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Autore: Redazione StudioNews

Venezia 81, Barachini: pirateria uccide settore audiovisivo

Venezia 81, Barachini: pirateria uccide settore audiovisivoMilano, 2 set. (askanews) – “La pirateria uccide la fantasia, la libertà creativa, l’economia e la sostenibilità di interi settori. Restringe i confini della nostra visione del mondo. Serve che i cittadini avvertano la responsabilità di tutelare il settore audiovisivo e la sua missione culturale. La nuova campagna antipirateria va in questa direzione”. Lo ha detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, partecipando all’evento “We are stories 2” Campaign: Women’s Vision And Skills in the Audiovisual Industries.


“Siamo pronti anche quest’anno, con Fapav e Mic, a fare la nostra parte” ha aggiunto all’evento che si è tenuto oggi a Venezia nell’ambito della 81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. “Pagare un prodotto audiovisivo accende l’attenzione, responsabilizza la visione e amplifica lacapacità di apprezzarlo e lo spirito critico. Al contrario – ha rilevato l’esponente dell’esecutivo – credere che un prodotto sia gratis ce ne fa inevitabilmente perdere il senso di valore e l’occasione di poterne fare una occasione di arricchimento e consapevolezza. La stessa cosa vale per l’informazione”.

Tennis, Paolini si arrende agli ottavi agli Us Open

Tennis, Paolini si arrende agli ottavi agli Us OpenRoma, 2 set. (askanews) – Dopo due finali consecutive a livello Slam, tra Roland Garros e Wimbledon, Jasmine Paolini si ferma agli ottavi degli Us Open. La numero 5 del mondo cede a un’ottima Karolina Muchova, che dopo aver saltato la prima metà di stagione a causa dell’operazione al polso sta tornando al suo massimo livello. Sul Louis Armstrong la partita dura due set: 6-3 6-3 in favore dell’attuale numero 52 del mondo, che lo scorso settembre si era spinta fino all’8ª posizione. La Paolini probabilmente ha pagato anche le fatiche degli ultimi mesi, intensi e gloriosi tra singolare e doppio.

Corte dei Conti Ue: Paesi europei troppo lenti ad attingere ai fondi del Pnrr

Corte dei Conti Ue: Paesi europei troppo lenti ad attingere ai fondi del PnrrRoma, 2 set. (askanews) – I fondi europei per la ripresa post-COVID filtrano più lentamente del previsto nell’economia reale. A fine 2023 i paesi dell’UE avevano attinto a meno di un terzo delle risorse UE previste a tale scopo. Solo la metà circa del denaro trasferito da Bruxelles alle capitali nazionali avrebbe raggiunto i destinatari finali. Lo rende noto la Corte dei conti europea “segnalando il rischio che l’assorbimento dei fondi rallenti ulteriormente e che i progetti non siano completati secondo i programmi”.


Nei primi tre anni del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), istituito dall’UE con una dotazione di 724 miliardi di euro si sono osservati ritardi nell’erogazione dei fondi e nell’attuazione dei progetti. È così messo a rischio il conseguimento degli obiettivi tesi ad aiutare la ripresa dei paesi UE dalla pandemia di COVID-19 e ad accrescere la resilienza di questi ultimi, stando a una relazione della Corte dei conti europea. Nonostante il progredire del tasso dei pagamenti eseguiti dalla Commissione europea, gli Stati membri potrebbero non essere in grado di attingere ai fondi o assorbirli per tempo, completare le misure previste prima dello scadere dell’RRF nell’agosto 2026 e, quindi, godere dei benefici economici e sociali attesi. Istituito nel febbraio 2021, l’RRF finanzia riforme e investimenti negli Stati membri dell’UE, a partire dall’insorgere della pandemia nel febbraio 2020 fino a fine agosto 2026. È incentrato su sei settori prioritari, tra cui la transizione verde e la trasformazione digitale. I paesi possono ricevere i fondi in funzione dei progressi compiuti.


