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Autore: Redazione StudioNews

Dl materie prime, Todde: la Sardegna si rivolgerà alla Consulta

Dl materie prime, Todde: la Sardegna si rivolgerà alla ConsultaRoma, 2 ago. (askanews) – Martedì 30 luglio la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge sulle materie prime critiche di interesse strategico. La Regione Sardegna, attraverso il suo assessore dell’Ambiente, Rosanna Laconi e di comune accordo con me e l’assessore all’Industria, Emanuele Cani, ha espresso un parere fortemente contrario – nel suo ruolo di coordinatrice della Commissione Ambiente, Energia e Sostenibilità (CAES) – all’impostazione del nuovo impianto normativo in sede di Conferenza Stato-Regioni Il motivo del dissenso nasce dal mancato accoglimento di una serie di nostri emendamenti che miravano a rendere vincolante il parere delle Regioni nel procedimento autorizzativo, e a rendere obbligatoria l’intesa delle Regioni per l’approvazione del Piano Nazionale delle Materie prime critiche. Nonostante l’opposizione della Regione Sardegna, il decreto ha ottenuto il parere favorevole della maggioranza delle altre Regioni e successivamente l’approvazione definitiva dalla Camera dei Deputati. La nostra Regione ha combattuto in solitudine la battaglia nel tentativo di far convergere le altre Regioni sulla necessità di emendare il testo del DL, purtroppo senza successo.


“Il governo, utilizzando impropriamente un decreto-legge, dispone una disciplina lesiva non solo del nostro Statuto e delle nostre competenze esclusive in materia di sfruttamento di cave e miniere, ma mina soprattutto la possibilità per noi sardi di tutelare ambiente e paesaggio. Infatti, il governo vuole escludere tali interventi dalla valutazione di impatto ambientale che la nostra Regione dovrebbe poter effettuare quando si tratta del proprio territorio. Un atteggiamento ricorrente in questi ultimi tempi, pericoloso e incurante degli impatti che tali disposizioni avrebbero sulla Sardegna. Pertanto, non appena il decreto verrà ufficialmente convertito in legge, la Sardegna impugnerà il Dl materie prime critiche alla Corte costituzionale”, ha affermato la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde.

Julio Velasco, la leggenda che non si prende troppo sul serio

Julio Velasco, la leggenda che non si prende troppo sul serioParigi, 2 ago. (askanews) – “Quello di cui abbiamo bisogno è che la motivazione non diventi ansia. L’obbligo di vincere è una brutta bestia, io vorrei evitare che ci si creda in obbligo di vincere; la fiducia sì, la fiducia è importante. L’ho detto alle ragazze, e l’ho dimostrato con delle cose concrete: ho organizzato le vacanze dopo le finale, che se poi non ci arriviamo è un casino, perché ho prenotato gli alberghi, e non posso dire vengo in vacanza una settimana prima. E la seconda cosa è che la mia famiglia viene qui a partire dai quarti di finale. Più fiducia di così…”. Julio Velasco, ct della nazionale azzurra di pallavolo femminile, parla in modo diretto, avvolgente. È una leggenda del volley e probabilmente lo sa, ma non sembra pensarci; ha le sue certezze, ma è molto bravo nel raccontarle con la giusta distanza. Lo abbiamo incontrato dopo la partita vinta dall’Italia 3-0 con l’Olanda, che è valsa la qualificazione matematica delle azzurre ai quarti dei Giochi olimpici.


La fiducia si diceva, quella per Velasco non deve mai mancare. “Però sappiamo che in una partita secca può succedere di tutto e che noi non andremo a giocare con l’obbligo di vincere, ma con il sogno di vincere per passare al semifinale. Vediamo se ci riusciamo. In Italia sembra che si debba sempre e solo vincere, perché siamo il popolo scelto”. Un altro concetto su cui il ct insiste con la squadra è quello di restare sempre concentrate sul “qui e ora”, come ha ricordato ai cronisti anche una sorridente Myriam Sylla, una delle stelle dalla nazionale. “Io – ha aggiunto Velasco – insisto molto sul fatto che pensare a quello che è successo prima, non solo la partita prima, ma anche il punto prima, è sbagliato. Ci sono spiegazioni scientifiche e se io mi fisso su una cosa che ho fatto prima, un errore, a cosa serve adesso? Ne parliamo dopo, nel time out, ma non dobbiamo nemmeno pensare al dopo. Quello non è ora. Dobbiamo restare nel momento. Quando uno sbaglia se sta a pensare che ha sbagliato, se lo porta sulle spalle l’errore, l’errore bisogna eliminarlo immediatamente in questo sport, perché non è come nel calcio o nel basket che se sbagli un’azione non fai punto: noi invece ogni volta che facciamo un errore è un punto per loro. È un gioco molto difficile”.


