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Tag: Sanremo 2023

La guida di WEP per sfatare i falsi miti sull’anno scolastico in un paese straniero

La guida di WEP per sfatare i falsi miti sull’anno scolastico in un paese stranieroRoma, 17 feb. (askanews) – Dopo lo scoppio della pandemia, il settore delle esperienze all’estero, e in particolar modo dei viaggi studio, sta vivendo in questi mesi un periodo di rinascita. Tuttavia, nonostante sia viva la voglia nei più giovani di allargare i propri orizzonti ed immergersi nella quotidianità di una nuova cultura, sono ancora molti gli stereotipi che ruotano intorno alla formazione al di là dei confini nazionali. La possibilità di studiare per un semestre o un anno durante il liceo in un paese straniero, informa una nota, è considerata un’occasione unica, ma spesso paure e timori prendono il sopravvento. Si tratta, infatti, di una scelta sfidante sia per i genitori, sia per gli adolescenti, che devono affrontare la prima vera grande ‘prova’ al di fuori della propria comfort zone. Eppure, non c’è nulla di pari valore – che può motivare i giovani a superare i propri limiti e a valorizzarsi come persone – come il venir ‘catapultati’ in una nuova realtà, lontani da punti di riferimento personali e socio-culturali.
Per questo motivo, WEP – organizzazione leader nel settore degli scambi culturali e linguistici nel mondo da ben 34 anni – presenta una guida per sfatare i falsi miti più popolari sui programmi scolastici all’estero, sottolineando il ruolo cruciale dell’educazione – anche e soprattutto internazionale – nella formazione della persona.
La top 10 dei falsi miti: 1. ‘I viaggi studio all’estero sono come andare in vacanza’: lo stereotipo più comune sui viaggi di studio all’estero è associarli più a vacanze che ad esperienze di vita a tutto tondo. Così come studiare nel proprio paese, anche all’estero vengono richiesti impegno e costanza. Sebbene una certa componente divertimento sia assicurata, trascorrere un periodo di studio all’estero durante l’adolescenza è un’ottima occasione per migliorare la propria autonomia, il proprio senso di responsabilità e la propria socialità… in altre parole, aiuta a ‘diventare grandi’.
2. ‘É impossibile recuperare le materie e diplomarsi in tempo’: partire per un semestre o un anno può anche essere frequentemente visto come una perdita di tempo. Niente di più sbagliato: l’immersione culturale e linguistica permetterà di arricchire il proprio bagaglio di conoscenze e competenze a 360°, ancora più velocemente che rimanendo nel ‘nido’ sicuro di casa. Per esempio, si ha la possibilità di imparare discipline non presenti nei curricula italiani o studiare materie più ‘comuni’, come la matematica e la storia, con metodologie di insegnamento alternative e si maturano competenze che aiuteranno gli studenti a recuperare velocemente gli argomenti indispensabili per arrivare alla maturità preparati, anzi con una marcia in più.
3. ‘Non c’è un sistema chiaro di riconoscimento dei voti’: si tratta di un altro luogo comune molto diffuso, ovvero il timore del non riconoscimento dei risultati ottenuti all’estero, dovuto a una scarsa chiarezza nei parametri. Il percorso all’estero e i voti in realtà vengono riconosciuti come parte del proprio percorso formativo proprio dal Ministero dell’Istruzione insieme alle valutazioni tradizionali degli anni passati e successivi. Inoltre, le scuole straniere offrono solitamente un’ampia selezione di corsi e il piano di studi dello studente in visita viene comunicato alla scuola italiana e, in alcuni casi, si formalizza al rientro con l’autenticazione della pagella straniera.
4. ‘In caso di difficoltà sono da solo’: cosa fare in caso di emergenze? Come gestire in autonomia le difficoltà a scuola o in famiglia? Nessuna paura, gli studenti sono seguiti passo per passo in tutte le fasi del programma. WEP offre un’assistenza completa dalla fase pre-partenza al rientro, un vero e proprio percorso formativo dedicato alla preparazione pratica ed emotiva al viaggio studio all’estero. Un soggiorno scolastico all’estero è un’esperienza di crescita e la sicurezza dei ragazzi resta una priorità.
5. ‘Non conoscere la lingua può essere motivo di blocco’: non conoscere o padroneggiare solo superficialmente la lingua del paese ospitante può essere frustrante in un primo momento, ma è proprio l’immersione che favorisce l’apprendimento e il superamento della tanto temuta ‘barriera linguistica’. È proprio questo uno dei grandi vantaggi di questi programmi: la possibilità di imparare a padroneggiare una seconda lingua, così come quella di utilizzare il linguaggio locale a più livelli, familiarizzando anche con terminologie meno comuni in cui difficilmente ci si può imbattere a scuola o in un normale corso di lingua.
