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Tag: Sanremo 2023

Sindaco Caruso:con Piperno Calabria perde mente brillante e arguta

Sindaco Caruso:con Piperno Calabria perde mente brillante e argutaRoma, 13 gen. (askanews) – “Cosenza e la Calabria perdono una mente brillante ed arguta dotata di grande carisma. Franco Piperno è stato un uomo complesso, pungente e perspicace, attento osservatore dell’umanità, ma ancor più del cielo su cui ha tenuto appassionate lezioni magistrali e per il quale ha ideato ed ispirato il Planetario”. Così il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ricorda Franco Piperno scomparso dopo una lugga malattia.


“Un’opera di straordinaria valenza che, tra tante difficoltà, la mia amministrazione sta tentando di salvare e rilanciare. Ed è proprio con Franco Piperno che poco più di un anno fa ho discusso a lungo ed amabilmente sulle sorti del Planetario per il quale si intendeva lavorare insieme per il superamento delle sue tante attuali criticità. A nome mio personale, della Giunta Municipale e della città, esprimo sentimenti di profondo cordoglio e grande mestizia”. red/Nes

”La forza delle emozioni”, seminario su psicologia e professioni in uniforme

”La forza delle emozioni”, seminario su psicologia e professioni in uniformeRoma, 13 gen. (askanews) – Si è svolto oggi presso la Camera dei Deputati il seminario dal titolo “La Forza delle Emozioni. I percorsi psicologici e umani delle professioni in uniforme”, un evento organizzato dall’onorevole Imma Vietri e dalla Dott.ssa Antonella Cortese.


L’iniziativa, accolta con grande partecipazione, ha visto la presenza di oltre cento persone, tra cui rappresentanti di sindacati militaricome il SIAF della Guardia di Finanza, l’USIC dei Carabinieri, il CONAIPPE della Polizia Penitenziaria e il Sindacato Unico Militari (SUM). Il seminario ha affrontato un tema cruciale per chi opera nelle professioni in uniforme: il peso delle emozioni nella vita quotidiana e lavorativa, la gestione dello stress e la costruzione di una cultura organizzativa in grado di supportare psicologicamente gli operatori. Temi che si intrecciano in modo drammatico con gli episodi recenti di aggressioni e violenze subite da appartenenti alle forze di polizia, eventi che sottolineano la necessità di un dibattito profondo e di interventi concreti.


Tra i relatori spiccano nomi autorevoli del panorama istituzionale, accademico e professionale. Sono intervenuti il Questore e dirigente generale della Polizia di Stato, il dottor Antonio Pignataro; l’Avvocato dello Stato Gaetana Natale; la dottoressa Alessandra D’Alessio, psicoterapeuta; il Col. CC Angelo Jannone, il dottor Eliseo Taverna del SIAF Guardia di Finanza; la dottoressa Monica Giorgi, segretaria nazionale dell’USIC Carabinieri; il dottor Domenico Mastrulli , presidente nazionale del CONAIPPE e segretario generale COSP Polizia Penitenziaria; e la dottoressa Carlotta Lorefice, psicologa del SUM. La moderazione dell’incontro è stata affidata alla dottoressa Maria Antonietta Spadorcia, vice direttore del TG2, che ha guidato con sensibilità e competenza il confronto tra i partecipanti. Il seminario ha evidenziato come le emozioni rappresentino una dimensione fondamentale nelle professioni militari e di polizia, dove gli operatori sono quotidianamente esposti a situazioni di rischio, stress acuto e talvolta aggressioni fisiche. I recenti episodi di violenza ai danni di agenti e militari hanno riportato al centro dell’attenzione la necessità di rafforzare il supporto psicologico, prevenire il burnout e promuovere una maggiore consapevolezza emotiva nelle amministrazioni.


