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Tag: Sanremo 2023

Calcio, Spalletti: Donnarumma e Barella in campo contro il Belgio

Calcio, Spalletti: Donnarumma e Barella in campo contro il BelgioRoma, 13 nov. (askanews) – L’Italia di Luciano Spalletti torna in campo domani a Bruxelles nella sfida di Nations League che si giocherà alle ore 20.45 allo stadio Re Baldovino. Azzurri che avranno a disposizione il primo match point per la qualificazione ai quarti di Nations League. Il primo pensiero è per la cerimonia di commemorazione per le vittime dell’Heysel: “Il 29 maggio dell’85 deve rimanere nella memoria di tutti, la dobbiamo portare con noi, lo dobbiamo alle famiglie per far sì che non succedano più cose del genere. Nel calcio a volte ci sono momenti così tristi, non devono più succedere e dobbiamo farlo capire a tutti quelli che saranno allo stadio, un luogo per divertirsi e incontrare altre persone”. Si entra nel vivo della sfida. Spalletti plaude a Barella: “A noi serve un calciatore che sappia legare il centrocampo con le ripartenze della squadra, che sappia scambiare posizioni e che abbia attitudini offensive. Barella ha un po’ tutto questo. Lo aspettavamo e probabilmente sarà in campo”. E ancora: “Domani gioca Donnarumma. Bisogna fidarsi dei nostri calciatori e sapere che anche in un momento dove può succedere qualcosa loro sapranno comportarsi bene nelle tensioni”. All’andata l’Italia ha giocato in modo aggressivo. Domani non si gioca per il pareggio: “Cambiare la mentalità dei calciatori in questo momento sarebbe pericoloso. Quindi cercheremo di riproporre ciò che la squadra ha fatto in queste partite di Nations League. L’atteggiamento è stato perfetto e cercheremo di dare seguito a questo comportamento”.


E’ tornato Lukaku, ma gli assenti nel Belgio saranno tanti: “Il Belgio ha tantissimi campioni tra cui scegliere e che giocano in club importanti. Non importa se manca qualcuno, sarà sempre fortissima. Lukaku è un calciatore particolarmente forte e sarà un’insidia da cui difenderci in maniera corretta. Dobbiamo abituarci a giocare contro calciatori top e avere lo stesso atteggiamento”. “Per andare a sfruttare le caratteristiche di Lukaku cercheranno di metterlo nelle condizioni di poter prendere il meglio. Si sa che è bravo dai cross dal fondo e dalle situazioni in cui ha palla addosso in cui può scaricare. Ha questa qualità che può rendere giocabile ogni palla, per noi saranno fondamentali le preventive su questo giocatore. Sarà il momento più difficile, quando loro recuperano palla andranno subito su di lui che è bravo e pulito nel rendere giocabili i palloni per i compagni”. Rovella può partire dall’inizio: “Stiamo attenti a chi fa bene, sia Rovella che Locatelli stanno facendo un calcio davvero interessante. Quella che è la loro caratteristica è essere bravi nel riconquistare palla, ma sono stati bravi a crescere anche sotto altri aspetti. Quando si dice che manca il talento un po’ è vero, ma se riusciamo a diluirlo per tutti gli altri calciatori diventa meglio. Locatelli è un ragazzo serio, professionista eccezionale, quando l’ho chiamato gli brillavano gli occhi e sono risposte importantissime perché vogliono far bene e sono attaccati a questa maglia. Non l’ho chiamato prima perché vedo delle cose che prima non vedevo, non so se è dipeso solo da lui o anche dal suo allenatore che reputo molto bravo. Essere qualitativi fa la differenza. Sarà importante sia giocare bene che il risultato, è indifferente chi giocherà tra i due perché stanno entrambi molto bene. In questi ultimi allenamenti ho visto delle cose ancor più interessanti, qualsiasi scelta si farà sarà quella corretta”. Il cambio modulo è l’unica motivazione dietro il cambio di risultati rispetto all’Europeo: “Abbiamo la possibilità di essere più chiari possibile, di andare a scegliere dei giocatori che abbiano motivazioni eccezionali, che ci sia la volontà di ricevere un grande piacere da quello che è il vestire questa maglia a prescindere se si va in campo o meno. Ho cercato di fare scelte corrette in base alle mie esperienze e conoscenze. Una l’avete sottolineata bene: probabilmente il mio comportamento non era stato corretto per quella che era la possibilità di qualità che avevo a disposizione, sia nelle scelte degli elementi che nella tipologia di gestione che avevo fatto. Poi ci mettono del loro i ragazzi. Ora ci sono comportamenti diversi, le posizioni fisse in campo sono poche. E’ sempre più difficile essere squadra e far vedere le loro qualità, loro lo sanno far bene”. Barella e Frattesi in campo: “Cambia poco… Siamo andati alla ricerca di calciatori che abbiano la qualità di saper stare in più posizioni in campo. Secondo me, per quello che chiedo io al trequartista, lo è più Barella e Frattesi è più mezzala. Ripeto per le mie richieste. Frattesi sicuramente è bravissimo ad inserirsi, lo dicono i gol. Se poi però vuoi che qualcuno ogni tanto venga a fare il doppio mediano allora la strada per arrivare alla porta è lunga e quindi forse è meglio fargli fare la mezzala”.

