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Autore: Redazione StudioNews

’Italia e Romania: scambio esperienze su sistema protezione infanzia

’Italia e Romania: scambio esperienze su sistema protezione infanziaRoma, 4 nov. (askanews) – L’Italia e la Romania hanno condiviso esperienze e prassi di accoglienza alternativa per i bambini in entrambi i Paesi, nonché gli sforzi in corso per prevenire la separazione dei bambini dalle loro famiglie e per completare i processi di deistituzionalizzazione. L’evento è stato organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Bucarest in collaborazione con il Ministero della Famiglia, dei Giovani e delle Pari Opportunità romeno e con UNICEF Romania.


Riconoscendo l’importanza attribuita al sostegno dei bambini al di fuori dell’ambiente familiare, sia nei Piani d’Azione nazionali per l’attuazione del Sistema europeo di garanzia per i bambini vulnerabili (European Child Guarantee), sia nelle Strategie dell’UE e nazionali per i Diritti dell’Infanzia, l’evento tenutosi a Palatul Victoria sede del Governo di Romania ha rappresentato una preziosa opportunità di scambio. Ha inoltre posto le basi per la creazione di reti di operatori in Italia e Romania per lo scambio di buone prassi e il miglioramento continuo degli standard in materia. La discussione ha beneficiato dei contributi di qualificati relatori giunti appositamente dall’Italia: il dott. Renato Sampogna, dirigente del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; il dott. Giovanni Fulvi, Presidente del Coordinamento Nazionale delle Comunità di Tipo Familiare per i Minorenni; e il dott. Claudio Cottatellucci, Presidente dell’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia.


‘La Romania ha fatto molti progressi nella prevenzione della separazione familiare e nell’offerta di un’assistenza di tipo familiare di qualità per i bambini nel sistema di assistenza speciale, con molte prassi da condividere. Allo stesso tempo, imparare dall’esperienza di altri Paesi, come l’Italia, è una grande opportunità, poiché siamo costantemente impegnati a migliorare la vita dei bambini e delle famiglie. Questa Conferenza è un punto di partenza essenziale per rafforzare la collaborazione tra Autorità e operatori del settore. È un’iniziativa incentrata sul bambino e sulle diverse fasi chiave del processo di accoglienza alternativa. Ci auguriamo che la giornata di oggi sia un passo avanti verso un quadro più ampio di collaborazione tra Italia e Romania’, ha dichiarato Natalia Intotero, Ministro per la Famiglia, i Giovani e le Pari Opportunità. ‘Alla luce dei forti legami tra i nostri Paesi e società e della feconda collaborazione in diversi settori, in linea con il Partenariato strategico bilaterale rilanciato lo scorso febbraio, la conferenza di oggi rafforza il nostro impegno comune per migliorare la vita dei bambini e sostenere le famiglie. L’Italia ha elaborato numerose buone prassi nel campo dell’assistenza alternativa, anche negli ultimi anni nell’ambito della sperimentazione della Garanzia europea per l’infanzia. Poiché presto ricorreranno i 35 anni dall’adozione della Convenzione sui diritti del fanciullo, lo scambio di esperienze e lo sviluppo della collaborazione a favore dei minori sono di particolare importanza per entrambi i Paesi’, ha dichiarato Alfredo Durante Mangoni, Ambasciatore d’Italia in Romania.


Adottata nel 2021, la Garanzia europea per l’infanzia è una raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea, che mira a far sì che tutti gli Stati membri adottino le misure necessarie per garantire l’accesso a servizi di qualità e gratuiti o a prezzi accessibili a tutti i bambini dell’Unione europea, in particolare ai più vulnerabili, al fine di affrontare la povertà e l’esclusione sociale. UNICEF ha svolto un ruolo importante a livello europeo nel processo di sviluppo e sperimentazione della Garanzia per l’infanzia, anche attraverso la collaborazione con la Commissione europea per sostenere i Paesi pilota. Ha inoltre fornito assistenza tecnica sia per lo sviluppo della Strategia nazionale per la protezione e la promozione dei diritti dell’infanzia 2022-2027 sia per lo sviluppo del Piano d’azione nazionale per la garanzia per l’infanzia.


