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Tag: Sanremo 2023

Separazione carriere, primo sì Camera alla riforma costituzionale

Separazione carriere, primo sì Camera alla riforma costituzionaleRoma, 16 gen. (askanews) – L’Aula della Camera ha approvato a maggioranza costituzionale in prima lettura la riforma della Costituzione che introduce sla separazione della carriere nella magistratura. La riforma ha ottenuto 174 voti favorevoli, 92 contrari, 5 astenuti. Azione e Più Europa hanno votato a favore della riforma, Italia viva si è astenuta. Passa ora al Senato per il secondo voto della prima lettura. A cui poi, trascorsi almeno tre mesi, dovrà seguire il secondo e definitivo voto di Montecitorio e palazzo Madama

Tennis, Sinner: Cahill lascerà il team a fine stagione

Tennis, Sinner: Cahill lascerà il team a fine stagioneRoma, 16 gen. (askanews) – Darren Cahill lascerà il team Sinner alla fine della stagione. L’australiano, che lavora con Jannik dall’estate del 2022 insieme a Simone Vagnozzi, aveva già annunciato alle Atp Finals che Sinner sarebbe stato il suo ultimo giocatore. Il tempo, però, finisce prima di quanto chiunque si aspettasse. Dopo la vittoria contro Schoolke al secondo turno degli Australian Open, Jannik ha annunciato che questa sarà l’ultima stagione che il coach australiano farà nella sua carriera. “Ha detto lui che il 2025 è la sua ultima stagione”, spiega il numero uno del mondo ai microfoni di Eurosport: “Lo aveva detto lui in un’intervista, non è una novità”.

Tregua Gaza, We World: passo fragile, rispettare diritto umanitario

Tregua Gaza, We World: passo fragile, rispettare diritto umanitarioRoma, 16 gen. (askanews) – È stato raggiunto un accordo per un cessate il fuoco a Gaza a partire da domenica 19 gennaio.


Questo passo, sottolinea We World, ancora molto fragile, rappresenta un momento fondamentale della guerra su Gaza che va avanti da oltre un anno. Chiediamo che venga rispettato il diritto umanitario internazionale in tutte le fasi di questo accordo e che il cessate il fuoco diventi effettivamente permanente. Per quel che riguarda la risposta umanitaria – il nostro lavoro – ancora niente è cambiato. Per supportare le persone colpite da 15 mesi di bombardamenti, sono necessarie risorse e risposte rapide. Ad oggi, le condizioni della popolazione a Gaza rimangono drammatiche: lo sfollamento, le basse temperature, il mancato accesso a beni di primissima necessità e condizioni prolungate di sofferenza.


Rimaniamo a fianco delle persone a Gaza, continuando a fornire accesso ad acqua, cibo, kit igienici e qualche momento di svago per i bambini e le bambine, e chiediamo che venga fatto il necessario per garantire adeguati aiuti umanitari alla popolazione. “È per me impossibile tradurre in parole il dolore, la disperazione, il senso di impotenza e le paure riportate in questi ultimi 15 mesi dai nostri colleghi e colleghe di Gaza. Ci auguriamo che questo cessate il fuoco sia duraturo e che ci permetta di continuare a lavorare al miglioramento delle condizioni di vita di una popolazione alla quale in questo momento manca una casa, l’accesso alla salute, all’acqua, al cibo, all’educazione…tutto” afferma Dina Taddia, CEO di WeWorld.