6. ‘È impossibile adattarsi così velocemente ad una nuova famiglia’: il valore aggiunto fondamentale di un soggiorno all’esterno è la famiglia ospitante. Trascorrere un periodo di tempo con una famiglia completamente diversa dalla propria (con lingua, cultura, abitudini e caratteri differenti) aiuta a sviluppare una grande apertura mentale: il primo passo per potersi integrare completamente è accettare di uscire dalla propria zona di comfort e partecipare attivamente alla quotidianità della propria host family. Se da un lato non è facile vivere con famiglie straniere, dall’altro non bisogna dimenticare che si tratta di un’esperienza di scambio: il rispetto reciproco, così come la ricerca di compromessi, sono alla base di un rapporto costruttivo e duraturo.
7. ‘Non sarò in grado di superare lo shock culturale’: il senso di disorientamento iniziale è un momento critico tipico di queste esperienze. Non va sottovaluto, ma sicuramente non va temuto. Sebbene ciascuna persona viva le esperienze di vita in modo diverso, è molto probabile che il soggiorno di studio all’estero segua una vera e propria ‘curva di adattamento’. In base alle numerose testimonianze degli studenti che hanno partecipato a programmi di studio all’estero, WEP ha infatti verificato che allo shock culturale delle prime settimane, segue l’adattamento superficiale (si inizia ad abituarsi ai nuovi ritmi e la barriera linguistica si fa più sottile). Dopo i primi mesi, in alcuni casi, si sviluppa un senso di frustrazione (la vita nel paese ospitante non offre più novità, innescando la nostalgia di casa), ma il processo si conclude sempre positivamente con la parte più entusiasmante del soggiorno: l’adattamento reale.
8. ‘Studiare per un semestre o un anno all’estero costa troppo’: l’idea che sia un’esperienza inaccessibile è un elemento che può scoraggiare molti fin dall’iscrizione. Tuttavia, pochi considerano che le spese di mantenimento di un adolescente in Italia sono spesso molto più alte che all’estero: in molti paesi, infatti, le scuole offrono sport e attività senza costi aggiuntivi. A conti fatti, quindi, avere un figlio all’estero non è tanto più costoso di averlo a casa. Inoltre, le borse di studio messe a disposizione per chi sceglie di partire agevolano gli studenti più meritevoli, aiutando così le famiglie a sostenere le spese. Nel 2022, WEP ha aumentato il numero delle borse di studio del 500%, oltre al valore complessivo, rendendo il periodo all’estero accessibile ad un numero ancora maggiore di adolescenti.
9. ‘E se non mi piace il cibo?’: il cibo è una componente fondamentale della cultura italiana, che in molti hanno difficoltà a lasciare per un periodo di tempo anche limitato. Un luogo comune ‘italiano’ è che la nostra cucina sia la migliore del mondo, ma, in realtà, ogni Paese ha una propria cultura culinaria tutta da scoprire. Quale occasione migliore per farlo, se non durante un’esperienza immersiva come un semestre o un anno di studio all’estero?
10. ‘Il ritorno sarà traumatico’: tornare a casa dopo una bella esperienza, tanto attesa e desiderata, non è mai semplice e può suscitare una certa dose di sentimenti contrastanti. Ciononostante, occorre fare tesoro delle conoscenze e competenze apprese e ricordarsi che da quel momento si avrà per sempre una seconda famiglia ‘lontano da casa’.
‘Agli studenti che vogliono fare un programma scolastico all’estero chiediamo quali siano le loro più grandi paure legate all’esperienza che stanno per intraprendere, nella maggior parte dei casi (85%) le preoccupazioni più grandi sono legate alla sfera affettiva: da un lato la paura di non riuscire a legare con la famiglia ospitante o con i nuovi compagni di scuola, dall’altro la paura di lasciare il gruppo di amici in Italia’ afferma Diana Frattini, Head of Marketing di WEP Italia. ‘Sono timori legittimi e sani che si manifestano con la presa di coscienza di doversi mettere in gioco anche da un punto di vista relazionale. Per questo uno degli obiettivi del percorso di formazione che facciamo insieme ai ragazzi è proprio quello di insegnare loro a gestire eventuali momenti di difficoltà, anche legati all’inserimento nella realtà locale o alla nostalgia di famiglia e amici. È molto bello ed emozionante vedere come sia gli studenti che i loro genitori si stupiscano della capacità di adattamento e delle risorse che riescono a mettere in campo quando sono lontani da casa. Alla fine, le paure iniziali si trasformano in punti di forza che contribuiscono alla loro crescita’.

