Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Vino, Studio: per Cantine italiane sostenibilità è impegno autentico

Vino, Studio: per Cantine italiane sostenibilità è impegno autentico


Vino, Studio: per Cantine italiane sostenibilità è impegno autentico – askanews.it



Vino, Studio: per Cantine italiane sostenibilità è impegno autentico – askanews.it




















Milano, 30 mar. (askanews) – Per le Cantine italiane la sostenibilità nel vino è un impegno autentico, che non risponde solo a una domanda del mercato, ma è assunzione di responsabilità etica nei confronti di sfide globali e locali, coerente con l’identità e la cultura aziendale e richiede investimenti a lungo termine in ricerca e innovazione. E’ quanto emerge da un’interessante indagine condotta da Walden Lab e The Round Table sul significato del termine “sostenibilità” per le aziende vitivinicole italiane. Lo studio è stato presentato questa mattina a Milano prima della premiazione della nona edizione del Premio Gavi “La buona Italia 2023”, organizzato dal Consorzio Tutela del Gavi, che lo ha commissionato.

Dalla ricerca condotta sulle 21 aziende nella short list del premio, risulta che la sostenbilità, ambientale, economica, sociale ma anche culturale, è un “elemento di sostanza” in grado di valorizzare la produzione vinicola con ricadute dirette sulla qualità e le performance del prodotto, sull’immagine dell’azienda e, a tendere, ha ricadute positive anche sul piano economico. Una responsabilità che per le Cantine non può prescindere da un’azione educativa orientata a promuovere una modalità di consumo consapevole e responsabile, improntata alla misura e alla moderazione, all’apprezzamento della qualità più della quantità. Comunicarla in modo corretto significa quindi poter contare su uno strumento di differenziazione, che rafforza la reputazione e l’attrattività del marchio. Al “greenwashing” vanno opposti serietà, coerenza, trasparenza e concretezza – hanno spiegato gli autori della ricerca – con iniziative di comunicazione finalizzate ad informare, sensibilizzare ed educare ai valori della sostenibilità, sia attraverso l’utilizzo di strumenti tradizionali e digitali, sia con strumenti come il Bilancio sostenibile, le certificazioni ma anche con le visite in Cantina. Un’attenzione che va veicolata non solo all’utente finale ma anche alla pluralità degli stakeholder, ai propri fornitori e venditori, alla comunità e al territorio circostante e naturalmente anche ai propri dipendenti.

“Ancora una volta lo scenario indicato dal premio e l’analisi condotta sono un esempio da seguire” ha dichiarato il presidente del Consorzio Tutela del Gavi, Maurizio Montobbio, spiegando che “abbiamo dimostrato come gli imprenditori del vino in Italia comunicano la sostenibilità non tanto perché sia obbligatorio ma perché credono sia la strada giusta”. “E’ un modello a cui ispirarsi, anche per i produttori più piccoli, e ci porta ad una riflessione: ci aspetta un futuro complesso in cui la responsabilità delle nostre azioni sarà totalmente sulle spalle dei produttori” ha proseguito Montobbio, concludendo “fare bene le cose e dirlo dopo averle fatte dimostrerà la credibilità di un intero settore e la sua capacità di rinnovarsi”.

Busia critica il nuovo Codice degli appalti. La Lega: non è neutrale, non può guidare l’Anac

Busia critica il nuovo Codice degli appalti. La Lega: non è neutrale, non può guidare l’Anac


Busia critica il nuovo Codice degli appalti. La Lega: non è neutrale, non può guidare l’Anac – askanews.it



Busia critica il nuovo Codice degli appalti. La Lega: non è neutrale, non può guidare l’Anac – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – La Lega ha scatenato una bufera contro il presidente dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, Giuseppe Busia. Le critiche al nuovo codice degli appalti, voluto dal leader leghista Salvini, esternate senza mezzi termini dal presidente Busia, in due interviste, hanno provocato una reazione tale che autorevoli esponenti del partito ritengono che non possa più guidare l’Autorità.

