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Autore: Redazione StudioNews

Stellantis: produzione 9 mesi in profondo rosso, Melfi più colpita

Stellantis: produzione 9 mesi in profondo rosso, Melfi più colpitaMilano, 2 ott. (askanews) – Nei primi 9 mesi la produzione di Stellantis (-31,7% a 387mila unità) ha registrato flessioni in tutti gli impianti con percentuali fra -48% di Cassino e -70% di Maserati Modena. “E’ profondo rosso per la produzione Stellantis con tutti gli stabilimenti in negativo, una situazione che non si era mai vista prima. Si allontana il target di 1 milione di veicoli al 2030, per raggiungerlo la produzione dovrebbe raddoppiare”, ha detto il segretario generale della Fim-Cisl Ferdinando Uliano durante la presentazione del report sulla produzione Stellantis nei primi 9 mesi del 2024. Per l’intero anno Fim-Cisl stima una produzione di 500mila veicoli, in calo rispetto ai 751mila (+9,6%) del 2023.


A Mirafiori, si legge nel report la flessione nei nove mesi è del -68,4% a 22.240 unità (-86% sul 2019), il 90% rappresentato da 500 bev e il resto da Maserati GranTurismo e GranCabrio anche elettriche. Nello stabilimento è stata prolungata la cassa fino al 4 novembre. “La situazione è in peggioramento e per i prossimi mesi non si vedono segnali di miglioramento”, si legge nel report. A fine 2025 è confermato l’avvio della produzione della 500 ibrida. Nel sito Maserati di Modena, il calo della produzione è del 76% a 220 auto e fino a fine anno è prevista l’utilizzo di contratti di solidarietà intorno al 40%.


A Cassino il calo è del 47,7% a 19.710 unità con la produzione organizzata su un solo turno per i 2.580 addetti (4.500 nel 2017). La produzione è rappresentata per il 20% da Alfa Romeo Giulia, il 53% dall’Alfa Romeo Stelvio e il 27% dalla nuova Maserati Grecale anche full electric. Allo stabilimento è stata assegnata la futura piattaforma Stla Large per i nuovi modelli Alfa Romeo Stelvio e Giulia nella seconda metà del 2025 e all’inizio del 2026, mentre il terzo modello Alfa Romeo verrà prodotto dal 2027. Lo stabilimento campano di Pomigliano che da solo pesa per il 59% della produzione italiana e che nel I semestre era in positivo, ha registrato nei 9 mesi un calo del -5,5% a 141.290. Fiat Panda, che sarà prodotta almeno fino al 2029, con 110.900 unità cresce con un +17% rispetto ai nove mesi del 2023, mentre sulla linea dell’Alfa Romeo Tonale e del Dodge Hornet si registra un calo del -45%. La produzione di Panda, su cui si regge lo stabilimento, potrebbe essere minacciata dall’avvio della produzione della nuova Panda nello stabilimento serbo di Kragujevac.


Fortemente negativo il bilancio di Melfi: -61,9% a 54mila auto con quasi 90mila unità perse in 1 anno. E’ lo stabilimento che perde la maggior quantità di auto. Il 34% della produzione è rappresentato da 500X la cui produzione è terminata, il 28% da Jeep Renegade e il 38% da Jeep Compass. A Melfi sarà introdotta la piattaforma Stla Medium per la produzione di 5 modelli. Nel 1° trimestre 2025 partirà la produzione della prima vettura full-electric DS, poi a seguire entro il 2026, verranno lanciate le altre quattro: due Jeep, una DS e una Lancia. Uno dei due modelli Jeep sarà la Jeep Compass ibrida. Anche i quattro modelli previsti inizialmente nella sola versione full-electric avranno la possibilità di essere prodotti anche nelle versioni ibride. La produzione stimata a regime dei 5 modelli sarà di circa 260 mila vetture anno, che secondo la direzione aziendale, spiega la Fim, dovrebbe saturare l’impianto. Ad Atessa lo stabilimento dei veicoli commerciali che insieme a Pomigliano era in positivo nel I semestre, la flessione nei nove mesi è stata del 10,2% a 149.900 unità. “Siamo molto preoccupati per la sospensione del terzo turno e gli impatti che potrebbe determinare lo stabilimento polacco, anche se abbiamo avuto notizie che anche a Gliwice (l’altro hub europeo di lcv in Polonia) hanno ridotto a due turni la produzione. “Per noi, lo stabilimento abruzzese deve continuare a mantenere la leadership nei veicoli commerciali all’interno del gruppo Stellantis”, si legge nel report Fim-Cisl.

