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Autore: Redazione StudioNews

Sul lato nascosto della Luna tracce di crateri ormai sepolti

Sul lato nascosto della Luna tracce di crateri ormai sepoltiRoma, 4 set. (askanews) – A 55 anni dallo sbarco dell’Apollo 11, la Luna continua a svelarsi nel suo lato oscuro agli scienziati ancora oggi impegnati nello studio del satellite naturale della Terra. Per la prima volta, una ricerca internazionale ha identificato più di 20 strutture legate a crateri ora sepolti e diverse stratificazioni inclinate nella regolite, lo strato di materiale composto da polvere, roccia e detriti, che si trova sulla superficie della Luna ed è il risultato di millenni di impatti di meteoriti e di processi erosivi.


A coordinare il team di ricercatori è il gruppo di Geofisica Applicata del professore Michele Pipan del Dipartimento di Matematica, Informatica e Geoscienze dell’Università di Trieste. Gli scienziati hanno interpretato le strutture geologiche a una profondità di oltre 30 metri dalla superficie lunare, analizzando i dati radar raccolti dalla missione cinese Chang’e-4 dal 2019, attraverso il primo rover atterrato sulla faccia nascosta della Luna, e integrandoli con misure da sensori remoti. L’indagine – spiega Units – ha interessato una parte del cratere Van Kármán, situato all’interno del South Pole-Aitken Basin, una zona inesplorata del satellite con un diametro di oltre 180 km ora al centro di nuove rivelazioni geologiche. Per la prima volta, nelle fasi di raccolta ed elaborazione dei dati, i ricercatori hanno utilizzato algoritmi di deep learning basati sull’intelligenza artificiale, che hanno permesso di esaminare i dati radar in modo molto più preciso e oggettivo rispetto al passato, scoprendo caratteristiche ed evoluzione del lato nascosto della superficie lunare e rivelando una complessità nella geometria della regolite sino ad oggi sconosciuta. La regolite della zona osservata, infatti, non ha uno spessore costante, contrariamente a quanto ipotizzato in precedenza, ma variabile tra i 5 e i 15 metri.


“Questi risultati dimostrano l’importanza delle analisi multidisciplinari, che non solo forniscono informazioni cruciali dal punto di vista scientifico, ma costituiscono anche l’imprescindibile punto di partenza per la valutazione di potenziali risorse del sottosuolo lunare e per la pianificazione di future missioni e basi lunari permanenti” spiega Michele Pipan, professore di Geofisica Applicata all’Università di Trieste. La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica “Icarus”, ha coinvolto scienziati dell’Università di Trieste, dell’Inaf – Istituto nazionale di astrofisica di Roma, della Purdue University (USA), dell’Accademia cinese delle Scienze e dell’Università di Zhejiang (Cina).


Nel gennaio 2024, lo stesso gruppo di ricerca ha corretto e validato i dati radar raccolti dalla missione, disponibili sul sito del Lunar and Planetary data release system del National Astronomical Observatory of China, e li ha resi disponibili alla comunità internazionale attraverso la pubblicazione sulla rivista Scientific Data. Attualmente, il gruppo di ricerca dell’Università di Trieste che ha guidato questo studio è coinvolto in un progetto selezionato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per l’invio sulla Luna di un magnetometro e di un sistema radar per indagini geofisiche del sottosuolo lunare.

Xi ha riunito l’Africa a Pechino: 53 su 54 paesi presenti

Xi ha riunito l’Africa a Pechino: 53 su 54 paesi presentiRoma, 4 set. (askanews) – In quello che probabilmente è il più affollato vertice diplomatico dell’anno, la Cina sta ospitando a Pechino i leader e rappresentanti di 53 dei 54 paesi dell’Africa (unica eccezione è il regno di eSwatini, l’ex Swaziland) per il Forum di cooperazione sino-africana FOCAC, che si tiene ogni tre anni alternativamente in Cina e in un paese africano. Una dimostrazione ulteriore di volontà di Pechino di aumentare il suo grip sul continente africano, cruciale per le sue materie prime che sono necessarie allo sviluppo tecnologico.