Insieme, esperti e professionisti che lavorano nel campo della protezione dell’infanzia e dell’assistenza alternativa, Autorità nazionali e locali, accademici, organizzazioni della società civile e rappresentanti dei giovani hanno approfondito temi come il ruolo dei servizi primari e secondari nella prevenzione della separazione dalla famiglia, la prospettiva dei giudici nei casi legati a una potenziale separazione dei bambini dalla loro famiglia d’origine e le soluzioni per i care leavers. ‘È fondamentale che bambini e ragazzi siano coinvolti nella progettazione delle politiche e dei servizi che li riguardano, che siano interlocutori costanti quando si tratta di progettare il futuro. È importante ascoltare le nostre esperienze vissute e le nostre esigenze, nonché i nostri suggerimenti per migliorare il sistema di accoglienza alternativo, comprese soluzioni solide e personalizzate per i care leavers. L’uscita dall’assistenza è una fase importante del ciclo di assistenza e, se fatta correttamente, può portare benefici alla società nel suo complesso, non solo agli adolescenti che compiono 18 anni e lasciano l’assistenza’, ha dichiarato Alexandru Bratu, Presidente del Consiglio dei giovani istituzionalizzati. Le Strategie nazionali per i diritti dell’infanzia in entrambi i Paesi e i Piani d’Azione nazionali per le garanzie per l’infanzia si concentrano sui bambini vulnerabili, compresi quelli che non sono affidati a parenti e sono quindi considerati uno dei gruppi di bambini prioritari per i servizi. ‘Questo scambio di esperienze tra i due Paesi porta molti vantaggi a entrambe le parti, ma soprattutto ai bambini. Sia la Romania che l’Italia stanno attuando la Garanzia per l’Infanzia, programmi per prevenire la separazione dei bambini dalle loro famiglie e diversi modelli di assistenza di tipo familiare. Lo scambio bilaterale di iniziative e soluzioni ci aiuta a individuare i modelli migliori da implementare a livello nazionale e locale, affinché tutti i bambini crescano in un ambiente familiare e raggiungano il loro pieno potenziale’, ha dichiarato Rare? Achiriloaie, presidente dell’Autorità nazionale per la tutela dei diritti dei minori e le adozioni. ‘Dati gli sforzi compiuti nei processi di riforma dell’assistenza all’infanzia, entrambi i Paesi hanno molta esperienza da condividere su questo tema. L’importanza di crescere in un ambiente familiare è un principio chiave della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia. Gli Stati hanno un ruolo cruciale nel sostenere questo aspetto: dall’identificazione dei rischi e dall’intervento precoce per sostenere le famiglie e prevenire le separazioni, all’offerta di cure alternative che proteggano e sostengano lo sviluppo pieno e armonioso dei bambini che non sono affidati alle loro famiglie’, ha dichiarato Anna Riatti, Rappresentante UNICEF in Romania. Negli ultimi tre decenni, la Romania ha continuato il processo di deistituzionalizzazione dei bambini privati delle cure dei genitori e ha compiuto progressi significativi. L’attuale quadro giuridico (la Legge sulla protezione e la promozione dei diritti dell’infanzia) garantisce un ambiente protettivo, con un divieto generale di istituzionalizzazione dei bambini al di sotto dei 7 anni (anche se con una significativa eccezione per i bambini disabili, per i quali il limite minimo di età è fissato a 3 anni). Tutti questi sforzi, così come il rafforzamento delle azioni per prevenire la separazione dei bambini dalle loro famiglie attraverso programmi come il Pacchetto minimo di servizi, hanno portato a una lenta ma costante diminuzione del numero di bambini istituzionalizzati. Tuttavia, dati recenti mostrano che a metà del 2024, il 25% di tutti i bambini del sistema di assistenza speciale (9.954 bambini) era ancora ospitato nelle 1.240 strutture residenziali pubbliche e private. I dati mostrano inoltre che quasi 1 bambino su 4 in questi centri residenziali è un bambino con disabilità, che rischia permanentemente di essere abbandonato nel passaggio all’affido a causa della mancanza di cure e servizi specializzati. Analogamente, in Italia, e in particolare con la riforma del 1983, il sistema di accoglienza alternativa si è orientato verso l’affido, attraverso interventi normativi e modelli di sostegno come il programma PIPPI, le Linee guida per l’affido e il progetto Care Leavers.