Sabino De Nichilo. Rivelazioni, mostra al Museo Archeologico Brindisi

Sabino De Nichilo. Rivelazioni, mostra al Museo Archeologico BrindisiRoma, 2 ott. (askanews) – Gettando un ponte tra passato e futuro, la ceramica è un materiale che sfida il tempo e dimostra tutta la sua contemporaneità nelle sculture di Sabino de Nichilo, protagoniste della mostra intitolata Rivelazioni. La personale – visitabile fino al 17 novembre – si inaugura il 4 ottobre alle ore 18 nelle sale del Museo Archeologico “Francesco Ribezzo” di Brindisi, in piazza Duomo 7, alla presenza di Emilia Mannozzi, Direttore del Polo BiblioMuseale di Brindisi, della curatrice Ilaria Caravaglio e dell’artista, ed è realizzata con il supporto di Inner Wheel Club Mesagne “Appia Antica”.


Sabino de Nichilo presenta al pubblico un progetto ideato per lo spazio museale brindisino e volto a mettere in dialogo i cicli più recenti della sua ricerca scultorea – intitolati Organi da asporto, Esperimenti di estinzione e Rivelazioni – e alcuni dipinti su carta con i reperti custoditi all’interno del “Ribezzo”. Oltre a collocare le sue opere nella sala adibita alle esposizioni temporanee, l’artista dissemina lungo il percorso espositivo del museo cinque interventi site specific, pensati con l’intento di attualizzare e rileggere criticamente alcune delle figure mitologiche e delle forme espressive della cultura classica che i visitatori possono incontrare all’interno della collezione archeologica permanente. Non è solo un andirivieni tra epoche storiche e culture diverse. Si tratta – secondo la curatrice Ilaria Caravaglio – di “un percorso più articolato, che vede alcune delle ceramiche accomodarsi, con un dialogo rispettoso, tra i millenari reperti che riempiono le sale dell’edificio museale”. A delinearsi in questo modo nelle sculture di Sabino de Nichilo è quella che Caravaglio definisce “un’archeologia del futuro”, che vede la rivelazione a cui fa riferimento il titolo della mostra costruirsi a partire da una relazione, “intesa come dialogo tra la produzione dell’artista ed i pregiatissimi pezzi della collezione del museo”.


Spiega la curatrice: “Al centro della ricerca di de Nichilo c’è il corpo, declinato nelle sue infinite possibilità e trasformazioni. Le sue sculture, come frammenti di un puzzle cosmico, ci presentano un corpo che si frantuma, si ricompone, si evolve, sfidando le leggi della natura e della morfologia tradizionale. Queste forme organiche, spesso ibride e mutanti ci ricordano, appunto, i reperti archeologici, frammenti di un passato che cerchiamo di ricostruire ma, al tempo stesso, cellule staminali, capaci di generare ogni tipo di tessuto”. “Le opere di de Nichilo – prosegue Caravaglio – propongono una doverosa riflessione sul futuro, un futuro in cui la tecnologia e la scienza permetteranno di manipolare la materia vivente, creando nuove forme di vita e di interazione con l’ambiente, ma anche un futuro in cui la natura, con la sua forza inarrestabile, continuerà a plasmare il mondo, ricordando a noi esseri umani la nostra fragilità e la nostra dipendenza dall’ecosistema”.


La mostra è visitabile dal martedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 18:45; il lunedì (fino al 4 novembre) dalle ore 16 alle 19.

Vino, torna “Barolo en primeur” asta benefica di Barolo e Barbaresco

Vino, torna “Barolo en primeur” asta benefica di Barolo e BarbarescoMilano, 2 ott. (askanews) – Il 25 ottobre al Castello di Grinzane Cavour torna “Barolo en primeur” con la quarta edizione della gara internazionale di solidarietà che quest’anno mette all’incanto 14 barrique di Barolo e 1.229 bottiglie di Barolo e Barbaresco (938 bottiglie da 0,75 litri, 243 magnum e 48 doppie magnum) donate da oltre 80 produttori del Consorzio per sostenere progetti benefici in Italia e all’estero.


