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Tag: Sanremo 2023

”Lettura ad alta voce condivisa”, a Perugia convegno internazionale

”Lettura ad alta voce condivisa”, a Perugia convegno internazionaleRoma, 14 nov. (askanews) – Dopo il grande successo della prima edizione, si tiene a Perugia, dal 4 al 6 dicembre, la II Edizione del Convegno Scientifico Internazionale “Lettura ad alta voce condivisa – Shared Reading Aloud”.


Il convegno – informa una nota – intende ancora presentare al pubblico italiano e internazionale lo stato attuale della ricerca sulla lettura ad alta voce e sull’utilizzo della lettura e della letteratura come strumenti di sviluppo: approcci, contesti, metodi ed effetti. Lo sguardo proposto, non esclusivo, è quello della ricerca educativa, per cui un’attenzione particolare verrà data al sistema educativo e di istruzione, ma è intenzione del convegno favorire e sollecitare ricerche sull’utilizzo della lettura ad alta voce e sui risultati ed effetti, in differenti contesti e con diversi target. In questa edizione troveranno spazio anche i PRIN che più contribuiscono a far avanzare la ricerca negli ambiti di interesse del convegno.


La lettura ad alta voce ha dimostrato di essere in grado di incidere significativamente, in differenti fasce di età, su dimensioni strategiche per il successo formativo e per il controllo attivo della propria vita. Le principali dimensioni indagate, sono, per non fare che alcuni esempi fondamentali: funzioni cognitive di base, funzioni esecutive, domini di memoria, comprensione del testo orale e scritto, linguaggio ricettivo e produttivo, competenze emotive, comprensione degli altri e persino abilità motorie. Negli ultimi anni la ricerca sulla lettura, specialmente quella basata sulle evidenze, ha avuto una crescita a livello internazionale. Sono cresciute le ricerche che hanno indagato, in vario modo, i benefici prodotti dalle diverse pratiche di lettura e ancora di più le esperienze non formalizzate. Gli sguardi disciplinari sono molteplici non soltanto quello della ricerca educativa, perché la ricerca attorno alla lettura interseca gli interessi di molte discipline. Lo sguardo della ricerca educativa resta, tuttavia, fondamentale, in ragione del suo orientamento centrato sui soggetti e sul loro sviluppo, potenziamento, apprendimento e guadagni.


Moltissime le aree di ricerca che incrociano la lettura: dalle indagini sugli acquisti di libri e sui consumi culturali, su pratiche e abitudini di lettura che ci permettono di osservare la situazione attuale. Ci sono ricerche che offrono letture diacroniche del rapporto di parti della popolazione in un Paese con la lettura, ricerche riferite a un preciso tempo storico e/o determinati contesti. Ci sono ricerche che comparano le pratiche didattiche e sociali legate alla lettura in differenti paesi. Ci sono ricerche valutative, come quelle internazionali (Ocse Pisa, Pirls) e nazionali (Invalsi), che tentano di definire i livelli medi di abilità e competenze legate alla lettura e alla comprensione della stessa in un Paese, un’area geografica, una singola scuola, mettendoli in relazione con altre variabili, per compararli con quelli di altre aree e per orientare le politiche. Ci sono ricerche che tentano di ricostruire il punto di vista dei lettori o dei non lettori e i significati attribuiti, ricerche che tentano di ricostruire il punto di vista degli insegnanti o degli operatori e consulenti che la utilizzano e le pratiche reali attuate, ci sono ricerche che tentano di ricostruire il rapporto con la lettura di target specifici o in situazioni specifiche. Ci sono ricerche che vanno a indagare quali effetti siano determinati dalle differenti pratiche e “quantità” individuali di lettura (spesso sulla base delle dichiarazioni dei partecipanti). Negli ultimi anni hanno assunto maggiore visibilità le ricerche svolte all’interno dei sistemi di istruzione, sugli effetti della lettura ad alta voce di storie dell’insegnante e si sono affacciate ricerche relative a pratiche di lettura ad alta voce in altri contesti. Il convegno intende presentare e sollecitare la ricerca in questo campo proponendosi come nodo di una rete che vuole contribuire a costruire.


