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Tag: Sanremo 2023

”Vedere e gustare”, meditazione ignaziana in un disegno interiore

”Vedere e gustare”, meditazione ignaziana in un disegno interioreRoma, 16 gen. (askanews) – Dopo tre anni di fortunata collaborazione come attività del Festival del Disegno Fabriano, “Vedere e Gustare”, laboratorio di disegno dal vero e meditazione da domenica prossima diventa un progetto indipendente e continuativo con cinque appuntamenti fino a maggio, per seguire gli insegnamenti di Ignazio di Loyola e farsi ispirare nella meditazione e nel viaggio interiore dalla bellezza delle chiese gesuitiche e dal disegno, come esercizio di preghiera.


“Vedere e Gustare” è un progetto di Itinerari Ignaziani del CIS (Centro Ignaziano di Spiritualità) che con la collaborazione di Pietre Vive, e delle Rettorie delle chiese gesuitiche di Roma apre al pellegrino la possibilità di una sosta di meditazione e preghiera, in luoghi di bellezza spirituale come alcune chiese gesuitiche romane, (la chiesa del SS. Nome di Gesù, Sant’Ignazio, Sant’Andrea al Quirinale, Santo Stefano Rotondo) seguendo le indicazioni di un maestro del discernimento come sant’Ignazio di Loyola che sottolineava l’importanza del luogo e dell’esperienza corporea come aiuto, per dare inizio ad una preghiera interiore più viva mettendo in gioco i sensi: ascoltando, sentendo, vedendo e annusando ed essendo immersi in uno spazio di bellezza che parla dello Spirito. “Vedere e Gustare” rende l’esperienza della meditazione interiore più attiva, grazie alla bellezza artistica e architettonica delle chiese gesuitiche e al disegno personale che per ogni partecipante, diventa esercizio di preghiera e di esperienza corporea e spirituale.


“Dopo tante richieste, siamo riusciti a dare una continuità ed una indipendenza a questo progetto – spiega Francesca Giani, coordinatrice di Itinerari Ignaziani – e siamo entusiasti perché davvero i partecipanti alle precedenti edizioni, ci hanno mostrato molta gratitudine nelle condivisioni e ci siamo accorti che questo tipo di meditazione, utile per tutti – credenti e non credenti – è davvero attiva e feconda. Le persone che hanno partecipato sono state toccate dalla bellezza che trapela da queste chiese che sono un patrimonio culturale e artistico, oltre che spirituale, e in tanti ci hanno testimoniato che questa modalità di meditazione è stata intima e sorprendente. Per questo ci siamo impegnati a rendere il progetto autonomo e speriamo di poter dare ulteriore continuità per offrire questa diversa modalità di incontro con la meditazione spirituale e il Vangelo. L’importante non è il risultato, il disegno in sé, che è una pratica proposta a tutti, ma il fatto che il disegno costringe a osservare, a porsi in relazione a qualcosa e entrare in contatto con la propria interiorità e spiritualità. Le persone scelgono un soggetto, un luogo, suggerito per esempio dal nome di Gesù. Ci si ferma, si chiede una grazia, si contempla il tema, si fa il disegno e si conclude con un momento di condivisione libera. Sebbene con diversa modalità è proposta la stessa meditazione degli esercizi spirituali”. Negli Esercizi Spirituali Ignazio chiede all’esercitante di trovare un luogo adeguato dove svolgere la preghiera e di comporre con l’immaginazione e i sensi il luogo dove è ambientata la contemplazione. La composizione di luogo ha un’importanza fondamentale nel sentire, comprendere e gustare i misteri proposti e anche per assumere delle scelte. L’immaginazione, attraverso cui costruire scenari, e lo spazio stesso, in cui ci troviamo, hanno un valore spirituale che accompagna e aiuta a sanare l’animo di chi si pone in meditazione.


