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Autore: Redazione StudioNews

L’Uefa toglie la finale Champions 2027 a Milano (il Comune non dà garanzie)

L’Uefa toglie la finale Champions 2027 a Milano (il Comune non dà garanzie)Milano, 24 set. (askanews) – “Poiché il Comune di Milano non poteva garantire che San Siro e i suoi dintorni non sarebbero stati interessati dai lavori di ristrutturazione, si è deciso oggi di riaprire il processo di candidatura per la finale” della Champions League del 2027. Lo ha scritto la Uefa in una nota, revocando l’assegnazione a Milano della gara, dopo la riunione del Comitato esecutivo a Praga. La decisione sul nuovo Paese ospitante, ha aggiunto la Uefa, è attesa tra maggio e giugno 2025. Nei giorni scorsi il Comune di Milano, proprietario dello stadio, ha incontrato i vertici di Inter e Milan che hanno bocciato la proposta di ristrutturare il Meazza sulla base di uno studio fatto da Webuild. I club hanno invece manifestato l’intenzione di voler lavorare insieme all’ipotesi di un nuovo impianto da realizzare nell’area di San Siro.

Il Papa: si rischia un allargamento dei conflitti. Stiamo già distruggendo il mondo

Il Papa: si rischia un allargamento dei conflitti. Stiamo già distruggendo il mondoCittà del Vaticano, 24 set. (askanews) – “Abbiamo bisogno di pregare per la pace. Il rischio che i numerosi conflitti invece di cessare si allarghino pericolosamente è più che concreto. Faccio mio il vostro grido e quello dei tanti colpiti dalla guerra e lo rivolgo ai responsabili della politica: ‘Fermate la guerra! Fermate le guerre!’ Stiamo già distruggendo il mondo! Fermiamoci finché siamo in tempo!”. Lo ha detto Papa Francesco in un messaggio inviato ai partecipanti all’Incontro Internazionale di Preghiera per la Pace organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, in corso a Parigi.


Il Papa ha voluto ricordare il primo incontro di preghiera per la pace indetto da Giovanni Paolo II ad Assisi. “Sono passati 38 anni dal lontano 1986 quando fu celebrato il primo incontro di preghiera per la Pace. – ha detto – Molti eventi hanno segnato la storia del mondo da quel momento: il crollo del muro di Berlino, l’inizio del terzo millennio, la crescita di fondamentalismi e i numerosi conflitti che si sono abbattuti sul pianeta, assieme alle incredibili sfide del cambiamento climatico, dell’avvento delle tecnologie emergenti e convergenti e delle pandemie che hanno colpito l’umanità”, ha ricordato nel suo messaggio. Tutti eventi che dimostrano come “siamo nel mezzo di un ‘cambiamento d’epoca’ di cui non conosciamo ancora le prospettive”. Anche per questo, ha concluso papa Francesco, proprio “lo ‘Spirito di Assisi’ è una benedizione per il mondo, per questo nostro mondo che ancora oggi è lacerato da troppe guerre, da troppa violenza. Questo ‘spirito’ deve soffiare ancor più forte nelle vele del dialogo e dell’amicizia tra i popoli”.

Fs, Donnarumma: no quotazione stiamo studiando ingresso privati

Fs, Donnarumma: no quotazione stiamo studiando ingresso privatiBerlino, 24 set. (askanews) – Non c’è un progetto di quotazione delle Fs. Lo ha detto l’ad di Fs, Stefano Donnarumma, in una conferenza stampa a Innotrans, la fiera mondiale del trasporto ferroviario in corso a Berlino, aggiungendo che si sta invece studiando la possibilità di aprire il capitale a privati, con una quota comunque di minoranza.