Nel convegno verrà presentata anche la rilevante attività di ricerca e azione condotta nel sistema educativo e di istruzione, negli ultimi anni, dal Dipartimento FISSUF dell’Università degli Studi di Perugia, in collaborazione con l’Associazione Nausika, a partire dalla recente nascita della Rete Umbra per la lettura ad alta voce condivisa e degli studi effettuati con il Centro per il Libro e la lettura, il PRIN dedicato alla sistematizzazione degli effetti della lettura ad alta voce nella fascia 11-14, il nuovo dottorato di ricerca (XXXIX e XL ciclo) in “Educazione alla Lettura. Effetti e benefici della lettura e della lettura ad alta voce” (Unipg, Unibo, Unimore) e i progetti: “Ad Alta Voce – Porta Palazzo” con Fondazione Scuola; “Lettrici e Lettori forti” con la rete dei comprensivi coordinati dall’IC Ferrari di Parma, sostenuto dalla Fondazione Cariparma; “Ad Alta Voce – Capo di Leuca”, con l’Associazione Narrazioni di Alessano e molti altri.

Vino, Fivi: a Marco Belinelli il premio “Vignaiolo come noi”

Vino, Fivi: a Marco Belinelli il premio “Vignaiolo come noi”Milano, 14 nov. (askanews) – Dopo il musicista Elio, il campione di basket Marco Belinelli. Va al capitano della Virtus Bologna la seconda edizione del Premio “Vignaiolo come noi”, istituito dalla Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi), per valorizzare ogni anno un o una protagonista del mondo della cultura, del giornalismo, dello sport, dell’economia e dello spettacolo che, “pur non esercitando il mestiere di vignaiolo, mette al centro del proprio lavoro i valori della qualità, dell’originalità, della professionalità e l’amore per le cose fatte bene, eseguite con passione e cura artigiana”.


“Di lui si è detto che invecchiando migliora, come il buon vino e a 38 anni lo dimostra ogni giorno, in allenamento e in partita, rispondendo con i fatti a tutti quelli che si domandano quando finirà una carriera che, invece, non finisce mai di stupire”, si legge nella motivazione del Premio assegnato al cestista bolognese, che ha giocato diversi anni anche nell’Nba. “Una stagione sportiva, per un atleta, è come una vendemmia per noi vignaioli: ogni anno diversa, piena di paure e rischi, ma con la voglia di portare a casa il risultato, per sé e per il pubblico, per la gioia propria e degli altri” ha commentatoil presidente della Fivi, Lorenzo Cesconi, augurando a Belinelli, “grandissimo campione di basket e personaggio di grande carisma e umanità, altre cento stagioni”.


Il riconoscimento introduce l’imminente Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti che sabato 23 novembre apre il sipario sulla 13esima edizione, in programma a BolognaFiere fino a lunedì 25, con oltre 1.000 vignaioli provenienti da tutte le regioni italiane, due delegazioni di vignaioli stranieri in rappresentanza di alcune associazioni nazionali appartenenti a Cevi e 32 olivicoltori soci della Federazione italiana olivicoltori indipendenti (Fioi).

Umbria, Tesei: dopo 30 anni stiamo uscendo da isolamento

Umbria, Tesei: dopo 30 anni stiamo uscendo da isolamentoPerugia, 14 nov. (askanews) – “Da 20/30 anni questa regione è stata tenuta chiusa da un sistema infrastrutturale inesistente e oggi abbiamo cantieri aperti per strade e ferrovie. Per le opere ci vuole il tempo ma oggi questa regione sta uscendo dall’isolamento da una sinistra che non ha voluto far crescere questa regione. E la cosa più incredibile che è la stessa sinistra che continua a dire No a tutto. Se il progetto per l’Umbria è quello di andare con il somaro per le mulattiere noi non ci stiamo”. Lo ha detto la presidente uscente e ricandidata del centrodestra alle regionali dell’Umbria Donatella Tesei all’evento per la chiusura della sua campagna elettorale all’Auditorium San Francesco al Prato di Perugia, a cui partecipano anche i leader di Forza Italia, Antonio Tajani, della Lega, Matteo Salvini, e di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Umbria, Tesei: fatto grande lavoro dopo macerie vere e in sanità