Ogni appuntamento di “Vedere e Gustare” in una chiesa gesuitica, inizia con una breve introduzione a cura di Pietre vive per la conoscenza storico, artistica teologica e spirituale della chiesa. Poi il gesuita Diego Pelaez SJ di Itinerari Ignaziani proporre la meditazione personale secondo la trasposizione del metodo degli esercizi spirituali nel disegno dal vero come meditazione per poi regalare tutto il tempo al disegno senza limiti di tecnica, con la finalità di porre il partecipante in contatto con la propria interiorità. Il momento finale dopo il disegno come esercizio di meditazione, è quello della libera condivisione di ciò che è emerso. Il primo appuntamento di “Vedere e Gustare” è in programma domenica 19 gennaio presso la chiesa del SS. Nome di Gesù in piazza del Gesù a Roma dalle ore 16,30 alle 18,30. Per partecipare è indispensabile la prenotazione scrivendo a info.itinerari.ignaziani@gmail.com


Gli altri appuntamenti sono previsti per il 1 febbraio, il 16 marzo a Santo Stefano Rotondo , il 13 aprile a Santo Stefano Rotondo e il 31 maggio alla chiesa del SS. Nome di Gesù.

Moto, Pedrero vince categoria +1000 cc nell’Africa Eco Race

Moto, Pedrero vince categoria +1000 cc nell’Africa Eco RaceRoma, 16 gen. (askanews) – Joan Pedrero ha ottenuto l’ottavo posto assoluto e conquistato il primo posto nella categoria +1000 cc all’Africa Eco Race 2025 a bordo della sua Harley-Davidson Pan America 1250.


L’Africa Eco Race è rinomata come uno dei rally raid più duri al mondo, coprendo oltre 5.900 chilometri di tragitto impegnativo in Africa prima di culminare all’iconico LacRose a Dakar. Pedrero è rimasto tra i primi dieci durante tutta la gara. Questo risultato si basa sul debutto storico di Harley-Davidson nell’Africa Eco Race 2024. La Pan America 1250 era praticamente nella sua configurazione originale, gareggiando per la seconda volta con modifiche minime, tra cui una piccola regolazione del radiatore per un migliore raffreddamento. Alimentata dal motore Revolution Max 1250, un V-Twin da 1250 cc raffreddato a liquido, la moto ha dimostrato potenza, resistenza e affidabilità, gestendo ambienti estremi con la stessa configurazione disponibile per i motociclisti di tutto il mondo.


“In Harley-Davidson, siamo orgogliosi di offrire motociclette costruite per l’avventura, e la Pan America 1250 è l’espressione massima di questo spirito – ha dichiarato Kolja Rebstock, vice presidente regionale di Harley-Davidson per Europa, Medio Oriente e Africa -. Ancora una volta, l’incredibile risultato di Joan Pedrero, ottenuto su una moto quasi di serie e come una delle moto più grandi della gara, è un momento rivoluzionario che dimostra le capacità e la versatilità della H-D Pan America in una classe a sé stante”.

Ezio Greggio (Comites Monaco): italiani una risorsa per il Principato

Ezio Greggio (Comites Monaco): italiani una risorsa per il PrincipatoRoma, 16 gen. (askanews) – La presenza della comunità italiana nel Principato di Monaco è una risorsa preziosa, integrata, con “rapporti eccellenti” con le istituzioni monegasche. Le principali attività del Com.It.Es è rivolto al mondo del sociale e della cultura. Lo ha detto ad askanews il presidente Ezio Greggio, al suo secondo mandato.


“In termini di presenza – racconta – la nostra è una comunità molto importante, seppur in un piccolo Paese quale è il Principato di Monaco. Siamo al terzo posto come dimostrano i dati ufficiali del governo principesco, che riportano un totale di 39.000 abitanti, di cui 8.000 monegaschi, quasi 10.000 francesi e oltre 8.000 italiani. La nostra presenza, il nostro savoir-faire, la nostra cultura sono una risorsa per Monaco, sia a livello sociale ed economico e sia a livello turistico. Ci sono imprenditori, sportivi, dirigenti, professionisti che operano in tutti i settori: industria, tecnologia, finanza, ristorazione, intrattenimento, arte e non solo. E siamo soprattutto una comunità costituita da famiglie che qui vivono e lavorano con i figli che vanno a scuola e che parlano correntemente anche francese e inglese”. “In questo contesto – prosegue Greggio – il nostro Comites s’inserisce a pieno titolo per svolgere le attività che gli competono, come previsto dal suo ordinamento, che fa capo al nostro Ministero degli Esteri. E nel mio ruolo di Presidente è un impegno che ho assunto con entusiasmo e che porto avanti insieme a un gruppo di persone formidabili, che sono i membri del nostro comitato. Personalmente sono al secondo mandato e la fiducia che mi è stata data dagli italiani residenti nel Principato di Monaco mi onora e mi gratifica. I rapporti con le istituzioni monegasche, a cominciare dal Palazzo Principesco, sono eccellenti”.