Tennis, Atp Finals, prima sconfitta per Bolelli-Vavassori

Tennis, Atp Finals, prima sconfitta per Bolelli-VavassoriRoma, 13 nov. (askanews) – Prima sconfitta alle Atp Finals per Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Reduci dal convincente debutto contro Bopanna/Ebden, gli azzurri hanno perso in due set contro Kevin Krawietz e Tim Puetz: 7-5, 6-4 lo score in favore dei tedeschi che accedono in semifinale con un turno di anticipo. Una partita equilibrata, vinta dai n. 8 del seeding salendo di qualità dopo un avvio complicato. Qualche rimpianto per Bolelli e Vavassori soprattutto nel primo set, con tre palle break non sfruttate prima del break subito.

Vino, Nuti: felici per premio ad Ass. Vignaioli Colline di Riparbella

Vino, Nuti: felici per premio ad Ass. Vignaioli Colline di RiparbellaMilano, 13 nov. (askanews) – “A pochi mesi dalla sua nascita l’Associazione già fa parlare di Riparbella nei contesti più adatti alla promozione del vino in Italia e nel mondo. Siamo stati molto onorati di ricevere questo riconoscimento che è uno stimolo ad andare avanti in questa direzione per valorizzare ancora di più il lavoro delle Cantine di questa zona vitivinicola della Toscana”. Lo ha detto Flavio Nuti, il presidente e fondatore dell’Associazione Vignaioli Colline di Riparbella (Pisa) commentando il premio per il miglior territorio vitivinicolo del 2024 del “The Wine Hunter Award” ricevuto al Merano Wine Festival.


Alla manifestazione nella cittadina sudtirolese, si è svolta anche una masterclass dal titolo “Dna Etrusco dei vini della Maremma Settentrionale”, che ha messo in evidenza alcune delle etichette delle otto aziende che compongono l’Associazione. “Tra i vignaioli di Riparbella c’è una grande voglia di crescere e per questo vedono interessante la partecipazione ad iniziative non soltanto locali, in Toscana, ma anche ad eventi in consessi nazionali come Vinitaly o Merano e internazionali tra cui Londra o Parigi” ha aggiunto Nuti, sottolineando “oltre a degustazioni dedicate ad operatori del settore e giornalisti da unire all’incoming in azienda”.

Musk attacca ancora giudici, Mattarella interviene a difesa Italia

Musk attacca ancora giudici, Mattarella interviene a difesa ItaliaRoma, 13 nov. (askanews) – Dettare l’agenda, ingerenze al limite della rottura diplomatica, termini offensivi. Questo evidentemente il senso, ma anche il contenuto senza dubbio, delle dichiarazioni di Elon Musk sulla magistratura italiana e sulle decisioni prese dai tribunali nelle ultime settimane sul trasferimento dei migranti raccolti in mare nei centri costruiti in Albania. Centri di fatto ancora vuoti per i pronunciamenti di alcuni giudici che hanno sospeso, di fronte ai ricorsi presentati dagli stessi immigrati, la loro collocazione in Albania e chiesto alla Corte di giustizia europea lumi su come debbano comportarsi. E capire quale sia la primazia della norma, avendo sulla scrivania sia l’ultimo decreto del governo italiano sulla lista dei paesi sicuri sia la determinazione Ue su cosa debba essere inteso per paese sicuro in cui poter rimandare l’immigrato. Ed è al tycoon australiano nei fatti che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha oggi risposto.