Il presidente cinese Xi Jinping, in questi giorni, ha ricevuto un numero notevole di presidenti e leader africani, facendo nuove promesse d’investimento, anche se l’esposizione debitoria della Cina in questo momento pone dei dubbi sulla reale possibilità di Pechino di mantenere un livello d’impegno così significativo. Inoltre, attorno all’Africa si è creato un clima di corteggiamento che vede impegnati anche diversi altri paesi. Questa settimana, per esempio, l’Indonesia ha tenuto un proprio forum di cooperazoone con 22 paesi africani e il suo presidente, Joko Widodo, ha promesso di “difendere gi interessi del Sud globale”. Anche l’India sta cercando di sfruttare il suo crescente peso economico per mettere piede in Africa. Al forum Future of Asia di Nikkei a maggio, il ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar ha dichiarato che l’”impegno dell’India con l’Africa si è intensificato, soprattutto lungo la costa orientale africana”. Il Giappone, inoltre, ospita la Conferenza internazionale di Tokyo sullo Sviluppo Africano (TICAD) dal 1993.


La Cina, però, è stata il più grande partner commerciale dell’Africa negli ultimi 15 anni, con un volume commerciale che nel 2023 ha raggiunto un record di 282,1 miliardi di dollari. Il deficit commerciale complessivo dell’Africa rispetto alla Cina è aumentato l’anno scorso a 64 miliardi di dollari, anche se il divario si è ridotto nella prima metà del 2024 grazie alle importazioni in rapida crescita dall’Africa di prodotti agricoli, metalli, materie prime critiche per i nuovi settori energetici cinesi. Gli investimenti diretti dalla Cina hanno raggiunto i 40 miliardi di dollari nel 2023, rendendola una delle principali fonti di investimenti esteri in Africa. Ancora, le istituzioni finanziarie cinesi hanno fornito più di 170 miliardi di dollari in crediti, prestiti e sovvenzioni alle nazioni africane tra il 2001 e il 2022, principalmente per finanziare progetti infrastrutturali legati all’Iniziativa Belt and Road, voluta dal Xi.


Tuttavia tutto questo attivismo presenta anche un lato negativo. L’esposizione dei paesi africani verso la Cina pone dei problemi a cui le classi dirigenti dei paesi africani non sono insensibili. Lo scorso anno la Cina ha registrato un avanzo commerciale di oltre 63 miliardi di dollari con l’Africa, in una dinamica per cui importa materie prime e vende prodotti finiti. Non a caso il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, incontrando Xi, ha chiesto di ridurre questo divario e di investire nel manifatturiero per creare posti di lavoro. In questi giorni Xi ha anche incontrato il presidente della Repubblica democratica del Congo, Félix Tshisekedi, promettendo di approfondire la cooperazione nei settori dell’agricoltura e della lavorazione dei metalli, per aiutare il paese a “trasformare le risorse in slancio per lo sviluppo”. Il leader cinese ha inoltre promesso di consolidare la “fiducia politica reciproca”, affermando che i due paesi sono “compagni di viaggio sulla strada della modernizzazione e dovrebbero essere amici stretti con aspirazioni simili e benefici reciproci”.


La RDC fornisce oltre il 60% del cobalto della Cina, un componente chiave nelle batterie per veicoli elettrici ed elettronica, rendendola un attore chiave nella transizione dell’Asia verso l’energia verde. All’inizio di quest’anno, due società cinesi – Sinohydro Corp e China Railway Group – hanno accettato di investire fino a 7 miliardi di dollari in infrastrutture per sostenere la joint venture Sicomines per rame e cobalto. Xi ha ricevuto anche i leader di Gibuti, Comore, Mali e Togo, paesi che hanno elevato i loro rispettivi partenariati bilaterali al livello di “partenariato strategico”. Ismail Omar Guelleh, presidente di Gibuti, ha detto a Xi che il suo paese attende con impazienza di “rafforzare la comunicazione e la collaborazione nell’attuale situazione internazionale e regionale” per “promuovere la sicurezza e lo sviluppo regionale”. Gibuti è un paese particolarmente importante per Pechino nel Corno d’Africa, perché ospita l’unica base navale della marina cinese al di fuori del territorio nazionale. Incontrando il colonnello Assimi Goita, presidente ad interim del Mali controllato da una giunta militare, Xi ha dichiarato che la Cina ha “sostenuto l’autodeterminazione del popolo africano nel decidere il proprio destino futuro”. Goita, dal canto suo, ha lodato la posizione di Pechino di “opposizione all’interferenza negli affari interni di altri paesi”.