Ecco cosa ha detto il presidente dell’Anac. “Il vero punto non è costruire una scuola qualsiasi o una strada qualsiasi, nei tempi più rapidi possibile, ma costruire buone scuole e buone strade. Concentrarsi solo sulla velocità rischia di andare a discapito di trasparenza, concorrenza, tutele dei lavoratori e in definitiva della qualità delle opere pubbliche”, ha detto Busia, in un’intervista a Repubblica, chiedendo al governo di correggere il nuovo Codice degli appalti. Busia, pur provando a evitare polemiche politiche, ha messo in fila le perplessità sulla “deregulation” celebrata dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini: “Se le regole sono buone, ma si modificano le soglie così da applicarle solo a una minima parte degli appalti, vengono in realtà svuotate”; e “il codice trasforma in regola quelle che prima erano deroghe emergenziali, perdendo di vista quello che ci chiede l’Europa”. In un’altra intervista al Corriere della Sera, Busia è sceso più nel concreto, sottolineando che limitare l’obbligo di gara pubblica solo quando la spesa supera 5,3 milioni, come prevede il codice, pur se in linea con le normative dell’Ue, ha conseguenze importanti: “Significa che si possono fare affidamenti senza pubblicare un avviso e quindi senza una procedura pubblica di gara. Per i lavori fino a 150 mila euro e le forniture di servizi fino a 140 mila euro si può ricorrere all’affidamento diretto, col rischio che, soprattutto nei piccoli Comuni, questi contratti vengano stipulati in virtù di relazioni personali se non di parentela, anziché sulla bontà delle offerte o della qualità delle ditte. Spingendo le stesse a investire di più sulle relazioni personali col decisore pubblico che sulla qualità della prestazione. Insomma, sotto i 150 mila euro va benissimo il cugino o anche chi mi ha votato e questo è un problema”. Ed ecco la reazione della Lega. “Gravi, inqualificabili e disinformate dichiarazioni del presidente Busia sul Codice Salvini: se parla così di migliaia di sindaci e pensa che siano tutti corrotti, non può stare più in quel ruolo. Busia ha dei compiti di controllo, invece certifica di essere prevenuto, non neutrale e quindi non credibile”, così Stefano Locatelli, responsabile Enti Locali della Lega, ha commentato le parole del Presidente dell’Anac.

“La Lega ha piena fiducia negli amministratori locali, a differenza del presidente di Anac che li considera evidentemente corrotti e corruttibili. Busia prima di sparare a zero sui sindaci e sul Codice Salvini dovrebbe ragionare su quale sia il futuro che vuole per l’Italia. Noi vogliamo efficienza e sburocratizzazione per un Paese veloce, non ci sono dubbi”, questa, invece, la dichiarazione dei deputati della Lega in commissione Ambiente Gianpiero Zinzi, Alessandro Benvenuto, Gianangelo Bof, Elisa Montemagni e Graziano Pizzimenti. “Completamente fuori luogo e senza fondamento, oltre che gravi, le dichiarazioni del presidente di Anac Giuseppe Busia. Con il nuovo Codice, appalti più rapidi, più autonomia agli Enti locali, corsia preferenziale per le forniture italiane ed europee, digitalizzazione, semplificazione e meno burocrazia. Quindi: ‘Prima l’Italia’”, così in una nota i senatori della Lega in commissione Lavori pubblici, Nino Germanà (segretario), Tilde Minasi (capogruppo) e Manfredi Potenti, dopo le parole del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione. Quindi, per gli esponenti della Lega, “Busia che, per il ruolo che ricopre, dovrebbe essere super partes, dimostra invece la sua inadeguatezza a ricoprire quell’incarico”.

Milano, Lega: assetto piazza Frattini dopo M4 disastro annunciato

Milano, Lega: assetto piazza Frattini dopo M4 disastro annunciato


Milano, Lega: assetto piazza Frattini dopo M4 disastro annunciato – askanews.it



Milano, Lega: assetto piazza Frattini dopo M4 disastro annunciato – askanews.it




















Milano, 30 mar. (askanews) – “Siamo preoccupati per i lavori che si stanno realizzando nella piazza e condividiamo le apprensioni del comitato commercianti e dei residenti”. Così in una nota Alessandro Verri e Pietro Marrapodi, rispettivamente capogruppo e consigliere della Lega a Milano, a proposito del riassetto di piazza Frattini in relazione alla realizzazione della fermata della M4 che si presenta come “un disastro annunciato”. “I lavori, già in colpevole ritardo, stanno evidenziando forti spinosità dovute al mancato dialogo col quartiere e soprattutto alla scarsissima conoscenza del territorio da parte di questa amministrazione” hanno aggiunto.