Umbria, Tesei: fatto grande lavoro dopo macerie vere e in sanitàPerugia, 14 nov. (askanews) – “C’era un grande lavoro da fare, l’Umbria era in ginocchio, c’era un sistema che volevamo cambiare e che, oggi lo posso dire, lo abbiamo cambiato nonostante il tempo sia stato così poco e la nostra piccola grande Umbria abbia dovuto affrontare” il Covid “con le macerie della sanità commissariata” e “con le macerie vere”, perché “c’erano le macerie del terremoto del 2016, era tutto lì, non si era per niente iniziata la ricostruzione”. Lo ha detto la presidente uscente e ricandidata del centrodestra alle regionali dell’Umbria Donatella Tesei nel suo intervento alla chiusura della sua campagna elettorale all’Auditorium San Francesco al Prato di Perugia, a cui partecipano anche i leader di Forza Italia, Antonio Tajani, della Lega, Matteo Salvini, e di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.


“Quando si dice che la sanità è distrutta è trapassata l’ora di dire che se la sanità era distrutta era a causa dei 50 anni passati”, tant’è che “siamo stati la migliore regione a gestire l’emergenza Covid”, ha sottolineato Tesei.

Trump: incontro con Biden positivo, abbiamo parlato di Ucraina e Medio Oriente

Trump: incontro con Biden positivo, abbiamo parlato di Ucraina e Medio OrienteNew York, 14 nov. (askanews) – In un’intervista al New York Post, il neoeletto presidente Usa, Donald Trump, ha rivelato i temi di cui ha parlato con il presidente Biden alla Casa Bianca, nell’incontro di mercoledì.


L’Ucraina è stata sul tavolo delle discussioni tra i due. “Volevo, gli ho chiesto cosa pensasse e me l’ha detto”, ha spiegato Trump, aggiungendo che avevano parlato “molto anche del Medio Oriente. Volevo sapere cosa pensasse di dove siamo e cosa pensasse. E me l’ha detto, è stato molto gentile”. Trump ha fatto vari complimenti a Biden nell’intervista, cosa che va contro la sua retorica durante la campagna elettorale, in cui ha messo in dubbio le facolta’ mentali del presidente. “E’ stato un duro lavoro da entrambe le parti, e lui ha fatto un ottimo lavoro per quanto riguarda la campagna elettorale e tutto il resto. Abbiamo avuto davvero un ottimo incontro”, ha detto Trump.


Il presidente eletto ha chiarito che la transizione sta procedendo “molto agevolmente” e che i due hanno in programma di incontrarsi di nuovo poco prima dell’insediamento.