Siccità, Gelmini (Az): Cabina regia governo coinvolga enti locali

Siccità, Gelmini (Az): Cabina regia governo coinvolga enti localiRoma, 17 feb. (askanews) – “È emergenza siccità. Il lago di Garda è ai minimi storici: è da almeno 35 anni che non c’era così poca acqua in inverno. Viviamo una stagione senza pioggia e con poca neve, sull’agricoltura rischiano di esserci pesanti ripercussioni. La proposta del ministro Lollobrigida di una cabina di regia nazionale sul tema potrebbe dare un contributo importante, a patto che vengano coinvolte anche Regioni ed enti locali e che non sia l’ennesimo escamotage per prendere tempo e non decidere. Abbiamo il dovere di salvare i raccolti, le aziende, i sacrifici di tanti agricoltori e produttori italiani. Abbiamo il dovere di salvaguardare la risorsa idrica di cui disponiamo, con una pianificazione a medio e lungo termine. E non cogliere l’opportunità del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza anche per affrontare il tema della gestione dell’acqua in modo strutturale sarebbe un grave errore”. Lo scrive sui social Mariastella Gelmini, vicesegretario e portavoce di Azione.

Turismo, a Dubai 14,36 milioni visitatori internazionali nel 2022

Turismo, a Dubai 14,36 milioni visitatori internazionali nel 2022Roma, 17 feb. (askanews) – Secondo gli ultimi dati del Dubai’s Department of Economy and Tourism (DET), Dubai ha accolto 14,36 milioni i visitatori internazionali nel 2022, segnando un incremento del 97% rispetto ai 7,28 milioni di arrivi turistici nel 2021. Del totale sono stati ben 212.000 gli italiani che hanno visitato la città emiratina nel 2022, pari a un aumento del 100% rispetto al 2021. Questo trend positivo ha permesso alla destinazione di superare i livelli di ripresa del turismo globale e regionale, contribuendo a raggiungere l’obiettivo dell’Agenda economica di Dubai D33 lanciata da Sua Altezza lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Vice Presidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti e Governatore di Dubai, per consolidare lo status di Dubai come una delle prime tre città del mondo per viaggi e affari.
“L’eccezionale incremento dell’afflusso di visitatori – dichiara ha dichiarato lo Sceicco Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Principe Ereditario di Dubai e Chairman del Consiglio Esecutivo di Dubai – riflette la continua evoluzione di Dubai come una delle città più connesse e la sua determinazione a diventare leader nel mondo delle infrastrutture adibite all’ospitalità e i servizi. L’elevata crescita dimostra al mondo che non ci adagiamo mai sui nostri successi e lavoriamo costantemente per aumentare i nostri parametri di riferimento. Sono fiducioso che Dubai sarà un catalizzatore per la crescita del turismo globale e l’accessibilità legata al viaggio negli anni a venire”.
Avvicinandosi ai 16,73 milioni di visitatori pre-pandemia registrati nel 2019, la performance turistica di Dubai nel 2022 ha convalidato la sua posizione di destinazione globale No.1 ai Tripadvisor Travellers’ Choice Awards 2023 per il secondo anno consecutivo, diventando la seconda città nella storia ad aver raggiunto questo traguardo. Gli ultimi dati della United Nations World Tourism Organization (UNWTO) mostrano che i viaggi turistici internazionali nel 2022 sono stati inferiori del 37% rispetto al 2019. Il Medio Oriente ha registrato il più forte incremento relativo, con arrivi che raggiungono l’83% dei numeri pre-pandemici. Dubai ha superato i barometri turistici di ripresa sia globali che regionali, con un numero di visitatori nel 2022 che hanno raggiunto l’86% dei livelli pre-pandemici.