Tennis, Sinner: “Inizio complicato dal vento”

Tennis, Sinner: “Inizio complicato dal vento”Roma, 16 gen. (askanews) – Sedici vittorie di fila sul cemento. Jannik Sinner prosegue la sua striscia di imbattibilità sulla sua superficie preferita, centrando il 3° turno a Melbourne. Contro la wild-card australiana Tristan Schoolkate, n°173 del mondo, la prima testa di serie e campione in carica ha però dovuto cedere un set, il primo del torneo. “Non ho giocato tanti tornei juniores, non ci eravamo mai affrontati – ha detto – All’inizio ha giocato bene, molto meglio di me. C’è stata una grande atmosfera del pubblico, sono felice della mia prestazione. Non dò le cose per scontate, devo ragionare così anche nel prossimo turno. Ero preparato al tennis di Schoolkate, ma ha giocato molto bene. Capita in ogni torneo, tutti i turni sono difficili e devi essere sempre presente. Posso migliorare, ho avuto difficoltà con il vento ma anche l’onore di giocare qui in sessione serale. E’ stato molto bello. Ho faticato all’inizio con il vento, ma almeno qui non sei esposto come sui campi esterni. Sono contento di essere al 3° turno, ora vediamo cosa potremo fare. E’ una sensazione diversa rispetto a 12 mesi fa, questo è un posto fantastico ma la prendo come una sfida per provare a ripetermi. Ma c’è ancora tanta strada da fare, so che il mio livello deve salire e mi auguro di giocare un altro grande torneo”.

Torna Fieragricola Tech: focus su importanza dati in agricoltura

Torna Fieragricola Tech: focus su importanza dati in agricolturaRoma, 16 gen. (askanews) – Torna il 29 e 30 gennaio Fieragricola Tech, l’expo conference di VeronafiereVerso dedicata all’innovazione nel settore primario che, quest’anno, accende i riflettori sull’importanza dei dati in agricoltura. “Oggi i dati in agricoltura rappresentano uno strumento per migliorare l’efficienza in azienda, per ottimizzare la gestione delle operazioni nelle imprese agricole e lungo le filiere agroalimentari e sono un mezzo tecnico che, in ultima analisi, incide sulla produzione, sulla redditività e sulla marginalità di un’azienda agricola. Ma i dati rivestono anche una utilità fondamentale non solo per imprenditori agricoli e catene di approvvigionamento, ma anche per dialogare con la Pubblica Amministrazione”, ha spiegato Ivano Valmori, direttore di Agronotizie e accademico ordinario dei Georgofili intervenendo al webinar organizzato da Fieragricola Tech.


Impossibile, dunque, fare a meno dei dati e dell’agricoltura digitale per tutte le 350 specie agrarie coltivate oggi in Italia, proprio perché è attraverso le informazioni raccolte in maniera scientifica attraverso macchine e mezzi agricoli, sistemi di supporto alle decisioni, satelliti, display e strumenti IoT che si riesce a prendere decisioni rapide in campo, ma anche lungo la filiera, per gli adempimenti legali delle imprese agricole, per quelli amministrativi e politici. Tra i webinar organizzati da Veronafiere in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili e Image Line il 29 gennaio un focus sul tema “Interoperabilità in agricoltura: stato dell’arte e prospettive” e il 30 gennaio riflettori accesi su “Intelligenza Artificiale in agricoltura: prospettive e attualità” e “I dati per dare valore al Made in Italy: certificazione, carbon credits e sostenibilità”.


Infine, verrà anche presentato il nuovo sistema “Agrinput: integrare Intelligenza Artificiale e Realtà Aumentata per l’uso consapevole dei mezzi tecnici in agricoltura”, con il rilascio di una App dedicata.

Confagri Piacenza: troppi lupi nelle stalle, ecosistema non regge

Confagri Piacenza: troppi lupi nelle stalle, ecosistema non reggeRoma, 16 gen. (askanews) – Un video girato stamattina nell’azienda Gasparini di Gossolengo, nel piacentino, dove si vedono lupi che razziano vitelli nelle stalle. A diffonderlo è Confagricoltura Piacenza: “siamo a 12 chilometri dalla città, a 2 da Gossolengo – spiega l’associazione degli imprenditori agricoli – non si capisce a quale criterio di tutela della biodiversità e di benessere animale possano fare riferimento situazioni come questa: una fauna selvatica fuori controllo e fuori dal suo habitat che sta stravolgendo gli equilibri nelle aziende e anche in natura. Non è infatti normale che lupi siano in pianura e vadano sistematicamente a cibarsi entrando ripetutamente nel cuore delle aziende, rinunciando alla caccia e mostrando di non avere alcun timore dell’uomo”.