Durante i lavori, è emersa l’importanza di creare percorsi formativi che includano la gestione delle emozioni e dello stress, strumenti indispensabili per affrontare le difficoltà del lavoro operativo. In un contesto lavorativo dove spesso regnano il senso del dovere e l’autocontrollo, è fondamentale riconoscere il ruolo delle emozioni non solo come una componente umana inevitabile, ma come una risorsa da valorizzare. Gli interventi dei relatori hanno sottolineato la necessità di azioni concrete per migliorare il benessere psicofisico degli operatori in uniforme. Si è discusso della possibilità di implementare supporti psicologici strutturati e continui, di riformare la cultura organizzativa all’interno delle forze armate e di polizia, e di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del rispetto e della tutela di chi opera ogni giorno per garantire la sicurezza del Paese.


Conclude la Dottoressa Antonella Cortese: il rispetto delle forze di polizia e dei militari deve partire anche da una maggiore attenzione alla loro condizione emotiva e psicologica. Proteggere chi ci protegge è un dovere morale e istituzionale. L’evento si è chiuso con l’impegno collettivo di portare avanti il dialogo e di trasformare le riflessioni in proposte concrete, affinché i percorsi psicologici e umani diventino una priorità per tutte le professioni in uniforme.

Piantedosi: manifestazioni un pretesto per commettere violenze e aggressioni alle forze di polizia

Piantedosi: manifestazioni un pretesto per commettere violenze e aggressioni alle forze di poliziaRoma, 13 gen. (askanews) – “C’è massima attenzione su questo fenomeno ricorrente delle aggressioni alle forze dell’ordine e su questo temo svilupperemo ogni possibile attenzione a difesa dei nostri poliziotti e dei nostri carabinieri”. Lo ha detto il ministro del’Interno, Matteo Piantedosi, in una intervista al Tg1.


Sull’esistenza di una regia dietro gli episodi avvenuti nei giorni scorsi il titolare del Viminale ha risposto: “I fatti testimoniano che cambiano le motivazioni delle manifestazioni di protesta ma resta un tratto unificante. Le manifestazioni sembrano essere un pretesto per commettere violenze e aggressioni alle forze di polizia”. “Tutti condividono, al di là di quali saranno le strade che verranno prescelte, l’esigenza di arrivare al più presto ad una definizione di un quadro normativo che sicuramente porrà anche delle importanti tutele aggiuntive a quello che è il lavoro complicato delle forze dell’ordine”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, con riferimento al dibattito sul ddl sicurezza, nel corso dell’intervista di Francesco Giorgino, durante la trasmissione XXI Secolo in onda questa sera su Rai Uno. “Parliamo – ha spiegato il ministro – della tutela legale, parliamo dell’innalzamento delle pene per alcune fattispecie di reato laddove sono commesse in danno ai rappresentanti delle forze di polizia. Quindi il Parlamento sicuramente è abbastanza orientato a arrivare al più presto all’approvazione di questo testo normativo.”

