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Tag: Sanremo 2023

Milano-Cortina, Fiera Milano diventa partner dei giochi olimpici

Milano-Cortina, Fiera Milano diventa partner dei giochi olimpiciMilano, 21 gen. (askanews) – Fiera Milano e Fondazione Milano Cortina 2026 hanno siglato un accordo di partnership per l’avvio di una collaborazione strategica che definisce l’ingresso del maggiore operatore fieristico e congressuale italiano nella squadra dei partner di Milano Cortina 2026. La partnership, sottoscritta dal Ceo di Milano Cortina 2026 Andrea Varnier e da Francesco Conci, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fiera Milano, consolida l’inizio di un rapporto sinergico che valorizzerà l’eccellenza italiana e le competenze distintive che il Paese è in grado di offrire a livello internazionale.


Fiera Milano, in occasione dei Giochi di Milano Cortina 2026, assume un ruolo di grande rilevanza nel contesto organizzativo dell’evento. Questo grazie ai suoi spazi fieristici e congressuali e alla sua capacità di connettere settori economici diversi, favorendo collaborazioni tra aziende, istituzioni e comunità locali. Noti per ospitare le maggiori fiere internazionali, gli spazi di Fiera Milano accoglieranno alcune delle gare più importanti della manifestazione invernale: all’interno di due padiglioni, nel quartiere fieristico a Rho, si terranno le competizioni di Speed Skating, alcune partite del torneo maschile di Ice Hockey e tutte quelle del torneo femminile. Inoltre, il Centro Congressi Allianz accoglierà tutti i media italiani e internazionali per l’intera durata dell’evento Olimpico. La partnership aiuterà in maniera significativa la promozione dell’immagine italiana come hub di innovazione e dinamismo, oltre a rafforzare il legame tra modernità e tradizione che caratterizza il progetto e l’anima di Milano Cortina 2026. Diventando partner dei Giochi Invernali, Fiera Milano fortifica la propria identità e conferma la sua capacità di essere a tutti gli effetti una realtà internazionale in grado di ospitare e realizzare non solo appuntamenti fieristici ma anche sportivi, culturali e musicali. Attraverso la collaborazione tra il Comitato organizzatore e Fiera Milano il capoluogo lombardo si conferma ancora una volta polo attrattivo e strategico fondamentale per il sistema economico italiano.


Il Ceo di Milano Cortina 2026 Andrea Varnier: “La partnership con Fiera Milano ci permetterà di raggiungere un eccellente livello del processo organizzativo. A rendere virtuoso questo rapporto sono sicuramente il prestigio e la lunga esperienza che Fiera Milano ha nel mondo fieristico e congressuale internazionale, di cui l’Italia è leader. Si aggiunge anche la posizione strategica delle sedi messe a disposizione da questo grande operatore, tutte facilmente raggiungibili con il trasporto pubblico locale. Con l’avvicinarsi dei Giochi di Milano Cortina 2026 un’altra grande azienda italiana, leader di settore, ha scelto di allargare i propri confini abbracciando il mondo dello sport, e questo è per noi motivo di orgoglio”. Francesco Conci, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fiera Milano, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di diventare partner di un evento così straordinario come i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Con i Giochi condividiamo i valori principali quali eccellenza, rispetto, inclusione, impegno e passione. Le Olimpiadi rappresentano una porta di ingresso che accoglie persone, istituzioni e organizzazioni da tutto il mondo e, farne parte, permette a Fiera Milano di ampliare il target di pubblico a nuove community. Questa collaborazione, inoltre, ci consente di rafforzare il legame con il territorio, in linea con la finalità dei Giochi che mettono al centro la sostenibilità. Attraverso questa partnership vogliamo metterci a disposizione per amplificare il ruolo delle Olimpiadi come piattaforma globale di innovazione e cultura. Crediamo che l’integrazione tra sport, cultura e spettacolo sia un potente motore di crescita per la città e il Paese intero”.

