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Tag: Sanremo 2023

Vino, in Italia i maggiori consumatori sono i “boomer” senza figli

Vino, in Italia i maggiori consumatori sono i “boomer” senza figliMilano, 12 nov. (askanews) – Over 55, senza più figli a carico in casa e, spesso, (6 volte su 10) con un reddito sopra la media nazionale. Un universo, rileva un’analisi presentata dall’Osservatorio Unione italiana vini (Uiv) e da NIQ Italia, di 11,3 milioni di famiglie tricolori che è al tempo stesso l’identikit del consumatore casalingo di vino lungo lo Stivale con il 59% della spesa totale della categoria nella grande distribuzione e italiana. Lo studio “I nuovi consumatori italiani di vino e bevande” è stato presentato oggi al Simei alla Fiera di Rho-Pero (Milano) alla presenza, tra gli altri, di Lamberto Frescobaldi e dal consigliere delegato del gruppo Mionetto, Alessio Del Savio.


Protagonisti di una spesa enologica pari a 1,83 mld di euro l’anno, questi “boomer” (con una coda di GenX), lasciano quasi le briciole agli altri 2 grandi cluster individuati: le famiglie con figli (7,8 milioni) non arrivano al 24% della spesa complessiva, mentre le famiglie under 55 senza figli a carico si fermano a meno del 18%. “Assistiamo ad una tendenza che si va affermando la prima tribù è in crescita sempre più evidente, le altre invece faticano, in particolare i segmenti a basso reddito” ha rilevato Eleonora Formisano di NIQ Italia, parlando di “una polarizzazione dei consumi di vino basata su discriminanti divenute strutturali come l’età e la disponibilità economica”. Ed è proprio la spesa media annuale che fa la differenza ed evidenzia la fatica degli italiani che, in generale per alleviarne il senso dell’esborso, hanno aumentato la frequenza d’acquisto (+3,3%) ma diminuito i consumi di vino (-2%). E che in particolare vedono le famiglie con figli spendere per gli acquisti di bevande in media 5 volte meno rispetto alle coppie over 55.Secondo il panel interrogato da NIQ Italia per la fiera di Uiv dedicata alle tecnologie per l’imbottigliamento, oggi sono di più i consumatori di spumanti (63,4%) rispetto a quelli di vino fermo (61%). Un sorpasso fino ad ora impensabile, se si considera che i fermi e frizzanti costituiscono da sempre l’ossatura del vigneto Italia con circa i 4/5 della produzione. Uno specchio dei tempi che si riflette anche nelle mutate occasioni di utilizzo: oggi l’aperitivo è diventato, ai danni dei pasti, il dominus del consumo di alcolici non solo per i giovani GenZ o Millennials ma è passato in cima alle abitudini anche tra i 45-54enni (aperitivo e pasti entrambi al 31%) e si avvicina sempre più a conquistare lo scettro tra gli over 55. Una tendenza cocktail, infine, che si evidenzia plasticamente nell’affermazione di come il 37% dei suoi consumatori (non solo giovani) ne scelga la tipologia in base alla fotogenicità social. “Stiamo assistendo ad una rivoluzione dei consumi che per diversi motivi sta riscontrando una forte accelerazione” ha commentato il responsabile dell’Osservatorio Uiv, Carlo Flamini, aggiungendo che “serve mettersi in gioco per attivare il ricambio generazionale: nei prossimi vent’anni ci saranno nel mondo 400 milioni di giovani consumatori, con cui il vino potrà e dovrà dialogare per fare parte dell’esperienza, non solo di esserla”.


 

Nei mercati di Campagna Amica raccolti 10 mln per bisognosi

Nei mercati di Campagna Amica raccolti 10 mln per bisognosiRoma, 12 nov. (askanews) – Sono oltre 10 milioni i chili di cibo per le famiglie bisognose raccolti negli ultimi sei anni dagli agricoltori della Coldiretti attraverso la Spesa sospesa nei mercati contadini di Campagna Amica. E’ il bilancio dell’iniziativa di solidarietà promossa da Coldiretti e Fondazione Campagna Amica per sostenere le fasce della popolazione sempre più in difficoltà, come evidenziato dal rapporto Caritas.


Un’operazione che, grazie alla collaborazione e alla solidarietà dei consumatori italiani, ha consentito di dare un piccolo aiuto a oltre 400mila nuclei familiari, con circa 100mila i bambini in condizione di grave privazione. La Spesa sospesa – spiega Coldiretti in una nota- offre la possibilità ai consumatori di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani. Le famiglie bisognose vengono individuate a livello locale assieme alle parrocchie e alle associazioni di solidarietà, con la successiva consegna dei pacchi.