“Un assorbimento tempestivo dell’RRF è indispensabile: aiuta a evitare strozzature nell’esecuzione delle misure verso la fine del ciclo di vita del dispositivo e riduce il rischio di spese inefficienti e irregolari”, ha dichiarato Ivana Maletic, il Membro della Corte responsabile dell’audit. “Lanciamo un segnale d’allarme, perché a metà percorso i paesi UE avevano attinto a meno di un terzo dei finanziamenti previsti ed erano avanzati per meno del 30 % verso i traguardi e gli obiettivi prefissati”. Per contro, un aspetto positivo è che, grazie a un prefinanziamento massimo del 13 % dell’importo erogabile agli Stati membri, è stato possibile versare rapidamente più fondi all’inizio, in linea con le finalità della risposta alla crisi. La Corte critica però il ritmo con cui da allora si è fatto ricorso al grosso dei fondi. A fine 2023, erano stati trasferiti solo 213 miliardi di euro dalla Commissione alle casseforti nazionali. Non è detto poi che questi soldi siano arrivati ai destinatari finali, fra cui imprese private, società pubbliche di servizi energetici e scuole. Di fatto, quasi la metà dei fondi RRF erogati ai 15 Stati membri che hanno fornito le necessarie informazioni al riguardo non aveva ancora raggiunto i destinatari finali.


Quasi tutti i paesi hanno presentato in ritardo le richieste di pagamento alla Commissione, spesso a causa dell’inflazione o di carenze di approvvigionamento, di incertezze circa la normativa ambientale e di una capacità amministrativa insufficiente. A fine 2023 era stato presentato il 70 % delle richieste previste e per un ammontare inferiore del 16 % circa alle attese; per svariati motivi, sette paesi non avevano ricevuto alcun finanziamento per il soddisfacente conseguimento di traguardi e obiettivi. La Commissione e gli Stati membri hanno intrapreso azioni per agevolare l’assorbimento, specie nel 2023, ma è prematuro verificarne l’eventuale impatto. Vi è il rischio che non tutte le misure previste siano completate per tempo. A fine 2023 le richieste di pagamento avevano riguardato meno del 30 % degli oltre 6 000 traguardi e obiettivi (cioè gli indicatori dello stato di avanzamento) totali; ne consegue che sono tanti (forse i più difficili) quelli ancora da raggiungere. Molti paesi hanno realizzato innanzitutto le riforme prima di procedere con gli investimenti. È probabile, tuttavia, che la concentrazione di questi ultimi verso la fine del periodo utile aggravi ulteriormente i ritardi e rallenti l’assorbimento.


Infine, gli esborsi non riflettono necessariamente la quantità e l’importanza dei traguardi e degli obiettivi, per cui potrebbero essere versati fondi ingenti senza che le misure corrispondenti siano portate a termine dagli Stati membri. La Corte sottolinea che la normativa non prevede il recupero dei fondi se i traguardi e gli obiettivi sono raggiunti, ma le misure da ultimo non vengono completate.

Pnrr,Corte Conti Ue: Paesi europei troppo lenti ad attingere a fondi

Pnrr,Corte Conti Ue: Paesi europei troppo lenti ad attingere a fondiRoma, 2 set. (askanews) – I fondi europei per la ripresa post-COVID filtrano più lentamente del previsto nell’economia reale. A fine 2023 i paesi dell’UE avevano attinto a meno di un terzo delle risorse UE previste a tale scopo. Solo la metà circa del denaro trasferito da Bruxelles alle capitali nazionali avrebbe raggiunto i destinatari finali. Lo rende noto la Corte dei conti europea “segnalando il rischio che l’assorbimento dei fondi rallenti ulteriormente e che i progetti non siano completati secondo i programmi”.


Nei primi tre anni del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), istituito dall’UE con una dotazione di 724 miliardi di euro si sono osservati ritardi nell’erogazione dei fondi e nell’attuazione dei progetti. È così messo a rischio il conseguimento degli obiettivi tesi ad aiutare la ripresa dei paesi UE dalla pandemia di COVID-19 e ad accrescere la resilienza di questi ultimi, stando a una relazione della Corte dei conti europea. Nonostante il progredire del tasso dei pagamenti eseguiti dalla Commissione europea, gli Stati membri potrebbero non essere in grado di attingere ai fondi o assorbirli per tempo, completare le misure previste prima dello scadere dell’RRF nell’agosto 2026 e, quindi, godere dei benefici economici e sociali attesi. Istituito nel febbraio 2021, l’RRF finanzia riforme e investimenti negli Stati membri dell’UE, a partire dall’insorgere della pandemia nel febbraio 2020 fino a fine agosto 2026. È incentrato su sei settori prioritari, tra cui la transizione verde e la trasformazione digitale. I paesi possono ricevere i fondi in funzione dei progressi compiuti.