Omicidio Pierina, arriva nuova ricostruzione degli orari

Omicidio Pierina, arriva nuova ricostruzione degli orariRoma, 21 gen. (askanews) – La trasmissione ‘Ore 14’ in onda su Rai 2 di Milo Infante ha ricostruito le possibili tempistiche dell’omicidio di Pierina, la 78enne di Rimini uccisa a coltellate il 3 ottobre 2023 nel condominio di Via del Ciclamino.


Secondo la Procura chi avrebbe ucciso Pierina, l’avrebbe fatto totalmente schermato. Ore 14 ha fatto un esperimento per capire quali siano i tempi necessari per eseguire tutti i passaggi così come ipotizzati da chi indaga. Valeria invia l’ultimo messaggio alle 22.11 e 58 secondi del 3 ottobre. Il marito Louis Dassilva per gli inquirenti sarebbe uscito subito dopo. Dal terzo piano per raggiungere i box si impiegano 43 secondi senza correre a passo sostenuto, poi c’è la vestizione che in media impiega 1 minuto e 17 secondi. Il passaggio successivo è l’esecuzione materiale del delitto circa 40 secondi. Per gli inquirenti, chi ha ucciso Pierina ha poi percorso il garage fino al civico più vicino quello in cui si è consumato l’omicidio e per fare questo percorso si impiegano circa 22 secondi. Qui il presunto killer si sarebbe svestito, per questa operazione sono necessari almeno altri 50 secondi. Poi l’assassino sarebbe uscito per sbarazzarsi delle prove, per arrivare ai cassonetti ci vorrebbero circa un minuto e 50 secondi. Per tornare poi al condominio di via del Ciclamino dove viene immortalato dalla Cam 3 della farmacia si impiegano altri 55 secondi. Il tempo complessivo è di 6 minuti e 37 secondi. Per la Procura, invece il tutto sarebbe avvenuto in appena cinque minuti dalle 22.12 alle 22,17 e 03 quando l’ignoto viene ripreso dalla Cam 3.

Trump straccia gli accordi sulla tassazione globale, il rammarico Ue

Trump straccia gli accordi sulla tassazione globale, il rammarico UeRoma, 21 gen. (askanews) – Donald Trump ha stracciato gli accordi globali sulla tassazione delle multinazionali, che erano stati faticosamente raggiunti a livello di Ocse e G20. E inizia in salita la relazione della nuova amministrazione Usa con i Paesi dell’Unione europea.


In realtà avrebbe potuto iniziare anche peggio, come è sembrato voler suggerire il neo commissario europeo all’Economia, il lettone Valdis Dombrovskis, quando ha notato che (finora) Trump non ha annunciato nuovi dazi contro l’Ue. Ma di fatto una delle prime mosse operate dal tycoon al debutto, con uno dei vari ordini esecutivi, smantella anni e anni di trattative faticose che, anche con il contributo di due presidenze dell’Italia – prima del G7 nel 2017 e poi del G20 nel 2021 – avevano portato a queste articolate intese sulla tassazione delle multinazionali. Il provvedimento è stato seguito a breve giro da un “memorandum” del dipartimento del Tesoro Usa, che evidentemente era pronto da tempo (assieme ad altre misure) e che non lascia spazio ad equivoci.


“Il segretario di Stato al Tesoro e il rappresentante Usa presso l’Ocse notificheranno che qualunque impegno preso dalla precedente amministrazione rispetto all’accordo sulla tassazione globale, non ha forza di legge o effetti negli Stati Uniti”, recita la prima sezione del memorandum. E subito dopo la sezione II aggiunge eloquenti minacce. Tesoro e Dipartimento del Commercio intendono effettuare “accertamenti” su qualunque giurisdizione che imponga tassazioni “extraterritoriali o che colpiscano in maniera sproporzionata imprese americane”. Successivamente prepareranno una lista di “opzioni per misure protettive o altre azioni” (vedi rappresaglie). I risultati di questi accertamenti verranno comunicati alla Casa Bianca entro 60 giorni.