Una replica – quella del Quirinale che arriva dopo le ultime dichiarazioni di Musk – che rappresenta la posizione del nostro Paese, visto il silenzio imbarazzato da parte di Giorgia Meloni. Di fronte al messaggio su X di Musk di ieri – “Questi giudici devono andarsene”, riferito appunto alle toghe che si sono occupate dei trasferimenti di migranti in Albania e senza dimenticare nei giorni scorsi lo “è scandaloso che (Salvini – ndr) sia sotto processo per aver fatto rispettare le leggi” – Mattarella ha risposto: “L’Italia è un grande Paese democratico e devo ribadire, con le parole adoperate in altra occasione, il 7 ottobre 2022, che “sa badare a sé stessa nel rispetto della sua Costituzione”. Chiunque, particolarmente se, come annunziato, in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato, deve rispettarne la sovranità e non può attribuirsi il compito di impartirle prescrizioni”. Fino a ieri la linea di Palazzo Chigi era di evitare commenti e che comunque “Musk è un privato cittadino” ma oggi – dopo la nomina annunciata a titolare del Ministero per l’efficienza governativa e dopo l’intervento del Capo dello Stato – non poteva essere mantenuto il silenzio. Per questo è stato fatto trapelare il pensiero “ascoltiamo sempre con grande rispetto le parole del Presidente della Repubblica”, attribuito alla stessa Meloni. Quindi è stato il sottosegretario alla Presidenza Giovanbattista Fazzolari, vero e proprio braccio destro della premier, a intervenire per dire che è “sempre utile l’intervento del Presidente della Repubblica nel ribadire l’importanza del rispetto della sovranità nazionale”, un tema che da sempre sta a cuore a Fratelli d’Italia che respinge “qualsiasi tentativo di ingerenza straniera nei nostri affari interni”. Piuttosto, attacca Fazzolari, “stupisce il sovranismo ‘à la carte’ della sinistra, la stessa che in passato non ha esitato a cavalcare posizioni anti-italiane e anche oggi in Europa trama per tentare di far perdere la vicepresidenza della Commissione europea all’Italia per il proprio tornaconto”.


Parole – quelle di Meloni e Fazzolari – certamente non comparabili con la presa di posizione di Mattarella, che ha voluto in tutta evidenza rispondere ad una scelta strategica di comunicazione politica che sembra essere stata avviata, attraverso Musk, dal neo presidente degli Usa Donald Trump: imporre un determinato tema (l’opposizione agli immigrati in questo caso, che è stato forse il primo tema della campagna elettorale di “The Donald”) all’attenzione dell’ascoltatore, degli elettori, dei social, in questo caso del mondo, per creare il problema e soprattutto paura, fastidio, repulsione. E giustificare conseguenti azioni. Non è la prima volta che Mattarella si muove a difesa dell’autonomia dell’Italia davanti alle ingerenze di diversi alleati, indipendentemente dal loro colore politico e da chi fosse alla guida del nostro paese. L’ultima uscita su questo del presidente della Repubblica, che si espose per difendere il nascente esecutivo Meloni, prendeva spunto – ha ricordato oggi il Quirinale – dalle parole (in una intervista a Repubblica del 7 ottobre 2022) della ministra per gli Affari Europei del governo francese Laurence Boone: “Saremo molto attenti al rispetto dei valori e delle regole dello Stato di diritto. L’Ue – diceva la ministra – ha già dimostrato di essere vigile nei confronti di altri Paesi come l’Ungheria e la Polonia”. Immediata la reazione del presidente della Repubblica: “L’Italia sa badare a se stessa, nel rispetto della Costituzione e dei valori europei”.