“Un assorbimento tempestivo dell’RRF è indispensabile: aiuta a evitare strozzature nell’esecuzione delle misure verso la fine del ciclo di vita del dispositivo e riduce il rischio di spese inefficienti e irregolari”, ha dichiarato Ivana Maletic, il Membro della Corte responsabile dell’audit. “Lanciamo un segnale d’allarme, perché a metà percorso i paesi UE avevano attinto a meno di un terzo dei finanziamenti previsti ed erano avanzati per meno del 30 % verso i traguardi e gli obiettivi prefissati”. Per contro, un aspetto positivo è che, grazie a un prefinanziamento massimo del 13 % dell’importo erogabile agli Stati membri, è stato possibile versare rapidamente più fondi all’inizio, in linea con le finalità della risposta alla crisi. La Corte critica però il ritmo con cui da allora si è fatto ricorso al grosso dei fondi. A fine 2023, erano stati trasferiti solo 213 miliardi di euro dalla Commissione alle casseforti nazionali. Non è detto poi che questi soldi siano arrivati ai destinatari finali, fra cui imprese private, società pubbliche di servizi energetici e scuole. Di fatto, quasi la metà dei fondi RRF erogati ai 15 Stati membri che hanno fornito le necessarie informazioni al riguardo non aveva ancora raggiunto i destinatari finali.


Quasi tutti i paesi hanno presentato in ritardo le richieste di pagamento alla Commissione, spesso a causa dell’inflazione o di carenze di approvvigionamento, di incertezze circa la normativa ambientale e di una capacità amministrativa insufficiente. A fine 2023 era stato presentato il 70 % delle richieste previste e per un ammontare inferiore del 16 % circa alle attese; per svariati motivi, sette paesi non avevano ricevuto alcun finanziamento per il soddisfacente conseguimento di traguardi e obiettivi. La Commissione e gli Stati membri hanno intrapreso azioni per agevolare l’assorbimento, specie nel 2023, ma è prematuro verificarne l’eventuale impatto. Vi è il rischio che non tutte le misure previste siano completate per tempo. A fine 2023 le richieste di pagamento avevano riguardato meno del 30 % degli oltre 6 000 traguardi e obiettivi (cioè gli indicatori dello stato di avanzamento) totali; ne consegue che sono tanti (forse i più difficili) quelli ancora da raggiungere. Molti paesi hanno realizzato innanzitutto le riforme prima di procedere con gli investimenti. È probabile, tuttavia, che la concentrazione di questi ultimi verso la fine del periodo utile aggravi ulteriormente i ritardi e rallenti l’assorbimento.


Infine, gli esborsi non riflettono necessariamente la quantità e l’importanza dei traguardi e degli obiettivi, per cui potrebbero essere versati fondi ingenti senza che le misure corrispondenti siano portate a termine dagli Stati membri. La Corte sottolinea che la normativa non prevede il recupero dei fondi se i traguardi e gli obiettivi sono raggiunti, ma le misure da ultimo non vengono completate.

”Fungolandia” è tornata, grande partecipazione nel primo week-end

”Fungolandia” è tornata, grande partecipazione nel primo week-endRoma, 2 set. (askanews) – Ha preso il via sabato 31 agosto e si concluderà domenica 8 settembre la 19ª edizione di Fungolandia, l’appuntamento fisso di fine estate organizzato da Altobrembo che, come suggerisce la parola stessa, si pone l’obiettivo di valorizzare il fungo e il territorio dell’alta Valle Brembana accompagnando i partecipanti alla scoperta della natura incontaminata che la contraddistingue.