Battuta dal direttore di Christie’s Italia, Cristiano De Lorenzo, l’asta si terrà in diretta con New York e Londra e sarà aperta a chiunque voglia iscriversi, con la possibilità anche di fare offerte online a partire dal 2 ottobre sul sito https://theauctioncollective.com. Una quindicesima barrique verrà battuta invece domenica 10 novembre durante l’Asta Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba in collegamento con Hong Kong. Avviata nel 2021, l’iniziativa è realizzata da Fondazione Cassa Risparmio di Cuneo con Fondazione CRC Donare ETS e il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, che nelle prime tre edizioni hanno raccolto oltre 2,37 milioni di euro, accrescendo di anno in anno i numeri: 666mila nel 2021, 834mila nel 2022 e 877mila nel 2023. Fondi che hanno e stanno finanziando lo sviluppo di ben 55 progetti sociali italiani ed esteri, sostenendo ospedali, fondazioni d’arte, cooperative sociali, enti per donne in difficoltà, progetti di integrazione, restauro di opere d’arte ed edifici storici, e altro ancora. Per il terzo anno, i proventi dei lotti comunali finanzieranno la Scuola Enologica di Alba e altri enti locali, “promuovendo così sempre più il futuro delle nuove generazioni e quindi del territorio”.


Le barrique associate ai lotti di beneficenza sono frutto del lavoro del celebre enologo Donato Lanati, che le ha vinificate in maniera separata per dare a ognuna la propria personalità unica, frutto della parcellizzazione della vigna in base all’esposizione, all’altitudine e all’età delle viti. Da ogni barrique si ricaveranno 270 bottiglie di Barolo da consumare, da tenere per collezionismo, inserire nella carta di un ristorante o immettere nel mercato secondario. Un Barolo strettamente legato al luogo dove si tiene l’asta, il Castello di Grinzane, in quanto alle sue pendici nasce e cresce il nebbiolo di Vigna Gustava, da cui nasce il Barolo Gustava. Durante la settimana dell’asta, da sabato 19 a venerdì 25 ottobre, il Consorzio aprirà inoltre le porte di 41 “sue” Cantine per “Barolo en primeur exclusive tasting”, l’evento riservato a gruppi molto ristretti di wine lovers che permette di assaggiare in anteprima i vini dell’annata 2023 e arrivare così preparati all’asta del 25 ottobre.


“I lotti comunali rappresentano un enorme valore aggiunto, perché portano con sé la riconoscibilità di alcuni brand già famosi in tutto il mondo e al contempo rafforzano altri che meritano di essere valorizzati” afferma il presidente del Consorzio, Sergio Germano, aggiungendo che “inoltre, la scelta di dare ai lotti il nome dei 12 Comuni di provenienza stringe ancora di più il profondo legame dell’asta con le Langhe: Serralunga d’Alba, Monforte d’Alba, Barolo, La Morra, Grinzane Cavour, Castiglione Falletto, Barbaresco, Novello, Verduno, Treiso, Alba e Neive sono i luoghi dove tutti noi viviamo e lavoriamo e il fatto che questi nomi risuonino in un evento internazionale è anche un modo per far scoprire all’estero il valore delle differenze che ci rendono un territorio così ricco”. Le etichette di “Barolo en primeur” portano ogni anno la firma di un artista e quest’anno tocca alla 59enne scozzese Susan Philipsz con l’opera intitolata “Broken Token” che richiama la tradizione anglosassone delle mamme che lasciando in orfanotrofio i bambini di cui non potevano occuparsi, nascondevano nelle fasce dei piccoli la metà di un gettone, tenendo l’altra per sé, per poter in futuro riconoscere il figlio.

Anais Drago vince il primo premio al Seifert Competition di Cracovia

Anais Drago vince il primo premio al Seifert Competition di CracoviaRoma, 2 ott. (askanews) – La violinista Anais Drago si aggiudica il primo premio al Seifert Competition in Polonia, il prestigioso concorso biennale dedicato alla memoria del violinista Zbignew Seifert, riservato a musicisti ad arco che si dedicano al jazz, provenienti da tutto il mondo.


Durante la finale, domenica 29 settembre, presso il museo d’Arte Contemporanea “Cricoteka” di Cracovia, Anais è stata premiata con un assegno di 40000 zloty polacchi (quasi 10.000 euro) e l’ingaggio per un concerto alla prossima edizione del Krakow Jazz Week nel 2026. La giuria internazionale, composta dalla violoncellista tedesca Anja Lechner, dal compositore polacco Michal Urbaniak e dal violoncellista olandese Ernst Reijseger, dopo una prima selezione avvenuta per via telematica, ha potuto valutare le esibizioni dal vivo dei concorrenti durante le diverse fasi del concorso, fino alla finale dove si è particolarmente distinta la Drago con un repertorio composto anche da brani originali.