“Stavo preparano la razione alle bovine ed ero sul carro miscelatore – spiega Mattia Brugnoni collaboratore dell’azienda – quando vedo i due lupi che escono dalla stalla con in bocca il vitello”. “Episodi che si stanno riproponendo con una frequenza allarmante – sottolinea Umberto Gorra, presidente di Confagricoltura Piacenza – che denotano come si possa trattare di branchi stanziali, oltretutto insediati in zone antropizzate dove hanno perso la naturale diffidenza verso l’uomo, divenendo dunque fonte di danno certo per gli allevamenti e un potenziale pericolo anche per l’uomo. Non è tutela dell’ambiente lasciare che questi animali si riproducano incontrollatamente, ipotizziamo anche ibridandosi, ma il punto non è il profilo genetico dei canidi in questione, quanto – conclude – questi fatti confermino il sovvertimento dell’ordine che la natura stessa prevede”.

Terna: nel 2024 consumi elettrici in aumento del 2,2%

Terna: nel 2024 consumi elettrici in aumento del 2,2%Roma, 16 gen. (askanews) – Nel 2024 i consumi elettrici italiani sono aumentati del 2,2% rispetto al 2023, attestandosi a 312,3 miliardi di kWh (con punta oraria massima di 57,5 GW registrata il 18 luglio dalle 15 alle 16). Lo scorso anno le fonti rinnovabili hanno registrato il dato più alto di sempre di copertura della domanda, pari al 41,2% (rispetto al 37,1% del 2023). Il valore è in aumento grazie al contributo positivo, in particolare, della produzione idroelettrica e fotovoltaica. Lo ha reso noto Terna.


L’incremento tendenziale della domanda elettrica è il risultato di variazioni positive in quasi tutto il corso dell’anno, in particolare nei mesi di luglio e agosto, caratterizzati da temperature superiori alla media decennale. A livello territoriale la variazione della domanda elettrica è risultata ovunque in aumento: +2,2% al Nord, +2,3% al Centro e +2,1% al Sud e nelle Isole.


Nel 2024 l’indice ImceI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali di circa 1.000 imprese “energivore”, è risultato pressoché stazionario (-0,3%). In particolare, positivi i settori del cemento, calce e gesso, cartaria, alimentari e siderurgia; in flessione metalli non ferrosi, chimica, mezzi di trasporto e ceramiche e vetrarie. Relativamente all’offerta, nel 2024 si è registrata una crescita rilevante della produzione rinnovabile (+13,4%) e una lieve flessione del saldo netto con l’estero (-0,5%), come conseguenza di un forte aumento dell’export (+47,9% rispetto al 2023) e di uno più modesto dell’import (+2,4%). Nel mese di dicembre, per la prima volta, in alcune ore l’export elettrico italiano ha superato quota 4.000 MW, confermando il ruolo chiave delle interconnessioni non solo per importare energia a prezzi convenienti ma anche, e sempre più in futuro, per fornire un fondamentale strumento di flessibilità per condividere risorse di generazione e capacità di accumulo a fronte di una variabilità sempre più marcata della generazione rinnovabile.