La festa del fungo è cominciata presso l’Info-point Antica Segheria Pianetti di Olmo al Brembo con una passeggiata con i micologi, l’inaugurazione della mostra “I funghi della Val Brembana” e il laboratorio di degustazione per famiglie con la dott.ssa Mercalli che ha illustrato la pratica dell’assaggio cognitivo. Un weekend di eventi e concerti all’aperto, in atmosfere suggestive e coinvolgenti, tutti molto partecipati: tra le presenze agli eventi e le visite alla mostra si possono stimare circa 300 partecipanti sabato 31 agosto e oltre 600 domenica 1° settembre. Includendo anche le iniziative della mattina di lunedì 2 settembre, si supera il migliaio di presenze. “Il successo registrato dal primo fine settimana della 19ª edizione di Fungolandia è per noi motivo di grande orgoglio e ci spinge a fare sempre meglio. Anno dopo anno, questa rassegna – spiega il Presidente di Altobrembo Andrea Paleni – ha saputo affermarsi nel panorama delle iniziative organizzate nei Comuni dell’Alta Valle Brembana, da un lato, perché riunisce al suo interno eventi di diverso genere e di qualità e rivolti a un pubblico variegato; dall’altro, per via di tutte le persone, professionisti e volontari che ogni giorno della manifestazione si impegnano per la sua buona riuscita. Invitiamo tutti a partecipare a Fungolandia e venire a scoprire il volto più autentico dell’Alta Valle Brembana!”.


Proseguono fino a domenica 8 settembre le attività e i laboratori di Fungolandia. Martedì 3 settembre a Piazza Brembana alle ore 16 si potrà assistere alla lettura di fiabe e racconti per bambini con una sana merenda e a Cusio alle ore 18 sarà possibile far visita all’antico mulino e partecipare alla degustazione di un menu a base di funghi creato dagli chef locali Paola Rovelli e Giacomo Caglio. Mercoledì 4 settembre, a Piazza Brembana alle ore 15 saranno aperti alla visita alcuni luoghi ed edifici ricchi di arte e tradizione, veri e propri tesori solitamente chiusi al pubblico o non visitabili; mentre alle ore 19 ad Averara avrà luogo un’apericena a base di prodotti locali nella suggestiva cornice dell’Antica Via Porticata. Sempre ad Averara, giovedì 5 settembre alle ore 20:45 si terrà la proiezione del film “The Mushroom Speaks” di Marion Neumann. Venerdì 6 settembre a Santa Brigida alle ore 14:30, gli animatori de Le Terre dei Baschenis accompagneranno i partecipanti in un tuffo nella storia tra arte pittorica e arte culinaria con degustazione di prodotti tipici; a Piazza Brembana alle ore 17 in programma lo spettacolo teatrale composto da nove storie incentrate sulla figura del “Refenistola”; chiudono la giornata l’aperitivo al Ristorobie di Cusio alle ore 18 e la passeggiata notturna, a Piazzolo alle ore 20:45, tra le vie storiche del paese alla scoperta di curiosi aneddoti. L’ultimo fine settimana di Fungolandia prenderà il via sabato 7 settembre alle ore 9:30 con un’escursione tra Cusio e Santa Brigida in compagnia di Marco Dusatti per esplorare paesaggi, luoghi di vita rurale e di culto. Sempre a Cusio, dalle ore 15 alle 17, la visita all’Antico Mulino del XVII secolo; alle ore 15:30 al centro sportivo un laboratorio creativo con foglie di mais e alle ore 16 una merenda con biscotti fatti con la farina macerata dal mulino. Si terranno a Piazzatorre alle ore 14:30 e alle 17:30 una passeggiata nel bosco e il concerto in quota del gruppo Finisterre Quartet. Infine, alle ore 21 a Olmo al Brembo in piazza Massini il teatro e i fuochi d’artificio a ritmo di musica. Domenica 8 settembre, giornata finale della rassegna: si comincia alle ore 8:30 a Cusio con un’escursione guidata e una visita e degustazione di formaggi a km0 guidati da Andrea Carminati. A Santa Brigida alle ore 14:30 una passeggiata alla scoperta del territorio. A Ornica alle ore 10 le vie si animeranno con attività e laboratori e, fino alle 16, verrà promossa la conoscenza del mondo dei rapaci e della tradizione della caccia col falco; mentre alle ore 14:30 il fotografo Matteo Zanga condurrà i partecipanti in una passeggiata tra i boschi e i prati alla ricerca dello scatto perfetto.


Per consultare il programma completo di orari ed eventuali costi di partecipazione si rimanda al sito www.fungolandia.it.

