Montespaccato Calcio, legalità in campo
Montespaccato Calcio, legalità in campoRoma, 9 feb. (askanews) – Grande pubblico ieri nella serata dello sport e della legalità promossa dall’Asilo Savoia per la presentazione in anteprima nazionale del cortometraggio ‘Montespaccato. Legalità in campo’, realizzato da ‘Sportmemory’ nell’ambito del progetto ‘Roma Sport Sociale’, il docureportage sostenuto dalla Regione Lazio.
Un parterre istituzionale di primissimo livello e oltre 300 giovani e cittadini di Montespaccato hanno condiviso una serata che ha celebrato il rapporto indissolubile tra sport e legalità. Rapporto di cui la storia di Montespaccato è esempio concreto e di cui ciascuno dei presenti si è fatto testimone e protagonista.
Nelle more dell’iter processuale che ha visto la Corte di Cassazione comminare la confisca definitiva dei beni formalmente intestati a Franco Gambacurta, ma disporre per alcuni aspetti formali il rinvio ad un nuovo esame da parte della Corte di Appello per la proprietà dell’impianto sportivo e le quote sociali della Polisportiva, per cui si prospetta quindi un ulteriore prolungamento dell’attuale situazione di incertezza, la serata di sport e legalità promossa da Asilo Savoia ha assunto il significato di un impegno corale siglato tra cittadini e Istituzioni.
Dopo il saluto di Presidente della Fondazione Piccolo America Valerio Carocci e l’apertura del Presidente dell’ASP Asilo Savoia Massimiliano Monnanni, numerosi e significativi gli interventi che si sono alternati alla proiezione del cortometraggio. In apertura il presidente Monnanni ‘L’ulteriore rinvio della confisca definitiva dell’impianto sportivo e della stessa società che lo gestisce – ha dichiarato – pone l’Asilo Savoia di fronte a responsabilità che non possono essere assunte in solitudine. E’ difficile spiegare ai cittadini e a tutti i nostri ragazzi e giovani cavilli ed aspetti formali che mettono a rischio la prosecuzione delle attività e del percorso di rinascita e riscatto di un intero quartiere. Mi auguro che grazie all’impegno assunto dalle Istituzioni presenti, il Montespaccato possa vincere entro giugno la partita più importante della sua intera storia, quella della legalità e che chi è chiamato, per funzioni e compiti istituzionali, ad assumere decisioni sulla Polisportiva in attesa della conclusione dell’iter giudiziario, sappia rapidamente trovare soluzioni legittime e possibili che rendano permanente la nostra presenza e non tradiscano lo spirito che ci vede qui oggi’.
Il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi ha tenuto a sottolineare: ‘Terza volta in cinque mesi che ci vediamo. Prima il 2 settembre per la festa scudetto dell’Under 18, poi a Bruxelles per il premio che vi ha riconosciuto la Commissione Europea, valicando i confini nazionali, e ci ritroviamo anche stasera, qui, per un’altra sfida. Il presupposto, per chi conosce Asilo Savoia e il programma Talento & Tenacia, è che è difficile uscirne fuori. Le parole non bastano più, non servono più, viene da chiedersi cosa possiamo continuare a fare. L’obiettivo della serata è rilanciare questa sfida, quella della continuità, dell’occupazione degli spazi di legalità, altrimenti li occupa qualcun altro. Bisogna fare in modo che uno spazio occupato momentaneamente diventi occupato definitivamente. Dobbiamo dimostrare di essere più forti della delinquenza, dobbiamo essere una fabbrica di speranza. Questo avviene solo se riusciamo a umanizzare gli spazi occupati dalla criminalità, o è così o siamo sconfitti. Dobbiamo prenderci tutti delle responsabilità, oltre quello che è possibile fare. Non ci arrenderemo mai. I ragazzi di Montespaccato hanno trovato un punto di riferimento educativo. O costruiamo alleanze oppure siamo condannati a rincorrere, ad accorgerci degli obiettivi mancati. Mi auguro che tutte le autorità si mettano assieme perché abbiamo bisogno di dimostrare che è possibile recuperare marginalità, anche se cadiamo ci dobbiamo rialzare. L’impegno che prendo è quello di dare continuità a questa esperienza, nel rispetto delle norme e delle procedure, perché tutta la rete creata a Montespaccato, tutte le persone coinvolte possano avere dei riferimenti. Mi prendo la responsabilità, insieme alle istituzioni, di fare in modo che questa esperienza possa diventare non più temporanea ma definitiva. Perché lo meriti tu (Presidente Monnanni, ndr), lo merita Asilo Savoia, lo merita Montespaccato. Io rappresento lo sport e i giovani, che in questo progetto trovano un punto di riferimento’.