“No i tempi sono lunghi per fare cose del genere”, ha detto Donnarumma, rispondendo alla domanda se il gruppo sia pronto alla quotazione. “Non c’è un progetto di quotazione – ha specificato -. Stiamo studiano la maniera di poter condividere il capitale anche ai privati, C’è da indentificare un perimetro, dobbiamo capire se è praticabile, capire se c’è una parte che possa essere condivisa anche con l’immissione di quote da privati. Sarebbe comunque un progetto per la minoranza”. “Se dovessi essere io a dovermerne occupare, fino ad oggi io non ho un progetto – ha concluso aggiungendo che per il progettoci vorrebbero due anni -, io lo farei solamente a determinate condizioni che blindassero la società da qui a prossimi anni”.

Cittadinanza, raggiunto il quorum di 500.000 firme per il referendum

Cittadinanza, raggiunto il quorum di 500.000 firme per il referendumMilano, 24 set. (askanews) – La raccolta firme online per la richiesta di referendum che mira a modificare la normativa per ottenere la cittadinanza italiana da parte di un cittadino straniero residente nel territorio della Repubblica, aperta il 6 settembre, ha raggiunto il quorum richiesto. In base ai dati pubblicati dalla piattaforma del ministero della Giustizia le firme digitali raccolte finora sono infatti più di 510.000. Il quesito punta a dimezzare da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia richiesti per poter avanzare la domanda di cittadinanza.

Al via da Palermo il tour “Il concerto che vorrei”, live inclusivo

Al via da Palermo il tour “Il concerto che vorrei”, live inclusivoRoma, 24 set. (askanews) – Un’esperienza musicale inclusiva, senza discriminazioni di genere, che sappia tutelare ogni forma di disabilità e diversità. Un live accessibile, che possa dare a tutte e tutti – allo stesso modo – un’identica opportunità di fruizione e condivisione. Nasce con questi presupposti “Il concerto che vorrei”: il percorso che per la prima volta coinvolge insieme pubblico, artisti e addetti ai lavori per progettare e cambiare concretamente l’approccio dentro e fuori dal palco.


Ideato da KeepOn LIVE – la rete associativa di spazi di musica dal vivo – “Il Concerto che vorrei” è realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura, il supporto di Equaly (la prima realtà italiana a occuparsi di uguaglianza di genere nell’industria musicale); Uildm (associazione di riferimento per le persone con distrofie e altre malattie neuromuscolari); CSV Milano (agente di sviluppo del volontariato e della cittadinanza attiva); Revelland e BAM! Strategie Culturali. Un lavoro durato due anni che ha analizzato, attraverso questionari e interviste, le diverse esigenze degli attori in campo e vuole oggi realizzare un concerto ideale ma non utopico, offrendo soluzioni concrete e basate su tre pilastri: diversity, ovvero una programmazione e una divulgazione comunicativa inclusiva; gender equality nella programmazione, nei ruoli professionali e nella divulgazione comunicativa; disabilità, ovvero l’accessibilità degli spazi e l’adozione di un codice comportamentale inclusivo.


Un progetto che prende forma in anteprima giovedì 26 settembre alle ore 22 presso I Candelai di Palermo e prosegue al Dumbo di Bologna venerdì 11 e sabato 12 ottobre durante il Robot Festival (grazie all’impegno dell’associazione SHAPE); al Monk di Roma giovedì 17 ottobre; e si chiude presso La Santeria di Milano, nell’ambito della Milano Music Week di novembre (la data verrà annunciata nei prossimi giorni). Nel capoluogo siciliano, per la tappa inaugurale, si accendono così i riflettori su un live multidisciplinare e sperimentale che chiude l’edizione 2024 del meeting annuale KeepOn LIVE FEST. Sul palco il duo electro-pop olandese CUT nell’ambito di Revelland (2023 – 2025), la rete europea collaborativa determinata a creare spettacoli accessibili. Un’iniziativa già approdata su palchi prestigiosi come lo Sziget Festival (Ungheria), ESNS (Paesi Bassi), Roskilde (Danimarca) e presentata qui per la prima volta in Italia. I CUT sono Sebastiaan Dutilh e Belle Doron, e vanno in scena con “The Ritual”: un’esperienza immersiva e multisensoriale guidata da una “voce divina” che attraversa il gusto, l’olfatto e il tatto, per creare un forte legame emotivo nel pubblico. Li anticipano gli italiani One eat One, la prima band di musica elettronica al mondo composta da persone normodotate e persone con disabilità: un’entità unica e ben amalgamata abituata a fondere le singole personalità e caratteristiche come fanno nel loro sound tra riff di chitarra, ritmi minimalisti e melodia. Apre la serata Giorgina Lo Nardo, artista e performer LIS di Palermo già sul palco con i Pinguini Tattici Nucleari.