Frosinone, Nonna Pitta lancia linea di yogurt 100% latte di bufala

Frosinone, Nonna Pitta lancia linea di yogurt 100% latte di bufalaRoma, 4 set. (askanews) – Il Caseificio Nonna Pitta, rinomato per la sua produzione di latticini di alta qualità, lancia una nuova linea di yogurt al 100% con latte di bufala. Questo prodotto innovativo promette di portare una ventata di freschezza e autenticità, combinando tradizione e modernità.


Il Caseificio Nonna Pitta di Amaseno (Fr) si è sempre distinto per la qualità dei suoi prodotti e gli yogurt con latte di bufala non fanno eccezione. Realizzati con latte di bufala di produzione propria, questi yogurt sono il risultato di una lavorazione artigianale che rispetta le antiche tradizioni. “C’è qualcosa di magico nel trasformare il latte delle nostre bufale in deliziosi yogurt”, afferma l’imprenditrice Francesca Rinna. “È una magia che abbiamo imparato da Nonna Pitta, una passione che si sente in ogni cucchiaio”.


Il nuovo yogurt di bufala è disponibile in una vasta gamma di gusti, pensati per soddisfare tutti i palati. I gusti includono Arancia e Zenzero, Cereali, Cocco, Fragola, Pesca, Frutti di Bosco, Naturale e Ciliegia. Ogni gusto è studiato per esaltare la naturale cremosità del latte di bufala. “Abbiamo voluto creare qualcosa di speciale che rispecchiasse la nostra tradizione ma che fosse anche al passo con i tempi,” continua suo padre Domenico. “Ogni vasetto è un pezzo della nostra storia, un assaggio di autenticità e amore per il sapore genuino.” L’introduzione degli yogurt al 100% con latte di bufala rappresenta una novità assoluta nel panorama caseario. Grazie al loro sapore unico e alla consistenza vellutata, questi yogurt stanno già conquistando i consumatori più esigenti. “Lasciatevi trasportare dai sapori genuini della nostra terra,” invita Francesca. “I nostri yogurt non sono solo prodotti, ma racconti di tradizione e innovazione.”


Il Caseificio Nonna Pitta non è solo un’azienda di successo, ma anche una vera e propria eccellenza per il territorio di Amaseno. Situato in una zona rinomata per la produzione di latte di bufala, il caseificio rappresenta un punto di riferimento per la comunità locale. Contribuendo all’economia del territorio e valorizzando le risorse locali, il Caseificio Nonna Pitta continua a portare avanti una tradizione che unisce passione, qualità e rispetto per l’ambiente. Gli yogurt del Caseificio Nonna Pitta sono disponibili nei tre punti vendita di Amaseno, Perugia e San Giovanni Teatino (CH). Inoltre, è possibile acquistarli tramite la distribuzione nelle tre regioni indicate sul sito web del caseificio nella sezione apposita.

Francia, Le Monde: scelta del premier sta diventando una telenovela

Francia, Le Monde: scelta del premier sta diventando una telenovelaRoma, 4 set. (askanews) – Dopo infiniti giri di consultazioni (12 giorni), il presidente Macron non ha ancora scelto a chi dare l’incarico di nuovo primo ministro dopo aver accettato ormai già da 50 giorni le dimissioni di Attal. E Le Monde ironizza: la scelta del premier è diventata una ‘telenovela’, anzi peggio, è puro “vaudeville”.


“La telenovela si trasforma in vaudeville – scrive Le Monde – L’impasse di Matignon, legata alla malafede e ai calcoli tattici dei partiti, è anche quella del presidente della Repubblica, di un metodo e di una governance verticale che hanno già mostrato i suoi limiti”. “Due mesi dopo il secondo turno delle elezioni legislative, segnato dalla più alta partecipazione degli ultimi trent’anni, Emmanuel Macron non riesce ancora a imparare la lezione elettorale e le sue infinite consultazioni si trasformano in vaudeville. Sullo sfondo di incroci nel cortile dell’Eliseo, disinformazione e ombre processuali, i voti di tutti salgono e scendono, in un angosciante movimento a pendolo”.