Julio Velasco parla, racconta, anche della scelta di lasciare fuori per quasi tutta la partita Paola Egonu: “Aveva la pressione bassa, non stava bene, era uno straccio. Siamo una squadra, se una non sta bene non deve giocare per forza”, ma alla domanda se ha condiviso con la giocatrice la decisione, la risposta è secca: “No, non condivido mai le mie decisioni con le ragazze”. Punto. E sulla presenza della presidente del Consiglio nell’Arena parigina per sostenere la squadra, dopo avere ammesso, così come le giocatrici, che non sapeva della presenza di Giorgia Meloni: “Sono felice che la pallavolo abbia l’attenzione di tutti, delle persone importanti del governo, della cultura, delle istituzioni e ancora di più. Perché dove andiamo a chiedere i soldi per fare qualche torneo? No, scherzo. Prima c’è stato il Presidente Mattarella, ora il presidente del Consiglio, non è male, ripeto, per la pallavolo è molto importante”. Così come è importante che un personaggio come Julio Velasco, capace di essere autorevole senza voler sembrare “saggio”, sia tornato al centro del movimento italiano. Con il suo stile che è consapevole della storia, dei successi e delle aspettative, ma sa anche non prendersi troppo sul serio. (Leonardo Merlini)

C’è un problema alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, l’Aiea è preoccupata

C’è un problema alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, l’Aiea è preoccupataRoma, 2 ago. (askanews) – Il Direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi, si è detto preoccupato per il calo di livello della vasca di raffreddamento della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, occupata dalle forze russe. “Il calo del livello dell’acqua nella vasca di raffreddamento rimane una potenziale fonte di preoccupazione e continueremo a monitorare e osservare attentamente la situazione nel sito per garantire la disponibilità di una fornitura sufficiente di acqua di raffreddamento per le esigenze dell’impianto in ogni momento”, ha spiegato Grossi.


“Gli esperti dell’AIEA presso l’impianto hanno osservato una continua diminuzione del livello dell’acqua nella vasca di raffreddamento: se questa tendenza dovesse continuare, il personale della centrale ha confermato che presto diventerà difficile pompare l’acqua dalla vasca”, ha concluso.

Turismo, cresce occupazione ma anche difficoltà a trovare addetti

Turismo, cresce occupazione ma anche difficoltà a trovare addettiMilano, 2 ago. (askanews) – La crescita dell’occupazione nel turismo sembra inarrestabile, ma ad aumentare è stata anche la difficoltà delle imprese a reperire gli addetti alle attività di ristorazione, le figure centrali del comparto, tanto che sono quasi 70mila, a giugno 2024, i profili irreperibili (52,8% delle assunzioni previste) rispetto ai 24mila circa del 2019 (23,7%). Lo evidenzia una previsione, su dati Istat, della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro “Il lavoro nel turismo, tra boom e irreperibilità dei profili” sull’andamento delle assunzioni programmate dalle aziende nel mese di giugno per gli addetti alle attività di ristorazione. Lo studio mette in luce, in particolare, la difficoltà crescente delle imprese che ha portato a triplicare il numero dei profili irreperibili nel giro di pochi anni.


Nel 2023, le imprese del settore hanno ricercato principalmente camerieri (quasi 400mila assunzioni effettuate, di cui 52,3% con difficoltà di reperimento), cuochi in alberghi e ristoranti (230.870 assunzioni, di cui 55,4% con difficoltà) e baristi (142.830, di cui 43,6% con difficoltà). A seguire, gli addetti alla preparazione, cottura e distribuzione di cibi (53mila), personale non qualificato addetto alla pulizia dei servizi di alloggio (circa 50mila) e addetti all’accoglienza nei servizi di alloggio e ristorazione (45mila). Tra le figure più difficili da reperire sul mercato, i responsabili di piccole aziende del comparto (68,8%), i tecnici della produzione e preparazione alimentare (65,7%), pasticceri, gelatai e conservieri (57,7%) e tecnici della produzione servizi (54,6%). Malgrado ciò, il comparto continua a crescere.