“Dopo l’ampiamento dei marciapiedi, che rende poco fluido il passaggio dei veicoli con il conseguente intasamento della piazza, emergono altre due gravi criticità: i manufatti della stazione realizzati sotto i balconi degli stabili, che renderanno le case meno sicure, e la totale eliminazione dei parcheggi nella piazza stessa” hanno sottolineato gli esponenti della Lega. “Chiediamo subito un’assemblea con gli assessori competenti per intervenire immediatamente e ascoltare le richieste dei commercianti e dei cittadini” ha aggiunto il capogruppo in Municipio 6, Piermario Sarina.

Mobilità, nasce Alleanza Clima-Lavoro: transizione sia più rapida

Mobilità, nasce Alleanza Clima-Lavoro: transizione sia più rapida


Mobilità, nasce Alleanza Clima-Lavoro: transizione sia più rapida – askanews.it



Mobilità, nasce Alleanza Clima-Lavoro: transizione sia più rapida – askanews.it



















Roma, 30 mar. (askanews) – Al via l’Alleanza Clima Lavoro, un tavolo permanente di confronto, elaborazione e proposta d’iniziativa comune tra organizzazioni sindacali e associazioni ambientaliste per promuovere la giusta transizione e la mobilità sostenibile in Italia. Presentata stamane in una conferenza stampa al Senato, l’Alleanza è promossa dalla campagna Sbilanciamoci!, da Cgil Piemonte, Fiom Cgil, Kyoto club, Motus-E, Transport&Environmente Italia, Legambiente, Wwf Italia, Greenpeace.

“E’ nostra intenzione influenzare e condizionare il dibattito pubblico affinché la transizione ecologica sia la più rapida possibile e si vada verso uno scenario di mobilità sostenibile, di riconversione del sistema industriale del nostro paese tale da avviarci verso un modello di sviluppo nuovo, sostenibile e di salvare posti di lavoro”, ha spiegato Giulio Marcon, portavoce della campagna Sbilanciamoci!, secondo il quale “abbiamo bisogno di uno scatto in avanti: il governo e le istituzioni devono credere di più nella elettrificazione del paese e nella sfida di un modello di sviluppo che mette al centro la mobilità sostenibile, mette al centro le energie rinnovabili e mette al centro l’idea di una nuova economia. Per questo ci siamo uniti e per questo ci impegneremo”. Secondo i promotori dell’Alleanza lo stop alla produzione dei motori alimentati da benzina diesel del 2035 chiama la politica e le istituzioni ad un cambio di passo: servono politiche più incisive per la mobilità sostenibile, per un modello industriale diverso che sappia coniugare gli obiettivi della decarbonizzazione dell’economia, con la salvaguardia dell’occupazione, che anzi beneficia della transizione all’elettrico.

Il problema è che l’Italia “sembra concentrarsi più sulla conservazione che sull’innovazione”, ha sottolineato Michele De Palma, segretario generale della Fiom Cgil, illustrando le problematiche occupazionali e industriali del settore automotive nel nostro Paese. Gli ha fatto eco Giorgio Airaudo, segretario generale della Cgil Piemonte, secondo il quale “per salvare posti di lavoro bisogna aumentare la produzione di auto elettriche, esattamente il contrario di quello che dice il ministro Salvini”. Una lettura politica ampiamente condivisa. Per Nicola Fratoianni, segretario di Siistra Italiana e deputato dell’Allenza Verdi Sinistra, “questo è un governo conservatore e lo è in particolare sul terreno della transizione ecologica. La transizione non è una possibilità, è una necessità. Continuare a far finta che non sia così, significa condannare questo paese, sul piano ecologico, sul piano della giustizia sociale, del lavoro e della capacità competitiva della nostra filiera industriale, a una rapida obsolescenza, insomma significa avere una politica antiitaliana”. Secondo Fratotiannii invece “occorre investire oggi, senza altri rinvii, e mettersi a correre per incrociare la transizione ecologica e fare in modo che quella transizione sia giusta sul piano sociale e occupazionale”.

