’esodo rurale e dal graduale abbandono dei paesaggi montani. Le nuove generazioni – continuano – non sono disposte a continuare a lavorare in condizioni estreme se i benefici economici non sono abbastanza soddisfacenti e se non viene intrapresa una chiara e concreta azione politica comunitaria a loro supporto”. Che fare dunque per tutelare i vigneti e i paesaggi culturali unici, fatti di persone e tradizioni, che sono oggi rischio a causa dei cambiamenti climatici?. Innanzitutto serve intervenire sul territorio per una migliore e più sostenibile gestione della risorsa idrica, “anche offrendo linee guida pratiche come ad esempio la messa in opera di microinvasi, in grado di agire in caso di precipitazione estrema (laminazione del deflusso e mitigazione piene) o mancanza d’acqua (riuso dell’acqua meteorica raccolta per irrigazione di emergenza). Inoltre gli studiosi del Tesaf ricordando che le nuove tecnologie di telerilevamento consentono di “digitalizzare” i versanti coltivati ad altissima risoluzione, permettendo così di simulare le precipitazioni e i deflussi d’acqua nei vigneti e guidare la progettazione delle opere in un’ottica di agricoltura di precisione.

Nello studio infine si sottolinea l’importanza di fare rete tra scienziati, aziende agricole, associazioni di categoria, enti locali, consumatori e decisori politici per una migliore comprensione delle problematiche e per la ricerca di soluzioni di mitigazione. Da qui l’importanza dell’educare le nuove generazioni su questi temi, riscoprendo il passato ma guardando al futuro, ovvero “educazione come strumento imprescindibile per la sopravvivenza dei paesaggi culturali”.

Porretta Soul Festival al via, tra le star MonoNeon e Bobby Rush

Porretta Soul Festival al via, tra le star MonoNeon e Bobby RushRoma, 14 lug. (askanews) – La trentacinquesima edizione del Porretta Soul Festival, si terrà dal 20 al 23 luglio 2023 a Porretta (città metropolitana di Bologna) e celebrerà i 20 anni dell’apertura dello Stax Museum of American Soul Music di Memphis, in collaborazione con la Stax Music Academy e la partecipazione di artisti che hanno fatto la storia della musica soul.

Il festival, si arricchisce nella prima serata, giovedi 20 luglio, di uno straordinario musicista, MonoNeon. Dwyane Thomas, Jr., noto anche come MonoNeon, è un bassista americano e musicista sperimentale di Memphis, Tennessee. È noto per i milioni di followers su YouTube, ed è stato uno degli ultimi musicisti a lavorare con Prince. Vincitore del Grammy Award, per la sua partecipazione all’album King’s Disease di Nas del 2020. Flea dei Red Hot Chili Peppers ha definito Mono “il più grande fottuto bassista elettrico”. Il primo novembre 2022, la Fender ha realizzato la MonoNeon Collection, che includeva il MonoNeon Jazz Bass VSignature. MonoNeon ha collaborato con artisti come Mavis Staples, George Clinton, Pete Rock, Ne-Yo, Mac Miller, Georgia Anne Muldrow, Ghost-Note e altri. MonoNeon ha suonato al Newport Jazz Festival, al Montreal Jazz Festival, al Summer Camp Music Festival, al Melbourne International Jazz Festival e altro ancora. MonoNeon ha fatto il suo debutto europeo, appena quindicenne, proprio al Porretta Soul Festival del 2006 con The South Soul Rhythm Section. Tra i protagonisti del Festival, in esclusiva per Porretta Soul Festival: Bobby Rush (2 Grammy winning legend, Blues Hall of Famer, six-time Grammy nominee), The Bo-Keys, John Németh (multiple Blues Music Award winner), The Blues Paddlers (Samuel & Davis), Anthony Paule Soul Orchestra feat. Terrie Odabi, Lehmanns Brothers, Charlie Wood, Katrina Anderson, The Norman Sisters, Robin McKelle, Mighty Mo Rodgers con Sax Gordon, un tributo ai Commitments con Eamonn Flynn & Conor Brady dalla colonna sonora originale del film The Commitments e tanti altri ancora.