Evento Fai-Cisl “Pesca: un equilibrio tra tradizione e sostenibilità”

Evento Fai-Cisl “Pesca: un equilibrio tra tradizione e sostenibilità”Roma, 2 set. (askanews) – Si terrà presso l’Auditorium San Nicolò di Chioggia giovedì 5 settembre alle ore 16.30 il convegno “Pesca: un equilibrio tra tradizione e sostenibilità” organizzato dal coordinamento pesca della Fai-Cisl nazionale, per un confronto sullo sviluppo sostenibile di un comparto strategico per l’economia del Paese. Uno sviluppo che passa attraverso la tutela, valorizzazione e sicurezza dei lavoratori, il rispetto dell’ambiente e, non ultimo, il sostegno all’impresa, per una filiera ittica di qualità.


Dopo l’introduzione di Pierpaolo Piva, Segretario Generale Fai-Cisl Venezia e responsabile nazionale del Coordinamento Pesca, seguiranno il saluto di Andrea Zanin, Segretario generale Fai-Cisl Veneto e gli interventi delle autorità locali. Alla tavola rotonda parteciperanno Patrizio Giorni, Segretario nazionale Fai-Cisl, Antonio Gottardo, responsabile settore agroalimentare Legacoop Veneto e Marco Spinadin di Confcooperative Fedagripesca. Le conclusioni sono affidate al Segretario generale Fai-Cisl nazionale Onofrio Rota.

”Ragni” è il nuovo singolo di Tananai

”Ragni” è il nuovo singolo di TananaiRoma, 2 set. (askanews) – Dopo un’estate da protagonista con uno dei brani più amati della stagione, Tananai torna a pubblicare nuova musica: “Ragni”, il suo nuovo singolo, sarà disponibile in digitale e in radio a partire da venerdì 6 settembre per Eclectic Records/Capitol Records Italy (Universal Music Italia).


Prodotto da Tananai e Davide Simonetta, “Ragni” si apre con l’arpeggio del pianoforte che accompagna l’intero brano, una ballad dal tono dolceamaro, una richiesta e dichiarazione d’amore ma anche la promessa di migliorare e imparare dai propri errori. “Ragni” rappresenta il secondo tassello del nuovo percorso artistico di Tananai, iniziato con il successo di “Veleno” (disco di platino) e della hit dell’estate “Storie Brevi” insieme ad Annalisa (disco di platino) che proseguirà con altre grandi novità musicali che vedranno poi la propria realizzazione live con il “Tananai Live 2024” nei palasport italiani. Tananai tornerà infatti a esibirsi sui palchi delle principali città italiane per tutto il mese di novembre con la data zero al Palazzo del Turismo di Jesolo (VE) sabato 2 e proseguendo poi per un doppio appuntamento al Forum di Milano lunedì 4 e martedì 5, al Nelson Mandela Forum di Firenze venerdì 8, al Kioene Arena di Padova sabato 9 e al Palaflorio di Bari martedì 12. La nuova tournée del cantautore continuerà poi venerdì 15 al Palasele di Eboli (SA), al Palazzo dello Sport di Roma mercoledì 20, al Modigliani Forum di Livorno sabato 23, all’Unipol Arena di Bologna mercoledì 27, alla Vitrifrigo Arena di Pesaro venerdì 29, concludendosi a Torino, martedì 3 dicembre presso l’Inalpi Arena.

Il gruppo Vitali e la Protezione Civile insieme a Ponte San Pietro

Il gruppo Vitali e la Protezione Civile insieme a Ponte San PietroRoma, 2 set. (askanews) – Sabato 31 agosto e domenica 1° settembre, 18 volontari della Protezione Civile sono stati formati per l’abilitazione all’uso di macchinari movimento terra, così da permettere loro di acquisire un’ulteriore skill utile nei prossimi interventi. Un’iniziativa subito sposata dal Gruppo, già impegnato storicamente al fianco della Protezione Civile e profondamente legato con il territorio.