Milano, nuovo contratto affitto per 4 sedi scuole comunali infanzia

Milano, nuovo contratto affitto per 4 sedi scuole comunali infanziaMilano, 2 ago. (askanews) – Le scuole dell’infanzia di via Gentilino 4, via Pergolesi 17, via Bergognone 6 e via Toce 7 a Milano continueranno ad accogliere le bambine e i bambini dei rispettivi quartieri. La continuità del servizio è assicurata da un nuovo contratto di locazione concordato fra il Comune di Milano e la proprietà dei quattro edifici.


L’accordo è formalizzato in una delibera approvata oggi dalla giunta di Palazzo Marino ed è l’esito dell’interlocuzione avviata dalla Direzione Demanio e Patrimonio del Comune con la Casa dei Ragazzi Istituto Assistenza Minori e Anziani – Iama Onlus, proprietaria degli spazi in cui hanno sede le scuole dell’infanzia. Prevede la stipula di un nuovo contratto di locazione della durata di due anni, a partire dal prossimo settembre, che regolarizza i rapporti fra l’Amministrazione e la Onlus e garantisce la continuità dell’attività scolastica. Parallelamente, l’Amministrazione valuterà la disponibilità di altri immobili, proposti da enti pubblici o soggetti privati, da affittare o acquisire per dare una sede stabile ai servizi per l’infanzia oggi ospitati nei locali della Casa dei Ragazzi. L’iter è stato avviato lo scorso maggio con la pubblicazione di un avviso esplorativo di manifestazioni d’interesse e sta proseguendo.


“Manteniamo l’impegno preso con le famiglie e i Municipi – affermano la vicesindaco e assessore all’Istruzione, Anna Scavuzzo, e l’assessore alle Risorse finanziarie, economiche e patrimoniali, Emmanuel Conte – e confermiamo l’obiettivo di offrire servizi di qualità in tutti i quartieri, ampliandoli e rafforzandoli nell’idea della città a 15 minuti. Garantire spazi educativi sempre più vicini ai cittadini richiede scelte chiare e strutturate, che stiamo perfezionando con l’iter avviato a maggio e ribadiremo nel prossimo bilancio per le 167 scuole dell’infanzia comunali e i 20mila posti che offrono alle bambine e bambini di Milano”.

Cinema, Bellocchio: Herlitzka un attore vivissimo fino alla fine

Cinema, Bellocchio: Herlitzka un attore vivissimo fino alla fineRoma, 2 ago. (askanews) – Marco Bellocchio ha ricordato l’amico Roberto Herlitzka, il grande attore scomparso a 86 anni che ha recitato in diversi suoi film tra cui “Buongiorno Notte”, con uno scritto che ha pubblicato sulla sua pagina Instagram.


“Ricordare in poche righe un grande come Roberto è impossibile. Sforzarsi poi di trovare dei superlativi che nessuno ha mai usato? Una ginnastica mentale priva di senso. Vorrei invece partire dal minimo, da un aneddoto che Roberto ci raccontò a Udine durante la lavorazione di ‘Bella Addormentata’. In una cena. Erano anche presenti Isabelle Huppert e Simone Gattoni. Piccolo Teatro di Milano. Un’audizione per essere ammessi alla scuola appunto del Piccolo. Il giovanissimo Roberto Herlitzka sul palcoscenico, in platea il grande Giorgio Strehler, circondato da tanti assistenti. Roberto porta come prova il Cantico della Madonna di Jacopone da Todi (“…Figlio, amoroso giglio, ecc ecc”). Roberto finisce di recitare. Aspetta. Sicuramente il primo assistente gli avrà detto: Può andarsene, o, Può accomodarsi… E proprio andandosene Roberto sentì il commento del grandissimo maestro a voce normale, rivolto alla sua “corte” (in teatro l’acustica è perfetta): – Certo che il Cantico dei Cantici è sempre bello, anche fatto così”, si legge nello scritto di Bellocchio. “Anche il grande Strehler poteva sbagliarsi, prendere un abbaglio. E questo sbagliarsi, non capire, non riconoscere la potenziale grandezza, ma anche la sofferenza, la follia è un tema a cui penso spesso in questi ultimi anni (ritorna anche nella tragedia di Enzo Tortora e anch’io personalmente non avevo capito, sentito la disperazione di mio fratello), ma non per allargarci in un abbraccio di compatimento universale e di perdono (l’uomo è fallace, tutti ci possiamo sbagliare, siamo tutti peccatori, tutti potremmo in certe circostanze, ecc ecc) ma al contrario per rifiutare l’insensibilità, la cecità, cercando di capire perché in una determinata circostanza non si è capito. Roberto intanto era salito molto in alto (quel commento non lo ha scoraggiato, anche se dopo tanti anni se lo ricordava ancora), ha dimostrato la sua grandezza innumerevoli volte, portando l’arte del recitare a quella assoluta essenzialità per cui guardandolo, ascoltandolo si poteva esclamare: non recita più, è sparito l’attore, è solo il personaggio che parla normalmente. Più nessuna enfasi, tecnica, maniera, nessun commento del tipo: avanti, avanti, aggiustiamo al montaggio… Era un attore vivissimo – prosegue Bellocchio – fino alla fine della sua vita, non si è mai ritirato nel suo glorioso passato… Per questo doppiamente addolora la sua perdita. Lo si dice di solito per la morte di un giovane, io lo dico per il vecchio caro amico Roberto”.