A grandissima richiesta, al Porretta Soul Festival, ritorna l’esplosivo Curtis Salgado con la sua band premiato ai recenti Blues Awards 2022 come “Best Blues Instrumentalist – Vocals”, mentore di John Belushi e ispiratore dei Blues Brothers. Curtis Salgado è stato il maggior ispiratore per John Belushi per la nascita della Blues Brothers Band. Nel 1977 Curtis incontrò l’attore John Belushi mentre il comico stava girando Animal House. Salgado e Belushi passavano ore a suonare vecchi dischi, con Belushi che assorbiva la musica come una spugna. L’album di debutto dei Blues Brothers “Briefcase Full of Blues” è dedicato a Salgado e Cab Calloway personaggio che nel film The Blues Brothers prende il nome di Curtis in onore a Curtis Salgado. “La musica oltre i confini” è il titolo di un evento che il Porretta Soul organizza in collaborazione con la redazione di Limes (la prestigiosa rivista di geopolitica diretta da Lucio Caracciolo). Martedì 18 luglio alle ore 17, sul terrazzo dell’Hotel Helvetia, Alfonso Desiderio (giornalista e coordinatore dei video di Limes), Fabrizio Maronta (analista e responsabile Relazioni Internazionali di Limes) e Charles Bernardini (avvocato dello studio Nixon Peabody di Chicago) discuteranno della profonda crisi sociale, culturale, politica e identitaria che stanno vivendo gli Stati Uniti e, come caso emblematico, approfondiranno gli aspetti, non solo giudiziari, della vicenda Trump.

Durante il festival verrà realizzato un nuovo murales dedicato agli artisti, realizzato da Edoardo Ettorre e Antonio Cotecchia.

Recuperate bottiglie spumante affinate per 10 anni nel lago Vernay

Recuperate bottiglie spumante affinate per 10 anni nel lago VernayMilano, 14 lug. (askanews) – Dopo dieci anni di affinamento lo spumante “Monchoisi” prodotto dall’Institut agricole régional (Iar) di Aosta è emerso dalle profonde acque del Verney, uno tra i più grandi laghi della Valle d’Aosta che si trova ad altitudine di 2.088 metri.

Lo ha annunciato lo stesso Istituto tecnico professionale agrario centro di ricerca e sperimentazione, spiegando che il progetto è nato nel 2013 da un’idea di Angelo Sarica in collaborazione con Iar (e l’allora direttore della Sperimentazione, Andrea Barmaz, insieme con il responsabile del settore Enologia, Daniele Domeneghetti) e con il gruppo di subacquei coordinato da Gaetano Aiello. Obiettivo dell’operazione è quello di conferire a questo spumante Metodo Classico “caratteristiche uniche, in un ambiente naturale e incontaminato, lontano dalla luce e dalle variazioni di temperatura”. Durante questi dieci anni, infatti, le bottiglie hanno beneficiato delle condizioni perfette offerte dal lago Verney: una temperatura costante di circa 7 gradi, un’alta pressione e una tranquillità che ha favorito la lenta evoluzione e maturazione delle bollicine”. A stabilirne le caratteristiche sarà il team di ricercatori dei laboratori dello stesso Istituto, che effettuerà analisi approfondite per verificare la presenza delle caratteristiche organolettiche desiderate e calcolare il grado di qualità del prodotto.

Oggi il “Monchoisi”, viene prodotto con uve Pinot Nero (50%) e Chardonnay (50%) di vigneti a una altitudine di 640 metri, vendemmiate nella prima decade di settembre, e ha una permanenza e affinamento sui lieviti di 33 mesi. Viene prodotto in un migliaio di bottiglie.

Bankitalia: l’inflazione rimarrà “ancora elevata” quest’anno, ma continua a calare

Bankitalia: l’inflazione rimarrà “ancora elevata” quest’anno, ma continua a calareMilano, 14 lug. (askanews) – L’inflazione rimarrà “ancora elevata” quest’anno, ma continua a calare ed è attesa scendere “marcatamente” nel biennio successivo. Dovrebbe portarsi al 6% per cento nella media di quest’anno e scendere al 2,3% nel 2024 e al 2% nel 2025, “riflettendo gli effetti diretti e indiretti del calo dei prezzi delle materie prime energetiche”. Sono le proiezioni contenute nel Bollettino economico della Banca d’Italia, che aggiornano quelle del 16 giugno scorso, quando si indicava l’inflazione al consumo attesa al 6,1% nella media d’anno 2023. Confermate, invece, le indicazioni per il 2024 e 2025. Secondo le proiezioni aggiornate, l’inflazione di fondo, attesa al 4,5% nella media dell’anno in corso, raggiungerebbe il 2% alla fine del triennio di previsione.