Un primo live realizzato per evidenziare alcune delle caratteristiche che dovrebbe avere “Il concerto che vorrei”: attenzione e cura della programmazione musicale e una comunicazione che non promuova solo l’utilizzo di foto o immagini rappresentative della maggioranza, includendo anche persone non caucasiche o con disabilità fisiche. Per le persone con disabilità, da rivedere l’area “recintata” lontana dal palco e dai propri amici, l’obbligo di avere un accompagnatore o perfino, in alcuni casi, la richiesta del 100% di invalidità per poter usufruire di spazi e servizi dedicati. È emersa poi l’importanza della formazione dello staff, l’esigenza che il personale sia adeguatamente formato tanto nell’accoglienza quanto nell’eventuale gestione di situazioni delicate. Rilevante anche la questione trasporti: ci si sente più al sicuro se esiste una rete di mezzi pubblici per raggiungere la venue, un servizio navette o una stazione taxi; mentre nel caso di parcheggi auto, servirebbero ben illuminati e controllati. “Il concerto che vorrei” vuole scardinare l’assunto che alcuni cambiamenti siano troppo difficili in termini di spesa economica, tempo, competenze e risorse umane, dimostrando che concerti come questo di Palermo, anziché essere fonte di preoccupazione, possano al contrario stimolare un nuovo approccio e generare soddisfazione tanto nel team di chi lavora nella musica quanto nel pubblico.

Papa: guai a chi cerca di trascinare Dio nel prendere parte a guerre

Papa: guai a chi cerca di trascinare Dio nel prendere parte a guerreCittà del Vaticano, 24 set. (askanews) – “Dobbiamo allontanare dalle religioni la tentazione di diventare strumento per alimentare nazionalismi, etnicismi, populismi. Le guerre si inaspriscono. Guai a chi cerca di trascinare Dio nel prendere parte alle guerre!”. E’ quanto ha intimato oggi Papa Francesco nel corso di un messaggio da lui inviato a fedeli e responsabili di diverse religioni riuniti a Parigi per un Incontro Internazionale di Preghiera per la Pace, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio.


Francesco ha poi affermato che “compito urgente delle religioni è favorire visioni di pace, come state mostrando in questi giorni a Parigi. Uomini e donne di cultura e di fede diverse avete sperimentato – ha poi aggiunto – la forza e la bellezza della fraternità universale. È questa la visione di cui ha bisogno il mondo, oggi. Vi esorto a continuare: siate artigiani di pace. Se in tanti continuano a fare la guerra, tutti possiamo lavorare per la pace”. Francesco ha, quindi chiesto ai credenti ed ai loro responsabili di “immaginare la pace”. “C’è bisogno di incontrarsi, di tessere legami fraterni e di lasciarsi guidare dall’ispirazione divina che abita ogni fede, per immaginare assieme la pace tra tutti i popoli. – ha detto – Abbiamo bisogno di spazi per dialogare e agire insieme per il bene comune e la promozione dei più poveri”.


“Sì, – ha quindi concluso – in un mondo che rischia di frantumarsi nei conflitti e nelle guerre, il lavoro dei credenti è prezioso per mostrare visioni di pace e favorire ovunque nel mondo la fraternità e la pace tra i popoli”.