Di fronte a tutto questo la Commissione europea “prende atto e esprime rammarico” per il memorandum, ha affermato Dombrovskis nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin. “Come Ue restiamo impegnati sugli accordi e a portare avanti il dialogo con i nostri partner”. Secondo Bruxelles bisogna “discutere con la nuova amministrazione Usa per capire meglio le nuove posizioni”. Prima dei suddetti accordi Ocse diversi Paesi Ue, a cominciare dalla Francia, avevano avvertito che in assenza degli stessi avrebbero proceduto a imporre in maniera unilaterale tasse sulle multinazionali, in particolare per le quote di fatturato realizzate sui loro territori. Ora bisognerà vedere se riattiveranno questa opzione, con la prospettive di incappare nelle rappresaglie di Washington.


Tanto più che incombe lo spettro anche di una nuova fase di dispute commerciali, che per ora non vede i Paesi Ue investiti dalla prima raffica di misure adottate da Trump. Sempre secondo Dombrovskis “Unione europea e Stati Uniti condividono una profonda alleanza e amicizia ed è chiaro che le relazioni transatlantiche sono cruciali a livello geopolitico. Per questo è molto importante fare del nostro meglio per costruire una relazione forte e bilanciata con la nuova amministrazione Usa fin dall’inizio”. “Notiamo che il presidente Usa (finora-ndr) non ha annunciato nessun nuovo dazio sulla Ue, contrariamente ad alcune aspettative. Le relazioni commerciali tra Usa e Ue sono molto importanti, valgono 1.500 miliardi di euro l’anno. Due terzi degli asset americani all’estero sono in Europa e potrei andare avanti. Quindi – ha rilevato – ci sta molto in ballo sia a livello economico che geopolitico”. Al momento non risultano calendarizzati incontri tra la Ue e gli Usa, ma è quantomai probabile che non tardino ad esser inseriti in agenda. Mentre più avanti sarà da vedere anche come si svilupperanno le relazioni tra le rispettive banche centrali, la Bce e la Federal Reserve. Istituzioni indipendenti rispetto ai governi, ma molto rilevanti nell’intreccio di interessi economici e finanziari tra le due aree. Peraltro il mandato dell’attuale presidente della Fed, Jerone Powell, su cui vari esponenti della nuova amministrazione Usa hanno ripetutamente manifestato malcontento, scade nel maggio del 2026, tra poco più di un anno.

Trump straccia gli accordi su tassazione globale, il rammarico Ue

Trump straccia gli accordi su tassazione globale, il rammarico UeRoma, 21 gen. (askanews) – Donald Trump ha stracciato gli accordi globali sulla tassazione delle multinazionali, che erano stati faticosamente raggiunti a livello di Ocse e G20. E inizia in salita la relazione della nuova amministrazione Usa con i Paesi dell’Unione europea.


In realtà avrebbe potuto iniziare anche peggio, come è sembrato voler suggerire il neo commissario europeo all’Economia, il lettone Valdis Dombrovskis, quando ha notato che (finora) Trump non ha annunciato nuovi dazi contro l’Ue. Ma di fatto una delle prime mosse operate dal tycoon al debutto, con uno dei vari ordini esecutivi, smantella anni e anni di trattative faticose che, anche con il contributo di due presidenze dell’Italia – prima del G7 nel 2017 e poi del G20 nel 2021 – avevano portato a queste articolate intese sulla tassazione delle multinazionali. Il provvedimento è stato seguito a breve giro da un “memorandum” del dipartimento del Tesoro Usa, che evidentemente era pronto da tempo (assieme ad altre misure) e che non lascia spazio ad equivoci.


“Il segretario di Stato al Tesoro e il rappresentante Usa presso l’Ocse notificheranno che qualunque impegno preso dalla precedente amministrazione rispetto all’accordo sulla tassazione globale, non ha forza di legge o effetti negli Stati Uniti”, recita la prima sezione del memorandum. E subito dopo la sezione II aggiunge eloquenti minacce. Tesoro e Dipartimento del Commercio intendono effettuare “accertamenti” su qualunque giurisdizione che imponga tassazioni “extraterritoriali o che colpiscano in maniera sproporzionata imprese americane”. Successivamente prepareranno una lista di “opzioni per misure protettive o altre azioni” (vedi rappresaglie). I risultati di questi accertamenti verranno comunicati alla Casa Bianca entro 60 giorni.