Secondo la Banca d’Italia, in primavera “l’inflazione al consumo è ulteriormente scesa, grazie alla decisa diminuzione della componente energetica, pur mantenendosi su livelli elevati. Si sono registrati i primi cali dell’inflazione relativa ai beni alimentari e a quelli industriali non energetici, che iniziano a incorporare la forte riduzione dei prezzi degli input energetici. A giugno anche i prezzi dei servizi hanno mostrato alcuni segnali di frenata. Famiglie e imprese si attendono un ulteriore allentamento delle pressioni inflazionistiche”.

Marco Pedroni confermato presidente di Ancc-Coop

Marco Pedroni confermato presidente di Ancc-CoopMilano, 14 lug. (askanews) – Marco Pedroni è stato confermato presidente dell’Ancc-Coop, l’associazione nazionale cooperative di consumatori-Coop, l’organismo nazionale di rappresentanza istituzionale di Coop. Perdoni aveva ricoperto dal 2013 il ruolo di presidente di Coop Italia a cui nel dicembre 2020 si era aggiunto l’incarico come presidente di Ancc-Coop. Al suo fianco, in qualità di vicepresidente Renato Dalpalù, presidente Sait, il Consorzio delle cooperative di consumo trentine. Confermato il nuovo assetto di governance delle strutture nazionali del sistema Coop avviato con l’assemblea di Coop Italia di fine giugno. E’ il risultato della due giorni che ha visto a Roma svolgersi il 13 e 14 luglio 2023 la quinta assemblea nazionale dei delegati Coop dal titolo “Creare il futuro. Una buona spesa può cambiare il mondo”.

Oltre 250 fra rappresentanti dei soci, quadri e dirigenti delle più importanti cooperative di consumatori italiane riunite a congresso, si legge in una nota, con l’obiettivo di procedere alla ratifica del nuovo assetto di governance delle strutture nazionali e in questo specifico caso dell’organismo di rappresentanza istituzionale di Coop e rinnovare gli organismi dirigenti. Alla base delle decisioni prese e degli orientamenti per il prossimo futuro c’è la volontà di meglio definire le funzioni dell’associazione nazionale (Ancc-Coop). Ancc-Coop, oltre alle funzioni di rappresentanza e di gestione dei contratti di lavoro, sarà luogo del confronto strategico per progetti comuni delle cooperative e per l’elaborazione delle politiche ambientali e sociali di Coop. Questa scelta comporta anche la costituzione di un comitato di presidenza dell’associazione dove si confronteranno i presidenti delle maggiori cooperative in quanto rappresentanti della proprietà sociale, mentre nel cda di Coop Italia recentemente rinnovato sono presenti figure manageriali delle cooperative (direttori generali, amministratori delegati o ruoli analoghi).

Marco Pedroni nella sua relazione ha preso le mosse dal quadro di grande incertezza economica e geopolitica, di perdurante inflazione e di aggravamento delle diseguaglianze in cui ci troviamo a operare, chiedendo al Governo una incisiva politica di sostegno della domanda interna (oggi in netta riduzione a causa dell’inflazione da costi) a favore soprattutto delle fasce più deboli e del lavoro dipendente. “E’ rilevante che si agisca in modo strutturale sulla riduzione del cuneo fiscale; la flat tax non è una buona idea, è iniqua e inefficace e speriamo non venga assunta come perno delle politiche fiscali” ha detto il presidente, aggiungendo anche un riferimento all’opportunità di una normativa sul salario minimo. “Non ci riguarda direttamente – ha affermato – perché i nostri contratti di lavoro sono regolari e garantiscono ai lavoratori ben di più del salario minimo, ma una norma ben fatta ed equilibrata andrebbe a sostenere alcuni milioni di persone (soprattutto giovani) che lavorano in precarietà e aiuterebbe a combattere le distorsioni del mercato dei subappalti”. Tra gli altri temi affrontati nella sua relazione il ruolo che Coop dovrà svolgere in futuro per sostenere i consumatori, per offrire un cibo buono, sicuro, sostenibile e accessibile a tutti. Ha difeso il ruolo della distribuzione ed ha aggiunto che “Coop è per natura e per missione un attore originale del mercato. C’è Gdo e Gdo. Noi Coop non abbiamo mai fatto e non facciamo aste al doppio ribasso, gestiamo le filiere con forti integrazioni e garanzie per i produttori agricoli e per le Pmi di trasformazione, assicuriamo eticità dei processi e giusta retribuzione dei fattori della produzione. Per noi il prezzo giusto è quello migliore per i consumatori, ma con il rispetto assoluto di lavoro e ambiente. Non tutti possono dire lo stesso”.