Più nel dettaglio, la domanda di energia elettrica italiana nel 2024 è stata soddisfatta per l’83,7% con produzione nazionale e per la quota restante (16,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta (264 miliardi di kWh) è in aumento del 2,7% rispetto al 2023 con la seguente articolazione per fonti: crescita a due cifre della produzione idroelettrica (+30,4%) e fotovoltaica (+19,3%), che nel 2024 ha raggiunto il record storico arrivando a superare i 36 TWh. In flessione la fonte eolica (-5,6%) e geotermica (-0,8%). In calo rispetto al 2023 anche la fonte termica (-6,2%): in tale contesto si distingue la forte riduzione della produzione a carbone (-71%), ormai sostanzialmente azzerata a eccezione della Sardegna, cui corrisponde una riduzione delle emissioni di CO2 stimabile in oltre 8 Mt. Secondo le rilevazioni di Terna, considerando tutte le fonti rinnovabili, nel 2024 l’incremento di capacità in Italia è stato pari a 7.480 MW, valore superiore di 1.685 MW (+29%) rispetto al 2023. Al 31 dicembre in Italia si registrano 76,6 GW di potenza installata da fonti rinnovabili, di cui, nel dettaglio, 37,1 GW di solare e 13 GW di eolico. Rispetto a quanto previsto dal DM Aree Idonee (21 giugno 2024), il target fissato per il quadriennio 2021-2024 di nuove installazioni è stato superato di 1.609 MW.


Da gennaio a dicembre 2024, la potenza nominale degli accumuli in esercizio è aumentata di 2.113 MW. Nel 2024 si registrano in Italia circa 730.000 installazioni che corrispondono a 12.942 MWh di capacità e 5.565 MW di potenza nominale, di cui 1065 MW utility scale. La crescita della capacità di accumulo è stata guidata per quanto riguarda i piccoli impianti dalle politiche incentivanti di carattere fiscale, per gli impianti utility scale, invece, l’aumento è il risultato dei meccanismi di contrattualizzazione a termine previsti dal capacity market. Passando all’analisi del mese di dicembre, la domanda elettrica ha registrato una variazione positiva (+2,8%) grazie alla presenza di due giorni lavorativi in più (20 invece di 18) e una temperatura media mensile inferiore di 1,6°C rispetto a dicembre del 2023. Positiva anche la variazione con il dato destagionalizzato e corretto dall’effetto della temperatura e del calendario (+1,3%). Sostanzialmente stabile la variazione in termini congiunturali (+0,1% rispetto a novembre). A livello territoriale, la variazione a dicembre 2024 è risultata ovunque positiva: +1,9% al Nord, +3,5% al Centro e +4,4% al Sud e Isole. La domanda è stata soddisfatta per l’83% con produzione nazionale e per la quota restante (17%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 31,7% del fabbisogno mensile (34,3% a dicembre 2023). La produzione nazionale netta (21,5 miliardi di kWh) è risultata in aumento del 4,5% rispetto a dicembre 2023 con la seguente articolazione per fonti: fotovoltaico (+35,3%), termico (+11,2%) eolico (+8,2%), idrico (-35,4%) e geotermico (-1,5%). Il dato del saldo import-export è in diminuzione del 3,6% per effetto di un aumento dell’export (+12,9%) e una diminuzione dell’import (-2,2%). L’indice Imcei relativo ai consumi industriali ha fatto registrare nel mese di dicembre 2024 una variazione del -6,5% rispetto a dicembre 2023: in crescita cartaria, alimentari, cemento calce e gesso, ceramiche e vetrarie, meccanica; in flessione chimica, siderurgia, metalli non ferrosi e mezzi di trasporto. Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario porta ad una variazione stazionaria pari rispetto al mese precedente (-0,1%). L’indice Imser del mese di ottobre mostra, per la seconda volta nell’anno, una variazione leggermente negativa: -0,4% rispetto a ottobre 2023. I primi dieci mesi dell’anno risultano comunque in aumento con una variazione del +3,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