“In linea con la visione dello sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, di rendere Dubai la destinazione più visitata del mondo – ha detto Helal Saeed Almarri, Direttore Generale del Dipartimento di Economia e Turismo di Dubai – le performance del nostro settore nel 2022 mostrano gli straordinari progressi compiuti dalla città negli ultimi due anni. Mentre l’economia globale rimane in uno stato di flusso, Dubai è emersa come un chiaro leader nel settore del turismo. Le performance positive testimoniano il ruolo crescente di Dubai come attore di primo piano nella ripresa del turismo globale. L’impulso positivo dimostra anche che il turismo contribuisce in modo significativo alla crescita economica della città e allo sviluppo sostenibile, avvicinandosi sempre di più all’obiettivo dell’Agenda economica di Dubai D33 per rafforzare lo status di Dubai come una delle prime tre città del mondo per il turismo e le imprese”.
La performance positiva del 2022 presenta alcuni picchi notevoli nei tradizionali mercati chiave di Dubai e una forte crescita nei mercati emergenti. Dubai è rimasta una destinazione di viaggio sicura per i visitatori provenienti dai mercati di riferimento della città.
Da una prospettiva regionale, gli stati dell’Europa occidentale e le regioni del CCG hanno rappresentato ciascuna una quota del 21% degli arrivi. L’area del GCC in particolare ha visto un aumento esponenziale degli arrivi passando dal 13% nel 2021 al 21% dello scorso anno. L’Asia meridionale ha contribuito per il 17% dei volumi totali, mentre segue la regione MENA con il 12%, rafforzando ulteriormente l’attrattività di Dubai per i turisti dei mercati di prossimità. Le Americhe hanno rappresentato il 7% degli arrivi, mentre l’Asia del Nord, il Sud-Est asiatico e l’Africa hanno contribuito per il 5% ciascuno e l’Australasia per il 2%.

Musica, esce “Rockabilly Carter”: album di esordio dei Colla Zio

Musica, esce “Rockabilly Carter”: album di esordio dei Colla ZioRoma, 17 feb. (askanews) – Dopo il Festival di Sanremo con il brano “Non mi va”, per i Colla Zio è già tempo di novità: esce oggi, per Woodworm/Virgin Music LAS (Universal Music) “Rockabilly Carter”, il loro disco d’esordio.
I Colla Zio erano entrati nel cast del Festival dopo aver partecipato a Sanremo Giovani e, al termine della kermesse, sono risultati – a livello di classifica – i migliori tra gli altri giovani compagni che provenivano dallo stesso percorso, dimostrandosi la band rivelazione di questa edizione.
“Non mi va”, il brano presentato in gara, è il biglietto d’ingresso nel mondo dei Colla Zio: un funk contemporaneo, colorato e fresco, un mix tra barre rappate e canto armonizzato in pieno stile Colla. È stata scritta e prodotta dai Colla Zio, insieme a Giorgio Pesenti (okgiorgio) alla produzione e adattata per l’orchestra dal Maestro Carmelo Patti.
“Rockabilly Carter” è il frutto dell’ultimo anno di lavoro dei Colla Zio, che hanno scritto e prodotto nel loro habitat naturale, lo studio. Il collettivo ha raccolto le influenze e le idee di ciascuno dei membri, per arrivare alla sintesi che meglio racconta la sua ricerca musicale e personale.