Questo prestigioso riconoscimento rappresenta un traguardo significativo nella carriera dell’artista e si aggiunge ad altri riconoscimenti come il Top Jazz della rivista Musica Jazz come nuovo talento nel 2022, la menzione Rising Star del Downbeat nel 2023 e 2024, il Premio Nuovo Imaie, Isio Saba e Amadeus Factory. Violinista e performer italiana di origini piemontesi, Anais esplora da sempre i suoni dell’improvvisazione libera, della musica elettroacustica, del jazz. Attualmente, è impegnata artisticamente su diversi fronti, grazie anche al sostegno del Centro di Produzione Westart di Novara.


A ottobre sarà protagonista di alcuni concerti in Venezuela, presentando il suo progetto in solo “Minotauri” sia all’EuroVenezuelan Jazz Festival, che in occasione della mostra su Gabriele Basilico a Caracas. Il 9 novembre sarà ospite del TEDx di Biella, mentre a dicembre sarà impegnata in una residenza artistica presso l’Abri di Ginevra.

Cia: rinvio Regolamento deforestazione importante per agricoltura

Cia: rinvio Regolamento deforestazione importante per agricolturaRoma, 2 ott. (askanews) – La proposta della Commissione Ue di posticipare di un anno l’applicazione del Regolamento Deforestazione (EUDR) è una vera boccata d’ossigeno per tutta l’agricoltura e il sistema allevatoriale. A dirlo, soddisfatta, è Cia-Agricoltori Italiani che aveva sollecitato un intervento in tal senso e che ora guarda con fiducia al voto positivo da parte del Parlamento e del Consiglio Ue per giungere a un rinvio definitivo.


Infatti, sottolinea Cia, pur sostenendo l’obiettivo di azzerare la deforestazione a livello globale, permangono criticità evidenti riguardo agli obblighi introdotti e, soprattutto, circa l’iter di implementazione del Regolamento. In particolare, il periodo di transizione previsto per la fine di quest’anno, non avrebbe consentito in alcuno modo alle aziende di adeguarsi in modo tempestivo e puntale, con un danno già palese per la produttività delle aziende agricole e agroalimentari. Basti pensare che si registrano già perturbazioni sui mercati, con molti contratti per il 2025 saltati a causa delle incertezze scaturite con l’introduzione del Regolamento. Con l’input della Commissione Ue, l’applicazione slitterebbe ora al 30 dicembre 2025 per le aziende di grandi dimensioni e a partire dal 30 giugno 2026 per le micro e piccole imprese. Un timing accettabile per una graduale introduzione del sistema da parte delle aziende e per continuare a favorire gli scambi commerciali almeno nel corso di tutto il prossimo anno. Infine, Cia confida che tale proroga serva anche a risolvere, necessariamente, ritardi e inesattezze sotto il profilo comunicativo e informatico, ma anche a snellire le procedure burocratiche previste dalla norma. Le nuove linee guida della Commissione Ue rappresentano solo un primo passo, in favore di più chiarezza e semplificazione.

Gallerie d’Italia, sabato 5 e domenica 6 ingresso gratuito

Gallerie d’Italia, sabato 5 e domenica 6 ingresso gratuitoMilano, 2 ott. (askanews) – Le Gallerie d’Italia di Milano, Napoli, Torino e Vicenza propongono per sabato 5 e domenica 6 ottobre 2024 l’ingresso gratuito per tutti i visitatori. Stesse modalità di apertura gratuita anche per la Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi ad Arezzo.


Sabato 5 ottobre le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo di Milano, Napoli, Torino e Vicenza aderiscono all’iniziativa nazionale “È cultura!” promossa da ABI – Associazione Bancaria Italiana, offrendo visite guidate e attività a tutti i visitatori. Inoltre sarà un’occasione per poter visitare le mostre temporanee e le collezioni permanenti. Aderisce all’iniziativa ABI anche il Museo del Risparmio a Torino. Alle Gallerie d’Italia di Milano a partire dal 6 ottobre sarà possibile ammirare, per la prima volta in esposizione, l’opera di grandi dimensioni Surface Veil IV di Robert Ryman, proveniente dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati, importante raccolta d’arte contemporanea formata tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento e confluita nel patrimonio storico-artistico di Intesa Sanpaolo. L’opera esposta in questa occasione appartiene alla serie Surface Veil, realizzata da Ryman tra il 1970 e il 1972.


Alle Gallerie d’Italia di Napoli è aperta la mostra, a cura di Luca Massimo Barbero, Andy Warhol. Triple Elvis, che presenta un nucleo di opere dell’artista provenienti dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati. Nel percorso espositivo si può percepire l’evoluzione dell’artista americano negli anni Sessanta e nei primissimi anni Settanta attraverso tre importanti cicli grafici ineditamente esposti insieme: Marilyn, Mao Tse-Tung e Electric Chairs.