Oggi l’ultimo saluto a Herlitzka nella Chiesa di San Saturnino a Roma.

Treni, Cirio: preoccupazione per rinvio riapertura ferrovia Frejus

Treni, Cirio: preoccupazione per rinvio riapertura ferrovia FrejusMilano, 2 ago. (askanews) – Lo slittamento dei tempi di riapertura del collegamento ferroviario della linea Italia-Francia, chiusa da agosto 2023 per la frana avvenuta Oltralpe a La Praz, è stato al centro di un incontro tra il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e il presidente dell’Unione Industriali Torino, Marco Gay, a cui si è collegato il vicepremier e ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani.


“Abbiamo condiviso con il Governo la preoccupazione per i tempi lunghi comunicati dalla Francia per la riapertura dei collegamenti sul Frejus, e offerto la disponibilità di Torino e del Piemonte a offrire tutto il supporto tecnico e ingegneristico che dovesse essere necessario per accelerare i tempi di riapertura della ferrovia che rappresenta un tassello quanto mai strategico sia dal punto di vista turistico, sia per le nostre imprese che ormai da mesi usano altre vie per far viaggiare le merci” ha dichiarato Cirio. “Il vicepremier Tajani ci ha assicurato il massimo impegno dell’Italia e ha confermato la disponibilità, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, ad affrontare in maniera sistematica il tema dei collegamenti tra il Piemonte e la Francia, anche alla luce della chiusura, a partire dal 2 settembre, del traforo del Monte Bianco” ha aggiunto.


“Il ministro Tajani e il Governo, così come il presidente Cirio hanno dedicato al tema dei collegamenti tra Italia e Francia un’attenzione e un impegno costanti. Le ultime notizie purtroppo tradiscono le aspettative anche di Confindustria e delle imprese dei due Paesi – ha osservato Gay – perché tra Italia e Francia c’è un asse economico e industriale tra i più importanti al mondo, e deve tornare alla normalità quanto prima per sostenere al meglio anche l’attrattività della nostra regione verso nuovi investimenti ed investitori, oltre che l’export. Di qui a dieci anni con l’ultimazione del Terzo Valico e della Torino-Lione, saremo infatti al centro di due assi commerciali e industriali grazie a cui genereremo sviluppo e crescita economica: la collaborazione anche istituzionale oltre che industriale deve proseguire stabilmente, anche con la Francia nello spirito del trattato del Quirinale firmato da Matterella e Macron, affinché questi obiettivi diventino reali”. Nel corso dell’incontro sono stati anche affrontati altri temi economici, tra cui l’automotive e la mobilità con il relativo indotto, l’aerospazio e le grandi sfide che attendono l’economia italiana e piemontese, partendo dall’analisi dei dati relativi all’attuale congiuntura.

Palermo sarà Capitale italiana del volontariato nel 2025

Palermo sarà Capitale italiana del volontariato nel 2025Milano, 2 ago. (askanews) – Palermo sarà Capitale italiana del volontariato per il 2025. A deciderlo il direttivo di CSVnet (associazione nazionale dei centri di servizio per il volontariato italiani) che ha accolto la proposta avanzata dal CeSVoP insieme al comitato promotore composto anche dal Comune di Palermo, dal Forum Terzo settore Sicilia e dalla Caritas diocesana. In autunno inizierà la programmazione delle attività e il 5 dicembre (Giornata internazionale del Volontariato) avverrà il passaggio di testimone con la città di Trento che è stata capitale nel 2024.