Per Chiara Gribaudo, capogruppo del Pd alla Camera, “i dati” illustrati oggi dall’Alleanza Clima Lavoro “sono molto importanti e ci ricordano come le transizioni vanno sempre gestite. Nei processi complessi servono più competenze, serve più politica, non meno politica o la ricerca di un colpevole, come invece sta facendo questo governo su qualunque partita. È evidente che siamo di fronte a una transizione complessa, siamo all’interno della quarta rivoluzione industriale, bisogna mettere delle politiche a disposizione e al servizio di questo cambiamento, altrimenti i dati che abbiamo sentito oggi diventeranno con il segno meno davanti, cioè -70mila posti di lavoro”. Tuttavia “siamo in tempo per gestire questo processo, però serve una politica all’altezza della sfida e del nostro tempo”. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Maria Grazia Midulla, responsabile clima di energia del Wwf Italia, Anna Donati, coordinatrice del gruppo di lavoro mobilità sostenibile di Kyoto Club, Andrea Braschi, Clean mobility manager di Transport&Environment Italia, Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, Alessandro Giannì, direttore delle campagne di Greenpeace Italia, Maria Maranò, segretaria nazionale di Legambiente.

David di Donatello, “Esterno notte” ottiene 18 candidature

David di Donatello, “Esterno notte” ottiene 18 candidature


David di Donatello, “Esterno notte” ottiene 18 candidature – askanews.it



David di Donatello, “Esterno notte” ottiene 18 candidature – askanews.it



















Roma, 30 mar. (askanews) – È “Esterno notte” di Marco Bellocchio il film che ha ottenuto il maggior numero di candidature alla 68esima edizione dei premi David di Donatello, esattamente diciotto, seguito da “La stranezza” e “Otto montagne”, che hanno avuto quattordici nomination, “Il signore delle formiche” undici, e “Nostalgia” nove. Saranno proprio queste cinque opere a contendersi il David per il miglior film, e i loro rispettivi autori, Bellocchio, Roberto Andò, Félix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersh, Gianni Amelio e Mario Martone, a contendersi quello per il miglior regista.

I candidati ai premi, che verranno assegnati il 10 maggio con una cerimonia condotta da Carlo Conti e trasmessa in diretta su Rai1, sono stati annunciati in Rai da Piera Detassis, presidente e direttrice artistica dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, insieme a Carlo Conti. “È un David molto solido e insieme non scontato: sono grandi storie italiane, grandi autori, con uno spazio di coproduzione internazionale, che raccontano grandi personaggi della storia italiana o personaggi dell’attualità”, ha sottolineato Detassis, evidenziando poi che in questa edizione è evidente “un innesto della commedia nel grande cinema d’autore”. Nessuna regista donna figura tra i cinque candidati alle categorie principali dei David, ma tre ce ne sono per il premio per il miglior esordio alla regia: Carolina Cavalli per “Amanda”, Jasmine Trinca per “Marcel!”, Giulia Louise Steigerwalt per “Settembre”.

Le attrici protagoniste candidate ai David sono: Benedetta Procaroli per “Amanda”, Margherita Buy per “Esterno notte”, Penelope Cruz per “L’immensità”, Barbara Ronchi e Claudia Pandolfi per “Siccità”. Gli attori protagonisti sono invece Fabrizio Gifuni per “Esterno notte”, Luigi Lo Cascio per “Il signore della formiche”, Ficarra e Picone per “La stranezza”, e Alessandro Borghi e Luca Marinelli per “Otto montagne”. Le candidate ai premi per le migliori attrici non protagoniste sono Giovanna Mezzogiorno, Daniela Marra, Giulia Andò, Aurora Quattrocchi, Emanuela Fanelli. Gli attori che si contenderanno il David come migliore non protagonista invece sono: Fausto Russo Alesi, Toni Servillo, Elio Germano, Filippo Timi, Francesco Di Leva.

“Cinecittà è il luogo del David”, ha detto Detassis durante la mattinata di presentazione delle candidature. Quest’anno la cerimonia di consegna si svolgerà agli studi Lumina, in attesa dei nuovi teatri che verranno realizzati su via Tuscolana con i soldi del Pnrr. Nicola Maccanico, amministratore delegato Cinecittà S.p.A. ha sottolineato che oggi “gli studi sono pieni di grandi produzioni, italiane e non, e che la vera sfida ora è creare contenuti che attirino gente in sala”. Lucia Borgonzoni, sottosegretaria del MiC, ha annunciato un’iniziativa in sostegno del cinema nelle sale, con un investimento di 20 milioni nella prossima estate, con due date di “Cinema in festa”, a giugno e settembre. In occasione di questi due eventi i biglietti per vedere i film italiani costeranno meno rispetto a quelli internazionali. “Le sale sono il luogo dove il cinema ha massima espressione e sono presidi sociali”, ha detto Borgonzoni. Il direttore Intrattenimento Prime Time Rai Stefano Coletta ha annunciato che dopo le edizioni segnate dal Covid ci sarà un vero e proprio show su Rai1. “Sarà una serata con grande ritmo e al mio fianco avrò Matilde Gioli”, ha anticipato Conti.