Da Eataly Roma la cena delle Osterie Slow Food

Da Eataly Roma la cena delle Osterie Slow FoodRoma, 12 nov. (askanews) – Per celebrare l’arrivo della nuova edizione 2025 della guida Osterie d’Italia, Slow Food Editore e Eataly organizzano insieme la Cena delle Osterie d’Italia: sarà l’occasione per fare un viaggio nella ristorazione, che la guida di Slow Food da oltre 35 anni racconta, attraverso i piatti di alcuni tra i migliori osti italiani.


L’appuntamento coinvolge in cucina cuoche e cuochi premiati dalla Guida delle Osterie di Slow Food delle precedenti edizioni, che realizzano per l’occasione un menu speciale a più mani e raccontano i loro piatti, la migliore espressione della grande cucina di territorio italiana. Martedì 19 novembre a Eataly Roma Ostiense al centro dell’attenzione ci saranno così Patrizia Corradetti del ristorante Zenobi a Colonnella, sulle colline abruzzesi, già premio migliore interpretazione della cucina regionale 2019, e Gianluca Leocata di Me Cumpari Turiddu di Catania, già premio bere bene 2024.


Ad aprire la cena l’antipasto che consiste in pallotte cacio e ova, ferratelle salate, insalata di lesso di gallina con sottaceti e maionese fatti in casa. Il menu procede con il timballo bianco di crêpes, con verdure di stagione e formaggi e, a seguire, il pesce stocco dell’Ugghiaturi cotto alla brace con cipollotto e pomodoro datterino al cartoccio. Chiusura golosa con lo “scannolo”, una cialda aperta fatta a mano con crema di ricotta, pistacchio di Bronte, mandorla di Noto, canditi e gocce di cioccolato di memoria Modicana.

Giappone, sette mesi duri in vista per governo di minoranza Ishiba

Giappone, sette mesi duri in vista per governo di minoranza IshibaRoma, 12 nov. (askanews) – Sette mesi. Tanti sono quelli che Shigeru Ishiba ha a disposizione per recuperare consenso, prima di rischiare di perdere il posto di primo ministro, che solo ieri è riuscito a vedere riconfermato in un inedito ballottaggio parlamentare con il leader del Partito costituzionale democratico Yoshihiko Noda. Il 27 giugno 2025, infatti, si terranno le elezioni per la Camera dei Consiglieri, la camera alta giapponese, dove il suo Partito liberaldemocratico – in coalizione col più piccolo partito buddista Komeito – ha una maggioranza solida. Questo a meno che non vi siano elezioni anticipate.


Se nel voto per la camera alta, il meno rilevante dei due rami della Dieta nipponica, la sua formazione politica dovesse perdere la maggioranza assoluta, come accaduto alla Camera dei rappresentanti, allora sarebbe difficile per il premier riuscire a mantenere l’esecutivo. Non sarà per nulla semplice. Ishiba, visto l’esito delle elezioni del 27 ottobre, si ritrova da ieri a guidare un governo di minoranza. E, entro la fine dell’anno, dovrà licenziare una legge di bilancio che, giocoforza, non potrà essere quella che il suo partito avrebbe voluto. Questo perché dovrà trattare quanto meno con un partito della minoranza, e quello scelto sembra essere il Partito democratico per il popolo di Yuichiro Tamaki.


Ishiba ne è consapevole e ha detto che sarà necessario trovare “soluzioni creative”. In particolare, il Partito democratico per il popolo chiede un innalzamento della soglia minima di imposta sul reddito. Tuttavia, non è questa la sfida più grave. Il bilancio per il 2025, infatti, prevede una serie di misure necessarie, tra le quali le misure di risposta alle catastrofi naturali e i soldi per la ricostruzione nella penisola di Noto, colpita dal pesante terremoto del Capodanno scorso. Più complicate le misure per la riforma del finanziamento alla politica. Il Partito liberaldemocratico è in una pesante fase calante nei consensi a causa soprattutto di uno scandalo sull’utilizzo di fondi irregolari da parte di molti suoi esponenti. Ishiba ha promesso di riformare il sistema, ma per farlo dovrà trovare consenso nella Camera dei Rappresentanti. Ieri ha voluto incontrare Tamaki e Noda per chiedere loro collaborazione in vista della proposizione alla Dieta di misure in merito nella sessione straordinaria di lavori di dicembre. Non è chiaro però se Noda e il principale partito d’opposizione che guida, reduce di una grande avanzata nelle ultime elezioni, saranno disponibili a rendere la vita più facile al rivale.