AO, Sinner vince in rimonta: terzo turno a Melbourne

AO, Sinner vince in rimonta: terzo turno a MelbourneRoma, 16 gen. (askanews) – Secondo turno con qualche apprensione per Jannik Sinner che perde il rimo parziale contro la wild card australiana Tristan Schoolkate, n. 173 al mondo, e poi mette la partita in carreggiara superando il tennista aussie al quarto set: 4-6, 6-4, 6-1, 6-3 in 2 ore e 46 minuti di gioco. Un incontro che per almeno un’ora è stato più complicato del previsto per Sinner: lento nell’approccio al match, l’azzurro è stato sorpreso dalla tattica aggressiva di Schoolkate che ha interrotto la serie di 29 set consecutivi vinti dal n. 1 al mondo. Poi, però, è arrivato il cambio di marcia dal settimo gioco del secondo set, quando Sinner ha conquistato (e convertito) la prima palla break del match. Da quel momento la partita si è messa in discesa per Jannik che negli ultimi due set ha concesso soltanto quattro giochi all’australiano, uscito a testa alta dal primo match in carriera contro un top 20. Alla ventesima vittoria consecutiva contro tennisti aussie, il n. 1 al mondo affronterà al 3° turno l’americano Marcos Giron, n. 46 al mondo, che ha battuto in cinque set l’argentino Etcheverry dopo più di 4 ore di gioco. Il match è in programma sabato.

Imprese, da UNGCN Italia nuovo report per Diversity, Equity & Inclusion

Imprese, da UNGCN Italia nuovo report per Diversity, Equity & Inclusion

Roma, 16 gen. (askanews) – Fornire uno strumento concreto alle aziende italiane che desiderano affrontare la misurazione delle azioni a tutela di Diversity, Equity & Inclusion in modo strategico, efficace e orientato all’impatto. È l’obiettivo del nuovo report “Come monitorare e misurare la Diversity, Equity & Inclusion: le Linee Guida dell’Osservatorio D&I di UN Global Compact Network Italia”, redatto dalla rete italiana del Global Compact delle Nazioni Unite – la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa al mondo.


Il documento è frutto della collaborazione con oltre 25 realtà business e non-business italiane, l’Ufficio per l’Italia dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), l’Associazione Italiana per la Direzione del Personale (AIDP) ed esperti del settore. Il report di UNGCN Italia si inserisce in uno scenario complesso per il nostro paese. Il Gender Equality Index 2024, recentemente pubblicato da European Institute for Gender Equality (EIGE), rivela che in Europa l’Italia si attesta dal 2010 all’ultimo posto per la parità di genere sul lavoro. Inoltre, i dati Istat più recenti riportano che, su una popolazione di circa 3 milioni di persone con gravi disabilità risulta occupata solo il 33,5% (nella fascia d’età 15-64 anni), anche se, rispetto ad altri paesi, l’Italia si distingue positivamente per la sua maggiore capacità inclusiva nei confronti delle persone con disabilità meno gravi. Infine, l’Italia rimane tra i primi posti in Europa rispetto ai NEET, i giovani inattivi. Sebbene questo dato sia in calo, (16% sul totale dei 16-29enni, secondo i dati ISTAT), in Europa siamo secondi solo alla Romania, ben al di sopra della media UE.


Il paper si rivolge principalmente a dirigenti aziendali, responsabili delle risorse umane, esperti di sostenibilità e tutti coloro che sono impegnati nella promozione della DE&I all’interno delle proprie aziende. Fornisce numerosi strumenti pratici per mappare i principali standard nazionali e internazionali sul tema, linee guida e raccomandazioni per misurare efficacemente le proprie iniziative e 15 case studies di aziende di diversi settori merceologici e dimensioni. Inoltre, grazie ai contributi offerti dagli esperti, il documento copre diversi aspetti cruciali, come i principi e il panorama legislativo, i trend delle aziende e la valutazione della diversità e dell’inclusione, oltre a consigli su come superare le difficoltà legate alla raccolta di dati e come misurare il valore e l’impatto delle iniziative di DE&I, anche lungo le catene di fornitura. “La misurazione della DE&I è un imperativo non solo etico, ma anche strategico per le imprese, poiché permette di rispondere e anticipare una serie di esigenze del mercato, rendendo quindi le organizzazioni più competitive”, ha dichiarato Marco Frey, Presidente di UN Global Compact Network Italia. “Attraverso l’identificazione di KPIs quali-quantitativi validi e il rilevamento del senso di appartenenza e inclusione della popolazione aziendale, le aziende possono realizzare risultati importanti in termini di attrazione e trattenimento dei talenti, identificazione dei gap, conformazione alla normativa e ottenimento di certificazioni.” ha aggiunto Frey.