L’iniziativa di CSVnet di designare ogni anno una capitale italiana del volontariato nasce nel 2021 per dare risalto al ruolo fondamentale dei volontari nello sviluppo della società italiana. Bergamo è stata la prima città, designata per il 2022. Poi, a seguire, Cosenza (2023) e Trento (2024).cPer individuare la capitale del prossimo anno, CSVnet ha pubblicato un apposito bando a cui ha risposto il CeSVoP con la proposta di Palermo e un altro CSV con la candidatura congiunta di Avellino e Benevento. Sulla base della valutazione di una commissione nazionale che ha applicato i criteri prestabiliti nel bando, il direttivo di CSVnet alla fine ha scelto Palermo. Il volontariato in Sicilia, secondo quanto rilevato dall’Istat nell’ultima indagine del 2021, conta 183.635 persone attive gratuitamente in organizzazioni no profit. Queste ultime, stando ai dati che emergono dal Runts (Registro unico nazionale del Terzo settore) al 31 luglio 2024, sono presenti nel territorio palermitano con 2.334 enti di Terzo settore (su un totale di 9.354 in Sicilia). Di tali enti, nella provincia di Palermo, 526 sono organizzazioni di volontariato (272 nel capoluogo), 754 associazioni di promozione sociale (461 nel capoluogo), 807 imprese sociali (447 nel capoluogo) e 242 altri enti di Terzo settore (171 nel capoluogo). Per non contare i tanti gruppi di volontari e le iniziative spontanee di solidarietà gratuita che animano questa parte di Sicilia e che non hanno una forma istituzionalizzata.

Parigi 2024, Errani-Paolini fanno la storia del tennis 100 anni dopo

Parigi 2024, Errani-Paolini fanno la storia del tennis 100 anni dopoRoma, 2 ago. (askanews) – Non è il Roland Garros, ma la terra rossa del “Suzanne Lenglen” fa sognare ancora l’Italia. Una semifinale a senso unico. Sara Errani e Jasmine Paolini hanno battute le ceche Karolina Muchova e Linda Noskova e hanno centrato il pass per la finale: sulla terra battuta del Court Suzanne-Lenglen è andata in scena una sfida a senso unico, terminata con il punteggio di 6-3 6-2. E’ un traguardo storico perché mai una coppia azzurra del tennis ha conquistato finalissima alle Olimpiadi. Si erano unite per questo obiettivo. Lo hanno centrato. E’ la prima medaglia dell’Italia nel tennis da De Morpurgo nel 1924, proprio a Parigi. Domenica sapremo se si tratterà della più preziosa o dell’argento. Ora le azzurre attendono le rivali che usciranno dalla sfida tra le spagnole Bucsa e Sorribes e le giovani russe (ma indipendenti) Andreeva-Shnaider. Quanto alla partita tutto facile: Subito break e 5-3 per chiudere la prima frazione. Nel secondo parziale volano sul 5-2. Sara e Jasmine salvano tre palle break subito dopo, poi chiudono con servizio da sotto sul match point della Errani. È storia.

Parigi 2024, CIO: Imane Khelif è una donna, non un transgender

Parigi 2024, CIO: Imane Khelif è una donna, non un transgenderParigi, 2 ago. (askanews) – Parigi, 2 ago. (askanews) – “La pugile algerina è nata donna, è stata registrata come donna, ha vissuto la sua vita come donna, ha praticato la box come pugile donna, non è un transgender. C’è stata molta confusione e si è detto che era un uomo che combatteva contro una donna, non è così, ed è una certezza scientifica. Su questo c’è consenso scientifico: non si tratta di un uomo che combatte contro una donna”. Lo ha detto il portavoce del CIO Mark Adams nel corso del briefing quotidiano, a proposito della vicenda di Imane Khelif, la pugile che ha combattuto con Angela Carini.


“Le regole per l’ammissione alle gare – ha aggiunto Adams citando lo statement ufficiale del Comitato olimpico – non possono essere cambiate nel corso di una manifestazione e ogni cambiamento delle regole deve seguire le procedure appropriate e deve essere basato su prove scientifiche. Il CIO ha la missione di proteggere i diritti civili di tutti gli atleti che partecipano ai Giochi olimpici”.