Non solo. Su specifiche questioni che riguardano i diritti, la posizione di forza assunta dal Partito costituzionale democratico – che guida alcune commissioni chiave alla Camera dei rappresentanti: dalla Commissione bilancio, a quella per la costituzione, oltre alla Commissione affari giudiziari – potrebbe far nascere alcune inedite maggioranze ad hoc. Per esempio, sul tema della legalizzazioni dei cognomi separati per le coppie sposate, dove c’è consenso tra vari partiti e l’alleato minore dei liberaldemocratici, cioè il Komeito, ma non con i liberaldemocratici stessi, che non sostengono la proposta. L’economia, d’altronde, non appare a sua volta propensa a dare una mano al governo. La crescita appare piuttosto piatta e, secondo il think tank JCER, nel mese di settembre il Pil giapponese è cresciuto su base annua solo dello 0,2%. Questo mentre fattori di politica internazionale, a partire dalla rielezione negli Stati uniti di Donald Trump, fanno pensare che ci si debba preparare a momenti di tensione nell’ambito del commercio. Trump, infatti, nel precedente mandato, ha avuto un approccio protezionista che ha portato problemi non solo ad avversari, come la Cina, ma anche ad alleati come l’Unione europea e il Giappone.


Insomma, il contesto non favorisce la sfida di Ishiba, chiamato a rivitalizzare il suo partito e l’economia del paese, in pochi mesi. E i prossimi mesi saranno decisivi per capire che direzione prenderà la politica della quarta economia mondiale.

Edizione, Alessandro Benetton a Harvard: lezione su discontinuità aziendale

Edizione, Alessandro Benetton a Harvard: lezione su discontinuità aziendaleMilano, 12 nov. (askanews) – La “discontinuità” di Edizione e delle principali società del gruppo che fa capo alla famiglia Benetton sono state al centro di uno studio dell’Università di Harvard nel corso degli ultimi tre anni. A parlarne nel corso di un’intervista a Rtl 102.5 è stato il presidente del gruppo Alessandro Benetton che è stato coinvolto direttamente nella presentazione lo scorso 8 novembre, nel corso di un evento nella sede di Boston dell’università di Harvard.


L’analisi è stata effettuata da un pool di docenti e ricercatori dell’Università che, attraverso una serie di visite e interviste realizzate direttamente sul campo, hanno studiato per oltre sei mesi la significativa evoluzione attraversata dal gruppo Edizione, dal punto di vista del business e della cultura aziendale, attraverso una focalizzazione su innovazione tecnologica e sostenibilità. Lo studio, una vera e propria “case history”, è destinato a rimanere riservato, in quanto sarà utilizzato dall’università americana nell’ambito delle proprie attività di docenza, ma, a quanto riferisce lo stesso imprenditore “oltre alla holding di Treviso, la ricerca ha riguardato la trasformazione degli ultimi tre anni delle principali realtà del gruppo, oggetto di un percorso di forte discontinuità, impresso da Alessandro Benetton”.

Sogin, Anac archivia accuse contro ad per mancanza presupposti

Sogin, Anac archivia accuse contro ad per mancanza presuppostiRoma, 12 nov. (askanews) – Sogin comunica che il Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione ha disposto l’archiviazione del procedimento sanzionatorio avviato in il 21 dicembre 2023 nei confronti dell’ad Gian Luca Artizzu, per: “riscontrata assenza dei presupposti di fatto e di diritto per la comminazione della sanzione amministrativa pecuniaria”.


Il procedimento era nato da un esposto presentato da un ex dirigente che accusava l’attuale amministratore delegato della società di aver adottato decisioni ritorsive nei suoi confronti. “Questo provvedimento – si legge in una nota – conferma la correttezza dell’operato della società e del suo vertice e ristabilisce un principio di verità, rilevando l’integrale infondatezza di quanto era stato segnalato all’Anac che, peraltro, era divenuto oggetto anche di speculazione a mezzo stampa, con conseguente danno per la Società e per lo stesso Amministratore Delegato”.


“Sogin – conclude la nota – ribadisce che continuerà in ogni caso a vigiliare e ad attuare ogni azione a tutela dell’immagine e della reputazione della Società e dei suoi lavoratori”.

Dal 15 novembre le domande per il Fondo innovazione Ismea 2024

Dal 15 novembre le domande per il Fondo innovazione Ismea 2024Roma, 12 nov. (askanews) – A partire dal 15 novembre sarà possibile presentare le domande di finanziamento relative al Fondo innovazione Ismea relativamente all’annualità 2024. Il fondo ha una dotazione di 100 milioni di euro di cui 30 milioni riservati alle imprese situate nei comuni delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche, colpiti dagli eventi alluvionali di maggio 2023.