“Sebbene molte aziende siano efficacemente impegnate sulla DE&I, soprattutto per quanto attiene alla diversità di genere, non tutti gli aspetti e le declinazioni di questo macro-tema vengono tracciati e comunicati”, ha dichiarato Daniela Bernacchi, Executive Director di UN Global Compact Network Italia. “Inoltre, una delle sfide maggiori per le imprese consiste nella complessa misurazione del senso di inclusione. A tal riguardo, la nuova pubblicazione nell’ambito del nostro Osservatorio D&I fornisce linee guida dettagliate per aiutare il settore privato a monitorare e valutare le proprie iniziative, andando oltre la semplice conformità normativa e puntando a un cambiamento duraturo e significativo, con un impatto positivo anche al livello di ecosistema aziendale e sull’intera società”, ha concluso Bernacchi.

Carni sostenibili: meno allevamenti rischio sicurezza alimentare

Carni sostenibili: meno allevamenti rischio sicurezza alimentareRoma, 16 gen. (askanews) – “Ridurre l’allevamento e le attività ad esso collegate sarebbe un grave rischio per la nostra sicurezza alimentare e sociale, evitiamo di mettere in crisi il nostro settore zootecnico come l’automotive” così Michele Spangaro intervenuto a Bruxelles all’annual meeting di Connact in rappresentanza di Carni Sostenibili, l’organizzazione no profit che riunisce le associazioni dei produttori di carni e salumi in Italia (Assica, Assocarni e UnaItalia).


Si stima che nel mondo oltre 1,3 miliardi di persone abbiano la loro principale fonte di sostentamento e reddito nell’allevamento del bestiame e, secondo le ultime stime FAO, la domanda di proteine animali crescerà del 21% entro il 2050, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Oggi in Europa il settore agricolo vale 537,1 miliardi di euro, di cui circa il 40% proviene dall’allevamento e dai prodotti di origine animale (214,3 miliardi di euro). Inoltre, il settore zootecnico dà lavoro a 4 milioni di persone. A margine dell’annual meeting di Connact, la piattaforma di eventi che fa incontrare il settore privato con le istituzioni, Spangaro ha detto: “smantellare il nostro sistema agroalimentare per assecondare ideologie senza alcun fondamento scientifico rischia di mettere l’Europa in una condizione di dipendenza da Paesi Terzi, che operano con standard di sicurezza e ambientali non comparabili ai nostri”.


“Non c’è dubbio – continuano da Carni Sostenibili – che la sostenibilità nel campo delle produzioni animali costituisce un argomento complesso e dibattuto, ma il nostro comparto può rappresentare parte della soluzione fornendo cibo sostenibile e presidiando il territorio”. Dal 1990 ad oggi, infatti, il sistema zootecnico italiano ha registrato una progressiva diminuzione delle emissioni e nel mondo negli ultimi 30 anni il comparto agricolo ha sfamato quasi 2,5 miliardi di persone in più riducendo le emissioni pro-capite di circa il 20%. “Purtroppo – ha concluso Spangaro – stiamo assistendo a politiche commerciali travestite da nutrizionali, per creare una Dieta Universale. Che parrebbe anche essere una soluzione efficace ma di fatto minaccia la libertà di scelta e promuove un’uniformità dei consumi. La Dieta Universale benché attraente per alcune grandi aziende, costituisce una seria minaccia perché di fatto distrugge tutte le diete tradizionali che rappresentano il patrimonio eno-gastronomico di ogni Paese, come ad esempio la Dieta Mediterranea”.