Alle Gallerie d’Italia di Torino prosegue la mostra Antonio Biasiucci. Arca, terzo capitolo del progetto “La Grande Fotografia Italiana” a cura di Roberto Koch. In questa mostra, una delle più importanti dedicate al fotografo con oltre 250 fotografie esposte, i diversi capitoli del “poema utopico” di Biasiucci vengono presentati insieme per la prima volta: tra potenti polittici, sequenze di immagini, opere singole, lo sforzo è di realizzare una rappresentazione poetica ed estesa della vita degli esseri umani.


È inoltre possibile scoprire l’instant exhibition In viaggio con l’America. Le elezioni americane per immagini, in collaborazione con Chora e Will media curata da Mario Calabresi. La mostra fotografica, che si arricchisce di una immagine al giorno fino al 6 novembre, è proiettata nella hall e nei monitor esterni del museo. Alle Gallerie d’Italia di Vicenza è visitabile fino al 27 ottobre ILLUSTRISSIMO Javier Jaén: la mostra, inserita nell’ambito dell’ILLUSTRI FESTIVAL organizzato da Associazione Illustri, presenta le opere dell’artista spagnolo di fama internazionale, che attraverso il suo stile personalissimo e concettuale, unito a un linguaggio a volte giocoso a volte corrosivo, consente di esplorare l’esperienza quotidiana di tutti da un punto di vista unico e privilegiato, capace di metafore inattese e paradossi visivi. La Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi di Arezzo ospita la mostra Tornei di Toscana. La Giostra del Saracino, il Palio della Balestra e il Gioco del Ponte, a cura di Riccardo Franci, responsabile dell’armeria del Museo Stibbert di Firenze. L’esposizione fa parte del programma Terre degli Uffizi, ideato e realizzato da Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze all’interno delle rispettive iniziative Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei. La Galleria di Palazzo degli Alberti di Prato è aperta domenica 6 ottobre, come ogni domenica, sempre con ingresso gratuito per tutti i visitatori. Al suo interno è possibile ammirare capolavori di Caravaggio, Giovanni Bellini, Filippo Lippi e Puccio di Simone, nell’ambito di una collezione di grande valore identitario per la città, tra cui anche numerose opere del Cinque-Seicento di area fiorentina e le sculture di Lorenzo Bartolini, artista di Prato attivo nella prima metà dell’Ottocento. Anche il Museo del Risparmio a Torino aderisce all’iniziativa ABI offrendo l’ingresso gratuito sabato 5 ottobre e proponendo due originali incontri dedicati alle scuole e agli adulti in programma mercoledì 9 ottobre con la partecipazione di Alessandro Giraudo, economista e scrittore, per parlare di tasse in maniera semplice e divertente. Alle ore 11 per le scuole secondarie di II grado l’evento online “EDUFIN E STORIA: dalle tasse sull’ombra a quella sul sapone: alla scoperta dei tributi più fantasiosi”, un viaggio alla scoperta di come i Governi di tutte le epoche ricercavano denaro attraverso tasse e imposte richieste ai cittadini, talvolta anche bizzarre. Alle ore 18 presso la sede del Museo (via San Francesco d’Assisi 8/a) e online è in programma l’incontro a ingresso libero “EDUFIN E STORIA: le pazze e strambe tasse della storia” per parlare di fiscalità attraverso la storia. Un argomento che ha radici profonde e che spesso ha diviso governi e cittadini, causando talvolta scontri e insurrezioni. Prenotazioni sul sito del Museo.

Festival Spirito del Tempo, il 6 ottobre al via la terza edizione

Festival Spirito del Tempo, il 6 ottobre al via la terza edizioneRoma, 2 ott. (askanews) – Giunge alla terza edizione Spirito del Tempo – Teatri del suono d’oggi, inedito Festival dedicato all’intersezione creativa tra musica contemporanea, elettronica, danza, performance e teatro musicale/strumentale, ideato dalla flautista Laura Faoro, da sempre attratta dalle nuove frontiere di dialogo sinestetico fra le arti sulle orme dei grandi innovatori del Novecento, a partire da Stockhausen.


Quest’anno i quattro appuntamenti diffusi in città dal 6 al 22 ottobre, propongono un originale viaggio dedicato all’arte in rapporto con il suo medium, dalla radio fino alla televisione, passando per cinema, teatro e forma concerto. Il festival intitolato “Suoni e Parole: da Beckett a Bussotti – In Media Stat virtus” ed impreziosito da prime assolute, riscoperte e vere rarità dimenticate, partirà infatti dal lavoro ispirante di Samuel Beckett e Sylvano Bussotti, sperimentatori visionari, moderni, surreali che nella loro apertura creativa a tutti i mezzi espressivi dell’oggi e della cultura di massa hanno aperto le vie della contemporaneità.