Auto, Stellantis: nessuna chiusura di siti e nemmeno licenziamenti in Italia

Auto, Stellantis: nessuna chiusura di siti e nemmeno licenziamenti in ItaliaRoma, 14 nov. (askanews) – “Stellantis non intende chiudere nessun stabilimento in Italia, così come non ha nessuna intenzione di fare licenziamenti collettivi. Stellantis ha un piano per l’Italia, che è stato condiviso coi nostri partner sindacali, e che oggi condividiamo a questo tavolo”. Lo ha detto Giuseppe Manca, responsabile risorse umane di Stellantis Italia, illustrando il piano industriale per l’Italia al tavolo in corso al Mimit. Nel 2025 sarà effettuato il reshoring della 500 ibrida a Mirafiori, inoltre sarà dotata di una nuova batteria anche la versione BEV, ha ricordato Manca. Con un investimento di 240 milioni di euro sta nascendo il Mirafiori Automotive Park 2030, che, oltre alle carrozzerie, include lo stabilimento eDCT che attualmente occupa 852 persone rispetto alle 500 previste, 20 turni settimanali e una produzione che a regime raggiunge 600.000 unità all’anno A Melfi, ha proseguito il responsabile delle risorse umane di Stellantis Italia, grazie alla piattaforma Stella Medium, nei prossimi due anni, accanto al mantenimento di Jeep Renegade (fino al 2026) inizierà la produzione della Jeep Compass, BEV e ibrida, di due modelli DS e della nuova Lancia Gamma, che segna il ritorno del marchio in questo segmento di mercato. Un totale di cinque modelli. In particolare, nel primo quarter del 2025 uscirà la prima DS e nel terzo quarter del 2025 la nuova Jeep Compass Elettrica. Nel primo quarter del 2026 arriverà la seconda vettura DS, nel secondo quarter 2026 la Jeep Compass Ibrida e nel terzo quarter 2026 la nuova Lancia Gamma. A Cassino, sulla nuova piattaforma Stella Large, saranno prodotte la nuova Stelvio (2025) e la nuova Giulia (2026), in versione BEV; più un ulteriore modello negli anni successivi. La Maserati Grecale andrà oltre il 2030. A Pomigliano, grazie anche a una normativa Euro 7 rivista, risultato per il quale Stellantis ha ringraziato di nuovo il Governo per la sua azione in Europa, Manca ha affermato che è stata prolungata la Panda fino al 2029, data oltre la quale si sta lavorando alla possibilità di un nuovo progetto su cui ancora stiamo verificando la possibilità all’interno del gruppo. Nel frattempo, prosegue la produzione di Hornet e Tonale almeno fino al 2027 Ad Atessa, Stellantis Pro One, la divisione dei veicoli commerciali di Stellantis, ha appena rinnovato interamente la gamma dei VAN e Atessa, stabilimento storico in cui si producono i furgoni di grandi dimensioni del gruppo e il più grande impianto europeo di veicoli commerciali leggeri, continua ad essere centrale per Stellantis. Nello stabilimento di Atessa è stata avviata la produzione dei nuovi furgoni di grandi dimensioni (Large VAN) di Stellantis Pro One, adesso anche in versione BEV. Nel 2030 arriverà ulteriori novità. A Modena, l’amministratore delegato è stato in visita alla sede Maserati per un incontro di lavoro con il nuovo ceo Santo Ficili, il team di gestione e i partner sindacali. Obiettivo della giornata è stato costruire un dialogo per favorire una crescita sostenibile e redditizia di Maserati, unico marchio di lusso di Stellantis, fondato su eccellenza, innovazione e design. Maserati, in fase di transizione verso l’elettrificazione con il programma Folgore per i modelli Grecale, GranTurismo e GranCabrio, offre anche motorizzazioni ICE e mild hybrid. Al vertice della gamma ci sono la MC20 e la MC20 Cielo, con motore Nettuno V6. L’intera gamma attuale e futura di Maserati sarà prodotta al 100% in Italia. Sul fronte degli altri stabilimenti, le meccaniche stanno lavorando regolarmente e, sul fronte di Termoli, continueremo in modo significativo la produzione dei motori GME, soprattutto per gli Stati Uniti, e dei motori GSE per i veicoli ibridi come 500 o Panda.

Imbrattato l’ingresso del Circolo Mario Mieli a Roma

Imbrattato l’ingresso del Circolo Mario Mieli a RomaRoma, 14 nov. (askanews) – “La notte scorsa la sede del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli è stata vandalizzata. La rampa dell’edificio è stata deturpata con scritte omofobe: la parola ‘froci’ campeggia a lettere maiuscole, un atto di odio che non lascia spazio a interpretazioni”. Lo rende noto lo storico circolo di Roma in un comunicato.


Dichiarazione del Presidente Mario Colamarino: “Quanto accaduto è un attacco mirato e violento contro la nostra comunità. Quelle lettere, rappresentano un linguaggio di odio che ha un obiettivo preciso: intimidirci, isolarci e privarci di uno spazio sicuro. Ma non si tratta solo di vandalismo: questo è il risultato di un clima culturale e politico che rende legittima l’aggressione”, continua: “Colpire un’istituzione culturale, un luogo di supporto e di lotta come il nostro, è un atto che nasce dalla percezione di impunità. Quando si sentono liberi di farlo, è perché credono, a ragione, che le istituzioni e il governo non si scandalizzeranno, che la società volterà lo sguardo. Questo clima è il prodotto di ideologie fasciste, che non solo permettono ma endorsano la violenza”. Il Circolo Mario Mieli ha sottolineato che non si lascerà intimidire. “Trasformeremo questa ferita in una nuova occasione per rivendicare il nostro diritto a esistere, resistere e amare”, conclude Colamarino. “Le parole che dovrebbero umiliarci, colpirci, le rivendichiamo. Rivendichiamo le nostre lotte, le nostre vite uniche e il percorso collettivo che stiamo compiendo ogni giorno, insieme a tutti”, aggiunge.