Gentiloni: ridurre debiti e inflazione senza ammazzare crescita

Gentiloni: ridurre debiti e inflazione senza ammazzare crescita


Gentiloni: ridurre debiti e inflazione senza ammazzare crescita – askanews.it



Gentiloni: ridurre debiti e inflazione senza ammazzare crescita – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – “In questa fase, la sfida è quella di dare ulteriore slancio alla ripresa e riprendere il cammino di crescita più sostenuta avviato in questi anni. Una crescita che deve essere sì più sostenuta, ma anche più sostenibile, nel segno della doppia transizione ecologica e digitale e dell’inclusione sociale. All’interno di questo obiettivo si sviluppano una serie di sfide collegate”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni intervenendo al Rome Investment Forum di Febaf.

Secondo l’eurocommissario la prima sfida è “coniugare sostegno alla crescita, equilibrio dei conti e contrasto all’inflazione. Gli effetti della stretta della politica monetaria cominciano a farsi notare. Gli ultimi dati della Bce – ha detto – evidenziano un rallentamento della crescita dei prestiti a imprese e famiglie tra gennaio e febbraio, dal 3,6% al 3,2% per le famiglie e dal 6,1% al 5,7% per le imprese non finanziarie. L’accesso al credito è un dato che andrà tenuto d’occhio nei mesi a venire”. “Quanto alle politiche di bilancio, le misure di sostegno varate per far fronte alla pandemia e alla crisi energetica sono state essenziali, ma hanno anche avuto un costo importante sul piano dei conti pubblici. Il punto è quindi da una parte come rientrare del debito e contenere l’inflazione senza ammazzare la crescita – ha proseguito – prestando attenzione anche alle possibili ripercussioni sul piano della stabilità finanziaria”.

“E dall’altra, la necessità di politiche di bilancio concentrate più sugli investimenti e meno sulla spesa corrente, e con misure di sostegno più mirate di quelle che abbiamo visto finora. Secondo – ha detto ancora Gentiloni -: rafforzare la competitività della nostra industria nelle tecnologie verdi, in un momento in cui tutte le maggiori economie mondiali stanno portando avanti politiche industriali ambiziose”. “L’Europa non può permettersi di rimanere indietro in un settore cruciale per il nostro futuro, che attrae investimenti, crescita e posti di lavoro. Né possiamo permetterci di sviluppare nuove e potenzialmente rischiose dipendenze su materie prime, prodotti e tecnologie strategiche. Dobbiamo invece rilanciare gli investimenti in questi settori evitando – ha avvertito – una doppia frammentazione. Sia all’interno del mercato unico che sul piano del commercio mondiale”.

Lega Filo d’Oro inaugura Centro Nazionale alla presenza di Mattarella

Lega Filo d’Oro inaugura Centro Nazionale alla presenza di Mattarella


Lega Filo d’Oro inaugura Centro Nazionale alla presenza di Mattarella – askanews.it