Ciclismo, ecco le 21 tappe del Giro d’Italia 2025

Ciclismo, ecco le 21 tappe del Giro d’Italia 2025Roma, 13 gen. (askanews) – Ecco le tappe del Giro 2025. Due le crono, sei le tappe per velocisti, otto di media montagna e cinque di alta montagna. Circa trentotto, invece, i chilometri di sterrato, trenta di strade bianche nel finale della tappa di Siena e otto sul Colle delle Finestre che per la terza volta nella sua storia sarà anche La Cima Coppi con i suoi 2.178 metri (penultima tappa). La Montagna Pantani sarà il Passo del Mortirolo, mentre la Tappa Bartali sarà la Gubbio-Siena con arrivo in Piazza del Campo. Tappa 1 – 9 maggio: Durres – Tirana (164km) Tappa 2 – 10 maggio Tirana – Tirana (13,7km ITT) Tappa 3 – 11 maggio Valona-Valona (160km) Tappa 4 – 13 maggio Alberobello – Lecce (180km) Tappa 5 – 14 maggio Ceglie Messapica – Matera (145 km) Tappa 6 – 15 maggio Potenza – Napoli (226 km) Tappa 7 – 16 maggio Castel di Sangro – Tagliacozzo (168 km) Tappa 8 – 17 maggio Giulianova – Castelraimondo (197 km) Tappa 9 – 18 maggio Gubbio – Siena (181 km) Tappa 10 – 20 maggio Lucca – Pisa (28,6 km crono) Tappa 11 – 21 maggio Viareggio – Castelnove Ne’ Monti (185 km) Tappa 12 – 22 maggio Modena – Viadana (172 km) Tappa 13 – 23 maggio Rovigo – Vicenza (180 km) Tappa 14 – 24 maggio Treviso – Nova Gorica/Gorizia (186 km) Tappa 15 – 25 maggio Fiume Veneto – Asiago (214 km) Tappa 16 – 27 maggio Piazzola sul Brenta – San Valentino (199 km) Tappa 17 – 28 maggio San Michelle all’Adige – Bormio (154 km) Tappa 18 – 29 maggio Morbegno – Cesano Maderno (144 km) Tappa 19 – 30 maggio Biella – Champoluc (166 km) Tappa 20 – 31 maggio Verres – Sestrieres (203 km) Tappa 21 – 1 giugno Roma-Roma (141 km)

Consulta, si tenta fumata bianca. Trattativa in extremis su nome condiviso

Consulta, si tenta fumata bianca. Trattativa in extremis su nome condivisoRoma, 13 gen. (askanews) – Potrebbe essere la volta buona, forse. Di certo, a parole, è l’obiettivo a cui puntano tutte le forze politiche anche perché è nota l’attenzione che il Quirinale riserva alla questione. Martedì il Parlamento tornerà a riunirsi in seduta comune per l’elezione dei quattro giudici mancanti della Corte costituzionale e le interlocuzioni tra i partiti nelle ultime ore si sono fatte decisamente intense, anche se la quartina dei nomi da scrivere sulla scheda a sera non aveva ancora avuto il via libera.


La logica, stabilita da tempo, resta quella ‘a pacchetto’ che prevede un esponente indicato da Fdi, uno da Forza Italia, un terzo dal Pd e un quarto condiviso da tutti. Ed è proprio su questo nome che la trattativa si sarebbe fatta particolarmente serrata tanto che non si esclude nemmeno la possibilità che serva almeno un’altra seduta per centrare l’obiettivo di riportare la Corte costituzionale al suo plenum. I presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, l’hanno già prevista all’occorrenza per giovedì 16. Lo lascia intendere anche il leader di Forza Italia, Antonio Tajani: “Vediamo se domani o in settimana, ma la situazione si sbloccherà”, dice. D’altra parte il tempo scorre e l’obiettivo principale è quello di chiudere la partita in tempo per il 20 gennaio, data in cui la Consulta tornerà a riunirsi per affrontare la questione dei referendum, a cominciare da quello sull’autonomia. Di certo, è ciò a cui punta anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.


Di Consulta si è parlato nel pomeriggio nel corso di un vertice con i leader di maggioranza a palazzo Chigi, ma fonti del centrodestra spiegano che il sigillo sull’accordo necessariamente dovrà passare da una telefonata tra la premier e la leader dem, Elly Schlein. In realtà, per Fratelli d’Italia la pratica è stata chiusa da tempo: il nome è e resta sempre quello di Francesco Saverio Marini, padre del premierato, che Meloni aveva provato a far eleggere con i soli numeri della maggioranza già a ottobre. Un blitz poi fallito anche a causa di una fuga di notizie.