Lega, Salvini: vandali contro sede Firenze, non ci faremo intimidire

Lega, Salvini: vandali contro sede Firenze, non ci faremo intimidireGenova, 4 nov. (askanews) – Atto vandalico nella notte contro la sede regionale della Lega a Firenze. Lo denuncia il segretario toscano del Carroccio Luca Baroncini: “Durante la notte hanno forzato la porta. Essendo blindata non sono riusciti ad entrare, ma hanno fatto danni per circa 1000 euro. È verosimile pensare che siano entrati per danneggiare più che rubare non essendoci altro che colla e manifesti. Qualunque sia la ragione è un atto violento e criminale, il dodicesimo da quando abbiamo aperto la sede in via Corsica”.


Prosegue Baroncini: “Ogni mese siamo vittime di atti vandalici come scritte offensive, sputi, vetri e porte rotte, offese a noi e a Matteo Salvini. È chiaro che questi atteggiamenti hanno una matrice politica da parte di gente che si dice di sinistra e contraria alle nostre idee, ma che in realtà sono solo delinquenti. Abbiamo ovviamente sporto denuncia alle autorità competenti, ci sono le telecamere, e quindi confidiamo nell’individuazione dei colpevoli. Solidarietà a tutti i militanti che a titolo di volontariato si impegnano per tenere aperta quella sede e ai segretari di sezione e provinciale di Firenze. La nostra attività va avanti. Nessuno può intimidirci”. Concetti ribaditi anche dal segretario della Lega Matteo Salvini: “Non ci faremo intimidire. Ringrazio tutti i meravigliosi militanti della Lega Toscana, che sta crescendo in termini di iscritti rendendoci ancora più forti e radicati. Chi tenta di fermarci con la violenze e le intimidazioni resterà deluso: andiamo avanti a testa alta e con sempre maggiore determinazione”.

Manovra, Schlein: Meloni si fermi e investa su Sanità pubblica

Manovra, Schlein: Meloni si fermi e investa su Sanità pubblicaRoma, 4 nov. (askanews) – “Giorgia Meloni si fermi, smetta di litigare con le calcolatrici, perché abbiamo tutti visto che i conti (sulla sanità, ndr) non tornano”. Lo afferma in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.


“Se non vuole ascoltare le nostre richieste sulla sanità pubblica – aggiunge – ascolti almeno il grido di allarme che oggi Gimbe lancia sul finanziamento al Ssn e ascolti gli operatori sanitari ormai allo stremo che tutti i giorni lavorano a contatto con i cittadini. Già nel 2027 Gimbe prevede una spesa in rapporto al Pil sotto il 6%, per un ammanco totale di 19 miliardi. Avevamo già capito che il disegno di questa destra fosse quello di incentivare la sanità privata, la loro sanità privata, come le cliniche del sottosegretario del suo governo, Gemmato. Ma qui siamo oltre ogni limite: dare questo colpo di grazia al servizio sanitario nazionale significa smantellarlo”. Conclude la segretaria Pd: “Quindi, invece che continuare a buttare denaro dei contribuenti nel già fallimentare modello Albania, metta le risorse necessarie per salvare il Ssn. Lo deve alle cittadine e ai cittadini italiani il cui diritto alla salute è sancito dalla Costituzione, su cui lei ha giurato”.

C’è “Feeling” tra Tiziano Ferro ed Elodie nel segno dell’R&B

C’è “Feeling” tra Tiziano Ferro ed Elodie nel segno dell’R&B

Milano, 4 nov. (askanews) – Tiziano Ferro ha portato l’R&B nel mainstream italiano e senza di lui il pop di oggi sarebbe diverso. Elodie, con la sua presenza scenica unica, ha dato il via alla rivoluzione pop al femminile che ha invaso il nostro paese: i due artisti sono per la prima volta insieme in “Feeling”, il nuovo singolo in uscita venerdì 8 novembre in radio e in digitale. Fuori in contemporanea a mezzanotte anche il videoclip ufficiale di questa collaborazione, già anticipata nelle ultime settimane da alcuni indizi sui rispettivi canali social dei due artisti.