“L’iniziativa di Ponte San Pietro ha rappresentato un’occasione per ringraziare i nostri infaticabili volontari” – ha spiegato Emilio Vitali, presidente onorario di Vitali S.p.A., aggiungendo – “Il Gruppo nutre una profonda stima per la Protezione Civile, con la quale condivide i suoi valori fondanti. La Protezione Civile rappresenta una risorsa straordinaria per le competenze e la capacità operativa, con oltre 4.000 organizzazioni in tutta Italia. Vitali S.p.A. ha sempre collaborato attivamente con questo ente: nel 2009, in seguito al devastante terremoto in Abruzzo, l’azienda ha inviato due convogli di mezzi e personale per sostenere i soccorsi nelle aree più colpite, ha inoltre fornito supporto in occasione del terremoto in Friuli negli anni Settanta e nell’alluvione che colpì la Valtellina nell’estate del 1987”. Collaborazione ulteriormente rafforzata attraverso l’iniziativa svoltasi presso il polo produttivo del Gruppo in località Ghiaie di Bonate (Ponte San Pietro), in provincia di Bergamo. Il polo ha ospitato 18 volontari alpini della Protezione Civile dalle ore 8 alle ore 12 per la parte teorica e dalle ore 13 alle ore 19 per la parte pratica con l’escavatore. L’attività formativa si è conclusa domenica 1° settembre con la parte pratica del caricatore frontale dalle ore 8 ore 14. Questa iniziativa è di fondamentale importanza, per rispondere, in caso di emergenza, alla necessità di utilizzo di tali macchinari, che, per l’obbligo formativo, prevede operatori abilitati.

Turismo, al via il festival delle ciclovie cremonesi Terra Fiume

Turismo, al via il festival delle ciclovie cremonesi Terra FiumeMilano, 2 set. (askanews) – A Isola Dovarese è stato presentato Terra Fiume, il festival che celebra il cicloturismo nel territorio cremonese. L’evento, in programma per i mesi di settembre e ottobre, offre quattro fine settimana dedicati alla scoperta di suggestivi percorsi ciclabili immersi nella bellezza della campagna lombarda, lungo i fiumi Adda, Oglio e Po. I partecipanti potranno esplorare paesaggi incantevoli, visitare cascine e pievi storiche, e partecipare a eventi culturali e gastronomici che valorizzano le eccellenze locali.


Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, ha sottolineato l’importanza di iniziative come questa per la promozione del patrimonio paesaggistico, enogastronomico e culturale della regione. “La bicicletta è il mezzo ideale per vivere esperienze uniche, che uniscono natura, sport, relax, cultura e gusto – ha dichiarato-. Grazie alla nuova app SellaGo, i cicloturisti potranno esplorare in modo personalizzato il nostro territorio, seguendo itinerari che si interfacciano con i 4.000 km di piste ciclabili presenti in Lombardia.” Mazzali ha poi spiegato come questa app, sviluppata con il contributo di Regione Lombardia e in collaborazione con Confcommercio Provincia di Cremona, consenta di creare un vero e proprio grande itinerario lombardo sulla piattaforma digitale. “Con SellaGo, i cicloturisti possono pianificare il loro viaggio in base alle proprie esigenze, con informazioni aggiornate su alloggi, ristoranti, stazioni di servizio e luoghi di interesse culturale e storico. Questo strumento permette di valorizzare al meglio le nostre ciclovie, integrandole in un percorso unico che attraversa tutta la Lombardia, promuovendo un turismo sostenibile e di qualità”.


“I percorsi ciclabili sportivi, turistici e ricreativi, sono fondamentali per la promozione del nostro territorio, poiché permettono di scoprire e apprezzare le bellezze paesaggistiche, le tradizioni enogastronomiche e il patrimonio culturale della Lombardia,” ha continuato Mazzali. “La nostra regione offre itinerari straordinari che, grazie a questa app, diventano ancora più accessibili e fruibili, contribuendo a rafforzare l’immagine della Lombardia come una destinazione turistica di eccellenza.” L’inaugurazione del festival si terrà il 7 e l’8 settembre con il tour “Tra Oglio e Postumia”, seguito da altri itinerari nei weekend successivi: “Le vie dell’Adda” (21-22 settembre),”Tra Ville e Cascine (5-6 ottobre), e “Tra Po, Pievi e Cascine” (19-20 ottobre). Tutti i tour sono prenotabili online sul sito ufficiale www.terrafiume.it.