Musica, esce oggi il nuovo album di Ultimo “Alba”

Musica, esce oggi il nuovo album di Ultimo “Alba”Roma, 17 feb. (askanews) – Esce oggi, “Alba”, il nuovo progetto discografico di Ultimo e il secondo prodotto dalla sua etichetta Ultimo Records, su tutte le piattaforme digitali e in formato fisico.
“Alba” è il frutto di un anno di viaggi del cantautore romano, e ciò ha contribuito alla nascita di brani come “Vieni nel mio cuore” scritta a Los Angeles e quelli composti durante la sua permanenza a Londra come “Ti va di stare bene”. Al suo interno è presente anche “Alba”, brano con cui l’artista ha partecipato alla 73esima edizione del Festival di Sanremo e che nell’ultima settimana ha conquistato la Top 10 su Apple Music, Spotify e Amazon Music, raggiungendo 6.3 milioni di stream sulle piattaforme. Su TikTok è il quinto più popolare.
Il tour Ultimo Stadi 2023 “La Favola Continua…”, prodotto da Vivo Concerti e per il quale sono già stati venduti oltre 260.000 biglietti, partirà dallo Stadio Teghil di Lignano Sabbiadoro il primo luglio (data zero), proseguirà allo Stadio Olimpico di Roma il 7 (sold out), 8 (sold out) e 10 e si concluderà allo Stadio San Siro di Milano, il 17 e 18 luglio.

Giappone, annullato a motore acceso lancio di debutto razzo H3

Giappone, annullato a motore acceso lancio di debutto razzo H3Roma, 17 feb. (askanews) – Brutto colpo per l’ambizioso programma spaziale giapponese. Il lancio d’inaugurazione del vettore H3, già rimandato tre volte a causa delle condizioni meteo, è stato annullato a causa di un problema tecnico.
“Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) aveva programmato il lanciuo del primo Veicolo di lancio H3, con a bordo l’Advanced Land Observing Satellite-3 DAICHI-3 (ALOS-3) alle 10.37 di oggi (ore 2.37 in Italia) e ha operato in tal senso; tuttavia, durante le operaizoni di conto alla rovescia automatico, è stata individuata un’anomalia nel sistema dei primo stadio e i segnali d’accensione per gli SRB-3 non sono stati inbiati. Il pianificato lancio di oggi quiondi è stato cancellato”, si legge nello scarno comunicato dell’ente spaziale nipponico.
H3 è un progetto cruciale per l’industria giapponese, in una corsa allo spazio che vede coinvolti i principali paesi del mondo, dagli Usa alla Russia, dalla Cina all’India. Si tratta del primo razzo nipponico progettato in 20 anni e rappresenta un progetto radicalmente nuovo rispetto al suo predecessore di base.
Il lancio era previsto dal centro spaziale nell’isola di Tanegashima, a mille km a sud-ovest di Tokyo. Nelle immagini diffuse dalla televisione pubblica NHK, si vede che il motore principale era stato acceso al momento dell’annullamento, ma il vettore – un razzo da 574 tonnellate senza carico e lungo 63 metri – non si alzato dalla rampa di lancio.
JAXA intende effettuare un nuovo lancio entro la fine di marzo.
H3 è il figlio di H2A, un razzo affidabile (con un solo lancio fallito su 46) ma dai costi che lo rendevano poco competitivo. Lo sviluppo del nuovo razzo è costato 200 miliardi di yen (1,4 miliardi di euro). Il motore principale a combustibile liquido è stato realizzato da Mitsubishi Heavy Industries, mentre i due bruciatori laterali a combustibile solido sono stati prodotti da IHI Aerospace.