Il primo appuntamento dedicato al teatro “Camera d’Aria – Beckett & Kagel & Magritte … riti d’arte per onironauti contemporanei” è in realtà un testo originale di Laura Faoro, per la prima volta in veste di drammaturga, regista e co-protagonista, pensato per far dialogare i mondi visivi e sonori di Beckett – tramite un’originale rilettura del breve dramma televisivo Nacht und Traume e del suo più celebre Giorni Felici – di Mauricio Kagel, compositore contemporaneo argentino noto per la forte inclinazione teatrale delle sue composizioni – qui presente con il raro Atem (Respiro) per strumentista a fiato – e infine di Magritte, in un’unione inedita tra teatro dell’assurdo, teatro strumentale, Tanz Theater e pittura surrealista. Sul palco con Faoro la danzatrice e coreografa Laura Guidetti, mentre il tessuto musicale è del compositore, direttore d’orchestra e pianista allievo di Corghi e Sciarrino, Lorenzo Pagliei, da sempre attento al rapporto tra musica e arti visuali. Con il recital “WHAT IS THE WORD. Mirlitonnades (Filastroccate)” si entra invece nel modus o meglio medium ‘concerto’ seppur in una sua formula allargata che include l’uso del video. Il programma creerà infatti un ponte sonoro tra Beckett e Bussotti, partendo da Schubert, autore amatissimo dal drammaturgo irlandese, proseguendo dunque con il Cage di The Wonderful Widow of Eighteen Springs, brano ispirato ad un passaggio del Finnegans Wake di James Joyce, l’amato-odiato maestro di Beckett, per giungere poi all’Italia di Luciano Berio con un’inedita riproposizione con video della Sequenza III per voce sola. A chiudere infine la parte dedicata a Bussotti, con la prima assoluta di due pezzi inediti per piano, i rarissimi “4 Lieder da De Pisis”, “Lachrimae” per voce sola in un altrettanto inedita versione con elettronica, e infine con la proiezione dell’incatalogabile film muto “Rara”, creato da Bussotti tra il 1967 e il 1969 e pensato solo per la sonorizzazione dal vivo, qui in una nuova sonorizzazione per pianoforte ed elettronica.


Terzo appuntamento dedicato al mezzo radiofonico nella declinazione del radiodramma con “A Cruda Voce” nel quale si proporranno tre registrazioni quasi ormai dimenticate e totalmente sconosciute ai più: il nastro di Beckett “Ceneri”, vincitore del Prix Italia direttamente dalle Teche Rai e due radiodrammi di rarissimo ascolto con le musiche di Bussotti e i testi di Edoardo Sanguineti in “Protocolli” e Aldo Braibanti in “Le stanze di Azoth”. La serata verrà completata con una nuova produzione del collettivo creativo milanese AGON affidata al compositore siciliano Francesco Maria Paradiso che sfruttando la dimensione comunicativa peculiare del mezzo radiofonico, dà vita ad una nuova versione in musica di “Ceneri” di Beckett. Il tutto si svolgerà nel cuore storico della vita radiofonica milanese, l’Auditorium Demetrio Stratos, e diventerà essa stessa una trasmissione di Radio Popolare. La quarta ed ultima serata è infine dedicata al cinema, in particolare a quello di Sylvano Bussotti o da lui ispirato, ed ovviamente è ospitata da una delle storiche sale d’essai di Milano, il Cinemino. Lo spettacolo “Inedita… Rarità – Retrospettiva su Sylvano Bussotti Musicista e Artista Cinematografico” riporta infatti in città una retrospettiva originale su Bussotti musicista e artista cinematografico, proponendo la visione di sue pellicole rare o inedite. Il progetto nasce in coproduzione con NoMus, che ha recentemente acquisito il Fondo Bussotti (legalmente tutelato e riconosciuto dal Ministero della Cultura di importanza storica nazionale con DL del 2021), e che ha messo a disposizione alcune pellicole dal suo catalogo e altre tratte dalle teche RAI, fra cui iCinegiornali di Bussotti, interviste in chiave musicale che ne mostrano l’estro registico alle prese con personaggi glamour dell’epoca quali Maurizio Costanzo, Patty Pravo, Moira Orfei, Moana Pozzi. Ma anche alcuni estratti de La Maestà, monumentale opera in cui Bussotti si cimenta come pianista e direttore d’orchestra con protagonista Patty Pravo, o il filmato di Derek Jarman che fungeva da preambolo alla regia da lui curata dell’opera di Bussotti “L’Ispirazione” per il Maggio Musicale Fiorentino, con una giovanissima Tilda Swinton.