Bankitalia: confermata stima +1,3% Pil 2023, limata a +0,9% su 2024

Bankitalia: confermata stima +1,3% Pil 2023, limata a +0,9% su 2024Milano, 14 lug. (askanews) – La crescita del Pil in dovrebbe essere in “rallentamento” nel corso del triennio 2023-2025, collocandosi all’1,3% quest’anno, allo 0,9% nel 2024 e all’1% nel 2025. Sono le proiezioni contenute nel il Bollettino economico della Banca d’Italia, che aggiornano quelle del 16 giugno scorso, confermando la stima per l’anno in corso e limando quelle per i due anni seguenti rispetto all’1% sul 2024 e al più 1,1% sul 2025 indicate a giugno. Secondo Bankitalia, nei prossimi trimestri la ripresa “risentirebbe dell’irrigidimento delle condizioni di finanziamento e della debolezza del commercio internazionale. Gli inve stimenti rallenterebbero, solo in parte sostenuti dall’attuazione dei progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Santarcangelo Festival, il volo in spirito del no di Dewey Dell

Santarcangelo Festival, il volo in spirito del no di Dewey DellSantarcangelo di Romagna, 14 lug. (askanews) – Un viaggio nella magia, dentro l’idea di un “volo in spirito”, che prende una forma mutevole sul palcoscenico e, letteralmente, porta lo spettatore in spazi diversi, attraverso la ripetizione cinetica di un gesto di base. “I’ll do, I’ll do, I’ll do” è lo spettacolo di grande intensità che la compagna Dewey Dell ha portato al Santarcangelo Festival e che ci è stato raccontato dalla performer Teodora Castellucci. “È una visione di un’immagine in movimento – ha detto ad askanews – che ricorda varie cose simultaneamente. Quello a cui noi ci siamo ispirati è una figura magica riconducibile alla strega”.

Il contesto di riferimento è il saggio “Storia Notturna” di Carlo Ginzburg, dedicato alla decifrazione del Sabba e alle esperienze di incontro con la magia nel passato. E dalle testimonianze raccolte dall’Inquisizione nel libro emergeva una costante: il volo in spirito, ossia l’estasi. “Noi venivamo da un lavoro, Hamlet – ha aggiunto Teodora, che nel collettivo lavora con Agata e Demetrio Castelluci e Vito Matera – fatto nel 2021, che si era concentrato sulla possessione, quindi della visita di un’entità nel mondo degli esseri umani. Qui, al contrario, si esplora il viaggio opposto, cioè la visita di un essere umano nel mondo degli spiriti. Non solo, oltre a questo c’è anche una idea di convocazione, quasi di chiamata di uno di questi spiriti all’interno di questo spazio”. Il modo in cui questa visita viene personificata è magnetico, nel cerchio in scena si sente vibrare tutto il mistero della storia e il corpo della performer, così come lo spazio della rappresentazione teatrale, diventa altro. “Il gesto che viene svolto – ha concluso l’artista – è un gesto ripetuto di scuotimento del capo che ricorda il no. Cioè, è il gesto del no. È un gesto del rifiuto, della vergogna, di tutta la sfera melanconica e negativa delle espressioni umane. È un gesto che otticamente, per come è costruito l’occhio umano, sia in chi lo fa sia in chi lo guarda, crea una scissione. È possibile viaggiare all’interno di questo gesto”.

È un no verso la realtà, secondo Dewey Dell, è un rifiuto della realtà fuori da questo cerchio. Ma è anche l’incredibile occasione di osservare, nella velocità di movimenti, la vera trasfigurazione del volto. Dalla platea del Lavatoio di Santarcangelo si ha la sensazione di vedere dal vivo, in una essere vivente davanti a noi, un Trittico di Francis Bacon, quei dipinti che presentano la stessa persona in momenti e angolazioni diverse. È un fenomeno ottico, come di dicevano, ma è anche una dimostrazione che l’idea di “reale” viene continuamente messa in discussione, in primo luogo da se stessa. E poi dall’arte. (L.M.)