Musica, “Quello cha fa bene”: fuori il nuovo album di LDA

Musica, “Quello cha fa bene”: fuori il nuovo album di LDARoma, 17 feb. (askanews) – L’emozione di aver calcato il palco più importante e ambito della musica italiana è ancora viva. Dopo aver debuttato in gara tra i big della 73esima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Se poi domani”, LDA è pronto ora a raccontarsi con “Quello che fa bene” (Columbia Records/Sony Music Italy), il nuovo album fuori ora in formato fisico e digitale.
Quindici le tracce dell’album che racchiudono sonorità e generi musicali diversi: “Il tema principale – commenta l’artista – è l’amore in tutte le sue infinite forme, ho cercato di affrontarlo sia in modo scherzoso, sia in modo introspettivo. Il titolo è ‘Quello che fa bene’, perché con il tempo ho capito che amarsi significa anche lottare per ciò che ci fa stare bene e lasciarsi andare a volte è la cosa che migliora la nostra vita. Non vedo l’ora che diventi del mio pubblico”.
Nella tracklist del nuovo album sono presenti anche “Se poi domani” e “Oggi sono io” con Alex Britti, che i due artisti hanno eseguito sul Palco dell’Ariston durante la serata dedicata alle cover.

Bce, Schnabel: a marzo +50 pb tassi in qualunque scenario plausibile

Bce, Schnabel: a marzo +50 pb tassi in qualunque scenario plausibileRoma, 17 feb. (askanews) – Isabel Schnabel, l’esponente tedesca del Comitato esecutivo della Bce ribadisce in maniera inflessibile la necessità di operare un rialzo dei tassi da altri 50 punti base alla riunione del Consiglio direttivo di marzo. Una presa di posizione che giunge all’indomani dei richiami alla prudenza, e a maggiore gradualità, lanciati da Fabio Panetta, che a sua volta siede nel Comitato esecutivo.
“Considerato l’attuale livello dei tassi di policy e il livello e la persistenza dell’inflazione di fondo, un rialzo dei tassi da 50 punti base è necessario virtualmente in qualunque scenario plausibile, per riportare l’inflazione al 2% – ha sostenuto Schnabel in una intervista a Bloomberg -. Non ci stanno incongruenze tra il nostro principio di essere legati ai dati e queste intenzioni, perché è molto improbabile che i dati che perveranno metteranno in discussione questa linea”.
Ieri, intervenendo ad un dibattito a Londra, il banchiere centrale italiano aveva invece affermato di considerare “imprudente (unwise) muoversi molto velocemente ora, con l’inflazione che potrebbe evolversi in entrambe le direzioni. Penso che siamo di fronte a una incertezza molto elevata. Non dico che dobbiamo fermarci, ma di prenderci il tempo che serve per valutare meglio l’economia”. Un chiaro suggerimento sulla necessità, quantomeno, di moderare la portata dei rialzi dei tassi.
Non è la prima volta che i due esponenti mostrano in maniera abbastanza evidente divergenze di valutazioni. Il Comitato esecutivo della Bce assume le decisioni operative quotidiane dell’istituzione, ne fanno parte la presidente (Christine Lagarde), il vicepresidente e altri quattro banchieri centrali. Le decisioni sui tassi di interesse vengono invece assunte dal Consiglio direttivo, al quale, oltre ai componenti del Comitato esecutivo, partecipano anche tutti i governatori di banche centrali nazionali dell’area euro. La prossima riunione sui tassi del Consiglio si svolgerà il 16 marzo.
Alla domanda sul cosa si debba verificare per rallentare il ritmo dei rialzi a 25 punti base a maggio, “dovrei vedere che la nostra politica monetaria sta diventando restrittiva – ha risposto Schnabel – cosa che si manifesterebbe sui mercati del credito, sui mercati del lavoro e in diversi aggregati e componenti di domanda numero uno”.