Danza, Villa Romana di Positano tra i “luoghi” del premio Massine

Danza, Villa Romana di Positano tra i “luoghi” del premio MassinePositano (Salerno), 2 set. (askanews) – Sempre più forte si conferma il legame tra Danza e Archeologia a Positano anche grazie al progetto ‘La Villa Romana si racconta’ curato da Laura Valente, vincitore del bando per il Ministero degli Interni per i Borghi d’arte e ormai centro internazionale per la diplomazia culturale. Lo splendido sito della Villa Romana (MAR Positano) sarà tra i luoghi protagonisti del “Premio Positano Léonide Massine per l’arte della danza” (che sarà consegnato il 7 settembre). Sarà inoltre presentato in anteprima il fumetto Isadora, ambientato ai tempi dell’antica Roma, ma che deve il suo titolo al nome della grande Isadora Duncan, realizzato da Comix di Mario Punzo e firmato da Valente, Chiara Macor e Fabiana Fiengo.


Sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. (e rimasta sconosciuta fino a pochi anni fa) la Villa Romana di Positano custodisce reperti archeologici dal valore inestimabile come un ciclo di affreschi del I secolo dopo Cristo. La Villa si colloca al di sotto della chiesa di Santa Maria Assunta. A dieci metri di profondità è possibile ammirare i restaurati affreschi sulle pareti: ippocampi, colonne dorate, grifoni e un Pegaso alato. Considerata la più grande scoperta archeologica avvenuta in Costiera negli ultimi decenni, la grande stanza affrescata fu sepolta dalla pioggia di cenere e detriti dell’eruzione del vulcano partenopeo che rase al suolo Pompei ed Ercolano. È stato realizzato un percorso con passerelle e un impianto di illuminazione, accessibile a tutti.


Va notato che i ricchi romani già nel I sec. a.C. avevano scelto le coste del Golfo di Napoli e della Penisola Sorrentina per edificarvi lussuose residenze, raggiungibili dal mare per dedicarsi esclusivamente all’otium. La Villa Romana di Positano è risalente alla prima età imperiale. La sua storia è ferma all’eruzione che distrusse Pompei nell’79 d.C. e conferma che anche la costa d’Amalfi fu danneggiata. A quel tempo nel ricco complesso residenziale che aveva più piani e degradava verso il mare con rampe e terrazze, era in corso un restauro per sanare i danni del terremoto del 63 d.C. e forse anche in vista di un passaggio di proprietà. Positano dista in linea d’aria solo 20 km dal cratere del Vesuvio e la colonna eruttiva salì per oltre 20 km nell’atmosfera per ricadere poi verso sud. La villa, costruita sull’antico arenile, fu quindi investita da cenere e da una pioggia di pomici dello spessore di due metri, che dai tetti spioventi del triclinio scivolarono verso i giardini. Le strutture collassarono, infine tutto fu travolto da piogge alluvionali e da una colata di fango che si trasformò poi in un materiale durissimo. Fu Karl Weber nel 1758 a descrivere per la prima volta la villa, in seguito Matteo della Corte ipotizzò che questa potesse essere la dimora di Posides Claudi Caesaris, liberto dell’imperatore Claudio, noto per essere attivo proprio nella costruzione di residenze di lusso.


Il MAR-Museo Archeologico Romano di Positano è frutto oggi della collaborazione tra istituzioni (Soprintendenza ABAP di Salerno, Comune, Curia Vescovile) e rende fruibile i risultati di due successive campagne di scavo (2004/2006 e 2015/2016). Sono stati portati alla luce, a dieci metri di profondità, un settore della sfarzosa residenza con il suo triclinium (una sala da pranzo che attraverso un peristilio porticato si apriva direttamente sulla baia), la pavimentazione musiva e le pitture parietali di IV stile pompeiano. Quella che si presenta agli occhi dei visitatori contemporanei è una autentica meraviglia, esaltata da una eccezionale opera di restauro. Sulla parte bassa affrescata, a fondo rosso, ecco un’edicola con tetto a conchiglia, delfini, pantere, un grifo e un pegaso alato. Nella zona mediana si possono ammirare pannelli di colore giallo ornati da ghirlande, scorci architettonici, scene mitologiche come quella con il centauro Chirone che impartisce lezioni di musica ad Achille. In alto, nell’affresco sulla parete nord, un tendaggio verde, mostri marini, delfini e amorini. Ad est la veduta di un palazzo su tre livelli con una porta d’ingresso in legno, un balcone e un ampio loggiato sostenuti da colonne istoriate. Scoperto in questa zona anche un armadio blindato in legno e ferro, contenente recipienti in bronzo ed oggetti legati al simposio, che oggi sono esposti nell’area museale. Nuovi scavi sono stati recentemente finanziati dal MiC.