Parlando poi delle attività che il Comites porta avanti, il presidente spiega: “Ci muoviamo principalmente nella cultura e nel sociale. C’è piena collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e con i suoi più alti rappresentanti diplomatici. Da poco abbiamo dato il benvenuto al nuovo Ambasciatore S.E. Manuela Ruosi, che succede a S.E. Giulio Alaimo. Il Comites è sempre attento alla solidarietà – sottolinea ancora – ci siamo fatti promotori di iniziative per raccolte di doni e di fondi per eventi drammatici come le inondazioni in Emilia e Romagna, il terremoto in centro Italia, la guerra in Ucraina. Abbiamo collaborato con iniziative solidali monegasche come la Kermesse di Suor Maria. E anche in un luogo come il Principato di Monaco ci sono persone che possono aver bisogno di una presenza, come i nostri anziani. È un’attività che svolgiamo in modo discreto. Promuoviamo iniziative culturali organizzando visite ad esposizioni e partecipazioni a concerti per una buona causa, che si svolgono nel Principato di Monaco”. “Ogni anno – afferma il presidente Greggio – il Comites di Monaco organizza il Concerto di Natale che viene programmato nel mese di dicembre. È sempre ad ingresso libero e gratuito e questo grazie alla partecipazione di tanti sponsor italiani di Monaco e non solo. È il nostro evento più importante e ha un solo obbiettivo: riunire la comunità italiana per un grande spettacolo, offrendo a tutti l’occasione per uno scambio di auguri durante le Festività. Si è svolto il 3 dicembre scorso con un repertorio dedicato a Domenico Modugno eseguito dalla grande Orchestra Sinfonica di Sanremo. In passato abbiamo avuto tra gli altri, il Maestro Andrea Morricone figlio del Premio Oscar Ennio Morrricone, poi l’Italian Gospel Choir con 180 elementi. E la grande soddisfazione per il Comites di Monaco è vedere ogni volta il tutto esaurito”.


Come è organizzato il Comites? “Abbiamo organizzato il nostro Comites di Monaco per essere flessibile in ogni attività – risponde -. I membri costituiscono gruppi di lavoro, ognuno in un proprio campo, che si tratti di sociale oppure di cultura. Discusso e approvato un progetto lo si porta avanti e quando serve si uniscono le forze, come avviene per esempio per il concerto di Natale, quando l’importanza dell’organizzazione e la ricerca dei partner per coprire tutti i costi diventano fondamentali. Come Comites del Principato di Monaco abbiamo istituito anche un riconoscimento, che viene assegnato ogni anno ai giovani italiani residenti che si sono distinti per risultati sportivi. Qui lo sport è importante – prosegue Greggio – fa parte dell’educazione e della formazione scolastica, per trasmettere i valori fondamentali che esso rappresenta. È anche una volontà di tutto un Paese, perché S.A.S. il Principe Alberto II, oltre ad essere membro del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) ha partecipato da atleta a cinque edizioni delle Olimpiadi invernali, così come S.A.S. la Principessa Charlene, sua moglie, è stata atleta professionista di nuoto. Questi eventi e queste attività fanno già parte dei nostri impegni per il 2025 e come prossimi appuntamenti stiamo progettando una serie di incontri con il mondo del giornalismo, dell’editoria e della salute”. Alla domanda sui quali temi possono essere di interesse agli italiani nel Principato, Greggio risponde: “Quando si vive all’estero, a prescindere dalla vicinanza del proprio Paese, è interessante sapere come funzionano le altre comunità italiane, quali sono le iniziative per valorizzare la cultura e la lingua. Forse, potrebbe essere interessante ragionare sulla possibilità di incontri. Ci potremmo chiedere se tra italiani all’estero, che si incontrano all’estero, potrebbero nascere idee, progetti e opportunità. A me è capitato di essere invitato quale Presidente del Comites all’Ambasciata italiana di Londra, a quella di Toronto ove ho incontrato il Comites locale. Ed è stata in entrambi i casi una bella, costruttiva e positiva esperienza”.