Il brano, prodotto da Golden Years, esplora diverse sfumature e fasi di una relazione complicata vissuta intensamente. Musicalmente, il cuore di questo brano batte a suon di R&B rimanendo al passo con i tempi. Un omaggio agli ascolti e alle influenze da sempre presenti nell’immensa carriera di Tiziano e un anticipo dei prossimi passi della ricerca musicale di Elodie. “Questo brano esplora la psicologia umana. Il feeling è quella scintilla istintiva che ci guida. La canzone rappresenta una sorta di esplorazione profonda di una situazione complessa.”, spiega Tiziano parlando del brano. Elodie aggiunge: “Racconta di fragilità che ci danno tridimensionalità, che danno forza se le accogli.”


Elodie, oltre a dividersi tra nuova musica e progetti cinematografici, sta preparando anche l’”Elodie The Stadium Show”, due appuntamenti live prodotti da Vivo Concerti che avranno luogo l’8 giugno 2025 allo Stadio San Siro a Milano e il 12 giugno 2025 allo Stadio Maradona a Napoli. Tiziano Ferro torna sulla scena dopo l’ultimo tour negli stadi con 14 date e 570mila spettatori e la pubblicazione del suo primo romanzo “La felicità al principio”.

Museo Bagatti Valsecchi celebra 30 anni di apertura al pubblico

Museo Bagatti Valsecchi celebra 30 anni di apertura al pubblicoMilano, 4 nov. (askanews) – Erano gli anni Ottanta del XIX secolo e nel cuore di Milano tra via Gesù e via Santo Spirito, oggi cuore del Quadrilatero della Moda, vivevano due fratelli, i baroni Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi che avevano un sogno: ristrutturare la dimora della loro famiglia ispirandosi alle abitazioni del Rinascimento lombardo. Iniziarono così a collezionare dipinti e manufatti d’arte applicata quattro-cinquecenteschi e in circa vent’anni di lavoro appassionante allestirono una casa unica nel suo genere e allo stesso tempo avveniristica, dotandola della luce elettrica e dell’acqua corrente.


All’ingresso posero un motto latino che ancora oggi accoglie i visitatori “Amicis pateo aeternumque patebo”, cioè “Sono aperta agli amici e sempre lo sarò” e avvenne proprio questo, come testimonia il Libro degli Ospiti che raccoglie oltre 10.000 firme di tutti coloro che dal 20 ottobre 1886 al 29 maggio 1975visitarono Casa Bagatti Valsecchi, disegnando una ricchissima trama di relazioni al centro della quale si colloca la dimora: intellettuali, scrittori, aristocrazia italiana ed europea, jet set internazionale, mondo del collezionismo e degli studiosi d’arte, senza dimenticare le infermiere volontarie della Prima Guerra Mondiale e le maestre con le loro scolaresche. Dopo la morte di Fausto e di Giuseppe, Casa Bagatti Valsecchi continuò a essere abitata dai loro eredi sino al 1974 e fu Pasino, figlio di Giuseppe ed erede delle collezioni d’arte di famiglia, che – in pieno accordo con i propri figli Pier Fausto, Cristina, Anna Maria e Fausta – decise di donare le collezioni d’arterinascimentale e i manufatti raccolti dal padre e dallo zio a una Fondazione appositamente costituita. Parallelamente, Palazzo Bagatti Valsecchi fu alienato alla Regione Lombardia, la quale si impegnava a ospitare in comodato perpetuo e gratuito le raccolte d’arte all’interno degli appartamenti storici al piano nobile del Palazzo, così da preservare lo stretto rapporto tra collezione e ambienti voluta dai due collezionisti a fine Ottocento.


Fu così che il 22 novembre 1994 aprì per la prima volta al pubblico il Museo Bagatti Valsecchi e oggi dopo 30 anni è ancora “aperto agli amici”, rafforzando sempre di più il suo ruolo di casa che accoglie, intrattiene, fa cultura e si vuole aprire anche all’esterno, oltre le proprie sale. “Museo oltre i confini” è il titolo del progetto che il Museo ha ideato per celebrare i 30 anni di apertura con un duplice obiettivo: consolidare lo stretto legame che lo unisce con il suo pubblico già affezionato e allo stesso tempo coinvolgere nuovo pubblico, ampliando appunto i propri confini, per divulgare i contenuti valoriali e sociali che i fondatori hanno ideato e realizzato in un luogo simbolo della Milano di fine Ottocento.

”Parthenopemania”, a Napoli t-shirt e statuine a San Gregorio Armeno

”Parthenopemania”, a Napoli t-shirt e statuine a San Gregorio ArmenoRoma, 4 nov. (askanews) – A Napoli è scoppiata la Parthenopemania, mentre in sala il film di Paolo Sorrentino “Parthenope” ha sbancato il box office lo scorso weekend.