Un attacco potente, e politico, a quei Paesi (all’Ue?) che sembrano essere tentennanti nell’assumere un atteggiamento duro e senza scampo – come parrebbe invece essere quello del futuro presidente Usa – verso il fenomeno migratorio. Insomma Mattarella è intervenuto, non solo in difesa dell’Italia ma da europeista convinto a tutela dell’Unione europea e della civiltà democratica e di accoglienza che la caratterizza, per contestare quello che sembra essere un dettare da parte degli Usa l’agenda di comportamento ad un paese alleato. E’ una cosa enorme, in effetti una grande ingerenza quella di Musk, che prima poteva essere derubricata alle affermazioni di un privato cittadino ma che oggi viene dal futuro ‘capo dipartimento per l’efficienza governativa’ del prossimo esecutivo Trump. Visto l’attivismo del patron di Tesla fra l’altro è probabilmente certo che analogo comportamento, sia pure su temi diversi, ci sia stato verso altri paesi. Un capo dello Stato, non dobbiamo inoltre dimenticare, che è di fatto il capo della magistratura italiana, essendo presidente del Csm e che certamente non può accettare attachi ai magistrati italiani, a maggior ragione se provengono dall’estero e da un paese fortemente legato all’Italia. In questo senso si legge anche la reazione della Anm che ringrazia Mattarella per avere stigmatizzato queste intromissioni su faccende italiane. Se ieri le dichiarazioni di Musk mettevano comunque in imbarazzo l’esecutivo di Meloni (che non dimentichiamoci nei mesi scorsi ha scelto di farsi premiare dallo stesso Musk ad un evento alla cerimonia per i ‘Global citizen awards’ dell’Atlantic Council a New York) le parole oggi di Mattarella aggiungono difficoltà. Dal canto suo Musk non ha voluto (nè forse potuto visto l’annuncio del suo incarico nel governo Trump, altrimenti lo scontro diplomatico sarebbe stato inevitabile) commentare le parole del presidente della Repubblica. Ha però ritwittato – un modo sui social per dire e non dire – il post di Eva Vlaardingerbroek, opinionista olandese di destra e molto vicina a Tucker Carlson, giornalista trumpiano di Fox News, nel quale si scrive che “elonmusk & PM @GiorgiaMeloni hanno ragione. Il fatto che i giudici del tribunale di Roma ritengano di essere al di sopra del governo e del processo democratico è una follia. Non sono una Corte costituzionale, quindi stanno oltrepassando la loro competenza in violazione della separazione dei poteri”.


In ogni caso la nota del presidente sembra colmare un vuoto istituzionale, una mancata reazione a delle parole che, seppure pronunciate da un “amico” e rappresentante di un governo, quello statunitense, vicino per ideologia al nostro esecutivo attuale, rappresentano comunque una invasione di campo. Una invasione che in uno schieramento nazionalista, patriottico impegnato nella difesa culturale, economica, politica, sociale, dei confini della Nazione rischia di non avere giustificazioni.

Musk attacca ancora i giudici, Mattarella interviene a difesa dell’Italia

Musk attacca ancora i giudici, Mattarella interviene a difesa dell’ItaliaRoma, 13 nov. (askanews) – Dettare l’agenda, ingerenze al limite della rottura diplomatica, termini offensivi. Questo evidentemente il senso, ma anche il contenuto senza dubbio, delle dichiarazioni di Elon Musk sulla magistratura italiana e sulle decisioni prese dai tribunali nelle ultime settimane sul trasferimento dei migranti raccolti in mare nei centri costruiti in Albania. Centri di fatto ancora vuoti per i pronunciamenti di alcuni giudici che hanno sospeso, di fronte ai ricorsi presentati dagli stessi immigrati, la loro collocazione in Albania e chiesto alla Corte di giustizia europea lumi su come debbano comportarsi. E capire quale sia la primazia della norma, avendo sulla scrivania sia l’ultimo decreto del governo italiano sulla lista dei paesi sicuri sia la determinazione Ue su cosa debba essere inteso per paese sicuro in cui poter rimandare l’immigrato. Ed è al tycoon australiano nei fatti che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha oggi risposto.