Milano, Comune assegna all’asta edicola funeraria per 2,45 mln

Milano, Comune assegna all’asta edicola funeraria per 2,45 mlnMilano, 24 set. (askanews) – Si è tenuta questa mattina, presso la Sala Formazione del palazzo di via Larga 12, la procedura tramite asta pubblica per la concessione amministrativa novantanovennale di tre edicole funerarie del Cimitero Monumentale. L’assegnazione si è conclusa con un valore complessivo che sfiora i 3,8 milioni. Le offerte presentate sono state complessivamente sette da parte di sei partecipanti.


La migliore offerta è stata quella per l’edicola Annoni (base d’asta 477mila euro) aggiudicata per 2,45 milioni di euro, 507mila euro sono stati offerti per l’edicola Frova (base d’asta di 389mila euro), mentre per l’edicola Zapelli (base d’asta 372mila) l’asta si conclusa con un’offerta economica di 757mila euro. Al termine della verifica documentale delle dichiarazioni rese dai concorrenti si procederà all’assegnazione definitiva delle tre edicole.

La chitarra di Ed Sheeran all’asta per l’ospedale di Massa Carrara

La chitarra di Ed Sheeran all’asta per l’ospedale di Massa CarraraRoma, 24 set. (askanews) – Un’asta che regalerà “note di solidarietà”. La chitarra di Ed Sheeran sarà venduta su Catawiki e il ricavato andrà in beneficenza all’Ospedale del Cuore “G. Pasquinucci” di Massa Carrara. E’ l’ultima impresa di Damiano Cavadi, content creator romano che riesce da anni ad avvicinare star mondiali per farsi autografare gli oggetti piu’ disparati. Lo abbiamo visto impugnare trionfante la racchetta di Sinner, far autografare a Shakira la portiera di un’automobile, a Dustin Hoffman l’iconico uncino dell’omonimo Capitano interpretato dall’attore e a Russel Crowe l’elmo de “Il gladiatore”. Il suo video di Messi che dal finestrino di un’auto gli firma una maglia (dopo 10 giorni di appostamento e inseguimenti) ha ottenuto 3 milioni di mezzo di visualizzazioni. Da Papa Francesco ricevette in dono la papalina tra la folla di Piazza San Pietro.


L’ultima avventura di Damiano si arricchisce però di un sapore speciale: partito alla volta di Lucca per assistere al concerto di Ed Sheeran si porta con sé una chitarra della sua collezione “Sheeran Guitars Mathematics Tour” e riesce ad infiltrarsi nel backstage. Anche questa volta la missione è compiuta: Ed Sheeran firma con dedica la chitarra e aderisce ufficialmente ad un’iniziativa proposta da Damiano. In accordo con l’artista inglese lo strumento autografato verrà messa all’asta sulla piattaforma Catawiki e l’intero guadagno (al netto delle spese vive documentate sostenute da Damiano) sarà devoluto all’Ospedale del Cuore “G. Pasquinucci” di Massa Carrara, un centro di alta specialità interamente orientato alla diagnosi, alla cura e al trattamento delle patologie cardiovascolari per pazienti neonatali, pediatrici e adulti. L’asta verrà aperta il 27 settembre ’24 e terminerà il 13 ottobre.

Medioriente, Biden all’Onu: “E’ tempo per le parti di finalizzare l’accordo”

Medioriente, Biden all’Onu: “E’ tempo per le parti di finalizzare l’accordo”Roma, 24 set. (askanews) – “Ora è il tempo che le parti finalizzino l’accordo” ha detto il presidente americano Joe Biden alla 79ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, incoraggiando Hams ed Israele a siglare l’accordo per il cessate il fuoco in Gaza e la liberazione degli ostaggi. Biden ha invitato che nessuno dimentichi il 7 ottobre e che “tutte le nazioni devono assicurare che attacchi come questo non accadano”. Ha poi aggiunto che non solo le famiglie degli ostaggi che lui ha incontrato, “sono passate attraverso l’Inferno”, ma anche ” cittadini di Gaza stanno vivendo l’inferno”.