Il Circolo ha infine rivolto un appello alle istituzioni, alla società civile e ai media affinché non restino indifferenti perché “ogni silenzio, ogni omissione, rafforza chi agisce nell’ombra per soffocare la nostra libertà”.

LEA, nuovo decreto nomenclatori specialistica ambulatori e protesica

LEA, nuovo decreto nomenclatori specialistica ambulatori e protesicaRoma, 14 nov. (askanews) – Approvata in Conferenza Stato-Regioni l’intesa sul nuovo decreto del Ministero della Salute, di concerto con il Mef, che modifica il DM 23 giugno 2023 “Decreto Tariffe”. Il provvedimento entrerà in vigore dal 30 dicembre 2024 e aggiorna, dopo 28 anni, il nomenclatore delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e, dopo 25 anni, quello dell’assistenza protesica fermi rispettivamente al 1996 e al 1999.


Rispetto al DM del 2023, vengono aggiornate 1.113 tariffe associate alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica sulle 3.171 che compongono il nomenclatore, ovvero il 35% del totale. Rispetto alle tariffe vigenti (2012), l’impatto in termini di incremento delle risorse messe a disposizione dal Governo raggiunge i 550 milioni di euro. L’adozione del nuovo nomenclatore rispetto invece a quello pubblicato nel 2023, avrà un impatto di 147,3 milioni di euro per la finanza pubblica che si tradurrà in rimborsi più congrui riconosciuti a tutti gli operatori, pubblici e privati. Il Ministero della Salute, in pochi mesi, ha elaborato il nuovo nomenclatore, adeguando le tariffe sulla base di una metodologia che ha considerato, da un lato, i valori tariffari attualmente vigenti nelle 21 Regioni e Province Autonome, e – dall’altro – il costo pieno delle prestazioni grazie alla collaborazione di strutture pubbliche e private sul territorio nazionale.


Grazie alle numerose interlocuzioni tecniche avviate con le organizzazioni più rappresentative nei diversi settori interessati, si è giunti ad una proposta approvata dalla Commissione nazionale tariffe a cui partecipano rappresentanti delle Regioni, del Ministero dell’Economia e delle Finanze e di Agenas. L’entrata in vigore del decreto tariffe, ricorda il Ministero della Salute, è essenziale perché assicura su tutto il territorio nazionale la piena erogazione dei nuovi LEA (Dpcm 2017), superando le disomogeneità assistenziali tra i cittadini che potranno finalmente usufruire in ogni area della Nazione di prestazioni al passo con le innovazioni medico scientifiche per la specialistica ambulatoriale e per la protesica. Tra le novità per la specialistica ambulatoriale: l’erogazione omogenea su tutto il territorio delle prestazioni di procreazione medicalmente assistita incluse nei LEA; prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia e malattie rare; prestazioni indispensabili ad approfondimenti diagnostici strumentali di alta precisione nell’ambito della diagnostica per immagini in grado di consentire diagnosi più rapide ed affidabili; enteroscopia con microcamera ingeribile, screening neonatali. Viene introdotta la consulenza genetica per coloro che si sottopongono ad una indagine utile a confermare o a escludere un sospetto diagnostico e si aggiornano le prestazioni di radioterapia assicurando a tutti gli assistiti l’erogazione di prestazioni altamente innovative come la radioterapia stereotassica, adroterapia e radioterapia con braccio robotico.