Di Serena Sartini Crediti foto: ©Riccardo Ghilardi

Cinema, “Cambiare l’acqua ai fiori” diventa un film, ciak a maggio

Cinema, “Cambiare l’acqua ai fiori” diventa un film, ciak a maggioRoma, 16 gen. (askanews) – Inizieranno a maggio in Francia le riprese di “Cambiare l’acqua ai fiori”, il film tratto dal romanzo bestseller di Valérie Perrin diventato un successo mondiale con oltre due milioni di copie vendute tra Francia e Italia, tradotto in ventotto lingue, vincitore del Prix Maison de la Presse e del Prix des Lecteurs du Livre de Poche e pubblicato in Italia da Edizioni e/o.


A dirigere l’adattamento cinematografico sarà il regista Jean-Pierre Jeunet (Il favoloso mondo di Amélie, Una lunga domenica di passioni), mentre a interpretare il ruolo della protagonista Violette Toussaint ci sarà l’attrice Leila Bekhti, vincitrice nel 2011 del César Award come miglior promessa femminile. La storia è quella di Violette Toussaint, la guardiana di un cimitero. Passanti e clienti abituali vanno a riscaldarsi nella sua casa, dove risate e lacrime si mescolano tra una tazza di caffè e l’altra. La sua routine quotidiana è scandita dalle loro confidenze. Un giorno, un uomo bussa alla sua porta. Si chiama Julien Seul ed è un commissario di polizia che ha delle domande su una coppia che riposa nel cimitero. La sua indagine ha inizio e i legami tra i vivi e i morti vengono alla luce, e alcune anime che si pensavano oscure si rivelano luminose.


“Cambiare l’acqua ai fiori” è una produzione Palomar, con la francese 24 25 Films, entrambe società del Gruppo Mediawan. Un film coprodotto e distribuito da StudioCanal, con il supporto di Canal+ e Netflix.

Italia del Gusto: possibili dazi Usa minaccia per export italiano

Italia del Gusto: possibili dazi Usa minaccia per export italianoRoma, 16 gen. (askanews) – I possibili dazi doganali da parte degli Stati Uniti mettono a rischio il Made in Italy agroalimentare e rischiano di comprometterne la crescita e la competitività in uno dei mercati più importanti per i nostri prodotti alimentari. A sottolineare questi rischi è Italia del Gusto, il Consorzio che rappresenta le migliori aziende italiane nel settore agroalimentare e vinicolo e lancia un appello alla politica e alla diplomazia affinché faccia da ponte tra le imprese italiane e le istituzioni internazionali per tutelare l’export agroalimentare italiano. “Abbiamo una lunga tradizione di resilienza e capacità di superare le sfide. Ora è il momento di unire le forze e dimostrare quanto il nostro Made in Italy sia indispensabile – spiega il presidente Giacomo Ponti – Sappiamo che il Governo italiano ha, da sempre, a cuore la competitività delle nostre imprese e siamo certi che metterà in atto tutte le azioni necessarie per la salvaguardia del futuro del nostro settore”.


Nel 2023, l’export agroalimentare italiano ha toccato i 52 miliardi di euro, con oltre 3,5 miliardi derivanti dagli Stati Uniti, che rappresentano il terzo mercato di sbocco per l’agroalimentare made in Italy. I dazi, se applicati, infatti, faranno aumentare per i cittadini americani, i prezzi al consumo dei prodotti alimentari italiani, spiega Italia del Gusto in una nota, riducendone la domanda e indebolendo la posizione di un intero settore, con gravi ripercussioni su tutta la filiera agroalimentare italiana. “I dazi porterebbero grave nocumento agli importanti traguardi conseguiti sul mercato USA dalle aziende alimentari italiane – aggiunge Ponti – È il momento di difendere il nostro Made in Italy, di proteggere l’eccellenza che ci contraddistingue e di garantire che i nostri prodotti continuino ad arrivare sui mercati internazionali senza aggravi di costo per il consumatore finale”.


“In un contesto di incertezza, le sfide che ci attendono richiedono un impegno ancora maggiore – continua Ponti – Le nostre imprese continuano a innovare e a diversificare per garantire la competitività e l’eccellenza del Made in Italy nel mondo – continua Ponti. – Non possiamo permetterci di abbassare la guardia: dobbiamo essere proattivi e adattarci a un ambiente economico in rapido cambiamento”.