Una replica – quella del Quirinale che arriva dopo le ultime dichiarazioni di Musk – che rappresenta la posizione del nostro Paese, visto il silenzio imbarazzato da parte di Giorgia Meloni. Di fronte al messaggio su X di Musk di ieri – “Questi giudici devono andarsene”, riferito appunto alle toghe che si sono occupate dei trasferimenti di migranti in Albania e senza dimenticare nei giorni scorsi lo “è scandaloso che (Salvini – ndr) sia sotto processo per aver fatto rispettare le leggi” – Mattarella ha risposto: “L’Italia è un grande Paese democratico e devo ribadire, con le parole adoperate in altra occasione, il 7 ottobre 2022, che “sa badare a sé stessa nel rispetto della sua Costituzione”. Chiunque, particolarmente se, come annunziato, in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato, deve rispettarne la sovranità e non può attribuirsi il compito di impartirle prescrizioni”. Fino a ieri la linea di Palazzo Chigi era di evitare commenti e che comunque “Musk è un privato cittadino” ma oggi – dopo la nomina annunciata a titolare del Ministero per l’efficienza governativa e dopo l’intervento del Capo dello Stato – non poteva essere mantenuto il silenzio. Per questo è stato fatto trapelare il pensiero “ascoltiamo sempre con grande rispetto le parole del Presidente della Repubblica”, attribuito alla stessa Meloni. Quindi è stato il sottosegretario alla Presidenza Giovanbattista Fazzolari, vero e proprio braccio destro della premier, a intervenire per dire che è “sempre utile l’intervento del Presidente della Repubblica nel ribadire l’importanza del rispetto della sovranità nazionale”, un tema che da sempre sta a cuore a Fratelli d’Italia che respinge “qualsiasi tentativo di ingerenza straniera nei nostri affari interni”. Piuttosto, attacca Fazzolari, “stupisce il sovranismo ‘à la carte’ della sinistra, la stessa che in passato non ha esitato a cavalcare posizioni anti-italiane e anche oggi in Europa trama per tentare di far perdere la vicepresidenza della Commissione europea all’Italia per il proprio tornaconto”. Parole – quelle di Meloni e Fazzolari – certamente non comparabili con la presa di posizione di Mattarella, che ha voluto in tutta evidenza rispondere ad una scelta strategica di comunicazione politica che sembra essere stata avviata, attraverso Musk, dal neo presidente degli Usa Donald Trump: imporre un determinato tema (l’opposizione agli immigrati in questo caso, che è stato forse il primo tema della campagna elettorale di “The Donald”) all’attenzione dell’ascoltatore, degli elettori, dei social, in questo caso del mondo, per creare il problema e soprattutto paura, fastidio, repulsione. E giustificare conseguenti azioni.


Non è la prima volta che Mattarella si muove a difesa dell’autonomia dell’Italia davanti alle ingerenze di diversi alleati, indipendentemente dal loro colore politico e da chi fosse alla guida del nostro paese. L’ultima uscita su questo del presidente della Repubblica, che si espose per difendere il nascente esecutivo Meloni, prendeva spunto – ha ricordato oggi il Quirinale – dalle parole (in una intervista a Repubblica del 7 ottobre 2022) della ministra per gli Affari Europei del governo francese Laurence Boone: “Saremo molto attenti al rispetto dei valori e delle regole dello Stato di diritto. L’Ue – diceva la ministra – ha già dimostrato di essere vigile nei confronti di altri Paesi come l’Ungheria e la Polonia”. Immediata la reazione del presidente della Repubblica: “L’Italia sa badare a se stessa, nel rispetto della Costituzione e dei valori europei”. Un attacco potente, e politico, a quei Paesi (all’Ue?) che sembrano essere tentennanti nell’assumere un atteggiamento duro e senza scampo – come parrebbe invece essere quello del futuro presidente Usa – verso il fenomeno migratorio. Insomma Mattarella è intervenuto, non solo in difesa dell’Italia ma da europeista convinto a tutela dell’Unione europea e della civiltà democratica e di accoglienza che la caratterizza, per contestare quello che sembra essere un dettare da parte degli Usa l’agenda di comportamento ad un paese alleato. E’ una cosa enorme, in effetti una grande ingerenza quella di Musk, che prima poteva essere derubricata alle affermazioni di un privato cittadino ma che oggi viene dal futuro ‘capo dipartimento per l’efficienza governativa del prossimo esecutivo Trump. Visto l’attivismo del patron di Tesla fra l’altro è probabilmente certo che analogo comportamento, sia pure su temi diversi, ci sia stato verso altri paesi. Un capo dello Stato, non dobbiamo inoltre dimenticare, che è di fatto il capo della magistratura italiana, essendo presidente del Csm e che certamente non può accettare attachi ai magistrati italiani, a maggior ragione se provengono dall’estero e da un paese fortemente legato all’Italia. In questo senso si legge anche la reazione della Anm che ringrazia Mattarella per avere stigmatizzato queste intromissioni su faccende italiane.