Di fronte a tutto questo la Commissione europea “prende atto e esprime rammarico” per il memorandum, ha affermato Dombrovskis nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin. “Come Ue restiamo impegnati sugli accordi e a portare avanti il dialogo con i nostri partner”. Secondo Bruxelles bisogna “discutere con la nuova amministrazione Usa per capire meglio le nuove posizioni”. Prima dei suddetti accordi Ocse diversi Paesi Ue, a cominciare dalla Francia, avevano avvertito che in assenza degli stessi avrebbero proceduto a imporre in maniera unilaterale tasse sulle multinazionali, in particolare per le quote di fatturato realizzate sui loro territori. Ora bisognerà vedere se riattiveranno questa opzione, con la prospettive di incappare nelle rappresaglie di Washington.


Tanto più che incombe lo spettro anche di una nuova fase di dispute commerciali, che per ora non vede i Paesi Ue investiti dalla prima raffica di misure adottate da Trump. Sempre secondo Dombrovskis “Unione europea e Stati Uniti condividono una profonda alleanza e amicizia ed è chiaro che le relazioni transatlantiche sono cruciali a livello geopolitico. Per questo è molto importante fare del nostro meglio per costruire una relazione forte e bilanciata con la nuova amministrazione Usa fin dall’inizio”. “Notiamo che il presidente Usa (finora-ndr) non ha annunciato nessun nuovo dazio sulla Ue, contrariamente ad alcune aspettative. Le relazioni commerciali tra Usa e Ue sono molto importanti, valgono 1.500 miliardi di euro l’anno. Due terzi degli asset americani all’estero sono in Europa e potrei andare avanti. Quindi – ha rilevato – ci sta molto in ballo sia a livello economico che geopolitico”. Al momento non risultano calendarizzati incontri tra la Ue e gli Usa, ma è quantomai probabile che non tardino ad esser inseriti in agenda. Mentre più avanti sarà da vedere anche come si svilupperanno le relazioni tra le rispettive banche centrali, la Bce e la Federal Reserve. Istituzioni indipendenti rispetto ai governi, ma molto rilevanti nell’intreccio di interessi economici e finanziari tra le due aree. Peraltro il mandato dell’attuale presidente della Fed, Jerone Powell, su cui vari esponenti della nuova amministrazione Usa hanno ripetutamente manifestato malcontento, scade nel maggio del 2026, tra poco più di un anno.

Vino, il 19 febbraio torna “Anteprima Chianti Lovers e Rosso Morellino”

Vino, il 19 febbraio torna “Anteprima Chianti Lovers e Rosso Morellino”Milano, 21 gen. (askanews) – Il 19 febbraio, dalle 9 alle 18, al Padiglione Arsenale della Fortezza da Basso di Firenze, torna “Anteprima Chianti Lovers & Rosso Morellino”, evento organizzato dal Consorzio Vino Chianti e dal Consorzio Morellino di Scansano. Le degustazioni saranno dedicate esclusivamente ai giornalisti con un’area unica con servizio sommelier alla carta per le nuove annate Chianti Docg Annata 2024, Superiore 2023 e Riserva 2022, e Morellino di Scansano Docg Annata 2024 e Riserva 2022, tutti in uscita quest’anno.


“Il Chianti continua a crescere nel bicchiere e questo è il dato più importante dopo anni di sacrifici da parte delle imprese nella ristrutturazione dei propri vigneti” ha affermato il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi, rimarcando che “arriviamo con prodotti di alto livello e questo ci dà la possibilità di poter affrontare i mercati mondiali con molta serenità: i nostri biglietti da visita sono storia e qualità”. “Quest’anno ci presentiamo alle Anteprime con un nuovo format che dedica piena attenzione alle degustazioni dei professionisti e diventa così un momento ancora più importante di condivisione di confronto con la stampa” ha aggiunto Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio Morellino di Scansano, sottolineando che “la decisione è conseguente alle scelte strategiche fatte negli ultimi anni che hanno portato ad un’ulteriore valorizzazione della denominazione del Morellino, che oggi si conferma una delle realtà più importanti sul mercato interno e in crescita sui mercati esteri”.