Per Forza Italia a lungo la ‘gara’ è stata tra due esponenti di spicco del partito: Francesco Paolo Sisto e Pierantonio Zanettin. Il primo, però, aprirebbe un problema non da poco: essendo stato eletto in un collegio uninominale, il suo trasferimento alla Consulta comporterebbe una elezione suppletiva con annesso rischio per il centrodestra di perdere il seggio. Problema che non avrebbe il secondo (che è peraltro anche genero dell’avvocato Coppi). Il derby innescatosi tra i due, tuttavia, avrebbe convinto sempre più negli ultimi giorni Antonio Tajani a puntare su un terzo nome: circola quello di Antonio Di Porto, docente della Sapienza e già avvocato per Finivest. Ma i rumors puntano anche al profilo di una donna. Partita chiusa al 90% anche in casa dem dove l’accademico dei Lincei, Massimo Luciani, avrebbe avuto la meglio sul professore Andrea Pertici. Ma è sul nome condiviso da tutte le forze politiche che mancherebbe l’ultimo via libera. Nelle ultime ore tra i ‘papabili’ è spuntato anche il nome di Luisa Carrozza, giuslavorista e già consulente del capo dello Stato. Un nome che si va ad affiancare a quello dell’avvocato di Stato Gabriella Palmieri Sandulli e della segretaria dei giuristi cattolici italiani, Valeria Mastroiacovo. Non è un caso se Tajani prova a buttare la palla nel campo avverso: “Noi – sostiene – siamo pronti, io sono pronto a votare anche domani” i giudici della Consulta, “dobbiamo vedere cosa fanno le opposizioni”.

Ciclismo, ecco il Giro d’Italia: il via dall’Albania

Ciclismo, ecco il Giro d’Italia: il via dall’AlbaniaRoma, 13 gen. (askanews) – Presentato all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma il percorso del 108° Giro d’Italia, in programma dal 9 maggio al 1 giugno, e del Giro d’Italia Women, che si svolgerà dal 6 al 13 luglio. Tre tappe esigenti – compresa una cronometro individuale lungo le strade di Tirana – sono l’antipasto del Giro d’Italia 2025 in terra albanese. Prima tappa impegnativa con arrivo nella capitale e finale con due salite ravvicinate anche con pendenze in doppia cifra sul modello delle recenti tappe di Montagna in città. La prova contro il tempo sarà seguita dalla frazione di Valona con l’ascesa di Qafa e Llogarasë, primo punto sopra i 1000 metri della Corsa Rosa. PRIMA SETTIMANA – Dopo il primo giorno di riposo, lunedì 12 maggio, si riparte con tre tappe potenzialmente adatte alle volate ma non necessariamente da gruppo compatto. Si risale la penisola con il primo arrivo in salita in Abruzzo a Tagliacozzo e, dopo la frazione con arrivo a Castelraimondo, spazio alla Gubbio-Siena, tappa Bartali di questa edizione, con cinque settori di strade bianche (circa 30 km) nel finale prima dell’arrivo in Piazza del Campo. SECONDA SETTIMANA – Secondo giorno di riposo lunedì 19 maggio. Si riparte dalla Toscana con la cronometro da Lucca a Pisa, una riedizione in chiave moderna della prova contro il tempo del 1977 vinta da Knut Knudsen. Il giorno successivo celebra il ritorno al Giro dopo 25 anni della salita di San Pellegrino in Alpe all’interno di una tappa molto mossa con arrivo a Castelnovo ne’ Monti. Seguono tre tappe interlocutorie ma insidiose: Viadana in volata, Vicenza con chiusura sullo strappo di Monte Berico e Nova Gorica/Gorizia con il suo circuito transfrontaliero. La settimana si conclude ad Asiago con una tappa molto impegnativa da 3900 metri di dislivello anche se senza arrivo in salita. TERZA SETTIMANA – Dopo l’ultimo giorno di riposo ecco il tappone trentino: Cinque salite dure concatenate senza respiro e arrivo in salita a San Valentino (Brentonico) sul Monte Baldo che domina il Lago di Garda. Gli arrivi di Bormio – tappa che include la Montagna Pantani, il Passo del Mortirolo – e Cesano Maderno precedono due tappe per gli uomini di classifica. La prima, da Biella a Champoluc, è breve ma propone un dislivello molto impegnativo (4950 metri). Le salite Valdostane si susseguiranno senza intervalli di pianura fino all’arrivo. La seconda, da Verrès a Sestrière, è lunga e ripropone l’accoppiata finale Colle delle Finestre (8 km di sterrato e Cima Coppi 2025) e Sestrière che fin dalla prima apparizione nel 2005 (20° anniversario) è garanzia di spettacolo. Gran finale a Roma con il circuito nella Città Eterna.