“Un giorno – prosegue il quotidiano – è stato il turno dell’ex primo ministro di François Hollande, Bernard Cazeneuve, un altro giorno, è il presidente (Les Républicains, LR) dell’Hauts-de-France, Xavier Bertrand, a sembrare favorito… Tra i due, spunta il nome di un completo sconosciuto per i francesi: il presidente del Consiglio economico, sociale e ambientale, Thierry Beaudet. Ma in tutti e tre i casi, niente di fatto, e siamo sempre al punto di partenza!”. Meno tranchant, ma non meno caustico, Le Figaro. “Solo le religioni non sono state consultate! », dice una fonte mentre il quotidiano definisce “una litania infinita” la serie di consultazioni all’Eliseo.


“Dateci un qualsiasi primo ministro ma portateci fuori di qui!” scherza ma solo a metà un ministro dimissionario. Questo mercoledì sono trascorsi cinquanta giorni da quando il capo dello Stato ha accettato le dimissioni di Gabriel Attal e del suo governo, sottolinea il quotidiano. E da dodici giorni sono iniziate le consultazioni con i diversi schieramenti politici per cercare di trovare un primo ministro. Nessuna soluzione per il momento, conclude il quotidiano.

Rai Premium, “La notte del mare”: conducono Domenico Gareri e Barbara Politi

Rai Premium, “La notte del mare”: conducono Domenico Gareri e Barbara PolitiRoma, 4 set. (askanews) – Una serata che mira a sensibilizzare il pubblico sui temi fondamentali della sostenibilità ambientale, attraverso spettacolo, musica e canto, con ospiti di grande rilievo che contribuiranno a diffondere questi importanti messaggi. Questa, in sintesi, è “La notte del mare”, un grande evento condotto da Domenico Gareri e Barbara Politi, che andrà in onda lunedì 9 settembre, in seconda serata, alle ore 22.50 su Rai Premium.


Tra gli ospiti musicali de “La notte del mare” ci sono grandi nomi della musica leggera italiana, come Eugenio Bennato e Mariella Nava. Nella suggestiva cornice azzurra di Catanzaro Lido, i due conduttori accoglieranno autorità ed eccellenze legate al mondo istituzionale e culturale. Giunto alla seconda edizione, l’evento è strettamente legato ai principi della Bandiera Blu e agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU. “È un motivo di grande gioia, per me, poter annunciare che il 9 settembre in seconda serata porteremo su Rai Premium ‘La notte del mare’, un format legato ai dettami della Bandiera Blu, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile dell’ONU e con le strategie di promozione della sostenibilità promosse dall’Unione Europea”, racconta Domenico Gareri. Gli fa eco Barbara Politi, che dichiara: “Il mare è tutto. E non potevamo che celebrarlo attraverso l’arte e la musica. Un respiro lungo una notte, che ci ha avvolto in un’emozione intensa. Aver calcato il palco de ‘La notte del mare’ mi ha entusiasmata e mi ha regalato un’importante consapevolezza: il mare ci unisce. Raccontare questa verità al pubblico della Rai, e quindi all’Italia, ha per me un significato ancora più grande, simbolico”.


“La notte del mare” nasce da un’idea di Domenico Gareri ed è un programma scritto da Tommaso Martinelli, Veronica Salvi, Sacha Lunatici e Luigi Miliucci. La regia è firmata da Domenico Riccelli. Il format è prodotto da Life Communication in collaborazione con Parchi Marini Calabria. Subito dopo la messa in onda su Rai Premium (canale 25 del digitale terrestre), “La notte del mare” sarà disponibile anche sulla piattaforma RaiPlay.

Roma, Gualtieri: con 450 interventi e prevenzione evitato il peggio

Roma, Gualtieri: con 450 interventi e prevenzione evitato il peggioRoma, 3 set. (askanews) – “L’evento che ha colpito Roma è davvero senza precedenti, perché di grande potenza e concentrato in pochissimo tempo e in alcune aree della città, a partire dal centro storico. Ringrazio i volontari della Protezione Civile di Roma Capitale e la Polizia Locale che hanno compiuto più di 400 interventi con grande rapidità ed efficienza a supporto dei cittadini e della circolazione”. Lo ha dichiarato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, al termine della riunione di coordinamento che ha convocato nel tardo pomeriggio per valutare la dimensione e gli esiti del nubifragio che ha colpito la Capitale.