Usa, Schlein: Trump cerca alleati per rompere Ue, Meloni che fa?

Usa, Schlein: Trump cerca alleati per rompere Ue, Meloni che fa?Roma, 21 gen. (askanews) – “Quello che ci preoccupa è che Trump stia cercando degli alleati per frammentare, per disgregare l’Ue. Invece per noi la risposta dell’Europa deve essere all’altezza di questa sfida”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando con i giornalisti alla Camera.


“La domanda – ha aggiunto – è se Giorgia Meloni sarà in grado di far rispettare gli interessi europei e italiani. Perché è andata in solitudine, nonostante non ci fosse un coinvolgimento dell’Ue”.

Uila Pesca: al lavoro con Federpesca per ridare dignità a settore

Uila Pesca: al lavoro con Federpesca per ridare dignità a settoreRoma, 21 gen. (askanews) – “Congratulazioni a Giovanni Azzone, neoeletto presidente di Federpesca, al quale rivolgo i migliori auguri di buon lavoro nella consapevolezza che potremo continuare a collaborare insieme per restituire alla pesca la dignità che merita, affrontando le tante sfide che attendono il settore”. Così in unta nota Maria Laurenza, segretaria generale Uila Pesca, commentando l’elezione di Giovanni Azzone come nuovo presidente di Federpesca.


“Ringrazio Luigi Giannini, storico Presidente di Federpesca, di cui diventa Presidente Onorario, per la sua lunga esperienza, il suo contributo e la grande attenzione che ha sempre avuto verso i lavoratori e il sindacato”, conclude Laurenza.

Allevi è rinato e annuncia 4 “concerti evento” per l’Estate 2025

Allevi è rinato e annuncia 4 “concerti evento” per l’Estate 2025Roma, 21 gen. (askanews) – Dopo la lunga lontananza dal palcoscenico a causa di una grave malattia Giovanni Allevi – compositore, direttore d’orchestra, scrittore e filosofo del pianoforte – è tornato sui palcoscenici dei più importanti teatri con un tour internazionale di pianoforte solo, interamente andato sold out in prevendita fino alla primavera del 2025. E ora, per festeggiare la sua rinascita, ha annunciato 4 speciali concerti evento accompagnato dall’Orchestra Sinfonica Italiana per l’estate 2025: “Giovanni Allevi – Special Events – Summer MMXXV”. Al via il 20 giugno alle Terme di Caracalla di Roma, concerto organizzato da Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci. Il tour è prodotto da Bizart.


Sarà un’occasione irripetibile per immergersi nelle emozioni più profonde e universali, guidati dalla musica del Maestro, che per l’occasione presenterà in prima mondiale il “Concerto MM22 per Violoncello e Orchestra”, opera scritta durante la degenza ospedaliera che trae spunto da una melodia scaturita dalla trasformazione in note della parola Mieloma, secondo un metodo matematico già usato da Bach, per poi dipanarsi in un viaggio interiore struggente. Il compositore più amato dalle nuove generazioni porterà la sua musica in iconici scenari italiani: dopo Roma, farà tappa a Taormina (Teatro Antico, 5 luglio), Venezia (Teatro la Fenice, 8 luglio), Firenze (Parco Mediceo di Pratolino, 19 luglio). Con un repertorio che spazia tra i suoi brani più amati e nuove composizioni, Allevi promette un’esperienza unica, capace di toccare l’anima del pubblico.