Ripensare i Corpi Intermedi, innovazione per Associazioni di categoria

Ripensare i Corpi Intermedi, innovazione per Associazioni di categoriaRoma, 24 set. (askanews) – Negli ultimi decenni, il mondo ha visto cambiamenti tecnologici e sociali senza precedenti, ma i corpi intermedi, da sempre pilastro fondamentale del tessuto economico e sociale, sembrano essere rimasti bloccati in un passato che non risponde più alle esigenze attuali.


Oggi la piccola imprenditoria richiede supporti concreti e tempestivi. Tuttavia, molte associazioni di categoria faticano a fornire strumenti efficaci, rimanendo legate a un mero modello di rappresentanza e dinamiche obsolete. Questo distacco rischia, non solo di indebolire le associazioni stesse per la crescente disaffezione da parte delle imprese, che non trovano più il supporto e la guida di cui hanno bisogno, ma anche di lasciare un vuoto nel sistema economico, privo di quelle istituzioni intermedie che tradizionalmente hanno fatto da raccordo tra le imprese e il sistema normativo e politico. Uno dei più recenti studi rispetto al loro ruolo e alla loro efficacia (Confartigianato – 2021) ne evidenzia le difficoltà. Circa il 60% delle PMI iscritte a un’associazione di categoria non si sente adeguatamente supportato e solo il 20% delle PMI ritiene che l’associazione di appartenenza fornisca un contributo significativo nell’innovazione. Un’altra difficoltà riguarda l’accesso a risorse, finanziamenti o agevolazioni fiscali, che spesso le imprese faticano a ottenere tramite il supporto delle associazioni. Anche la formazione offerta da questi enti si rivela come un aspetto critico, fruita solamente dal 30% delle PMI intervistate.


È proprio in quest’ottica che è nata l’iniziativa di Mama Industry: un nuovo strumento pensato per ridare centralità alle associazioni di categoria e rilanciarne l’interazione con il mondo imprenditoriale. Mama Industry, realtà innovativa nel sostegno alle micro, piccole e medie imprese, ha annunciato infatti l’espansione delle proprie attività con la creazione del nuovo Ufficio Sviluppo Partnership, pensato per promuovere una nuova cultura d’impresa e sensibilizzare le istituzioni sulle esigenze delle mPMI. In questo contesto, il team qualificato preposto si sta concentrando sul coinvolgimento di amministratori locali, direttori e presidenti di organizzazioni, proponendo una nuova visione di affiancamento alle imprese finalizzata alla crescita e al miglioramento della produttività. “L’espansione di Mama Industry attraverso l’Ufficio Sviluppo Partnership è un passo cruciale per portare avanti la nostra missione di sostenere la piccola imprenditoria italiana”, afferma Marco Travaglini, CEO di Mama Industry. “Crediamo fermamente che, per far crescere il tessuto imprenditoriale del nostro Paese, sia necessario sensibilizzare gli attori chiave del territorio verso nuovi approcci innovativi e collaborativi”.


L’Ufficio ha già avviato una serie di incontri e comunicazioni mirate con diversi stakeholder. Un primo test operativo ha portato risultati incoraggianti, mettendo Mama Industry in contatto con i presidenti di CNA, Confindustria e Legacoop in numerose città italiane. L’Ufficio Sviluppo Partnership intensificherà il suo lavoro nei prossimi mesi, puntando a creare una rete capillare di supporto che abbracci tutto il territorio nazionale anche attraverso eventi locali, il cui tema centrale sarà sempre la produttività e il potenziale di crescita delle mPMI. Grazie a questa nuova iniziativa, Mama Industry intende dare voce ai “piccoli” imprenditori accompagnandoli verso una maggiore competitività e autonomia che permetta loro di superare la semplice funzione di “manovalanza” all’interno delle filiere produttive da cui spesso sono schiacciati.