Ryanair chiede all’Ue tetto al consumo di alcolici negli aeroporti

Ryanair chiede all’Ue tetto al consumo di alcolici negli aeroportiRoma, 13 gen. (askanews) – Ryanair chiede all’Unione europea di imporre delle limitazioni al consumo di alcolici da parte dei passeggeri negli aeroporti, in modo da limitare i comportamenti potenzialmente dannosi in volo. Con un comunicato, la compagnia aerea denuncia i crescenti costi e disagi causati da viaggiatori sotto l’effetto di alcolici.


Ryanair torna su un caso della scorsa primavera, un volo da Dublino verso le Canarie – di cui aveva già fornito una ricostruzione nei giorni scorsi – su cui ha pubblica il “conto” dei danni: oltre 15.000 euro che ha dovuto sobbarcarsi per il comportamento dannoso (“disruptive”) di un singolo passeggero. Il suo atteggiamento aveva costretto i piloti a deviare il volo su Porto e a far sbarcare tutti, tra cui il passeggero presuntamente alterato che era stato arrestato. La compagnia ha dovuto pagare i costi di permanenza per una notte a Porto a tutti gli altri passeggeri più l’equipaggio. In più ha dovuto far pervenire un altro un altro velivolo a Lanzarote il giorno successivo, per assicurare il rientro di quelli che avevano perso il volo di ritorno.


“Nessuno di questi costi si sarebbe verificato se questo passeggero non avesse costretto ad effettuare la deviazione a Porto, per tutelare la sicurezza di aeromobile, dei 160 passeggeri e dei 6 componenti dell’equipaggio”, afferma un portavoce di Ryanair citato in un comunicato. “E’ giunto il momento che le autorità europee assumano iniziative per limitare la vendita di alcolici negli aeroporti. Le compagnie aeree come Ryanair già limitano le vendite di alcol a bordo. Tuttavia, specialmente durante i ritardi sui voli, negli aeroporti i passeggeri possono bere alcolici senza alcuna limitazione. Non capiamo – conclude il portavoce – per quale motivo gli aeroporti non limitino i consumi a due bevande alcoliche, utilizzando le carte di imbarco nella stessa maniera con cui lo fanno per l’uso del duty free. Ne risulterebbero comportamenti più sani e sicuri a bordo e un’esperienza di volo più sicura per passeggeri equipaggi in Europa”. (fonte immagine: Ryanair).

M5S, su limite mandati e Statuto non c’è ancora nuovo testo

M5S, su limite mandati e Statuto non c’è ancora nuovo testoRoma, 13 gen. (askanews) – Nessuna deliberazione, solo l’avvio di una “road map” per attuare le decisioni politiche e statutarie assunte nel voto finale del “processo costituente”: è questo, raccontano a Campo Marzio, l’esito della riunione odierna del Consiglio nazionale del Movimento 5 stelle. Consiglio che tornerà a riunirsi lunedì prossimo con, in sostanza, gli stessi temi all’ordine del giorno.