Tra le prestazioni previste per l’assistenza protesica: ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità); apparecchi acustici a tecnologia digitale; attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti; arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo. L’adozione del nuovo nomenclatore tariffario, oltre a garantire, l’accesso ai nuovi LEA permette di procedere con l’aggiornamento dei LEA contenuto in due decreti (un DM e un dPCM) già predisposti dal Ministero della Salute. Questi provvedimenti assicurano un ulteriore ampliamento del diritto alla tutela della salute dei cittadini inserendo nuove importanti prestazioni all’interno dei Livelli essenziali di assistenza tra cui l’estensione degli screening neonatali a ulteriori patologie tra cui la SMA, e incrementeranno di 700 milioni di euro rispetto al 2012 le risorse a disposizione per l’assistenza ambulatoriale e protesica.


Il Ministero della Salute, inoltre, ha proposto l’inserimento in Legge di Bilancio di un provvedimento che permetterà di aggiornare le tariffe già nel corso del 2025. La stessa norma contiene, inoltre, la revisione della metodologia per l’aggiornamento continuo delle tariffe (con cadenza biennale) riferite alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica, di assistenza ospedaliera per acuti e per il post-acuto da basare sull’analisi dei costi rilevati in un panel di strutture sanitarie pubbliche e private su tutto il territorio nazionale consentendo così un più tempestivo allineamento tra i costi e le tariffe riconosciute agli operatori pubblici e privati.

Caso Nowak, telecamere ripresero voce della donna e di un uomo

Caso Nowak, telecamere ripresero voce della donna e di un uomoRoma, 14 nov. (askanews) – Una testimonianza raccolta dalla trasmissione Ore 14 di Milo Infante in onda su Rai 2, rivela che alle 16 del giorno della scomparsa di Silvia Nowak si sente la voce della donna dire in tedesco “portami una coperta” e la voce di un uomo che le risponde. Ciò è stato scoperto dalle telecamere che sono di fronte alla villetta che alle ore 16 hanno ripreso la donna uscire per l’ultima volta. Silvia Nowak è la donna tedesca di 53 anni il cui corpo venne trovato semi-carbonizzato il 18 ottobre scorso a Ogliastro Marina, nel Cilento.

Ue, Federvini: nomina Fitto è opportunità per dialogo costruttivo

Ue, Federvini: nomina Fitto è opportunità per dialogo costruttivoMilano, 14 nov. (askanews) – Federvini si appella “alle forze responsabili” per esprimere sostegno alla nomina del ministro Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione europea, considerandola “un’opportunità per favorire un dialogo costruttivo sulle tematiche strategiche per i settori dei vini, aperitivi, amari, liquori, distillati e aceti rappresentati dalla Federazione”.


“La nomina rappresenterebbe un passo importante per promuovere un approccio bilanciato e pragmatico in Europa, capace di considerare con attenzione le specificità dei vari Paesi membri” ha dichiarato la presidente di Federvini, Micaela Pallini, aggiungendo che “crediamo che la sua esperienza e competenza possano contribuire a valorizzare le eccellenze europee, favorendo politiche di sviluppo sostenibile e di tutela del settore agroalimentare”. Pallini ha sottolineato quindi “l’importanza di un’Europa che sappia conciliare esigenze specifiche e visione d’insieme, sostenendo la competitività dei settori strategici come quello dei vini, degli spiriti e degli aceti”. “Riteniamo che il ministro Fitto – ha affermato – possa portare avanti un dialogo aperto, capace di tenere conto delle sfide e delle opportunità del comparto, anche a sostegno del tessuto delle piccole e medie imprese del settore”.


In un contesto europeo che sta ridefinendo le proprie priorità politiche, Federvini ritiene che la figura di Fitto “possa contribuire a garantire scelte equilibrate e non ideologiche in grado di riflettere le diverse realtà produttive europee”. “A livello europeo occorre rafforzare il dialogo tra istituzioni e imprese, promuovendo un ambiente favorevole allo sviluppo e alla competitività del settore nel solco di quanto indicato nel rapporto Letta sul mercato interno e della relazione Draghi sulla competitività dell’Ue in uno scenario geopolitico fortemente complesso” ha rimarcato Pallini, concludendo che “Federvini continuerà a lavorare in questa direzione, auspicando che le politiche europee sappiano rispondere alle esigenze di crescita sostenibile e innovazione”.