Lazio, Rocca: incontrerò Gualtieri per fare il punto su Roma

Lazio, Rocca: incontrerò Gualtieri per fare il punto su RomaRoma, 17 feb. (askanews) – “Ci incontreremo con il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, subito dopo il mio formale insediamento per fare una messa a punto per il bene della nostra città della nostra città”. Parole del neo presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che ospite di TgCom24 e intervistato dal direttore Paolo Liguori, ha fatto il punto sulla situazione del territorio e della Capitale. “Gualtieri – ha spiegato – sicuramente non ha ereditato una situazione facile, ma è ormai passato un anno e mezzo e io stesso non ho visto grandi segnali di miglioramento per quel riguarda le condizioni della città e in particolare, sul fronte dei rifiuti. Io darò il massimo dell’appoggio e del sostegno, perchè è un interesse di tutta la Regione, ma non consentirò che si continui ad utilizzare il resto della Regione come pattumiera di Roma” ha avvertito Rocca che ha ribadito che lui sarà al fianco alleato del primo cittadino per quel che riguarda i poteri di Roma Capitale. “Sono sicuro che troveremo un terreno comune nell’interesse dei nostri cittadini, ma senza sconti per quel che riguarda gli interessi delle altre province”.

Cina si loda per politica Zero Covid: una grande vittoria

Cina si loda per politica Zero Covid: una grande vittoriaRoma, 17 feb. (askanews) – Il Comitato permanente del Politburo del Partito comunista cinese, presieduto da Xi Jinping, ha dichiarato che l’opera di “prevenzione e controllo del Covid-19” in Cina – caratterizzata dalla strategia Zero Covid – è stata “un viaggio straordinario” che ha consentito di avere “una grande e decisiva vittoria”. Lo afferma oggi il Quotidiano del Popolo, dando conto di una riunione di ieri nella quale Xi è intervenuto con un discorso.
“La Cina ha ottenuto una grande e decisiva vittoria nella sua opera di prevenzione e controllo del Covid-19 fino a novembre 2022”, ha affermato il massimo organismo di vertice del Pcc. “Ponendo sempre le persone e le loro vite al primo posto – ha continuato – il Comitato centrale del Pcc con Xi al suo nucleo ha ottimizzato la prevenzione e le misure di controllo alla luce della situazione in evoluzione, ha coordinato efficientemente la risposta a Covid-19 con lo sviluppo economico e sociale e ha protetto con efficacia la vita e la salute delle persone”.
Nel resoconto del Quotidiano del Popolo non c’è cenno alle proteste che, alla fine dello scorso anno, hanno lanciato un campanello d’allarme rispetto alla tenuta sociale del paese soggetto alla strategia di rigide restrizioni, quarantene di massa e tamponi continuativi messa in campo dalle autorità per fermare la pandemia.
Invece il documento sostiene che le misure messe in campo fino al 2022 hanno consentito una “transizione morbida” e in “tempo relativamente breve”, permettendo l’accesso ai servizi medici di oltre 200 milioni di persone, con la cura di 800mila casi gravi e col tasso di decessi “più basso al mondo”.
Insomma, la Cina “ha creato un miracolo nella storia umana, in cui una nazione molto popolosa ha attraversato con successo una pandemia” grazie a “misure robuste, che hanno ricevuto l’approvazione del popolo e sono state molto efficaci”. Sicché, “mentre la situazione epidemica ha continuato a migliorare in Cina, il virus si diffondeva ancora globalmente e continuava a mutare”. Per questo, il Comitato chiede ancora a tutti i dipartimenti di prestare attenzione e di procedere con la prossima campagna di vaccinazioni.
Nel resoconto della riunione non v’è cenno alla richiesgta del direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, di “una risposta” sull’origine del Covid-19. “Questo problema – ha detto due giorni fa il numero dell’agenzia Onu – ha una dimensione politica e morale e dobbiamo continuare ad insistere finché non avremo una risposta”