Nell’occasione si è fatta una “ricognizione”, racconta chi c’era, sulle modifiche immediatamente applicabili allo Statuto, in base alle votazioni degli iscritti che hanno concluso l’assemblea costituente. Nonostante sia stata votata due volte neppure l’abrogazione del garante, secondo quanto filtra dagli ambienti vicini al vertice 5 stelle, sarebbe immediatamente operativa, perché andrà comunque costruito il nuovo assetto degli organi di garanzia. La regola che maggiormente è stata sotto la lente dell’informazione politica nei mesi scorsi, il superamento del limite dei due mandati elettivi nelle istituzioni (contenuta nel codice etico e non nello statuto), non ha ancora trovato sbocco concreto. Senza la nuova regola, anche l’ipotesi dell’ipotetica candidatura dell’ex presidente della Camera Roberto Fico alla carica di “governatore” della Campania rimane impossibile da formalizzare. Per ora, spiegano le fonti M5S, il leader stellato Giuseppe Conte ha avviato la discussione. È l’ex premier, infatti, che porta la responsabilità di redigere la proposta di un testo di sintesi fra le proposte portate al voto degli iscritti (tra le più gettonate la possibilità di ignorare il limite per le candidature a sindaco o presidente di Regione e quella di derogare allo stesso limite anche per le cariche parlamentari ma su proposta motivata dei vertici o dei gruppi territoriali. Conte, in ogni caso, ha colto l’occasione per ribadire al Consiglio la linea più volte espressa: cioè che dalle determinazioni dell’assemblea costituente è venuta fuori la chiara indicazione del superamento del “tetto” dei due mandati ma allo stesso tempo non c’è un “liberi tutti” che possa consentire agli eletti di accumulare mandati su mandati e vivere di politica per sempre.


Fra i temi trattati nella riunione del “parlamentino” di vertice del Movimento, l’istituzione formale del network giovani, attraverso l’inserimento nello statuto; la definizione di una modalità di lavoro “più organica” fra gruppi territoriali e gruppi territoriali dei giovani; i criteri per i finanziamenti ai gruppi territoriali, tema sul quale, spiegano le fonti stellate, “si è iniziato a fare un primo ragionamento”. Infine Conte ha avviato anche una ricognizione sulla corrispondenza fra le tematiche politiche emerse (e votate dagli iscritti) nel “processo costituente” M5S e le proposte già depositate in Parlamento. Se ne occuperanno i comitati politici interni competenti per le varie materie, con l’obiettivo di “allineare” le indicazioni degli iscritti con il lavoro parlamentare, ovviamente laddove vi fossero delle carenze o delle distanze.

Treni, FS rinnova le scuse: “Al lavoro per migliorare il servizio”

Treni, FS rinnova le scuse: “Al lavoro per migliorare il servizio”Roma, 13 gen. (askanews) – Il Gruppo FS Italiane afferma di essere consapevole delle ricadute sui viaggiatori e, con un comunicato in riferimento “agli accadimenti degli ultimi mesi”, “rinnova le scuse” a tutti gli utenti.


“L’azienda – si legge – in costante e proficua collaborazione con il ministero di Infrastrutture e trasporti (il ministero vigilante), sta attuando una serie di azioni volte a migliorare il servizio ferroviario. Queste misure si rendono necessarie a causa dell’elevato numero di cantieri attualmente attivi, che caratterizzano il piano di investimenti del Pnrr e il programma pluriennale di manutenzioni e di potenziamento delle infrastrutture ferroviarie. L’obiettivo è quello di limitare al massimo i disagi per i viaggiatori”. “Attualmente, sono operativi circa 1.200 cantieri, tra opere strategiche e interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Questi lavori sono indispensabili per raggiungere gli obiettivi del Pnrr e rendere la rete ferroviaria più moderna, efficiente e sicura. Come evidenziato nel recente piano strategico quinquennale, presentato lo scorso dicembre, l’incremento del numero di treni e di passeggeri negli ultimi anni ha comportato la necessità di un ulteriore sforzo di razionalizzazione”.


“Per questo motivo, il Gruppo FS sta studiando alcune misure per ottimizzare l’offerta e mitigare gli effetti negativi sul servizio, con particolare attenzione alla gestione delle tratte ad alta densità, caratterizzate da treni non sempre pienamente occupati. Parallelamente – prosegue la società – sono in corso interventi mirati a migliorare la tempestività e l’efficienza della manutenzione, sia dei treni sia dell’infrastruttura ferroviaria, con un’attenzione particolare alla sicurezza dei lavoratori”. “Infine, è opportuno sottolineare che, pur operando in un contesto caratterizzato da un numero di cantieri e da una mole di investimenti senza precedenti, il Gruppo FS è impegnato nello studio di iniziative specifiche volte al miglioramento delle performance, garantendo un equilibrio tra le esigenze di sviluppo, il mantenimento della qualità del servizio e – conclude il comunicato – la sicurezza dei passeggeri e dei lavoratori”.