Il Fondo finanzia investimenti volti a sostenere la realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché per l’utilizzo di sottoprodotti. In particolare, la misura favorisce il ricambio delle trattrici agricole e gli investimenti in macchine e sistemi innovativi attraverso contributi a fondo perduto fino ad un massimo del 95% del valore dell’investimento, a cui si aggiunge, per le PMI agricole e della pesca, la possibilità di ottenere gratuitamente la garanzia Ismea, a fronte dell’eventuale finanziamento per il completamento dell’investimento.

Il concordato fiscale riaperto fino al 12 dicembre. Due i canali di adesione

Il concordato fiscale riaperto fino al 12 dicembre. Due i canali di adesioneRoma, 12 nov. (askanews) – Tempo supplementare, fino al 12 dicembre, per consentire ai contribuenti titolari di partita Iva che ancora non lo abbiamo fatto di aderire al concordato fiscale per il 2024 e il 2025. Ma a condizione che abbiano presentato la dichiarazione dei redditi entro il 31 ottobre. Lo prevede il decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei Ministri e che in Parlamento confluirà molto probabilmente nel dl fiscale ora all’esame del Senato.


Per aderire al concordato sono previsti due canali. I contribuenti che hanno già deciso di utilizzare la riapertura dei termimi possono pagare l’acconto delle imposte, che scade il 30 novembre, anche per la ‘parte concordataria’ e poi presentare la dichiarazione integrativa entro il termine del 12 dicembre. Chi decide invece di aderire al concordato tra il primo e il 12 dicembre, quando la scadenza dell’acconto è ormai passata, può avvalersi del ravvedimento operoso per versare l’imposta e presentare la dichiarazione integrativa entro il 12 dicembre.

Fortune: Elon Musk l’uomo d’affari più potente del 2024

Fortune: Elon Musk l’uomo d’affari più potente del 2024New York, 12 nov. (askanews) – La rivista Fortune ha nominato, il miliardario Elon Musk, il businessman più potente del 2024. Musk, che e’ stato tra i principali sostenitori del neoeletto presidente Donald Trump, possiede Tesla, SpaceX e la piattaforma social X. E’ anche proprietario diverse aziende tecnologiche più piccole, tra cui la società di intelligenza artificiale (IA) xAI e la società di neurotecnologia Neuralink.


Nessun italiano in lista, ad eccezione dei fratelli italo-americani Daniela e Dario Amodei, fondatori della società IA, Antrophic, valutata sul mercato 40 miliardi di dollari. Nella top 10, Musk è seguito dal CEO di Nvidia Jensen Huang, dal presidente e CEO di Microsoft Satya Nadella, dal presidente e CEO di Berkshire Hathaway Warren Buffett e dal CEO di JPMorgan Chase Jamie Dimon. A completare la lista dei primi dieci ci sono tanti altri leader del mondo tech, tra cui il CEO di Apple Tim Cook, quello di Meta Mark Zuckerberg, quello di OpenAI Sam Altman e il CEO di Google Sundar Pichai. Nella top ten c’e’ solo una donna: il CEO di General Motors, Mary Barra.

Fortune: Musk primo uomo d’affari 2024, fratelli Amodei unici italiani al 48°

Fortune: Musk primo uomo d’affari 2024, fratelli Amodei unici italiani al 48°New York, 12 nov. (askanews) – La rivista Fortune ha nominato, il miliardario Elon Musk, il businessman piu’ potente del 2024. Musk, che e’ stato tra i principali sostenitori del neoeletto presidente Donald Trump, possiede Tesla, SpaceX e la piattaforma social X. E’ anche proprietario diverse aziende tecnologiche piu’ piccole, tra cui la societa’ di intelligenza artificiale (IA) xAI e la societa’ di neurotecnologia Neuralink.


Nessun italiano in lista, ad eccezione dei fratelli italo-americani Daniela e Dario Amodei, fondatori della societa’ IA, Antrophic, valutata sul mercato 40 miliardi di dollari. Nella top 10, Musk e’ seguito dal CEO di Nvidia Jensen Huang, dal presidente e CEO di Microsoft Satya Nadella, dal presidente e CEO di Berkshire Hathaway Warren Buffett e dal CEO di JPMorgan Chase Jamie Dimon.


A completare la lista dei primi dieci ci sono tanti altri leader del mondo tech, tra cui il CEO di Apple Tim Cook, quello di Meta Mark Zuckerberg, quello di OpenAI Sam Altman e il CEO di Google Sundar Pichai. Nella top ten c’e’ solo una donna: il CEO di General Motors, Mary Barra.