Tennis, Berrettini si ferma: Rune al terzo turno

Tennis, Berrettini si ferma: Rune al terzo turnoRoma, 16 gen. (askanews) – Matteo Berrettini esce di scena al 2° turno degli Australian Open. Il n°34 del mondo ha ceduto in quattro set al danese Holger Rune (n.13) dopo tre ore e mezzo di gioco. 7-6, 2-6, 6-3, 7-6 i parziali per il classe 2003, che nel prossimo match sfiderà il serbo Kecmanovic. Tanto rammarico per il semifinalista a Melbourne nel 2022, che non ha sfruttato due set point nel primo set e altrettanti nel quarto, quando si era trovato anche avanti 5-2 nel tie-break. Alti e bassi per il campione di Davis a Malaga 2024 sulla John Cain Arena, a cui non sono bastati i 16 ace con il 72% di prime in campo.

Tennis, Sonego supera l’astro nascente Joao Fonseca

Tennis, Sonego supera l’astro nascente Joao FonsecaRoma, 16 gen. (askanews) – Splendida prestazione di Lorenzo Sonego, che dopo lo scalpo di Andrey Rublev in questo Australian Open, supera l’astro nascente del tennis mondiale, il 18enne brasiliano Joao Fonseca (n.118 Atp) al quinto set ed in rimonta. Lorenzo Sonego, oggi 55 Atp, è sembrato quello di qualche anno fa, quello che batteva Novak Djokovic e che sfiorava la top 20. Nessun dubbio su Fonseca, diventerà un fenomeno e probabilmente è già più presente che futuro, ma Sonego oggi gli ha dato una lezione di tattica, di intelligenza e di pazienza. L’azzurro si è portato a casa la partita col punteggio di 6-7 (8) 6-3 6-1 3-6 6-3 in 3 ore e 37 minuti di gioco, in un match da montagne russe.

Così Trump vuole salvare salvare TikTok in Usa

Così Trump vuole salvare salvare TikTok in UsaRoma, 16 gen. (askanews) – Il presidente eletto Donald Trump sta valutando la possibilità di emettere un ordine esecutivo che sospenda l’applicazione della legge sul divieto di vendita di TikTok per 60-90 giorni, dando così all’amministrazione il tempo di negoziare una vendita o una soluzione alternativa. Lo rivela il Washington Post, leggendo nella mossa “un tentativo legalmente discutibile di ottenere una breve tregua per l’app di proprietà cinese, il cui divieto è previsto per domenica a livello nazionale”.


Secondo due persone al corrente con le deliberazioni dell’amministrazione in arrivo, che hanno parlato a condizione di anonimato Trump sta valutando come salvare la popolarissima app video, attraverso accordi non convenzionali e manovre legali, come un ordine esecutivo che scardinerebbe la legge approvata dal Congresso l’anno scorso con un sostegno bipartisan.“Ho un posticino caldo nel mio cuore per TikTok”, ha detto Trump il mese scorso.


Si tratta di revocare o svuotare una legge firmata dal presidente Joe Biden l’anno scorso che chiede al proprietario dell’applicazione, il gigante tecnologico ByteDance con sede a Pechino, di vendere l’applicazione entro il 19 gennaio o di affrontare un bando immediato.La Corte Suprema, che la scorsa settimana ha preso in considerazione l’impugnazione della legge da parte di TikTok, dovrebbe consentire che la legge proceda come previsto, ma non ha ancora emesso una sentenza. La legge mira a rispondere alle preoccupazioni del Dipartimento di Giustizia, secondo cui il governo cinese potrebbe usare l’app per spiare gli americani o trasmettere propaganda.


Trump, ha detto una delle fonti, è ansioso di essere visto come uno che “fa un accordo” e la firma di un ordine esecutivo subito dopo la scadenza del termine – appena un giorno prima del suo insediamento – rafforzerebbe il suo profilo di mediatore sulle questioni bollenti.Sebbene abbia cercato di bandire TikTok durante il suo primo mandato presidenziale, negli ultimi anni Trump ha celebrato l’app come un modo per scalzare le aziende tecnologiche che non ama, come Meta, e raggiungere i giovani elettori in modo virale. Durante la campagna elettorale è stato seguito da un giovane specialista di TikTok che realizzava video per l’app.