A San Gregorio Armeno Ferrigno ha già fatto la statuina di Greta Cool e su ebay si vendono manifesti e locandine che tra i ragazzi sono diventati oggetti da collezione. Vanno a ruba anche le magliette che spontaneamente hanno messo in vendita con le frasi del film e la scritta “J’adore Sorrentino” e “J’adore Parthenope”.


Non poteva mancare il tocco del celebre maestro pizzaiolo Enzo Coccia che ha inventato la Pizza Parthenope, mentre il brano “Era già tutto previsto” di Cocciante è salito al primo posto nella viral 50 di Spotify.

”Parthenope” di Paolo Sorrentino, è primo film italiano al box office

”Parthenope” di Paolo Sorrentino, è primo film italiano al box officeRoma, 4 nov. (askanews) – “Parthenope” si conferma primo film italiano al box office con un incasso di 1.963.339 ed è il film più visto del weekend per numero di spettatori (260.063), con una crescita dell’1% rispetto allo scorso weekend – dato eccezionale e raro.


Con un incasso totale ad oggi di 4.595.012 euro, ottenuto in poco più di una settimana in 585 sale, si conferma il film italiano più visto della stagione, tra i più trasversali in termini di pubblico (altissima la percentuale di giovani in sala), accompagnato da un vivacissimo dibattito sui social. Il film è distribuito da PiperFilm.

Calcio, Gasperini: “Scudetto? L’Atalanta non si è mai nascosta”

Calcio, Gasperini: “Scudetto? L’Atalanta non si è mai nascosta”Roma, 4 nov. (askanews) – “L’Atalanta non si è mai nascosta, ha sempre cercato di giocare gara per gara e vedere dove può arrivare” Così il tecnico nerazzurro, Gian Piero Gasperini a ‘Radio Anch’io Sport’ su Radio 1 dopo la larga vittoria in casa della capolista Napoli. “Lo scudetto? Il campionato si è un po’ diviso. Lì in alto sono tutte molto ravvicinate e tutte possono sognare. Poi, penso che l’Inter abbia qualche possibilità in più. Ma è giusto che noi, Fiorentina e Lazio in questo momento possiamo essere particolarmente felici”.


Lookman (con una doppietta) e Retegui hanno messo la firma sul successo al Maradona. Arrivato nelle ultime ore di mercato per supplire all’infortunio di Scamacca, l’italo argentino è il capocannoniere della serie A con 11 reti. “I meriti sono tutti suoi – le parole di Gasperini -. Non è che posso dargli qualche cosa in più. Posso cercare di aiutarli a esprimere quelle che sono già le loro qualità. Noi possiamo avere delle idee, ma poi sono decisive le risposte dei ragazzi. La risposta di Mateo è stata eccezionale. La capacità di applicare sul campo quello che noi crediamo e pensiamo è tutto merito suo”. Mercoledì l’Atalanta tornerà in campo in Champions, dove finora ha raccolto due pareggi e una vittoria, per sfidare in trasferta lo Stoccarda. Gasperini la pensa così: “C’è la particolarità di questa classifica globale, faccio ancora fatica a capire se sia la soluzione giusta. Il calendario è molto diverso. La vedo come una prova questa nuova formula: non c’è la stessa adrenalina degli scontri diretti, ma alla fine di questa prima fase si potranno trarre delle conclusioni. Sicuramente ci sarà un po’ di incertezza e anche un po’ di confusione”. Di certo “Si stanno aggiungendo troppe partite, di cui alcune non sempre piacevoli”.