La presidente del Municipio XIII Sabrina Giuseppetti ha dichiarato: ‘Ringrazio il Presidente Monnanni e l’Asilo Savoia, è un onore essere qua, è un orgoglio sapere che esiste una realtà come questa nel nostro territorio, perché ha permesso al quartiere, attraverso lo sport e l’inclusione sociale, di riscattarsi, offrendo un luogo sicuro ai nostri giovani. Sono parte integrante di questa realtà, fanno sì che di Montespaccato non si parli più in termini di problemi legati a legalità’ Tra gli interventi anche quello del presidente Vito Cozzoli, Presidente Sport e Salute: ‘Grazie per quello che fate Presidente, noi come Sport e Salute, insieme alle altre istituzioni, cerchiamo di promuovere quello che voi realizzate. Stasera sono rimasto particolarmente colpito: in questo progetto possiamo vedere quella che è la forza dello sport, la forza dei valori che trasmette. Ci avete insegnato tanto, vi conosco bene, abbiamo sostenuto il progetto Montespaccato perché vogliamo portare avanti lo sport come strumento di crescita delle comunità e delle persone. E voi l’avete fatto, portando avanti valori come quello della legalità. Il rispetto delle regole può superare la legge del più forte, squadre sportive al posto di clan, socialità sana invece che spaccio di deroga, questo è quello che voi ci insegnate. Grazie, perché siete testimoni reali, al servizio della comunità e della crescita del nostro Paese’.
‘Sportmemory racconta storie emotive, recupera memorie disperse e le riconnette nella trama del futuro. Quella del Montespaccato Calcio è una storia che supera il perimetro del campo, una storia che nasce dalla rivendicazione di una dignità sociale prima ancora che sportiva e che dimostra quanto lo sport possa essere un vero agente di miglioramento di luoghi e persone. La storia del Montespaccato con la sua sfida al contrasto dell’illegalità non parla al passato, ma si proietta tutta nel futuro. L’unico futuro possibile, quello di una legalità coesa, quello di genitori che guardano i figli crescere in un campo di calcio che insegna valori per la vita’ dice Marco Panella, direttore di Sportmemory e autore del cortometraggio. La serata si è chiusa con l’intervento di Bruno Corda, Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata: ‘Dobbiamo riconoscere il gran coraggio di Asilo Savoia per il rilancio di un quartiere così colpito dalla criminalità organizzata. Una cosa è parlare di antimafia, un’altra è fare l’antimafia militante. Dimostra che l’impegno profondo passa attraverso il sacrificio individuale, che attesta la lotta contro l’illegalità. Lo sport è uno strumento di consenso: chi aveva preso la squadra precedentemente lo aveva fatto per condividere valori sbagliati. Una riscossa per le persone che subiscono la criminalità organizzata. È la dimostrazione del fatto che la società civile vince se collabora insieme. Lo si è potuto fare solo perché tutti hanno creduto a questo progetto. Cercheremo di fare tutti del nostro meglio per arrivare a una soluzione di carattere definitivo’.
Vicinanza e solidarietà con il percorso della legalità intrapreso dal Montespaccato è stata manifestata con la loro presenza in sala dalla Presidente del Credito Sportivo Antonella Baldino, dal Presidente della FIGC Gabriele Gravina, dal Presidente della LND Giancarlo Abete, dalla Vice Presidente del CONI, Silvia Salis e dal Vescovo ausiliare Benoni Ambarus, presenti anche il Capo Dipartimento per lo Sport Flavio Siniscalchi e il Capo Dipartimento per le Politiche giovanili Michele Sciscioli, entrambi strutture della Presidenza del Consiglio dei Ministri.