Lega Filo d’Oro inaugura Centro Nazionale alla presenza di Mattarella – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – È stato inaugurato questa mattina, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Centro Nazionale della Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus, a Osimo (An), un polo di alta specializzazione in Italia per la diagnosi, l’assistenza, l’educazione e la riabilitazione delle persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale, progettato grazie all’esperienza e alle competenze maturate dall’Ente in quasi 60 anni di attività. Dopo il simbolico taglio del nastro, eseguito dai ragazzi della Fondazione negli spazi esterni della struttura – dove a dare il benvenuto è stato Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo d’Oro, insieme ad alcune Autorità locali – il Presidente Mattarella ha effettuato una visita all’interno del Centro Nazionale, per conoscere da vicino la realtà della Fondazione e i suoi protagonisti, a partire dagli utenti e dai professionisti che li accompagnano quotidianamente, con passione, nell’affrontare la complessa sfida di andare oltre il buio e il silenzio. L’evento inaugurale, che ha avuto come cerimoniere d’eccezione lo storico testimonial Neri Marcorè, è proseguito all’interno della Sala Polifunzionale del Centro, dove il Capo dello Stato, dopo l’intervento del Presidente della Fondazione Bartoli, ha potuto ascoltare le toccanti testimonianze di Daniele Orlandini, Presidente del Comitato dei familiari, di Francesco Mercurio, Presidente del Comitato delle persone sordocieche, della fisioterapista Francesca Graziosi e della volontaria Dayana Galassi. Uno spaccato autentico, che ha permesso di far conoscere meglio le istanze di chi non vede e non sente e delle loro famiglie e la significativa dedizione di chi sostiene la loro causa. Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il Vicepresidente della Camera On. Giorgio Mulè, il Ministro per la disabilità On. Alessandra Locatelli, il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il Presidente della Provincia di Ancona Daniele Carnevali, l’Arcivescovo di Ancona-Osimo Mons. Angelo Spina, il Prefetto di Ancona Darco Pellos, il Sindaco di Osimo Simone Pugnaloni. “La data odierna rappresenta una giornata storica per la Lega del Filo d’Oro, che attraverso il completamento del Centro Nazionale corona un sogno, iniziato tanti anni fa. Se abbiamo, infatti, potuto raggiungere questo importante traguardo, lo dobbiamo alla straordinaria tenacia di una donna sordocieca, Sabina Santilli, che nel 1964 decise di dare vita, insieme al giovane sacerdote di Osimo don Dino Marabini e ad un gruppo di persone di buona volontà, ad un’Organizzazione che potesse unire con il resto del mondo persone che non potevano vederlo né sentirlo – dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus – con determinazione quel sogno è diventato realtà e voglio ringraziare sentitamente il Presidente della Repubblica per aver scelto di celebrarlo insieme a noi, in questa occasione speciale, incoraggiandoci nella nostra opera, volta a migliorare le vite delle persone sordocieche e con gravi disabilità. Un ringraziamento particolare va, inoltre, a tutto il personale della Lega del Filo d’Oro, ai suoi volontari, alle famiglie e a tutti i suoi sostenitori privati, ma anche, fortemente, a tutte le Istituzioni locali e nazionali, che in questi anni ci sono state vicine”.

La struttura, realizzata in due lotti, è costituita da 9 edifici, 37 tra ambulatori medici e laboratori per l’attività occupazionale, 40 aule didattiche, foresterie per i familiari, 4 palestre per la fisioterapia e 2 piscine per l’idroterapia. È inoltre un punto di riferimento per la formazione di personale altamente specializzato e per l’attività di ricerca scientifica in ambito riabilitativo e sociale. Una risposta concreta nata dalla mappatura dei bisogni specifici di chi non vede e non sente, con l’obiettivo di offrire loro maggiori servizi – garantendo sempre un alto standard qualitativo – all’interno di un ambiente sicuro e stimolante creato su misura, in cui poter sviluppare le proprie abilità residue e raggiungere il pieno potenziale e la maggiore autonomia possibile.