Il sindaco ha spiegato che “nonostante la potenza del downburst, che ha causato numerosi allagamenti e crolli di alberi, a una prima ricognizione i danni, pure inevitabili, sono stati relativamente contenuti grazie anche all’enorme lavoro di prevenzione che abbiamo messo in campo nei mesi scorsi con la pulizia delle caditoie, la rimozione delle foglie e la potatura degli alberi. Tuttavia – ha sottolineato Gualtieri -, risulta sempre più evidente che il tema dei mutamenti climatici e del loro impatto sulla nostra vita è ormai ineludibile per tutti”. Alla riunione hanno preso parte i responsabili della Protezione civile di Roma Capitale, il Dipartimento Lavori Pubblici e il Dipartimento Ambiente, le assessore all’Ambiente e ai lavori pubblici Alfonsi e Segnalini, l’azienda Ama, la Polizia locale, l’Ufficio clima e il Gabinetto del Sindaco. E’ stato fatto un bilancio dei danni dell’incredibile bomba d’acqua che ha colpito il centro di Roma, degli interventi preventivi già realizzati e di quelli effettuati oggi in via emergenziale.


“Noi – ha aggiunto il sindaco – stiamo affrontando i cambiamenti climatici con serietà e decisione, a partire dal nostro piano di adattamento climatico e alle numerose azioni che esso ha individuato e che abbiamo avviato come l’aumento della portata delle condotte fognarie ed è bene che maturi una diffusa consapevolezza che nulla sarà come prima”. Nella riunione è emerso che su Roma si è abbattuto un fenomeno metereologico chiamato downburst, una potente raffica di vento discendente, con raffiche fino a 90 kmh. Sono caduti sul centro storico più di 80 mm di pioggia per mq, la stessa quantità che cade mediamente in un intero mese autunnale.


Rispetto agli interventi effettuati sul territorio, 340 sono stati effettuati dalla Polizia Locale: 120 per gli allagamenti, 44 per incidenti stradali e 180 per caduta di alberi o rami; 30 interventi con idrovore e pompe idrauliche da parte della della Protezione Civile per allagamenti e rimozione alberature; 48 del Dipartimento Ambiente su alberature o crolli. Per quanto riguarda la prevenzione è stato sottolineato che: l’80% delle caditoie sulla grande viabilità, oltre 40 mila, sono state pulite e disostruite; Sono state raccolte foglie su 3200 km di strade nel mese di agosto, tre volte il numero raccolto lo scorso anno, sestuplicando quello degli anni precedenti. Solamente nel I Municipio, il Dipartimento Ambiente ha potato 15.312 alberi, più della metà del totale.

Rai, a Newsroom focus sul Fentalyn che dagli Usa arriva in Europa

Rai, a Newsroom focus sul Fentalyn che dagli Usa arriva in EuropaRoma, 3 set. (askanews) – Domani torna Newsroom in prima serata su Rai 3. Questa settimana Monica Maggioni propone analisi e reportage dagli Stati Uniti, dove una droga sta mettendo a rischio la vita di una generazione di americani: il Fentanyl.


Ogni giorno in America è come se cadesse un aereo con a bordo 200 persone, ma queste persone muoiono di overdose da Fentanyl. Sono più di 70 mila ogni anno. Per gli americani compresi tra i 18 e 45 anni, infatti, è già diventata la principale causa di morte. Tutto è cominciato dalla fine degli anni Novanta e oggi la situazione è gravissima, senza controllo. Ma cosa è successo e perché si è arrivati a questo punto? Ora il Fentanyl sta camminando per il pianeta ed è arrivato anche in Europa. Per capire cos’è la “droga degli zombie” e cosa stiamo rischiando, Newsroom incontra i testimoni, gli scienziati, gli investigatori. Newsroom è realizzato in collaborazione con la Direzione Approfondimento e la Direzione Contenuti Digitali e Transmediali.