Calcio, Ancelotti: “Real-Milan? Poca voglia di parlare di calcio”

Calcio, Ancelotti: “Real-Milan? Poca voglia di parlare di calcio”Roma, 4 nov. (askanews) – “Sono qui perché devo essere qui, questa per me è una partita speciale e mi piacerebbe dire tante cose, ma non ho alcuna voglia di parlare di calcio. Nessuna”. Carlo Ancelotti è alla vigilia della partita di Champions con la squadra della sua vita, il Milan, ma ha poca voglia di parlare. Real Madrid e Milan hanno 22 Champions e il fascino della sfida è intatto. Sono le due squadre del cuore di Ancelotti, ma tutto questo oggi non ha senso. Carlo ha preso la parola prima ancora che partissero le domande: “È passata quasi una settimana da questa tragedia immensa, siamo tristi, siamo emozionati e siamo molto vicini a Valencia e alle località colpite, speriamo che le cose possano migliorare rapidamente. Capite che parlare di calcio in questi momenti è un po’ complicato, esattamente come giocare a calcio. Mi piacerebbe parlare tanto, ma parlerò il meno possibile”. La Liga avrebbe voluto fermarsi. “Noi nel weekend siamo stati fortunati a non giocare, ma altri hanno dovuto farlo. Tutti gli allenatori hanno detto che nel fine settimana in Liga bisognava fermarsi ma la loro voce è rimasta inascoltata. Tanto noi come i giocatori siamo dei meri impiegati, facciamo quello che ci dicono di fare e il nostro potere decisionale è pari a zero”. Nessun giudizio politico: “Non sta a me giudicare, non ho i mezzi per dare un’opinione e non è il mio ruolo, La politica è complicata, qui come altrove. Io guardo, soffro, m’informo e posso solo esprimere la mia solidarietà: capisco la frustrazione di tante persone che hanno perso tutto, e posso solo mandare loro un messaggio di appoggio e invitare tutti i cittadini a dare una mano. C’è una frase che viene utilizzata in queste occasioni, ‘Lo spettacolo deve andare avanti’, ma per non è così, non dev’essere così. Non sono d’accordo. Ma non possiamo fare nulla, subiamo la decisione e siamo obbligati a fare qualcosa che non vogliamo fare”. Qualche parola qualche parola sul Milan è inevitabile, visto l’affetto: “Real Madrid-Milan è una partita speciale visti i miei trascorsi, ma penso che sarà anche molto bella. Il Milan non è partito bene ma è sempre molto pericoloso, perché ha qualità davanti e potenziale. Forse non è ancora riuscito a tirare fuori tutto il suo potenziale, ma c’è e dobbiamo essere pronti a giocare una partita difficile”.

Cina-Giappone, Wang incontra consigliere sicurezza nazionale Giappone

Cina-Giappone, Wang incontra consigliere sicurezza nazionale GiapponeRoma, 4 nov. (askanews) – Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, e il capo consigliere per la sicurezza nazionale giapponese, Takeo Akiba hanno tenuto oggi a Pechino una lunga serie di colloqui e hanno concordato di mantenere il dialogo a vari livelli, inclusi i contatti tra i rispettivi leader, Lo ha riferito oggi Akiba ai giornalisti, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Kyodo.


L’incontro mira a preparare il terreno per il primo vertice tra il premier giapponese Shigeru Ishiba, entrato in carica il primo ottobre, e il presidente cinese Xi Jinping, a margine di uno degli incontri internazionali che si terranno in Sudamerica entro la fine del mese, secondo fonti governative giapponesi. Dopo i colloqui, durati quattro ore e mezza, Akiba ha affermato che entrambe le parti hanno condiviso l’intenzione di promuovere “legami strategici e reciprocamente vantaggiosi” e una “relazione costruttiva e stabile.”


E’ previsto che Ishiba partecipi al vertice del forum di Cooperazione economica Asia-Pacifico (APEC) dal 15 al 16 novembre in Perù e al vertice dei leader del G20 dal 18 al 19 novembre in Brasile. Akiba ha dichiarato di aver chiaramente trasmesso a Wang le posizioni del Giappone su diverse questioni centrali al momento nei rapporti bilaterali, inclusa la ripresa delle spedizioni di prodotti marini giapponesi verso la Cina e le misure per garantire la sicurezza dei cittadini giapponesi che vivono in Cina.


I due Paesi avevano concordato a settembre che la Cina rimuoverà gradualmente il divieto sulle importazioni di prodotti ittici dal Giappone, imposto dopo l’inizio del rilascio di acqua radioattiva trattata dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi nell’agosto 2023. Il massimo responsabile giapponese per la sicurezza nazionale ha anche affermato di aver discusso con Wang della situazione nella penisola coreana ed espresso la “seria preoccupazione” di Tokyo per la crescente cooperazione tra Pyongyang e Mosca. Truppe nordcoreane sono state inviate in Russia per sostenere la sua guerra contro l’Ucraina.