Innovazione, Angi: i giovani innovatori a sostegno Made in Italy

Innovazione, Angi: i giovani innovatori a sostegno Made in Italy



Innovazione, Angi: i giovani innovatori a sostegno Made in Italy – askanews.it



Innovazione, Angi: i giovani innovatori a sostegno Made in Italy – askanews.it



















Roma, 30 mar. (askanews) – “L’innovazione e la trasformazione digitale sono due assi portanti per lo sviluppo delle imprese e la valorizzazione del Made in Italy. Siamo lieti oggi di aver potuto evidenziare, attraverso le testimonianze di alcune delle più importanti ed autorevoli corporate italiane, la visione in termini di crescita e di investimenti che si stanno portando avanti nei cluster strategici del nostro ecosistema paese, sottolineando i punti di forza e specificando le azioni migliorative per quelli che saranno i pilastri del nostro manifesto per il Made in Italy”. Così il Presidente dell’Angi, Gabriele Ferrieri, nel corso della manifestazione “Innovation Made in Italy Conference”, che si è tenuta a Palazzo Piacentini presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e promossa dall’Angi, Associazione Nazionale Giovani Innovatori punto di riferimento dell’innovazione e del digitale in Italia, alla presenza del ministro Adolfo Urso. “Un percorso, pertanto, che partirà da una sinergia tra le istituzioni e gli stakeholder del mondo delle imprese con al centro i giovani innovatori e che vedrà protagoniste le eccellenze del nostro Paese. Un ringraziamento particolare al Ministro Urso e alle istituzioni europee con i quali porteremo avanti il nostro percorso mettendo al centro l’innovazione e le future generazioni a sostegno dell’Italia e del comparto imprese”. “Come Governo – ha detto Urso – abbiamo da subito portato avanti azioni che mirano a supportare al meglio la nostra economia e l’occupazione anche e soprattutto per le nuove generazioni, che sono la vera molla del nostro Paese. Il nostro obiettivo è permettere ai giovani laureati di restare nel nostro Paese rendendoli professionalmente competitivi”. Nel corso dei lavori sono intervenuti in rappresentanza delle istituzioni e delle agenzie governative anche Carlo Corazza Direttore del Parlamento Europeo in Italia, Massimo Pronio Responsabile Comunicazione Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, Luca Giuseppe Rigoni Responsabile delle Relazioni Istituzionali – Dipartimento per la trasformazione digitale – Presidenza del Consiglio dei Ministri, Valeria De Flaviis Head of Innovation Lab & Digital Transformation CDP – Cassa Depositi e Prestiti, Alessandro Coppola Direttore Innovazione e Sviluppo Agenzia ENEA – Ministero dell’Ambiente. La manifestazione è stata occasione anche per presentare i dati dell’Osservatorio sul Made in Italy condotto da ANGI Ricerche in collaborazione con LAB21.01. I prodotti italiani nel mondo sono apprezzati e valorizzati quasi in maniera plebiscitaria a prescindere dal paese in cui vengono esportati, ma come giudicano gli italiani i prodotti “Made in Italy”. Otto italiani su 10 (79,8%) nel momento dell’acquisto di un prodotto ritengono importante che sia targato “Made in Italy” percentuale di gradimento che arriva a toccare quota 85,9% per coloro che ritengono che sia molto o abbastanza importante che il prodotto acquistato abbia il bollino “fatto in Italia” – spiega il professor Roberto Baldassari Direttore Generale LAB21.01 e Direttore del Comitato Scientifico Angi – infatti non solo gli stranieri ma anche gli italiani cercano e apprezzano i maniera distintiva il tricolore come garanzia di qualità ed eccellenza. I principali settori del Made in Italy pongono al primo posto l’abbigliamento (38,2%), seguito dal settore alimentare (29,7%), dall’arredamento (19,7%) e dall’automazione (12,4%). Attenzione però, come spesso accade, le eccellenze vengono imitate e contraffatte: solo il comparto agroalimentare ha generato nel 2022 per coldiretti volumi pari a 120.000 miliardi di euro. Cosa fare dunque per arginare la contraffazione? Gli italiani anche qui hanno le idee chiare, al primo posto c’è il controllo da parte delle autorità preposte (32,4%), l’autenticazione dei prodotti (27,8%), gli accordi tra gli stati (21,2%) e la tracciabilità sicura (18,6%). Per favorire il Made in Italy al primo posto il sostegno economico – fiscale alle imprese italiani con il 35,8% delle preferenze, al secondo posto con il 34,7% troviamo le iniziative promozionali per le imprese e in terza posizione il supporto alle imprese con analisi dei mercati esteri.

A Ruffino Premio Gavi “La Buona Italia” per comunicazione vino sostenibile

A Ruffino Premio Gavi “La Buona Italia” per comunicazione vino sostenibile


A Ruffino Premio Gavi “La Buona Italia” per comunicazione vino sostenibile – askanews.it



A Ruffino Premio Gavi “La Buona Italia” per comunicazione vino sostenibile – askanews.it




















Milano, 30 mar. (askanews) – E’ la cantina toscana Ruffino ad aggiudicarsi la nona edizione del Premio Gavi “La buona Italia 2023”, organizzato dal Consorzio Tutela del Gavi. Ruffino ha ottenuto il riconoscimento “per la capacità di comunicare in modo chiaro e con la giusta enfasi, la tutela ambientale, il consumo responsabile, le iniziative di ‘giving back’, la responsabilità e il welfare aziendale, e la lotta contro la disparità di genere”. L’azienda sottoscrive “un patto di credibilità con il consumatore, rinnovato ogni giorno, attraverso il contenuti web e social”.