Completa l’evento la proiezione – in prima milanese presso una vera sede cinematografica – di Sypario, lungometraggio del 2022 dedicato a Bussotti a cura di Fabio Selvafiorita.

Il Capo delle forze di Israele Halevi: possiamo colpire ovunque in Medio oriente

Il Capo delle forze di Israele Halevi: possiamo colpire ovunque in Medio orienteRoma, 2 ott. (askanews) – Il capo di Stato maggiore israeliano Herzi Halevi, visitando oggi la base aerea di Tel Nof, ha detto che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno “le capacità per raggiungere e colpire qualsiasi punto in Medio Oriente. E coloro tra i nostri nemici che non lo hanno ancora capito, presto lo capiranno”.


“L’Iran ha lanciato ieri circa 200 missili contro lo Stato di Israele. L’Iran ha attaccato aree civili e ha messo in pericolo la vita di molti cittadini. Grazie al corretto comportamento dei civili e alle difese di alta qualità, i danni sono stati relativamente contenuti. Risponderemo: sappiamo come individuare obiettivi importanti e sappiamo come colpire con precisione e potenza”, ha detto Halevi, secondo quanto riporta l’IDF sul suo profilo ufficiale Telegram. “Ho visitato la base aerea di Tel Nof prima dell’inizio della periodo festivo. La base è pienamente operativa, non ha mai smesso di funzionare e continua a effettuare attacchi dove necessario. Abbiamo la capacità di raggiungere e colpire qualsiasi punto in Medio Oriente. E coloro tra i nostri nemici che non lo hanno ancora capito, presto lo capiranno”, ha continuato il capo delle forze israeliane.


Halevi inoltre ha ribaditoche le forze israeliane faranno di tutto per “riportare a casa” gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas.

Lombardia, accordo su sicurezza stradale in area della Martesana

Lombardia, accordo su sicurezza stradale in area della MartesanaMilano, 2 ott. (askanews) – Siglato oggi in Prefettura a Milano, l’accordo di collaborazione tra Regione Lombardia, Prefettura e Comune di Cassina De’ Pecchi, capofila dei Comuni di Bussero, Carugate, Cernusco sul Naviglio, Gessate, Gorgonzola, Pessano con Bornago, Trezzo sull’Adda, e la Città Metropolitana di Milano. Alla sottoscrizione del protocollo hanno preso parte Sara Bettinelli consigliera di Città Metropolitana Milano, il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia, l’assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa ed Elisa Balconi, sindaco di Cassina de’ Pecchi.


Grazie al protocollo, Regione Lombardia finanzierà 500 ore di straordinario della Polizia locale, soprattutto nelle ore serali e nei week-end, da ottobre a dicembre 2024. L’obiettivo è rafforzare la sicurezza stradale contrastare i comportamenti pericolosi alla guida e, in particolare, prevenire e limitare gli incidenti stradali dovuti all’eccesso di velocità. Il progetto è nato nell’ambito dei lavori del Tavolo Tecnico istituito presso l’Osservatorio per il monitoraggio degli incidenti stradali della Prefettura di Milano. Sarà impiegato il personale di Polizia locale per l’esecuzione di servizi straordinari su un territorio che conta oltre 123.000 residenti e comprende importanti arterie viabilistiche a nord est di Milano.


“Il nostro obiettivo – ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza e Protezione civile, Romano La Russa – è diminuire gli incidenti e rendere le nostre strade più sicure. Il protocollo che abbiamo sottoscritto dimostra come la sinergia tra le istituzioni sia efficace, anche quando si tratta di sicurezza stradale. Regione Lombardia è da sempre impegnata a promuovere accordi che vedono i Comuni e i diversi Comandi di polizia locale lavorare in forma aggregata. Il mio auspicio è che sempre più Comuni aderiscano a questi protocolli e che si intensifichi anche la collaborazione con le Forze dell’ordine, in particolare Polizia Stradale e Arma dei Carabinieri”.