Se ieri le dichiarazioni di Musk mettevano comunque in imbarazzo l’esecutivo di Meloni (che non dimentichiamoci nei mesi scorsi ha scelto di farsi premiare dallo stesso Musk ad un evento alla cerimonia per i ‘Global citizen awards’ dell’Atlantic Council a New York) le parole oggi di Mattarella aggiungono difficoltà. Dal canto suo Musk non ha voluto (nè forse potuto visto l’annuncio del suo incarico nel governo Trump, altrimenti lo scontro diplomatico sarebbe stato inevitabile) commentare le parole del presidente della Repubblica. Ha però ritwittato – un modo sui social per dire e non dire – il post di Eva Vlaardingerbroek, opinionista olandese di destra e molto vicina a Tucker Carlson, giornalista trumpiano di Fox News, nel quale si scrive che “elonmusk & PM @GiorgiaMeloni hanno ragione. Il fatto che i giudici del tribunale di Roma ritengano di essere al di sopra del governo e del processo democratico è una follia. Non sono una Corte costituzionale, quindi stanno oltrepassando la loro competenza in violazione della separazione dei poteri”. In ogni caso la nota del presidente sembra colmare un vuoto istituzionale, una mancata reazione a delle parole che, seppure pronunciate da un “amico” e rappresentante di un governo, quello statunitense, vicino per ideologia al nostro esecutivo attuale, rappresentano comunque una invasione di campo. Una invasione che in uno schieramento nazionalista, patriottico impegnato nella difesa culturale, economica, politica, sociale, dei confini della Nazione rischia di non avere giustificazioni.

Calcio, Ranieri nuovo allenatore della Roma attesa ufficialità

Calcio, Ranieri nuovo allenatore della Roma attesa ufficialitàRoma, 13 nov. (askanews) – Manca solo l’ufficialità ma Claudio Ranieri è il nuovo allenatore dell’As Roma. Trovato l’accordo con il tecnico che guidò i giallorossi già dal 2009 al 2011 e poi di nuovo nel 2019. Un esito che pareva vicino da ieri sera, quando il presidente Dan Friedkin era volato a Londra per incontrare l’allenatore classe 1951. Domenica dopo l’ennesima sconfitta, in casa col Bologna, la società aveva esonerato dall’incarico il tecnico Ivan Juric. Per Ranieri si parla di accordo di un anno e poi di un ruolo dirigenziale.

Biden accoglie Trump alla Casa Bianca: “Bentornato, congratulazioni”

Biden accoglie Trump alla Casa Bianca: “Bentornato, congratulazioni”New York, 13 nov. (askanews) – Il presidente americano Joe Biden ha accolto il presidente eletto Donald Trump nello Studio Ovale dicendo: “Bentornato!”. Biden ha aggiunto, facendolo accomodare: “Bene, signor presidente eletto ed ex presidente, Donald. Congratulazioni”.


Il presidente ha assicurato il suo predecessore e successore che la “transizione sarà graduale” e ordinata in vista di gennaio, quando Trump rientrerà alla Casa Bianca. I due leader si sono poi stretti la mano.Trump ha risposto: “La politica è dura e, in molti casi, non è un mondo molto bello, ma è un bel mondo oggi e lo apprezzo molto”. Ha poi aggiunto: “La transizione sarà molto fluida”.

Audizioni Ue, capogruppo S&D García Pérez: non sono ottimista

Audizioni Ue, capogruppo S&D García Pérez: non sono ottimista

Bruxelles, 13 nov. (askanews) – La presidente del gruppo S&D al Parlamento europeo, la spagnola Iratxe Garcìa Pérez, ha dichiarato questo pomeriggio a Bruxelles di non essere ottimista sulla possibilità di arrivare a un accordo tra i gruppi della “maggioranza europeista” (Ppe, S&d e Liberali di Renew) per poter completare il processo delle audizioni di conferma dei membri designati della nuova Commissione europea.


Il processo è bloccato dai veti reciproci all’approvazione finale, posti dai due fronti avversi del centro-sinistra e del centro destra, per i candidati vice presidenti esecutivi della prossima Commissione, compreso l’italiano Raffaele Fitto, e sul commissario designato ungherese, Oliver Varhelyi. García Pérez ha risposto “Non so” ai giornalisti che le chiedevano, mentre lasciava il Parlamento europeo, se pensa che si troverà un accordo dopo l’incontro, evidentemente non risolutivo, che hanno avuto oggi Ursula von der Leyen e i tre capigruppo della maggioranza europeista, che l’aveva sostenuta a luglio (insieme ai Verdi) per il suo secondo mandato alla presidenza della Commissione. La presidente del gruppo S&D ha poi risposto “no” alla domanda se fosse ottimista sulla prospettiva di trovare l’intesa. E ha concluso: “E’ Manfred Weber (il capogruppo Ppe, ndr) che ha rottoál’accordo”. Dopo l’opposizione di Socialisti e Liberali al via libera per le audizioni di Fitto e di Verhely, il Ppe ha bloccato l’approvazione dell’audizione di ieri della vicepresidente esecutiva designata alla Transizione giusta e alla Concorrenza, Teresa Ribera, accusandola di responsabilità (come membro del governo spagnolo) nei ritardi e nell’inefficacia degli aiuti alla popolazione nella “Dana”, la catastrofica inondazione di Valencia.