Intanto prosegue il tour invernale di pianoforte solo 2024: venerdì 24 gennaio 2025 – Padova Gran Teatro Geox; Sabato 25 gennaio 2025 – Legnano (MI) Teatro Galleria; Giovedì 30 gennaio 2025 – Mantova Teatro Sociale; Domenica 2 febbraio 2025 – Milano Teatro Dal Verme; Mercoledì 5 febbraio – La Spezia Teatro Civico; Sabato 8 febbraio 2025 – Agrigento Teatro Pirandello; Domenica 9 febbraio 2025 – Catania Teatro Massimo Bellini; Lunedì 10 febbraio 2025 – Palermo Teatro Massimo; Giovedì 20 febbraio 2025 – Vienna Ehrbar Saal.

Usa, Schlein: Meloni unica leader Ue da Trump? Si chieda perché…

Usa, Schlein: Meloni unica leader Ue da Trump? Si chieda perché…Roma, 21 gen. (askanews) – “Io spero si sia chiesta perché c’era solo lei, perché l’Ue non è stata invitata e coinvolta e che tipo di messaggio vogliamo lanciare”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein, commentando con i giornalisti alla Camera la partecipazione di Giorgia Meloni all’insediamento del nuovo presidente Usa. Una presenza rivendicata dal centrodestra come motivo di orgoglio per l’Italia.


“Davanti a sfide di questa portata – ha aggiunto la Schlein – chi pensa ci si salvi da soli sbaglia. Al di là delle singole partecipazioni, il punto è come Italia intenda contribuire ad un rilancio europeo che risponda a questa sfida aggressiva che ci è stata lanciata. Perché non fanno con noi una battaglia vera sugli investimenti comuni europei?”.

In ultimi 3 anni 52% italiani ha aumentato consumo ortofrutta bio

In ultimi 3 anni 52% italiani ha aumentato consumo ortofrutta bioRoma, 21 gen. (askanews) – Il 52% degli italiani negli ultimi 3 anniha incrementato il proprio consumo di ortofrutta biologica: è quanto emerge da una ricerca condotta da SEC Newgate Italia per CSO Italy in 4 Paesi Italia, Danimarca, Francia e Germania presentata oggi a Milano, a Palazzo Pirelli, alla presenza dell’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, Alessandro Beduschi. Secondo i dati c’è una grandissima attenzione verso gli acquisti di ortofrutta: il 100% degli intervistati infatti compra frutta e verdura regolarmente e, di questo campione, il 92% l’ha acquistata biologica almeno una volta. Il numero cresce ancora di più negli altri Paesi con un 94% della Francia, 95% della Danimarca e un 96% considerando la Germania.


La ricerca ha inoltre dimostrato un incremento della percezione del biologico come elemento importante e da perseguire nella scelta delle proprie abitudini alimentari. Nei 4 Paesi analizzati, Italia, Francia, Germania e Danimarca, più del 60% degli intervistati ha dichiarato di ottenere maggior soddisfazione nell’acquisto di frutta e verdura biologica. Analizzando le motivazioni di questa soddisfazione emerge che il biologico è considerato più sano e naturale dall’80% dei rispondenti e il 50% ritiene che sia corretto sceglierlo perché fa bene anche all’ambiente. L’acquisto regolare di ortofrutta biologica è abitudine solo per il 20% degli intervistati, mentre la maggior parte lo sceglie solo laddove c’è una specifica necessità di consumazione o prodotto. La fotografia in questo senso risulta simile in tutti i 4 Paesi analizzati dove invece cambiano i prodotti biologici più acquistati: in Italia vincono i limoni, seguono poi in ordine mele e pomodori alla pari, arance, kivi e uva da tavola. Per gli altri Paesi abbiamo al primo posto le mele.


Questo miglioramento di percezione della qualità del biologico non è seguito però da un eguale incremento di propensione alla spesa, solo il 48% degli italiani sarebbe disposto a pagare un 10% in più e solo il 21% pagherebbe fino al 20% in più per il prodotto biologico, mentre il 28% non è disposto a pagarlo di più rispetto all’ortofrutta convenzionale. Resta però il nodo prezzi. Sebbene molti consumatori riconoscano i vantaggi del biologico, un prezzo percepito come più alto rispetto ai prodotti convenzionali rappresenta ancora una barriera.