Cereal Docks: 1,39 mld fatturato nel 2024, ora punta a mercato consumer

Cereal Docks: 1,39 mld fatturato nel 2024, ora punta a mercato consumerMilano, 13 gen. (askanews) – Cereal Docks ha chiuso il 2024 con un fatturato pari a 1,3919 miliardi di euro. Il gruppo si occupa della prima trasformazione agro-alimentare di semi oleosi e cereali destinati ai settori feed, food, pharma, cosmetic e per usi tecnici ed energetici e dal 2021 ha registrato una crescita media annua (Cagr) dell’11,21%, con volumi di vendita che hanno raggiunto 2,9 milioni di tonnellate, spinti, spiega una nota “dal core business dell’azienda (ingredienti per la nutrizione animale) nonché dalla diversificazione dell’offerta posta in essere negli ultimi anni con prodotti innovativi in ambito food, come oli, farine gluten-free, lecitine ed estratti vegetali”. In crescita anche la quota dell’export, ora al 15% del fatturato, a conferma del posizionamento di Cereal Docks nei mercati europei ed extra-europei.


In concomitanza dei risultati 2024, il gruppo industriale ha presentato anche il piano industriale al 2027, con cui punta a consolidare la propria leadership e getta le basi per un futuro orientato a espansione, diversificazione e sostenibilità. Per il prossimo triennio, nello specifico, il gruppo prevede una fase di ulteriore crescita con l’obiettivo di aumentare del 20% i volumi di trasformazione di materie prime agricole (soia, girasole, mais, colza) entro il 2027, tramite la valorizzazione delle competenze interne e un efficientamento ulteriore dei processi. E ancora: prosegue l’impegno all’ottimizzazione della gestione delle materie prime (logistica, sourcing), e prevede il coinvolgimento crescente dei 18 mila agricoltori aderenti alle filiere Cereal Docks. Parallelamente, Cereal Docks punta ad avvicinarsi ulteriormente al mercato consumer, un percorso avviato nel 2023 con l’acquisizione di Favero 1925, azienda padovana attiva nel settore retail delle farine gluten-free e degli ingredienti per l’industria alimentare. Favero 1925 ha già intrapreso un piano di investimenti significativo, che prevede un incremento della capacità produttiva del 50%. L’offerta del gruppo che oggi comprende lecitine, oli, estratti vegetali puri e farine gluten-free, si arricchirà ulteriormente con nuovi ingredienti in ambito food, come ad esempio le farine proteiche di girasole. Questo sviluppo sarà realizzato attraverso un approccio combinato, che include investimenti diretti (green field) e operazioni di M&A. Queste azioni riflettono l’obiettivo strategico del gruppo: diversificare le attività, approcciandosi al consumatore finale e, al contempo, mantenere un forte legame con il mondo agricolo e il mercato B2B.


“Il 2024 ha segnato la conclusione positiva della prima fase di un percorso avviato tre anni fa da Cereal Docks, incentrato sulla transizione da ‘alimentare’ a ‘nutrire’ e da ‘commodity’ a ‘ingredienti’. Un percorso che ha visto il consolidamento del core business del gruppo nel settore feed, contestualmente ad una diversificazione del nostro portafoglio con prodotti innovativi, ad esempio, nel settore food – dichiara Mauro Fanin, presidente di Cereal Docks – I risultati acquisiti ci consentono di guardare alle sfide del futuro con ambizione, fiducia e ottimismo puntando a un’ulteriore crescita nei prossimi anni, sia per linee interne che esterne, che passa dal rafforzamento del nostro core business, guardando contestualmente alla diversificazione dell’offerta”.