Confindustria, Orsini: rivedere sistema Ue quote emissioni CO2

Confindustria, Orsini: rivedere sistema Ue quote emissioni CO2Bruxelles, 2 ott. (askanews) – Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, durante una conferenza stampa oggi a Bruxelles ha chiesto che sia anticipata al più presto non solo la revisione del regolamento Ue sulle emissioni di CO2 dalle auto, compreso l’obiettivo di veicoli nuovi a zero emissioni nel mercato europeo entro il 2030, ma anche la revisione, prevista anche in questo casi al 2026, della normativa sulla “borsa dei permessi di emissioni” (sistema Ets, “Emission Trade System”). Il sistema Ets è stato da poco riformato per essere coerente con il nuovo l’obiettivo generale di ridurre del 55% le emissioni climalteranti nell’Ue entro il 2030.


“Uno dei temi” da rivedere del Green Deal, ha sottolineato Orsini, “è sicuramente la rivisitazione della norma sull’Ets, perché sta impattando tantissimo sulle nostre industrie. Penso ad esempio all’industria della ceramica, che ha in questo momento enormi problemi di competitività; e oggi i nostri grandi produttori non stanno pensando di incrementare le produzioni in Italia perché sappiamo benissimo che questa norma” con l’obiettivo del 2030 “impatterà tantissimo. E questo impatto genera il fatto che comunque siano fuori mercato, in confronto a paesi come l’India che invece sta inondando l’Europa con prodotti a un prezzo bassissimo che ovviamente non hanno queste regolamentazioni”. Il presidente di Confindustria ha precisato poi, sempre riguardo al tema dell’Ets, che “la ceramica indiana in Italia viene venduta a tre euro e mezzo; quella spagnola a 8,50 euro, grazie all’energia meno cara, la ceramica italiana a 12-13 euro. È un dato di questo lunedì o martedì, quando ho incontrato tutti i più grandi produttori di ceramica italiana. Nessuno di loro – ha riferito Orsini – sta pensando a un ulteriore investimento nel Paese e in Europa. Per andare al 2030 (cioè agli obiettivi Ue di riduzione delle emissioni previsti per quella data, ndr) sappiamo benissimo che si andrà ad assorbire il 5% del reddito di impresa” per pagare i permessi di emissione dell’Ets, ciò che “equivale agli investimenti totali del settore della ceramica”.


“La verità – ha detto ancora su questo tema il presidente di Confindustria – è che noi abbiamo settori come quello della ceramica che sono centralizzati in una regione, e lì si creerà il deserto, per una scelta fatta dall’Ue nel passato che danneggia un industria che dà un saldo positivo all’Europa di 30 miliardi”. “Secondo un dato di Terna del 30 di luglio – ha rilevato ancora Orsini -, il 19% dell’energia utilizzata dal Paese su 100 nei primi sette mesi dell’anno viene dalle fonti rinnovabili, solare ed eolico, è solo il 19%, poi c’è il 16% dall’idroelettrico, il 40% dal gas, il 20% dall’acquisto da altri paesi, compresa il nucleare francese di vecchia generazione, e poi abbiamo l’1% di carbone e il 7% di varie. Ma come facciamo – ha chiesto – a sostituire il 40% di gas, con tutto quello che abbiamo fatto, con gli obiettivi che ci aspettano per il 2030?”.


“Chiediamo – ha insistito il presidente di Confindustria – di fare subito la revisione” della nuova regolamentazione del sistema Ets, “perché sennò è un tema di competitività, di concorrenza. Qui nessuno più sta investendo. Abbiamo mappato gli investimenti: gli investimenti negli Stati Uniti sono stabili e in Cina stanno crescendo, ma gli investimenti dagli altri paesi verso l’Europa stanno crollando. Ma perché crollano? Crollano – ha lamentato – perché c’è la regolamentazione europea, i vincoli europei sono troppo alti in confronto alle richieste geopolitiche di altri paesi. “E una delle richieste, con la revisione – ha aggiunto a questo punto Antonio Gozzi, special adviser di Confindustria per l’autonomia strategica europea, presente alla conferenza stampa – potrebbe essere quella di riportare il sistema Ets a quello che era all’inizio: riservato esclusivamente all’industria e alle utilities, e non terreno di speculazione finanziaria dei fondi di investimento internazionali. Si può chiedere questo, o è una bestemmia? Ma dobbiamo per forza trasformare anche l’ambiente in una speculazione finanziaria?” ha chiesto Gozzi, precisando poi che il costo per le imprese delle quote di emissione del sistema Ets, oggi pari a 72 euro per tonnellata do CO2, “secondo le previsioni più ottimistiche aumenterà a 100-120 euro al 2030”.


Il sistema Ets, insomma, ha concluso Orsini, “ha generato una speculazione finanziaria per pochi”.