 

L’Unicef: 14.500 bambini morti a Gaza, orribile

L’Unicef: 14.500 bambini morti a Gaza, orribileRoma, 16 gen. (askanews) – “L’UNICEF accoglie con favore l’annuncio di un accordo di cessate il fuoco tra le parti in conflitto nella Striscia di Gaza. Si tratta di un accordo atteso da tempo per i bambini e le famiglie di Gaza, evidenzia l’organizzazione in una nota, che hanno sopportato più di un anno di bombardamenti e privazioni, e per gli ostaggi a Gaza e le loro famiglie in Israele, che hanno sofferto così tanto.


La guerra ha imposto un tributo orribile ai bambini di Gaza – secondo le notizie – ha provocato: almeno 14.500 morti, altre migliaia di feriti, circa 17.000 non accompagnati o separati dai loro genitori e quasi 1 milione sfollati dalle loro case. La portata dei bisogni umanitari è enorme e l’UNICEF e i suoi partner sono pronti ad aumentare la propria risposta. Il cessate il fuoco deve finalmente dare agli attori umanitari l’opportunità di attuare in sicurezza la massiccia risposta all’interno della Striscia di Gaza, di cui c’è un disperato bisogno. Ciò include l’accesso senza ostacoli per raggiungere tutti i bambini e le famiglie con cibo e nutrizione essenziali, assistenza sanitaria e supporto psicosociale, acqua potabile e servizi igienici, istruzione e apprendimento, nonché assistenza in denaro e la ripresa delle operazioni di trasporto commerciale. Con il crollo dei servizi essenziali in tutta Gaza, dobbiamo agire con urgenza per salvare vite umane e aiutare i bambini a riprendersi.


Meno della metà dei 36 ospedali di Gaza sono funzionanti, il che aumenta il rischio di epidemie di malattie infettive e mette a rischio i bambini. La produzione di acqua è inferiore al 25% della capacità. Quasi tutti i 2,1 milioni di abitanti del territorio stanno affrontando alti livelli di insicurezza alimentare. Il 95% degli edifici scolastici di Gaza è stato danneggiato o distrutto. È imperativo che le parti aderiscano pienamente al cessate il fuoco e consentano il necessario livello di aiuti nella Striscia di Gaza attraverso tutti i punti di ingresso sicuri. Anche il contesto di sicurezza deve essere affrontato con urgenza. Ciò consentirà all’UNICEF di aumentare lo screening e la cura dei bambini colpiti da malnutrizione, di facilitare il recupero delle vaccinazioni per 420.000 bambini sotto i 5 anni e di sostenere la prevenzione delle epidemie, tra cui poliomielite, morbillo e colera.


Inoltre, l’UNICEF esorta con forza le parti a portare avanti con urgenza una risoluzione politica duratura che dia priorità ai diritti e al benessere di questa e delle future generazioni di bambini. La guerra a Gaza è già costata molto ai bambini. Dobbiamo agire ora e lavorare insieme per un futuro migliore per tutti i bambini”.

Netanyahu: Hamas tenta di cambiare gli accordi raggiunti. Altri raid

Netanyahu: Hamas tenta di cambiare gli accordi raggiunti. Altri raidRoma, 16 gen. (askanews) – L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha reso noto questa mattina che il capo del governo dello Stato ebraico ha parlato con il team negoziale israeliano a Doha, che lo ha informato che Hamas starebbe tentando di rinnegare gli accordi già raggiunti.


In una dichiarazione, l’ufficio del primo ministro ha affermato che “Hamas chiede che venga determinata l’identità dei terroristi di alto profilo da rilasciare”, contrariamente a una clausola che concede a Israele il potere di veto su individui considerati simboli del terrorismo. Secondo la dichiarazione, Netanyahu ha ordinato al team di respingere questa richiesta a priori, che ha definito “un tentativo di estorsione dell’ultimo minuto di Hamas”.


Israele non ha allentato i suoi attacchi nonostante i mediatori di Qatar e Stati Uniti abbiano annunciato ieri un accordo di cessate il fuoco e per il rilascio degli ostaggi tra Israele e Hamas. L’esercito israeliano deve ancora commentare gli attacchi segnalati dopo l’annuncio dell’accordo di cessate il fuoco. Intanto Hamas si è impegnato a rispettare un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo ha ribadito Izzat al-Risheq, membro dell’ufficio politico del movimento integralista islamico palestinese.