Il premio è stato consegnato questa mattina in un hotel del centro di Milano, dal presidente del Consorzio Tutela del Gavi, Maurizio Montobbio, al presidente e ad di Ruffino, Sandro Sartor, che ha affermato, tra l’altro, “è bello vedere che è stata colta l’essenza del nostro impegno così come la sua concretezza e la trasversalità”. Le menzioni speciali sono andate a Gruppo Mezzacorona, a La Cantina Pizzolato e all’Azienda agricola Ricci Curbastro “per la particolare attenzione con la quale hanno comunicato i propri progetti di sostenibilità e responsabilità sociale in ambito vinicolo”.

Studenti bresciani ai primi posti in concorso su valori Alpini

Studenti bresciani ai primi posti in concorso su valori Alpini


Studenti bresciani ai primi posti in concorso su valori Alpini – askanews.it



Studenti bresciani ai primi posti in concorso su valori Alpini – askanews.it




















Milano, 30 mar. (askanews) – L’Istituto Comprensivo “Luigi Einaudi” di Sale Marasino (BS) e l’Istituto Comprensivo di Concesio (BS): sono le scuole vincitrici del concorso istituito dal Consiglio regionale della Lombardia con legge regionale 19/2020 sulla “Riconoscenza alla solidarietà e al sacrificio degli Alpini”. I premi sono stati consegnati questa mattina nell’Auditorium Gaber del Pirellone dal presidente del Consiglio regionale Federico Romani, dal vicepresidente dell’Associazione Nazionale Alpini – Ana Lino Rizzi e dai consiglieri regionali Giovanni Malanchini e Floriano Massardi.

“Attraverso i lavori delle ragazze e dei ragazzi lombardi, vogliamo dedicare un pensiero speciale agli Alpini che hanno scelto di servire il proprio Paese mettendo in campo energie, competenze, passione e determinazione – ha commentato il presidente del Consiglio regionale Federico Romani -. Gli Alpini sono un esempio di coraggio, dedizione e spirito di sacrificio che va al di là del loro ruolo istituzionale. Sono i primi ad intervenire in caso di emergenze naturali o calamità, prestano assistenza a persone in difficoltà e svolgono attività di volontariato per il bene delle loro comunità. Sempre con il cuore e il sorriso”. “Lo abbiamo visto durante l’emergenza sanitaria, ma lo vediamo ogni giorno. La storia degli Alpini è molto più di una semplice pagina di cronaca. Essi hanno saputo distinguersi per la loro capacità di adattarsi alle situazioni più difficili e avverse, dimostrando sempre un grande senso di responsabilità e di rispetto per gli altri. I valori degli Alpini sono un patrimonio culturale e morale di inestimabile valore per la nostra società e sono particolarmente importanti per i giovani, che hanno bisogno di punti di riferimento solidi e autentici” ha proseguito.

L’Istituto Comprensivo “Luigi Einaudi” di Sale Marasino (BS) ha vinto il primo premio di gruppo con il video “Un passo dopo l’altro. Fotogrammi della campagna di Russia” che racconta, come dice la motivazione, “con esattezza storica e forza emotiva il sacrificio degli Alpini nella campagna di Russia”. Il premio è stato assegnato alla classe 3 D composta da: Gabriel Bazzana, Morgan Bazzana, Lucia Cristini, Gabriel Diouf, Roberto Favore, Vanessa Folgoni, Beatrice Ghitti, Marta Giudici, Malak Guelal, Francesca Guerini, Martina Guerini, Amal Hadari, Sebastian Lamera, Rosita Leva, Cris Martinotti, Aurora Omodei, Giada Ruffo, Lovedeep Singh, Nicolò Teta, Fabio Zanotti e Martina Zatti. Il primo premio individuale è andato, invece, a Pietro Mainardi dell’Istituto Comprensivo di Concesio (BS) per “Il sogno della montagna” che costruisce “tra realismo e sogno il racconto della vita di un giovane alpino dopo la disfatta di Caporetto”. Il secondo classificato di gruppo è stato il gruppo del Consiglio comunale dei ragazzi dell’Istituto “Mario Borsa” di Somaglia (LO) con il video “Noi, per un giorno Alpini”: tre storie di Alpini capaci di trasmettere “stati d’animo e sentimenti dei militari e dei loro famigliari”. Per questo lavoro sono stati premiati: Denis Coanda, Mattia Grana, Anna Massimini, Rahf Hzaa, Mohamed Kandil e Riccardo Orsi.