Lo chef Tino Vettorello con George Clooney e Brad Pitt

Lo chef Tino Vettorello con George Clooney e Brad PittMilano, 3 set. (askanews) – Scambio di opinioni e ricordi tra lo chef Tino Vettorello e le star americane George Clooney e Brad Pitt nel corso dell’81ª Mostra internazionale d’Arte Cinematografica dove i due attori presentano, fuori concorso, “Wolfs”, commedia d’azione diretta da Jon Watts. Lo chef veneto, che da quindici anni coordina la ristorazione della Terrazza Biennale e del Palazzo del Casinò, ha incontrato i due divi nell’area Vip del Palazzo del Casinò e, in particolare con Clooney, ha scambiato qualche opinione sulla cucina italiana. Clooney ha ricordato il suo apprezzamento per la proposta di pesce di Vettorello che, non a caso, ha raccontato all’attore di aver reso il “Rombo alla Clooney” un signature nella sua carta del ristorante Tino Gourmet in Villa Soligo, nel cuore di Valdobbiadene. “Ne sono onorato”, ha commentato Clooney. Con Brad Pitt un caffè e qualche biscottino di produzione artigianale prima dell’incontro con la stampa.

Prot. Civile Roma Capitale: sulla città bomba d’acqua imprevista

Prot. Civile Roma Capitale: sulla città bomba d’acqua imprevistaMilano, 3 set. (askanews) – “Nel pomeriggio di oggi Roma, in particolare i Municipi I, V, VI e XV, è stata colpita da forti precipitazioni, fino a oltre 40 millimetri, con concentrazioni locali anche più rilevanti, con diversi allagamenti stradali e crolli di alberature. In particolare, nel I Municipio, sono caduti in meno di un’ora circa 60 millimetri di pioggia: che solitamente sono cumulabili in un intero mese autunnale. La perturbazione è stata improvvisa e non prevista da alcun bollettino di criticità idrogeologica ed idraulica di livello medio o elevato. La Protezione Civile di Roma Capitale è a supporto dei Vigili del Fuoco, della Polizia Locale con diverse squadre di volontari per la rimozione degli alberi e dei rami caduti e per ridurre i disagi creati dagli allagamenti”. Lo riferisce in una nota la Protezione Civile di Roma Capitale.

Moto, l’European Harley Owners Group torna in Croazia nel 2025

Moto, l’European Harley Owners Group torna in Croazia nel 2025Roma, 3 set. (askanews) – Si svolgerà dal 12 al 15 giugno 2025 a Medolino, in Croazia, la 31/esima edizione annuale dell’European Harley Owners Group (H.O.G.) Rally. Il Rally del 2024 si è svolto a Senigallia, in Italia, attirando un numero record di partecipanti.


Situata nella penisola istriana nel nord della Croazia, Medolino si trova a breve distanza dalla celebre località turistica di Pola e a poche ore di viaggio dalla capitale Zagabria, da Trieste in Italia, e solo a poco più di un’ora dalla sede dell’European H.O.G. Rally del 2022, Portorose. Medolino è una splendida località balneare che offre una vasta gamma di sistemazioni, ristoranti, bar e la promessa di infiniti luoghi da percorrere e da esplorare, come le affascinanti rovine romane, tra le quali l’Anfiteatro di Pola, ancora ben conservato dopo 2000 anni, e alcune delle coste più pittoresche dell’Adriatico, con acque cristalline e spiagge da scoprire. Harley-Davidson e l’Harley Owners Group organizzeranno una vasta gamma di attività gratuite e iniziative esclusive durante l’European H.O.G. Rally 2025, tra cui tre serate di musica dal vivo, la possibilità di scoprire e provare la gamma 2025, concessionarie Harley-Davidson provenienti da tutta Europa e molto altro.


“Dopo un H.O.G. Rally da record a Senigallia nel 2024 – dichiara Kolja Rebstock, vice president e managing director EMEA di Harley-Davidson – siamo entusiasti di annunciare la location dell’evento atteso per il 2025, che si terrà dal 12 al 15 giugno nella splendida Medolino, situata sulla penisola istriana in Croazia. Vi garantisco che amerete il viaggio in moto verso questa meravigliosa località sul mare e nei suoi dintorni: è senza dubbio una delle più belle in cui abbiamo avuto il privilegio di organizzare un evento. L’ultima volta che abbiamo ospitato un raduno europeo in Croazia è stato nel 2014 e l’accoglienza è stata straordinaria: invitiamo tutti i motociclisti a unirsi a noi nel 2025, dove li attende un’accoglienza ancora più calorosa”.