La tensione, in effetti, sembra stare montando invece di calare. Questo pomeriggio proprio García Pérez, in un appassionato intervento nella “mini plenaria” del Parlamento europeo, in corso a Bruxelles, ha attaccato con molta durezza il Ppe e “i suoi soci dell’estrema destra”, che, ha denunciato, di fronte a quello che è successo a Valencia ora “occultano la verità, attaccano gli esperti, negano i propri errori, e politicizzano la tragedia”. E ieri in questo Parlamento, ha aggiunto la capogruppo di S&D; “hanno avuto la sfacciataggine di accusare Teresa Ribera di essere responsabile della Dana, con l’unico obiettivo di nascondere i propri errori”.

Mps, Mef avvia procedura accelerata per cessione 7% del capitale

Mps, Mef avvia procedura accelerata per cessione 7% del capitaleRoma, 13 nov. (askanews) – Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica di aver avviato una procedura accelerata di raccolta ordini per la cessione di n. 88.178.280 azioni ordinarie di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (di seguito corrispondenti a circa il 7,00% del capitale sociale della Banca. E’ quanto riporta un comunicato.


Banca Akros S.p.A. agirà in qualità di Global Coordinator e Bookrunner, con l’obiettivo di promuovere il collocamento delle suddette azioni presso investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri. Nell’ambito dell’operazione è previsto che il Mef si impegni con il Global Coordinator e Bookrunner a non vendere sul mercato ulteriori azioni della Banca per un periodo di 90 giorni senza il consenso dello stesso Global Coordinator e Bookrunner e salvo esenzioni, come da prassi di mercato.


I termini finali dell’operazione saranno comunicati al termine del collocamento.

Mastro Tortello: crowdfunding per nuove aperture, target raccolta 1,2 mln

Mastro Tortello: crowdfunding per nuove aperture, target raccolta 1,2 mlnMilano, 13 nov. (askanews) – Mastro Tortello, brand nato a Milano nel 2021 per offrire in un bistrot pasta fresca fatta a mano, ha avviato una campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd con l’obiettivo di raccogliere 1,2 milioni di euro. I fondi saranno destinati all’apertura di almeno due nuovi locali in zone particolarmente frequentate (centri commerciali o strade ad alto flusso) e alla creazione di un’unità produttiva centralizzata per migliorare l’efficienza e continuare a garantire la massima qualità della pasta.


La campagna di equity crowdfunding vede il coinvolgimento dell’imprenditore Ettore Riello, che ha deciso di investire in Mastro Tortello, riconoscendo il potenziale della startup e supportando la visione del brand. Inoltre, una partnership strategica con il pastificio Fioravanti ha portato alla creazione della linea “Tortellino Fioravanti by Mastro Tortello”, una nuova specialità che sarà disponibile a breve. Nel 2023, grazie a una gestione ottimizzata e agli oltre 20.000 clienti di 89 nazionalità diverse, il brand ha registrato una crescita del 30% rispetto all’anno precedente. Questo risultato evidenzia la solidità del sistema produttivo e distributivo, pronto per sostenere l’espansione su larga scala anche oltre i confini nazionali.


Mastro Tortello nasce dall’idea di Marco Pagnussat, Riccardo Urso e dello chef stellato Umberto De Martino, ed è caratterizzato da un format che unisce innovazione e tradizione, prendendo spunto dai “Plin”, preparazione caratteristica del Piemonte, nata a metà del 1800 e il cui nome deriva dal pizzico che viene dato alla pasta per racchiudere il ripieno, stretto in una sfoglia sottile. “Il nostro obiettivo è di portare la qualità della pasta fresca a un pubblico sempre più ampio, unendo la tradizione culinaria italiana a un’esperienza moderna e accessibile – afferma Marco Pagnussat, CEO di Mastro Tortello – L’espansione che stiamo pianificando con questa raccolta ci consentirà di continuare a costruire un brand solido, capace di unire tradizione e innovazione in modo unico”.